Futura panchina azzurra: è O’Shea il nome caldo per il dopo Brunel?

A rilanciare la candidatura del director of rugby degli Harlequins sono La Tribuna e – soprattutto – Midi Olympique

COMMENTI DEI LETTORI
  1. ginomonza 16 Febbraio 2015, 10:34

    Bene però deve fare i Director of the Italian rugby.

    • dogriccio 16 Febbraio 2015, 11:49

      perfetto. selezioni i nazionali e alleni gli allenatori a tutti i livelli e a tutte le età. carta bianca per collaboratori specifici per fasi di gioco e ruoli. questo sarebbe un cambiamento.
      se non “alleniamo” il movimento non andremo mai avanti.

  2. fracassosandona 16 Febbraio 2015, 10:37

    Come può esserci d’aiuto uno abituato ad allenare gli Harlequins?
    Viene qui a fare la figura di un Mallett o di un Brunel qualsiasi?
    Per quattro palanche, che tra l’altro abbiamo già speso per pagare il mutuo per la nuova sede FIR?
    non scherziamo…
    L’unico che ha le competenze per fare di necessità virtù, che conosce il gioco ed i giocatori italici e saprebbe imporre i suoi 12 – 9 persino agli inglesi è PASQUALE PRESUTTI.
    Non ci sono alternative serie.
    #presuttictnazionale

    • LiukMarc 16 Febbraio 2015, 10:42

      Fracasso, per quanto da petrarchino ami Presutti, a noi servirebbe qualcuno in grado davvero di fare il Director of Rugby. Certo, il paradosso sta nel fatto che ad assumere il prossimo ct saranno proprio quei dirigenti che non gli consentiranno di fare il Director of Rugby.
      A questo punto magari di un duo O’Shea-Presutti che ne diresti? 😉

      • Hullalla 16 Febbraio 2015, 12:31

        O’Shea dovrebbe fare un corso accelerato di Presuttese e poi potrebbe diventare un validissimo allenatore in seconda 😉

    • albe 16 Febbraio 2015, 10:45

      Purtroppo penso proprio che tu abbia ragione… Anche se vuol dire la fine del gioco dei 3/4

      • giomarch 16 Febbraio 2015, 11:22

        beh dovrebbe fare da head coach, non l’allenatore dei trequarti.
        chi non ha visto una differenza nel gioco delle fiamme oro quest’anno con l’arrivo di raineri?
        A me piacerebbe..

    • 6nazioni 16 Febbraio 2015, 10:52

      #presuttictnazionale

    • Rabbidaniel 16 Febbraio 2015, 12:46

      Con tutta la stima per Presutti e per i risultati che ha conseguito, se vuoi costruire qualcosa a livello di nazionale maggiore, bisogna prendere uno che vada a limare tutti i meccanismi cercando una sincronizzazione svizzera. Non è un caso che ci siano tanti neozelandesi sulle panchine del 6N. In Irlanda, Galles, Scozia non hanno allenatori buoni? Il problema è che a certi livelli anche i dettagli fanno differenze. Se mi dici che Presutti non farebbe tanto peggio di Brunel posso essere d’accordo, ma che sia una soluzione per fare il salto di qualità direi di no.

      • fracassosandona 16 Febbraio 2015, 15:18

        io ne faccio una considerazione di abitudine al rapporto con la scarsità di mezzi…
        un allenatore neozelandese, vedendo i nostri under20 (ma anche molti giocatori della nazionale maggiore) a cui il pallone scoppia in mano sbotterebbe a sua volta in un “italiani no buoni rugby” e non saprebbe a che santo votarsi…
        Pasqualone, invece, forte di anni di esperienza con i nostri Mohai dalle mani di pietra, saprebbe trarre il massimo dal materiale a disposizione… in più, a differenza dei grandi nomi che circolano, è abituato a gestire la posizione dell’underdog…
        gli allenatori neozelandesi li porterei nelle accademie, in modo che tra qualche anno si possa sperare di proporre un altro tipo di gioco, quando i nostri ragazzi avranno imparato a dare del Tu al pallone…

        • 6nazioni 16 Febbraio 2015, 15:28

          @fracasso concordo in tot. sul tuo discorso.
          Presutti in nazionale e tecnici stranieri nelle accademie.

  3. mauro-pv 16 Febbraio 2015, 10:38

    cambiare allenatore senza rivedere tutta la filiera di crescita dei giocatori è inutile..il nuovo Ct dovrebbe avere possibilità decisionali su tutto l’impianto organizzativo non solo fare le convocazioni, ma visti i banditi che sono ai vertici FIR è una speranza vana

    • Maxwell 16 Febbraio 2015, 10:44

      ……..ma visti i banditi che sono ai vertici FIR ………

      OnRugby è una testata giornalistica …CAZZO!!
      O porti le prove o chiedi scusa e rettifica…..

  4. gianluca.pisanu 16 Febbraio 2015, 10:54

    stando così le cose brunel continuerebbe dopo la world cup e si andrebbe con lui al 6 Nazioni 2016 e al tour estivo e poi magari subito dopo andrebbe alle Zebre. Non so quanto senso abbia proseguire con brunel anche dopo la world cup…

  5. carpediem 16 Febbraio 2015, 10:59

    cari amici di Onrugby, cara Redazione

    la misura è colma!
    Dopo 45 anni di rugby-giocato, allenato e sempre sofferto sono stanco di questo andazzo che sta mortificando lo sport più bello del mondo.
    Vorrei chiedere alla redazione e a tutti voi, se sia possibile creare un registro digitale- scusate le mia ignoranza computeresca- per chiedere in TOTO le dimissioni di tutto il board della Federazione Italiana Rugby e nuove elezioni alla fine del corrente 6N
    Mi piacerebbe un Commander in Chief tipo Velasco- che tanto fece per la pallavolo italiana, o altre figure simili di alto livello-non necessariamente provenienti dal rugby-

    Fuori dalla fir questi boiardi inutili

    • gsp 16 Febbraio 2015, 11:27

      ciao @carpe, ci pensavo anch’io a Velasco oggi, o in alternativa Montali. Perche’ prima che tecnica la nostran e’ una crisi proprio di organizzazione.

      O’shea magari,basta che gli si diano le chiavi in mano.

      cmq lo stipendio che prendeva Mallet, con gli stessi benefit, qualcuno ci viene eccome.

      • M. 16 Febbraio 2015, 14:33

        Quanto prendeva?

        • gsp 16 Febbraio 2015, 16:38

          250peperoni, si mormora.

          • mezeena10 16 Febbraio 2015, 19:07

            anche Brunel è intorno a quella cifra, si dice!
            oltre il milione per tutto il mandato..

  6. Capitano Kirk 16 Febbraio 2015, 11:48

    #presuttictnazionale

  7. Stefo 16 Febbraio 2015, 11:58

    Io un CT-DoR non sono convintissimo sia la strada giusta, penso serva un DoR ed un CT…ruoli separati con competenze diverse che poi si conforntino e collaborino.
    Spiego i perche’:
    Primo: a me sta idea dell’uomo solo al comando, il deus ex machina che mette tutto a posto fa un po’ sorridere come idea.
    Secondo: se prendi uno come CT prima o poi questo iniziera’ a pensare ai risultati oggi che deve fare, non il primo anno non il secondo magari ma al terzo o al quarto si, e’ naturale, un DoR invece deve essere sgravato da questa pressione e pensare al suo movimento nel suo insieme guardando piu’ in la’.
    Terzo: all’Italia come DoR serve uno che sappia ridisegnare tutto il movimento dalla base alla’lto livello, percorsi fomrativi di giocatori, tecnici e arbitri…non per forza un buon allenatore sa fare anche questo…cosi’ come non per forza chi e’ un ottimo amministratore e sappia fare questo egregiamente e’ anche un buon allenatore.

    Io vedo la necessita’ di due persone che collaborino e che colloaborino anche con gli staff celtici se quella e’ la strada che si vuole seguire.

    O’Shea e’ un bel nome per entrambi ruoli.

    • Hullalla 16 Febbraio 2015, 12:33

      Basta che non sia una figura con gli stessi poteri reali che all’epoca erano stati non dati a Fourcade…

    • Rabbidaniel 16 Febbraio 2015, 12:51

      Concordo Stefo. Ma dovresti rivedere tutta l’architettura dei ruoli FIR e potare tutto quel sottobosco di incompetenze che vive sui pochi che lavorano e che hanno reali competenze. La vedo dura.

  8. mistral 16 Febbraio 2015, 12:01

    e così dopo un arlecchino franco-catalano eccone un altro inglese…! mah!

    • mistral 16 Febbraio 2015, 12:03

      irlandese, mi è scappato, chiedo venia prima che l’IRA funesta mi raggiunga!

      • mistral 16 Febbraio 2015, 12:03

        ma il mah! rimane comunque…

        • gianluca.pisanu 16 Febbraio 2015, 12:07

          in periodo carnevalesco mi sembra un’ottima opzione. Poiché il carnevale è storicamente il momento in cui si sconvolgono le normali gerarchie, allora diventa chiaro che il disegno della FIR sia quello di capovolgere queste gerarchie sfruttando un rugby carnevalesco che trasformi gli italiani da brutti, sporchi e cattivi in belli, vincenti e arlecchini 🙂 Non si dica che non c’è un pensiero logico nell’operato della federazione.

          • malpensante 16 Febbraio 2015, 18:16

            Arlecchino è perfetto: paga Pantalone.

          • mezeena10 16 Febbraio 2015, 19:09

            gianlù non vieni a tempio per il carnevale???

    • Stefo 16 Febbraio 2015, 12:09

      mistral e’ un nome che gira come sono girati Smith, Galthie’, White…pero’ vorrei sapere cosa non ti piace di lui esattamente?E’ uno cui la RFU ha fatto comandare le accademie Regionali anni fa, ha preso i Quins del dopo bloodgate che erano un club allo sbando e li ha portati con un budget iferiore a Tigers, Saracens e Saints a vincere una Prmiership, fa giocare un buon rugby…qual’e’ la tua critica tecnica?

      • mistral 16 Febbraio 2015, 12:17

        personalmente nulla ci mancherebbe, ma passare dal mondo professionista dei club al mondo para-pubblico della nazionale italiana, è come mettere simoncelli a fare sci di fondo… se non cambiano le dinamiche interne alla federazione, mago zurlì, gargamella, topolino o altri hanno le sue stesse chances…

        • mistral 16 Febbraio 2015, 12:19

          davide simoncelli, spero sia chiaro…

        • Stefo 16 Febbraio 2015, 12:23

          Ok capisco, qualcuno si dovra’ pur mettere pero’…

          • mistral 16 Febbraio 2015, 12:26

            si, ma non credo proprio voglia venire a sp…..narsi in italia, neanch se lo coprono d’oro! 🙂

          • Stefo 16 Febbraio 2015, 12:33

            Questo sarebbe qualcosa proprio da capire, al di la’ dei soldi e’ attraente come posizione o la disfunzionalita’ del sistema e’ tale che ormai la paura di bruciarsi potrebbe allontanare nomi grossi?Boh…

          • mistral 16 Febbraio 2015, 14:41

            nomi grossi non so, ma quelli bravi e relativamente giovani forse si… Kirwann è dovuto emigrare Giappone, Berbizier è ripartito dalla ProD2, Kirwann si diletta con i Baa-Baas… non è che dirigere l’italia sia un grande fiore all’occhiello del CV…

        • Alberto da Giussano 16 Febbraio 2015, 14:02

          Ecco questo è un punto che tutti sottovalutano ma è fondamentale. O il presidente stabilisce un contatto diretto con il CT, nel senso che risponde a Lui solo oppure la struttura “romana” se lo mangia.Oppure un italiano tipo Presutti è l’unico che potrebbe tenere testa ai “romani”.

        • San Isidro 17 Febbraio 2015, 03:40

          @mistral, su questo punto hai ragione…

  9. Appassionato_ma_ignorante 16 Febbraio 2015, 12:22

    Io sono ignorantissimo di nomi e tecniche, ma qualcosa dal punto organizzativo (in generale) lo capisco. E una delle cose che capisco è la SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI/MANSIONI. Quindi l’ideale sarebbe avere un presidente (anche “issimo”) che faccia il presidente, un cittì che faccia il cittì e un DoR che faccia il DoR. Come dice Stefo. Sono funzioni diverse, ognuna con i suoi compiti. Interazione e coordinamento (non commistione) sono la chiave, secondo me.

  10. frank 16 Febbraio 2015, 12:26

    NO!!! non sanno che appena lo dimettono è in arrivo cabinato, adesso che perde lo stipendio federale a Parma deve rientrare da Roma (ladrona) no?

  11. Radix Omnium Malorum 16 Febbraio 2015, 12:34

    Siccome non l’ha ancora scritto nessuno lo scrivo io:

    O’Shea non lo conosco ma me ne hanno parlato bene

    perché ci sono delle tradizioni da rispettare, perdiana!

  12. bogi 16 Febbraio 2015, 12:51

    Giancarlo Dondi.
    Nel 1998 l’ingresso al sei nazioni era già sicuro, conquistato dalla dirigenza in carica prima di Dondi, il quale assunse la presidenza Federale nel 1996; prima era Team Manager della nazionale. A meno che non si vogliano riconoscere poteri occulti al team manager della nazionale, e quindi oggi a Troiani e prima di lui a Checchinato , credo si possa affermare senza timore di smentita che Dondi ereditò la partecipazione al 6 nazioni dai suoi predecessori.
    Essendo rimasto in carica fino al 2012, ha avuto appena 16 anni per capitalizzare a favore del movimento rugbystico italiano l’enorme flusso di visibilità e soprattutto di denaro che il 6 nazioni comporta.
    Senza contare la possibilità automatica di potersi confrontare ad alto livello con le altre 5 partecipanti a livello di under 21 (poi under 20) e per cinque o sei anni a livello di nazionale A (prima che venisse abolito il 6 nazioni riservato alle nazionali A).
    Sotto la sua guida si sono alternati 7 commissari tecnici alla guida della nazionale maggiore.
    Coste, Mascioletti, Johnstone, Kirwan, Berbizier, Mallet e Brunel.
    Quello che ha ottenuto risultati di gran lunga più rilevanti (Georges Coste) era stato prescelto dalla gestione precedente in quanto diventò CT nel 1993.
    Considerando che il suo successore appa presidenza federale, Alfredo Gavazzi, è stato scelto da lui (qualcuno ipotizza che i rapporti tra i due non fossero idilliaci, ma l’avergli dato personalmente le chiavi della federazione rende irrilevanti tali obiezioni, ricordate “rinnovamento nella continuità), la sua influenza sull’attuale gestione è un dato di fatto.
    Ultimamente qualcuno invoca il di lui ritorno o rimpiange la sua presidenza; alla luce di quanto esposto mi permetto di avanzare delle perplessità; per quanto si insista ad accreditarlo di mirabilie come l’entrata nel 6 nazioni, la sua gestione, intesa come periodo in cui ha avuto la possibilità di gestire e programmare l’attività del movimento con un consiglio federale fedele mai meno dell’80%, è caratterizzata da una lenta e costante decadenza, con erosione dei campionati domestici ed un costante drenaggio di risorse per mantenere artificialmente in vita una realtà cosiddetta di “alto livello” sempre più staccata dalla base.
    La programmazione per tutte le attività è stata surrogata da una serie di decisioni estemporanee ammucchiate e stratificate nel tempo (esempi vari: nomina responsabili del settore giovanile o i vari progetti annunciati, inaugurati ed abortiti, la scelta dei tecnici e la programmazione dell’attività della nazionale A).
    La rielezione sistematica pare sia stata garantita da una capillare attività di divisione praticata nei confronti di tutte le realtà che potevano coalizzarsi per proporre alternative, ad esempio nella zona nord est abbiamo avuto dei suoi fiduciari instancabilmente impegnati sul territorio a garantire piccoli vantaggi alle singole società per fidelizzarle.
    Nelle occasioni in cui un nome sembrava emergere, puntuale arrivava l’inchiesta federale con relativa sospensione.
    Credo che Gavazzi abbia poche colpe; è stato messo in mezzo da chi gestisce il potere da molti anni; è stato usato e tenuto per il collo da collaboratori imposti, e soprattutto da fondi IRB gestiti da un organismo in cui Dondi può ancora dire la sua.
    Non credo che Gavazzi abbia responsabilità nella migrazione e trasformazione dei defunti pennuti negli attuali quadrupedi; la loro locazione attuale in un impianto pensato anni prima è una “smokin’ gun” nelle mani di Dondi.
    Certo, comunque, nessuno ha obbligato Gavazzi a candidarsi.
    QUINDI:
    scegliere il commissario tecnico designato a sostituire il baffo è come decidere quali antipiretico usare per curare un tumore (scusate l’esempio crudo ma non ne trovo di più espliciti).
    Forse ne troverai uno che ti tiene senza febbre qualche settimana in più ma senza intervento chirurgico e cure adeguate il destino è segnato.
    Per me la cosa è estremamente chiara, non so per Voi.

    • fracassosandona 16 Febbraio 2015, 13:26

      come dicevo ieri, la memoria storica in questo paese è privilegio di pochi, tu sei tra questi…
      intervento lucido che richiama con dovizia di particolari la storia degli ultimi 20 anni di FIR: memento che resterà appannaggio dei pochi lettori di questo forum e di nessuna utilità ai tanti elettori della prossima tornata per la presidenza FIR (l’autunno 2016 è ancora molto lontano), che venderanno le loro preferenze per un set di palloni o la promessa di un campo in sintetico…

      in ogni caso io darei un incarico ad interim di un anno in modo che il prossimo CT sia nominato dalla stessa presidenza che se lo dovrà gestire per quattro anni…

      • malpensante 16 Febbraio 2015, 18:36

        Peccato che Gavazzi ne esca verginello. Guarda caso manca lo snodo più importante dei 16 anni, l’unico tentativo vero e con qualche possibilità di riuscita di cambiare le cose: la cosidetta cordata dei Capitani, acronimo CRRI “Comitato per il Rinnovamento nel Rugby Italiano”, 2004. E chi fece saltare il tutto dopo essere stati i più estremi avversari di Dondi? LIRE, Treviso compreso e il nostro caro amico. Servono i nomi di chi ci ha provato? Alcuni: Lorigiola, Innocenti, Covi, Giovannelli, Massimo e Marcello Cuttitta, Bonetti, Bettarello, Bernini,…… Guarda caso è mancata improvvisamente la memoria. Se qulcuno rintraccia il manifeto del CRRI farebbe opera meritoria. Si scoprirebbe che sono passati 10 anni e siamo sempre lì.

    • gsp 16 Febbraio 2015, 13:53

      bogi, siccome non e’ una elezione non devi dare giudizio sintetici ed univoci. sulla gestione delle celtiche Gavazzi ha sbagliato alla grande. dare 4 mln senza condizioni e senza nemmeno un meccanismo di liste, e’ una scelta assurda, ingiustificabile e dalla quale non puoi tornare indietro. e’ stata fatta male e con faciloneria, con sperpero enorme di soldi pubblici.

      Gavazzi doveva fare pulizia e non l’ha fatto perche’ a certi personaggi deve l’elezione (via Dondi). fai pulizia, che aspetti?

      gavazzi parla a cavolo nella maggior parte delle volte, perche’ non tace o lascia parlare comunicati che qualche professionista gia’ a libro paga FIR puo’ aggiustare?

      poi, colpa o non colpa, la situazione e’ drammatica da anni, ma arriva un momento in cui tocca a te metterci mano. gavazzi che aspetta?

    • Stefo 16 Febbraio 2015, 14:09

      bogi hai pienamente ragione a ricordare che un certo sitema e’ stato messo in piedi da qualcuno che ha preceduto questa dirigenza, hai pienamente ragione a dire che come Dondi eredito’ certe situazioni, Gavazzi ne ha a sua volta ereditate altre, ed io sono il rpimo che su certe accuse fatte a Gavazzi l’ho difeso, pero’ occhio adesso non e’ che non abbia nessunissima responsabilita’…e’ li’ e lo e’ da piu’ di 2 anni…il non fare nulla per cambiare e’ di suo una scelta ben precisa…tenuto per il collo ancora oggi…ecco questo non so mi sembra un po’ esagerato.

    • Mr Ian 16 Febbraio 2015, 14:34

      Bel commento Bogi, però una cosa su Gavazzi, io non lo assolvo minimamente, perché se è stato indicato come successore sicuramente per far si che nulla potesse cambiare, infatti ci sta riuscendo benissimo.
      Gavazzi di sicuro non è una cattiva persona, però rappresenta quel continuum culturale che ci sta affossando in maniera definitiva. Dondi le ha combinate grosse, lui ci sta dando il colpo di grazia, il tutto contornato da tanti presidenti regionali che da ottimi yes men non portano avanti una proposta o almeno alzano la mano per dire che qualcosa non va….

      • bogi 16 Febbraio 2015, 15:44

        Scusate.
        Metto anche l’ultimo passaggio del ragionamento che avevo omesso per non essere troppo duro.
        Le scelte di Gavazzi sono figlie, temo, delle sue capacità.
        La sua visione, temo, è limitata. Gavazzi lo vedi in tribuna nel settore del Calvisano, Dondi lo vedevi a Twickenam, alle finali di Heineken, siede nel board.
        Altra statura, altro personaggio. Credo che Gavazzi stia dando il massimo, sbuffando e imprecando ma dà il massimo; però la capacità strategica, la visione di insieme, è quella che è.
        Questo non lo assolve, ma fa risaltare ancora di più, a mio avviso, il lavoro di Dondi.
        Badate, il lavoro pro domo sua, non per il movimento; io credo che tra i papabili, l’ex imperatore abbia volutamente scelto chi non avrebbe potuto interferire con i suoi disegni a più alto livello.
        Qui mi fermo perchè altrimenti sconfinerei nella fantascienza se vi dicessi che a mio modo di vedere il disegno dell’ex imperatore prevede che il suo delfino designato, ancora troppo acerbo nella precedente tornata, corra per la prossima elezione.
        Forse il buon Alfredo era solo un … ponte.

        • Stefo 16 Febbraio 2015, 15:47

          bogi chi sarebbe il delfino designato troppo acerbo?

          • Stefo 16 Febbraio 2015, 15:48

            Chiarisco nessun intento polemico nella domanda…

          • bogi 16 Febbraio 2015, 16:51

            Guarda, mi rendo conto che il passaggio del delfino è una forzatura che distoglie dal concetto fondamentale.
            Non considerare la frase a partire da “Qui mi fermo” che non aggiunge nulla di importante.
            Fermiamoci al pensiero di Dondi e al livello di Gavazzi.
            Comunque buttando là un nome a caso pensavo a Checchinato, che dici? Troppo giovane eh? Magari tra un paio di tornate. . .

          • Stefo 16 Febbraio 2015, 16:58

            bogi era solo curiosita’…

          • kinky 16 Febbraio 2015, 17:29

            Mi sa che dietro c’è la CIA!

          • ginomonza 16 Febbraio 2015, 17:39

            Bogi spero proprio che non sia Checchinato,cavolo

          • bogi 16 Febbraio 2015, 17:48

            Ripeto, non state troppo dietro ai dettagli, le ultime cose sono tirate per i capelli, pensieri in libertà.
            Per me i concetti base sono 1) Dondi si è trovato in mano il tesoro.
            2) Ha lavorato per gestirlo il più possibile.
            3) In funzione di ciò credo abbia condizionato pesantemente la gestione Gavazzi (che, ripeto, non è da assolvere, ma ha capacità di manovra molto limitata sia per limiti propri che per limiti esterni).

          • mezeena10 17 Febbraio 2015, 10:26

            beh che checchinato fosse un pupillo di dondescu lo sanno anche i muri..

  13. Katmandu 16 Febbraio 2015, 13:02

    Premesso che io son convinto che al contrario di stefo un CT può fare anche il DOR, vero che al momento lo si é visto solo a livello di club, ma una ristrutturazione deve essere un obbligo da dopo il mondiale, se non da prima
    Per quanto riguarda Presutti, per esperienza di conoscenti allenati da lui, e da quello che traspare per il campo, non é un tecnico é un bravo allenatore, la differenza é sostanziale, motiva a 1000 la squadra e nel suo lavoro é più che capace, ma avere una squadra che gioca in 9 in attacco mi pare limitante, inoltre non abbiamo Benetti che piazza con costanza (e non lo vorrei nemmeno) per cui il gioco di Pasqualone manca di un punto cardine quindi avremo una nazionale che prende valangate di mete, non ne fa, i 3/4 sarebbero poco di più che soprammobili, e non saremo in grado di finalizzare il lavoro…. Un po come adesso, ma se si vuole progredire non serve

    • fracassosandona 16 Febbraio 2015, 13:33

      anch’io ho amici ex petrarchini che conservano gran bei ricordi dell’uomo Presutti…
      non ti sembra che ai nostri manchi innanzitutto la motivazione?
      ci lamentiamo di non avere piazzatori ma quelli che abbiamo li lasciamo in eccellenza e facciamo calciare Haimona, a cui trema la gambetta…
      che fa Gori di trascendentale rispetto ad un onesto mm come Benetti?

      ti lascio con un’ultima domanda: cosa significa “se si vuole progredire”, in che direzione va il progresso?

      • gsp 16 Febbraio 2015, 13:54

        fracasso, anche haimona era un buon piazzatore in eccellenza, forse quello con le percentuali migliori. il problema e’ proprio il passaggio. ed il fatto che quello con le percentuali migliori e’ Mirco ti fa capire la complessita’ del problema.

      • mistral 16 Febbraio 2015, 17:38

        non è solo questione di calciare con la gambetta tremula, sta diventando una questione che travalica le frontiere:
        “On se demande même ce qui a poussé le sorcier français à faire confiance à ce joueur de 28 ans, qui évoluait en deuxième division il y a deux ans (vous voulez une stat ? il a raté dix plaquages lors des deux premiers matchs du Tournoi !). Même si le vivier italien n’est pas riche, il y a sûrement mieux que Haimona.”
        http://www.rugbyrama.fr/rugby/6-nations/2015/tournoi-des-6-nations-pape-flower-of-scotland-haimona.-notre-billet-d-humeur_sto4605581/story.shtml

        • mezeena10 17 Febbraio 2015, 10:34

          “anche se il vivaio italiano non è ricco, c’ è sicuramente chi è meglio di Haimona”..
          giusto mistral???

      • ginomonza 16 Febbraio 2015, 17:43

        Gori di trascendentale fa che non ti piace punto e basta.
        Non ti piacerebbe neanche se facesse 5 mete a partita e se con lui
        TV vincesse la PRO 12!
        L’abbiamo capito ed è ridondante che tu lo ripeta a pie’ sospinto.

    • Stefo 16 Febbraio 2015, 17:07

      Non ho scritto da nessuna parte che non possa, ho scritto concettualmente qualcosa di estremamente diverso!

  14. carpediem 16 Febbraio 2015, 13:03

    il mio post non è chiaro come pensavo.
    mi piacerebbe:
    1)Chief FIR anche non dal rugby, conj tutte le competenze che una grande azienda come la fir pretende ECCETTO la parte tecniche quindi gestione aziendale, marketing risorse economiche sponsor e anche TAGLIATORE di TESTE.
    2) DoR- che COMANDA tutto il settore tecnico-comprese accademie e franchigie e
    compresi i 2 o più coach -senior,U20,u18 ecc

  15. fabiogenova 16 Febbraio 2015, 13:19

    Butto lì un nome: Fabien Galthié? quest’anno non è certo da incorniciare, ma è un head coach molto preparato.

  16. Alberto da Giussano 16 Febbraio 2015, 13:33

    @Bogi, a me le voci fuori dal coro sono sempre piaciute molto.
    Anchio credo come te che Gavazzi ha poche colpe dal punto di vista personale.
    Resta però il fatto che un sistema zoppicante come il nostro debba inventarsi qualche iniziativa per invertire la tendenza che tu hai precisamente disegnato.
    E se Gavazi vuole passare alla storia del rugby italiano come un innovatore, qualcosa deve fare.
    Diversamente, nessuno potrà togliergli la livrea di “gestore dell’ovvio e dell’esistente”.
    quanto al CT. il problema che si pone è il rapporto con l’apparato che , pur facendo poco o niente, cerca di limitare gli spazi di chiunque copra quell’incarico. Un italiano saprebbe meglio ritagliarsi spazi e competenze. Uno straniero, alla fine, per quanto bravo soccombe.
    Salvo che il presidente FIR lo tuteli, assegnandogli con precisione incarichi e mansioni e che lo stesso risponda direttamente a Lui.

    • fabiogenova 16 Febbraio 2015, 14:11

      Alberto, seguo spesso con simpatia quello che dici perché fai l’eretico e, quando non ti fai prendere dalla voglia di fare polemiche sterili, mi fai vedere un altro punto di vista. Però davvero non posso leggere che Gavazzi ha ben poche colpe sul piano personale. Lasciando perdere diverse scelte discutibili e dichiarazioni fuori dalla realtà, sulle quali possiamo avere opinioni diverse, ed io rispetto le tue, su almeno un paio di situazioni chiave è insalvabile e dimostra la sua inadeguatezza al ruolo: l’organizzazione stucchevole dei mondiali Under 20, in cui un terzo delle partite verranno giocate in uno stadio che non ha neanche i requisiti minimi per la capienza, e la presenza davvero inopportuna negli spogliatoi del Calvisano durante la finale scudetto contro Rovigo. Spero che Gavazzi non vinca le prossime elezioni. Non lo merita lui e non lo meritano gli appassionati di rugby.

      • Alberto da Giussano 16 Febbraio 2015, 14:49

        Ne ha per quel che ha amministrato nei due anni di sua amministrazione. Quelle direttamente imputabili a lui, derivanti cioè da delibere federali della sua getione, sono molto bene di quelle che gli vengono imputate. Ma come ho già detto queste cose le dico non per lui o per me ma per tutti.
        L’unica sua iniziativa , personalmente a lui riconducibile sono i 4.000.000 al Benetton. Parlo di iniziative sensibili ai fini del bilancio.
        La politica federale di accentrare lo formazione, che come avrai letto io non condivido, è il frutto di un lavoro precedente.
        Ad esempio personalizzare questa scelta è sbagliato. Perchè il consenso che ha questa scelta ( ripeto per me sbagliata) va ben oltre la figura di Gavazzi.
        Che poi non abbia le phisique du role per quel posto può essere, ma per dare un giudizio serio bisognerebbe comunque andare oltre.

        • malpensante 16 Febbraio 2015, 19:03

          Le accademie di quartiere in autogestione per mancanza di tecnici non sono farina di Dondi. O no?

  17. tonibaruchel 16 Febbraio 2015, 13:52

    Credo che un DoR anche non proveniente dal settore ma un buon Amministratore Delegato per un ‘AZIENDA di circa 40 milioni di Euro
    che dalle nostre parti sarebbe una piccola media AZIENDA si dovrebbe
    trovare con estrema facilità , dandogli mandato di rivoltare questa FEDERAZIONE come un calzino , e tempo MAX 2 anni con precisi obiettivi .
    Poi l’allenatore per tutto il resto .

  18. tonibaruchel 16 Febbraio 2015, 14:10

    @ carpediem , sono completamente d’accordo con quanto da Te prospettato .

  19. rigamonti 16 Febbraio 2015, 16:53

    La politica governa. E la politica non può mettere Velasco o Presutti. Sono degli uomini d’azione. Rompono. Danno fastidio. Gavazzi mi pare il contadino che va al country club. Lo prendiamo in giro e lo manipoliamo. Serve un politico. Che con astuzia porti i cambiamenti in mezzo ai servi. Vedi un malagò. Ancora non mi spiego la corte realizzata nella città del cardinale. Chi sarebbe il delfino di Bondi acerbo?

  20. Massimiliano Salvanti 16 Febbraio 2015, 16:58

    L’unica soluzione per il nostro rugby è che il presidente federale, chiunque esso sia, nomini come direttore tecnico della federazione Vittorio Munari, affidandogli in toto (senza se e senza ma) le chiavi del settore tecnico della FIR. A quel punto mi fido di V.M. nella scelta di tutti i nomi per guidare le varie nazionali, maggiore compresa. Lo so, sto sognando, i sogni son desideri, qualche volta si realizzano…

    • rigamonti 16 Febbraio 2015, 17:05

      Per me creerebbe troppi conflitti e non potrebbe lavorare

      • Massimiliano Salvanti 16 Febbraio 2015, 22:47

        L’ho scritto, rimane un sogno, poi ho pure scritto chiavi in mano e, questo non l’ho scritto, avere carta bianca

  21. rigamonti 16 Febbraio 2015, 17:03

    Per la pulizia che tenta di fare nella sua organizzazione Papa Francesco sarebbe l’ideale. Certo porterebbe la garra come Velasco.

    • mezeena10 16 Febbraio 2015, 19:58

      Papa Francesco non lo conosco, ma me ne hanno parlato bene..

      • il carogna 16 Febbraio 2015, 21:36

        Che poi ha anche i nonni italiani.

        • rigamonti 16 Febbraio 2015, 22:17

          È astigiano di sangue. Possiamo equipararlo? Comunque potrebbe fare i miracoli che tutti ci auguriamo.

  22. malpensante 16 Febbraio 2015, 18:42

    Domandina: ma le avete viste giocare le Fiamme? Oh, gente che si allena da pro. Pasqualone è un grande personaggio, ma siamo seri.

    • 6nazioni 16 Febbraio 2015, 20:37

      @mal con tutte le palanche che Zambelli ha sborsato in questi anni Rovigo vinceva sicuramente 2/3 scudetti grande l’abruzzese.

      • il carogna 16 Febbraio 2015, 21:40

        se prendi presutti, gli devi dare anche uno che al piede sia bravo. Ricordi Ludovic Mercier ? Ecco.

    • speartacKle 16 Febbraio 2015, 22:04

      il fascino del retrò… peccato che il rugby negli altri paesi sia un pelino cambiato…

  23. PedemontanaRugby 16 Febbraio 2015, 22:38

    Riassunto.
    Dondi ha indicato Gavazzi come suo successore in quanto incapace di intendere e di volere. Insomma, lo scemo del villaggio.

  24. San Isidro 16 Febbraio 2015, 23:02

    A parte il nome, sinceramente non conosco O’Shea, ma me ne hanno parlato bene (ormai nuovo ritornello del sito), quindi ben venga…concordo con chi dice che i ruoli di DoR ed head coach della nazionale devono essere separati, io vedrei Munari come DoR tutta la vita, ma…tuttavia se O’Shea venisse in Italia anche per fare il DoR sarebbe già un passo avanti visto che al momento una fugura simile non c’è nel quadro della FIR…rimane però il problema che O’Shea ha il contratto con gli Harlequins fino a Giugno 2016, se Brunel lasciasse la panchina azzurra dopo la RWC chi guiderà l’Italrugby al 6N 2016 e al successivo tour delle Americhe?
    Quanto ai nomi italiani, a me piacerebbe vedere un allenatore di casa nostra sulla panchina della nazionale, ma credo che un head coach straniero di qualità possa ancora servirci, d’altronde se il nome più papabile era Cavinato, alla luce degli ultimi episodi e di come stanno andando le Zebre quest’anno, allora faccio firmare subito O’Shea…e questo lo dico con il massimo rispetto tecnico per Cavinato, che reputo uno dei migliori allenatori italiani (carattere a parte), ma head coach dell’Italrugby proprio non lo vedo, tuttalpiù potrebbe stare nello staff tecnico della nazionale…ottimi nomi nel panomara italiano ci sono, concordo assolutamente su Presutti, come diceva qualcuno, ma volendo ci sono anche Guidi, Properzi, Frati, De Rossi, lo stesso De Carli, ma tutti questi li vedrei più all’interno dell’organico tecnico, come head coach mi va bene l’O’Shea di turno, ovvero un tecnico straniero di qualità…

    • lexv 17 Febbraio 2015, 01:44

      Come lo vedresti un Italiano che traghetta la nazionale nel 2016 fino a giugno?

      • San Isidro 17 Febbraio 2015, 02:11

        non sarebbe male come banco di prova e ti dico pure che Brunel alle Zebre (visto che dopo la RWC avrà il contratto con la FIR fino a Giugno) ce lo vedrei per almeno una stagione…

  25. Alberto da Giussano 17 Febbraio 2015, 07:39

    Due note Sulle critiche alla FIR.
    Considerare il consiglio direttivo della FIR come se non fosse l’espressione del movimento rugbistico italiano è la cosa più sbagliata che può fare chi si pone nell’ottica di riformare e modificare lo status quo.
    Considerare il Presidente della FIR come un corpo estraneo al consiglio direttivo di cui sopra, che lo ha eletto, è altrettanto sbagliato e fuorviante.

    Due note sulla nazionale e il 6N ( e quindi l’allenatore della medesima)
    Il bilancio FIR è composto, per il 70% circa delle entrate, dall’attività della nazionale legata al 6 nazioni ( 30 K su 44K).
    Chiedere l’uscita dal 6N è pura follia.
    Credere altresì che l’allenatore della nazionale possa essere il messia atteso da millenni e portatore di quell’innovazione che risana e risolve tutti i mali del rugby italiani è francamente ridicolo. Cosiccome è impensabile che, a breve, possa esserci un DoR, che baypassi e sostituisca le mummie del vertice romano della FIR.
    Prima di questo passo andrebbe chiarito se le “Franchige” devono restare di orbita federale o se vanno privatizzate.
    Perchè se non possono essere privatizzate,per ovvi motivi economici, non ha senso che se ne tengano due finanziate dalla FIR.
    A questo punto il C.T fa anche il supervisore della franchigia, nel senso che si sceglie lui il collaboratore da mettere alla guida della stessa.
    La franchigia federale farà la Champion e un club ad inviti dell’eccellenza la Challenge.

    • 6nazioni 17 Febbraio 2015, 09:24

      A.d.G. Bel comunicato stampa.

      • Alberto da Giussano 17 Febbraio 2015, 09:46

        Sì, un po’ in ritardo ma alla fine ce l’ho fatta.

    • mezeena10 17 Febbraio 2015, 09:26

      Gajan l’ aveva “sponsorizzato” Brunel se non ricordo male..

      • Alberto da Giussano 17 Febbraio 2015, 09:45

        non credo proprio @mez

        • mezeena10 17 Febbraio 2015, 10:19

          e chi ce l’ aveva messo???

        • mezeena10 17 Febbraio 2015, 10:23

          vabbe, poca importanza..
          ti riporto l’ ultima domanda dell’ intervista a Kelly Haimona sullo sport week del 7 febbraio mi pare: giornalista: “Brunel la schiera all’ apertura. Dica la verità: preferirebbe centro.”..
          Haimona: “Si, preferirei giocare da centro, ma per la Nazionale metto il 10 senza problemi, ci mancherebbe altro”..

      • malpensante 18 Febbraio 2015, 14:28

        Ricordi più che bene.

  26. lupin 3 17 Febbraio 2015, 10:01

    magari ce casca …. 😉

  27. Meridion 17 Febbraio 2015, 11:06

    L’allenatore ”pinco pallo” diventa CT.. primo anno alla grande 1 / 2 vittorie 6 nazioni, bel/buon gioco TM discreti, secondo anno: calo rendimento vittoria in casa vs scozia al 6 n….3 anno tutte sconfitte batoste critiche TM disastro…4 anno qualche miglioramento uscita coppa del mondo alla poule..licenziamento..avanti il prossimo!! Questa Italia con gli ultimi 3 CT.. qui in ita pensiamo al passaggio della poule al mondiale….really???? Perchè non si è mai dato continuità ad un CT?? premesso che sono ”Mallettiano” e non ”brunelloide” e che Brunel e il suo tipo di gioco non mi è mai garbato, (troppo francese, a voglia a di so latini come noi, storicamente loro sono liberali noi conservatori!! Loro la foga dei galli, la velocità di Napoleone, noi scudo ,trincea, Testudo..mio pensiero). Cosa cambierà secondo voi se arriva un altro CT straniero? imballato nelle tele della FIR?senza dargli continuità et carta bianca!?…a sto punto meglio Presutti davvero altro che ”retrò”!!

    • San Isidro 17 Febbraio 2015, 14:32

      Ciao Meridion, mi fa piacere rileggerti, dai che a Marzo comincia el Nacional (CASI e Hindù nello stesso girone, ma guarda l’ironia della sorte) e il Torneo de la URBA che quest’anno cambia formula…vamos!

  28. il carogna 17 Febbraio 2015, 11:33

    si ok anche o’shea, ma come boxer com’è ?

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