Parisse lancia l’allarme: mancano giovani fenomeni

Il capitano azzurro guarda al mancato ricambio di giovani giocatori

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Marco Manny 14 Febbraio 2015, 09:07

    Io direi che manca tutto…più che giovani fenomeni. Qualcuno inizi una progettualità seria a livello di movimento x favore; e che parta dal basso! Si fa ridere i polli…

  2. Mr Ian 14 Febbraio 2015, 09:26

    Io adoro Parisse, il Capitano. Però quando si lancia in difesa estenuanti contro la federazione, cade nello stucchevole. Mi verrebbe da chiedergli, Sergione ma dove vivi??
    Il problema non sono i fenomeni, ma il metro di giudizio con cui si valutano e il percorso formativo che li porta ad essere “fenomeni”, facendo gonfiare la bocca dei federales quando si prova a vincere, ma al contempo a nascondersi dopo debacle come quelle di ieri…
    La partita del U20 l ho vista, ma non perdo neanche 5 minuti a commentare, 2 cose mi hanno colpito, i nostri difensori che neanche provavano a fermare i backs inglesi, infatti il 15 inglese lo ha capito bene e più di una volta tagliava la nostra difesa…
    Seconda cosa, perchè a questo livello si mette a lanciare in touche un ragazzo che chiaramente non sa lanciare?? se era un n.8, perchè inventarsi nuovi ruoli? Si ha nei formatori queste caratteristiche tecniche profonde che portano alla trasformazione di un prospetto da un ruolo ad un altro?
    Forza Italia

    • Giovanni 14 Febbraio 2015, 11:29

      Bravo Mr Ian, ci aggiungerei che i nostri ball-carrier non appena venivano placcati perdevano il possesso dell’ovale, segno che non sono proprio allenati a certi tipi di contatti. Per non dire della nostra mischia ordinata che veniva sistematicamente catapultata 3 metri all’indietro non appena cominciava l’ingaggio, anche su introduzione nostra.
      Siccome il solito furbastro ha ricordato come con gli inglesi abbiamo sempre subito intorno ai 60-65 punti, qui si vogliono sottolineare gli aspetti tecnici deficitari. Quello che ieri sera s’è visto è che i nostri sono pesantemente carenti tecnicamente già a 18-19 anni, ovvio che poi rincorrere il livello del resto dell’emisfero nord a 22-23 anni sia più complicato di quanto lo sarebbe se si fosse ricevuta una formazione adeguata dai 14 ai 19 anni.

    • gsp 14 Febbraio 2015, 11:29

      Ian, Sergio ti sta dicendo che la formazione non funzione.

  3. ermy 14 Febbraio 2015, 09:32

    Sta già preparando il suo futuro da impiegato statale?

  4. davide p. 14 Febbraio 2015, 09:53

    direi che se la poteva risparmiare sta dichiarazione…..’tipico stile italiano purtroppo’.
    il livello dei giocatori e pari a quello del movimento e della cultura del paese in termini sportivi….o forse mi sbaglio e in nuova zelanda e sud africa sono tutti enfant prodige.
    this is not soccer sergio.

  5. andreac 14 Febbraio 2015, 09:55

    giovani fenomeni????i giovani diventano bravi o bravissimi se gli dai le basi per farlo, se gli insegni adeguatamente, se gli crei un percorso di crescita adeguato per farlo servono organizzazione, programmazione e tecnici adeguati… se aspettiamo che nascano già fenomeni cambiamo sport. Poi avrai quello più dotato che diventerà fenomeno, ma se manca tutto alla base fenomeni non ne vengo fuori…

  6. Sidepass 14 Febbraio 2015, 10:09

    Per fortuna che appena prima del Sei Nazioni avevo detto che a Novembre mi era piaciuto molto anche per un discorso di leadership dentro e fuori dal campo; non l’avessi mai detto!
    Un’uscita pessima con l’elogio di Haimona ed il parziale accantonamento di Allan e adesso sui giovani italiani. Il fatto che sa esserlo un buon capitano, non capisco perchè in certi periodi lo dimentichi.

  7. Sergio Martin 14 Febbraio 2015, 10:10

    Sabato scorso contro un Irlanda senza fenomeni, ma piena di ottimi giocatori, abbiamo perso malamente. Come hanno fatto loro a mettere insieme quella squadra? Basta copiare…

  8. GianMariaDAspromonte 14 Febbraio 2015, 10:22

    Egregi,
    per quanto molto insolente, sono dalla parte del nostro capitano. Basta dare alibi ai giovani. Non mi pare abbia detto una bugia.
    Riflettendo mi pare chiaro che il nostro capitano lo abbia detto per stimolare la competizione. Chiarisco: ricordo da giovane che nella Marina gli “anziani” ci vessavano continuamente per forgiare il nostro carattere. Solo alcuni riuscivano ad alzare la testa affrontandoli sul loro stesso campo. Costoro poi diventavano a loro volta anziani ed è così che la Gloriosa Marina ha prodotto Ammiragli di cui andar fieri.
    Se il Nostro lo dicesse per provocare una reazione dei giovani?
    Ancora meglio: immaginate se fosse Canale (ai suoi bei tempi) a dire “Non esistono fenomeni tra i 3/4”. Pensate che Sarto e Morisi per dirne due che sembrano avere un buon carattere (e secondo me loro due e Allan si giocano la promozione a capitano) rimarrebbero inermi ad ascoltare o in campo finirebbero per fare faville. D’accordo che sono giovani e dunque devono sbagliare, ma bisogna tirar fuori il carattere e mostrare di che pasta si è fatti.
    Credo che qualsiasi sport induca gli uomini (e ovviamente anche le donne, ça va sans dire) a confrontarsi con se stessi. “non avere le strutture e il percorso adatto approntato” suona come gli alibi di Galliani che perdeva le partite a Marsiglia (se la memoria non mi tradisce) per colpa dei fari di illuminazione del campo.
    Se esiste davvero un buon numero otto che vuole prendere il suo posto si faccia avanti e lo sfidi sul campo, come fanno i giovani leoni con il capobranco, ben sapendo che può finire molto male per uno dei due, oppure nessuno si lamenti e trovi più alibi per i nostri giovani.
    Il mondo non ha posto per le mammolette.
    Ossequi
    GMdA

    • Alberto da Giussano 14 Febbraio 2015, 11:30

      Il discorso va segmentato. A noi mancano i talenti nei numeri dal 9 al 15, in maniera macroscopica. Oltre alle 2e linee.
      Mentre in mischia in qialche maniera ce la caviamo.
      Gli spot dal n° 9 al n° 15 sono quelli in cui il rugby subisce la concorrenza spietata del calcio. Le seconde linee da pallavolo e pallacanestro.
      La soluzione non può essere solo quella di istruttori più qualificati.
      E’ inevitabilmente il combinato disposto di un’allargamento della base e lo scalare posizioni nelle preferenze dei ragazzi dotati di abilità psico motorie superiori che attualmente scelgono il calcio.

      • 6nazioni 14 Febbraio 2015, 11:48

        A.d.G. dopo questa attenta e puntuale ricostruzione delle ns
        attitudini allo sport mi spieghi x quale motivo si sono aperte
        36 C.D.F. 9(*) +(*u20) chi sono i ragazzi che vengono
        selezionati……………
        Ti devi convincere che e’ il sistema sbagliato,e non i ragazzi.
        Sono i preparatori,allenatori,selezionatori sbagliati,sono 10
        anni che non si conclude un tubo solo sconfitte su sconfitte,
        adesso si e’ passati alle asfaltate indecorose anche x i ragazzi
        che giocano.
        MERITOCRAZIA E TECNICI STRANIERI

      • malpensante 14 Febbraio 2015, 12:29

        Alberto, a noi mancano giocatori. Punto. Ovviamente poi mancano giocatori bravi, bravissimi. I fenomeni magari saltano fuori per conto loro, anche se spesso dall’Argentina. Comunque andrebbe letta l’intervista, e qui leggo: “sinceramente non vedo fenomeni TRASCURATI”, e non mi pare una affermazione non condivisibile. A 8 le alternative si chiamano Barbieri e Cosafaidovevai, e i prospetti Steyn e Van Consonant che è più un plastico di Bruno Vespa che un prospetto.

        • Alberto da Giussano 14 Febbraio 2015, 12:47

          @ Mal, io mi sforzo di fare un’analisi un po’ più approfondita, ma solo per capire. Molti sostengono che andrebbe raddoppiato l’attuale numero di tesserati praticanti e io concordo pienamente. Ma questo ce lo siamo già detto.

      • M. 14 Febbraio 2015, 14:02

        Perl tra i 4 piloni ce ne sono 3 che non sono proprissimamente di formazione italiana.

      • faduc 14 Febbraio 2015, 21:41

        Tutto vero, ci aggiungerei anche la pallanuoto. Però noi siamo 60 milioni, e in quanto a concorrenza calciolfila e altro Francia e Inghilterra non sono da meno

    • Sergio Martin 14 Febbraio 2015, 11:38

      Il problema vero è che il mondo non ha posto più neppure per i leoni…Oggi impera il fagocero.

  9. tunga 14 Febbraio 2015, 10:31

    Non condivido.
    I fenomeni sono fenomeni ed escono comunque vedi perugini che mica si è formato a padova.
    E lo stesso parisse e bergamasco a 19 anni erano gia fortissimi.
    I talenti vanno trovati e messi in campo.
    Noi non li abbiamo niente da dire anche se nella 18 e 17 si stanno affacciando. Alcuni ragazzi che…speriamo bene.
    Diverso invece è il sistema di crescita dei giocstori medio buoni e su questo si può anche discutete.

  10. dengra 14 Febbraio 2015, 10:36

    caos generale e purtroppo tecnici non in grado di gestire questo livello o che non hanno mai fatto un percorso di crescita graduale o a tappe. Se si vuole far allenare un ex grande giocatore, non gli si affida una under20 ma forse dovrà iniziare da un centro di formazione 16 poi un accademia poi un club e se ha conoscenze e competenze una franchigia e alla fine di questo percorso che può durare 5/6 anni una vera nazionale dovre sfruttare le sue conoscenze di ex grande giocatore e poi le sue competenze da tecnico.

  11. JT6 14 Febbraio 2015, 10:49

    bhe……non è che la generazione di Parisse (canale, sergio, mirco ecc…) è subentrata in nazionale abbiamo avuto chissà quali risultati…anzi…..sonore sconfitte….nemmeno loro a mio avviso erano giovani fenomeni da questo punto di vista……forse il discorso allora è più complicato le cui problematiche vengono riassunte di seguito in ordine di importanza:
    1) reclutamento (per fortuna ad oggi il problema non è più tanto sulla quantità ma sulla qualità)
    2) possibilità di confronto di qualità in formazione; sul territorio nazionale i campionati domestici fanno ridere rispetto alle altre nazioni;
    3) scarso lavoro in formazione che a mio modo di vedere trova un valido alibi nel punto 1);allenare un asino non cresci un cavallo;
    4) Mancanza di un campionato nazionale di qualità che possa trasmettere passione, interesse e spirito di identificazione nei confronti dei clubs che lo compongono;

  12. tunga 14 Febbraio 2015, 10:51

    Sono d accordo forse il grande rispetto di un luminoso ex non gli ha permesso di fare un percorso graduale e questo gli ha nuociuto di sicuro.
    Ora sarà difficile tornare indietro.
    Per l articolo che ho letto concordo appieno le parole di parisse.
    Anche se come ho gia scritto 3 o 4 virgulti pare possano avere le grandi capacita di sbocciare come dei tslenti e proprio nei ruoli dei senatori della nazionale.
    Speriamo xche ne abbiamo un dispersto bisogno.

  13. ross 14 Febbraio 2015, 10:56

    Ci sono fenomeni e fenomeni. Gli inglesi sembravano tutti e 15 dei fenomeni (possibile che u’annata sforni 15 fenomeni?).Tecnicamente erano superiori ma fisicamente la differenza era devastante. Ieri ho visto magliette bianche che non riuscivano a contenere i pettorali . Sospettare senza prove o indizi non è giusto ma la storia dello sport insegna che spesso dove ci sono soldi c’è qualche aiuto chimico.Il professionismo porta inevitabilmente a questi rischi. Quando questo succede la scelta è ballare con l’orso o fare il comprimario. Perchè non introdurre anche nel rugby il passaporto biologico?

    • Giovanni 14 Febbraio 2015, 11:36

      Tu hai notato i pettorali loro, io invece mi sono accorto di come i loro trequarti si scambiassero l’ovale ad occhi chiusi, di come la loro touche e la loro mischia chiusa funzionassero come un orologio, di come i loro ball-carrier non perdessero un possesso che fosse uno. Tutte cose che per i nostri giocatori risultavano complicate, financo quando non avevano pressione adosso. Ma ognuno vede ciò che vuole.

    • mezeena10 14 Febbraio 2015, 12:03

      magari avevano solo una maglia piu stretta..no? “stratagemma” che si usa in tutte le serie, persino in C pensa!
      abisso tecnico la cosa piu evidente, tutti sanno cosa fare col pallone una volta entrati in possesso..
      e dubito ragazzini siano “bombati”! fino a prova contraria, anzi senza lo straccio di una prova, questa è pura dietrologia!

      • Giovanni 14 Febbraio 2015, 12:09

        Esatto, tanto per dirne una, sapevano sempre quando tentare l’offload e quando lasciarsi andare a terra ed attendere il sostegno. Cosa che, come s’è visto, non sempre è chiara neanche tra quelli della nostra Nazonale maggiore.

  14. vecchio cuore neroverde 14 Febbraio 2015, 10:56

    strappo alla regola, commento:
    se i giocatori sono scarsi i demeriti sono dei loro allenatori e delle società che li formano, e spesso li pagano pure, pensa te.
    la federazione ha solo sbagliato a creare le accademie.
    troncon è stato un buon giocatore (dopo essere stato un talento sino al 2003), ma dove si è formato per allenare una nazionale?
    e prestera, de marigny etc quale “chiaro percorso” hanno seguito?
    la nazionale under 20 è l’accademia, una squadra che ho visto 2 volte quest’anno farsi carrettinare da giocatori dilettanti in lungo ed in largo.
    Ma che scrivo a fare, visto che gli esperti di questo sito sono tanto valorosi da dare addosso ad un uomo vero e campione assoluto come mauro bergamasco.
    forse nessuno lo sa, ma oggi entra nel 17simo anno di nazionale.
    ad avercene
    se dobbiamo ricorrere ancora gli ultracentenari vuol dire che dietro non c’è nulla, e non è con i mercenari stranieri che si inverte la tendenza.
    ieri sera treviso è stata emblematica del nulla che circonda la fir
    ma già dimenticavo, l’armata biancoverde ha vinto i due derby del minirugby, ed allora va tutto bene madama la marchesa

    • gsp 14 Febbraio 2015, 11:17

      Scrivi vcn, scrivi. Magari con meno petulanza (se posso per mettermi) ma la differenza di opinions e la tua esperienza sono sempre belle da leggere.

    • 6nazioni 14 Febbraio 2015, 11:28

      grande v.c.n. tutto vero.

    • andreac 14 Febbraio 2015, 11:52

      oggi ti quoto…

    • mezeena10 14 Febbraio 2015, 12:05

      bentornato VCN, ci sei mancato! qualcuno ti ha anche citato, hai visto???
      comunque non hai ragione, di piu!
      concordo 100% a sto giro!

  15. rugbistaanonimo 14 Febbraio 2015, 11:09

    gli investimenti federali devono spostarsi nuovamente in casa, nel campionato italiano, gli sponsor sono pochi e i soldi non ci stanno!!! le accademie dovrebbero essere un qualcosa in più, ad un campionato italiano di livello, con società sane, attente al benessere e alla crescita del giocatore. Il gap con gli altri, a mio parere, sta nel fatto che i nostri giovani under 20 non hanno un confronto con i giocatori maturi di premiership, guinness, pro d2 o top 14!!!

  16. gsp 14 Febbraio 2015, 11:24

    Che uno dica di 30 anni dica che nel suo ruolo non ci aono ricambi non mi sembra proprio un complimento alla formazione federale.

  17. vecchio cuore neroverde 14 Febbraio 2015, 11:26

    non possono averlo quel confronto.
    devono giocare nel campionato italiano e crescere li’, facendo a loro volta crescere il campionato
    scimmiottare il rugby anglosassone non ha senso.
    i migliori andranno all’estero, e li’ miglioreranno
    tra 10 anni, continuando a svilire il campionato, in italia il rugby tornerà ad essere quello che è sempre stato; uno sport di nicchia, senza soldi, senza sponsor e senza interesse mediatico
    forse solo allora i club capiranno il valore del crescere i giocatori in casa
    pensare che l’aquila ha giocato l’ultima gara con una terza linea completamente formata da giovani veneti fa male; se è un male necessario, comprendo, ma non mi adeguo

  18. AncoraDogi 14 Febbraio 2015, 11:27

    Sergio… Saria mejo stare un poco de piú col profio basso..cossa ditto?
    Ma quae fenomeni??? No gavemo zogo, no si un gruppo, ve interessa i spot e fare sempre bea figura in tei comenti.
    I migliori i xé tutti li??? Ma bastaaa… Voria savere quanti zogadori dell’eccelenza conossito? Zero! Ecco, te digo che in eccellenza ghe xé fioi co piú voia e quaitâ de quei che fa i spot co ti. E po.. Cittadini, Festuccia e Rizzo..lassemoi in Inghilterra a ciapare umidità.
    Basta ipocrisie… Butemo in campo fiori italiani giovani, basta oriundi, basta cioccoatini dee isoe, bastaaa! Tanto ciapemo quaranta punti eostesso!Dell’allenatore mejo che no diga ninte.
    Progetto federale fallimentare.

  19. 6nazioni 14 Febbraio 2015, 11:38

    caro francesco antonio questa frase…. i migliori sono tutti qui e’ fuori luogo,
    per il semplice motivo che citta,rizzo,festuccia non sono stati convocati e sono
    nettamente piu’ bravi dei titolari.

  20. Paolo PD 14 Febbraio 2015, 11:48

    Dedicato a quelli che “in Italia sono sorte tante scuole minirugby negli ultimi 10 anni”. Ok, ne riparliamo tra 10 anni.

  21. Giovanni 14 Febbraio 2015, 11:52

    A.A.A.: giovani turchi cercasi. 🙂

  22. Andrea B. 14 Febbraio 2015, 12:06

    “Si dice” che siamo una delle federazioni sportive più ricche grazie ai soldi del Sei Nazioni…bene allora ce ne sarebbe da investire nella base per tirare fuori dei fenomeni …altro che i mega palazzi e favori ( campi nuovi, stadi…) a sé stessi, ci siamo intesi no? Allargare la base scordiamolo…tra il calcio che la fa da padrone ( italiani no testa per rugby, parafrasando l’odiato sudafricano..), basket e pallavolo ben strutturate a livello giovanile e con il vantaggio competitivo di essere sport da palestra sarà impossibile…quindi come dice Cutitta per la Scozia non possiamo perderne nemmeno uno per strada…ed aggiungo bisogna elevare la qualità fin da piccoli. Basta allenatori di buona volontà e poco più, bisogna già dal minirugby copiare le metodologie estere, implementarle seriamente…i soldi spendiamoli per corsi su corsi ( e verifiche severe) agli allenatori già dalla U10 come minimo. Premi alle società migliori e che portano maggiori risultati,anche nei tornei. Campionati giovanili obbligatori le società che sono perlomeno in A e se siamo troppo sparsi e sparpagliati per la penisola piuttosto agevoliamo chi deve fare tanti km. Accademie nelle mani delle celtiche ( tanto una e’ già pagata dalla fir,qualche posto per i federales rimarrebbe), ed a giocare in eccellenza, nelle rispettive società,assieme a chi non è stato convocato per la partita di pro12… ah…tecnici stranieri con carta bianca…

  23. nando1981 14 Febbraio 2015, 12:07

    Parisse da capitano che sei, in questa nazionale composta gran parte da giocatori che hanno maglie di club non italiane, dia l’esempio e faccia il “sacrificio”:
    andate via da squadre straniere e vestite quelle italiane,
    attirate sponsor a questo campionato,
    attirate giovani che magari vi hanno visto dalla ty o dagli spalti e fateli crescere da buon gregari che un giorno possano essere leader.
    ovviamente da sopra ci vuole il solista che coordina tutto il movimento e che dia dignità al campionato. non so voi, ma la parte del perdente non è tanto bello; ogni tanto puoi lottare da leone e anche perdere ma non con i risultati che vediamo con benetton, zebre e nazionali.

  24. alex61 14 Febbraio 2015, 12:10

    Io penso che gli inglesi di ieri sera giochino in vari club dico giocano…mentre se guardiamo i convocati nostri,a parte i 4-5 infortunati sono 96 bravi ma alla domenica fanno panchina tanti 95 usciti dall’accademia fanno i panchinari nei vari club. A questo punto dico io ma se abbiamo molti 95 usciti dall’accademia che giocano tutte le domeniche titolari,perche’ non convocarli, avremmo perso lo stesso ,ma forse avremmo fatto vedere qualcosa del nostro rugby..Faccio i miei complimenti a tutti i ragazzi messi in capo,ma troncon lo vedevo meglio quando portava l’ acqua alla nazionale maggiore.

  25. Iocopoco-Maioco 14 Febbraio 2015, 12:22

    Ciao a tutti,

    io sono d’accordo con parisse sul fatto che nn ci sono fenomeni (compreso lui; perche` un fenomeno e` quello che ti fa vincere le partite nn solo concretizzando ma anche creando la giocata o i presupposti per poi andare a segnare, lui e` solo bravo a fare giocate appariscenti in situazioni dove sono totalmente inutili o quasi…un po come SBW il fatto che lui gioca con gli all blacks…) d’altro canto i fenomeni sono il frutto di tanti fattori diversi: cultura sportiva del paese in cui si cresce, buoni allenatori ed educatori sia dal punto di vista sportivo che psicologico, buone capacita` atletiche e sopratutto conoscenza del rugby e di saper fare la scelta corretta in funzione della situazione che si viene a creare nel gioco, ossia lettura del gioco che e` secondo me la cosa piu` importante nel rugby.

    • venezuela 14 Febbraio 2015, 14:25

      quindi????per tè chi sono i fenomeni??? nomi e cognomi così tanto per capirsi…

  26. cla 14 Febbraio 2015, 13:03

    non mi sembra che parisse a 20 anni fosse un fenomeno, all’epoca i giovani forti debuttavano presto in nazionale, perche’ ce n’erano pochi.Fenomeno lo e’ diventato, io penso che oggi ci sono giovani piu’ forti rispetto a 10 anni fa. Parisse ha avuto vita facile, cosi’ come i vari bergamasco, masi, castro,canale, hanno debuttato giovane in nazionale e sono potuti crescere a livello internazionale, ma c’erano solo loro. Oggi ne abbiamo di piu’, c’e’ piu’ scelta

  27. ric 14 Febbraio 2015, 13:09

    è la goccia…
    non ci sono fenomeni perchè da un decennio ci sono i paraculati in base a dove giocano
    se orquera gioca da dieci anni lì…
    non esistono selezionatori veri…tutta fuffa e mercato
    u 20 60 punti …treviso 40
    e a sparare sul campionato italiano
    sergio prova tu a giocare una partita con questi arbitri e vediamo
    siamo alla frutta
    abbiamo la fortuna di avere grandi vecchie glorie con lo spirito giusto ma il movimento è esausto
    in tutto il mondo si gioca al largo…noi autoscontri da ore

    • M. 14 Febbraio 2015, 14:07

      A parte Gower, con le sue caratteristiche molto peculiari però, non ho visto in questi 10 anni dei geni a 10, e ne sono girati tanti. Però Orquera è sempre pietra dello scandalo, misteri.

  28. Katmandu 14 Febbraio 2015, 13:09

    Caro Sergio,
    Purtroppo tu sei l’ultimo di un modus operandi che non c’é più, spiace dirlo ma io ti ho visto giocare a TV, il fatto che a 20 anni giocavi titolare non era perchè ti tutelavano, ma solo perché eri il più forte terza linea che si era mai palesata a nella marca, i giocatori buoni ci sono, altrimenti non si spiegherebbe il buon lavoro fatto da Brunello coi bocia, ma guarda caso, quando gli inglesi iniziano a fare sul serio e portare gli accademici loro a giocare in Aviva son più o meno pronti per il livello e ai coetanei virgulti italici che magari un anno prima li avevan battuti rifilan 61 punti
    La triste realtà è questa, la Fir ha deciso di formare i giocatori senza formare i formatori, per cui fin a quando c’é meno gap fisico tra noi e loro riusciamo più o meno a barcamenarci, appena loro mettono il “turbo” ci sorpassano come se avessero una ferrari e noi un triciclo rotto
    Spiace ma c’é da chiedersi come mai giocatori (o ex) in seno alla Fir facciano uscite come quella di Zaffiri ieri dicendo che il sistema va rodato ma che era fiducioso, e poi passa sotto traccia il fatto che:
    Le zebre peschino un Moldavo (non azzurrabile), senza esperienza di club internazionale e non un giovine virgulto di nervi (primo paese a caso che mi é passato per la testa)
    Che un pilone che fa reparto quasi da solo a 21 anni non sia stato convocato
    Come mai si peschi un eccellente e un celtico che fatica a bestia, tralasciando un buon giocatore che sta facendo il suo in CL
    Se non ci si spiega queste cose i fenomeni non verranno mai fuori

  29. Iocopoco-Maioco 14 Febbraio 2015, 13:14

    per me i fenomeni sono ben altri…c’e` differenza tra un fenomeno e un ottimo giocatore…il fenomeno e` quello che ti risolve o crea una situazione dal nulla; commettendo ognitanto un errore, mentre un ottimo giocatore e` quello che sbaglia poco e che da il proprio contributo alla partita ma che nn ha quel guizzo di classe…Parisse invece e` buon giocatore che vuole fare il fenomeno!!!! facendo inutili sottomano a meta` campo…

    • gsp 14 Febbraio 2015, 13:17

      Se nel rugby esistono fenomeni, parisse lo é. Vuoi dire che per anni non ha creato dal nulla in nazionale?

      • Iocopoco-Maioco 14 Febbraio 2015, 13:29

        a scusa dovevo specificare che che dal nulla bisogna creare mete e punti, cosa che lui nn ha quasi mai fatto, a mio parere.poi nn voglio dire che sia un brocco anzi ha tutto il mio rispetto ma per me i fenomeni sono altri..

        • gsp 14 Febbraio 2015, 14:26

          Iocopoco, era una discussione accademica sul concetto di fenomeno. Se per te parisse é un buon giocatore non condivido ma accetto.

      • gsp 14 Febbraio 2015, 13:53

        Quindi un pilone non puó essere fenomeno?

        • mezeena10 14 Febbraio 2015, 14:05

          lascia perdere Zorro..
          mica è il soccer questo, che uno da solo poteva vincer le partite, vedi Maradona, el mas grande..
          nel rugby è impossibile, manco Jonah Lomu vinceva le partite da solo!
          è un altro che vuole sparare a gratis su Parisse, unico fuoriclasse riconosciuto in tutto il mondo rugbystico, tranne che ovviamente qui, il paese dell’ autoreferenza spinta!

          • Iocopoco-Maioco 14 Febbraio 2015, 14:14

            ma scusate perche` dovete attaccare io ho solo espresso una mia opinione…o bisogna essere tutti d’accordo che parisse sia un fenomeno??? sembra quasi che se si dice qualcosa che nn sia quello che pensate voi sia sbagliato. nn esistono dogmi nel rugby!!! e poi certo che anche un pilone puo` essere un fenomeno ma per caratteristiche diverse, stavamo parlando di parisse e quindi ho risposto alle caratteristiche che deve avere un n.8 per essere un “fenomeno”….vuoi mettere sullo stesso piano Read e Parisse???

          • ginomonza 14 Febbraio 2015, 14:23

            Mez ma sopra non hai detto che ha un chiaro percorsi in testa ..palesemente?
            Boh !

          • mezeena10 14 Febbraio 2015, 17:21

            che c’ entra con le performance sul campo???
            io valuto il giocatore, non il contorno..
            ed era una battuta gino..
            devo mettere le faccine per forza???

  30. unto 14 Febbraio 2015, 13:52

    Gli ottimi giocatori e a maggior ragione i fenomeni non li crei,ci nascono.
    Tutti gli altri fanno solo numero.

  31. Alberto da Giussano 14 Febbraio 2015, 13:56

    Allego il testo completo dell’intervista.

    Certo che pretendere che il capitano della nazionale , in un ‘ intervista in un albergo londinese attacchi la propria federazione è fantastico.

    http://www.mediafire.com/view/a1h5x1ybq7vpnn1/P2140011.JPG

  32. Alberto da Giussano 14 Febbraio 2015, 14:33

    Come si fa a dire che Parisse è un fenomeno?
    E’ sicuramente un atleta sopra la media.
    Titolare e capitano dell’Italia per 13 anni consecutivi
    Titolare e capitano dello Stade Francais per 9 anni consecutivi
    Vincitore di uno scudo di Brennus
    Non ce ne sono molti che hanno questo curriculum e quindi è fuori dalla media, lo dice la frase stessa.
    Che sia o meno più forte di Read è impossibile da stabilire. Sicuramente qualche partita negli A.B l’avrebbe fatta se fosse nato a Wellingthon.

    • venezuela 14 Febbraio 2015, 14:41

      esatto….si possono condividere o meno le sue parole ma ciò non cambia il suo valore in campo….ne vorrei 15 di Parisse…

    • Iocopoco-Maioco 14 Febbraio 2015, 14:47

      hai ragione probabilmente e` impossibile capire chi e` migliore dei due ma questo discorso lo puoi fare con tanti altri n.8 di livello in circolazione secondo me: come faletau, morgan, picamoles, ecc. tutti giocatori di qualita` ma lontani da esseredei fenomeni a mio parere…e comunque proprio per quello che dici e` allora anche impossibile` stabilire se parisse sia un fenomeno o meno….

      • Alberto da Giussano 14 Febbraio 2015, 14:55

        Fenomeno non è un termine facilmente definibile anche lessicalmente. Diciamo che Parisse, per i numeri accumulati in carriera, è un atleta che va olre la soglia della media dei giocatori del suo quindicennio di attività.
        Stabilire la classifica dei più forti al mondo nel suo numero di maglia è impossibile. Ognuno ha i suoi e poi si torna alla fine alla domanda : è più forte Wilko o è più forte Carter?
        Credo che nelle risposte arriveremmo ai 3/400 post.
        Parisse però appartiene a quella categoria di giocatori.

        • Iocopoco-Maioco 14 Febbraio 2015, 15:05

          D’accordissimo!!!! alla fine tutti i giocatori sono differenti l’uno dall’altro, e proprio questo il bello del rugby…

    • franzele 14 Febbraio 2015, 14:52

      sì appunto, stai a vedere che adesso il problema è Sergione Parisse, uno che “avercene”, detto, stra-detto, confermato e ribadito da chiunque abbia una minima idea di cosa sia il rugby. Parisse è un campione.
      Poi magari non sarà il n°8 migliore della storia, di sicuro è tra i migliori della sua epoca ed in termini di eleganza ha pochissimi avversari in assoluto. Punto.
      Quanto ai giovani, come si può dargli torto? fenomeni non se ne vedono. Non credo che dipenda dalla sfortuna o dall’allineamento dei pianeti, sicuramente ci sono elementi sociali, antropologici, storici, che determinano il problema e credo che la responsabilità più grande sia da ascrivere tutta alla formazione, prima dilettantistica, a livello infanzia – giovanissimi, e poi scellerata e clientelare a livello giovanile e accademico.
      Adesso, dopo qualche anno di Accademie, ci ritroviamo con una squadra di paracarri al 6N U20, belli, grossi, alti, co tanto pèo sul petto, ma non giocano, non è che giocano male, non giocano proprio.

  33. Pier Luigi Rosati 14 Febbraio 2015, 16:02

    Caro PARISSE capitano di grandi battaglie…… E’ quello che si merita questa federazione dopo scelte dissennate e senza senso fatte a livello di selezione dalla under 14 in su fino all’ under 18 dei “COSIDDETTI TALENTI” indicati sponsorizzati e raccomandati come tali dai “BARONI ” che gravitano dentro e inquinano sempre più questa federazione e di conseguenza tutto il movimento . Quando anni fa mi sono avvicinato a questo sport mi sono letteralmente fatto stregare da un qualcosa che ritengo non sia spiegabile compiutamente a parole a chi non conosce quello che rappresenta per chi lo gioca e chi lo vive quotidianamente quasi come una droga . Mi sono fatto affascinare anche perchè mi avevano detto: ” quì è tutto differente rispetto al calcio, qui ci sono dei valori differenti , qui ci sono rispetto ,amicizia fratellanza, meritocrazia, qui si formano uomini veri, questo è un movimento in continua crescita che si sta sempre più imponendosi a livello nazionale e internazionale, perchè finalmente la gente ha cominciato a conoscere la vera essenza del rugby”………… Tutte fesserie …. la vera essenza del rugby la respiri al campo, la vivono quotidianamente le piccole società che non riescono a far quadrare i conti a fine stagione, neanche facendo i salti mortali……….. e non nelle segrete stanze della federazione …….. ma dove mai pensiamo di andare se non ci sarà un totale cambio di rotta e di gestione delle risorse, se non si capirà una volta per tutte che o si da un po’ di ossigeno alle società, che fattivamente operano nel territorio, per poter dalla base creare formare e far crescere GIOCATORI E ATLETI VERI e non bravi ragazzi grandi e grossi, che A VOLTE SONO SOLO QUESTO, perchè qualche “VATE” del rugby ha sentenziato che si può imparare a chiunque a giocare a rugby, purchè sia “GROSSO” ……………………….. ma ora l’avranno capito che era una caz……ta???? ….. ci credo poco SCUSTE LO SFOGO MA FRANCAMENTE NON SE NE PUO’ PIU’ DI SENTIRE GENTE CHE “CADE DAL PERO” E SI INTERROGA DEL PERCHE’ DEL FALLIMENTO TOTALE DI UN MOVIMENTO, INVECE DI COMINCIARE A DIRE LE COSE COME STANNO ……….SE SI VUOLE PROVARE A FARE QUALCOSA DI CONCRETO
    Te lo dico io CARO PARISSE
    dove sono i FENOMENI AZZURRI ,
    Stanno in una miriade di società di cui la federazione non conosce forse neanche l’esistenza, sono tanti giocatori visti e rivisti da “PSEUDO SELEZIONATORI “ma considerati fino ad un certo punto perché non facenti parte della Tale società’ …….o perché non era il figlio di….. , il nipote di ……. , l’amico di… , o il fratello di …….. O perché’ gli mancavano due centimetri di altezza, e tutti questi vengono tenuti in considerazione fino ad un certo punto, fino a quando cioè si “giochicchia” , fino a quando non superiamo la under 18 . Ed è proprio allora, caro PARISSE, CHE QUESTI RAGAZZI VENGONO GETTATI VIA COME OGGETTI INGOMBRANTI A FAVORE DI CHI MAGARI PER TUTTA LA TRAFILA DELLE GIOVANILI GLI HA FATTO DA RISERVA , PERCHÉ SICURAMENTE NON ALLA LORO ALTEZZA.
    Caro PARISSE, caro CAPITANO, ma tu pensi veramente che così si potranno mai raccogliere dei frutti, tu pensi veramente che, se non la si finisce di voler negare l’evidenza, ci potranno mai essere dei ricambi di qualità in nazionale?????
    IO PENSO ASSOLUTAMENTE DI NO !!!

    • 6nazioni 14 Febbraio 2015, 16:21

      dopo aver letto x intero non sono il solo coglione che pensa e scrive queste
      verita’, la differenza, io uso un nome di fantasia (6n), lui scrive nome e cognome.
      Bravo speriamo che qualcuno della G.I.R. lo legga.

  34. mistral 14 Febbraio 2015, 17:52

    morisi c’é!

  35. tunga 15 Febbraio 2015, 08:36

    Scusate ma a volte sembrate confusi.
    Cosa centrano le accademie con il campionato di prima squadra parliamo di ragazzi di 16 19 anni.

    E poi che è sta cosa di parlare in dialetto.
    Ma parla come magni……

  36. tunga 15 Febbraio 2015, 08:36

    Scusate ma a volte sembrate confusi.
    Cosa centrano le accademie con il campionato di prima squadra parliamo di ragazzi di 16 19 anni.

    E poi che è sta cosa di parlare in dialetto.
    Ma parla come magni……

  37. mariano 15 Febbraio 2015, 18:59

    guardate l’elenco dei convocati per le selezioni nazionali giovanili, di tutti i livelli. possibile che i fenomeni siano tutti nelle solite squadre (salvo qualche puntata qua e la … ma sarà proprio un caso?). l’anno scorso ho seguito le vicende dell’accademia di torino, c’erano due ragazzi nati nel nostro club e del nostro paese. quest’accademia, la piu’ sfigata sulla carta, è arrivata seconda, e se non avesse perduto in modo rocambolesco una partita a roma sarebbe stata prima a pari merito. possibile che tra questi ragazzi sia stato possibile recuperare solo l’ultima delle riserve, e per di piu’ fuori ruolo?

    poi vedi una partita …. e capisci che, magari poco, ma meglio si sarebbe potuto fare. almeno tre titolari erano letteralmente inguardabili.

  38. Danthegun 16 Febbraio 2015, 14:28

    Dalla dichiarazione di Parisse si possono trarre molti spunti:
    _ noi contiamo sempre sui giocatori che hanno fatto la storia e mai su quelli che la possono fare. Serve più coraggio.
    _ non ci sono fenomeni, è vero, ma i giocatori forti non crescono sugli alberi. Vanno creati.
    _ nessun fenomeno è stato trascurato ma forse il modo in cui seguiamo i nostri top player andrebbe rivisto. Nell’intervista di Gennaio Cuttida diceva: “Lavoriamo su tutti, non possiamo permetterci di scartare a priori nessuno”. Da noi è davvero così? Non ne sono sicuro.

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