E Planet Rugby “gufa” Jacques Brunel e Philippe Saint-André

Secondo il sito web il ct azzurro – e quello transalpino – sarebbero a rischio esonero nel 2014 se i risultati non dovessero arrivare

COMMENTI DEI LETTORI
  1. ginomonza 1 Gennaio 2014, 15:02
  2. 6nazioni 1 Gennaio 2014, 15:05

    forza presidente vai con le danze,togli brunello cosi’ dopo aver sistemato tutto
    il settore giovanile italiano sistemi pure le nazionali.

  3. Stefo 1 Gennaio 2014, 15:06

    Se fossi costretto a scommettere un euro direi che e’ piu’ a rischio PSA dovesse ripetere un 6N negativo tipo lo scorso anno…

  4. Katmandu 1 Gennaio 2014, 15:28

    Beh la francia parte sempre per vincere e un allenatore che arriva (con mille scusanti) così lontano dal risultato è logico che ci si aspetta che non se la passi serenamente
    Bruinel ha fatto bene fin oggi certo l’involuzione presa a novembre non aiuta ma tutto sommato in sudafrica risultati alla mano non è che ha fatto così male, SA e Samoa non erano alla portata e con la scozia abbiamo perso di un punto e per un paio di decisioni dubbie, certo è che se si chiede di inserire giovani e si vuole a tutti i costi vincere…. Mi pare che si voglia la botte piena e la moglie ubiaca

    • 6nazioni 1 Gennaio 2014, 15:34

      inserire giovani? quali kat…..
      il bello deve ancora venire il rugby italiano e’ in crisi nera e non credo che il solo
      brunello possa salvare la ns nazionale.
      Mancanza di programmazione su tutti i ivelli,
      mancanza di piccioli….

      • gsp 1 Gennaio 2014, 17:22

        ‘Il rugby italiano è in crisi nera’ a forza di scriverlo e rileggerlo ad alta voce qualcuno finisce per crederci.

        • 6nazioni 1 Gennaio 2014, 18:19

          siamo fortissimi,in ogni incontro di rugby c’e’ il tutto esaurito,la ns nazionale e’ fra le prime 5 nel mondo.
          Abbiamo un settore giovanile che sicuramente vincera’
          il mondiale U.20 in N.Z., sicuramente un trofeo lo vinceremo tra H.C. o A.C.
          sei contento cosi’ (gsp)
          buon anno e buon rugby italiano.

          • Appassionato_ma_ignorante 1 Gennaio 2014, 18:33

            Mmm… secondo me non hai capito il senso dell’intervento di gsp. Pochino pochino, però, eh?

          • gsp 1 Gennaio 2014, 18:57

            Buon anno anche a te, se per giustificare che l’hai sparata grossa devi scrivere “siamo tra le prime 5 e vinceremo l’U20′ confermi solo una cosa, cioè che l’avevi sparata troppo grossa.

    • crosby 1 Gennaio 2014, 15:46

      Beh Kat dire che “in Sudafrica non è andata poi così male” e’ come nascondersi dietro un dito e raccontarsi una bugia a fin di bene.
      Imbarcata dal Sudafrica (44-10) e da Samoa (39-10) più sconfitta all’ultimo minuto con la Scozia….0 vittorie su 3 quando Brunel e tutti avevano puntato a 2 vittorie su 3.
      Se andava veramente male…di cosa staremo parlando?

      • Katmandu 1 Gennaio 2014, 16:02

        Beh alzi la mano chi pensava di vincere col sudafrica e poi a memoria (ma potrei sbagliare) erano tutte ben distanti da noi nel ranking, forse solo la scozia ci era dietro e ci ha sorpassato, ma alla fine samoa le ha date agli scozzesi a me sinceramente a giugno non è che mi avevano particolarmente impressionato in maniera negativa
        Ps i giovani era per dire di far contenti tutti quelli che dicono che bisogna lasciare a casa i vecchi per provare i giovani (non ci ho mai creduto)

        • Stefo 1 Gennaio 2014, 16:08

          kat che gli avversari fossero di alto livello e che alcuni follemente si fossero illusi e’ vero ma non penso si possa dire che non ha impressionato negativamente la difesa gia’ a giugno con 13 mete subite in 3 partite, buchi e placaggi mancati vari

  5. Rabbidaniel 1 Gennaio 2014, 16:25

    Tagliare Brunel servirebbe davvero a poco, soprattutto a mesi dal mondiale. Nel caso succedesse, dovrebbero prendere un top e dargli carta bianca. Fantarugby.

  6. edopardo 1 Gennaio 2014, 17:13

    Secondo me cosa assai difficile in italia si dovrebbe pensare a tagliare la maggior parte della dirigenza Fir in primis Gavazzi che di certo fa quasi rimpiangere dondi con una gestione alla “paesana” della federazione e delle relazioni con l’estero e con tutto il movimento sopratutto dai settori giovanili e dal basso.
    Penso che saranno anni non certo facili ma poi come sempre è successo e facile sparare al ct per dare la colpa a qualcuno di tutto.. cambiamo continuamente allenatori ma questo non è il problema…

  7. Francesco.Strano 1 Gennaio 2014, 17:22

    BRUNEL NON SI TOCCA… SE SI FA UNA BRUTTA FIGURA DEVONO PAGARNE LE CONSEGUENZE I MANAGER E I TECNICI FEDERALI… COSì COME CHI GESTISCE LE ACCADEMIE ,,,,CHE HANNO DATO QUESTI FRUTTI

    • gsp 1 Gennaio 2014, 17:25

      Cioè le accademia ci sono da 6 anni e lo stato della nazionale è colpa loro? Evviva la logica.

      • 6nazioni 1 Gennaio 2014, 18:15

        @gsp come tu dici (*) sono 6 anni che sono state formate.
        vedi qualche ragazzo uscito dalle (*) che sia in grado di giocare 10 minuti decenti
        in nazionale . vedi qualche progresso nelle zebrette?
        vedi qualche risultato sull’italia emergenti?
        lodi di quasi tutti i club in eccellenza, spettatori escluso il veneto non si contano
        in una mano,le ns super-potenze zebrette-leoncini sono inguardabili, e tu scrivi
        che vissero felici e contenti?

        • riaan cotzee 1 Gennaio 2014, 18:33

          Concordo su tutto quello che hai scritto.

          • Francesco.Strano 1 Gennaio 2014, 21:50

            Venditti è inutile..Gori non mi sembra granché..Benvenuti è durato 1 anno….
            ottimo insomma! Grande la nostra accademia che sforna fuoriclasse

          • gsp 1 Gennaio 2014, 22:45

            Dai Francesco, dai…

          • gsp 1 Gennaio 2014, 22:51

            Sei un pò illuso se pensi ad una accademia che sforni fuoriclasse mi sa non hai ben chiaro a che serve un’accademia.

        • gsp 1 Gennaio 2014, 18:55

          6n e rian, mi sa che non avete ben chiaro come funziona la formazione dei giocatori, la base di partenza, il tempo necessario, il tempo che serve ad un progetto nuovo di andare a regime.

          Di (*) come le chiami con disprezzo in nazionale ce ne sono eccome, alcuni sono giá titolari e quando non ci sono se ne sente la mancanza. e se le zebre sono una squadra che se la gioca quasi sempre in pro12 anche senza pubblico è una nota di merito non di demerito.

          Cmq quando sei pronto a discutere di fatti invece che di slogan.

          • riaan cotzee 1 Gennaio 2014, 19:07

            Fatti? Vai illuminami e per favore giustifica quello che stai dicendo perché voglio capire

          • gsp 1 Gennaio 2014, 19:10

            Potresti iniziare dalle risposte che ho dato a 6n.

            Non voglio assolutamente illuminarti, fatti un’idea tua.

          • 6nazioni 1 Gennaio 2014, 19:16

            gsp oggi e’ giorno di festa non credo di essere nelle
            condizioni di discutere seriamente del ns rugby.
            Ci risentiamo sicuramente,
            Le (*) non le disprezzo, sono INUTILI cosi’ formate.
            Poi ti spieghero’ poi il perche’.

          • gsp 1 Gennaio 2014, 19:19

            Quando vuoi 6n. Però preparati una spiegazione perchè gori, favaro, benvenuto, morisi, campagnaro,,Sarto, venditti, manici sono tutti inutili (solo per parlarne di alcuni).

          • malpensante 1 Gennaio 2014, 23:03

            gsp, va bene che è capodanno ma sostenere che l’accademia c’entri con Favaro, Morisi, Manici è fuori dal mondo, vuol dire averli mai visti prima della tv. Quanto a Venditti, arrivato agli Aironi, c’era da mettersi le mani nei capelli o mettersi a ridere. Tieni anche conto che agli Aironi, a partire da Buso, ne sono arrivati in condizioni mediche pietose. Non parlo degli altri che hai citato perché li ho visti praticamente solo a partire dalla televisione, appunto.

          • gsp 1 Gennaio 2014, 23:45

            No, no mal. Io non ho mai detto che questi li ha formati l’accademia, soprattutto perchè alcuni di loro non ci sono stati più di un anno. La formazione avviene club/accademia/club.

            Io rispondevo ad una affermazione che diceva che la colpa dello stato della nazionale è l’accademia e che non c’è nessuno con la stella che non regge 10 minuti in nazionale.

            Poi fammi capire, quando riescono è merito dei club, se invece ci sono problemi è colpa dell’accademia?

            Va bene che è capodanno, ma non pensi le affermazioni di cui sopra meritino la tua attenzione in quanto un pò fuori dalla realtá?

          • Stefo 2 Gennaio 2014, 00:23

            gsp hai pienamente ragione a dir che la formazione parte dai club e poi passa all’Accademia pero’ se come sta avvenendo non si sta riformando la formazione pre-Accademia e’ chiaro che e’ un gatto che si morde la coda.

            Io posso concordare che 6 anni non son molti ma non sono neanche pochi…parliamo di 6 annate di atleti ormai, facciamo un 20-25 atleti per annata?Son 120-150 atleti in totale, togliamo anche le ultime due annate fanno 80-100…dove sono?Dirai ma se non venivano formati bene nei club prima…ma se non cambia il sistema formativo prima non si formano formatori di livello per i club il circolo vizioso continuera’.

            Alla stessa maniera e’ un gatto che si morde la coda creare X Accademie nel territorio se non ci sono i formatori ed i programmi corretti. In queste X Accademie chi ci lavora?Sono presi gli stessi che formavano prima nei club oppure c’erano X allenatori giovanili bravissimi che la Fir ha tenuto da parte per anni in attesa di fare le X Accademie?
            Avere delle Accademie senza dei formatori validi e’ la stessa cosa di lasciare i giocatori nei club con dei formatori non validi…alla fine chi emergera’ dopo le Accademie saranno quei giocatori provenienti da quei club (che piu’ volte malpensante ha nominato) che gia’ formavano bene prima.

            Avere delle strutture senza uno staff adeguato non e’ molto utile…e di revisione sui metodi e percorsi di formazione non se ne sente parlare.

          • gsp 2 Gennaio 2014, 01:11

            Stefo sono pienamente daccordo, valutare lo stato delle accademie è complesso, ed I camviamenti di oggi si vedranno tra 5 anni. Ne abbiamo parlato spesso.

            Però non si può lasciar passare affermazioni del tipo ‘lo stato della nazionale e’ colpa dell’accademia’ o aspettarsi giocatori che vanno dall’accademia alla nazionale. Va bene tutto però si da un’idea sbagliata.

          • Stefo 2 Gennaio 2014, 01:22

            gsp sulla seconda parte del tuo ultimo post sono non d’accordo di piu’.
            Sulla prima…un po’ meno, ripeto 6 anni non son molti ma neanche pochi, il problema non sono le Accademie di per se stesse, il problema e’ che le Accademie non sono una soluzione se non risolvi i problemi a monte e di idee al riguardo non se ne vedono minimamente anzi si vendono le Accademie come la panacea a tutti i mali. Porgetti per tecnici non se ne vedono, l’unico che si era visto negli ultimi anni il periodo di studio ad Auckland coi Blues…che e’ stato fatto saltare.

            Non era meglio partire con progetti ed investimento per formare dei tecnici-formatori di alto livello, lasciarli intanto lavorare nei club e poi una volta creato un gruppo di tecnici-formatori adeguato fare le Accademie?

          • gsp 2 Gennaio 2014, 01:50

            Stefo, se fai un gruppo di tecnici validi abbastanza largo per me puoi fare anche a meno dell’accademia. E questa sarebbe la strada maestra.

            Se il num di tecnici non basta allora concentri i giocatori.

            Sai com’è nata l’accademia in italia, tutt’altro che un progetto, ma un’opportunitá per prendere soldi internazionali.

            Fatta questa premessa, è vero quello che dici sul fatto che possiamo iniziare a valutare le accademie. Ma possiamo valutare come erano 3,4,5 anni fa, ma non come sono oggi e le misure adottate negli ultimi 3 anni. Sarei sorpreso se l’avessero imbroccata nei primi anni.

            Sono pienamente daccordo con te che la direzione tecnica e la filosofia della formazione non si vedono ancora, benchè ci sará a breve una infrastruttura. Ma non posso giudicare finchè non le vedo all’opera.

          • San Isidro 2 Gennaio 2014, 02:06

            in generale sono d’accordo con voi…ad ogni modo non credo che le accademie fino ad oggi abbiano lavorato in modo così negativo nè reputo negativo il sistema delle accademie. Insomma, seppure con le varie complicazioni che sono emerse dopo, le accademie sono state varate in Italia con buoni propositi. C’è qualcosa che deve essere rivisto certamente, ma comunque qualcosa si è fatto. Tanti giovanissimi hanno partecipato alle varie selezioni nazionali, sono stati formati nelle 4 accademie (3 zonali a livello u.18 e 1 nazionale u.20) e hanno vissuto un’esperienza rugbystica di livello. E ancora, ma è proprio vero che mancano così tanti tecnici giovanili all’altezza? Perchè questo argomento mi sembra tirato fuori spesso con facilità…è vero che la qualità e la preparazione di una buona parte dei nostri tecnici non è la stessa degli allenatori che escono dalle nazioni ovali maggiromente sviluppate, ma non penso che i nostri tecnici siano tutti da scartare…e se proprio fosse così, come si può procedere? chi forma i tecnici? i tecnici stranieri indubbiamente potranno darci una mano, ma non è che possiamo portarne in Italia una valanga…io non sono disfattista sul sistema accademie, ovviamente qualcosa va rivisto, ad es. se rimaniamo nel torneo celtico (o quel che ne sarà) sono dell’idea che le accademie debbano essere legate alle franchigie…poi sono d’accordo sul fatto che il serio lavoro i ragazzi lo debbano fare ai club prima di passare nell’eventuale accademia…e sul discorso tecnici, e comunque della formazione in generale, più che trapiantare in Italia tanti allenatori stranieri sarei più per collaborazioni/seminari tecnici tra staff italiani ed esteri (come fanno in Argentina…ricordo che due anni fa lo staff dei Chiefs di Super Rugby passò in rassegna per i vari club di Buenos Aires per un periodo di formazione, e non fu l’unico caso…), ovviamente costa e non è semplice, ma sarebbe, a mio avviso una soluzione interessante…ad es. perchè è stato bocciato quel rapporto di collaborazione con gli Auckland Blues?

          • San Isidro 2 Gennaio 2014, 02:08

            mi sono accorto ora che anche @Stefo ha parlato di quella famosa collaborazione con i Blues…

          • Stefo 2 Gennaio 2014, 10:23

            gsp le Accaemie possono servire come metodo di selezione sul territorio ed ottimizzazione delle risorse anche con tecnici validi in ampio numero, penso che sia in Irlanda, Galles, Inghilterra dove la base lavora bene e ci sono numeri elevati di tecnici giovanili eccellenti ma ci sono anche le Accademie delle squadre pro dimostri in maniera palese questo…tecnici validi alla base ed Accademie non sono mututalmente esclusive anzi.
            Che infrastruttura ci sara’ a breve?Le X Accademie?E chi ci lavorera’?Una scuola e’ buona quando son buoni gli insegnanti, un bravo insegnante formera’ bene anche in un parco, una infrastruttura figa e nuova continuera’ a formare alla mazzo di cane se chi insegna lo fa male.
            Comunque vedremo, intanto quello che sappiamo e’ che a capo di alto livello e formazione base sono stati messi i due “assi” che da anni fanno “tanto bene”.

          • gsp 2 Gennaio 2014, 12:31

            Stefo quando parlavo di accademia in quel contesto mi riferivo a quelle federali ‘centralizzate’.

            Sulla qualitá dell’insegnamento non posso che quotarti, e forse anche sulle credenziali, ma non posso giudicare un prodotto che ancora non c’è.

  8. malpensante 1 Gennaio 2014, 18:17

    Comunque Brunel è farina del mulino di Dondi, come lo era Gajan. Osso si capisce poco normalmente, dopo pranzo anche meno, ma di sicuro lui non è uomo che miri al mausoleo da padre della patria con relativi pellegrinaggi. Per cui qualsiasi cosa faccia (non sempre la pensa, a volte la fa e basta) è a breve termine, al contrario dell’illustre mentore. L’uscita sul contratto di Brunel (non ne so nulla) non sembra un gran viatico, ma magari era dopo pranzo o un sottile e diplomatico no comment. Di certo con lui il decubertèn, come il camembèrt e il rocfòrt non attacca: vuoi mettere il bagòss?

    • steve 1 Gennaio 2014, 23:22

      Ma vuoi mettere il cabernet frank?! O, mejo ‘ncora, il raboso, o il refosco, o il merlot, per non parlare del prosecco!! Voto metare?! PROSIT!! :-)))

  9. crosby 1 Gennaio 2014, 23:13

    Credo che Brunel sia uno dei migliori tecnici che l’Italia possa avere.
    Ma ha un grosso problema, un po’ lo stesso che aveva Mallet.
    Il “dover accettare” decisioni e scelte tecniche calate dall’alto.
    Alcuni membri dello staff e alcuni giocatori sono altamente impreparati all’alto livello ma ne fanno parte integrante.
    Personalmente, sono un grande sostenitore del lavoro svolto da Berbizier che se non erro aveva legato la sua permanenza alla guida dell’Italia nel post RWC 2007 alla gestione totale del settore tecnico italiano (ruolo ricoperto da Ascione).
    Aveva forse visto 7-8 anni fa quali erano i problemi e si era proposto a gestirli magari con scelte coraggiose.
    Dondi rispose “no”, si tenne Ascione, attivo’ le Accademie e prese Mallet.
    Non abbiamo la controprova purtroppo…

  10. davo 1 Gennaio 2014, 23:53

    A meno che qualcuno nel blog non e’ all’interno del tessuto FIR e’ difficile sapere come stiano davvero le cose. Parlo da uno che da lontano cerca di seguire le cose, ma il mio correggionale (perche’ Ascione e’ campano no?) che esperienze ha avuto sino ad oggi. Mi spiego meglio sapete se dopo il rugby giocato ha fatto esperienze manageriali all’estero ? (e.g. francia, UK, Aus, NZ…SAF?) Se e’ vero cio’ che crosby racconta allora deve avere dei santi in paradiso molto ma molto forti.

    • mezeena10 2 Gennaio 2014, 09:36

      ma, piu che altro gira come una trottola per il mondo il tuo corregionale, mete preferite argentina e irlanda! o prova a beccarlo al telefono se riesci!!!
      quando son stato suo allievo a perugia ho dovuto inseguirlo per mari e monti per recuperare lo scritto dell’ esame! alla fine l’ ho beccato in sardegna quando son tornato per le vacanze! naturalmente lo scritto andato perso!

      • gsp 2 Gennaio 2014, 12:28

        E la qualitá dell’insegnamento è pari a quella del servizio?

        • mezeena10 2 Gennaio 2014, 15:25

          ho avuto modo di cozzare contro le sue famigerate “idee” su reclutamento e formazione..
          credo fossero i primi anni del “progetto statura” gsp..

  11. Francesco.Strano 2 Gennaio 2014, 00:31

    condivido con davo e Stefo(per fortuna che ci sei tu…!!!!)

  12. davo 2 Gennaio 2014, 01:48

    Riguardo alle accademie non ho nessun parere. Vivendo lontano non so’ come funzionano le cose in Italia. Sono un bene o un male? La mia opione e’ che se le cose son organizzate bene funzionano. Invece anche i migliori propositi, con cattiva gestione, finiscono a male (Vedi MAlitalia et al….). Ma com’e’ la collaborazione club-Accademie?
    Io posso solo riportare un esperienza del 2006 quando ritornai in Italia per un paio di settimane. Comparai cosi’ l’allenamento di una squadra Italiana con una di quella australiana. Beh, faccio un paragone per dire quanto gli allenatori (nei club) non sempre si aggiornano (o non vogliono…almeno cosi’ credo…). Avendo seguito un corso allenatori in Italia ricordo che nuovi metodi di allenamento venivano disucssi ed analizzati quindi non sta’ li’ il problema principale:
    Riscaldamento: Italia: 30 min di “giri di campo; Australia: touch rugby (ma a velocita’….)
    Esercizi: Italia: gli stessi che facevo nel 1991, in piu’ molti ragazzi li facevano molto svogliati..credendosi gia’ campioni in erba; Australia: mi sono allenato con metodi per me nuovi. Poi i ragazzi (anche con esperinza decennale o ex pro) facevano anche gli esercizi piu’ basilari con un’umilta’ e serieta’ che in Italia (almeno dove ho “Bazzicato io”) non ho visto.
    Mischia-Tecnica: Italia: qui ne siamo maestri secondo me…in questa fase la preparazione che ho avuto in Italia mi ha permesso di “primeggiare” nel ruolo di pilone/tallonatore 😀
    per il resto credo che sia tutto nell’aggiornamento la chiave della preparazione

    • mezeena10 2 Gennaio 2014, 09:37

      ma sei kaiser???

      • davo 2 Gennaio 2014, 15:15

        no no. Chi e’ kaiser? Seriously no. Anche lui e’ nell’emisfero Sud?

        • mezeena10 2 Gennaio 2014, 15:21

          un pilone (130 kili, quadrato, ottime skills affinate downunder, raro vedere piloni cosi abili nonostante la massa!) che giocava e gioca, dopo un’ esperienza all’ estero, nella mia attuale squadra, ha giocato per qualche anno in australia, credo una delle squadre del manly, domani glielo chiedo ad allenamento!
          leggevo quello che hai scritto e mi pareva di sentir lui parlare!

          • davo 2 Gennaio 2014, 17:40

            ah 🙂 ecco spiegato. No io sponda Brisbane (anche se ho giocato anche ad Adelaide e Melbourne). Mentre lui se militava nel Manly abitava a Sydney.
            Quindi constato che non e’ solo una mia impressione. Interessante.

          • mezeena10 2 Gennaio 2014, 17:54

            direi che sono impressioni comuni per chi ha avuto la fortuna di vivere esperienze di rugby e vita all’ estero!
            io sempre da quelle parti, in un’ altra isola un po piu a sud est 😉

  13. steve 2 Gennaio 2014, 09:36

    Ho letto solo ora l’interessante discussione in ordine alle Accademie e mi sarebbe piaciuto intervenire, ma all’una di notte ho altri pensieri per la testa…quindi butto lì due/tre spunti che sicuramente avremo modo di riprendere ancora in altre occasioni:
    – non si contestano le Accademie “tout court”, anzi, molti giovani hanno avuto l’ ccasione di “migliorarsi”,
    – la critica non si rivolge all’Accademia in senso stretto, ma al sistema Accademie, ovvero al fatto che chi (pochi) abbiano avuto la possibilità di frequantarla, a prescindere dalle loro capacità tecniche (Venditti docet), abbiano comunque la strada “spianata” per il professionismo e per la Nazionale! Questo si contesta al sistema Accademie. Ci sono decine di giocatori buoni che hanno dimostrato le loro capacità tecniche a prescindere dalla frequantazione dell’Accademia, o addirittura che per scelta di vita non hanno voluto approdare a progetti campati inaria, che nel pieno della loro maturità tecnico-atletica, si sono visti sbattere in faccia la porta della Nazionale! Così ci ritroviamo in Nazionale con ali che non sono ali, che sarebbero al massimo un centro scarso che non sa placcare-correre-posizionarsi, e ha frequantato l’Accademia!!
    – si criticano tanto i tecnici, delle giovanili, delle Accademie, delle varie selezioni, domanda: chi rilascia il tesserino federale di tecnico??
    – non incolpare le Accademie perchè durano nella formazione di un giocatore solo un anno, e prendersela con i club che non “sfornano” nuovi talenti, e poi non gli danno la possibilità di giocare a vent’anni in prima squadra è un peccato di lesa Maestà! Si conoscono le cifre degli investimenti delle Accademie?? Quanto costa alla Federazione 1 anno di Accademia?? Siamo sicuri che quei soldi siano spesi bene? E per spesi bene intendo che raggiungano l’obbiettivo per il quale sono stati erogati, che non è quello di “sistemare” amici di amici e/o guadagnare voti delle Società…
    Di sicuro se ne riparlerà ancora..

    • 6nazioni 2 Gennaio 2014, 11:04

      @steve vedo che hai capito uno dei problemi del rugby italiano.
      Non e’ possibile che con l’ (*) sei buono x il professionismo e di conseguenza la
      chiamata nelle varie nazionali giovanili.
      Con questo sistema e’ del tutto inutile giocare i vari campionati elitè giovanili,
      stanno distruggendo la base giovanile del rugby italiano.
      QUOTONE SU TUTTA LA LINEA.

      • gsp 2 Gennaio 2014, 12:55

        Ma la formazione per gli altri non accademici si ferma? Gli altri formati fuori dall’accademia sono migliori?

        • 6nazioni 2 Gennaio 2014, 15:24

          @gps da come rispondi senza offesa credo che di rugby
          giovanile ne mastichi poco.
          Vai in giro nei campetti dove giocano under 16 /under 18
          sia elite’ che regionale e poi ne riparliamo.
          Ti ripeto x l’ennesima volta stanno distruggendo la base
          giovanile del rugby italiano.
          Un esempio vedi quanti ragazzi del 1995/96 giocano
          nelle diversi club. Si contano sul palmo della mano,
          questo perche’ i fenomeni della fir ogni anno cambiano
          le regole dei tornei.
          L’anno passato torneo u.20 1994/95/96
          2013 u18 1995/96/97,e’ una cosa logica far giocare
          ragazzi che fisicamente sono diversi?
          Poi il sistema del Prof. Ascione rapporto altezza/peso
          una delle piu’ grandi cazzate mai viste in uno sport di
          svariegati ruoli come nel rugby.
          TECNICI STRANIERI PREPARATI AGGIORNAMENTO CONTINUO DEI NS TECNICI.
          N.B conosco dei preparatori che di tasca loro prendono
          l’areo e si recano in francia,inghilterra,irlanda,x aggiornarsi i tuoi federali dove vanno?

          • gsp 2 Gennaio 2014, 20:39

            6n al massimo saranno i tuoi federali. Ma è cosí difficile avere una discussione tra persone mature?

            Progetti simili a quello statura sono tutt’altro che eccezioni ci sono ovunque. Purtroppo vittima della propaganda pensi che il progetto statura sia l’unico modo per accedere all’accademia, ma non è cosí e non lo era neanche all’inizio, altrimenti favaro non avrebbe fatto l’accademia. Se poi pensi che all’estero il problema peso altezza, soprattutto per certi ruoli non esiste sei assolutamente fuori strada, informati. In qualsiasi academia vai a 16 anni iniziano immediatamente a metterti sotto pressioni per prendere peso ed hai in target di peso da raggiungere.

            Aggiungo, chiediti perchè a volte l’u20 racchiude 3 annate. Hai provato a pensare che forse è perchè non ci sono i numeri?

    • gsp 2 Gennaio 2014, 12:51

      Steve possiamo discutere sulla qualitá della cura ma tu non hai ancora ammesso che la formazione prima che nascessero le accademie non era sufficiente.

      Nessuno incolpa i club che non producono, è una semplice constatazione condolidata in 15 anni.

      • neurone bruciato 2 Gennaio 2014, 23:50

        @gsp mi dici delle cose sensate e poi mi cadi come un pero!
        i club non producono nulla???.
        sei sicuro di quello che dici?
        l’affermazione è pesante e poi passi dalla parte del torto e dai ragione a 6nazioni, steve & c.
        Chi bazzica i settori giovanili sa benissimo che l’accademia è necessaria. La specializzazione per l’alto livello ci vuole ed è comune in quasi tutte le discipline sportive, non solo del rugby.
        Il problema è che il sistema “accademie” nel rugby con la sua evoluzione dagli anni 2007 in avanti è un sistema di fatto chiuso.
        Io come allenatore di club ho provato a collaborare in tutte le maniere ma, vuoi x mancanza di tempo (dei federali non mia), vuoi per le priorità (dei federali non mie), l’accademia resta un mondo a sé.
        Oggi si “prenotano” (leggi selezionano) i ragazzini a 13 anni, passano per il CF e poi le accademie zonali, tagliando quasi tutti i ponti con i club di appartenenza, ma dialogo quasi zero.
        Vengono richiesti tanti sacrifici, sia ai ragazzi in primis, che alle famiglie, ma con i club? com’è il dialogo?
        Basta la ricompensa per l’attività di base?
        E’ ovvio che un club non potrà mai offrire la qualità delle accademie in termini di tempo dedicato, ma chi mi dice che la quantità dedicata va di pari passo con la qualità?
        se io potessi allenare tanto e quanto ma soprattutto con gli stessi mezzi che ha una accademia i miei risultati sarebbero migliori o peggiori dell’accademia stessa?
        I ca. 1000 ragazzi che frequentano le accademie zonali sono allenati bene? meglio dei club? ne sei sicuro?. I ragazzini delle accademie si allenano minimo 10 h settimanali mentre quelle dei club mediamente 4,5 h, quindi più del doppio. ma come mai i miei ragazzi senz a(*) frequentano la A1 tanto quanto quella di tirrenia/parma ? facciamo un conto tra i costi del mio club e quello del sistema accademie? facciamo un paragone tra il sistema San Donà, Petrarca, recco, ma anche capitolina (eccellenza di buon e sano dilettantismo) e quello dell’accademia di Tirrenia?
        senza polemica così tanto pour parler.
        Perché non si mettono a disposizione tecniche e metodiche di allenamento come è in uso in Francia? come preparano la stagione? quali carichi e quali tempi di recupero?
        Come ci si prepara a un test, quali gli skills allenati, come?

        • gsp 3 Gennaio 2014, 00:44

          @neurone, sempre un piacere diascutere. scrivo qui da tempo e non ho mai detto che i club non producono nulla.

          Ho sempre e solo detto che la produzione dei giocatori, prima che partisse l’accademia, era qualitativamente e quantitavamente insufficiente per il livello pro (con tutto il rispetto per il lavoro che tecnici fanno in giro per la penisola). Qui c’è gente che fatica ad ammetterlo.

          Una Volta che abbiamo assodato che quello è il problema, poi possiamo discutere se l’accademia è la medicina giusta, costa troppo, funziona o meno.

        • gsp 3 Gennaio 2014, 00:46

          Sulle tecniche io sono pienamente e totalmente daccordo.

          Tu mi fai esempi di club ottimi. Ed io ti dico se 10 anni fa la formazione non era sufficiente, che cosa è cambiato perchè possa esserlo oggi, liberandosi delle accademie?

        • 6nazioni 3 Gennaio 2014, 12:36

          @gsp @neurone bruciato.
          tutte belle parole, ma mi spiegate come mai negli ultimi due anni i ragazzi
          dell’amatori parma hanno disputato due finali di elite’ u20 senza che nessun
          ragazzo e’ stato scelto (*), due sono le risposte o gli altri sono fenomeni o
          nessuno dei ragazzi ha santi in paradiso(x me e’ la seconda risposta).
          Mi dite quanto costano 9 (*) 32 + 1 centro federale di parma?
          Quanti giovani hanno formato per l’alto livello?
          Quanti sono pronti x giocare in eccellenza?
          Vi ripeto x l’ennesima volta il metodo del Prof. Ascione e’ la rovina del ns rugby giovanile.
          (Nessun A.B. ha mai vinto il trofeo topolino)….
          LEGGETE L’ARTICOLO SU RUGBY-CLUB N°= 26 OTTOBRE 2013 PAGINA 44
          DI ANTONIO LIVIERO E POI NE RIPARLIAMO.

          • neurone bruciato 3 Gennaio 2014, 22:37

            @6nazioni
            al contrario di gsp non sono abituato a scrivere x cui mi spiego male.
            Sono molto d’accordo con te, ma le accademie sono uno strumento che dovrebbero servire alla causa.
            Io contesto il metodo di lavoro, chiuso, autoreferenziale che non vuole il confronto.
            I club possono fare qualità, ma non possono fare quantità, le accademie e il sistema che ci ruota intorno fa quantità ma la qualità dov’è?
            quantità e qualità dovrebbero essere misurabili e misurate con dati, tabelle e numeri. Dove li troviamo?
            Gli accademici si allenano mediamente il doppio che nei club, ma con tutte qs h anche mia nonna sarebbe capace di formare un giocatore di A1. Dov’è la bravura?
            Io dico che la federazione serve solo a chi ci lavora dentro, altrimenti non avrebbero fatto le scelte che hanno fatto, eliminando di fatto ogni dialogo con i club e distruggendo i campionati giovanili.
            Non hanno a cuore il movimento perché altrimenti si tratterebbe di mettersi in gioco e confrontarsi.
            Tra un anno i ca. 1000 ragazzini che frequentano le accademie zonali subiranno un taglio doloroso per loro.
            Che percorso di crescita e di reinserimento ha previsto la federazione x i ragazzi tagliati? Visto che sono di fatto di proprietà loro ne avranno pensato? hanno pesato le conseguenze quando il 90% di loro scoprirà che i “prescelti” sono sempre gli stessi?
            ma sono tutti discorsi triti e ritriti.
            Per quanto mi concerne sono pessimista e credo che si andrà sempre peggio.
            Nel 2000, quando ho iniziato ad allenare, non avevo mediamente grossi problemi con i bambini a livello motorio, ora anche con i ragazzi U18 devo insegnare a cadere perché non lo sanno fare.
            e alcuni di loro frequentano le accademie.
            Ciao

          • 6nazioni 4 Gennaio 2014, 14:31

            @neurone bruciato.
            quotone su tutta la linea sul tuo discorso.
            Cosi’ strutturate le (*) non servono a nulla, anzi secondo me stanno distruggendo il rugby giovanile
            italiano.

  14. ernesto 2 Gennaio 2014, 15:10

    Brunel sta facendo bene. Diamogli fiducia!

    • mezeena10 2 Gennaio 2014, 15:22

      diamogli magari anche qualche giocatore!

      • 6nazioni 2 Gennaio 2014, 15:27

        dove li prendi mez i giocatori … nelle (*) con il metodo del Prof. Ascione?

        • mezeena10 2 Gennaio 2014, 18:09

          eh 6nazioni infatti era tra il sarcastico e lo sconfortato la mia battuta!
          è ovvio che no ghe ne se! si dice cosi? imparo pure il veneto ora 🙂

        • mezeena10 2 Gennaio 2014, 18:10

          ascione e il suo metodo abbiam visto dove ci han portato!

          • 6nazioni 2 Gennaio 2014, 18:40

            @mez spiegalo a gsp tu che sei molto’ piu’ afferrato
            del sottoscritto.
            auguri di buon anno.
            mez ho trovato L’ ICHNUSA
            ottima birra.

          • mezeena10 2 Gennaio 2014, 21:22

            grazie anche a te 6nazioni! si buona birra, immancabile in tutte le clubhouse dell’ isola! (anche se ora è di proprietà dell’ heineken, viene ancora prodotta qui in Sardegna, chissa per quanto ancora..) 😉

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