Il saluto e i ringraziamenti: così Franco Smith lascia Treviso

Una vera e propria lettera aperta a tifosi e appassionati. Dopo 7 anni il saluto del coach del Benetton

COMMENTI DEI LETTORI
  1. jock 10 Dicembre 2013, 12:56

    Classe e signorilità.

    • malamatita 10 Dicembre 2013, 13:36

      Quoto con l’aggiunta di: Eleganza. Che eleganza… da vendere

  2. Carlo 10 Dicembre 2013, 12:59

    un Grande uomo, ci mancherà

  3. wf2 10 Dicembre 2013, 13:09

    Un rugbysta. Non trovo un complimento migliore per lui.
    Grazie, Franco!

  4. Il Mago 10 Dicembre 2013, 13:12

    Ciao Franco grazie di tutto!!
    Grande UOMO

  5. Katmandu 10 Dicembre 2013, 13:14

    per l’ultima di franco al monigo ci sarò pure io!
    bello il saluto finale, arrivederci.
    grazie

  6. mezeena10 10 Dicembre 2013, 13:32
  7. San Isidro 10 Dicembre 2013, 13:38

    Ciao Franco!
    Spero che i ragazzi sabato si facciano valere per salutarti come si deve…

  8. Luc@ 10 Dicembre 2013, 13:57

    Mi piacerebbe una cosa. Che tutta la squadra vada in campo 5 minuti prima del solito e che sia presente sul campo per l’ultimo applauso che tutti noi tifosi gli attribuiremo. Tutti in piedi per Franco!!

    • Stefo 10 Dicembre 2013, 14:03

      Io spererei in un applauso di tutto il Monigo a fine partita indipendentemente dal risultato.
      Spererei che la Fir sia presente perche’ quanto ha fatto Smith in 7 anni e’stato di beneficio sia a Treviso che alla Nazionale.

      • San Isidro 10 Dicembre 2013, 14:16

        ma io credo che alla fine Gavazzi sarà presente…
        ps: ufficializzato il tour estivo dell’Irlanda in Argentina…sarà muy dura per voi…

        • Stefo 10 Dicembre 2013, 14:44

          Mah San dopo che qualche mese fa aveva suggerito di cambiare il tecnico non ci metterei la mano sul fuoco…

      • Luc@ 10 Dicembre 2013, 14:16

        Ci sarà anche quella, credimi.
        Però l’adrenalina che riceverebbero i giocatori spero gli serva a combattere e non a fare la fine della scorsa partita.

        • San Isidro 10 Dicembre 2013, 14:20

          secondo me sabato sarà una partita diversa da quella di Belfast, si giocherà con tanto cuore…poi la settimana dopo inizia un’altra storia…

      • Gigio 10 Dicembre 2013, 17:36

        Da quando Treviso è in Celtic e i giocatori vengono a salutare il pubblico sugli spalti, il ringraziamento da parte dei sostenitori non è mai mancato, anche dopo le sconfitte, specie quelle subite all’ultimo istante, quelle che “bruciano” di più. Sarà così anche sabato prossimo!
        Un Grazie di cuore e un arrivederci a Franco.

  9. luis 10 Dicembre 2013, 14:11

    Grande persona, dai modi gentili ed eleganti, carico di simpatia e di semplicità.
    Un grande grazie ed un in bocca al lupo per le tue sfide future.

  10. Sergio Martin 10 Dicembre 2013, 14:31

    Grazie di tutto Franco, ed in bocca al lupo per il futuro.
    Forza Leoni!

  11. mope 10 Dicembre 2013, 14:35

    stand up for Franco Smith stand up for Franco Smith….stand up for Franco Smith……….

    Un signore fuori e dentro il campo. Ai Leoni vorrei dire “Demoghe dentro fioi..anca se no ghe se certezze per il futuro…ONORATE STO GRANDE UOMO COME SI MERITA…PERCHE’ NOI DAGLI SPALTI LO FAREMO e invece di Leoni-Leoni ci sarà Franco-Franco!!!”

    PS. mi piace il passo ” per aver sponsorizzato….” MI FA TANTO DA PASSATO…un pò meno da futuro 🙁

  12. tony 10 Dicembre 2013, 14:45

    Grazie Franco sei parte della storia di Treviso e assieme a Tony uno dei maggiori pilastri che hanno permesso a Treviso di essere dov’è…..Quanti ricordi….

  13. ginomonza 10 Dicembre 2013, 17:12

    nonostante tutto un pò mi dispiace e gli auguro che il meglio debba ancora venire per lui.

  14. mauro 10 Dicembre 2013, 18:29

    Anche se un amico si allontana è sempre con te nel cuore e nella mente. Franco sarai sempre parte di noi.
    Grazie per questi lunghi 7 anni di gioia, le amarezze si dimenticano presto.
    Grazie per gli anni che hai speso da giocatore in biancoverde.
    Grazie per aver sempre risposto al nostro saluto con quel tuo fare riservato.
    Sono felice ed orgogolioso di aver sempre conservato il tuo autografo, l’unico che ho, che mi firmasti nella tua ultima gara da giocatore.
    Grazie per la lezione di signorilità che stai dando. A presto!

  15. giobart 10 Dicembre 2013, 19:27

    Bellissima lettera, grande uomo e grande allenatore, gli auguro ogni bene per il suo futuro, entra prepotentemente nella storia e nel meglio del Rugby Treviso, ciao Franco!

  16. malpensante 10 Dicembre 2013, 19:31

    Merita una partita di orgoglio e di sostanza. E le migliori fortune.

  17. dado 10 Dicembre 2013, 19:54

    un grande Uomo, una persona speciale cha ha trasmesso uno stile sobrio ed improntato al rispetto anche ai ragazzi delle giovanili.
    stand up

    felici di aver avuto la possibilità di conoscerti

    ciao ma soprattutto arrivederci

  18. poros 10 Dicembre 2013, 21:01

    Un saluto, non un addio, un bilancio, non un punto fermo rivendicativo. Anche in questo hai fatto squadra, hai dato sostegno in un momento in cui, non so nello spogliatoio, ma certo nei post sulle vicende della squadra (non solo di questo articolo), emerge una pulsione autodistruttiva. In questo, a mio parere, hai dimostrato un senso di appartenenza che non abbonda nel truce campanilismo delle nostre contrade.
    Hip, hip, hurrà!
    Hai aperto molte strade, hai migliorato quelle che hai trovato. La squadra che lasci è molto migliorata da ogni punto di vista, il rooster pure, la competenza, l’enciclopedia delle competenze tecniche e comportamentali ha raggiunto due obiettivi: 1) ce la possiamo giocare con chiunque, 2) “può capitare” di perdere in ogni occasione. L’innalzamento del livello competitivo standard si è fermato sulla soglia dell’imparare a vincere. Questo è il prossimo step, che richiede una diversa (non dico migliore) programmazione, altre risorse, non solo economiche.
    Spero tanto che la società e la catena di comando che ha lavorato al tuo fianco possano proseguire su questa strada. Ne abbiamo bisogno e non sarà facile. Questa è una consapevolezza maturata con il tuo lavoro. Questo è il retagio da custodire e alimentare. Gustav Mahler diceva che “La tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri”. Mi pare appropriato e opportuno questo monito.
    Ciao.

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