Le squadre gallesi? Con le inglesi. Parola dell’uomo che inventò le regions

Per David Moffett, già CEO della WRU, la parola d’ordine è una: unirsi ai club inglesi

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Hrothepert 27 Dicembre 2013, 10:29

    …..SUDDITO!!!!

    • Giovanni 27 Dicembre 2013, 13:04

      Mio caro Hrot, dicevano i latini “pecunia non olet”. Son passati circa due millenni e quel motto è più che mai valido.

      • Hrothepert 27 Dicembre 2013, 13:41

        Giova dei latini purtroppo sono rimasti soltanto gli aspetti…peggiori!! 😉

  2. Katmandu 27 Dicembre 2013, 11:04

    Hro non é la questione di essere sudditi o meno la vera questione è quanti soldi gli danno? Ma per me le regions non debbono andare in premier
    Certo i soldi son molti ma a differenza del calcio le regions non son abituati ad un sistema fatto di promozioni e retrocessioni
    Vorrei far notare che molto spesso gli ho-spritz non arrivano a passare il turno in HC mentre “facilmente” arriva ai PO in CL
    Il sistema CL è la linfa vitale che fa stare in piedi le regions e siamo sicuri che gli inglesi faranno stare 4 regions in premier? E nel caso negativo quale regions rimarrebbe fuori? Llanenlli? Cardiff? Newport? Swansee? Son tutte città molto importanti per molti motivi diversi e chi dice ai dragons dopo il bel campionato che debbono stare fuori per favorire squadre meno competitive (cardiff)
    E poi un campionato a 16 (seppure con la soppressione della anglo welsh cup) è un campionato mastodontico di dimensioni epiche 30 giornate più 2 giornate di PO e per le regions che partono in netto svantaggio per molti punti di vista arrivare a fine anno e giocare per qualcosa di diverso che la salvezza è una previsione da prendere in considerazione e bisognerebbe avere rose di 45/50 giocatori per reggere una stagione del genere e i gallesi non hanno 200 giocatori di qualità inoltre a mio avviso la nazionale si indebolirebbe per il semplice fatto che i giocatori migliori giocherebbero sempre
    Inoltre se la wru vuole rifare la CL con altre realtà gallesi i migliori prospetti rimarrebbero in galles (almeno fino a 25 anni) e la loro posizione in premier nel giro di pochi anni si indebolirebbe parecchio

    • tony 27 Dicembre 2013, 11:15

      Analisi corretta a questo ci aggiungerei le diatribe fra le inglesi escluse dal campionato maggiore….. Io credo che il vero obbiettivo sia arrivare a un campionato europeo di club gestito dalle leghe di club…cio comporta l’esclusione delle federazioni…con tutto quello che può comportare…..Perchè se è vero che lo spettacolo lo garantiscono i club con i giocatori di maggior prestigio è altrettanto vero che questi club poco si interessano alla diffusione del rugby e lla formazione dei giocatori…perchè questo non porta introiti.

      • Katmandu 27 Dicembre 2013, 11:47

        Bah non è proprio vero che la formazione non porta benefici…

        • tony 27 Dicembre 2013, 11:55

          Benefici si ma i costi sono superiori agli introiti e non parlo di formazione dopo essersi andati a prendere i giocatori con prospetti interessanti che normalmente sono formati fino a una certa età dal sistema del volontariato.

    • Hrothepert 27 Dicembre 2013, 11:45

      Lo so Kat che è tutta una questione di..vil denaro ma ciò non toglie che rimane comunque un suddito del trono d’ Inghilterra!! 😉

      • Rabbidaniel 27 Dicembre 2013, 12:46

        Hro con tutta la simpatia che ho per le minoranze etnolinguistiche si tratta di considerazioni pragmatiche. (Poi, quanto a sudditi, bisogna dire che l’uso del gallese è salito in maniera decisa negli ultimi anni mentre in Scozia il Gàidhlig soffre ancora).

        • Hrothepert 27 Dicembre 2013, 13:39

          Rabbi, a parte il fatto che gli scozzesi sono sudditi della corona di Scozia che è unita a quella d’ Inghilterra e che il primo re a salire sul trono del Regno Unito fu il re scozzese e..cattolico Giacomo VI° Stuart, mentre i gallesi sono espressamente sudditi della corona di Inghilterra, al parlamento scozzese di Edinburgo, dove tutte le scritte prima sono in Gàidhlig e poi in Sassenach, stanno discutendo di estendere lo studio del Gàidhl, che adesso è previsto soltanto nelle nelle Western Highlands e nelle Ebridians Islands, a tutte le scuole della Scozia!!

          • Rabbidaniel 27 Dicembre 2013, 14:50

            Sì infatti adottano il sistema gallese che si è dimostrato vincente 😉

    • andrease 28 Dicembre 2013, 03:38

      io non ho capito una cosa: quanti soldi danno a chi? alle regions o a mr. David Moffett…?

  3. Joest 28 Dicembre 2013, 08:02

    Ognuno è libero di suidicarsi come crede

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