Sei Nazioni, l’Irlanda ci giudica: “Non siete cresciuti quanto avreste dovuto”

Abbiamo chiesto ad alcuni giornalisti irlandesi di giudicare il percorso azzurro nel torneo. E anche BOD dice la sua.

COMMENTI DEI LETTORI
  1. space 6 Febbraio 2015, 08:25

    Ohioi….prevedo 4-500 post, molti dei quali offesi e piccati.
    😉

    • MASSIMOCESPA 6 Febbraio 2015, 10:27

      Buongiorno e buon rugby a tutti
      ho letto l’articolo…mahi prima dare, esprimere sentenze, e giudizi se il lavoro svolto dai nostri ragazzi, dalla nostra Federazione aspetterei
      la “voce” del campo!
      domani tutti all’Olimpico…..
      Massimo Cespa

      • MASSIMOCESPA 6 Febbraio 2015, 10:29

        volevo scrivere …..” mah prima di dare sentenze, giudizi sul lavoro svolto dai nostri ragazzi, dalla nostra Federazione aspetterei la “voce” del campo!
        domani tutti all’Olimpico…..
        Massimo Cespa

        • gian 6 Febbraio 2015, 17:41

          cioè se domani vinciamo, il movimento è sano e siamo cresciuti il dovuto?
          con tutto il rispetto, ma se anche quest’anno facessimo lo slam e vincessimo i mondiali, qualche dubbio sul nostro sviluppo me lo porrei ancora

          • San Isidro 7 Febbraio 2015, 03:27

            in effetti…

        • balin 6 Febbraio 2015, 20:59

          Una rondine non farebbe primavera e comunque siamo ancora in inverno :-). Oh se poi domani il miracolo avvenisse … Non cambierebbe molto sui nostri problemi.
          Curioso che uno dei due irish ci consigli li accademie

    • mezeena10 6 Febbraio 2015, 11:28

      ciao space, anche io..
      si prevede un nuovo record per il blog!

    • deltafrretime 6 Febbraio 2015, 12:51

      Perchè? Hanno ragione, la nostra federazione non sta costruendo futuro ma è invischiata in un conflitto di interessi che ne vizia le politiche.

      • frank 6 Febbraio 2015, 14:06

        “La cosa è ancora più grave se si pensa che non sono certo mancati i mezzi economici. Il Sei Nazioni porta molti soldi alle federazioni, quindi non posso non pensare che quel denaro sia stato speso male.”

  2. Cuco23 6 Febbraio 2015, 08:26

    “Poi forse occorre ribaltare il concetto economico. Mi spiego: come in economia c’è una scuola di pensiero chiamata trickle down secondo la quale dando soldi ai ricchi, anche i poveri ne beneficeranno, così forse anche il rugby italiano pensa forse troppo al vertice del movimento.” Ecco, questo pensiero secondo me racchiude tutti i limiti e spiega alla perfezione le difficoltà del movimento rugbystico in Italia. Dopo di ciò, mi pare eccessivo e azzardato affermare che il movimento è cresciuto perché all’Olimpico facciamo 60000 spettatori contro le poche migliaia del Flaminio di anni fa, quando buona parte di quelli che vanno a vedere la nazionale sanno solo che a rugby si passa indietro e si deve fare touchdown… È più corretto due che il rugby ha acquistato notorietà solamente a livello di nazionale maggiore, e basta. Per quanto concerne la crescita ne abbiamo ancora di strada da fare, e lo scoglio maggiore sará dopo il RWC quando tanti senatori smetteranno e (ad oggi) fatichiamo a trovare ricambi all’altezza…

  3. Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 08:39

    Credo, semplicemente, che tutti abbiano detto cose sensate e condivisibili. Per di più essendo terzi e con nessun interesse alla nostra debolezza, sono parole da apprezzare.
    Altro non è che la verità. Le parole di BOD sono poi quelle più “pesanti”: pensando e sperando di essere capaci di allargare la nostra base, servono 10/15 anni per vederne i risultati.
    Ed io sostengo , da sempre, che solo raddoppiando, almeno, i praticanti potremmo “scremare” 100 giocatori da far concorrenza ai primi 100 Scozzesi o Irlandesi o Gallesi.

    • federico66 6 Febbraio 2015, 09:40

      condivido AdG, anche se siamo “parallelamente” in disaccordo sull’ampliamento della base. secondo me migliorando l’approccio e l’insegnamento delle capacità di base e delle skills potremmo ottenere risultati anche prima, e con una base come la nostra; che francamente vedo poco aumentabile.
      Lunedì incontro una studente di scienze motorie per valutare una tesi sull’argomento…

      • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 11:01

        Le Skill, giustamente come dici, sono allenabili e un allenamento migliore le migliora senz’altro. Ma le skill sono la carrozzeria di un atleta: puoi tirarla a lucido, ma se il motore è un 1000 cc con un 3000 cc mangerà sempre la polvere. Quel che voglio dire è che oggi produciamo troppo pochi ( eufemismo per dire nessuno) talenti di caratura internazionale per i ruoli che vanno dal 9 al 15 e qualcosina di meglio per gli uomini di mischia escluso le seconde linee. Per i primi (9-15) subiamo la concorrenza del calcio) per le seconde linee quello di Basket e Volley.
        Se non miglioriamo questo standard: aumentare la presenza tra i ragazzini o scalare qualche posto nelle loro preferenze difficilmente il problema può essere risolto.

        • federico66 6 Febbraio 2015, 11:25

          io sono convinto, che è possibile migliorare la cilindrata dei nostri atleti (le skill forse sono un po’ più della carrozzeria, facendo capo alla coordinazione motoria generale…) , cominciando dai bambini fino ai professionisti, migliorando le loro abilità visuo-motorie (che sono allenabili) rendendoli più coordinati. se questo principio si applica ai più piccoli, poi è più facile insegnare prima i fondamentali, che diventeranno molto più naturali e quindi meno soggetti ad errori di esecuzione anche sotto stress agonistico (le metodiche di cui parlo sono sfruttate molto nel emisfero sud, e negli AB portate a livelli incredibili). forse la federazione dovrebbe incentivare la “ricerca universitaria” e non, in questo senso, per avere nuove idee e nuovi approcci. Il solo aumento numerico della base, risolve solo in parte il problema qualità, mentre il miglior approccio potrebbe sopperire anche ad un numero inferiore di praticanti, a mio parere.
          …sicuramente l’obbiettivo è comune AdG 😀

          • mezeena10 6 Febbraio 2015, 11:38

            “abilita visuo motorie”??? e che sò???
            schemi motori di base!!! cominciare da li!!!

          • federico66 6 Febbraio 2015, 12:00

            @Mezeena,
            sono praticamente la stessa cosa, gli schemi motori di base si sviluppano, principalmente, attraverso lo sviluppo delle informazioni visive elaborate che portano alla coordinazione, oltre che alle percezioni propriocettive muscolari ecc… , allo sviluppo dei neuroni specchio che ci danno la possibilità di “prevedere” azioni, ed altro, delle persone che stiamo guardando… indubbiamente un sistema molto utile e potente, che tutti noi possiamo migliorare.
            ..e si può fare dai bambini, e si possono migliorare professionisti…

          • federico66 6 Febbraio 2015, 12:05

            @Mezeena, in parole povere esistono nuove metodologie per migliorare gli schemi motori di base inserendo negli esercizi anche l’aspetto della visione nel suo complesso (non solo i decimi, che sono una piccola parte delle abilità visive…)

          • Andrea B. 6 Febbraio 2015, 12:32

            Nel frattempo che si lavora sui numeri, riprendo un mio vecchio pallino: bisogna cambiare il minirugby: iniziare già con i ruoli( la butto lì: se a un ragazzino già bello alto iniziamo a fargli fare le touche magari si diverte ancora di più e non pensa di passare al basket), sviluppiamo prima il gioco alla mano ed i calci…non si può iniziare a calciare solo dalla U12, oppure sentire dire in U10 ad un bambino di “non passare la palla con lo spin”…forse alla fine qualcuno meno ignorante tra i tre quarti “ci nasce”, perché poi a 18 anni se uno ha le mani di marmo e non sa gestire le superiorità, puoi affiancare tutti gli “skills coach” che vuoi ma ormai è tardi…

          • speartacKle 6 Febbraio 2015, 16:38

            @Andrea B. inserire ruoli in u12 è l’ultimo dei problemi. Al massimo si possono allenare certi obiettivi di tecnica individuale ma ovviamente dipende tutto dal grado di maturazione del bambino. Dalla u12 alla u16 un bambino evolve spesso in maniera imprevedibile. Ciò su cui bisgno puntare è sulle capacità decisionali dei gicatori, fornire a tutti gli strumenti per affrontate al mwglio le situazioni di gioco. Per specializzarsi si può cominciare dalla u14 in poi. Ciò ovviamente è sempre in base a quello che è il livellodi comprensione dei bambini, perché un bambino italiano che inizia a gicare a 12 anni nn ha la minima esperienza di quelli che è il rugby, mentre un bambino irlandese o inglese ha già amche senza avwrlo giocato una consapevolezza di quello che è il gioco. Sicuramente ora il tegolame to u12 potrebbe essere migliorato con il condizionamento di attaccoe difesa con fasi statiche no contest e cobn guafagno territiriale al piede. Ma il problema fondamentale nn è quello ma la possibilità di garamtire una formazione adeguata dal minirugby alla u18 con tecnici in numero e competenze adeguate. Cosa che solo poche società possono permettersi o avere la lungimiranza di attuare

          • gian 6 Febbraio 2015, 17:57

            @andrea, trentacinque anni fa si giocava con i ruoli fin dall’U11, poi crescendo lo cambiavi e ti adattavi (io, per esempio, ho giocato pilone in U11-U13 con la mischia di 5 persone, in U15 tallonatore, in U17 terza ala/seconda dall’U19 in poi terza ala, quindi pensa quanto mi è servito avere un ruolo da piccolo), poi è arrivata la teoria dei non ruoli dall’emisfero sud e ci siamo adattati (come alle età pari), la grossa differenza non è tanto nel avere o non avere ruoli, è sul fatto che molti educatori/allenatori non insegnano nei primi anni la tecnica, se vai a vedere un torneo che vada dagli U8 all’U14, vedi giocare a rugby qualche squadra in U12, gli altri sotto e della stessa categoria fanno un casino bestiale e corrono dietro alla palla a gruppone, da cui emerge o il più grosso o quello un pelo più sagace tecnicamente che o sa fare un passaggio a largo, o ha le gambe per girare intorno al blob e la coordinazione per fare un paio di cambi di direzione, mentre ai miei tempi a 10 anni sapevi fare la raccolta a terra, la maul, la ruck, il due contro uno e la mitica percussione; adesso, in riscaldamento, vedi questi ragazzini che lanciano la palla a caxxo e si e no che sanno fare un passaggio indietro, con gli educatori che non dicono niente, ai tempi anch’io feci il corso allenatori per i piccoli, non è facile insegnare ai bambini certe cose, è vero, ma devi provarci, perché, io non so come si chiami tecnicamente, ma la memoria dei gesti tecnici che impari da piccolo e quella che non dimentichi più ed è quella su cui puoi lavorare per migliorarti, se a fare certe cose impari a 13 anni, farai sempre fatica

          • speartacKle 6 Febbraio 2015, 18:21

            @Gian quelle che chiami tu la ruck la maul e quant’altro sono coreografie che inparavi a pappagallo, nn sapevi neanche perché la facevi la ruck, un rugby che nn esiste più. Dove se chiedevi a un bambino quale è lo scopo del rugby era capace di dirti padsare la palla, perché il suo allentore li allenava a poryare la palla all’ala qundo i gicatori nn avevano ancora fatto proprio il principio dellavanzamento. C’è un momento per tutto ma i bambini gicatori devono capire a cosa servono le cose che fanno perché serve fare una ruck o magari è meglio giocate il pallone subito dando continuità. Invece per tanto tempo ed ancora oggi c’è chi pensa che insegnare a giocate a rugby sia insegnare ai gicatori a fate ruck maul le x e far arrivare la palla all’ala. Ma queste cose se nn sono assimilate davvero fai bsmbini ti ritrovi dei gicatori in u18 che sanno fare tutte quesye belle cose ma nn sanno quando servono. È un lavoro duro e lungo ci vuole pazienza e i i risultati nell’immediato nn arrivano,nn vinci tornei o topolini ma formi dei gicatori “intelligenti”. Questo però lo puoi fare se riesci a mantenere un metodo in tutto il settore givanile e nn a spot o senza adeguati formatori. Chiedere a Valsugana che ultimamente ha fatto questo. Anche petrarca lavora così anche se punta troppo alle vittorie dei tornei

          • Andrea B. 6 Febbraio 2015, 19:05

            Metodo sbagliato o formatori inadeguati che sia, pare evidente che abbiamo carenze nei ruoli più tecnici e credo che parta tutto dal minirugby. Mi rendo conto che sia anche un problema culturale…il mio pargolo e’ in U12 e come gli allenatori hanno iniziato ad alzare il livello degli allenamenti, pretendendo di più, non sono mancati i genitori che si sono lamentati perché i bambini ” non si divertivano più”. Però le aperture di livello internazionale non le tiri fuori da progetti sugli ultra ventenni, ma da qualche centinaio di quindicenni che sappiano passare, calciare e “leggere la situazione in campo” in maniera ottimale.

          • gian 6 Febbraio 2015, 20:47

            @speasr, sacrosanto quello che dici, ma quello che intendevo dire, al netto della paleontologia rugbystica, é che certi gesti tecnici devono essere insegnati fin da subito, per rendere la gestualità naturale, poi l’insegnare la capacità di utilizzare questi automatismi al meglio é un altro step nella crescita di un giocatore, step che deve essere fatto, anche questo, il prima possibile per la migliore matirazione del giocatore

          • speartacKle 6 Febbraio 2015, 23:34

            Andrea B e gino, io capisco le vostre istanze, in parte sono d’accordo pure io, però tra dire e fare c’è di mezzo il mare. Fare tecnica individuale su bambini di 9-11 anni è molto molto complicato presuppone il fatto che si lavori con un educatore e al massimo quattro cinque bambini, di più diventa ingestibile e solo uno spreco di tempo. Avere a disposizione un numero di educatori adeguato per fare un lavoro simile è un’utopia per la maggior parte delle società.

    • Rabbidaniel 6 Febbraio 2015, 11:57

      C’è un’altra domanda che resta sospesa. Che diamine abbiamo fatto in questi 14 anni di 6N?

    • gian 6 Febbraio 2015, 17:42

      dato che sei più informato di me, mi sai dire il numero di tesserati delle celtiche?

  4. ermy 6 Febbraio 2015, 08:53

    Adesso attendo Hro al varco per sentire cosa pensa lui degli anni ’90 dove per gli Irish eravamo “fortissimi”! Ma non si parlava di preistoria??? 😉

    • kinky 6 Febbraio 2015, 11:59

      Ciao Ermy,
      ma infatti se uno fa squadra tipo italiana all-time viene un misto fra quella degli anni ’90 e quella di questi ultimi anni.

    • Rabbidaniel 6 Febbraio 2015, 11:59

      È opinione diffusa che il rugby italiano sia nato col 6N, prima niente, solo qualche sempliciotto che zompettava per campi di provincia.

      • parega 6 Febbraio 2015, 23:37

        beh insomma
        la quasi vittoria contro i tutti neri nel 79 a rovigo
        adesso e’ fantarugby

    • Hrothepert 6 Febbraio 2015, 12:02

      Ciao ermy, a parte che la seconda metà degli anni ’90 non è gli anni 80 cui tu e VCNV vi riferite continuamente, chi l’ ha mai negato che la nazionale italiana della seconda metà degli anni ’90fosse forte?! I risultati che ottenne sono ed erano l’ a testimoniarlo e fecero si che perfino io mi accorgessi che il Rugby lo praticavano anche qui!! 😉 🙂 Ma un conto era la nazionale ed un altro il movimento, qui si sparla sempre di equiparati ma rileggiti le formazioni della nazionale del periodo e poi conta quanti italiani di nascita e di formazione c’ erano in quella squadra. Ora ce l’ ho io una domanda per te: te sei proprio convinto che Dominguez oggi, con una franchigia pro argentina che gioca in Super Rugby ed i Pumas che giocano in Championship verrebbe a vestire la maglia azzurra?

      • Andrea B. 6 Febbraio 2015, 12:42

        Nella nazionale che vinse a Grenoble c’erano solo Dominguez, Gardner e Pertile… e se non mi sbaglio solo Giovannelli giocava all’estero, in Francia mi pare.

        • Hrothepert 6 Febbraio 2015, 14:14

          Be’, aggiungiamo i fratelli Cutitta, che equiparati non erano di sicuro perché italiani al 120% ma non erano di scuola italiana.

          • Andrea B. 6 Febbraio 2015, 15:43

            Si, vero anche loro, però un “vecchio” forumista abruzzese ( a proposito…da un po’ non lo leggo…ci sarà da preoccuparsi

          • Andrea B. 6 Febbraio 2015, 15:47

            Il msg e’ arrivato tagliato…dicevo che quella persona avrebbe da ridire su chi ha veramente formato i Cutitta bros…
            Comunque saremmo a cinque…anzi sei, visto che Properzi e’ nato in India… 🙂

      • ermy 6 Febbraio 2015, 15:12

        Hro, te l’ho già spiegato… alla fine dei ’70 e negli ’80 c’erano fior fior di giocatori… i Dogi, cioè una franchigia di allora se la giocava con le britanniche… i Rino e Nello Francescato, i Mascioletti, etc… erano giocatori rispettati anche all’estero… la semplice differenza era che voi ( ti metto dentro perchè hai giocato in Scozia, no?) eravate degli ipocriti falsi dilettanti, noi eravamo proprio dei veri dilettanti e per di più senza attività scolastica… quindi, avessimo avuto prima una struttura semiprofessionale sarebbe arrivata prima la nazionale degli anni ’90… che ripeto a livello di club era già rappresentata dai Dogi…
        a livello giovanile battemmo la Francia nell’84, l’anno prima non ci riuscimmo con la stessa e l’Inghilterra per poco… come Dogi Junior giocavamo già alla pari con le irlandesi già nell’ 81-82… solo che dopo le giovanili il gap dai finti-ipocriti “dilettanti” britannici non era facile da colmare per mancanza di strutture, anche cerebrali… 😉 non ultima, già da allora, un’improvvisazione e un pressapochismo atavico della federazione, non molto cambiata da allora…
        Ergo, non fare il superiore perchè hai giocato in non sò quale campionato scozzese, perchè noi in U.19 ci siamo passati in tournee in Scozia… e ancora se lo ricordano…
        Io ho giocato fianco a fianco con il capitano dei primi All Blacks campioni del mondo, Gary Whetton, molte info di voi finti “dilettanti” ipocriti le ho sentite direttamente da lui che era un vero e proprio professionista del rugby!!! Quindi calma e gesso quando parli di anni ’80 perchè, perso il ritmo pro, anche lui faceva la sua porca fatica contro di noi in allenamento!
        #hrostaisereno 😉

        • Hrothepert 6 Febbraio 2015, 15:55

          Ormai ermy non mi diverto (quasi) più a farti incazzare, sei troppo….prevedibile, basta toccare quel tasto e ti inalberi immediatamente come la coda di un….lemure del Madagascar!!! 🙂 Ormai sono tentato di smettere perchè, alla nostra età, comincia essere pericolso agitarsi e non vorrei avere sulla coscienza eventuali problemini collaterali!!
          #ermynontiagitare 😉 😀

          • ermy 6 Febbraio 2015, 17:42

            Ma nooo, relax…
            guarda che non è un particolare da poco… si parla di epoche diverse è ovvio… ma non puoi trascurarlo se no i discorsi restano quelli da bar…
            il problema Hro è che la FIR aveva in mano delle carte da giocarsi ben prima del ’97… ma al solito la politica e la divisione dei pani ha tenuto il movimento in quella forma che noi conosciamo.
            Finchè non ci sarà una condanna ferma da parte della maggior parte delle persone e società ad un certo tipo di gestione non ne verremo fuori, quindi invece di fare i confronti improponibili tra un mondo che era pro dagli anni ’70, forse anche prima… concentriamoci sul fare fuori gli incompetenti, superficiali, pressapochisti e intrallazzoni da qualsiasi società, Treviso in primis! 😉
            #hroannamoseavedèl’u20

  5. giannino 6 Febbraio 2015, 08:56

    BOD quando è venuto a Roma l’ultima volta è stato battuto.
    E la smisuratezza del suo ego non gli ha permesso di accettarlo sportivamente, lo si è visto sul campo…
    D’altronde questo ego l’abbiamo alimentato anche noi. Quando ti si chiama BOD non è facilissimo restare umili… 🙂
    Certo che il nostro movimento ha tanti limiti, nessuno lo discute, però non dobbiamo dimenticarci una cosa: il rugby degli anni 90 non era quello di oggi. Per stare dietro alle “nazioni di rugby”, che sfornano senza esagerare centinaia di talenti nuovi ogni anno, lo sforzo necessario è colossale. Tutti noi ci auguriamo che l’Italia ritrovi un Dominguez, ma non disdegnerei gli Allan e gli Haimona, come pure Burton (che a me piaceva tanto). Dalla comodità delle nostre poltrone forse non ci si rende conto di cosa voglia dire giocare a quei livelli…

    • giannino 6 Febbraio 2015, 09:04

      anche Orquera naturalmente è un signor numero 10…

    • giomarch 6 Febbraio 2015, 09:12

      certo che hai nominato mediani di apertura frutto del nostro movimento… 😀
      Non male come difesa del movimento italico e delle politiche federali..

    • Machete 6 Febbraio 2015, 09:54

      tra tutti quelli che hai nominato ce ne fosse uno di formazione italica

    • Pesso 6 Febbraio 2015, 13:50

      Secondo me più che BOD che non ha digerito la sconfitta, è il tuo cuore di tifoso che non ti permette di vedere la verità di quanto detto da BOD e dai giornalisti. E’ un dato di fatto che in 15 anni abbiamo combinato forse la metà di quello che avremmo potuto ed essere tifosi non dovrebbe impedirci di constatare questo fatto. Altrimenti non miglioreremo mai.

  6. Mr Ian 6 Febbraio 2015, 08:57

    Bisognava farselo dire dagli irlandesi???

    • Giovanni 6 Febbraio 2015, 09:39

      No, adesso lo chiederemo anche agli inglesi, poi agli scozzesi, ai francesi ed ai gallesi. Chissà che a qualcuno non cominci a fischiare qualche orecchio…con calma, diciamo nel giro di 2-3 anni, non c’è fretta.

    • fracassosandona 6 Febbraio 2015, 09:40

      potremmo lanciare un ciclo di interviste così ce lo facciamo dire anche dagli altri quattro…

  7. giomarch 6 Febbraio 2015, 09:09

    Che dire… che buttiamo via i soldi, lo vederebbe anche un cieco…
    Penso all’investimento principe, del quale tutto il movimento italiano, in particolar modo la base beneficiera’.. una bella sede da qualche milionata di euro ed un nuovo stadio costruito ad hoc per non portare un mondiale under dove le strutture ci sono gia’… Cosi’ quei bolscievichi dei veneti imparano..
    Su come sono strutturate le nostre accademie poi, come parlar male del terrorismo estremista..
    Sono banalita’.. Ahime’ le facciamo nostre ad ogni elezione per un paio di palloni.. Chi e’ causa del proprio male…
    Non ci si puo’ offendere per la verita’..
    I commenti sono stati sin troppo benevoli..

    • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 09:22

      Non credo che si possa liquidare tutto con “il buttar via i soldi”. Credo che manchi la coscienza delle cose “reali” da fare per crescere e questo è un deficit culturale difficile da colmare.

      • giomarch 6 Febbraio 2015, 09:54

        Abbiamo quindi bisogno di sede e stadi nel nulla?
        Per che quota parte del bilancio federale..?
        Non saro’ magari la persona piu’ qualificata per dire cio’ che serve, ma cio’ che NON serve e’ veramente sotto gli occhi di tutti, irlandesi compresi..
        Oltre al deficit culturale, dallo scorso bilancio dovremo iniziare a preoccuparci anche del deficit economico, cosa alla quale la ns federazione non era abituata, vedendo come vengono spesi concordo con te che manca la coscienza e la competenza nel giudicare ed intervenire sulle reali necessita’ del movimento, sono pero’ preoccupato di come si stiano dilapidando ingenti risorse a cui il movimento dovrebbe accedere…

        • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 10:27

          Non confondere alcune cose nella foga giacobina. Lo stadio di Calvisano, se è a quello che ti riferisci, non è un problema che riguarda nè la FIR nè i tifosi di Petrarca o San Dona, riguarda solo il Comune di Calvisano, la Regione Lombardia e il Rugby Calvisano che tira fuori i soldi per il 50% dell’importo.
          Anche sulla sede sarei più cauto. Se è vero quanto si dice rispetto agli affitti che percepirà la FIR, diventa un’operazione immobiliare intelligente.
          Quanto al deficit, se vai sul sito della NZ rugby union, e leggi la relazione al bilancio 2014 scoprirai che, senza il successo (economico) della partita di Chicago avrebbe chiuso in rosso il consuntivo.

          • ermy 6 Febbraio 2015, 10:33

            L’avvocato d’ufficio… sempre presente, eh? 🙂

          • mezeena10 6 Febbraio 2015, 12:01

            ihihihih sempre ermy..
            AdG pero non hanno chiuso in rosso, chi si chiede ancora il perche di quella “marchetta”, come è stata definita da alcuni, ha in quei dati la migliore risposta!

          • giomarch 6 Febbraio 2015, 13:37

            Ho controllato, e devo dire che sei straordinariamente preciso con i numeri..
            nonostante questo mi sfugge il collegamento tra operazioni immobiliari da furbetti del quartierino che impegnano ingenti risorse del movimento ed il bene del movimento.. sembra stiamo parlando di cose diverse..
            La mia miopia puo’ esser sicuramente frutto della mia foga giacobina, ma credo che il nostro sia uno sport, non il monopoli dove dopo 4case possiamo costruire un albergo..
            A mio modestissimo parere, se ci si occupa di sport i fondi (specie parlando di cifre a 6zeri) dovrebbero esser investite nel movimento,progetto scuole ecc.., ma magari ho scritto una castroneria.. 😉

    • giannino 6 Febbraio 2015, 09:27

      Io credo che ci si possa offendere, come quando la Francia titolò sull’équipe “Vacances romaines” alla vigilia di un Italia-Francia. Questo non è rugbisticamente accettabile e infatti gliele abbiamo suonate.
      Parimenti non è accettabile che BOD venga a dirci che l’Italia “non è abbastanza competitiva nel torneo” dopo esser stato battuto. Sono riflessioni da giornalista e non da rugbista, che di solito sa qual è la differenza tra chiacchierare di rugby e giocare a rugby.
      Per i nomi che ho fatto: sono le aperture che hanno vestito o vestono la maglia azzurra recentemente. avresti messo qualcun altro? se trovi qualcuno che fa un offload come quello che ha mandato in meta castro contro la francia…

      • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 09:39

        @giannino, quello che succederà sul campo nel 6N è una vicenda sportivo agonistica legata ad una giornata particolare . Potrebbe anche essere che domani noi si batta l’Irlanda. Questo in ogni caso non modificherebbe di un millimetro questi discorsi.
        Benetton e Zebre sono ultima e penultima della Pro 12 e non da oggi.
        Un movimento sportivo crea talenti se ha una forza intrinseca sufficiente per farlo e rispetto agli 90, noi siamo rimasti fermi mentre gli altri sono progrediti.
        Noi oggi in termini assoluti non abbiamo atleti più deboli rispetto agli anni 90′ ma i nostri competitors sono più forti di allora.

        • giannino 6 Febbraio 2015, 09:53

          le critiche al nostro movimento le condividiamo tutti e abbiamo fatto scorrere fiumi di inchiostro su quello che non va.
          ora però io non credo che siamo rimasti fermi, è solo che gli altri vanno a 1000 e noi più piano. Questo perché non siamo una nazione sportiva. Considerato questo è già tantissimo essere arrivati dove siamo, cioè a battere ogni tanto le nazioni di rugby.
          altro punto: l’USAP e Biarritz sono in ProD2. Castres rischia di finirci. C’è molta fluidità nel rugby. Oggi vinci lo scudo di brenno e domani retrocedi. Treviso ha fatto una buona stagione nel 2013…

          • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 10:04

            Certo che il problema è che gli altri vanno più forte. Guarda che se tutto il ns movimento avesse questa piccola consapevolezza, saremmo già molto avanti.

          • Pesso 6 Febbraio 2015, 13:52

            USAP e Biarritz sono due delle 28 squadre professionistiche francesi. Treviso e Zebre sono due delle due squadre professionistiche italiane…vogliamo trasformare questi numeri in percentuali?

      • giomarch 6 Febbraio 2015, 09:47

        sinceramente sono stai battuti con avanti tra i trequarti, il colera e il pan ci manca ecc.. lo definirei un episodio, tanto che da i due mesi successivi abbiamo perso con chiunque facendoci mettere sotto in mischia anche dagli isolani sbagliati, quelli con gli occhi a mandorla..
        Beh si posso fare molti nomi italiani mal gestiti, da scannavacca a marcato a 10, ma era meglio wakawaka..
        A 9 picone e’ stato trattato come la peste quando all’epoca era di molto superiore a chi giocava a 9..
        Abbandonando le considerezioni giornalistiche e gli sfotto’, che nel rugby ci stanno e dovresti saperlo (vedi spot di nota casa di abbigliamento fatto da BOD ed O’ Connel post mancato slam degli inglesi o qualsiasi derby tra rovigo e padova)credo che questa frase : “L’Italia non è abbastanza forte in profondità per essere competitiva nel torneo e deve ampliare la propria base di giocatori. Ci vorrà tempo primo che accada” non sia per nulla offensiva ma sia una fotografia attendibile dello status quo..
        Credo anche che il capitano dell’ultimo tour dei lions abbia altro per cui rodere, cosa vogliamo difendere..? suvvia…

        • mezeena10 6 Febbraio 2015, 12:08

          capitano era Warburton pero..

          • giomarch 6 Febbraio 2015, 13:38

            nello spot pre/tour era comunque lui con il vestito da capitano 😛

      • Machete 6 Febbraio 2015, 09:49

        ma veramente BOD c’era anche nel 46-7 del 6N 2014 con tanto di MoM
        e comunque ha detto con 2 parole la semplice verità…l’Italia ha poca profondità e deve ampliare la base…..non mi sembra così offensivo

  8. solorovigo 6 Febbraio 2015, 09:16

    Hanno pienamente ragione! c’è poco da dire.

  9. Andria 6 Febbraio 2015, 09:29

    😀
    A me le parole che son piaciute meno sono “l miglior giocatore che l’Italia ha avuto è Dominguez” il Guardian, la cui classifica non condivido affatto eccetto per il 4o posto, almeno non è d’accordo…

  10. Giovanni 6 Febbraio 2015, 09:36

    Gavazzi: “I giornalisti irlandesi terminino il loro lavoro, poi non voglio vederli più al Sei Nazioni per il resto della mia vita…!!!” 😉

    • giomarch 6 Febbraio 2015, 09:58

      “…e non vedranno piu’ un campo da rugby fino a quando daro’ il presidente della federazione..” 😛

    • LiukMarc 6 Febbraio 2015, 10:00

      “Questo BOD non lo conosco, ma me ne hanno parlato bene”

      • parega 6 Febbraio 2015, 23:44

        finche’ c’e’ BOD non c’e’ FIR
        fortuna sua

    • mezeena10 6 Febbraio 2015, 12:09

      aahahhaah grandi!

      • giomarch 6 Febbraio 2015, 13:41

        …e potremo continuare per chi sa’ quante legislature…
        Questo si ricandida…:-D

  11. Filrugby 6 Febbraio 2015, 09:37

    La nazionale e il movimento Italiano funzionava quando non c’era una lira!!!
    Ora tanti premi, tanti euro, la federazione ricca…e quindi i problemi arrivano a palate perché si pensa solo alla gestione dei soldi…i risultati, la prestazione sportiva, l’educazione sportiva tutto passa in secondo piano…

    • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 09:56

      Avere tanti soldi , fortunatamente, non è mai risolutivo come episodio. nella vita di un uomo. Ti posso fare un sacco di esempi di persone, che, avendo vinto alla lotteria, sono poi finiti in miseria. Ecco la ns. partecipazione al 6N è un colpo di fortuna ( e di coincidenze favorevoli) che non abbiamo ancora saputo sfruttare.

      • ermy 6 Febbraio 2015, 10:35

        Avvocato, le tue analisi a volte sono al limite del surreale…

        • Giovanni 6 Febbraio 2015, 10:44
          • mezeena10 6 Febbraio 2015, 12:37

            antonin artaud de noantri 🙂

        • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 11:20

          Non potevi farmi complimento migliore io adoro Paul Eluard e Jacques Prévert.

          Il primo Manifesto surrealista del 1924, definì così il surrealismo:

          « Automatismo psichico puro, attraverso il quale ci si propone di esprimere, con le parole o la scrittura o in altro modo, il reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale. »

          • mistral 6 Febbraio 2015, 12:00

            AdG, concordo su Eluard, ma non chiuderei Prévert nella gabbia del surrealismo… secondo me è andato oltre, la sua è pura musicalità fonetica in forma di poesia…

          • ermy 6 Febbraio 2015, 15:18

            Infatti Avvocato, pensiero puro, nulla a che fare con la pratica… per noi il campo! Un’accozzaglia di teorie psichicamente automaticamente pure che noi le si chiama… SEGHE MENTALI! 🙂

      • Rabbidaniel 6 Febbraio 2015, 12:00

        Ma 14 anni di colpi di fortuna buttati non sono un po’ troppi?

        • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 12:03

          Decisamente, sì!!

          • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 12:05

            Ma come sai, la fortuna è cieca e continua a graziarci!

    • malpensante 6 Febbraio 2015, 15:18

      Funzionava quando c’erano i soldi nei club, e il dilettantismo in giro per il mondo.

      • ermy 6 Febbraio 2015, 17:50

        Mal, lo scrivevo sopra a Hro, ma quale dilettantismo c’era in giro per il mondo??? Ipocrisia pura dei britannici! Erano tutti professionisti del rugby, chissà da quando… altro chè… e noi ci credevamo e rimanevamo tali… guarda che quando c’erano Campese, Botha e Kirwan noi indigeni non prendevamo mica una lira… allenamenti 3 volte la settimana, il professionismo era dei suddetti, i soldi li prendevano loro… forse qualche altro italiano di punta… non raccontiamoci cazzate!
        Secondo te JPR Williams faceva veramente il medico a tempo pieno negli anni ’70? e gli AB che andavano in tournee per 2 mesi vivevano di gloria? Ma va là… e poi solo il loro sitema scolastico già era un’anticamera del professionismo… se giochi Oxford-Cambridge stai sicuro che l’esame lo passi e puoi allenarti ogni giorno! Fidati! 😉

      • gian 6 Febbraio 2015, 18:14

        mai esistito il dilettantismo all’estero, anzi, noi ci avvicinammo perché, finalmente, negli anni ’80, cominciammo ad essere anche noi dei veri semipro, solo che dopo loro diventarono dei super pro e noi siamo rimasti si e no dei pro (con due squadre, poi); credi che campese, botha, kirwan, per dire i più famosi, ma ce ne furono una marea prima e dopo, venissero in italia per la buona cucina? venivano qui perché pagati e perché campavano solo di rugby e la stagione era invertita con l’altro emisfero e così venivano pagati 12 mesi per giocare, nelle 5 sorelle europee i giocatori erano pagati eccome, forse non abbastanza da campare solo come rugbysti, ma abbastanza da avere un impegno ben superiore degli italici 5/6 allenamenti la settimana, noi dobbiamo ringraziare benetton e berlusconi, che misero in piedi delle squadre semipro, con cui costruimmo l’ossatura di una nazionale, in cui si inserivano dei giocatori di qualità più professionali delle altre squadre, che ci portarono ad entrare nel 6N

  12. LiukMarc 6 Febbraio 2015, 09:52

    Be, al di là di modi più o meno spicci e senza mezze parole, qualcuno non è d’accordo sulla sostanza…?
    (unica cosa, Dominguez è stato, IMHO fino a qualche anno fa, il miglior giocatore italiano, poi un certo Sergio Parisse ci ha mostrato quello che sa fare…)

  13. filosofo 6 Febbraio 2015, 09:55

    Avendo avuto la fortuna di incontrare BOD e tutta la squadra irlandese all’aeroporto di Roma, mentre loro tornavano in patria, qualche anno fa ho potuto scambiare due parole con i giocatori e con BOD in particolare. Naturalmente, non si è trattato né della costruzione di una salda amicizia né di una profonda conversazione ma l’impressione che mi ha lasciato il giocatore è stata molto lontana da quella tipica di una persona arrogante e piena di sé … piuttosto Best, sempre avvelenato … un grande …

    • giomarch 6 Febbraio 2015, 10:08

      Io li ho incontrati al Geremia in occasione di un amichevole di preparazione estiva con il petrarca e fortunatamente ci ho passato un po di tempo, dei grandi entrambi… BOD di una simpatia unica, Best con un paio di birre si scioglie e leva la corazza..
      Piacevolissima serata alcolica come spesso capita nelle club house..

  14. soa 6 Febbraio 2015, 09:58

    Parole sante, specialmente quelle su come andrebbero investiti i soldi. La gestione delle franchigie lascia particolarmente a desiderare: si spendono un sacco di soldi e poi i giovani più interessanti se ne vanno all’estero. Fin qui niente di male visto che rimarrebbe un posto per altri giovani, ma se si va a prendere uno scozzese c’è qualcosa che non va.

  15. maxam 6 Febbraio 2015, 10:05

    Quando non si sta bene si va dal medico. Se la diagnosi non ci convince e non ci piace, si richiede un altro parere. Se, dopo aver consultato un altro esperto, la diagnosi rimane la stessa, forse è il caso si porsi qualche domanda.
    Non importa se chi hai interpellato ti sta simpatico, se ha comunicato con te in maniera gradevole o sgarbata. Resta il fatto oggettivo che se vuoi guarire, devi curarti e per farlo devi riconoscere di essere malato.
    Per quanto mi riguarda, ben vengano i pareri di simili professionisti.
    Non dicono nulla di nuovo ma hanno senz’altro un certo peso nella stanza dei bottoni.

  16. jacoponitti 6 Febbraio 2015, 10:07

    Non c’è dubbio che siamo cresciuti meno di quanto avremmo dovuto, ma prendere come termine di paragone l’Italia di fine anni ’90 è poco meno che assurdo. Quella nazionale era figlia di un decennio durante il quale il nostro movimento aveva un vantaggio enorme rispetto a tutti gli altri: da noi c’era il professionismo. Nel 1995 quel vantaggio è finito e, qualche anno dopo, è finito anche il “miracolo italiano”.

    • mezeena10 6 Febbraio 2015, 12:51

      è riduttivo affermare questo, prima c’ erano fior di giocatori, i clubs sfornavano e formavano giocatori in continuazione, comunque in numero maggiore rispetto ad oggi..
      c’ era uno stile di gioco ben preciso..
      ora si vive alla giornata, si vivacchia..e se aspettano i frutti delle accademie e CdF stiamo freschi! per almeno altri 10 anni!

      • malpensante 6 Febbraio 2015, 15:32

        mez, il rugby in Italia stava molto ma molto meglio, ma non eravamo certo complessivamente paragonabili con le 5 nazioni. E, purtroppo per me, vado indietro agli anni ’70. Farei comunque la firma ad avere tanti talenti totalmente dilettanti e fatti in casa, e un livello medio dei campionati come allora.

  17. Maxwell 6 Febbraio 2015, 10:11

    @ Enrico glionito
    E quando parlano dei 60.000 all’Olimpico sono dei venduti a Mr G. ?

  18. M. 6 Febbraio 2015, 10:15

    COme direbbe Salvini: “Ci sta, ci sta”.

    Alla fine però il giudice resta il campo.

    • Giovanni 6 Febbraio 2015, 10:48

      Il fulcro dell’articolo non è su quello che succederà domani tra le 15.30 e le 17.00, ma l’opinione di alcuni “addetti ai lavori” irlandesi sulla crescita complessiva della Nazionale azzurra in questi 15 anni.

    • mezeena10 6 Febbraio 2015, 12:54

      scusate non riesco piu a trovare il gruppo su google, qualcuno mi puo mandare il link da li per cortesia?
      daa li non qui sul blog..grazie..

  19. Hullalla 6 Febbraio 2015, 10:26

    Poco da dire. Hanno sostanzialmente ragione e quello che hanno detto loro lo scriviamo anche noi qui ogni giorno.

    L’Irlanda negli anni ’90, dopo aver perso con l’Italia ha ristrutturato tutto per diventare piu’ competitiva. Noi quando abbiamo perso col Giappone abbiamo versato una lacrimuccia di coccodrillo e abbiamo continuato come se niente fosse.

    • Maxwell 6 Febbraio 2015, 10:30

      Io mi ricordavo che avessero abbandonato il domestic, fatto 4 franchigie e iniziato a giocare contro 3 franchigie scozzesi e 11 squadre gallesi.

    • San Isidro 7 Febbraio 2015, 03:55

      concordo @Hulla…

  20. cassina 6 Febbraio 2015, 10:32

    Anche gli iralndesi avrebbero dovuto crescere nel calcio, pallavolo, basket, ciclismo, pallanuoto, etc,

    ma che discorsi sono? loro vivono per il rugby, noi in Italia il rugby la Gazza ne parla all’ultima pagina se ne parla….
    dai, su,
    diciamo più semplicemente che in quel torneo non dovevamo entrarci, punto.

    • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 10:38

      Non per questo è meno vero quel che dicono. CMQ oggi la “Gazza” dedica uno speciale di 4 bellissime pagine al rugby con acclusa intervista alla moglie del Capitano ( non Varenne ma Parisse)

      • cassina 6 Febbraio 2015, 10:54

        Alberto, non raccontiamocela, tolto il periodo del 6N per leggere due righe sul Calvisano devi pregare in cinese antico…
        Se pensi che una città come MIlano il massimo che può esprimere è un gruppo di bravi ragazzi che si dilettano in serie A con il rugby!

        Il loro livello non lo abbiamo e difficilmente lo avremo in futuro, se non ci vogliono più lo dicano chiaramente.

      • gianluca.pisanu 6 Febbraio 2015, 11:00

        E’ vero che dal punto di vista mediatico il rugby non è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante e ordinariamente nel corriere e nella gazzetta si trova giusto un trafiletto dedicato al rugby. Diciamo che sono rare le volte in cui gli si concede una vetrina sul giornale e bisogna attendere un exploit contro la Francia per vedere due pagine dedicate al rugby sulla “rosa”. Possiamo dire che ci sarebbero tanti modi per riuscire a rendere più familiare il rugby all’italiano che in genere segue altri sport? Io credo che la Federazione (e non solo) dovrebbe badare anche a questo se vuol far crescere il movimento! Un es. quando c’è un test match a Cremona/Ascoli dai in omaggio un biglietto per assistere a una partita del Benetton o anche del Mogliano o anche della Lazio! Il mio discorso esula da quello più scottante sulla formazione ma se vuoi formare più giocatori ovviamente devi avere anche un pubblico abituale…

      • gsp 6 Febbraio 2015, 13:09

        C’é sempre da capire di che parliamo. La nazionale tira il resto no. Il pubblico per la nazionale c’é, altrove no. Dare un giudizio univoco é complesso ed lascia spazio a chi vuole tirarlo a proprio favore.

        • giomarch 6 Febbraio 2015, 13:42

          ..tira piu’ la nazionale che un carro di peli di…. 😀

        • mezeena10 6 Febbraio 2015, 15:11

          infatti gsp, penso sia un’ anomalia tutta italiana, squadra che non vince, stadi comunque pieni..
          ma la gente prima o poi si stancherà, già gli addetti ai lavori si son già rassegnati..

  21. stefano nicoletti 6 Febbraio 2015, 10:33

    15 anni di arbitraggi scandalosi contro la nostra nazionale non li pesa nessuno ed è giusto così per non creare alibi.
    I giocatori ci sono già da anni, il problema è mentale e i 4 anni di Mallett ce li portiamo in questo senso dietro come un fardello pensantissimo.

    • gsp 6 Febbraio 2015, 10:46

      Quale sarebbe il fardello di 4 anni di Mallett?

    • Rabbidaniel 6 Febbraio 2015, 12:27

      Arbitri e Mallett, ecco i nostri problemi.

      • malpensante 6 Febbraio 2015, 15:37

        Il fardello dev’essere l’amico della farda da casino (gino dovrebbe conoscere il francesismo, ch’è pisano)

        • Rabbidaniel 6 Febbraio 2015, 16:57
          • malpensante 6 Febbraio 2015, 17:15

            Presidente, lei sì che è un cinefilo raffinato. Il Baiocchi è una vetta mai più raggiunta dalla banda dei cuculi.

          • San Isidro 7 Febbraio 2015, 04:02

            ahahah…queste scene doppiate alla livornese sono geniali, ne ho viste parecchie…
            certo però @Rabbi lei mi passa da Bela Tarr a Baiocchi, da un illustre cinefilo curdo-sorani come lei non me l’aspettavo, ma immagino che a Natale lei sia in prima fila al multisala di Treviso per il cinepanettone…

        • Rabbidaniel 6 Febbraio 2015, 17:51

          Concordo mal, l’epitome prima e ultima del loro talento.

    • Pesso 6 Febbraio 2015, 13:56

      Ma ci credi veramente a queste cose?

  22. Dagoberto 6 Febbraio 2015, 10:48

    Che alla vigilia di una sfida tra Italia e Irlanda si registri tale unanime sentiment da parte della stampa Irish sul movimento rugbistico italiano, non mi sorprende più di tanto, come non mi sorprende il reiterato atteggiamento di quei pecoroni – molti anche su questo blog non disdegnano di esternare la propria miopia – che non ipotizzando la benchè minima malafede o più bonaria strategia prepartita di chi, oltre al prestigioso ruolo sociale ricoperto nella loro smeralda terra, è principalmente un tifoso della nazionale del quadrifoglio che farebbe di tutto per contribuire al successo della propria squadra.
    Ovvio che professionisti della carta stampata sappiano con arte utilizzare le giuste corde per sostenere le proprie tesi e il citare Dominguez come miglior giocatore degli azzurri è un esempio lampante in tal senso, sapendo di toccare in questo modo un argomento sensibile e doloroso per l’ambiente negli ultimi 15 anni (sono sicuro che Kelly Haimona non si farà abbindolare da simili giochetti da irish pub), come, peraltro, dimenticare ad arte, nel contemppo, i fratelli Cuttitta, uno dei quali, tra l’altro è da anni punto di riferimento del rugby scozzese, piuttosto che giocatori come Battaglini, Bolesan, Bettarello, Francescato, solo alcuni tra quegli atleti che seppero farsi conoscere a livello internazionale, sia per chiamate dai prestigiosi Barbarians, piuttosto che per essere stati protagonisti nei campionati tra i più prestigiosi in Europa come quello francese ed inglese.
    Certo che il movimento rugbistico italiano ha problemi, certo che dal 2000 ad oggi si poteva fare di più, com’è certo che volendo di aspetti da migliorare se ne potrebbero trovare anche nella Nuova Zelanda rugbistica, della serie che nulla è perfetto e tutto è perfettibile.
    Certa è, infine, la differenza tra l’irlandese medio e l’italiano medio nel saper coltivare e difendere un sentimento di attaccamento ai propri valori, alle proprie tradizioni, al voler essere un paese unito e, nei momenti importanti, raccogliersi attorno ad un simbolo ed elevarlo a baluardo di tutto ciò, consapevoli che nel perseguire un bene collettivo si potrà coltivare anche il bene individuale.
    Quindi, dico, che se nel 2013 i verdi dovettero mandare giù il boccone amaro della sconfittà, con il bene placido del buon BOD che seppe anche macchiarsi di un bel gesto antisportivo che gli costo un bel 10′ minuti dietro la lavagna, perchè non potrebbe succedere anche domani.
    In campana green men, sabato all’Olimpico sarete ospiti dell’Italia!

    • soa 6 Febbraio 2015, 12:10

      Che l’italiano medio non sia attaccato alle proprie tradizioni non è vero, anzi è fin troppo tradizionalista. Che non sia molto attirato dall’idea di Italia unita è abbastanza naturale visto che l’Italia unita non c’è mai stata e non è proprio il nostro modo di pensare che si inquadra in quell’ottica.
      Ad ogni modo, speriamo di prenderci lo scalpo dei verdi!

    • Pesso 6 Febbraio 2015, 14:00

      Saranno anche strategie pre-partita, ma è piuttosto semplice metterle in atto quando si parla dell’Italia. Non è che si siano dovuti inventare chissà cosa o rigirare le cifre: abbiamo pochi giocatori di livello e i nostri successi sono troppo legati a eventi contingenti.
      Poi parliamone, l’Irlanda campione uscente del 6 nazioni, che ha fatto dei test match di novembre superlativi, ha bisogno di due trucchetti da quattro soldi per affrontare l’Italia?
      Essere tifosi non vuol dire avere i paraocchi

      • Dagoberto 6 Febbraio 2015, 15:11

        Non si tratta di avere i paraocchi, ma di considerare le situazioni per quelle che sono nella sostanza dei fatti. Paragonare il movimento rugbistico italiano al pari di quello irlandese che ha una storia più che centenaria, con il suo primo 4 nazioni del lontano 1883, non è solo strumentale, ma direi capzioso, oltre che scorretto e subdolo e, proprio per questo, sintomo di quanto poco tranquillo sia il sentiment reale dei verdi britanni per questa trasferta romana. Tra l’altro, nella graduatoria dei successi di questo storico trofeo, i verdi d’Irlanda sono all’ultimo posto, se togliamo dalla classifica l’Italia che, ovviamente, non fa ancora testo, con solo 20 successi contro 37 dei gallesi, 36 degli inglesi, 25 dei francesi – entrati nel giro quasi 30 anni dopo, e 22 degli scozzesi, tenuto conto che sia Galles che Scozia hanno territorio ed economia assimilabile ad una media regione italiana, e ben 36 cucchiai di legno su neanche 120 competizioni, più del 25%, 1 volta ogni 4 di media ultimi in classifica. Quindi non so quanto meritata possa essere tutto questa aurea da magister, anzi dovrebbero ringraziare il nostro ingresso nel 6N per finalmente dormire maggiori sonni tranquilli sul gestire annualmente il ligneo utensile
        ;-). Se si considerano le condizioni di partenza, per opportunità e mezzi sfruttabili, il coinvolgimento culturale e passionale che da più di 100 anni caraterizza questo sport in Irlanda, anche una certa indole caraterriale (non dimentichiamo che dei paesi occidentali l’irlanda rappresenta quello dove per ultimo si è spenta una guerra civile, tra l’altro, durata sanguinosamente quasi mezzo secolo, se si esclude il più recente conflitto balcanico che, peraltro, assunse più i connotati di una vera e propria guerra tra eserciti), non credo possa ergersi a modello il processo evolutivo del movimento rugbistico irish. Facile sparare sulla c rocerossa, ma la partenza dei due movimenti non fu propria la stessa, con un movimento italiano che pagò anche a caro prezzo nel post 2° guerra mondiale l’abbinamento mediatico con il fascismo che sponsorizzo molto il rugby sin dalle sue prime comparizioni in Italia, aspetto che ritardò ulteriormente una sana crescita di questo sport.
        Insomma, non credo sia fuori luogo auspicare che ognuno si lavi i panni a casa propria e decida di prendere spunto da quanto fatto dagli altri se liberamente lo ritenga utile e non perchè qualche giornalista o qualche ex atleta con il dente ancora avvelenato, con secondi fini neanche molto ben mascherati, c’è l’ho consigli.
        Ad maiora e, comunque, FORZA ITALIA!

        • Stefo 6 Febbraio 2015, 15:20

          Ti sei reso conto che ai giornalisti capziosi, subdoli e scorretti, con secondi fini la domanda e’ stata posta da Damiano?????
          O scrivi le tue ehm opinioni (chiamiamole cosi’) cariche di livore condite con analisi da sociologia da quattro soldi bastaa su luoghi comuni senza manco leggere gli articoli completamente?

        • Pesso 6 Febbraio 2015, 15:46

          Girala come vuoi, ma nessuno di loro ha detto che l’Italia avrebbe dovuto già vincere il torneo, si parlava di miglioramenti e se tu guardi ai primi sei nazioni dell’Italia e agli ultimi, ti renderai conto che la situazione non è ovviamente la stessa, ma solo di poco migliore. Il concetto è che non siamo stati in grado di sfruttare a dovere l’aumento di praticanti, l’aumento di fondi e l’aumento di interesse mediatico (focalizzato solo sulla nazionale, questo è certo, ma comunque non da poco). Puoi anche fare una sparata traballante su come gli irlandesi siano in fondo dei trogloditi ignoranti e quindi non devono azzardarsi ad aprir bocca su noialtri popolo eletto, ma la figura che fai è solo quella del rancoroso che prima cerca di negare l’evidenza e poi non trova di meglio da fare che attaccare senza costrutto. Curiosamente, è proprio quello di cui accusi i giornalisti irlandesi, che, come fa notare Stefo, hanno semplicemente risposto a una domanda posta loro da un giornalista italiano.

          • Stefo 6 Febbraio 2015, 16:15

            Per fortuna non sono l’unico ad avere una certa opinione di quei due interventi…grazie Pesso!

          • Pesso 6 Febbraio 2015, 17:23

            My pleasure 😉

      • mezeena10 6 Febbraio 2015, 15:19

        quotone Pesso!
        figurati se questi han bisogno di mezzucci di C2 per fare pretattica..
        oltre ad esser campioni in carica a novembre han fatto 2 scalpi prestigiosi..
        miglior presentazione non puo esservi!
        infine han detto solo la sacrosanta verità, sotto gli occhi di tutti sta situazione, continuare a negare o sminuire la cosa è da minus habens!

        • Dagoberto 6 Febbraio 2015, 16:36

          Io non sto negando nulla, tantomeno sminuendo, non trovo nulla di sorprendente in quello che è stato detto dagli intervistati, tutto qui. Mettiamola in un altro modo, trovo inutile anche le domande poste o, quantomeno, fatte da chi, evidentemente, ha messo in conto la possibilità che le risposte potessero essere anche altre, spinto o da tanta ingenuità o, spero di no, con non sufficiente conoscenza della realtà storica del movimento rugbistico italiano. Sia per l’importanza della posta in palio, sia per l’abilità un po’ inzighettuola degli Irish, sia anche, perchè no, per le reale questioni critiche ancora aperte nel nostro movimento, non mi sarei aspettato nulla di diverso da quanto detto.
          Decoubertiniani :-)?

          • speartacKle 6 Febbraio 2015, 18:59

            Ma lo fai apposta o ci credi sul serio che le risposte dei giornalisti Irlandesi sono mediate dal fatto che domani c’è la partita? davvero credi che se queste domande fossero state poste quattro mesi fa il risultato sarebbe stato diverso? Il fatto che l’italia abbia troppa poca profondità per competere al vertice del 6 nazioni è lapalissiano, che a fronte dei soldi spesi in 15 anni i risultati ottenuti non siano all’altezza delle aspettative di tutti anche dello stesso brunell, e di tutti i tecnici selezionatori che hanno guidato l’Italia in questi anni, arrivati con lo schema promessa di una svolta e di maggiore competitività seguita da abbandoni dopo non aver raggiunto nessun obiettivo prefissato.

  23. Zinzan 6 Febbraio 2015, 11:16

    bisogna rendere competitive le franchigie del pro12 ma bisogna dirottare tutte le risorse economiche sula base… mi sembra un po’ contraddittorio… Hanno tutti la ricetta in tasca… beati loro…

    • soa 6 Febbraio 2015, 12:12

      Non è contraddittorio, almeno non nel lungo periodo. Se investi sulla base avrai più giocatori e più forti e, alla fine, franchigie più forti. Tutto e subito diventa molto complicato.

    • giomarch 6 Febbraio 2015, 20:18

      Diciamo che le cifre a 7zeri per la sede ed altro alla base farebbero comodo. .
      Ci sarebbero i soldi, non le ricette in tasca. . Senza togliere un euro alle celtiche. .
      Basterebbe non fare gli imprenditori immobiliari con i soldi del movimento..

  24. schalk 6 Febbraio 2015, 11:18

    Una vittoria domani sarebbe splendida ma comunque sporadica.
    Il miglioramento del movimento sta tutto alla base. Come dice un giornalista Irish i soldi vanno investiti nei migliori allenatori per il settore giovanile ma Gavazzi che è un pessimo imprenditore questo non lo capisce.

  25. Francesco.Strano 6 Febbraio 2015, 11:22

    Leggi Gavazzi….

  26. campes 6 Febbraio 2015, 11:32

    D’accordo totalmente con AdG pe lo stadio di Calvisano, so per certo che riguarda solo il Comune, la Regione e il Rugby Calvisano che ovviamente non tira fuori i soldi direttamente ma chiederà un mutuo che pagherà con i contributi del Comune.
    sulla sede no, non sono così ottimista; il costo della palazzina è spropositato, i presunti affitti sono tutti da verificare, l’unico buono (Adidas) mi pare che sia saltato… comunque è un’operazione lunghissima che graverà pesantemente sui bilanci FIR per 25 anni, di fatto assorbe risorse ingiustificatamente per circa 40 mln complessivi e fa della federazione una società immobiliare, che acquista immobili e li affitta?
    comunque scusate tutto ciò non c’entra nulla con l’irlanda … e quindi forza ragazzi, che due randellate glie le diamo!!!

    • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 11:46

      Nel ribadire, Forza Azzurri, sulla sede spero che Osso usi il buon senso di imprenditore ( che possiede in dosi abbondanti) nel fare gli interessi della FIR.

      • gsp 6 Febbraio 2015, 13:05

        Io in principio non sono contrario, mi sono preso anche le battutine. Peró vediamo numeri e dettagli.

      • mezeena10 6 Febbraio 2015, 15:21

        intanto sia Adidas che FIT (federtennis) hanno scartato decisamente la proposta!

      • malpensante 6 Febbraio 2015, 15:44

        Uhm, l’ottimo imprenditore fa gli utili a casa sua, abbiamo già dato e non solo nel rugby.

        • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 16:32

          Se un’imprenditore , anche in questi tempi, sa fare gli utili con la sua azienda proprio un asino non deve essere, come imprenditore. Detto questo, ci sono liste piene di ottimi imprenditori che si sono dati alla politica con pessimi risultati.

          • malpensante 6 Febbraio 2015, 17:01

            Alberto, Dondescu non era un imprenditore ma ha riempito le casse. Ha fatto più danni della filossera, ma a suo modo pensava al rugby. Qui io vedo che le casse si vuotano, si pensa a spendere, ma di visione (o di deliri) non se ne vede mezza. Tu capisci quale sia il senso di quello che sta succedendo se non quello dei quattrini? Io no. Che sia un buon imprenditore mi pare lo dimostri anche da presidente FIR/azionista all’1% del Calvisano/ azionista unico delle Zebre/azionista al 50% di Treviso/direttore sportivo delle Zebre/ benefattore di giovani talenti/importatore di piroghesi/ ecc/, ma che sia un decoroso presidente di una federazione sportiva mi riesce difficile pensarlo.

          • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 17:18

            Non riesco a vederlo come rubagalline. Ma può essere un mio limite.
            Dei limiti della politica federale ne abbiamo ampiamente condiviso molti termini.

          • San Isidro 7 Febbraio 2015, 04:18

            sono d’accordo @mal…

  27. Damiano Vezzosi 6 Febbraio 2015, 11:43

    Un saluto a tutti. Speravo in un dibattito ma non mi sarei certo aspettato 58 commenti in poche ore. Grazie a tutti per il contributo.

    Secondo me che la crescita tecnica del rugby italiano sia insufficiente è sotto gli occhi di tutti e, come scrive Schalk, una vittoria sabato sarebbe sporadica. Non credo si possa davvero affermare che il nostro movimento è migliore di quello francese perché abbiamo vinto le ultime due partite a Roma.

    Aggiungo anche una cosa: i giornalisti con cui ho parlato non sanno della storia degli 11 milioni spesi per la nuova sede della FIR.

    • gsp 6 Febbraio 2015, 12:58

      Ottimo lavoro, purtroppo o per fortuna rafforza quflo che qui diciamo da anni.

      Sporadiche o meno, giochaimocela e vinciamo, poi vediamo.

      Faccio fatica a spiegare logicamente perché una vittoria o una sconfitta decidano quale sia il movimento migliore. É una cosa che si legge spesso qui ma non significa molto. Se l’ing vince il 6n o solo la partita con l’irlanda vuole dire che é migliore come movimento? E se Vince il galles?

      Anche le aspettative vanno un pó controllate. Da dove nasce l’idea, aspettativa e concezione che dopo il 6n il nostro movimento sarebbe diventato meglio di scozia e delle altre?

      Dateci un pó piú di info sugli 11mln se ce l’avete, sarebbero utilissime. Peró se lo dici agli irlandesi capiscono l’ossessione del mattone. Be hanno speso 400mln per lo stadio, e non possono mandare in giro per la nazione la nazionale.

      • Stefo 6 Febbraio 2015, 13:42

        Gsp scusa ma lo stadio e la sede son due cose diverse.
        Lo stadio comunque ce l’avevano ed era di loro proprieta’, problema era vecchissimo e al limite dell’imbarazzante in termini di facilities per gli standard degli anni 2000…non hanno comprato terreno ecc, hanno buttato giu’ e ricostruito qualcosa che era gia’ di loro proprieta’…cosa dovevano fare lasciarlo andare in disuso come si sta facendo per il Flaminio?!

        “Faccio fatica a spiegare logicamente perché una vittoria o una sconfitta decidano quale sia il movimento migliore.” non ho letto nessuno dire questo o meglio quei pochi sfigati che dicono qualcosa del genere son quelli che confondono una vittoria con l’essere “competitivi” che e’ un concetto ben differente…sulle domande che poni subito dopo, io penso che tu sappia benissimo cosa s’intende e mi stupisco che cerchi di buttare quel discorso in quei termini…

  28. Trico 6 Febbraio 2015, 11:45

    concordo su tutto, hanno tutti pienamente ragione.

  29. mistral 6 Febbraio 2015, 11:45

    Non conosco David Kelly, e neanche se la traduzione del suo pensiero sia corretta, ma la frase: “La cosa è ancora più grave se si pensa che non sono certo mancati i mezzi economici. Il Sei Nazioni porta molti soldi alle federazioni, quindi non posso non pensare che quel denaro sia stato speso male.” è decisamente pesante, anche perchè la doppia negazione diventa affermazione…

    • Damiano Vezzosi 6 Febbraio 2015, 11:49

      Mistral, la traduzione alleggerisce quello che aveva detto Kelly. Mi spiego?

      • mistral 6 Febbraio 2015, 11:51
      • gsp 6 Febbraio 2015, 13:11

        Cioé che se lo sono rubati? Che sono incompetenti?

        • frank 6 Febbraio 2015, 14:11

          che sono stati spesi in nani e ballerini, per amici degli amici.

          e cagazzi non fa eccezione.

        • giomarch 6 Febbraio 2015, 14:15

          o piu’ semplicemente che dovremo indirizzare cifre a 7zeri nello sport, non in speculazioni immobiliari.
          Sport e monopoli sono due cose differenti..

  30. Da 6 Febbraio 2015, 12:01

    Mi domando perché dovremmo offenderci per le parole degli Irlandesi. Anzi, qualcuno dovrebbe leggerle e rileggerle per giudicare il pessimo lavoro fatto in tutti questi anni.
    Ce ne fossero anche in Italia di persone che prendano i vertici della FIR e li mettano davanti al fatto compiuto, ovvero che non hanno lavorato in maniera competente..

  31. Hrothepert 6 Febbraio 2015, 12:09

    Io sono daccordo con quanto asserito dagli Irish, dovevamo crescere di più, se lo aspettavano loro, gli altri parterns del 6Ns e perfino noi in Italia, quindi niente da ridire.

    • Giovanni 6 Febbraio 2015, 12:35

      Comunque vada domani, ci sarà un concittadino a rappresentarti sul campo… 😉

      • Hrothepert 6 Febbraio 2015, 12:38

        Sono….COMMOSSO!!!!! 🙂

        • Giovanni 6 Febbraio 2015, 13:20

          Whisky, sigaro e shortbread a volontà…! 😉

          • Hrothepert 6 Febbraio 2015, 16:03

            Giova non ci crederai ma sono appena ritornato dal supermercato e c’ hanno gli shortbread tra gli articoli in promozione…ed anche il sidro di mele!!!

  32. MisterX 6 Febbraio 2015, 12:18

    Concordo pienamente su tutto, anzi, avrebbero dovuto dire le cose ancor più chiaramente ossia che siamo indegni di partecipare al Torneo.
    Non è possibile che dopo 15 anni di 6N il nostro movimento non produca giocatori e che la Nazionale si basi su oriundi e stranieri. Domani in campo ci saranno ben 7 giocatori non di formazione italiana.. se per voi tutto va bene e addirittura trovate offensive le parole degli irlandesi, consiglio uno studio approfondito della realtà rugbistica italica.

  33. Jager 6 Febbraio 2015, 12:56

    Tutto vero ! Però io aggiungerei un punto : mancanza di tradizione rugystica , all’ italiano medio il rugby interessa poco o nulla , senza interesse è difficile reclutare praticanti ( che sono la linfa vitale di qualsiasi sport ) e trovare investitori .

  34. Sergio Martin 6 Febbraio 2015, 13:02

    C’hanno proprio ragione su tutta la linea. Ma domani devono stare attenti a non concederci questa “vittoria sporadica”… Poi la FIR dovrebbe farsi il copia-incolla di questo articolo e capire come rimediare alle giuste osservazioni dei giornalisti Irlandesi…

  35. Katmandu 6 Febbraio 2015, 13:03

    Beh loro posson parlare ovvio, e han ragione, quello che non comprendono, purtroppo, è la mentalità dell’italiano, se non entrano in quest’ordine d’idee non capiranno mai nulla di come funzioniamo, male, per cui logico che han ragione ma la loro cultura è anni luce dalla nostra
    Faccio un esempio
    Quelli di clonmel stanno sulle balle a quelli di Thurles ma assieme sostengono la provincia di Tipperary, e assieme agli altri munsterman sostengono Munster e assieme tifano per l’Irlanda, da noi sta cosa non succede

    • mistral 6 Febbraio 2015, 13:29

      sarà carenza di senso di appartenenza?… eppure l’itaglia è il paese dei “paisà” per antonomasia… forse vale solo per altre cose, non per il regby (italiani no buoni)

  36. davy 6 Febbraio 2015, 13:50

    Condivido il pensiero di David Kelly. Anche se ritengo che fondamentale sia avere un progetto (che ora non c’e’). Ad esempio L’Argentina ha scelto di “chiudere le porte” mentre la Nuova Zelanda le ha aperte. Certo che trattenere in Italia i migliori giocatori quando ci sono le sirene del campionato francese e di quello inglese …

    • mezeena10 6 Febbraio 2015, 15:27

      veramente negli ABs vengono convocati solo giocatori delle franchiglie NZ..
      ed è sempre stato cosi!

  37. giobart 6 Febbraio 2015, 13:56

    Per provare agli irlandesi che siamo migliorati basta batterli per un punto e ciò si può fare, forza Azzurri!

  38. frank 6 Febbraio 2015, 14:07

    “La cosa è ancora più grave se si pensa che non sono certo mancati i mezzi economici. Il Sei Nazioni porta molti soldi alle federazioni, quindi non posso non pensare che quel denaro sia stato speso male.”

    Tipo rifare il pirloni stadium?

    • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 14:11

      E piantala con questa vigliaccata! Sembreresti anche una persona intelligente!

      • frank 6 Febbraio 2015, 14:35

        Perchè scusa?

        Ho toccato un nervo scoperto?

        • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 14:37

          Bhe sì, se permetti, perchè “pirloni stadium” ?

          • frank 6 Febbraio 2015, 14:40

            E’ un modo canzonatorio di prendere in giro lo stadio del Calvisano.

          • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 14:48

            Però, confessa sinceramente, tu non sei mai stato a Calvisano.

          • frank 6 Febbraio 2015, 15:05

            Mai stato, in compenso sono stato parecchie volte allo Zaffanella (prima Aironi e poi Viadana).

            Quindi capisci un pò di dente avvelenato.

          • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 15:18

            Capisco, Frank, ma il centro sportivo di Calvisano ( 3 campi da gioco regolamentari per l’allenamento giovanili e uno con tribuna per le partite ufficiali) è uno dei più belli ( come centro sportivo) d’Italia. Dietro la Ghirada ovviamente, ma davanti a tutti gli altri d’eccellenza.
            Costruito negli anni ’90 dai Calvisanesi, che di questo non devono rendere conto a nessuno se non al loro lavoro e alla loro competenza.
            Denigrarlo, “a gratis”, non ha molto senso.

          • frank 6 Febbraio 2015, 15:30

            AdG non te la prendere, non conosco nessuno di Calvisano e non ce l’ho con nessuno.

            Sono solo molto amareggiato e penso che questa Presidenza non stia portando miglioramenti al movimento, e guarda caso stia curando molto bene però gli interessi calvini.

            Magari è una visuale un pò miope, ma è quello che mi sembra.

          • giomarch 6 Febbraio 2015, 16:44

            mai stao al Geremia vero? 😉

          • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 17:24

            @giomarch , se ti riferisci a me , certo che ci sono stato al Geremia. Infatti la partita di domenica l’hanno dovuta giocare al Plebiscito.
            Comunque , se tu conosci il centro al San Michele, non credo di avere detto una sciocchezza.

          • giomarch 6 Febbraio 2015, 20:29

            Manco dal san Michele da due anni.
            Forse però non sai effettivamente quanto è grande il Geremia, tra alloggi e palazzetti vari dove si ospitano altre discipline ecc. .
            Spero di rivisitare Calvisano presto comunque, se il nostro sport cresce e con lui le strutture non può che farmi piacere. .
            Magari quest’anno riuscirete a far entrare qualcuno di Rovigo per la finale. .
            Solo uno sfotto’ senza alcun intento polemico. . 😉

        • ermy 6 Febbraio 2015, 15:22

          Frank!!! Si chiama “Panoce Stadium” ! Questo nome ad AdG piace e non si offende… 🙂

          • frank 6 Febbraio 2015, 15:34

            “Panoce” starebbe per…..?

          • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 15:37

            Non ci si può , nè ci si deve offendere della propria storia. I campi di “Panoce” 25 anni fa, lo circondavano e lo nascondevano alla vista dei passanti e la prima trasferta a Rovigo, fini 62-3.

          • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 15:38

            Campi di granoturco.( mais)

        • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 15:42

          Scusa ma tu sei un ragazzo intelligente. Perchè associ il Calvisano con le tue legittime opinioni sul presidente federale.
          Il rugby Calvisano ha una sua storia e una sua vita. Se tu andassi in tribuna a Calvisano non credere che tutti siano adoranti discepoli di Osso Gavazzi.

          • frank 6 Febbraio 2015, 15:58

            Immagino…..perö penso anche che lo scudetto vinto non faccia schifo no?

            Le ristrutturazioni dell’impianto non fanno schifo no?

            E nemmeno buona parte delle partite del mondiale juniores fanno schifo…o no?

          • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 16:28

            Intanto non è una ristrutturazione. E’ la costruzione di una tribuna nuova. Non vedo casa c’entri la FIR. E’ un problema che riguarda il Comune, la Regione e il Club che pagherà le rate del mutuo per la parte di finanziamento non coperto dalla Regione.

          • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 16:29

            Perchè lo scudetto non l’ha vinto sul campo?

          • frank 6 Febbraio 2015, 16:51

            capisci che il resto d’Italia possa avere del risentimento?

            Diciamo che al momento il Calvisano è un pö la Juve del rugby italiano…..con la quasi trascurabile differenza che Agnelli non è presidente della FIGC.

            😉

          • Alberto da Giussano 6 Febbraio 2015, 17:08

            E’ proprio quello che non capisco. Che qualcuno possa avercela con Gavazzi, va bene, e a me personalmente , non me ne può fregare di meno, basta che uno argomenti le sue posizioni. Ma che nella foga persecutoria, tiri in mezzo il Calvisano è un abuso dialettico. Tipico dell’Inquisizione o dei processi nei regimi totalitari .

  39. berton gianni 6 Febbraio 2015, 14:12

    Mi sono piaciute le opinioni degli irlandesi. Molto pulite, nel senso che sono ben diverse da quelle francesi, infarcite della loro classica supponenza.
    Il mio ritornello di sicuro ha stufato tutti, ma mai come in questo caso le responsabilità sono verticistiche.
    La FIR non ha fatto nulla per creare una scuola per insegnanti/istruttori di rugby ( prima ancora di allenatori ) e, in parallelo, non ha mai istituito un’analoga scuola per digerenti di società.
    Saltando di palo in frasca, resto basito nel non trovare nessuno ( società, giornalisti ecc. ) che alzi “barricate” contro lo sperpero dei 12 milioni per la nuova sede.
    A latere, tra il serio ed il faceto, debbo anche annotare un dato di fatto che ho riscontrato da anni : non vedo tanta gnocca che si accompagni ai nostri atleti, anche di vertice.
    Stessa coscia nel settore giovanile : alle partite delle under trevigiane sono molto rari i ragazzi con tette allegate.
    Mi sa che anche questo aspetto abbia la sua importanza nell’ implosione…
    Meditate…

  40. frank 6 Febbraio 2015, 14:31

    Mi viene in mente l’esempio del Connacht…..nata come franchigia di sviluppo e all’inizio era un pö una delle squadre materasso (senza voler mancare di rispetto), con il tempo è cresciuta e puö dare filo da torcere a quasi tutti nel campionato.

    • mezeena10 6 Febbraio 2015, 15:29

      vero!
      quest’ anno non hanno mai perso in casa in campionato..

  41. lupo 6 Febbraio 2015, 14:55

    Le tesi irlandesi dell’articolo hanno un bel peso specifico…sono certamente pesanti, ma Il bilancio italiano sull’andamento generale del nostro sport nei 14 anni in questione è talmente pesante di suo che dissentire in nome di una qualche sorta di orgoglio patrio ferito è da stolti (o peggio da complici).
    Poi ovviamente ben venga tifare e sperare in qualche soddisfazione sul singolo giro di giostra, ma se dovesse servire a dare ulteriore fiato a chi difende l’attuale stato delle cose e a giustificare il mantenimento della rotta attuale allora meglio prendere le meritate bastonate da chi può permettersi di giudicarci dall’alto di un merito basato su dei dati oggettivi.

  42. Francesco.Strano 6 Febbraio 2015, 15:51

    In fundus….. Abbiamo SOLDI che le federazioni che ci stanno accanto (GEO,RO,USA)se li sognano……. E non siamo stati in grado di investirli….. Ma solo magnati

    • frank 6 Febbraio 2015, 16:02

      e magnati male, pure.

      • Francesco.Strano 6 Febbraio 2015, 21:03

        QUOTO……….

        IL 1,5 MLN DEI NUOVI UFFICI LI INVESTEREI IMMEDIATAMENTE SU TECNICI ITINERANTI NELLE SQUADRE DI ECCELLENZA(SE ARRIVANO Lì LE SQUADRE E’ GIUSTO CHE NE ABBIANO UN BENEFICIO)E SUL MIGLIORAMENTO DELLE ACCEDEMIE NONCHè IN UN INVESTIMENTO SULL’IMMAGINE E AL SUD

  43. salvolac 6 Febbraio 2015, 20:21

    sto seguendo su bbc il prepartita di Galles Inghilterra ed uno dei presentatori divagando sugli incontri di domani e dopodomani……..chiede agli altri ospiti/presentatori ma secondo voi l’Italia in quest’ultimo quadriennio ha migliorato ho e’ sempre in una fase di stagnazione?……tutti si guardano in faccia e rispondono all’unanimita’: “…….dove voui andare se non hai giocatori di livello, con un allenatore che di sicuro andra’ via dopo il mondiale senza un mediano di apertura che fa giocare la squadra? poi aggiungono che si parla (nn ho capito in quale giornale italiano) di un ingresso al posto dell’Italia di Romania o Georgia…..
    🙁

    • salvolac 6 Febbraio 2015, 20:22

      o con l’ H non si puo’ guardare!! scusate 🙂

    • 6nazioni 7 Febbraio 2015, 01:16

      giocano a bucarest,tiblisi x favore con quattro gatti sugli spalti.

  44. giomarch 6 Febbraio 2015, 20:40

    Nel frattempo l’under sta prendendo 47 punti dai baby irish. .
    Ma sicuramente è perché rosicano..
    😀

  45. parega 6 Febbraio 2015, 23:53

    ecchecche’ ragazzi la fir non sta’ con le mani in mano ..ha gia’ pronto il piano per rilanciare il nostro movimento e cosa pensate che stiano a roma a tirarsi le dita o facciano vacanze gratis alle isole fiji ? tse’
    ecco il piano del nostro grande preside BEN ASSI
    stanno arrivano , li danno verso il canale di suez, una piroga con una decina di giovani 13enni figiani…saranno l’ossatura della nostra prossima nazionale percio’ non dovremo neanche spendere soldi per gli allenatori giovanili
    invece di migliorare la qualita’ dei nostri giovani saranno comprati tanti giochi di RUGBY2015 cosi’ che si potranno allenare senza neanche rischiare fisicamente
    palazzo di roma…finalmente anche il nostro movimento sara’ considerato uguale a quello delle altre del sei nazioni per avere una sua sede nella capitale
    FONDI PENSIONE saranno creati tanti fondi pensione per tutti i giocatori zebrati che nel giro di due anni avranno tutti dai 38 ai 40anni
    ASCIONATO BROTHERS hanno gia’ diramato una replica a BOD spiegandogli che loro in irlanda non hanno le nostra capacita’ di immettere in nazionale decine di stranieri..decine di giocatori non di formazione …irlandesi incapaci
    BILANCIO IN ROSSO….e cosa volete che sia ? e’ un problema ? non credo…fra pochi anni non avremo che pochi soldi visto che capiranno che vengono investiti alla magna magna cosi’ eviteremo anche di avere UN BILANCIO !!!!
    ma sti’ irlandesi ma che vogliono
    provino loro ad avere i DONDAZZI ….tutta invidia dei nostri presidi

  46. San Isidro 7 Febbraio 2015, 03:23

    Che dire? Hanno ragione, le parole di BOD poi sono sacrosante…non condivido però che il più forte giocatore che l’Italia abbia avuto in questi anni di 6N sia stato Domimguez, senza nulla togliere al grande Diego ovviamente…mi chiedo a questo punto se O’Sullivan conosca i vari Parisse, Zanni, ecc…

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14 Aprile 2024 6 Nazioni – Test match / 6 Nazioni
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Due Azzurri nel XV ideale del Sei Nazioni 2024

Reso noto il Team of the Championship, dove l'Irlanda la fa da padrona e l'Italia ha più giocatori dell'Inghilterra

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Scozia: fiducia in Gregor Townsend, nonostante tutto

Il capo allenatore rimane al suo posto, ma la federazione ha fatto intendere di non essere troppo soddisfatta dell'ultimo Sei Nazioni

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Sei Nazioni femminile: la classifica dopo il secondo turno, balzo dell’Italia

La vittoria in Irlanda rilancia le Azzurre, e non solo nel ranking

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Sei Nazioni Femminile: la sanzione disciplinare a Sarah Beckett dell’Inghilterra

La giocatrice inglese si era resa protagonista di un intervento scorretto ai danni di Michela Sillari