Dopo la “sola” a Lille l’ex Benetton torna in patria
Di Bernardo torna a casa: giocherà nel Jockey Rosario
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É un peccato ma meglio per lui.
Francesi merda secca
Ma come ha rifiutato il posto in fast food? 🙂
Ha buttato un’occasione anche per quando smetterà!
Gira voce che abbia reiterato varie minzioni dentro le bottiglie di Pastis e asserito che fosse Nutella quella che aveva spalmato sui bignè…
🙂
Dall’asado a quella robaccia tritata non ce la si può proprio fare.
Col default argentino direi ched un posto in fast food poteva dare piu’ certezze 🙂
Quando con un miliardo di pesos ci si comprerà un etto di pane avrà a pentirsene!
la prossima estate, se tutto va secondo i miei piani, è quella buona per il viaggio in Argentina, speriamo abbiano risolto tutti i loro problemi, male che vada parto da Roma con 50 euro, mi basteranno per un mesetto…
Sempre che esista ancora l’euro o che l’Italia sia ancora nell’eurozona.
Cmq resta sempre in bianco verde !
e anche rosso…i calzettoni del Jockey, per la casacca ufficiale, sono rossi…non a caso Carizza nel match Barbarians-Fiji è sceso in campo con i calzettoni rossi del suo Jockey rosarino…
Ma a questo punto, perché non lo richiamano in Italia? Alle Zebre ed alla Nazionale non potrebbe fare ancora comodo?
Mi sembra una storia surreale: nessun team italiano, nemmeno di Eccellenza, che si fa avanti, ed il povero Beto che rischia di servire panini…
E pensare che l’anno scorso partiva titolare contro gli Springboks.
Ad ogni modo, in bocca al lupo per il ritorno in Patria!
assolutamente d’accordo con voi…comunque @Burroughs, per livello, molto meglio i campionati argentini che l’Eccellenza! In Italia il suo posto sarebbe stato in una franchigia, ne aveva ancora le capacità…
era utile anche in Eccellenza ad insegnare qualcosa a qualche giovane, visto che Beto può giocare anche 12#
e pure estremo…
In compenso le franchigie, sono piene di stranieri…
diciamo il Treviso…
Massi’! In fondo il mondiale e’ tra un anno!…:-((((
Alè, e lo sapevo che andava a finire così…che peccato, DiBe un altro paio di stagioni ad alto livello poteva farsele tranquillamente…
D’altra parte, come ogni argentino che lascia il professionismo, torna a vestire la camiseta del CLUB che lo ha formato per terminare la sua carriera: il prestigioso Jockey Club de Rosario, uno dei club più blasonati dell’Interior argentino, dove si sono formati tra l’altro i Pumas Manuel Carizza e Nicolas Vergallo…el Jockey milita nel Torneo del Litoral assieme ai club afferenti alle unions di Rosario (eccezion fatta per lo storicissimo Atletico del Rosario che, per tradizione, dal lontano 1899 milita nel Torneo de la URBA, nonostante ogni tanto la URR faccia pressione al Plaza per giocare nel Litoral), di Santa Fe e di Paranà…proprio da un paio di settimane il Litoral ha dato vita alla sua seconda fase, nella Zona Campeonato partecipano i migliori 8 club del torneo qualificati alla prima fase, tra questi proprio il Jockey (gli altri sono il Duendes Rosario, il GER, l’Universitario de Rosario, l’Old Resian, il Logaritmo, il CRAI e il club di Castrogiovanni, ovvero l’Estudiantes de Paranà), Beto potrebbe essere fondamentale in questa parte del torneo, tra l’altro c’è in ballo ci sono le qualificazioni al Torneo del Interior e al Nacional de Clubes…per me tanto il testa a testa sarà sempre tra il Jockey e la corazzata del Duendes, anche se mai dire mai, anche perchè i “fantasmi” neroverdi hanno avuto un leggero calo nella prima fase, superati in classifica dal CRAI, dal GER, dall’Universitario e dallo stesso Jockey rosarino…
aggiungo che el Jockey è allenato da un certo Federico Pucciariello, penso che chi abbia un pò di memoria azzurra se lo ricordi…
Vicnitore di due HC col Munster tra le altre cose
verissimo…eccolo in una bella intervista di qualche mese fa…
Puccia chi ? quello che aveva detto di rimpiangere di aver giocato per la nazionale italiana ?
questa storia non me la ricordavo…in effetti avrebbe potuto giocarsi le sue carte anche per i Pumas…
Un altro passato per Parma.
Lo so chi è,il mio commento era ironico
la sua prima destinazione dopo l’Argentina, stette in Italia nel periodo della RWC ’99, infatti fu convocato con gli azzurri per la competizione iridata, poi venne richiamato in nazionale qualche anno dopo…per carità era un forte pilone e ne ha girati di club in Europa (anche se la sua gloria l’ha avuta con il Munster), ma con l’Italrugby non lo ricordo così particolarmente incisivo…
Lo dicevo l’altro giorno, ho sempre detto che per me a Beto si poteva dare ancora un’altra possibilità nell’alto livello italiano (mi avrebbe fatto molto piacere se lo avessero preso le Zebre al posto di Haimona) e Brunel doveva ridargli fiducia, a mio avviso nel gruppo azzurro poteva ancora starci tranquillamente, è stato impiegato male ed è stato fatto fuori troppo presto…arrivare alla RWC con tre aperture nella rosa dell’Italrugby (Orquera, Di Bernardo e Allan) ci avrebbe fatto molto comodo…ma tant’è…misteri ovali italiani…
Non mi far tornare in mente qualche mondiale scorso, per cortesia…:-(
Dimenticavo che nel Jockey milta anche la giovane talentuosa apertura Patricio Fernandez, 10 dei Pumitas e convocato qualche mese con il Pampas XV per la Pacific Rugby Cup…DiBe sicuramente sarà un buon maestro per questo giovane ragazzo dal roseo futuro…
Da quel che scrivi,ė il ragazzo che ha da insegnare
Pato ha talento, ne parlano e ne scrivono tutti benissimo, però DiBe con oltre 10 anni di rugby pro in più qualche buon consglio sarà in grado di darglielo…
Comunque bentornato a casa!
@San, a forza di leggere i tuoi report sui club e i campionati argentini, comincio ad impressionarmi. Miriadi di club, tornei e sotto-tornei, migliaia e migliaia di giocatori… Mi sembra un libro di Gabriel Garcia Marquez… L’URBA me pare Macondo… ‘Sti argentini me cominciano a fá paura! So’ numerosi come l’esercito de’ Stalin! Mai riusciremo a vincerli… 🙂
A parte gli scherzi, ma hai pensato a raccogliere i tuoi scritti e fare una sorta di “Guida ragionata del rugby argentino”? Con tanto di mappa geografica…
beh sarebbe un’idea, non mi dispiacerebbe, ma poi chi se la legge? ad ogni modo se la prossima estate riuscirò ad andare in Argentina potrò ancora di più carpire informazioni e conoscenze sul posto…vorrei girarmi tutti i campi di Buenos Aires, ma è impossibile, penso che nemmeno se ci vivessi per un anno ce la farei, prima tappa: ovviamente San Isidro! Acassuso (CASI) e Boulogne sur Mer (SIC, anche Pueyrredon volendo), ma anche el Museo del Rugby…poi darò la precendenza ai campi storici del Buenos Aires CRC, Lomas Athletic e Belgrano Athletic, considerando poi che molti club si trovano nella grande Buenos Aires per spostarmi da una parte all’altra dovrò fare dei veri e propri viaggi, sto pianificando…
Comunque il rugby argentino è un vero e proprio microcosmo, “te la faccio breve” per darti una mappatura completa:
– anzitutto il territorio ovale argentino è suddiviso in unions, ben 25! solo la Nuova Zelanda ne ha di più di province rugbystiche (26, contro le 14 sudafricane)…soltanto l’URBA è il campionato di una sola union, gli altri sono tornei a cui afferiscono club di più unions limitrofe…
– URBA: il campionato dell’area metropolitana di Buenos Aires e La Plata (detto anche el Metropolitano) a cui, per motivi storici, si aggiunge un club di Rosario, l’Atletico del Rosario…el Plaza infatti non dipende dall’URR (Union Rugby de Rosario), ma dall’URBA…quest’anno il club iscritti all’URBA erano ben 96 (!!!), prima divisione a 24 squadre (tre gironi da 8) e la seconda fase è l’URBA Top 14…
– Litoral: torneo delle unions di Rosario, Santa fe e di Paranà (Entre Rios)…
– Centro (Cordoba): torneo a cui partecipano per lo più i club della union di Cordoba e anche qui sono una marea…la fase finale è el Grupo Super 12…
– Nordeste: torneo del nord-est argentino a cui afferiscono i club del Chaco e dell’area di Resistencia, a questo torneo partecipava anche il Paraguay in veste di selezione, non so se vi partecipa ancora…
– Noroeste: torneo dei club di Tucuman, Salta e Santiago del Estero…torneo di gran qualità, addirittura fino all’anno scorso il NOE si strutturava in tre fasi, dopo la prima fase i migliori 8 davano vita al Super 8 del NOE, i migliori 4 poi orginavano la Copa de Oro, un vero e proprio quadrangolare…avevo letto che da questa stagione però anche il NOE voleva formulare come seconda fase un Top 14 come quello di Buenos Aires…
– Oeste (Cuyano): i club dell’area di Mendoza (Cuyo) e San Juan…non ci sono fasi, qui la massima divisione è il Top 10 Cuyano…
– Mar del Plata: il club dell’area marplatense…
– Sur: i club della parte meridionale della provincia di Buenos Aires della zona sotto la pampa…
– Pampeano: un torneo che si gioca tra alcuni club marplatensi e del Sur…
Questi sono i principali tornei zonali argentini, avevo sentito del Torneo Patagonico (evidentemente quello delle unions più meridionali dell’Argentina), ma non ne ho mai trovato traccia, forse è di un livello parecchio amatoriale…considera poi che per iscriversi ad un torneo ci vogliono delle regole precise, ci sono infatti molti club che ancora non si sono affiliati alla loro union e che quindi fanno semplicemte dei tornei amatoriali o partite di preparazione fuori dai tornei stessi…considera poi che si giocano anche i tre seguenti tornei:
– Interior: i migliori club dell’interno esclusi quelli di Buenos Aires…i migliori 32 club classificati nei vari tornei zonali interni danno vita all’Interior, i primi 16 fanno la Zona Campeonato (4 gironi da 4 in cui ci si gioca il titolo vero e proprio), i peggiori 16 la Zona Ascenso…con il ritorno del Nacional de Clubes però l’Interior è destinato ad avere una nuova formula…
– Nacional de Clubes: i migliori 16 club del Paese, la coppa più importante, i primi 7 di Buenos Aires (i primi 7 classificati dell’URBA Top 14) e i migliori 9 dell’interno…
– Campeonato Argentino: di grande importanza, è il campionato delle province che si gioca alla fine di tutti tornei zonali…ad esso partecipano tutte e 25 le province argentine in veste di selezione composte dai migliori giocatori dei club che afferiscono ad una union…prima divisione a 8 province con due gironi da 4…quest’anno ha vinto Tucuman che ha battuto fuori casa Rosario…
Spero che sia tutto chiaro…poi io seguo con costanza e passione solo l’URBA, non riesco a stare appresso a tutto, ma degli altri campionati sbircio comunque i risultati…
ps: ma l’Italia non potrebbe imitare un pò tutto questo sistema?
Grazie!
Non lo legge nessuno? Ma no, arricchito con il diario di viaggio… “I diari della palla ovale di @San”…
e solo un anno fa questo per molti era molto meglio di orquera
per me no, ma sicuramente era un buonissimo mediano che nella rosa azzurra avrebbe fatto comodo…è stato fatto fuori troppo presto dal giro azzurro e ancora per un paio d’anni nell’alto livello ci poteva stare, ma tant’è…
Aggiornamento: dalla pagina facebook di Di Bernardo, si evince che vive ancora a Rosario, sembra giocare ancora a rugby, sembra avere una bella donna al suo fianco e… lavora in una farmacia! (beh, meglio del fast-food, no?)
Bah, io ancora lo rimpiango come apertura a TV ed in Nazionale: con lui i punti dai piazzati li prendevamo tutti. Magari non faceva girare la palla come Canna, ma era bello solido.