Rugby e cronaca nera: dirigente italiano ucciso in Brasile

Avevo letto questa brutta notizia qualche giorno fa su un sito argentino…magari questo è un omicidio scaturito da faccende private e la situazione sociale in Brasile c’entra poco, ma resta il fatto che nel Paese sudamericano il tasso di criminalità è alle stelle…a Rio de Janeiro nelle favelas si combatte una vera e propria guerra civile tra le forze di polizia e i narcotrafficanti…mi chiedo come sia possibile portare le Olimpiadi e anche diverse partite del mondiale di calcio in una città in guerra come Rio…e purtroppo non c’è solo Rio in quelle condizioni, ma anche altre città…non oso immaginare quello che sta accadendo in questo periodo nelle favelas dove il governo sta facendo piazza pulita per dare un minimo di bella immagine a Rio in occasione di questi due eventi importanti…e purtroppo nel pugno duro al narcotraffico a rimetterci spesso sono anche i poveracci che sono le vittime indirette di questa guerra…a Rio la lista dei civili innocenti uccisi dalle pallottole della polizia e dei militari è molto lunga…sono andato un pò fuori tema, comunque mi spiace molto per il nostro connazionale che stava cercando di diffondere il rugby in un Paese che fa del calcio una religione, chissà se Albanese era nel mondo della palla ovale meneghina prima di trasferirsi all’estero…rivado fuori tema: due settimane fa comunque storica vittoria del Brasile sul Cile al Sudamericano per 24-16, non era mai successo…