Dominguez: “L’alto livello senza la base forte non può esistere”

L’ex apertura azzurra sulla crisi dell’alto livello e sulla mancanza dei fondamentali nei giocatori

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Katmandu 24 Agosto 2014, 09:36

    “Oggi si vedono dei giocatori, ad alti livelli, ai quali mancano proprio i fondamentali. E questo non è assolutamente accettabile…” incorniciamo?
    Detto questo secondo me la colpa é di chi “educa” i giocatori, insomma anche a lui Coste gli ha fatto un bel corso intensivo di placcaggio, non é diventato il miglior placcatore della squadra ma il suo lo faceva, oggi spostiamo l’apertura perché non sa placcare e non si vuole romperlo, inoltre cosa sempre più frequente a tutti i livelli si vedono giocatori che non placcano ma vanno solo con la spalla, oppure (cosa ancor più grave) giocatori che vanno con la testa dalla parte sbagliata, e lo si nota a tutti i livelli, piccole cose che fanno una gran differenza

    • venezuela 24 Agosto 2014, 09:53

      esatto Kat ho notato anche io una grossa carenza tecnica nei placcaggi a tutti i livelli…ti dico solo che l’ ultima volta che mi sono allenato con una squadra di serie B me ne sono andato dopo che ho saputo che nella partita di allenamento non si faceva contatto con la scusa di preservare i giocatori…che sicuramente si sarebbero fracassati in partita. Questa era la scelta personale di un allenatore ma condivisa pienamente da giocatori di 20/25 anni…mah

      • Katmandu 24 Agosto 2014, 10:37

        Che giorno era dell’allenamento? Se era quello prima della partita ha un senso, altrimenti no

        • venezuela 24 Agosto 2014, 14:00

          infatti…io andavo il martedì e mercoledì. Non forzando gli allenamenti secondo me si era venuta a creare una mentalità sbagliata nel senso che gli schemi e le giocate riuscivano benissimo con un opposizione blanda ma i “giovani virgulti” erano veloci a lamentarsi quando noi Old diventavamo troppo aggressivi in partitella….per mè i fondamentali partono proprio da qui

          • mrbirra 24 Agosto 2014, 14:35

            Quando a Viareggio c’e’ stato il miracolo Viareggio Rugby (un campionato di serie C vinto al secondo campionato a cui partecipava ed al terzo dalla formazione con la quasi totalita’ di gente che non aveva mai giocato) avevamo un allenatore francese che il venerdi’ sera ci faceva fare dopo un riscaldamento veloce, mezz’ora di canale stretto 3vs3 a placcare e poi partita per un’ora e mezzo, titolari vs riserve, con continui cambi tra le squadre (avevamo la fortuna di essere sempre almeno 25 agli allenamenti).. Chi non placcava o chi si faceva male il venerdi’ e quindi non finiva l’allenamento, non faceva parte dei 15 titolari della domenica.. Non esisteva che ci si tenesse a riposo per salvaguardarci.. Infatti quell’anno, chi si e’ fatto male lo ha fatto in allenamento e non in partita (forse 1 o 2 in partita), ed abbiamo vinto il campionato con 4 giornate d’anticipo.. Il ritmo partita e l’abitudine al placcaggio facevano la differenza con le altre squadre, soprattutto nel secondo tempo..

          • venezuela 24 Agosto 2014, 14:47

            ecco…il tuo allenatore francese tutta la vita

        • boh 24 Agosto 2014, 18:27

          Kat, a me risulta che era l’allenamento prima della partita (venerdì) dove volava la legna più stagionata. In quanto dovevi guadagnarti il posto della domenica. E non c’erano sconti per nessuno,

          • Chicco 24 Agosto 2014, 19:40

            Probabili contro possibili…tanta roba! Per quanto riguarda la tecnica di placcaggio con la testa dal lato sbagliato, credo sia stata mutuata un po’dal football americano. Li si frappongono con testa e spalla per eseere più efficaci sul placcaggio laterale e subire meno l’impatto dell’avversario piuttosto che andare solo con il braccio e poggiare la spalla sul sedere dell’avversario. È ovvio che nel rugby,senza casco e protezioni, diventa pericoloso..

    • Gigio 24 Agosto 2014, 10:00

      Nella foto, tre giocatori… di una nazionale fine anni ’90, bella nel gioco e nella maglia e che soprattutto sapeva placcare. Arridatece Coste!

  2. 6nazioni 24 Agosto 2014, 10:05

    ……tra cinque anni sara’ ancora peggio chiudere subito il carrozzone (*).
    visti i risultati ottenuti in questi anni.
    povero rugby italiano come siamo caduti in basso.

    • Hullalla 24 Agosto 2014, 23:56

      In generale sono d’accordo con te, ma non e’ che noi si sia mai volato tanto alto, eh…

  3. Schioppo 24 Agosto 2014, 10:07

    Siete solo dei sovversivi nostalgici rompiscatole… NOI CI ABBIAMO LE AKKADEMIE! 😉

  4. burger 24 Agosto 2014, 10:12

    Il grande Dominguez scopre l’acqua calda
    Il rugby di base e’ stato emarginato x finanziare la nazionale e i suoi ex giocatori….

    • Hullalla 24 Agosto 2014, 23:57

      Non e’ pero’ che i “suoi” giocatori (visto che ha fatto il procuratore – non so se lo fa ancora) siano tutti dei gran placcatori, pero’…

  5. Stefo 24 Agosto 2014, 10:30

    Mah vediamo se a forza di sentirselo dire si svegliano….

    • Hullalla 24 Agosto 2014, 23:58

      Da quello che e’ riportato in virgolettato, pero’ non si capisce se sta’ parlando solo dei giocatori Italiani di alto livello oppure se e’ un discorso piu’ generale.

  6. Katmandu 24 Agosto 2014, 10:33

    Alt che sia chiaro io non son contro le accademie sia chiaro anzi i club han dimostrato di non reggere il passo con la formazione estera (il giochino costa) ma si potrebbe fare entrembe le cose

  7. San Isidro 24 Agosto 2014, 10:47

    Dominguez ha ragione da vendere!
    Ieri sera non ho avuto tempo di commentare, ma bellissima prova dei Pumas! A un passo dalla storia! Grande emozione!
    Mo’ vi saluto che me ne parto, ci si rivede tra qualche giorno…
    Vamos Pumas!!!!

    • jock 24 Agosto 2014, 16:47

      @San: dopo una partita come quella di ieri, non la sciare nemmeno un commento… La tua si chiama diserzione. 🙂

      • frank 24 Agosto 2014, 18:31

        🙂 diserzione da fucilazione!!

        • jock 24 Agosto 2014, 18:44

          @frank quoto 100%. E come fai notare, correttamente, accampa scuse di partenze per ferie e non posta sul topic di riferimento. Scusa, @frank era prevista una partita del RC, ieri? Quale era? Sai il punteggio finale, per caso? 🙂

          • ginomonza 24 Agosto 2014, 19:23

            Jock amico mio che fai,rigiri ul coltello nella piaga? 😉

          • jock 24 Agosto 2014, 19:39

            @vecio amico ginomonza, solo uno scherzo, e un cauto sfottò. 🙂

          • Giovanni 24 Agosto 2014, 20:23

            Il vero match del weekend è stato tra me e la SchwarzWaldner a Merano. Ho inviato apposita foto @Sergio Martin che documenta il tremendo “corpo-a-corpo” sostenuto… 🙂

          • Sergio Martin 24 Agosto 2014, 23:07

            Confermo. La foto che ho ricevuto conferma un combattimento cruento, soprattutto nei punti d’incontro… Che manco Mouneimne avrebbe potuto soccorrere…

          • Giovanni 24 Agosto 2014, 23:31

            @Sergio: e non ho documentato la scoperta dell’estate: la Forst rossa alla spina…’na roba da drop di Wilkinson! 😉

          • Sergio Martin 25 Agosto 2014, 00:21

            Mi metto subito alla ricerca…così quando passi a Roma, andiamo a sperimentare 🙂

    • Sergio Martin 24 Agosto 2014, 23:18

      Mi si nota di più se ci sono, o se non ci sono?
      http://youtu.be/yaiH2lGIvVw

      • Giovanni 24 Agosto 2014, 23:20

        San Isidro: “Mi si nota di più se commento o non commento il match dei Pumas…?” 🙂

        • Sergio Martin 25 Agosto 2014, 00:19

          …infatti…. ahahah!

          • jock 25 Agosto 2014, 07:57

            @giovanni,@serge martèn: vergogna, mentre nell’ emisfero sud quattro squadre di scontravano, iniziando la lunghissima stagione che li porterà al RWC, voi banalizzavate la loro fatica paragonandola a torte e birra. Sè sempre pronti a magnar e bevar. Shame on you.

          • ginomonza 25 Agosto 2014, 10:06

            Forse meglio shine on you 😉

          • Giovanni 25 Agosto 2014, 11:34

            @jock: sei tu che banalizzi le mie fatiche gastronomiche! E poi, come si soleva dire anni addietro, “sono piccolo e devo crescere”, perciò magno e rimagno… 😉

  8. franzele 24 Agosto 2014, 10:54

    L’altro giorno passavo per Mogliano, volevo vedere il nuovo campo sintetico ed ho assistito ad un allenamento, ho visto Appiah, quindi forse era il mogliano… oh, ci fosse stato un pallone che fosse uno, c’erano pesi, copertoni da camion e da trattore, materassini, aggeggi vari, tipi che giravano con cartelline e tabelle, fischietti…
    bon, sarà stata una seduta di atletica e quindi niente da dire, ma mi ha fatto pensare agli articoli di Ravagnan, quando parava di rugby da “autoscontro”. Ormai questa è la strada, ma credo che per ottenere dei fisici da autoscontro non servano tanti anni, 2, 3? per avere una tecnica buona invece bisogna partire da piccoli e lavorare tanto e bene.

    • ric 24 Agosto 2014, 13:18

      se mi autorizzi ti metto nei circuiti locali…perchè è la realtà
      e la nazionale è l’icona

    • frank 24 Agosto 2014, 18:32

      tu hai mai fatto una preparazione atletica prima di un campionato di rugby?! domanda seria non saracastica.

  9. Alberto da Giussano 24 Agosto 2014, 10:57

    Chi ha seguito gli europei di nuoto non può non aver notato che tutti i nostri medagliati sono in piscina da quando avevano 5/6 anni. Il nuoto, più di ogni altro sport è fatto sì di allenamento di chilometri, ma di continuo miglioramento dei fondamentali tecnici di base, né più né meno del rugby.
    Pensare di prendere un ragazzo di 12/13 anni e farlo diventare un rugbista di levatura internazionale è ormai pura follia. O gli si da la palla in mano in prima elementare o arriveranno al 6n U20 con i loro coetanei che hanno almeno 5/6 anni di rugby giocato in più.
    Come fare non è difficile.
    L’importante è dimenticare di farlo attraverso accordi con la Scuola. Fa fatto a scuola ma con propri interventi diretti, come fanno pallavolo e basket.
    E’ necessario però formare istruttori il cui ruolo è una via di mezzo fra educatore e tecnico . E ciò è compito della federazione. Oltre a questo serve tanta , tanta buona volontà e impegno di volontariato delle società e dei singoli.

    • pippobrutto 24 Agosto 2014, 11:56

      “E’ necessario però formare istruttori il cui ruolo è una via di mezzo fra educatore e tecnico . E ciò è compito della federazione. Oltre a questo serve tanta , tanta buona volontà e impegno di volontariato delle società e dei singoli.”
      Parole sante… Quando da bambino giocavo a calcio era esattamente così (ho 40 anni), ora per fare calcio si paga 40-50 € al mese e stiamo finendo nel cesso. Speriamo che qualcuno dei volenterosi che nel calcio non sono più apprezzati portino i loro bambini a giocare a rugby, ma bisogna che qualcuno glielo dica!

      • Da 24 Agosto 2014, 11:58

        Quant’è che siamo indietro da questo punto di vista? Sono anni oramai. Intere generazioni sono state penalizzate da questa mancanza. La mia domanda è: prima o poi, chi di dovere, farà qualcosa di concreto per migliorare la situazione? E’ li il nocciolo della questione..

    • Giovanni 24 Agosto 2014, 20:31

      @AdG: non ti lasciare incantare, i problemi esistono anche nella formazione dei nuotatori. Hai notato come i nostri perdono sistematicamente in partenza ed ad ogni virata? Fondamentali che nessun tecnico italiano del nuoto s’è mai preso cura di insegnare e che invece son sempre più importanti nel nuoto moderno (vedi le virate di Phelps…). Insegnano ai ragazzi a piegare correttamente il braccio a crawl (Manadou con le sue inguardabili bracciate da “fabbro ferraio” si porta a casa 3 ori…), ma sulle virate i nostri perdono ogni volta 1 metro dagli avversari.

      • Alberto da Giussano 25 Agosto 2014, 07:36

        E’ vero quello che tu dici. Ma pur con questi limiti, pur essendo il paese che ha il rapporto abitanti/piscine più deficitario d’Europa, abbiamo vinto la classifica europea per nazioni ( a punti).

        • boh 25 Agosto 2014, 08:59

          Allora, anche noi della bislunga, abbiamo qualche speranza. Con le nostre strutture e i testoni che abbiamo…possiamo vincere la classifica….di cosa non si sa.

          • Alberto da Giussano 25 Agosto 2014, 09:53

            Qui la vedo un po’ più dura. Il fatto saliente è che uno sport individuale è sicuramente più facile da gestire di uno di squadra.
            In ogni caso tutti i ragazzi che sono andati a Berlino e in generali i ragazzi di vertice del nuoto , sono in piscina da quando avevano 6/7 anni. Arianna Castiglioni, 17 anni, bronzo nei 100 rana nuota da quando aveva 4 anni.
            E lì, sta il segreto , ormai, del successo internazionale in ogni disciplina sportiva.

          • mezeena10 25 Agosto 2014, 10:46

            il segreto dell’ acqua calda! mi pare si chiami cosi ahahahah

    • Hullalla 25 Agosto 2014, 00:09

      h, ma se vogliano istruttori preparati sul serio e che abbiano tempo per andare per le scuole in orario, ovviamente, scolastico, bisogna anche pagarli.
      Non bastano degli studenti universitari di buona volonta’ che nel giro di qualche anno (sperabilmente) si laureano e vanno a lavorare.
      I club, che giustamente ambiscono ad essere di nuovo i formatori principi dei nuovi atleti, hanno voglia di pagare loro anziche’ uno straniero di diciannovesima fascia?

      • Alberto da Giussano 25 Agosto 2014, 07:32

        Una volta che tu hai gli istruttori, devi predisporre i corsi. Ormai per essere ascoltato dal consiglio d’istituto devi presentare un progetto ( possibilmente pluriennale) sul quale puoi ottenere anche il finanziamento dallo stesso istituto.
        La federazione ( FIR) potrebbe ( dovrebbe?) concorrere al co-finanziamento di questi progetti.
        Come ho già detto più volte, è una strada tracciata già da Pallavolo e Basket, da molti anni.

  10. jazztrain 24 Agosto 2014, 11:15

    Le parole di Dominguez dovrebbero essere tenute nella migliore considerazione, chissà se qualcuno ne terrà conto o sarà l’ennesima vox clamantis in deserto?

    • pippobrutto 24 Agosto 2014, 11:57

      Diranno:”il solito rompicoglioni che pensa di saperne qualcosa più di noi!”

      • parega 24 Agosto 2014, 13:42

        @èippobrutto
        saranno ben piu’ arroganti tanto da non pensare neanche a quello che ha detto
        hanno un’arroganza e una supponenza che per loro le federazioni inglesi e francesi sono inferiori !!!!!!

      • gsp 24 Agosto 2014, 14:39

        Penso che la larghissima maggioranza di quelli che scrivono qui penseranno che é la scoperta l’acqua frizzante (calda sarebbe offensivo per dominguez).

  11. pippobrutto 24 Agosto 2014, 12:00

    Il problema forse è anche che, se c’è una certa dirigenza, è perché è espressione della base

    • ermy 24 Agosto 2014, 14:26

      Esatto Pippobrutto, e molti di questa base frequentano questo blog!!!

    • ermy 24 Agosto 2014, 14:28

      E ti dirò di più, li vedi lontano chilometri… sono quelli che parlano, parlano, teorizzano, sviscerano e non conoscono le… basi! 🙂

  12. Sidepass 24 Agosto 2014, 12:33

    Spero che altre persone di spessore abbiano il coraggio come Dominguez di insistere su questo punto per far cambiare le cose.

  13. slob 24 Agosto 2014, 12:34

    Ho iniziato ad collaborare con una squadra della mia zona per portare un pò di esperienza(pilone in serie A 20 anni fà) .ho trovato una situazione disarmante dal punto di vista della tecnica individuale.Allenatori/selezionatori federali il cui unico credo è correre e alzare il ritmo,alla mia critica :che serve correre se poi non sai cosa fare o come farlo,la risposta è stata :intanto arrivano poi impareranno!parliamo di U.16 ! prima di giocare a rugby giocavo a basket,ore e ore di ball-handing,passaggi e tecnica di base,era impensabile entrare in campo senza .

    • Hullalla 25 Agosto 2014, 00:13

      Beato te che nella squadra della tua zona trovi allenatori/selezionatori federali.

  14. Schioppo 24 Agosto 2014, 13:02

    Federazione e Movimento di Base temo siano come due ciechi che si prendono a sassate, parlano lingue diverse e hanno pretese differenti.
    E’ un problema annoso questo e temo senza soluzione se non con un radicale e travolgente cambiamento da parte di entrambi ma come in tutto il nostro paese il cambiamento fa paura e quindi si fa con calma cercando di non creare tensioni accontentando tutti senza accorgersi che non si è cambiato nulla…

  15. ric 24 Agosto 2014, 13:12

    FRANZELE non ti conosco ma la tua sintesi è da nobel
    sono rovigotto…poaretti… sfigati e incapaci
    ma se il rugby è quello del calvisano in finale o l’autoscontri di italia (un po treviso) ci diamo al curling
    alla base nelle squadre dei piccoli no negli stand nelle megalopoli per mandare checchinato a prendere talenti nel pacifico
    ridate i rugby ai rugbisti

  16. ric 24 Agosto 2014, 13:13

    sito fir
    è un acoount per i biglietti della nazionale
    basta
    andate a mogliano, benevento, catania, aquila, badia

    • tex willer 24 Agosto 2014, 13:59

      E Genova…….
      Roma non è stata fatta in un giorno…….per avere un vertice di livello occorre una base più allargata possibile……..bisogna lavorareoggi per portare più bambini possibili al campo e avere risultato tra 15-20 anni e se quelli di oggi non saranno i campioni di domani lo potranno essere i loro figli, cugini, nipoti o vicini di casa……tutte le altre scorciatoie, tipo gite nel pacifico, possono durare solo lo spazio di un mattino…………

  17. ginomonza 24 Agosto 2014, 13:33

    Chissà perché tra i migliori rugbisti della nazionale italiana si annoverano quelli di provenienza argentina?

  18. Cannonball 24 Agosto 2014, 14:26

    Dominguez è e sarà una leggenda per il nostro rugby. Poi però potrebbe iniziare a darci una mano senza riempire i campionati italiani di argentini di dubbia qualità sotto la sua procura e quella di suo cognato Dragotto.

    • HumptyDumpty 24 Agosto 2014, 14:47
      • ginomonza 24 Agosto 2014, 14:58

        Chissà la ragione per la quale Bosh giova in premier?

    • jock 24 Agosto 2014, 15:25

      Centro pieno.

      • Cannonball 24 Agosto 2014, 16:12

        La situazione si è un po’ calmierata, ma tra il 2000 e il 2010 circa (diciamo fino all’entrata in Celtic) il Super 10 era una succursale di Buenos Aires e Cordoba. Per non parlare delle serie inferiori. In Toscana, Emilia e altre regioni ho assistito a gare di serie C con squadre “guidate” dall’apertura argentina di turno. Siamo indietro sul piano della formazione, è vero. Però i quadri tecnici di accademie e comitati sono pieni di argentini che hanno messo il cappello. Quindi direi che il buon Diego potrebbe evitare di sputare nel piatto dove ha mangiato. Semmai siamo noi che dobbiamo farci qualche domanda sulla preoccupante esterofilia che affligge il nostro movimento a 15 anni dall’entrata nel Sei Nazioni.

        • hyperion 25 Agosto 2014, 00:18

          Mi hai tolto le parole dalla tastiera, Dominguez fa la scoperta dell’acqua calda e viene a pontificare,il depositario della verità assoluta.
          Chiunque di buon senso ,eccetto gli scaldaseggiole della federazione, che scrive su questo sito conosce la risposta giusta al problema.
          Ma forse, vorrei sbagliarmi, oltre a fare procuratore magari ha qualche progetto da proporre alla fir…….

  19. HumptyDumpty 24 Agosto 2014, 14:39

    Una domanda: ma Dominguez, considerato da tutti il Dio in terra, ha mai provato concretamente a migliorare la situazione del rugby in Italia? Non ho letto tutta l’intervista … non leggo “Il Giornale” …
    Comunque non serve un genio per capire che bisogna investire in allenatori, ma alla FIR va bene cosi’ com’e’, altrimenti avrebbero gia’ cambiato da un bel po’.

    • ginomonza 24 Agosto 2014, 14:49

      Il problema é che per fare un accordo occorre essere indur.
      Ricordo anni fa una sua intervista dove raccontava quelli che erano i suoi progetti dopo aver smesso di giocare.
      Tra questi oltre a sentire la FIR Dondiana sperava di poter fare un museo del rugby possibilmente in Italia o in alternativa in Francia se non concludeva con FIR.

  20. Francesco.Strano 24 Agosto 2014, 16:16

    Legga pres. Gavazzi…. Bisogna investire…. Senza investimenti mirati nella attività di base non si può costruire un movimento forte….E basta con i nepotismi.

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