Una nazionale che non vince da troppo tempo. Ma se oggi non raccogliamo è perché ieri non abbiamo seminato
Italrugby, l’insostenibile pesantezza di chi vuole arrivare in alto senza costruire dal basso
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Che evoluzione può avere Leonardo Marin da ala?
L'utility back si sta ritagliando molti minuti in una nuova posizione. Questa potrebbe essere una "carta" da spendere anche in azzurro
Richard Hodges, allenatore della difesa delle Zebre, verso la Nazionale
Il tecnico gallese sostituirà Marius Goosen come specialista della fase difensiva
Le sedi dei Test Match delle Autumn Nations Series dell’Italia: in attesa degli All Blacks
Prima Argentina e poi Georgia, poi il gran finale contro la Nuova Zelanda
Italia, Marzio Innocenti: “Samoa, Tonga e Giappone partite complicate”
Il presidente federale ha parlato di Nazionale e delle prossime Summer Series
Italia, Gonzalo Quesada: “Ora il difficile è confermarsi, in estate avremo partite impegnative”
Il ct azzurro: "Ho imparato e comunico in italiano anche per rispetto: sono io a dovermi adattare, non viceversa"
Italia, Niccolò Cannone: “È un momento importante per il nostro rugby, non abbiamo mai smesso di crederci”
Intervistato durante la nuova puntata del nostro Podcast, l'Azzurro ha rimarcato il duro lavoro che c'è dietro i successi della nazionale
poco da aggiungere
analisi chiara ed oggettiva
Lo diciamolo subito 🙂
Posto che condivido che sia una follia cambiare ora Brunel nonostante non mi abbia mai convinto e nonostante non sia tra quelli che dopo il 6N 2013 lo indicavano come un mago con la bacchetta magica come detto nell’ultima settimana ci sono pero’ delle situazioni in cui forse cambiare ha senso. Tralascio quella in cui e’ lui che si fa da parte dimettendosi, il vero altro motivo sarebbe se lo spogliatoio ormai e’ distaccato dall’allenatore.
Questa e’ la cosa che a fine tour, con calma chi di dovere dovra’ studiare e capire, in maniera tranquilla e non in piazza davanti a tutto il pubblico…la domanda cui bisogna trovare risposta e’: i giocatori credono ancora in Brunel ed hanno fiducia nel suo progetto?Brunel stesso crede ancora nel fatto che questi giocatori possano ambire a certi risultati?
Io al contrario di altri non dico che ci siano problemi tra il gruppo e il CT, queste cose di solito si possono dire con certezza olo da dentro, ma senza dubbio e’ una cosa che deve essere verificata perche’ vero che cambiare oggi non ha senso in linea di massima ma se non c’e’ fiducia e lo spirito giusta andare avanti non ha neanche molto senso.
d’accordo su tutta la linea.
Sul discorso base ed investimenti poco da aggiungere, se non che diciamo queste cose da anni ma non cambia nulla nel modo di fare le cose quindi c’e’ una grande frustrazione ormai al riguardo.
quoto
Concordo al 100%. Ecco, la frustrazione è il sentimento imperante.
Un analisi limpida e che non è da oggi che TANTI hanno già avuto modo di fare, sia tra gli “addetti ai lavori” e anche tra i neo appassionati.
Perchè se l’obiettivo sono SOLO i risultati per attirare pubblico e sponsor, direi che il piano sta miseramente fallendo.
Se l’obiettivo è quello di una crescita del Movimento, beh anche in questo caso direi che si sta misermanete perdendo.
Seguendo le semplici regole dell’ aritmetica, se in un prodotto inverto l’ ordine dei fattori il risultato non cambia…..o ancora se in un’equazione continuo a cambiare le variabili e NON le “costanti” e il risultato non cambia….significa che il problema SONO LE COSTANTI !!! E riportando questa similitudine nella nostra federazione è evidente che “certe” costanti sono tali da ormai tempo immemore. Sarebbe il caso di CAMBIARLE ! Magari con gente nuova, fresca con idee aggiornate, competenti e facenti riferimento alle migliori scuole rugbystiche mondiali sia in ambito gestionale che rugbystico, allora SI che si potrebbero FINALMENTE fare dei progetti, delle programmazioni più a lungo termine, DEFINITIVE e non effimere come sono state fino ad ora. E’ necessario DARE DEI MODELLI per attirare gente e sponsor.
Modelli positivi che NON devono essere SOLO in campo con i “valori” del rugby, perchè altrimenti si rischia di farlo diventare un sport SNOB…d’elite, per pochi….. Invece deve diventare uno sport popolare ma professionale e gestito da PROFESSIONISTI. Liberiamoci dal FEUDALESIMO….è ora di aria nuova. Impariamo dai MIGLIORI anche a compilare i moduli, anche nelle cose più semplici. Come dice Paolo….NON è arrendersi ma dimostrare UMILTA’, che dovrebbe essere alla base delle qualità di un rugbysta che sia in campo o dietro una scrivania !!!
Intanto arroganza con l’Italia c’entra nulla, la parola è presunzione: quella di chi fa l’arrogante senza poterselo permettere, il burino vestito da lord. Altrettanto vale per la proclamata innocenza di Brunel: mica l’ho firmato io un contratto regale, mica le ho fatte io le dichiarazioni da sborone appena arrivato, mica ho messo in campo una squadra con il game plan di alibi perfetto, mica ho scaricato io sui giocatori tutte e sempre le responsabilità delle sconfitte, mica ho fatto io tirare la carretta ai purosangue e correre Longchamp ai bardotti, e così via. Cambiarlo no di certo, visto che toccherebbe pure pagargli la buona uscita, ma prepararsi a cambiarlo di certo. Poi Gavazzi non è tipo da pensar troppo al futuro e magari fa come alle Zebre, e sempre magari, finisce che ci prende. In ogni caso Gavazzi sta al rugby come Berlusconi all’Italia: l’alibi perfetto per guelfi e ghibellini, basta non guardare i problemi, le cose da fare e le responsabilità individuali e collettive di tutte le anime belle dell’ultima ora. La nazionale è l’ultimo dei problemi, nel breve ci si arrangerà con i talenti individuali e con le adozioni a distanza, come si è sempre fatto. Ma il ranking dice che sta arrivando il momento, e non è più una profezia ma una ovvia previsione, in cui il bali ien bali ma a schiséria i fan mäl.
il redde rationem è giunto!
giappone, paese del sol levante per il crepuscolo dell’ era brunel..
“mica l’ho firmato io un contratto regale”, come se ricevere tanti soldi sia una colpa…ciò fà capire che sei prevenuto nei confronti del francese. Poi di errori ne ha fatti anche lui, ma sarebbe il caso di concentrarsi sull’analisi tecnica.
L’ho sempre ammesso che sono prevenuto, e con questa premessa in genere cerco comunque di essere obbiettivo. Ricevere tanti soldi non è una colpa, anzi, ma vuol dire che son cazzi tuoi: ti pagano per fare un lavoro, tu dici che in tre anni sei pronto per giocarti la vittoria nel 6N (2014) e in quattro (2015) sei nelle prime al mondo. Ti pagano per quello che non sei (un allenatore di prima fascia), accetti le prospettive e il “piano industriale” di Dondi: beato te che hai fatto il colpo della vita. Ma alibi zero.
Su quelle dichiarazioni iniziali fu improvvido e forse se ne sarà pentito lui stesso in seguito. Dire “son cazzi suoi”, scusami, ma è una boiata perchè, lui è costretto a lavorare col materiale umano che il rugby italiano gli mette a disposizione. Sulla tattica da adottare, sullo staff di cui contornarsi, sul rapporto con i giocatori, con le franchigie e con i media son responsabilità sue. Ma se il rugby italiano produce “il Tavernello” non è che lui, con la sola sua presenza, lo possa trasformare in “Dom Perignon”.
Ti ripeto, se accetto un contratto da re dei broker per vendere un milione di Duna a metano agli sceicchi, sono tutti e interamente cazzi miei. Se dico al Marchionne di turno che la Duna è una macchina di merda e che anche un beduino preferirà il cammello, quello non mi prende o, se delira meno del solito, mi paga da venditore di cammelli ai beduini. E mi giudicheranno per tale.
@mal: a questo punto son curioso: mi potresti dire la tua opinione su Mallett e la sua quadriennale gestione?
La mia opinione è arcinota da secoli. Un’idiozia cambiarlo, e poi per questo qua. Ma la differenza in FIR tra ieri e oggi è sostanziale, al tempo si delirava, oggi si tira a campare e a vuotare le tasche al morto.
Se mi posso permettere: Mallet era un signor CT, non piaceva il gioco ma era uno che aveva capito pienamente i pregi ed i limiti del gruppo di giocatori che aveva e da pragmatico quale e’ aveva impostato la squadra per esaltarne i pregi e nasconderne il piu’ possibile i difetti, io lo dissi all’epoca e lo penso ancora si doveva andare avanti con lui e dargli la possibilita’ di lavorare su un gruppo che doveva potenziarsi con l’ingesso in Pro12 (lui ebbe solo il primissimo anno).
Correggo una cosa che non venga fraintesa: non piaceva il gioco a quelli convinti che l’Italia potesse fare chissa’ cosa.
@ mal: un’idiozia cambiarlo…sempre stato della stessa lunghezza d’onda.
Eppure le cantonate le prese anche lui: il mondo ci rise dietro per la vicenda Mauro mediano di mischia a Twickenham. Poi lui fu bravo a sistemare la difesa, ma la capacità offensiva fece pochissimi progressi sotto la usa gestione. A me pare che a mandarlo via fu una parte dell’ambiente nel proprio complesso (parte dello spogliatoio + club che lo accusavano di non collaborare) e che salutarono la sua partenza come una liberazione. Adesso mi pare che si stia ripetendo quel comportamento con Brunel. Comincio a pensare che fece bene Berbizier a dire “addio e grazie” un minuto dopo Sco-Ita di RWC2007.
Giovanni Mallet non promise mai nulla pero’, anzi disse chiaro fin dall’inizio: metto a posto la difesa e poi penso al resto…la difesa la mise a posto?Si. Il gioco offensivo era votato a sfruttare i punti di forza dell’organico…forse oggi avendo a disposizione un Mclean cresciuto, un Campagnaro ed un Esposito qualcosina di meglio lo farebbe anche lui ma sicuramente avrebbe continuato a predicare un gioco che tenesse da conto i limiti…continuare a passare la palla da destra a sinistra sara’ anche piu’ simpatico da vedere ma se non avanzi o avanzi poco e fai turnover perche’ il portatore di palla al largo si trova isolato diventa inutile.
Dato che il vero problema e’ che non si fa formazione e sviluppo come si deve e ci si troca con del materiale umano nell’alto livello con dei limiti sta al CT capirne questi limiti e sapere sfruttare invece i punti di forza, sta al CT dare alla quadra un gioco che si addica alle caratteristiche…so che come me sei appassionato anche di basket (o ricordo male) e ti faccio un parallelo: l’Italia delle olimpiadi di Atene non era uno squadrone in termini qualitativi del livello ad esempio degli europei 1999, non giocava un basket spettacolare ma giocava un basket perfetto per le caratteristiche dei giocatori che c’erano.
Se apri la dispensa e ci trovi solo pasta e passata di pomodoro cercherai di fare la miglior pasta al pomodoro che puoi…se cerchi con quegli ingredienti di fare un risotto al tartufo d’Alba non ci riuscirai mai e sbagli tu a provare a farlo.
Giovanni onestamente, tirare dentro in singolo errore di mallet come quello di Mauro che non durò neanche una partita è segno di prevenzione.
Non ha solo messo a posto la difesa. (Oddio giá dare degli obbiettivi SMART come fece lui è una novitá, ma noi siamo bravi a parlare). Ma scherziamo?
@Stefo: cosa significa “non promise mai nulla”? Allora ti cito @malpensante e dico: “ma il contratto principesco lo aveva, quindi erano cazzi suoi”. Poi scusa, ma non mi pare che Brunel abbia mai detto che bisogna giocare sempre e comunque alla mano, anche se non si riesce ad avanzare di un millimetro. Ma il gioco è fatto di attacco e difesa. Io ricordo un Fra-Ita finito 25-0, nel quale difendemmo alla morte, ma non superammo mai la metà campo. Si può mai vincere giocando a quel modo? Attenzione, non sto dicendo che preferisco Brunel a Mallett, per me sono eccellenti allenatori, entrambi con pregi e difetti. Dico solo che entrambi sono stati accolti come eroi ed entrambi gettati nella polvere. Ricordi chi furono alcuni di coloro che fecero la “guerra” a Mallett? Lo Cicero e Munari. Il primo, perchè venne messo da parte, e si riconquistò il posto dopo due anni di duro lavoro in Francia: tanto di cappello a lui, però in un’intervista di un paio d’anni fa ha detto che la nazionale arrivò in NZ per la RWC2011 senza alcuna speranza per causa di Mallett. Ora qui e altrove, abbiamo letto di gente che vorrebbe che i veteranni non fossero intoccabili, che il loro posto possa venir messo in discussione, ecc. Te lo immagini Brunel che tiene fuori qualcuno di loro? Apriti cielo, già solo per la questione-Mirco lo scorso inverno ci son state discussioni che manco la portiera del mio stabile! E Munari? Vai a risentire la sua telecronaca dell’ultimo minuto di Ita-Fra del Flaminio 2011, quando, rivolto a Raimondi, esclama: “Guarda, ti dico una roba: mi fà piacere per Mallett, toh!”. Non ha mai fatto mistero che non amasse Mallett e perchè? Perchè non parlava con i club. Quale fu la verità: non comunicava con i club o non andava a fare atto di ossequiosa riverenza ai “mandarini” del rugby italiano? Capisci perchè sostengo che i CT stranieri della Nazionale, al di là dei loro meriti o torti, stiano divenendo un bersaglio troppo facile?
@gsp: a parte che quello di Mauro fu un errore grande come una casa che mai e poi mai ti aspetteresti da un allenatore del suo calibro. Ma vogliamo parlare di Masi fatto giocare prima ala, poi apertura ed infine estremo (per chi si lamenta che Brunel non lo fà giocare centro, dimostrando di aver memoria corta) all’interno della stessa gestione? Vogliamo parlare di certi giocatori accantonati con un po’ troppa faciloneria (vedi Marcato), pur non disponendo di alternative affidabili? Vogliamo parlare del 6N 2009 (quello del decennale!) dove si presero batoste tremende, giocando un rugby inguardabile, l’unica Nazionale che sia mai stata fischiata al Flaminio? Vogliamo parlare dell’ossessione difensiva che ci portò a perdere nello stesso 6N con l’Irlanda 19-3 e con la Francia 25-0, passando la metà campo si e no 2 volte in 160 minuti? Allora son io prevenuto o qui qualcuno ha memoria corta?
no va be’ giovanni, se devi riprendere marcato allora qui vuoi riscrivere la storia ed io non ho voglia ne’ tempo. marcato ha giocato piu’ in nazionale che nel club, ed e’ stato lasciato a casa quando il campo col club non lo vedeva. diciamo che pochi hanno creduto in marcato come ha fatto lui. ma non poteva mica imporre al club di farlo giocare? l’eccellenza era come il top 14.
masi da estremo ha fatto molto molto bene e qundi vale almeno la stessa menzione. anzi se metti sullo stesso piano un errore di 60 minuti ad inizio gestione ed una stagione strepitosa di masi, mi sa che manca un po’ d oggettivita’.
su masi apertura poi, che ha fatto fino all’anno scorso in difesa? non te ne sei accorto?
anzi quello e’ proprio l’esempio di come si agisce in modo logico. c’e’ un problema serio di difesa sul canale centrale. lui lo risolve alla ben meglio, e tu lo critichi? c’e’ un problema calci? prendi quelli che in squadra, li fai provare. chi segna di piu’ vince e si allena a calciare. e’ proprio quello il concetto di fare il meglio con quello che hai. e volgiamo vedere le statistiche?
e quello e’ anche un’altra dimostrazione che il cervello rugbystico di mallet e’ superiore. l’importante non e’ come gioca masi, ma come gioca la squadra. masi gioca dove e se serve.
ah e la magia di mettere centri all’ala, era perche’ ali non ce n’erano, e non e’ che non ne abbia provato. Brunel invece ha tutti gli strumenti e testati pure.
dai Giovanni su, queste cose erano chiare all’epoca ma adesso sono assolutamente evidenti.
@gsp: come mai Masi non gioca apertura ai Wasps? e perchè non venne provato all’apertura neanche agli Aironi e in Francia. Eppure di un’apertura avevamo bisogno come il pane. Cmq, sulle partite in cui non superavamo la metà campo vedo che non dici parola.
Così come non ti esprimi sulle polemiche che accompagnarono la sua gestione e che ho ricordato sempre, rispondendo a @Stefo. Lo Cicero disse che, in NZ nel 2011, una parte dello spogliatoio non lo seguiva. Tradotto: non vedevano l’ora che se ne andasse.
Gianni, la risposta e’ molto molto semplice. non e’ importante dove gioca masi ma come gioca la squadra e dove masi e’ piu funzionale alla squadra.
che il gruppo non fosse contento e’ sempre cosi’. il CT deve guidare e gli altri devono accodarsi. alla fine i giocatori volevano fare un gioco piu’ aperto. adesso lo fanno. chi ha avuto ragione, i giocatori o mallet? l’ha ammesso anche Brunel.
poi, masi non gioca apertura con i Wasps (ma gioca anche estremo)? ma che domanda e’ dai. ma parliamo in modo serio.
scusami giovanni, ‘parlare in modo serio’ e’ un po’ irrispettoso. pero’ volevo dire che sono due contesti completamente diversi.
Perfetto, allora facciamo giocare Cittadini in terza linea, tanto non son importanti i ruoli ma come gioca la squadra.
va beh…
Giovanni io i giocatori che sputano sul piatto dove hanno mangiato quando un allenatore va via non lo prendo molto in considerazione…i “e’morto il re viva il re” lo lascio anche da aprte, se hanno un problema che lo dicano a chi di dovere quando il tecnico…Lo Cicero poi ha avuto i suoi problemi personali con Mallet che anche tu hai ricordato quindi onestamente quello che dice lo prendo con le molle sia su quello che quello che dice ora sul gruppo azzurro…se fai parte di quelli che si eccittarono come verginelli davanti alla prima volta per i giocatori che sputarono su Mallet quando questo se ne ando’ amen, di certo per me non vuol dire molto, se avevano tutti sti problemi potevano parlarne quando Mallet c’era…farlo quando e’ andato e’ da paraculo e basta.
Se i giocatori ora hanno problemi con il tecncico che aprlino con chi di dovere ORA, se di nuovo sputeranno su Brunel quando questo non ci sara’ piu’ saranno paraculo e basta…giusto per capire che avro’ lo stesso metro di giudizio.
E ti faccio un esempio per farti capire: nessun giocatore irlandese andato Kidney e’ andato in pubblico a sputare sull’allenatore, non l’ha fatto enanche questa stagione dopo il 6N ma ti posso assicurare che l’ultimo anno Kidney ed i giocatori erano su posizioni completamente diverse…le cose i giocatori le hanno espresse a chi di dovere senza attaccare pubblicamente il CT dopo che se n’e’ andato, al limite alcune critiche le hanno fatto quando Kidney c’era ancora (Heaslip) assumendosi la responsabilita’ di quello che dicevano con il CT ancora in carica.
Sulla diatriba del gioco MAllet-Brunel Giocanni onestamente ognuno avra’ la sua opinione…io in Mallet vedevo razionalita’ e pragmatismo e cercare di cucinare la miglior ricetta possibile in base agli ingredienti a disposizione pur facendo errori anche imbarazzanti anche lui, in Brunel vedo uno che non si rende conto degli ingredienti che ha e prova una ricetta che non ha nulla a che fare con tali ingredienti.
Gli ingredienti sono quello che sono perche’ il padrone del ristorante quelli ti da, ma il cuoco ce ne sta mettendo di suo.
@Stefo: vedo che finalmente ci capiamo. Non mi eccito affatto quando i giocatori sputano contro l’ex-allenatore. Anzi, fui critico verso le esternazioni di Lo Cicero, sia a novembre scorso sia qualche giorno prima dell’inzio del 6N a febbraio. Ho portato l’esempio suo (e di Munari) verso Mallett per dare un’idea di un certo clima di chiusura che il rugby italiano ha verso chi viene da fuori.
Ti dico di più: io fui critico verso certe decisioni di Mallett durante il suo quadriennio, ma gli ultimi mesi ebbi la sensazione che avesse fatto tesoro di certe esperienze ed avesse capito come correggere la barra. In più si era preso a cuore la possibilità di far crescere il rugby italiano e difatti pregò e sconguirò la FIR di non mandarlo via, arrivando a dire di accontentarsi anche solo di altri due anni di contratto, pur di poter portare avanti certi progetti che aveva in mente. Fu una cosa che mi fece parecchio riflettere all’epoca e mi chiesi se non si stesse facendo un errore a mandarlo via.
Giovanni ma e’ da stamattina che ripeto la stessa cosa: gli ingredienti son quello che sono ma cio’ non esclude che il cuoco abbia le sue colpe…
@mal tu credi che “italiani non buoni x il rugby”
bergamasco MEDIANO sia migliore di brunello?
io credo che la fesseria piu’ grossa e’ aver mandato
via JK.
6N, non lo dico io, basta guardare cosa abbiano fatto, e con chi. Poi prendi il ranking, vedi dove eravamo all’inizio e dove ci ha lasciati l’uno, dove ci ha preso (compreso un mondiale da esonerato e con Bocchino al posto di Gower) e dove stiamo adesso. Soprattutto come ci stiamo. Quanto ai giocatori che sparlano dell’allenatore io non ho sentito una parola da Parisse contro Mallet, tanto meno dopo l’esonero. Neanche da Lo Cicero perché quando parla non lo sento proprio. Capita ogni tanto anche qui, ma non con te.:-)
” se oggi non raccogliamo è perché ieri non abbiamo seminato ” e io modestamente aggiungo quello che era seminato abbiamo estirpato……..Parliamoci chiaro . Brunel ha ereditato una squadra che aveva una mischia quasi imbarazzante nella sua forza, allenata probabilmente (Orlandi) non dall’ultimo dei pirla, o no ? Pero’ venne allontanato in malo modo , stessa cosa per quel sudafricano che allenando i punti di incontro aveva portato la difesa azzurra a livelli consoni all’alto livello mondiale, anche lui cacciato. Il tutto venne concentrato su Brunel, i risultati sono sotto gli occhi di tutti…… Ecco il punto è questo, se avesse avuto l’umiltà di partire dal lavoro svolto dal predecessore, apportando miglioramenti senza farne tabula rasa, forse forse ora non saremmo in questa, ormai drammatica, situazione.
INFATTI…. hai perfettamente ragione !! Ci MANCA la CONTINUITA’ (che poi sarebbe uno dei Principi del gioco). Permettiamo ad ogni allenatore di venire e dire la sua, tanto “questo” prende i soldi 2-3 anni e poi va fuori dalle scatole senza troppi problemi (e gli ingaggi non sono proprio noccioline). Anche in questo caso NON impariamo dai migliori. La Nuova Zelanda con l’attuale Hansen ha dato CONTINUITA’ al lavoro di Henry, portando gli AB al livello attuale. NOI invece azzeriamo tutto, non teniamo conto di chi lavora bene e MERITEREBBE di mantenere il ruolo…NOI pendiamo dalle labbra dei “guru” che ingaggiamo e poi, quando vediamo che annaspiamo in termini di risultati, lo buttiamo giù dalla torre !!! NO NO….non si fa così !!! Sui migliori BISOGNA INVESTIRE così che possa a loro volta costruire bravi tecnici che diano la continuità necessaria ad una FILOSOFIA DI GIOCO….che in realtà è la cosa che più ci manca !!!!! Noi scimmiottiamo ma non abbiamo una nostra filosofia. Avevamo la Mischia ordinata come punto fermo, ora neppure quella !!
Anche in Giappone, considerata l’attualità, ha dato continuità con E.Jones al lavoro fatto dall’ottimo Kirwan . Noi azzeriamo ogni tre anni sempre tutto…..
Esattamente, infatti guarda cos’ha costruito il Giappone con il materiale umano a disposizione, perchè geneticmaente parlando non sono proprio dei colossi sudafricani 🙂 Ma un FILOSOFIA di gioco abbinato alla DETERMINAZIONE giapponese, ha dato origine a questi risultati ! Con l’aiuto di due signori come Kirwan ed Eddy Jones.
Finchè il nostro sistema non sarà in grado di produrre allenatori adatti a gestire le squadre di alto livello, sarà arduo avere continuità nella conduzione tecnica della nazionale. Avete citato Kirwan, Henry e Hansen, tutti kiwis: sarà un caso che sulla panchina AB siedono SOLO neozelandesi?
La nazionale la possiamo vedere tutti e quindi si espone alle critiche, il lavoro quotidiano delle giovanili, delle scuole rugby e minirugby non lo vede nessuno (tranne qualche genitore che vi accompagnano i propri figli) ed invece è lì che si pongono le fondamenta di chi vestirà l’azzurro un domani.
Giovanni, se fai mente locale a come sia cambiata negli anni e continuamente la corazzata nera, in tutti gli aspetti del gioco e molto meno negli uomini, ecco cos’è per me la primissima fascia (e scuola) dei tecnici.
Sono d’accordissimo: tanto di cappello a loro ed al loro modo di lavorare, a tutti i livelli. Resta il fatto che, se da venti anni circa a questa parte, abbiamo deciso di affidarci a stranieri, come guida tecnica della nazionale, è perchè riteniamo che gli italiani non siano sufficientemente esperti/capaci per ricoprire quel ruolo.
Giovanni è proprio quello l’errore fatto negli ultimi anni, parlare di italiani, kiwi, scuole ed asili vari. Ci sono solo allenatori di prima fascia, seconda fasci, terza fascia e cosí via…
@gsp: su questo son d’accordo con te (e con @mal). Dicevo solo che un certo tipo di scelta è (purtroppo) obbligatoria a causa del nostro sistema che non produce abbastanza allenatori. Mi auguro di poter vedere presto susseguirsi allenatori italiani sulla panchina azzurra.
“Purtroppo, nemmeno aver giocato contro nazionali più abbordabili ha aiutato”… Mmm, definire Fiji e Samoa squadre abbordabili mi sembra un po’ eccessivo, basti considerare, ad esempio, che con Samoa, in tutta la nostra storia rugbystica, abbiam vinto solo una volta, ad Ascoli.
Per il resto, l’analisi di Roberto sembrerebbe non fare una piega, a meno che non si consideri che è viziata da una contraddizione di fondo: è vero, il nostro Movimento è privo di profondità, non investe sulla base, né sugli skills né sulla formazione di chi queste cose dovrebbe insegnarle, ma, scusatemi, un anno fa, quando si vinceva contro Francia e Irlanda, il nostro Movimento stava forse meglio, il Benetton aveva una Academy sua propria, la nazionale un allenatore dei calci e/o degli skills?
Non è, invece, che qualcosa si è rotto nello spogliatoio e Brunel non si trova più nelle migliori condizioni per guidare il gruppo?
Siamo sicuri che un gruppo così sbandato ed abbandonato a se stesso, per il solo fatto di venire guidato fino ai prossimi Mondiali dal medesimo tecnico, possa performare al meglio delle proprie possibilità?
Beh dai, più abbordabili rispetto a Sudafrica o Australia, con cui giochiamo praticamente tutti gli anni, e con cui la sconfitta è certa (anche se quella volta a Firenze….)
Contro chi dovremmo giocare? Purtroppo nel rugby le nazionali con un livello vero sono 15-16.
Ti ricordo che proprio la Georgia (15esima) che tu conosci ben meglio di me 🙂 pochi giorni fa, in casa, ha battuto l’Uruguay (20esimo) per 23-13 faticando (ho visto solo gli ultimi 20′ e in quelli almeno, ti assicuro non si scherzava). Se fosse come dici dovrebbe esserci una differenza da tramutarsi in almeno 60-70 punti e negli ultimi 20′ divertirsi. Comunque è solo una precisazione cui tenevo per chi sta sotto la 16 posto ( e nel caso c’arrivassimo noi 😉 ) comunque capisco la logica del discorso e mi sta benissimo giocare con Isolane e Giappone. Comunque su queste prospettive ho scritto un “pippone impressionante” sotto, se qualcuno tempo e voglia…
Siamo alla farsa finale: la strategia della FIR ricorda tanto un ristoratore improvvisato che investe tutto nell’ingaggio di uno chef di grido e per pagarlo risparmia acquistando cibo scadente!
Allora potevano chiamare Chef Rubio……e fare la terza edizione di FEDERAZIONE DA INCUBO !!! 🙂
Bellissima!
Concordo pienamente con te, è un’ottimo esempio !
Comunque, mio parere personale, si vede lontano un chilometro, che l’uomo è costretto a dire e sostenere cose e situazioni che stridono con i suoi progetti. A me pare che chi lo ha assunto gli abbia dato carta bianca su determinate iniziative. E chi è arrivato in seguito le abbia stracciate ribaltando le carte in tavola, dicendogli..io son io e tu non sei un cazzo. Qui si fa come dico io, gioca chi dico io, allena chi dico io (e tu non vai bene) lo staff, lo decido io. Naturalmente in pubblico tu sostieni ciò che dico io. Al che la cosa diventa insostenibile, per una persona che abbia un minimo di carattere personale. Diciamo che è l’impostazione simile a quella di un club dell’eccellenza. Ah dimenticavo la schiera di cagnolini dudu che circondano il padrone che scodinzolano intorno alle caviglie pronti a prendere il posto del malcapitato di turno.
A me pare chiaro che Gavazzi gli ha fatto capire, in separata sede, che non crede nel suo progetto e lo ha “commissariato”. Brunel ha capito l’andazzo, e ha tirato i remi in barca, recita la parte fino al mondiale, chiama chi vuole Gavazzi, fa quello che dice Gavazzi, e intanto si prepara a tornare a casa.
Comunque credo che molto sia dovuto anche alla poca motivazione di tanti nazionali. E’ impossibile che gli stessi giocatori che solo 15 mesi fa andavano in meta con la Francia dai propri 22, che giocavano alla pari con l’Inghilterra a Twickenham ora sembra si stiano passando una saponetta invece del pallone.
Scusate fosse vero quello che dite alora Brunel non avrebbe alcun carattere e dignita’ e se ne dovrebbe andare.
Sullo staff vi ricordo che De Carli e’ arrivaro su espressa richiesta d brunel che ha deciso di restare senza allenatore della mischia ed occuparsene lui in attesa che De Carli fosse libero dal Perpignan cosi’ come Berto mi pare sia uomo indicato da Brunel.
Non per difendere Gavazzi che e’ quello che e’ ma non diamo neanche dgli alii finti a Brunel.
Berot non Berto ovviamente
Ah, ecco…
che dopo, a tale Berto, non ci aggiungi una enne finale e dai la colpa a me…
Jean Berto’
anche John Burton suona bene!
stefo, vedo che non sai come gira a certi livelli. Perchè se ne dovrebbe andare? per stracciare il contratto e perdere il vantaggio economico di farlo rompere alla controparte?
De Carli non è arrivato su espressa richiesta di Brunel…informati !!!
Si certo boh…anche Berot gli e’ stato imposto?
Sul dimettersi, io ho parlato di dignita’, che poi uno preferisca i soldi e’ una scelta sua ma allora non ha dignita’.
cosa possiamo fare noi tifosi?
organizzare una protesta simbolica contro la gestione dell’alto livello e a favore del rugby di base…
se alla prima di campionato in pro12 nessuno si presenta al botteghino (in eccellenza la cosa non si noterebbe più di tanto), se al primo TM autunnale nessuno compra un biglietto (che la FIR li regali ai bambini del minirugby piuttosto), e se invece andiamo tutti a vedere la prima partita del campionato under18 più vicina a casa si lancerebbe un segnale…
certo è che la cosa andrebbe organizzata: chiedo ai candidati di questo forum di esprimere la loro opinione su questa iniziativa…
Ottimo !!!
se riuscissimo ad organizzare una cosa del genere,ognuno su una fetta di territorio che gli compete forse qualche segnale lo riusciremmo mandare.
Ma sarebbe più enfatico che fossero le società a tutti il livelli alla prima di campionato presentarsi in campo e non giocare…….
Quotone!!!!! I cambiamenti vengono dal basso…da noi !!!
iniziativa interessante, rimane da capire se chi compra i biglietti e si fa le trasferte TM o 6N è anche disponibile a sostenere il rugby locale, o invece gli interessa solo lo “spettacolo” del cosiddetto alto livello…
Cosa avete ingurgitato stamattina ?? 🙂
Boicottare la Nazionale non mi sembra un bel gesto nei confronti dei giocatori che ci stanno mettendo l’anima ma non hanno la giusta preparazione per competere con signore squadre. Pero’ mettere qualche bel striscione con il nostro disappunto (nei limiti della legalita’) e mostrarlo a livello internazionale, dovrebbe far vergognare non poco i colpevoli di questo tracollo del movimento. Mi chiedo anche se sia possibile a livello di club organizzare un “Extraordinary general meeting” (come e’ successo in Galles) e fare un ONESTO punto della situazione ed eventualmente andare ad elezioni anticipate. Bah, io la butto li”!!
@HumptyDumpty, this is not….football!!!
@hrothpert, lo so, e mi vergogno solo al pensiero di essere paragonata a un tifoso di calcio. Ma a mali estremi, estremi rimedi … D’altronde siamo un paese di scioperanti e manifestanti e lo sappiamo fare bene, basta mettere striscioni propositivi, non offensivi 😉
@fracassosandona l’unica cosa sensata che hai scritto negli ultimi mesi
bravo…..
Ottimo articolo sottoscrivo,quoto al 100% e aggiungo se Gavazzi non cambia registro in fretta,riformando settore tecnico federazione,accademie ,arbitri andremo sempre peggio.
E se proprio non riusciamo ad avere idee su come strutturare la federazione meglio un copia ed incolla,del sistema Irlanda ad esempio.
Qualcuno parla di agire e fare qualcosa contro questa dirigenza ….Si potrebbe innanzitutto protestare con striscioni e quanto altro di lecito…..e far sì che la squadra che scenda in campo,decida di lasciarlo perdendo a tavolino e chiedendoriforme serie del sistema!
Bisogna mettere spalle al muro Gavazzi e fargli patire una figura internazionale in mondovisione!!!!
Continuare a dire sempre le stesse cose aiuta a portare consapevolezza alla “popolazione del mondo del rugby” e a creare una opinione comune, il passo successivo è trovare una o più soluzioni e successivamente a renderle operative.
Come mi ripeto da tempo il problema principale non è tecnico ma politico. E quando il problema è politico e l’ambiente creatosi è clientelare, dobbiamo aspettare la fine del mandato in quanto il sistema difende in primis gli interessi personali e i privilegi acquisiti.
Questa situazione che è presente in tutta Italia purtroppo giunta anche nel rugby non assicura la certezza che a fine mandato ci sia la possibilità di cambiare (notiamo una continuità tra Dondi e Gavazzi), chi di voi sarebbe disposto a rinunciare a soldi, interessi e privilegi solo per l’interesse comune, per il bene del movimento ?
Purtroppo il nostro modo di essere Italiani in tutti gli ambienti ci ha portato ad accettare e subire questo modo sociale di gestire gli interessi comuni, la consolazione è che non è solo rugbistico , la certezza è che con grande difficoltà molleranno “l’osso” finchè ci sarà la certezza di mangiare e quando lo molleranno per loro volontà vuol dire che non c’è più convenienza a sostenere il sistema.
Cambiamenti probabilmente ce ne saranno perchè all’evidenza non si può non far nulla ma saranno sempre orientati a mantenere il “sistema”. Noi spettatori passivi e inerti continueremo a partecipare all’arena dialettica.
Ma certo che è tecnica, la politica è una ossessione eccessiva di troppi qui. Non è salutare.
L’elezione è andata cosí, a chi non va bene si metta a lavorare per la prossima elezione. E nel frattempo lavori.
Non pensate che a livello base all’estero i formatori siano pagati più di un rimborso spese. E quelli pagati hanno esperienze di campo importanti e pro. Non è che prendi il patentino e ti pagano.
L’elezione è andata così, quindi “tutto va bene, madama la marchesa”…?? Se uno vince le elezioni ciò non vuol dire che diventi automaticamente “incriticabile”, nè che se ci sono dei problemi bisogna far finta che le cose vadano bene. Poi, scusa, ma il primo che dovrebbe aver a cuore il buon funzionamento del sistema-rugby italiano non dovrebbe essere proprio il Presidente della FIR? Secondo te Gavazzi è contento e soddisfatto di come stanno andando le cose? O gli basta pensare che sia tutta e sola colpa di Brunel, di Munari, di Innocenzi, dei giornalisti cattivoni e delle mamme italiche troppo apprensive???
Io credo che gsp stia cercando dire qualcosa di diverso anche ieri e non avevo capito, non penso che gsp stia negando i problemi del movimento nel suo insieme e gli errori sia di Gavazzi e di chi l’ha preceduto su formazione e sviluppo, credo che gp stia dicendo, va bene questo ma ci sono anche degli errori specifici di Brunel cosa che sta venendo abbastanza sorvolata da parte sia dei media che da parte degli appassionati.
Ed infatti si deve criticare, eccome. E di certo non c’è da essere contenti dello stato delle cose.
Ma se hai (tu generico) un pò di onestá intellettuale, devi ammettere che non si possono giudicare le politiche formative di gavazzi perchè ci vuole tempo. È da folli poi giudicarle prendendo spunto dalla nazionale. Si vedono quelle del primo Dondi. Quindi puoi solo paragonare quello che c’è oggi rispetto a quello che c’era 10 anni fa. Come metodo.
Aggiung,o e grazie a stefo che mi da la possibilitá di chiarire. Possiamo parlare un pò degli errori di Brunel? Possiamo giudicare Brunel per il lavoro che fa?
Però non mi pare che si sia vista alcuna discontinuità finora rispetto alle politiche formative dell’era dondiana o mi sbaglio io? Nei mesi e nelle settimane scorse ho letto le testimonianze di vari genitori che accompagnano i propri bimbi alle scuole rugby, raccontare le proprie esperienze ed i propri dubbi circa le capacità ed il modo di procedere di taluni formatori nonchè sulle strutture a disposizione. E nessuno di loro nominava Gavazzi o la FIR, quindi direi che non mi parevano prevenuti.
Giovanni i problemi ci sono, e Gavazzi sta proseguendo sullo stesso solco di Dondi, d’altra parte e’ stato indicato da Dondi come suo successore.
Il punto e’, possiamo per un secondo dare per assodate queste cose che ci ripetiamo da anni e parlare degli errori specifici di Brunel?
@gsp: guarda io non sto a difendere Brunel. Per quel che mi riguarda potrebbe andarsene anche oggi stesso, ma voglio mettere in evidenza una cosa. Arriva Mallett, tutti a salutarlo come il messia che cambia le sorti del rugby italico e, due anni dopo, tutti (o quasi) a ritenerlo una sorta di cretino, pieno di colpe ed errori (alcuni li commise certo). Si volta pagina, arriva il francese, stesse scene: dagli altari alla polvere nel giro di due anni. Vogliamo tutti quanti una bendetta volta finirla di pensare che basta “l’uomo forte” da solo a trasformare l’acqua del rugby nostrano in vino pregiatissimo?!? La si vuole finire una buona volta di pensare che la base e le attività giovanili siano un’entità a parte rispetto al alto livello? Vogliamo metterci in testa che TUTTI devono lavorare al meglio ed in maniera razionale e coerente se si vuole sperare di produrre frutti buoni per il 6N, i mondiali, la CL e le coppe?
Giovanni quello che dici e’ verissimo, i problemi di formazione e sviluppo ci sono, e sono stati ampiamente affrontati da anni, si e’ discusso e stradiscusso al riguardo…no l’alto livello non e’ cosa a se stante, figurati se io penso una cosa del genere, pero’ allora la domanda che ci si pone diventa: allora il livello e’ questo punto e basta, il gioco che viene espresso e’ il massimo che si puo’ fare. Ora io reputai fin dall’inizio che Brunel fece certe sparate da sborone, assieme a pochi altri dopo il 6N 2013 predicai la calma e a non montarsi la testa pero’…pero’ pur reputando che il movimento nel suo insieme sia anni luce indietro come formazione e sviluppo onestamente penso che questa sqaudra possa esprimere qualcosa di meglio che non vuol dire vincere ad Apia o Suva ma almeno avere delle prestazioni migliori se messa in campo tatticamente meglio.
@Stefo: certo che questa squadra può esprimere qualcosa di più e meglio rispetto a quanto visto negli ultimi 10 giorni. Se hai avuto modo di leggere quanto ho scritto due giorni fa, ho detto che non c’era nulla da salvare della prestazione contro le Samoa. E ieri ho aggiunto che affermare che quanto successo “in mischia sia stato un incidente” significa prendersi in giro. Nei giorni successivi alla partita con Fiji avevo fatto un elenco sintetico ma preciso di cosa, a mio avviso, non va in questa squadra (attacco, difesa, facilità nel crollare mentalmente nei momenti duri, difficoltà a portare punti a casa nei momenti di superiorità, mancata o minore crescita tecnica di taluni elementi in ruoli-chiave, ecc.). Quello che non vorrei è che ci si concentri tanto su cosa non stia funzonando al vertice della piramide e si trascurasse ciò che avviene alla base o nella zona intermedia della piramide, dove abitudini e comportamenti sedimentati continuano a permanere a causa della poca o nulla visibilità agli occhi di noi appassionati e dei giornalisti.
Nessuno Giovanni si ferma al vertice della piramide, i problemi del movimento sono noti a quasi tutti da anni, il problema e’ che pero’ non si puo’ neanche incensare un CT perche’ 18 mesi fa ha vinto 2 partite al 6N e perche’ questo e’ il movimento, la squadra non e’ una squadra di prima fascia, nessuno sano di mente pensa si possa andare ad Apia a vincere (per carita’ l’anno scorso quelli dai facili entusiasmi sparlavano di giocarsela in Sud Africa contro I Boks ma va beh la cosa si commentava da se) pero’ un CT che mette in evidenza i tuoi limiti e non sfrutta i tuoi punti di forza e’ un porblema di suo anche quello…perche’ e’ questo che vediamo una squadra che cerca di praticare un rugby che non e’ nelle sue corde, quelli che erano i punti di forza ormai andati…io ti ricordo la partita contro l’Argentina di Novembre: non hanno fatto nulla di eccezionale, anzi erano bruttini ma hanno fatto discretamente l’ABC: difesa, set pieces, gioco al piede ed hanno vitno. e’ da un anno che l’Italia fatica a fare bene l’ABC.
@Stefo: sulla partita con l’Argentina, posso chiamare a testimone @San Isidro. Ci ritrovammo fuori lo stadio, pochi minuti dopo la conclusione della partita. Ci guardammo in faccia sconsolati, poi io dissi: “Molto molto male, bruttissima sconfitta che mi ha dato sensazioni molto negative. Per certi aspetti prestazione peggiore che con Aus e Fiji. Mi aspettavo ben altro (leggi anche reazione d’orgoglio)”. Lui disse di essere sostanzialmente d’accordo con me.
Magari dico una str***, ma credo che da altre parti il corso duri qualche settimana perché poi diventa un lavoro vero e proprio, stipendiato. In Italia, con la situazione attuale, è quantomeno difficile che un allenatore del medio livello venga pagato abbastanza da viverci, e di conseguenza è difficile pretendere che quel qualcuno molli il proprio lavoro principale per settimane…
Pensavo fosse ora di fare una analisi seria su come e cosa non va in questa squadra. Ed invece ancora alibi.
Ed alibi non sono necessariamente cose false. La formazione è un problema vero, come lo è il caldo umido ed il fine stagione. Problemi reali, ma se li usi per non prenderti le tue responsabilitá diventano alibi.
Poi una semplice considerazione. Non esistono nessi logici tra lo stato di questa nazionale e boicottare Gavazzi. Se lo volete fare, fatelo, di ragioni ce ne sono. Ma lasciate la nazionale in pace.
Poi che la panchina di Brunel scotti ne ha perse tredici e vinte una. Non è una cosa normale a tutte le latitudini?
E’ normale invece una Federazione che usi i soldi per farsi la sede nuova di zecca, invece di investirli sulle attività di base? E’ normale che un allenatore di una delle due franchigie vada a fare uno stage tecnico all’estero di propria spontanea iniziativa ed a spese sue? Forse gli intelligenti siamo noi e i fessi gli scozzesi che si apprestano a destinare 20ml di sterline sulla crescita della base?
Ed infatti fai bene a protestare ma queste cose non centrano un fico secco con la nazionale.
Poi 20mln prima di spenderli devi averli.
Magari se hai 1 milione solo a disposizione, ci pensi su bene prima di farti la sede nuova. Se guadagno mille euro al mese non vado in concessionaria a comprarmi la BMW, mentre a casa mi manca la tazza del cesso dove andare a fare i bisogni.
Son cose che non c’entrano ora, ma che c’entreranno parecchio tra 5-10 e 15 anni…
Fai bene a protestare, ma che centra con la nazionale e con le cose che si possono sistemare per la nazionale nei prossimi 5 anni?
la nazionale e’ la piramide di un movimento senza
MERITOCRAZIA finito il mondiale 2015 poi vedremo
con chi si gioca…….
e’ del tutto inutile aprire accademie centri di formazione,
se non ci sono tecnici preparati e di livello.
informati quanti piccioli prendono i preparatori,allenatori,
delle u.18,u.16, nei club di eccellenza e poi mi dirai.
Lasciamo perdere quelli federali ogni commento ……
vedi i risultati ottenuti negli ultimi 10 anni.
2 vittorie con i cardi,
1 vittoria di pirro contro i gattini.
x il basket americani
x il calcio brasiliani
x il rugby nuova zelanda.
Comunque siamo sempre alle solite: a Giugno devono andare i giovani, punto…anche l’anno prima del mondiale che tanto in realtà macano 15 mesi!!! Metti pepe al culo ai senatori così non si sentono sicuri del posto, fai riposare i più stanchi perchè ragazzi, dopo un anno di campionato arrivi logoro fisicamente e mentalemente e fare un mese dall’altra parte del mondo secondo me ci vai contro voglia…mentre un giovane che deve farsi conoscere e notare ci va a nuoto!!!
Prendete dei nomi a caso: Ghiraldini, Barbieri e Bortolami secondo voi sono andati con gli stessi stimoli di Manici, Chistolini e Palazzani?!? Ovvio che non si deve snaturare la squadra, altrimenti poi porti una sorta di nazionale b che non avrebbe senso però almeno 6/7 elementi dovevano stare a casa.
Comunque la squadra per me ce l’ha già in testa (o forse è la mia) ed è molto differente da quelle che hanno giocato le ultime due partite:
McLean, Sarto, Campagnaro, Masi, Esposito, Orquera, Gori, Parisse, Favaro, Zanni, Minto, Geldenuyus, Castrogiovanni, Ghiraldini, DeMarchi! Sono ben 9 giocatori diversi dall’ultima partita!!!
Si kinky ma molti di questi hanno gicoato nell’ultimo anno ed i risultati son quelli che sono…non e’ l’ULTIMA partita il punto della discussione sono 14 partite (quattordici) di fila dove risultato e gioco sono mancati tranne pochi sprazzi qua e la’.
Si è vero, ma parliamo di una mischia rivoluzionata che cambia non poco la squadra!!! Molte volte si fa un sacco di dietrologia!!! E’ vero che il sistema italiano è messo molto male e bisogna rifondarlo, ma tanto da qui al mondiale le cose non le cambi e se inizi a cambiarle i risultati li vedi dopo almeno 5/6 anni, quindi adesso Brunel e staff si dovrebbero chiudere a riccio e pensare al materiale su cui devono lavorare e ripeto la squadra “tipo” è molto ma molto differente da quella delle ultime due uscite con molta più qualità! Se prima parlare di squadra stambilmente nelle prime 8 del ranking era un azzardo certo adesso secondo me stiamo in una posizione che non è la nostra!!!
Kinky mischia, 3/4, mediana sono un anno che a parte gli sprazzi non girano, sulla mischia ti ricordo a Novembre come ando’ esclusa ovviamente le Fiji con tanto di Tinello di Munari sul fatto che non si erano ben recepite neanche a Treviso le nuove regole.
Poi non capisco ci si dice che mai c’e’ stata tanta profondita’ di scelte, qualita’ ma se si perde allora non avere i soliti volti noti e’ il problema?
Sulla posizione nel ranking sappiamo come funziona il ranking quindi per me e’ relativa come cosa, di certo c’e’ che questa squadra non vale di sicuro le primi 10-12 posizioni al mondo nell’ultimo anno.
Cavoli, ‘sta storia della mischia sta rompendo le balle ormai: è da settembre che si sente dire che abbiamo dfficoltà con le nuove regole, sia dalla Nazionale che dalle franchigie che dai club. Le regole son cambiate per tutto il mondo, come mai siamo rimasti gli unici a parlarne ancora (mi riferisco ai tecnici, non a chi ne scrive qua)?
Stefo, togli 9 titolari alla Nuova Zelanda (titolari veri, perche poi sappiamo e vediamo benissimo che quando è ora delle partite che contano giocano sempre quelli da anni) e vediamo se vince il Tri Nation…la profondità loro ce l’hanno per ogni ruolo….ma se togli 9 titolari ho i miei dubbi che la qualità sia la stessa!!! Vorrei vedere la Nuova Zelanda A contro la Nuova Zelanda B come finisce!!
parliamo dei settori giovanili
anno dopo anno vedo sempre la stessa scarsa qualita’
anche ieri una partita di barrage u16 peril settore elite sempre gli stessi errori
presa palle alte vanno con le braccia in altoe spesso cade la palla
i passaggi approsimativi
calci molti alla sperindio con assoluta mancanza di tecnica soprattutto in quelli di spostamento
placcaggi approssimativi molti alti…si vedono pochissimi placcaggi tradizionali classici
ragazzi si parte dalla qualita’ degl’allenatori dei settori giovanili…
facciamo arrivare allenatori stranieri irlandesi gallesi inglesi francesi quelli che volete ma di queste nazioni che insegnino ai nostri le skills
e facciamo si’ che i nostri allenatori le insegnino perche’ mi sembra evidente che non lo fanno nel modo migliore
poi una cosa e’ evidente …non insegnao piu’ a saltare l’uomo…viste le partite delle nostre nazionali giovanili o emergenti sono pochi quelli che fissano l’uomo e lo saltino con finta…c’e’ un modo di attaccare a schemi piatti ma pochi sanno saltare l’uomo…si vede che anche questa fase non viene piu’ insegnata
si parte da qua’ e basta per mgilorarsi…ol diciamo da anni ma e’ sempre lo stesso basso livello
SPEROM BEIN
Arzàn, che bella roba da saudade leggerti. Anche ai tempi nostri se avevi un cinghiale a 12 facevi gli autoscontri ma non passavi la giornata a giocare piatto, e c’avevi pure i 12 alla Campagnaro che le finte e la gambetta turbo erano il pane. Poi piantavi in terra una quercia ambulante anche se eri 70 chili, la tecnica principe era prenderlo il più preciso possibile e scivolare, farsi camminare sopra e stargli attaccato così prima o poi inciampa. Ecco, i tempi son cambiati e il nostro capolavoro è stato far fuori il vecchio senza capire un cazzo del nuovo, come se con i chili, la barcata di soldi e lo spirito santo infuso nei geni ovali italici non ce ne fosse per nessuno. Poi tu sai meglio di me che le risorse ci sono ancora, la squadretta di Sominga ha gemellata la francese, c’è gente che paga di tasca per andare a far le ferie in quel popò di clima di merda in Galles a vedere come si fa, i ragazzi si tirano ancora su a calci in culo se sono somari a scuola o se fanno i bulli per la strada. La questione è che da una parte non gliene frega niente a nessuno a partire da chi poi si lamenta di Gavazzi, dall’altra quel mondo lì che prospettive vuoi che abbia e che dia a un ragazzo che ha in mente di provare a fare uno sport agonistico (agonistico, non amatoriale ma nemmeno pro). E non sono tanti.
ma ascione continua a essere li’…a girare a insegnare, dice lui , come si fa’ ad allenare …lo fa’ da’ consumato impiegato statale, quando invece di vorrebbe ogni anno un’energia …una voglia di fare che sia sempre migliore di qualita’ e di impegno , che ci sia divertimento anche nel migliorarsi ogni anno
ma nel modo di fare della fir tutto questo manca…non c’e’ divertimento solo un continuare stancamente ad andare in giro ad insegnare
e cosi’ facendo non si crea niente …non si da’ fiducia e voglia di migliorarsi
e’ un continuo arrancare da peggior impiegato statale
e questo si raccoglie
un giocare piattto che piu’ piatto non si puo’, giocatori che non riescono neanche a saltare l’avversario con una normale finta
i campagnaro gli esposito arrivano solo perche’ hanno quelle qualita’ gia’ da piccoli non perche’ ci sia un percorso
ci sono tanti allenatori giovani che si impegnano a migliorarsi ma spesso si scontrano con la monolitica fir che non capisce che questo e’ una risorsa imprtantissima da sfruttare e migliorare
non si fa’ niente per aiutare tutti sti’ ragazzi
sveglia brunel
sveglia gavazzi
sveglia f.i.r.
svegli tutti,che sono già le 11e20 di mattina.
Chi dorme non piglia pesci!!!
…la cosa triste è che il 2° e conseguentemente il 3° che hai nominato…….sono già fin troppo svegli !!
Questo Blog è caratterizzato da una confraternita di finti appassionati/conoscitori di rugby italiano. Se qualcune conoscesse veramente cos’è il rugby italiano , vorrebbe dire che ieri si sarebbe visto, almeno una partita delll’ultimo atto atto dei play off di accesso alla seire B. Avrebbe quindi visto dove e come si dovrebbe intervenire, sempreche’ ci fossero le risorse, per allargare la piramide da cui pescare i talenti per il rugby di vertice. I cazzeggi su Gavazzi, Dondi e Damasco servono per riempire gli spazi qui sotto e qui sopra ma non aggiungono una virgola alle idee per migliorare la possibilità di divulgazione di questo sport.
perchè questi toni?
se vai a vedere il post sui play-off di Serie B ci sono 40 commenti, non pochi per chi, come erroneamente sostieni, non conosce quelle realtà di cui parli…
tu intervieni da poco se non mi sbaglio, ma nei mesi scorsi di idee e opinioni ne abbimo scritte parecchie al riguardo…
Sei uno stipendiato FIR Alberto? 🙂
Sono semplicemente uno che passa almeno 10/12 ore la settimana sul campo, sperando che a fine anno, quanto meno, ai ragazzini venga voglia di tornare anche l’anno prossimo!
Dimenticavo, non sono uno stipendiato FIR.Anzi, non sono affatto stipendiato, come lo sono la quasi totalità degli allenatori italiani di Rugby.
Perdonami….tu hai perfettamente ragione quando parli di un coinvolgimento da parte di tutti noi “volontari” ….ma non puoi non essere d’accordo sulla gestione ampiamente criticabile, al momento attuale, da parte dei suddetti !!!
Ironia a parte, Alberto, se la FIR permettesse a voi tecnici un miglioramento costante che finora non è mai stato messo a disposizione (corsi specifici, viaggi all’estero per scopi didattici in altri paesi etc.) non sarebbe meglio? In pratica, parlo di una completa rifondazione del settore giovanile e del Rugby di base dedicato alla crescita globale di chi appartiene al movimento, ovvero giocatori e allenatori. E’ questo che sostengo da tempo..
Io ti ripeto che il problema più grande, oserei dire il vero problema, è trovare i talenti da allenare. Quando ad agosto al primo raduno mi trovo, su venti ragazzi che si presentano, 10 passabili e 10 che sono lì, solo perchè ciccioni che nessuno vuole, tu mi puoi mandare anche due anni in Nuova Zelanda, ma quando ritorno, se mi ritrovo sempre quei dieci ciccioni la questione non cambia di un millimetro.
A parere tuo, quale sarebbe la mossa ideale che la Federazione potrebbe fare per risolvere questo problema?
Poi dicono che c’è scarsità di piloni. Mah. 🙂
L’ho gia detto in un altro commento. La chiave di volta è farsì che in tutte le scuole elementari ci sia un corso di minirugby. Quindi 3/4000 istruttori di Minirugby.
Ecco un modo di pensiero che educatori ed allenatori devono cancellare dalla mente, soprattutto a livello di minirugby: “si possono allenare solo i talenti”, oppure “chi nasce tondo non può diventare quadrato”; tutti atteggiamenti mentali che tradotti significano :”io non so come farti migliorare”. La chiave è proprio il miglioramento, ovvio che pochi diventeranno campioni, ma tanti possono diventare buoni, discreti o accettabili giocatori di A, B o serie C. Così si ha la crescita generale del livello. Sarebbe già un bel successo non vedere più educatori che, quando a un bimbo cade un pallone, gli fanno fare le flessioni o i giri di campo, ma 50 passaggi, magari spiegando anche come tenere le mani sul pallone, l’altezza dei gomiti ecc. Questo secondo me sarebbe già un piccolo punto da cui partire per generare une rete di miglioramento.
Alberto…con tutto il rispetto per il tuo impegno, perdipiù volontario, ma francamante la frase sui ragazzetti passabili e quelli ciccioni scartati da altri sport non si può proprio sentire… Almeno riformulala ‘sta frase, come direbbero in tribunale, prova a dire che non abbiamo sport di base a scuola, né cultura all’educazione fisica, per cui tanti bambini si affacciano ai campi di allenamento dei club con scarsa bio motricità, poca coordinazione, in sovrappeso etc etc …faresti di meno la figura di quello che vorrebbe, comodamente, allenare solo dei futuri Wilkinson e Carter. Fermo restando che il tuo compito di allenatore sarebbe anche di far MIGLIORARE i meno portati, (e forse all’estero ti insegnerebbero puro quello), anche perché i bambini, se seguiti a dovere hanno margini di miglioramento incredibili. E poi come dice sonnyrollins, potrebbero diventare comunque onesti giocatori di una serie inferiore, invece di mollare nell’under 12 o 14 perché tanto vengono considerati solo dei “senza speranza”, e poi fuori dal campo diventare futuri formatori, allenatori, dirigenti, investitori ( magari diventano degli imprenditori danarosi) o anche solo appassionati un po’ più competenti di questo sport. Tremo all’idea che uno che la pensa come te possa essere l’allenatore del mio figliolo.
Tutto giusto, ma non concordo sull’analisi dell’allenatore: siamo senza gioco, difesa e motivazioni da troppo tempo. Non penso sarebbe un suicidio cacciare Brunel, potrebbe anzi fornire una scossa necessaria per non fare figure di merda al Mondiale fra un anno e passa. Detto ciò, urge al più presto un progetto serio di base, altrimenti possiamo scordarci 6 Nazioni, Celtic e soprattutto competitività del rugby nostrano.
Sono d’accordo con Larosa. Suicidio in queste condizioni? Sarebbe il perenne immobilismo la soluzione? Cambiare tutto, e rendersi conto che chi si prende una gatta da pelare come la Nazionale oggi per portarla ai Mondiali deve essere un Italiano, con del sano orgoglio nazionale , personale e capace di mostrare e far mostrare gli attributi i denti i muscoli il carattere e darci dentro senza scuse.
P.S
Scusate il fuori tema
Ma Schumi è uscito dal coma e questa è una bella notizia per tutti
Ciao
L’ingresso nel 6 Nazioni nel 2000 poteva essere una grande opportunità ma è stata gettata al vento. 14 anni buttati via senza costruire nulla.
e con i soldi i club via a comrpare stranieri su stranieri , per lo piu’ scarsi
dimenticavo: Brunel non ha colpe. Non può fare da capro espiatorio per una gestione FIR inutile e dannosa.
Brunel può fare poco se la rosa dei giocatori a disposizione è questa. Il problema sta alla base e non finirò mai di ribadirlo. Dove vuoi andare se chi insegna il Rugby nelle giovanili non è competente perché la Federazione non fa nulla per migliorare il settore? Ditemi voi..
Non capisco perché disperdere le poche risorse disponibili. .
Al posto154684 accademie con spese per sedi doppio personale ecc, non è meglio metterle nei club. .?
Così si forzerebbe le società avere un settore giovanile e queste avrebbero la giusta connotazione territoriale. .
Poi ripristino del campionato under20 esattamente come era una volta…
Da quel campionato escono tutti i migliori giocatori degli ultimi 20 anni e gli ultimi come masi Zanni rizzo ecc stanno ancora ben figurando in nazionale tigers ecc.
La fir e i suoi dirigenti si aprissero una squadra su rugbymania per fare i fenomeni con i progetti peso statura apertura usura ecc..
Ps: sto per andare in vacanza e sotto l’ombrellone vorrei una lettura leggera. .
Nessuno sa quando è prevista l’uscita del manuale di formazione scritto da Ascione a cui accennava Gavazzi nella sua intervista di aprile
Io non capisco una frase dell’articolo “Perché bisogna spendere energie e trovare bizzarre giustificazioni per formare a tutti i costi un’apertura italiana quando nel resto del mondo, non solo sportivo, si parla un’unica lingua?”. Io auspico che ci sia un’apertura italiana in nazionale. Si chiama nazionale in fin dei conti. Per avere una prospettiva abbiamo “soffiato” Allan alla Scozia. Poi nel “resto del mondo” ci sono Union che potrebbero schierare in nazionale 5/6 aperture che nella nazionale italiana sarebbero titolarissime. Magari non è questo il senso della frase, che resta ambigua.
Sul topic del pezzo concordo. Brunel si è preso una gatta da pelare, e poteva accorgersi prima, restando nella metafora di Malpensante, che stava per mettersi alla guida di una Duna e non di una Maserati. Eppure al suo arrivo c’erano frotte di entusiasti per l’arrivo di un allenatore “latino”, che ci capisce meglio di quei ceffi anglofoni. Dove sono finiti tutti quegli entusiasmi?
Sulla base, minirugby ecc. si sfonda un portone divelto da un tir.
…Se la rosa dei giocatori è questa.
Ok, ma se quando si vince il merito se lo prende ( giustamente ) anche il coach, perchè non si può dire che, in caso di sconfitte ( reiterate, per giunta ) non ci siano anche dei demeriti da addebitargli ?
Nessun processo sommario, ma che la realtà sia sotto gli occhi di tutti…
Se è deleterio pretendere che un allenatore abbia ” l’obbligo ” di far crescere la propria squadra, dall’altro non si può non trovarsi a disagio, nei suoi confronti, se quella squadra è in chiaro regresso.
Qualche evidente dubbio non puoi non averlo ; se no si hanno gli occhi foderati di…sfogliatelle ! 🙂 ( viva Giovanni ! )
Concordo con chi asserisce che (dopo che coach e giocatori si son guardati nelle palle degli occhi, nel chiuso dello spogliatoio ), o fra loro si fanno un patto…di sangue e chi sgarra si dovrà tacconare O Puttanone( !! ) , oppure
si chiude in una roulotte JB con O Puttanone e li si depositano negli anfratti piu’ reconditi dei monti Tatra…
Ciao Gianni, non ho gli occhi foderati di…polenta: vatti a rileggere cosa ho risposto su a @Stefo. E cosa ho scritto dopo la partita con Samoa: ci sono problemi un po’ ovunque difesa, attacco, mediana, breakdown, capacità di tenuta mentale, ecc. Stavo cercando di portare avanti un discorso un po’ più articolato, ma, come spesso succede, se non ti accodi al coro della massa vieni automaticamente associato al versante opposto. Che ci vuoi far, siamo italiani: ci piace giocare ai “guelfi e ghibellini”, perfino nelle piccole cose.
P.S.: se “O’Puttanone” ha la capacità di “sbloccare” mentalmente Brunel, ispirandogli brillanti soluzioni all’impasse attuale, ben venga chiuderli da soli in uno chalet d’alta montagna per un’intera settimana, senza mezzo di comunicazione alcuno col resto del mondo… 🙂
Giovanni !!!!
Amico, guarda che hai frainteso la mia “povera” battuta.
Era per far onore alle sfogliatelle !
Ho letto tutto quello che hai scritto e mi trovi concorde.
Lungi da me che fosse una critica a te.
Ahah ok, vassoio di sfogliatelle in arrivo. Fammi sapere dove indirizzarle. Attendo tua esternazione su troppe poche tette in giro…
@Giovanni: Giuda.
Posto il fatto che quoto ogni singola parola e virgola dello scritto di avesani bisognerebbe far capire alla federazione dove siamo come livello, insomma due considerazioni a caso
le nostre seconde scelte duran un tempo contro le seconde scelte argentine, e anche questo ci dovrebbe far riflettere
L’eccellenza fa poco più spettatori che la serie C e questo deve far riflettere
Io non son contrario ad un sistema di accademie sia chiaro ma bisognerebbe che tutti quelli che vogliono il patentino da allenatore/formatore facciano dei corsi seri, provate a chiedere in francia quante ore servono per prendere il patentino di primo livello e poi ne riparliamo
Ps i formatori degli allenatori debbono essere indipendenti
Noi ci guardiamo troppo l’ombelico, basta che un giovane faccia 3-4 partite buone in Eccellenza e lo si considera un fenomeno.
Ma in tutti questi anni……. Quanti MILIONI DI EURO sono stati spesi fai CLUB,dalla FIR per naturalizzare e acquistare GIOCATORI STRANIERI SCARSI……con quei soldi avremmo ,avendoli investiti in FORMAZIONE dei nostri tecnici gli stessi risultati i primi anni ma adesso avremmo sicuramente MOLTI PIU TALENTI e dei tecnici ITALIANI PREPARATI ADEGUATAMENTE
Guarda che i tecnici italiani non sono i cessi dei cessi. Sicuramente può mancare loro l’abitudine ad allenare i talenti, ma se tu mandassi un tecnico italiano in un college inglese, non credere che lo manderebbero via al secondo allenamento, anzi! ( e te lo dico con cognizione di causa)
Il fatto che in Italia manchino i talenti non dipende dai tecnici, dipende in primo luogo dal posizionamento del rugby nelle scelte delle famiglie e in secondo luogo dalla presenza o meno di centri di avviamento al rugby, dislocati sul territorio. Io credo che quando tu parli di “tecnici italiani non preparati adeguatamente” non sai quel che dici. Io ti posso garantire che Casellato potrebbe allenare tranquillamente una franchigia scozzese o irlandese.
Si vede che hai il patentino FIR…..
Tu faticheresti di sicuro a prenderlo! Non è sufficiente avere il diploma di terza media!
Rieccomi, Alberto…..diciamo che l’aspetto didattico è AMPIAMENTE migliorabile. Che Casellato possa allenare una franchigia straniera….non si discute. SI ! ma se lo conosci, saprai anche che i vari stage in Australia e Nuova Zelanda…..se li è fatti per conto suo. Per la sua fame di imparare.
Credo che il passaggio che deve passare è che come per i giocatori anche per i tecnici c’è sicuramente una selezione da fare e che per quelli più talentuosi non guasterebbero degli stage stranieri sovvenzionati dalla federazione o che la stessa possa avere più iniziative come quella di quest’anno sulla MO con la presenza di Mike Chron. E anche qualcosa di ancora più approfondito e specifico, più sviluppato e non di mezza giornata. Cose del genere, insomma !
Tu hai fatto un esempio perfetto. Casellato, se ne frega di chi è o di chi era il presidente federale, è andato dove sapeva di crescere.
Io ho assistito , circa 20 anni fa ad un clinic di Villepreux, ed è stata, per me, un’esperienza fondamentale di conoscenza rugbistica.
Credimi comunque, il problema vero è il reclutamento dei ragazzi e di come il sistema “RugbyItalia” riesce ad affrontarlo. E non è un problema di soldi o solo di soldi, è un problema di Idee.
puoi avere tutte le idee di questo mondo ma se non hai un campo (e attrezzatura necessaria) dove metterle in pratica resteranno solo delle idee..belle magari, ma idee!
Ammetto di essermi perso un pezzo di storia (dall’ultimo periodo Mallet fino alla fine del primo anno Brunel), ma credo che le prime dichiarazioni di Brunel si basassero su dei dati oltre che sull’entusiasmo.
Cosa ci siamo persi da quel momento? Non lo so.
Forse sono diminuite le scuole di minirugby? la qualità degli allenatori nelle giovanili è scesa?
Ripeto, non lo so e lo chiedo a quelli di voi che magari in queste cose sono coinvolti direttamente.
Perchè criticare alfredo I il disastro ormai quasi mi annoia e vorrei capire cosa si è inceppato nel rugby di base.
Senza che si offenda qualcuno del resto d’Italia, il mio parentado veneto mi dice che da quelle parti poco è cambiato quanto a partecipazione (a parte i costi di iscrizione e materiali), quindi se i bambini/ragazzi ci sono dev’essere qualcosa dopo. Magari le tecniche di insegnamento?
In pratica, come andrebbero investiti dei soldi sul rugby di base?
P.S.: vota HRO!
niente andrease, niente cambia significativamente in un anno.
questo lo so… sicuramente tutto è iniziato prima, ma ho preso spunto dal mio blackout e del cambio di allenatore per farne un mio divisorio virtuale.
Certo, è da prima che parte il problema. Ma quello che voglio capire è: cosa è mancato al rugby di base da n anni a questa parte?
La tua visione del reclutamento di base è molto lontana dalla realtà delle cose. Il minirugby, se paragonato al minibasket, non esiste. I centri del minirugby non sono nemmeno 1/100 dei centri del minibasket. La federazione di basket ha istituito circa 50 anni fa, sotto la spinta del Prof. Mondoni un centro nazionale del minibasket e da allora, sotto la spinta di un programma che ha formato migliaia di istruttori, ormai in quasi tutti i comuni esiste , a livello di scuola elementare, un centro d’insegnamento del minibasket.
Il reclutamento del rugby avviene invece ancora per “induzione”. L’amico che coinvolge un altro amico.
Ed è il reclutamento piu’ difficile.
I centri di minibasket non costano nulla alla federbasket. E’ l’istruttore che in collaborazione con comune e scuola si gestisce il corso, trasferendo poi i “talenti” , se ci sono, alle squadre affiliate alla federazione.
ok, allora se tutto è rimasto come prima (io ho cominciato nell’83 e ho smesso nel 93…) secondo te dove sta l’intoppo?
Prima di tutto il PROBLEMA è la MANCANZA di cultura sportiva a partire dall’ età scolastica.
assodato questo la FIR dovrebbe proporsi ed impegnarsi insieme al Ministero dell’ Istruzione in un progetto che, facendo leva sui “nobili” valori del rugby, possano essere sfruttati per introdurlo in maniera capillare nell’ambito scolastico. Questo stimolerebbe i vari docenti di educazione fisica a “studiare” anche il nostro sport e sarebbe anche un viatico per aumentare la portata di giocatori da poter selezionare a valle del sistema !!!
Certo che alla base di tutto ci sta una cultura sportiva deficitaria. Ma modificare o scalfire questo stato di cose è praticamente impossibile. E’ più facile incunearsi e occupare gli spazi che vengono lasciati liberi. Vedi minibasket e mini volley.
Secondo me non c’è nessun intoppo. Il movimento è questo. Non mi pare che i numeri del tesseramento siano stratosfericamente aumentati.
forse non mi sono spiegato… se i numeri sono gli stessi e il reclutamento pure, cosa è cambiato negli allenamenti/insegnamenti? come mai il ricambio in nazionale non è pari a quello che ci si aspettava? è questo che cerco di capire. Perchè la filiera che ci si aspettava producesse qualche giocatore , non ha prodotto.
@andrease: però il veneto non fà molto testo, perchè è la culla del nostro rugby da decenni. Il punto è capire cosa succede nel resto d’Italia.
Da quanto ricordo io, Brunel disse qualcosa del genere: “Il mio predecessore è riuscito a migliorare di parecchio la fase difensiva? Benissimo, partiamo da questa base e cerchiamo di sviluppare un adeguato gioco offensivo”. Il suo errore (o meglio, uno dei suoi errori), probabilmente, è stato quello di dare per assodato che oramai i meccanismi difensivi fossero stati ben assimilati e fossero entrati nelle corde dei giocatori, invece bisognava continuare a lavorarci su al minimo segnale di qualcosa che non andasse.
Guardatevi questo video, e’ un altro sport ma dice tanto sul concetto di VITTORIA
https://www.facebook.com/photo.php?v=10203157037720907&set=vb.1656337147&type=2&theater
Per me dobbiamo scindere il discorso della nazionale da quello del movimento in quest’analisi…che il nostro sistema produca meno rispetto alle altre nazioni ovali è risaputo, che la formazione rugbystica in Italia andrebbe migliorata siamo d’accordo, che le numerose accademie imposte dalla federazione sono uno spreco economico e di risorse lo sappiamo (anche se personalmente spero che tutti questi centri di formazione portino a qualche risultato nel medio/lungo periodo), che la gestione della FIR per il rugby di base è misera ce lo siamo detto e ridetto, che Gavazzi e il suo carrozzone non piace ai più è evidente, ma qui dobbiamo capire quali sono i problemi di questa squadra che da un anno esatto è fallimentare…è vero che la nazionale dovrebbe essere l’espressione di un movimento e dovrebbe rappresentare il vertice di una piramide strutturata, ma alla fine sono quei 23 allenati da Brunel che vanno sul campo e bisogna capire come mai i rendimenti siano stati così negativi dai TM estivi 2013 e nelle ultime due partite abbiamo raggiunto il picco…
Come dicevo anche ieri, è una questione di testa! Pertanto riporto una parte del mio commento di ieri…
Assurdo che nella partita contro le Samoa l’Italia non provi ad imporsi un minino nel gioco, salvo rare occasioni, e sia stata in balia completa degli isolani, assurdo che molti giocatori, conosciuti anche come noti placcatori, non placchino e mettano la manina davanti al ball-carrier di turno e naturalmente poi vengono travolti…questa nazionale non gioca, non prova, non costruisce, subisce buona parte dell’incontro in modo passivo…la nazionale che abbiamo visto in questi due TM è mancata di carattere! Di squadra e nei singoli, questo, a mio avviso, è il punto…e in questo caso vorrei capire che peso danno al tour estivo i nostri…sia a Suva che ad Apia, non ho visto un’Italia giocare, salvo in pochi sprazzi…Brunel non deve vedere soltanto il bicchiere mezzo pieno dicendo che contro i Manu non abbiamo subito mete, ma deve interrogarsi sul fatto che la sua squadra in due TM non ha segnato neanche un punto!!! Perchè a Suva è stato l’arbitro che ci ha dato due mete tecniche…e se non segni a rugby, con un avversario più o meno alla portata, vuol dire che non contruisci nemmeno un gioco che ti fa arrivare alla meta…organizzazione e testa sono le cose che ci mancano adesso…allora mi chiedo: di che è la colpa? Dell’allenatore che non sa strigliare a dovere i suoi oppure dei ragazzi? Inoltre ci potrebbe essere stato anche un approccio leggero a questo tour, pensavamo già di vincere con avversai che, più o meno, erano alla portata di una vittoria, magari non schiacciante…va bene parlare della crisi di un movimento che non produce giocatori di qualità o dei singoli aspetti tecnico-tattici che sono andati male, ma occorre prendere seriamente in esame l’aspetto mentale che manca a questa nazionale, un’Italia che scende in campo leggera, concede troppo e fa poco per imporsi…e volendo avremmo tutte le potenzialità per ritrovarci…
Brunel? Premesso che a me non dispiace, anche se sto un pò perdendo fiducia nei suoi confronti, come ho già detto nei giorni scorsi, avrebbe poco senso cambiare l’allenatore in questo momento, fino alla RWC andrebbe tenuto…dopo il mondiale inizierà un nuovo ciclo azzurro e allora si valuterà…il mandato di Brunel scade tra due anni pieni, credo inclusi i TM estivi del 2016 (quando l’Italia farà il tour nelle Americhe), se il suo lavoro dopo Inghilterra 2015 sarà considerato insufficiente, e mi auguro di no, allora lo si taglia prima del 6N 2016…di certo Brunel, già prima del prossimo TM, deve porsi delle domande. Questo gruppo va scosso, il gruppo ha qualità, ma ci vuole un cambiamento e l’inversione di rotta gliela deve dare Brunel entro breve, altrimenti l’ipotesi dell’esonero si fa concreta…
Completamente d’accordo ed aggiungo: se non abbiamo preso mete da Samoa è stato più frutto del caso e di loro errori di handling che non di meriti della nostra difesa, perchè, come sottolinei tu, di placcaggi morbidi o mancati se ne visti vari.
infatti è una questione di testa…
Allora è ancora più preoccupante: perchè parliamo di placcaggi morbidi o mancati da un anno a questa parte. Contro Samoa e Scozia la scorsa estate, contro Aus e Fiji a novembre, contro Irl e Eng al 6N ed adesso. Mi rifiuto di credere che Brunel abbia ordinato loro di non placcare più!
questo assolutamente…la responsabilità è in primis individuale, ma vedere certe cose ti dà da pensare che l’allenatore faccia poco per motivare i ragazzi…io mi soffermo più su questi due TM che sono stati imbarazzanti in generale…ad es. credo che nel quadrangolare in SA dell’anno scorso i problemi fossero legati ad altre questioni, come il logoramento della maggior parte del gruppo che veniva da una stagione celtica ancora più impegnativa di quella passata e ad una certa stanchezza accumulata…sicuramente le cose poi sono andate in declino, salvo la bella prestazione contro il Galles, che ci aveva fatto sperare, e una prova in parte da salvare a Parigi…gli stessi problemi di testa poi li abbiamo ritrovati nel match dell’Olimpico contro la Scozia…
Giovanni scusa se San ti dice che bisogna scinder ei discorsi e critica Brunel va bene, se lo diciamo io e gsp non va bene?!
ahah…perchè lui vota LOV!
Mi pare che il suo modo di criticare Brunel sia differente dal vostro: lui dice che ha ancora fiducia in lui, anche se meno rispetto ad un anno fa, voi lo state bocciando totalmente, già pensate a chi potrebbe venire dopo e rimpiangete Mallett. Mi sembrano posizioni un po’ differenti.
Giovanni scusa ma non mettermi in bocca cose che non ho detto, ho detto cose completamente diverse da 10 giorni, e’ 10 giorni che scrivo che mandare via ~Brunel e’ assurdo, che ci sono solo 3 scenari in cui ha senso:
1-si dimette lui
2-senza processi di piazza si parla col gruppo ed il tecnico e se si arriva alla conclusione che non c’e’ rispettiva fiducia allora si cambia
3-si fa una scelta drastica di rivoltare il gruppo come un calzino senza obiettivi immediati, con un gruppo giuovanissimo con la RWC15 come passaggio non come obiettivo e si da all’eventuale nuovo CT un mandato a lungo termine cioe’ fino al 2019.
No Giovanni non ho mai detto che si debba esonerare Brunel anzi da giorni dico esattamente l’opposto e puoi andare a controllare ogni singolo post al riguardo ed il mio primo post questa settimana dice:
“Stefo scrive:
16 giugno 2014 alle 08:55
Posto che condivido che sia una follia cambiare ora Brunel…”
Con “lo state bocciando totalmente” intendo che hai affermato che non ti ha mai convinto appieno e che i risultati ottenuti al 6N 2013 sono stati sopravvalutati e che comunque erano in gran parte eredità del lavoro del predecessore. Ho capito bene? Poi precisi che licenziarlo ora sarebbe errato perchè ormai siamo troppo a ridosso del mondiale, a meno che non sia in atto una delle 3 situazioni che hai ri-elencato. Questo significa che se questi 13 mesi di fallimenti azzurri si fossero verificati un anno fa, cioè ad oltre 2 anni dai mondiali, non avresti avuto dubbio sulla necessità di congedarlo. E’ così o mi sbaglio io? Nel qual caso, vedi che la differenza col parere di @San c’è.
Giovanni a me Brunel non ha mai convinto come scelta, non l’ho mai negato ma una volta scelto amen vediamo come lavora.
Se la situazione odierna fosse stata un anno fa? Vorrebbe dire che fin dall’inizio del suo mandato sarebbe andata come queste ultime 13 partite?E’ questa la domanda?Giovanni scusa ma che domanda e’? Vorrebbe dire che non avresti i TM Novembre 2012 ed il 6N 2013 a suo credito vorrebbe dire che la sua gestione sarebbe solo quella di queste ultime 13 partite…scusa ma che idea vresti tu allora?Scusa ma la tua mi sembra molto una domanda tendenziosa con cui cerchi di mettermi in bocca certi concetti a cui quindi non ha senso rispondere.
@Stefo: credimi, non sto cercando di metterti in bocca proprio nulla. Hai appena detto “Giovanni a me Brunel non ha mai convinto come scelta”, quindi io mi e ti chiedo: se non fosse che siamo a soli 15 mesi dal mondiale, e quindi riterresti la cosa più un danno che un beneficio, lo avresti già mandato via? Tanto più che, oltre a non averti mai convinto, mi è parso di capire non gli riconosci quasi alcun merito circa la gestione dei primi due anni.
Tanto più che aggiungi “Vorrebbe dire che non avresti i TM Novembre 2012 ed il 6N 2013 a suo credito”, allora dei meriti li ha avuti ed ha “perso la bussola” negli ultimi 13 mesi o erano anche quelli solo quasi meriti di chi lo ha preceduto?
Dai giovanni, dai. L’analisi dell’operato di Brunel è indipendente da qualsiasi considerazione su Mallett o che deve andare via o meno.
E da stamattina che si cerca di fare un discorso su Brunel e tu continui a parlare di tutt’altro.
Poi fammi capire la logica. Se uno dice che vuole tenerlo gli è permesso dire che Brunel ha fatto male. Altrimenti non può dire che Brunel ha fatto male?
No gsp: a me sembra che non si osasse criticarlo finchè i risultati erano dalla sua parte (cioè fino a Marzo 2013) e lo si accusi di responsabilità maggiori di quelle che effettivamente abbia, adesso che la squadra sta andando male. Poi mai detto che non lo si possa criticare (nè che non si possa criticare Mallett o chiunque altro). Inoltre ho scritto e ribadito che di critiche gliene ho mosse anche io a Novembre, alla fine del 6N e negli ultimi 10 giorni, ma mi sa che non son riuscito a farmi intendere. Da ultimo ho detto che la mia opinione su di lui è molto vicina a quella espressa testè da @San e mi è stato chiesto in cosa la sua sarebbe differente da quella tua e di @Stefo. Ho provato a spiegarlo ma pare che non ci sia riuscito. Pazienza.
Giovanni, se tu mi dici i risultati dell’ultimo anno portati indietro di 12 mesi non ha senso perche’ per forza di cose cancellerebbe le cose positive che senza dubbio ha fatto e che non ho MAI negato…dire che certe vittorie vanno contestualizzate non significa dire che non ci fossero comunque dei meriti.
Te lo spiego per bene cosi’ spero non ci siano piu’ fraintendimenti o cercare di rigirare le cose: vuol dire che l’esaltazione post 6N 2013 e’ stata esagerata e che si son presi per assoluti certi risulati (quelli che pensavano di andare a giocarsela coi Boks e le Samoa lo scorso giugno) senza tener presente il contesto in cui sono venuti, cioe’ si e’ pensato che i risultati fossero solo ed unicamente frutto della nazionale italiana senza considerare l’avversario. In questo senso sono stati sopravvalutati o se preferisci valutati in maniera unidirezionale. Cio’ significa che non ci fossero dei meriti?Assolutamente no, i meriti c’erano e non li ho MAI messi in dubbio.
Che dopo il 6N 2013 siano stati cambiati certi aspetti tattici te lo hanno detto giocatori e tecnico ed e’ da li’ che i problemi sono iniziati, che la squadra sia involuta clamorosamente da dopo questi cambi tattici te lo dice il campo e le prestazioni (non i risultati occhio, le prestazioni), che la squadra oggi sia in una situazione completamente diversa da 12-13 mesi fa penso sia evidente cosi’ come penso sia evidente che ci si debba porre certe domande. Cio’ significa che non ci siano stati meriti di Bruenl per i TM 2012 e 6N 2013?Assolutamente no, non ho mai detto questo, ma non significa neanche che non ci siano responsabilita’ sue sugli ultimi 13 mesi.
Spero ora sia chiaro perche’ piu’ chiaro di cosi’ non posso scriverlo.
Giovanni che i media non oasassero criticarlo finche’ ha avuto i risultati e’ verissimo, che alcuni di noi (io, rabbidaniel, malpensante, gsp per fare alcuni nomi) ed alcuni media non mainstream predicassero calma e dicessero di stare attenti a non prendere per assoluti certi risultati anche…c’era gente che non salto’ sul treno delle vittorie di sostanza contro le vittorie di forma!
Che alcuni media ed alcuni tifosi ancora oggi non osino muovere una critica a Brunel perche’ “il 6N 2013” e’ altrettanto vero.
Ok Stefo, chiarissimo. Ho risposto più giù limitatamente alla posizione attuale tua verso Brunel e della differenza con quella di San. Per quel che mi riguarda, ci siamo chiariti. Mi auguro sia così anche per te.
Non completamente d’accordo con Giovanni. Ho appena guardato la partita (i primi 50 minuti) e si, Samoa ha rotto un po’ di volte il primo placcaggio, ma c’era una seconda fase di difesa e le palle cadute dai samoani erano per la maggior parte su contatto con la nostra difesa. Ho visto la nostra mischia con grandi problemi sul tallonaggio.
Francamente non ce la faccio a seguirti su questo discorso. Io non ce la faccio a giudicare il lavoro di Brunel. E poi, quanto incide il lavoro di Brunel sul resto del movimento? Certo io spero, quando guardo l’Italia, di vedere qualcosa da cui trarre qualche ispirazione, ma francamente vedo me stesso riflesso in quel rugby zoppicante e non compiuto. Vedo nè più ne meno il movimento di cui faccio parte.
Stare davanti o dietro la Scozia nel Ranking, non mi fa nè caldo nè freddo, mi piacerebbe ogni tanto vedere riflesso nel gioco della nazionale qualche lampo di luce cui aggrapparsi.
Pensare solo un momento che qualcuno pensi che, esonerando Brunel, si possa fare un passo in avanti, mi sembra paradossale.
Alberto infatti ho detto che per me avrebbe poco senso esonerare Brunel adesso…è vero quello che dici, ma stavo dicendo di scindere un attimo le due cose: i problemi che del movimento rugbystico italiano li conosciamo tutti, ma vorrei capire perchè la nazionale (intesa come gruppo e come squadra) stia andando così male da un anno a questa parte e il picco l’abbiamo raggiunto nei due TM appena trascorsi dove l’Italia è stata praticamente nulla, leggera in difesa, senza gioco, senza stimoli, senza niente, salvo, come ho detto, qualche episodio…per me è sull’aspetto mentale che ci si deve ritrovare…Brunel, a mio avviso, qualche domanda dovrebbe farsela perchè dire che non abbiamo subito mete dai samoani, quando in realtà ci hanno messo sotto tutto il tempo e noi abbiamo costruito 0, è un appiglio molto fragile…
L’Italia di questa tourneè estiva è inguardabile. Come inguardabile, per non dire di peggio, è stato il Benetton, quest’anno. Quindi se tanto mi tanto…., la barca fa acqua e la falla è grande. Come possiamo pensare che la nazionale, per giunta senza Parisse e Castro, gli unici talenti veri, possa far meglio dei due club da cui arrivano i suoi giocatori? Capire il perchè non credo sia semplice. Le uniche pochissime soddisfazioni quest’anno me le hanno date Casellato e Cavinato. Le zebre sono andate in crescendo e alcuni miglioramenti si sono visti. Sicuramente avere Leonard in squadra aiuterebbe chiunque, ma questo è un altro discorso.
Io ho l’idea di una squadra che si è persa e non sa come fare per ritrovarsi. Confido sul fatto che a un bel momento si riprenderanno proprio così come si sono persi, cioè senza motivo.
P.S.: e in tutto questo immobilismo le varie liste cosa dicono? NIENTE! La lista MONA invece propone grandi grigliate: si perde uguale, ma almeno ci si diverte.
Va bene le grigliate, ma da una lista che si fregia del nome MONA ci si attenderebbe anche qualcosa di più “piccante”… 😉
Il Movimento Ovale Nuovo Altopolesine ha, tra i tanti obiettivi, l’evangelizzazione ovale della finlandia e delle sue figlie. Meglio se gemelle.
votate LOV e ne trarrà beneficio tutto il movimento!
Mm, LOV suona romantico, MONA attira di più… 🙂
Attira eccome, ne tira più un pelo che un carro di buoi 😛
…per non parlare se, al posto dei buoi, ci mettiamo a tirare le finlandesi! 😀
@San, qualsiasi cosa legata al vaticano per me sa di fregatura…
escludo il Francesco perchè mi sembra una persona onesta, corretta e intelligente.
Ecco, al massimo se mi proponi il papa come presidente Fir potrei votare LOV!
Impossibile, pare che al adesso comando della fir ci sia già il suo superiore diretto.
Ahahah, bella questa!
Bergoglio: “Signore, dammi la forsa di portare avanti la mia missione pastorale…”
Alfredo: “Francesco ce l’hai il patentino…?”
🙂
Giovanni, e poi anche se prova a passare per italiano si vede lontano un miglio che è straniero e nemmeno naturalizzabile che ha giocato ad alti livelli nella curia argentina.
andrease ” qualsiasi cosa legata al vaticano per me sa di fregatura” allora la tua scelta deve essere Rugby&Laicita’ con Rabbidaniel capolista…
quasi quasi… anche perchè da Hro non ho avuto troppa soddisfazione con tutta la pubblicità che gli ho fatto…
mi prendo 24 ore di tempo per consultare il mio piede infortunato. 🙂
destro o sinistro???
Salve a tutti.
Credo che gli attuali problemi della nazionale e quelli del movimento siano abbastanza separati. Ossia qualisiasi investimento vero della FIR verso la base del movimento aportera’ frutti in 5 anni minimo.
A monte e’ piu’ un problema de ricambio generazionale (come gia’ detto da molti) e la celtic.
Bene o male l’Italia e’ sopravissuta tra le squadre di prima fascia perche’ a discapito del numero totale di tesserati, skils ecc se ne dovevano trovare solo dieci da mandare in campo (oriundi ed equiparati gli altri).
Adesso oriundi che fanno la diferenza incominciano a non esserci piu’ (Cedaro e Ambrosini vengono in mente come i piu’ recenti).
Vediamo cosa ha prodotto la celtic in 4 anni (giocatori che non erano prima prima della celtic in odore di nazionale e adesso lo sono).
Sponda Benetton:
Piloni – Alberto De Marchi (anche grazie agli Aironi) e basta
Tallonatori – nessuno (Maistri non c’e’ ancora ma si puo’ sperare)
Seconde linee – Fuser e Minto
Terze linee – solo Favaro (anche grazie agli Aironi)
MM – Gori
MA – nessuno
Centri – Morisi Campagnaro (e Benvenuti?)
Ali/Estremi – Iannone e Esposito
Sponda Aironi/Zebre
Piloni – Chistolini Andrea de Marchi
Tallonatori – Giazzon D’Apice De Marchi
Seconde linee – Biagi?
Terze linee – nessuno (forse Ferrarini?)
MM – Palanzani
MA – nessuno
Centri – nessuno
Ali/Estremi – Sarto Odiete
Sono pochi direi e non bastano
La Benetton forse avrebbe potuto prenderne di piu’ come almeno un MM/MA giovane cresciuto in Italia in 4 anni, un pilone a parte Fazzari – trattenere Sepe e forse una/due terze linee.
L’esodo di quest’anno ha forzato le cose, ma anche li Lazzaroni proveniente dalla under non e’ stato preso. (Si e’ parlato dell’accademia legata al club ma anche Favaro e’ dovuto andare prima al Rovigo poi agli Aironi per finalmente arrivare alla prima squadra – una cosa e produrli ma saperli valorizzare e anche importante)
L’altra squadra aveva un buon vivaio col Viadana che e’ stato perso e po piu’ all’americana ha preso e bruciato vari giocatori – Bocchino Wilson Rubini Bettin Belardo Van Vuren – l’altro MM di cui non riccordo il nome. Forse almeno si puo’ dire che gli hanno provati.
Allo stesso tempo ci sono vari giocatori che sono in rosa da 4 anni e al massimo la nazionale l’hanno solo sfiorata – Buso Trevisan Toniolatti Pratichetti Quartaroli.
Siamo alla canna a gas perche’ se nella nazionale sono sempre gli stessi da anni e’ cosi anche nelle franchigie e o gli spazi non sono stati offerti o i possibili non sono stati trattenuti. La Fir avrebbe dovuto coordinare di piu’ con le franchigie (per non parlare del discorso Aironi) ma diciamo le colpe si distribuiscono.
I problemi della Fir sono molto maggiori rispetto agli paesi di prima fascia (60 millioni di Italiani e un territorio molto vasto rispetto a Galles Scozia Irlanda e le isole) Calcio che la fa da padrone ovunque anche nel Veneto (rispetto alla Francia meridionale). Pochi skills di base e mancanza di pubblico.
Sono cautemente ottimista con i centri di formazione e le accademie zonali nuove – vediamo tra qualche anno, e ci sono interessanti nuove realta’ grazie agli sforzi di piccoli gruppi.
In un itervista a Mallet sulla BBC il primo anno della celtic lui diceva che il rugby in Italia stava morendo e sperava in un recupero grazie alla celtic. Bisogna sperare che la celtic in questi 4 anni futuri sara’ gestita meglio e tolerare l’attuale brutto periodo. Poi ovviamente investimenti alla base ma li altri forse sapranno come.
Speriamo bene. Scusate per la lunghezza
Non è vero che le zebre non han portato nessuna terza in nazionale. Hanno resuscitato uno che più nessun club voleva. pensa te come siamo messi…..
PS: davvero Mallet ha detto ciò? Allora non era proprio uno sprovveduto, visto che le cose stanno andando per quel verso.
Fai un altro piccolo sforzo e vedrai che il problema lo centri in pieno. Come reclutare i talenti!!!!
mi spieghi cosa ci trovi in un ragazzo delle medie di talentuoso
per il rugby?
La mamma, ogni tanto.
ahahahahha spettacolo!!!
Qua urge un TINELLO !!!!!! troppa carne sul fuoco!
…e troppe poche tette al vento! @berton urge rimedio…
votate MONA!!
Perché dobbiamo limitarci alle finniche?
Perchè di finniche non ne ho ancora evangelizzate!
Paolo deve assolutamente organizzare un tinello con i sei rappresentati di lista che concorrono alle elezioni di On Rugby del 21-22!
Io, @Rabbidaniel, @Hroth, @gian, @tergestum e @soa saremo pronti a battagliare per far valere i nostri programmi!
Sveglia Paolo!
Quotone! Ditemi quando così mi preparo il plastico e il contratto ovale con gli italiani 😛
mi interrogherei sul tuo movimento che non raccoglie consensi nemmeno tra i rodigini, persino @eclipse ha aderito alla Nembo di Tempesta di Hroth…
Probabilmente è colpa della nebbia che copre i nostri cartelloni elettorali 🙂
Paolo tra poco ci caccia tutti (me per primo!) per “manifesta indegnità”. 🙂
Giovanni,
ti ho risposto sopra, circa le sfogliatelle.
Sto con Stefo, non solo per via dell’apparentamento, sul fatto che non ci sia altra alternativa a quelle tre da lui scritte sul post delle 15.18.
E se non c’è, come dicevo sopra, un ” patto di sangue ” fra JB e i giocatori, come lista il Rugby & le Tette propendo per il punto 3 del suddetto post di Stefo.
Meglio esser drastici e non piangersi addosso.
Oltretutto non è nell’etica del Nembo di Tempesta !!
E, in quel caso, dato che non tutto il male viene per nuocere e ciò che non uccide, fortifica, una bella, potent shakerata, forse è proprio la piu’ indicata.
Viceserva, finiremmo proprio come nel calcio : mille opinioni sparate alla luna.
berton, abbiamo corrotto tua suocera: lei voterà la LOV!
Certo che vota te glielo dai!
macchè…stiamo solo adescando l’ettorato più anziano per avere più voti…
San,
piu’ corrotta di lei !!
Cmq, mò so cazzi tua : è già salita sul carro bestiame che arriva a Roma, foro boario, domani mattina.
Una veloce controllatina da parte del vetrinario ed è pronta per l’uso…
Non scomodarti : ha già in tasca l’itinerario per arrivare a casa tua…
@berton: prendo atto del tuo punto di vista. Delle 3 eccezioni di @Stefo a tenere Brunel, concordo sulle prime due, non sulla terza. Un mondiale bisogna andare a giocarselo, sempre e comunque, non usarlo come tappa di crescita per i giovani e/o la formazione di un gruppo nuovo (anche se posso comprendere il suo punto di vista…).
P.S.: su più tette al vento non mi hai risposto… 🙁
Giovanni,
come non ho risposto alle tette al vento ??
Siamo l’unica lista che, non solo le ha nel nome, ma persino nel logo e nella tessera. Entrambe tridimensionali !!!
Ovviamente sono riservate agli iscritti e ai votanti.
E, come nel film di Verdone :tutte le nostre adepte sono fornite da madre natura di : du tette…come du borracce e coi capezzoli : du chiodi !!
Pronte per offrire, in caso di vittoria, la ormai rinomata capezzoloterapia.
VOTA HRO !!
Giovanni,
giustissimo : un mondiale bisogna andare a giocarselo…ma se andiamo a farlo come l’ultimo ( e non solo )…
…ecche te devo dì: siamo nati per soffrire. Vuol dire che affogheremo l’amarezza in tonnellate di birre e sfogliatelle…
Annotazione a parte :
quanto bella e rivelatrice è la foto postata da Paolo ?
Per quello che ci siamo incasinati anche nel fare la touche : sono in due a far la rimessa…
Ed io che ( nel caso di Treviso ) me la prendevo con Quello Li…
@Stefo: credimi, mi dispiace che ritieni che sto cercando di manipolare il tuo pensiero: non è mia intenzione. Mi hai chiesto che differenza c’era tra ciò che esprimeva @San e ciò che affermavi tu, a proposito di Brunel.
Tu dici che il francese non ti ha mai convinto, ma almeno prima portava a casa i risultati, mentre da un anno a questa parte ha “perso la bussola”, quindi lo manderesti via, se non fosse che col mondiale così vicino sarebbe più un danno che un beneficio: insomma, come si dice in gergo, “ob torto collo” te lo tieni.
San invece dice che aveva fiducia in Brunel e nel suo lavoro, che da un anno a questa parte ne ha meno (ma continua ad averne) e che vuole vederlo lavorare fino al mondiale, poi si tireranno le somme e si vedrà se avrà meritato la conferma o no.
Sono entrambe due posizioni legittime e rispettabili. Io mi sento più vicino a quella di @San.
Però mi pare che, la conclusione a cui giungete sia la stessa (tenere Brunel fino ad RWC2015), ma la premessa sia differente.
Lasciamo perdere Mallett (ho sbagliato io a metterlo in mezzo) ed altre considerazioni sul movimento ed i suoi secolari problemi (altro errore mio a darci troppo spazio).
Spero stavolta di avere interpretato correttamente il tuo pensiero (e quello di @San). Amici come prima…???
si Giovanni, ho anche detto che però adesso, già prima di sabato, Brunel deve farsi delle domande e la scossa al gruppo è lui che la deve dare, altrimenti l’ipotesi dell’esonero è concreta…
Si, anche perchè, come hai sottolineato prima, la qualità del gioco è scaduta ulteriormente rispetto al 6N.
Giovanni sempre amici!
Io non lo tengo obtorto collo, lo tengo perche’ anche se a me non piace qualcosa l’ha fatto e dimostrato, e dato che non lo conosco penso sia una persona intelligente e magari dopo 13 partite bruttine si renda conto che forse deve rivedere alcune cose. Si e’ meritato la chance con il lavoro del primo anno, sta a lui pero’ ora analizzare l’ultimo anno e mettere in discussione prima di tutto se stesso e le sue scelte, senza nascondersi dietro alibi o cercare di scaricare il barile…deve prosi delle domande, prendersi le sue responsabilita’ dove ne ha e comportarsi di conseguenza.
Se lo fara’ e ridara’ vita alla squadra per me potrebbe anche guadagnarsi il prolungamento per capirci…e non e’ il passaggio ai quarti la discriminante per me dato che lo ritengo un obiettivo fuori portata, ma sara’ l’eventuale crescita della squadra come prestazioni.
Quello che chiedo Giovanni e’ che la si smetta di trattarlo da intoccabile per via del 6N 2013 e per via delle enormi lacune del movimento, non mi aspetto neanche vittorie assurde come alcuni fanno, quello che pero’ mi aspetto sono prestazioni degne, ed un allenatore che utilizzi il materiale a disposizione nella miglior maniera possibile.
Tenterò una disamina dei perché della necessità di un mutamento di prospettiva e mi scuso per la lunghezza.
Brunel ha fatto il grosso errore di fare quelle roboanti dichiarazioni, volendo dare delle interpretazioni che ovviamente tali restano, penso l’abbia fatto per tentare di creare una spinta psicologica, sapendo di giocarsela grossa e sperando che con Minto, Favaro, Morisi, Derbyshire già forti, in continua crescita e non “rotti” o continuamente “appiedati” per quel che riguarda l’ultimo dei quattro e con altri come Benvenuti e Venditti, allora lanciati più di quanto poi non sono stati i seguiti, si sarebbe arrivati a fare qualcosa tipo un terzo posto in un 6N entro i termini di cui aveva parlato, a vendo a quel punto poi buon gioco a poter dire che si trattava comunque del miglior risultato di sempre e che si sarebbe fatto ancor meglio entro breve. Ha giocato d’azzardo e gli è andata male, si puo’ certo dire col senno di poi e, oltre a sbagliare nel far l’azzardo, ha anche sbagliato nelle valutazioni deri giocatori.
Prendendo la cosa dall’altro verso si puo’ chiedersi chi poteva prevedere che andasse come è andata con i primi quattro giocatori nominati, e chi avrebbe criticato se l’azzardo fosse andato parzialmente bene.
Sul gioco non condivido le critiche ad alzo zero a Brunel poiché il passaggio verso un gioco a campo più totale sta avvenendo nel rugby internazionale di livello assai più basso del nostro ed è quindi indispensabile, poiché, per chi non se ne fosse accorto e parla continuamente di Top14 e Superugby, è in atto un tentativo di crescita da parte di molte nazioni rugbystiche, fatto probabilmente con premesse e metodiche molto migliori delle nostre che da questa continua esaltazione di giocare con le grandi storiche abbiamo avuto si qualche bellissima soddisfazione e qualche buon miglioramento tecnico, ma siamo stati “consumati” (ecco: si potrebbe dire bruciati nel senso che molti danno a questa parola per i giovani lanciati eventualmente in alto troppo presto) da questa posizone di cerniera tra i “grandi” e “quelli dietro che quasi manco si sapeva più chi fossero”, quando non ci accorgevano che siamo stati solo i prescelti, grazie a una serie di ragioni non certo solo di valori sul campo, per far vedere che anche l’Europa aveva la sua Argentina che era in via di inserimento tra le grandi. Tutto ciò penso abbia fatto parte di una strategia assieme alla “professionalistizzazione” per far sopravvivere questo nostro sport che, se fosse rimasto strutturato come era ai tempi del bianco e nero, oggi sarebbe verosimilmente non molto più del gaelic
football, sia geograficamente che per numero di persone coinvolte.
Noi abbbiamo fatto, forse giustamente e di sicuro comprensibilmente, il diavolo a quattro per
adeguarci alla parte ma abbiamo trascurato gli aspetti negativi di tutto ciò, che ci stanno, e in parte ci hanno già, divorato. Che poi vi siano state delle resistenze a partire dalla diluizione dei tempi dell’ingresso nel 6N, fa parte della logica delle cose umane.
Tornando ai nostri allenatori, sia per Mallet che per Brunel, più che di errori parlerei di adeguamenti al suddetto discutibile ruolo del rugby italiano. Mallet lo ha fatto per esempio provando prima a lasciare Marcato all’apertura salvo poi tentare di rinforzare il canale centrale con l’esperimento Masi che forse, più che un esperimento, era già la toppa meno peggio in attesa che la ricerca di un formato non in Italia desse i frutti, che sono arrivati l’anno dopo con Gower. Ora, tutto ciò puo’ essere visto come un errore dal momento che è molto probabile che il Gower di turno alla prima congiuntura diversa delle “cose del rugby” prenda il volo e poi, adesso nel 2014, è anche più
difficile trovare il Gower di turno visto appunto che le “cose del rugby e della vita” mutano, e quindi non è certo una strada che possa migliorare stabilmente, non dico il rugby italiano, ma neppure le sue rappresentative e oserei dire, se andiamo al lungo termine, neppure franchigie e club (in questo l’esempio delle epoche Kirwan, Campese, etc. docet).
Se però si inquadrano le azioni degli allenatori azzurri nel più ampio discorso fatto sopra, ecco che ogni cosa prende una logica diversa. Allora anche le scelte di Mallet sui n.10 vanno viste come il disperato tentativo di tenere le selezioni azzurre dentro questo ruolo di allieve del corso da “grandi” e anche l’uscita dello steso Mallet “italiani no buoni !”, è come dire: “Guardate che qui stanno/stiamo cercando di farvi credere tutti che siete lì li per vincere una partita su tre con
l’Inghilterra e le altre giocarvele ma è tutto un castello di carte !, se mettiamo in campo ciò che veramente è espressione del vostro movimento: a sudare e smoccolare con Romania e Georgia e ogni tanto azzeccare la giornatona di gloria con Scozia, Argentina e magari Francia o anche un’altra delle “grandi”: Ma “per sbaglio” due o tre volte in 10 anni!”.
Idem Brunel con le uscite di inizio mandato: “Saremo presto pari alle altre, lo siamo già quasi! Manca solo un po’ di mentalità”. Poi se fosse arrivato, come poteva e potrà, un terzo posto, magari in un’annata di magra per diverse delle altre: “Ci siamo, manca ancora qualcosina per vincere ma ci siamo!”.Invece, quando accadrà, l’anno dopo le altre metteranno un po’ a posto le cose e allora: “Chi è il colpevole ? Com’è possibile ? C’è del marcio dietro!”. Etc etc.
Quindi sostengo che il problema sia nato con quella collocazione, poi certo alcune dichiarazioni potevano essere smussate, è giusto valutarle come tali, ma il nocciolo del discorso è l’altro e su questo arrivo alla mia autocritica poiché anch’io mi ero fatto prendere dal loop del: “Forza e calma! Ancora qualche anno e c’arriviamo”.
No!
Qui, senza buttar via tutto, anzi buttando via proprio nulla e tenendo tutte le esperienze a partire da quelle positive come il Pro12, occorre cambiare proprio la prospettiva del rugby union italiano. Basta a quel ruolo di “eletti dei piccoli”, siamo una delle tante nazioni che giocano questo sport, con una certa esperienza in più di molte altri ma pari anche ad altre, e un bagaglio molto inferiore a diverse altre ancora che costituiscono l’elite, la quale ricordo, è formata da chi ha creato questo sport, da chi ha cominciato a giocarlo ancora nell’800 e da una sola altra nazione (Francia) che è riuscita a entrarvi in epoche remote di dilettantismo. Negli ultimi decenni dell’era amatoriale e nella successiva era professionale nessuno è mai risuscito a entrare stabilmente nell’elite e anzi la Scozia ne è parzialmente uscita, l’Argentina ha messo il piede dentro più di una volta ma più di una volta è stata anche ricacciata ai margini.
Ecco che se si accetta ciò diventerebbe possibile, insieme a molte altre cose magari più importanti, anche scegliere per esempio un tecnico che venga pagato più modestamente ma che sia anche meno responsabilizzato: non abbiamo nessun obbligo di puntare a vincere il 6N, anzi se si fa il meccanismo di promozione-retrocessione ci sta pure bene, l’obiettivo è arrivare con giocatori formati in Italia (se c’è un’eccezione non ce ne frega nulla ma che sia un’eccezione) a
competere alla pari e a battere circa il 40-50% delle volte: Argentina, ” Tre Pacifiche” e Scozia, vincere nell’80-90% dei casi e avendo il controllo della partita, con quelle
che stanno sotto (non è poco considerando che stanno camminando veloce).
Con questi target già più realistici si potrebbe anche più realisticamente arrivare a togliersi
anche qualche bella soddisfazione, certo saltuaria, con chi sta sopra e vi sarebbero anche, allora si, le premesse per arrivare a fare sempre di più.
Scusandomi di averlo lasciato per ultimo, trovo condivisibili la maggior parte delle cose che scrive Roberto Avesani, tuttavia inquadrare le cose anche in quell’ottica che ho cercato di chiarire mi pare
un passo in più verso quel mutamento di prospettiva che ritengo necessario. Preciso solo che non concordo sul discorso mediano d’apertura poiché è ancora una volta cartina di tornasole di quanto ho scritto: un movimento deve essere ed è in grado di formare non una ma almeno 3-4 aperture che corrispondono al suo livello internazionale. Il problema nasce nel momento in cui si desidera più del possibile.
ciao fabrio, prendo le dichiarazioni per quanto valgono, alla fine si vedono i risultati.
per quanto riguarda il rugby piu’ “totale”, io noto solo che l’importanza della difesa e contesa del possesso e’ diventata ancora piu’ importante che in passato. e che senza fasi statiche ed un inimo d gioco al piede non si giocava e non si gioca.
che quello che dici sia tu il target realistico io lo condivido, ma ci saranno sempre alti e bassi ed adesso siamo ad un punto basso.
Ciao Fabrio13H,
minchia, ma a cosa punti ? Vuoi “battere” San, umiliandolo ??
Se è perchè vuoi aderire alla lista il Rugby & le Tette, ok, se no, guarda che San caccia a tutti noi un post sul Giappone che, a confronto, quelli sulle due isole sono pensieri che stanno nei baci Perugina…
…veramente non escludevo di presentare una lista mia ma poi mi sono accorto che, se per sbaglio vincessi, in caso di mio discorso all’inizio di un torneo pomeridiano le partite poi si giocherebbero in notturna 😉 Mi dichiaro quindi pronto ad accordi.
caro gianni, annuncio che non ci sarà nessun pippone sul Giappone, non sono nè troppo preparato nè attratto dal rugby nipponico, oltretutto, sarà un mio limite, ma l’estremo oriente nemmeno mi affascina più di tanto rispetto ad altre parti del mondo, quindi mi spiace, ma niente pistolotto giapponese, con quelli su Fiji e Samoa ho già dato…naturalmente vi posso proporre altri bussolotti sul rugby argentino, tra l’altro a breve si sapranno, in base alla classifica, quali saranno i club che faranno il fantastico torneo dell’URBA Top 14…mi raccomando poi che io e Rabbi vi diamo i compiti delle vacanze…
Suggerico inoltre al buon @fabrio13H di sostenere la LOV per le elezioni del 21-22…
Per il pippone sul Giappone (rima) confidiamo su @Rabbi, allora! 😉
san
stai diventando come gavazzi ai tempi dell’elezione ahahhahah
non mi commentare contro, che siamo alleati…
parega guarda che San e’ “il cambiamento nel segno della continuita’” all’ennesima potenza…fai te con chi ti sei alleato.
Franchigia vaticana=franchigia a Roma…con che soldi?A quelli federali…dove l’hai gia’ sentita questa?Gavazzi?
Sei ancora in tempo per unirti a Rabbidaniel in Rugby&Laicita’
Occhio ora, San Isidro vaneggera’ di sponsor per la franchigia Vaticana di primissimo ordine e squadra bib federale ma misto federale-privata con grosso impegno economico privato…non dovevano essere anche le Zebre private?
@parega, ti prego non dare retta ai cialtroni laici…ricordi il piano di Castel Sant’Angelo che ti abbiamo promesso per la sede del PPFL?
@Stefo, per la franchigia papale abbiamo già contattato una banca svizzera che ci farà da main sponsor…
Inoltre stasera lei e Rabbidaniel sarete inviati a Radio Vaticana per un confrtonto sincero e aperto con gli avversari della LOV…guardate come siamo disponibili…modera l’incontro un nostro cardinale…
“invitati”…
“abbiamo già contattato una banca svizzera che ci farà da main sponsor”…Le Zebre saranno private dal 2014…cambiamento nel segno della continuita’ al cubo
Non abbiamo altro da dire!
ah, rifiutate l’incontro! Lo prendo come un personale affronto! D’ora in poi parlerete solo con il mio referente @6nazioni…
LOV è forte! LOV vincerà!
Il sostegno alla LOV potrebbe essere cosa fatta se vi sarà l’impegno da parte della UAR a organizzare test match annuali con l’Italia, a tutti i livelli, compreso femminile e old 🙂 , inviando sempre i migliori giocatori/trici 😉 e se TUTTI si impegneranno a non far saltare fuori a tutti costi che mancava un rappresentante del Torneo Interferroviario della Regione di Santiago dell’Estero che era sicuramente più forte di quello che ha giocato proveniente dal Campionato Bancario di Santa Fe e Dintorni ( ‘sti nomi a volte mi ricordano i vagoncini merci dei trenini giocattolo Lima di quand’ero bambino io). Inoltre dovranno essere organizzate da parte della lista in collaborazione con la UAR, feste con abbondanti libagioni di qualità e folta presenza femminile argentina. Comunque @San isidro l’altra notte ho visto Usa-Giappone e spettacolo ne hanno dato (…e non solo i japaneses).
sullo spettacolo ci credo, sono nazionali in crescita e anche noi dovremmo starci attenti…
Figurati, ovviamente i contatti con la UAR sono stati già presi e tutto ciò che hai menzionato sarà realizzato! Per chi vota LOV comunque la curia saprà essere molto riconoscente: diritto all’auto blu, gadget vaticani (tra cui la t-shit di Papa Francesco), cene pagate al centro di Roma e caffè omaggio…noi ci battiamo per la franchigia papale nel torneo celtico! La LOV conta, al momento, di due partiti (la Lista Gambardella, il mio, e il PPFL – Pan Persot Fanciulle Lambrosc – di @parega) e 4 utenti fiancheggiatori di lista, siamo forti! Unisciti!
Comunque nell’URBA la tradizione “ferroviaria” è portata avanti dallo storico San Martin, mentre quella “bancaria” dal mitico Banco Nacion, il club di un certo Hugo Porta (e non solo), che però da anni manca tra le grandi di Buenos Aires, e dal Banco Hipotecario, la squadra in cui iniziò il forte pilone dei Pumas Scelzo prima di accasarsi all’Hindù…grande tierra de rugby Santiago del Estero, nell’estremo nord, è lì che ha mosso i primi passi Juan Manuel Leguizamon (al Santiago Lawn Tennis, i cui calzattoni biancorossi li ha sfoggiati da capitano nel test Inghilterra-Barbarians), prima di venire nell’URBA, una o due stagioni, al SIC…comunque vamos CASI siempre!!!
Eminenza,
Le comunico che il qui presente malpensante possiede n1 maglia del Banco Nacion (non National) con un numero 10 sul lato B. Albaceleste, righine sottili, rigorosamente in cotone e priva di qualsiasi benedizione o qualsivoglia commercio con i clericali australi. Mi permetta, forte di questa testimonianza inequivocabile, di comunicarLe che Hugo Porta sostiene senza se e senza ma Rabbidaniel Presidente.
Gli hai inferto un grosso colpo…Colpito in quanto ha di piú caro.
Non abbiamo seminato (puntando invece ai risultati in breve termine), per cui a medio-breve termine non abbiamo raccolto, per cui (puntando ancora ai risultati a brevissimo termine) abbiamo seminato ancora meno (anzi, abbiamo estirpato il poco che c’era…) e quindi abbiamo raccolto ancora meno, e quindi???
Continuiamo a non seminare.
Errare e’ umano, ma persevarare…
Hey hulla tanto che non ti si vede…appoggi Rugby&Laicita’ spero.
Stefo,
scusa, ma Hullalla ha scritto chiaro :
Desidera seminare. Ha piacere che si “semini “.
Quale lista è la piu’ adatta per farlo in…seminare ??
ma, La lista il Rugby & le Tette ! Of course.
Elementare Watson…
Hullalla da fervente cattolico, battezzato, cresimato e vaccinato, voterà la LOV per avere la franchigia vaticana! Gli abbiamo già inviato l’auto blu e una toga da cardinale come primi regali per averci sostenuto…
Hullalla,
occhio all’autista dell’auto blu !
Non perderlo mai di vista. Come fai per prendere la toga, e per sbaglio ti volti, attento : quelli girano con vasellina e vibratore…
@Hullalla hai seminato ben 3 volte in 4 righe: ti candidi al premio “seminatore d’oro”?
http://it.wikipedia.org/wiki/Seminatore_d%27oro
ma voi non siete alleati contro i porporati???
Si e no, per fermare i proporati possiamo fare le glandi intese, ma la deriva militarizze di Hro ci preoccupa a noi di Rugby&Laicita’ quindi dovemo chiarire nel caso alcune cose.
Lei mezeena ha scelto chi appoggera’ con la sua lista sarda?
Nuova Unione Ovale Sarda, avendo profonde radici laiche ed indipendentiste, refrattarie perlopiu al potere costituito (sia esso di derivazione militare, religioso etc), pensiamo di convergere nella vostra unione R&L..
pensiamo inoltre sia piu opportuno correre senza l’ alleanza dei porno-militari, onde destabilizzare massivamente il voto di sabato prossimo venturo!
noi di NUOS..mi son mangiato l’ attacco!
Non avevo dubbio che una persona onesta ed acuta come Lei sarebbe confluita nella nostra coalizione.
Sapremo governare insieme il movimento nell’interesse di tutti se gli elettori ci daranno fiducia.
non puo averne il minimo dubbio!
vota R & L 😉
@Mez: ti sei mangiato l’attacco?!? Pure tu, come Brunel: ma è un’epidemia allora…! 🙂
Gianni Berton o altri posso porre una domanda: so mio ringoldonio che no gavevo mai nota’ che Wiki xe anca in Veneto:
http://vec.wikipedia.org/wiki/Benetton_rugby_Treviso
Stefo,
prima volta anche per me.
Quanto meno suscita una risata per l’originalità.
Però, ha dimenticato di dire che al Monigo distribuiscono acqua e piscio.
Giusto per il patto elettorale che abbiamo :
oltre a quella di Hro, confermi l’invio della tua ??
Senza Bent-the-cent, eh ??
Si certo!
Stefo ti rispondo nella tua risposta a Gianni: visto che comunque siamo alleati, resto fedele a Rugby&Tette!
restando avverso a tutto quello che è vaticano (tranne il Francesco x i soliti motivi), HO UN GRAN BISOGNO DI TETTE!! quindi…
Va benissimo andrease, capiamo la sua scelta…
la tua, non la sua. Ho 48 anni mica 3000! 🙂
In politica noi usiamo solo il Lei istituzionale, per il resto il tu…
caro andrease non si faccia obnubilare da promesse di facili leccate di tette, è palesemente un’ esca del buon Berton!
unico scopo del quale istituire una giunta militare che abbia il controllo del blog ed infine delle nostre menti!
rifletta e ponderi la sua scelta, ne va del futuro del rugby italiano, gia troppo martoriato ultimamente!
vota R & L..
Cerco di inserirmi nella discussione, stimolando altre riflessioni :
1- essere nel 6 nazioni è una grande opportunità mediatico-commerciale e di propaganda per tutto il movimento;
2- la federazione e i tesserati (atleti-allenatori-dirigenti) sono un altro aspetto del problema.
Quello che cerco di dire, è che ben venga l’Italia nel 6 nazioni! Il problema è che l’unica strada per renderla competitiva e quindi traino di tutto il movimento non può che essere, nel breve-medio termine, l’utilizzo di equiparati di alto livello.
Questo però non può e non deve essere un alibi per la federazione e chi la gestisce a tutti i livelli per nascondersi e non fare quello per cui esiste : ovvero creare un movimento degno di questo nome che possa competere ai massimi livelli internazionali. Affinchè questo accada, però, sarebbe opportuno scegliere in ogni ambito le persone più qualificate ( a prescindere dalla lingua che parlano, almeno inizialmente) e pagarle in base al merito, ovvero ai risultati raggiunti. Il problema, purtroppo cronico del nostro paese, è che programmazione e merito sono le ultime qualità prese in considerazione quando si fanno delle scelte, ahimè…..
pilo, 15 anni di oriundi, equiparati, malmaritati ti sembrano a breve o a medio termine?
Penso: Se fosse vero che il Sudafrica ambisce ad entrare nel 6 nazioni anche per ragioni di fuso orario,noi che fine faremmo?sarebbe che inseriscano anche un altra da fare da cuscinetto…
Più che noi, i problemi li avrebbero quelli dell’ex-tri nations. Che farebbero: giocherebbero NZ-Aus con i Pumas? Tirerebbero dentro tutte le Pacifiche o solo il Giappone? Disputerebbero solo la Bledisloe?
Ciò, fioi, complimenti, avete scritto un trattato a più mani, oggi, sono senza parole, scatenati; @Giovanni, poi, oggi verbosissimo e polemicissimo, ha concionato più che in tutto il 2013, vedi la voglia di guadagnarsi l’ appartamento di Monteverde Sacro? Nemmeno mi provo a buttare giù qualcosa. @San Isidro: fratello, non va bene, come sarebbe niente pippone sul Japan? Non puoi deludermi così, poi, pensa quanta parte di consenso del corpo elettorale shintoista e buddista si perde la tua lista, dall’ altra parte del mondo (una ulteriore, buon motivo per votare Rugby & Laicità). Ah, ho capito, sai già che sarai occupato a correre dietro a un paio di gonnelle foreste, bionde, nel tempo che avresti, altrimenti, dedicato al pippone predetto.
Però, se ti piacciono così tanto le bionde, dovresti fondere la tua LOV in Rugby & Tette.
non si può @jock, R&T è molto laico e molto distante dal vaticano. L’unico del vaticano tollerato, credo, è il Francesco (che essendo papa non può fare il capolista…). 😀
ma il francesco strano??? 😀
Dear friend Jock, vedi l’astinenza da…sfogliatelle che brutto effetto che mi ha fatto…?! 🙁
Sono pienamente d’accordo con l’articolo. Soprattutto, concordo che si debba guardare fuori dei nostri confini, dove le cose funzionano meglio.
Votate PPL, rensemblement Rugby & Laicitá.
(Vi piace, così? Secco e diretto)
@Sergio: sono vicinissimo a raggiungere un accordo con San. Nel qual caso perderesti l’approvvigionamento di sfogliatelle.
Traditore, ti vendi ai baciapile per un appartamento
Ma cerca di capirmi: io vado a Roma 1-2 volte al mese per 10 mesi all’anno. Già c’ho il FrecciaMoscia che mi fa patire, le sfogliatelle a carico, le cenette romane che costano…il piede-a-terre mi fà comodo, oltretutto mi potrebbe tornar utile nel caso San mi presenti qualche turista agganciata a Trastevere… 😉 Il cuore è laico, ma la ragione…come si dice “Parigi val bene una messa”. 🙂
Ecco l’arteggiamento furbesco italiota. Se poi ci cacciano non dico dal 6 nazioni, ma anche dal torno di briscola delle osterie, c’hanno ragione!!
Ma almeno reggi fino a dopo le elezioni, che così alziamo il prezzo…Invece di un mezzanino a tua insaputa, becchi un attico consapevole…Palesemente!
E’ con enorme delusione che apprendiamo la sua scelta signor Giovanni, purtrooppo no non capiamo, aveva preso delle posizioni per il laicismo molto decise…certi valori non si possono lasciar andare per un appartamento ed un paio di bunga bunga che e’ quello che le promette San Isidro.
Prendiamo atto della sua scelta con sorpresa e delusione.
@Sergio: San mi offre l’appartamento benedetto prima delle elezioni, tu mi prospetti un attico dopo le elezioni. Chi mi garantisce che non sia un “passata la festa è gabbato lo santo”…?
Giová, noi di R & L siamo persone tutte d’un pezzo e di sani principi…
Ma davvero vieni meno alla promessa delle sfogliatelle!? Ma come, avevo fatto giá incetta di passito…
@Giovanni, scooop! è ufficiale dunque il passaggio della Posillipovalia-Sfogliatelle Attanasio nella LOV?
@Stefo, avrete anche agganciato la NUOS nella vostra coalizione (e in tutto questo @Andria viene sballottato da una lista all’altra a sua insaputa), ma oggi avete perso @ginomonza che di là ha detto che tutta sta storia delle elezioni è una cavolata…e siamo a due dopo l’abbondono di @malpensante…riflettete cari laici…
@San: aspetta non vendere la pelle d’orso prima del tempo. Ora @Sergio ha messo in mezzo un discorso di attico: dove si trova questo attico? E’ visitabile? Quanto sarebbe la durata dell’usucapione?
@Giovanni, la risposta ce la devi dare entro domani sera…mercoledì verranno ripubblicati i quadri con tutte le liste, siamo agli sgoccioli…con la LOV e contro la LOV…tra l’altro ormai la fiducia di @Stefo l’hai persa, noi sapremo ridartene il doppio…
“con la LOV o contro la LOV”…
@San: io ti avevo chiesto se, sulla carrozza riservata del FrecciaRotta, avrei potuto avere le hostess in topless e tu manco mi hai risposto…
@Giovanni, fai troppe domande, noi le proposte te le abbiamo fatte, sta a te ricordare…sulla carrozza ti avevamo detto che avrai un cameriere personale e una massaggiatrice…
Allora: con noi o contro di noi?
Lo comunicherò domani. La notte porta consiglio.
Alcune domande dal sapore retorico: a) Quante partite hanno vinto le Zebre in Heineken cup quest’anno ? b) Quante partite ha vinto Treviso quest’anno in Heineken cup? c) Chi ha conquistato il “Whitewash” nel 6 Nazioni 2014? a questo punto forse sarebbe auspicabile che la IRB ripristinasse il 5 Nazioni. Anche se magari qualcuno citerà l’esempio della Francia che fu introdotta nel torneo nel 1910 e lo vinse per la prima volta nel 1954. Ma oggi siamo nell’era del professionismo ed a me non sembra che il movimento rugbistico italiano possa reggere il confronto con le altre 5 Nazioni. E’ una constatazione di fatto. il nostro livello è con paesi come la Romania, la Georgia, il Canada. Già Samoa ci sta una spanna sopra come qualità individuali. Quante volte abbiamo battuto i Samoani nella nostra storia? Una sola volta. Ce la possiamo giocare con le Fiji in un giorno di loro scarsa vena. Inutile rincorre nazioni troppo evolute nel rugby mondale. Si crea solo frustrazione e false illusioni nell’ambiente e tra i sostenitori. Vale la pena assistere ad altre asfaltate come Irlanda e Inghilterra nel 2014? Anche con l’Argentina la differenza è notevole tra i due movimenti, soprattutto se contiamo tutti gli oriundi argentini (Canale, Castro, Parisse, Aguero, Nieto nel passato….) che giocano con il XV azzurro.
Parisse è italiano, figlio di italiani!
@berton: …è lei, gianni??
http://www.repubblica.it/speciali/mondiali/brasile2014/2014/06/14/foto/brasile_2014_sfida_di_bellezza_sugli_spalti-88961376/1/?ref=HRER3-1#26