JPR Williams e la “morte del rugby”. Un dibattito fine a se stesso?

Ha fatto molto rumore una intervista rilasciata dal monumento del rugby gallese. Ma ha davvero ragione?

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Katmandu 3 Dicembre 2013, 08:36

    il rugby piaccia o meno si stà evolvendo allora se proprio bisogna fare un appunto esiste un modo di fare l’estremo prima e dopo JPR, un estremo che negli anni 70 contrattacava e ripartiva da calcio di liberazione non lo si era ancora visto.
    certo l’ingroassamento è una cosa che preoccupa e insospettisce tutti, ma mezzoscheo non è un colosso e di giocatori così ce ne saranno sempre

    • Paolo 3 Dicembre 2013, 08:40

      non è poi che il doping non esistesse 30 anni fa…

      • Katmandu 3 Dicembre 2013, 08:56

        Tra le altre cose, son comunque convinto che fino a quando non ci doteremo del passaporto biologico (stile ciclismo) i dubbi sospetti su masse muscolari rimarranno, certo poi il sistema si uò sempre aggirare ma inizia a essere molto più complesso dato che rimane uno storico di dati su cui comparare i nuovi valori

      • parega 3 Dicembre 2013, 15:04

        a reggio eravamo dopati di lambrusco !!!

  2. mauro-pv 3 Dicembre 2013, 09:04

    l’ingrossamento dei giocatori non lo vedo come un problema per la sopravvivenza del rugby.
    Prendete ad esempio la pallacanestro, dagli ultimi 15-20 anni le dimensioni dei giocatori sono aumentante in maniera molto simile al rugby (ovviamente in proporzione) e non si può parlare di “morte della pallacanestro”. L’intensità fisica è aumentata, forse c’è una piccola diminuzione di tecnica media dovuta però appunto all’aumento di velocità del gioco (non è facile fare le stesse cose se vado al doppio della velocità!!).
    Quindi non vedo questo grosso problema, i giocatori si stanno ingrossando ma le qualità tecniche rimarranno sempre importanti quanto la massa se non di più.
    Altro discorso riguarda il modo in cui i giocatori mettono su massa, se completamente pulito o no, ma è un altro paio di maniche….

    • Giovanni 3 Dicembre 2013, 09:36

      Il cambiamento fisico ha influito eccome sul basket moderno. Oggi ci sono degli atleti spaventosi, ma la tecnica è inferiore a 25-30 anni fa: di giocatori come Magic Johnson o Larry Bird non v’è traccia. In compenso si vedono schiacciate impressionanti e contropiedi fulminei. L’atletismo e la velocità hanno influito sullo stle di gioco: movimenti come la “scivolata a canestro” lungo la linea di fondo di Sojourner o il “gancio cielo” di Jabbar sono spariti e non a caso. Nel rugby sono stati introdotte norme a tutela dell’incolumità dei giocatori, come lo “speartackle” ed altri, proprio a seguito della maggiore fisicità dei giocatori stessi. Non credo che questi sport spariranno, ma il peso specifico della tecnica, sull’economia del gioco, tende ad essere minore.

      • Katmandu 3 Dicembre 2013, 09:47

        Io invece in molti giocatori (grazie anche alla miglior qualità dei materiali) vedo molta più tecnica e qualitá
        Due esempi su tutti trovami un apertura degli anni 70 che placcava come un Hook, carter, weir (per citare gene con un fisico allenato ma normale)
        Trovami un pilone anni 70 che faceva ricicli tipo Afoa

        • Giovanni 3 Dicembre 2013, 09:57

          Trovami un trequarti degli anni 70 col fisico di Bastereaud. Però è vero quanto dici ed è dovuto all’evoluzione dei ruoli in molti sport: meno specializzazione e più duttilità. Nel rugby di oggi son sempre più diffusi gli utility back, così come nel basket di giocatori “alla James”, capaci di giocare in 3 e perfino 4 ruoli diversi, se ne vedono sempre più. In compenso i playmaker puri son quasi spariti ed i centri son, quasi sempre, ali forti adattate.

          • mezeena10 3 Dicembre 2013, 10:30

            dai play forti ce ne son sempre, chris paul, rondo, westbrook, harden, parker, irving, curry..poi volendo puoi considerare anche durant, kobe e lebron..
            è la normale evoluzione del gioco, come in tutti gli sport, rugby calcio basket volley etc compresi!

          • Giovanni 3 Dicembre 2013, 11:04

            @Mez: sono tutti forti quelli che citi, però attenzione parlavo di playmaker PURI: molti di loro sono più guardie adattate. Di quelli che menzioni solo Paul, Rondo e (forse) Parker li puoi considerare veri e propri playmaker, nel senso classico della definizione. Durant, James e Kobe sono la dimostrazione che la catalogazione in ruoli fissi (play, guardia, alla piccola, ala forte, centro) è sempre più ardua nel basket odierno. Poi, come dici tu, il gioco evolve in tutti gli sport ed ai giocatori in campo son richieste sempre più cose.

          • mezeena10 3 Dicembre 2013, 19:38

            giovanni scusa ma kobe e lebron sono due fenomeni, non si possono prendere a metro di paragone per chiccessia..
            come lo erano magic e larry bird e jordan dopo..
            fuoriclasse assoluti..
            negli altri citati oltre a qualche campione ci son dei degnissimi mestieranti!
            cosi nel rugby, basta è unico nel suo genere, come era unico jpr o lomu etc..
            qui si parla di “medie”, tecnica media,stazza media, media dei giocatori..

          • gian 3 Dicembre 2013, 21:02

            mez, spero che tu non voglia confrontare jpr e lomu dal punto di vista tecnico, il bestione gran giocatore, ma attribuirgli grandi doti tecniche mi pare eccessivo, lui sapeva usare alla grandissima quello che aveva, il fisico e poi dare la palla ai compagni se serviva, ci sono almeno altre 5/6 pari ruolo che erano decisamente più tecniche del grandissimo lomu

          • mezeena10 4 Dicembre 2013, 13:09

            no gian nessun confronto, ho detto solo che quelli eran fenomeni ai loro tempi, quindi non si puo fare un paragone preciso, son fuori scala..
            diverso il discorso sulle medie, average..

        • mezeena10 3 Dicembre 2013, 10:15

          sir wilson whineray (ABs dal ’57 al ’65, 77 matches di cui 67 da capitano, pilone)!!!
          vale lo stesso se è un po prima dei ’70??? 😉

          • Katmandu 3 Dicembre 2013, 10:25

            ok mez ma è l’eccezione e poi non correvano come oggi, bastava che spingessero come degli animale ma quanto a corsa

          • mezeena10 3 Dicembre 2013, 11:01

            verissimo kat..ma poi ne possiam parlare??? no perche io dal 1980 piu o meno in giu li ho visti solo su vhs o dvd o youtube..si scherza eh! 😀

      • mauro-pv 3 Dicembre 2013, 11:39

        capitolo basket: è solo un’impressione secondo me che la tecnica individuale dei giocatori sia diminuita, il fatto è che l’ingrossamento dei giocatori, la maggiore esplosività e velocità hanno “ristretto” il campo e velocizzato il gioco. Esempi di grande tecnica ci sono ancora: i 2 Gasol, Nowitzki, Ray Allen, Curry, lo stesso LB James, ecc.. Se mai sono diminuiti i fondamentali di squadra.

        • Giovanni 4 Dicembre 2013, 09:14

          @mez, @mauro-pv: Ricordo che fino ad una quindicina di anni fa nella NBA era vietato difendere a zona (“difesa nooon legale”, diceva Peterson). Chi ha giocato anche occasionalmente a basket sà quanto sia massacrante difendere a uomo per un’intera partita, specie se ti il tuo uomo è un ottimo attaccante. Poi c’è anche da considerare che le squadre negli anni 80 erano 23 contro le 30 di oggi: è inevitabile che il livello tecnico medio sia calato.

          • mezeena10 4 Dicembre 2013, 09:54

            ma non so se sia calato il livello medio, è cresciuto l’ atletismo e la fisicità, la velocità, i ritmi e l’ intensità di gioco e di allenamento, ma ottimi giocatori con tecnica sopraffina se ne vedono parecchi in giro, forse piu di prima!
            james bryant wade harden durant pierce, alcuni citati ieri, mettici pure i kirilenko nowitzcky belinelli etc..
            gente che sul piano tecnico sa il fatto suo, poi c’ è chi come james abbina straripanza e strapotenza fisica ad una tecnica e classe sopraffina, non a caso è “the chosen one”! ma è sempre un’ eccezione! come lo erano chamberlain o magic e larrybird o MJ in seguito..
            io ho sempre tifato quelli del lago 😉

  3. Maggicopinti 3 Dicembre 2013, 09:49

    E’ l’evoluzione subita da tutti gli sport – confrontate il fisico di uno sciatore di oggi con quello di Stenmark, o le gambe di Scirea con quelle di Cannavaro.
    JPR Williams si dimentica di dire che oggi conosciamo molto di più il modo di allenare rispetto a 40 anni fa – la differenza tra fibre lente e veloci, la dieta corretta per un atleta…E anche i giocatori sono molto più attenti, nessuno fuma, ad esempio.

    La crescita media dei rugbisti è dovuta anche ad un altro motivo: con il professionismo, chi è dotato fisicamente sceglie con maggiore probabilità il rugby, almeno nei paesi dove il rugby non è il primo sport. Una volta se a 15 anni eri alto due metri molto probabilmente diventavi un giocatore di basket o al limite di pallavolo, dove almeno qualche soldo c’era (e in Italia succede ancora…)

    Su una cosa però ha ragione: il fisico troppo muscolato (doping o no) aumenta inevitabilmente i rischi di infortunio, perché i muscoli sono allenabili, le articolazioni e i tendini no. Quindi se il carico è maggiore, il rischio di rotture cresce.

  4. cassina 3 Dicembre 2013, 10:39

    Ciao ragazzi voglio condividere con voi una cosa:
    con mio suocero francese che ha giocato a rugby mi fa notare sempre la stessa cosa, “sono troppo grossi, guarda i centri, ma sono enormi! ai miei tempi questi finivano in terza o in seconda!!! tolti i piloni il resto era gente quasi normale!!! sti ragazzi si stanno facendo del male!!!
    la mia risposta “ma questi si allenano tutti i giorni!, fanno palestra!!)
    RISPOSTA: CARO MIO DA RAGAZZI CI AMMAZZAVAMO DI PESI E ALLENAMENTI ED ERAVAMO LA META’ DI QUESTI!!! DAI NON RACCONTIAMO “DES CONNERIES” (traduzione: scemenze)
    Cassina

    • steve 3 Dicembre 2013, 11:00

      Vero..Verissimo!! Ho visto dal vivo più di qualche squadra del Top14 giocare, impressionanti. Cioè, spieghiamo una cosa che anche il neofita che va la prima volta in palestra sa: non è che uno allenandosi a pesi 2 ore al giorno, tutti i giorni e mangiando 1 kg di carne tutti i giorni ha il fisico del bodibuilder o quello di in centro del Top14 (che tanto è la stessa cosa), ma neanche se ti fai di integratori e aa ramificati. Per sviluppare masse così enormi e, cosa da non dimenticare, avere prestazioni fisiche del Top14 (per fare un esempio, ma è così anche negli altri campionati professionistici) per 80 minuti, devi prendere per forza qualcosa che consenta al tuo fisico di crescere in quella maniera.

      • lukek27 3 Dicembre 2013, 19:07

        Ragazzi, ma se questi non risultano positivi ad alcun controllo antidoping, hanno ragione loro e queste sono solo chiacchiere da bar. Non dimentichiamoci anche che i metodi di allenamento sono radicalmente diversi rispetto a quelli di un tempo e rispetto a quelli amatoriali, e che comunque vi sono prodotti considerati leciti che possono aiutare ad arrivare a tali risultati. Se fossero tutti dopati, ci sarebbero casini simili a quelli del ciclismo, sport che non guardo più proprio per gli infiniti scandali-doping!

        • mezeena10 4 Dicembre 2013, 13:16

          infatti..nessuna prova..troppo semplicistico generalizzare cosi, imho!

  5. steve 3 Dicembre 2013, 10:43

    Per me ha ragione JPR. Ma avete visto che fisici hanno solo i giocatori di calcio? Una volta (’70) chi giocava a calcio era uno sportivo che aveva un fisico nella media, né grosso o tarchiato come un rugbista, nè longilineo come un cestista, tanto è vero che il miglior fisico in assoluto che un atleta possa avere è popolarmente riconosciuto quello del nuotatore, non quello di un calciatore. Nel calcio non si è più vista gente alla Del Piero, Baggio, solo Totti rimane che comunque ha rinunciato alla Nazionale e quindi alle grandi competizioni da un pezzo, o Pirlo purtroppo appena infortunatosi per contrasto di gioco, insomma fantasisti o tecnici, così anche a livello mondiale, tanto è vero che attualmente la squadra più forte del mondo da 6 anni a questa parte, ha nel collettivo la sua forza. Anche nel tennis si vede in generale solo una gran velocità e potenza, benchè il giocatore più forte e vincente di tutti i tempi (Roger Federer) sia un giocatore dotato di classe sopraffina. Diciamo che si assistito da vent’anni a questa parte ad una “evoluzione della specie” (il recordman Bolt è 1.90!) in tutti gli sport, dovuto ad un modo diverso di allenarsi, di alimentarsi e prendere porcherie, come nel mondo del ciclismo dove si dopano anche gli amatori nella garetta Provinciale. Poi che nel rugby, sport per vocazione di combattimento e fisico da Lomu in avanti è nata un’era nuova, del professionismo con tutti i pregi e idfetti che si porta dietro.

    • Giovanni 3 Dicembre 2013, 11:14

      Eh si, oggi uno come Altobelli, col suo fisico da grissino, non troverebbe spazio neanche in serie B ed invece fu campione del mondo nel ’82! 😉
      Su Bolt ed i velocisti lasciamo perdere: ricordo solo che il record dei 100 mt.rimase imbattuto per 15 anni (J.Hines 9″95 nel 1968 – C.Smith 9″93 nel 1983). Negli ultimi 25 anni è stato battuto una dozzina di volte ed è sceso a 9″58! Ridicolo!

      • Machete 3 Dicembre 2013, 11:18

        Giovanni però io distinguerei tra gli sport esclusivamente di potenza o resistenza e altri…..
        atletica e ciclismo…..guarda caso discipline che dove l’ombra del doping è ben presente

        • Giovanni 3 Dicembre 2013, 11:25

          Certo, in discipline come ciclismo, atletica e nuoto certe prestazioni “incredibili” si possono spiegare solo con l’evoluzione delle tecniche e sostanze dopanti degli ultimi 20 anni. Poi il fenomeno alla Phelps può nascere in qualsiasi momento. In altre come calcio, rugby o pallavolo l’effetto del doping sulle prestazioni ha un ritorno meno puntuale sui risultati. Però inutile farsi illusioni: hanno scoperto atleti dopati perfino nel tiro con l’arco…!

  6. Machete 3 Dicembre 2013, 11:05

    l’evoluzione si vede anche nello sport c’è poco da fare….
    migliori metodi di allenamento…..miglior alimentazione e miglior conoscenza anche delle sostanze dopanti (non facciamo i santarelli il doping esiste in ogni sport)…fanno si che un fisico possa essere costruito per quasi qualsisasi sport agonistico….poi però entra in gioco la tecnica……
    basta vedere esempi come Giuseppe Rossi Cassano Giovinco nel calcio (per non parlare di Messi)……Belinelli nel Basket…..Samuele Papi nella Pallavolo
    e inoltre considero il “nostro” uno sport dove la gestualità è marcata sia della parte superiore che inferiore del corpo……quindi il bestione alto grosso ma che sa andare solo dritto e magari nemmeno tenere l’ovale non fa tanta strada

  7. carlo s 3 Dicembre 2013, 11:27

    L’impressione che si ricava vedendo l’evoluzione fisica dei giocatori di rugby di ultima generazione è anche in italia che si frutti ogni sistema possibile e mi auguro legale (anzi ne sono ragionevolmente certo) per aumentare la massa muscolare.
    Ad esempio i ventenni che giocano 3/4 e sono sotto il metro e 85 che pesano sempre più di 90/95. Questo aspetto dovrebbe far un po’ pensare, considerato che questi ragazzi sono normolinei.
    Avete fatto riferimenti al Basket. Un ragazzo di 2 metri che gioca nel basket normalmente pesa 100/110 kg, quindi c’è un abbisso rispetto al rugby, dove i piloni ormai non pesano meno di 110-120 kg (e questi raramente superano il metro e ottanacinque), e i tre quarti spesso si avvicinao a 100 kg di stazza, mentre forse il paragone regge un po’ meglio con seconde e terze linee.
    Non credo sia solo frutto di allenamento, qui c’è potenziamento.
    Basta quardare le foto dei ns 20enni di qualche anno fa per rendersene conto.
    L’aumento esagerato della massa muscolare, genera una serie di complicazioni ed espone l’atleta ad infortuni di tipo muscolare (saltano con sempre maggiore frequenza i legamenti). Non so se questo sia risolvibile e se questa situazione possa essere reversibile, ma si devono calcolare bene i rischi che corrono questi atleti.

  8. Hrothepert 3 Dicembre 2013, 11:55

    Quello che dice JPR Williams in parte è vero e non occorre andare necessariamente agli anni ’70 infatti tra la fine degli anni ’80 e l’ inizio degli anni ’90 le ali come i fratelli Underwood (ricordo che Rory è il giocatore che ha segnato più mete con la maglia dei sassenachs) di 1.75 cm o come me, nel mio piccolo e qualche anno prima lassù nella terra dei giganti highlanders, erano la consuetudine, Shane Williams negli anni 2000 con la stessa stazza era già un’ eccezzione!!!

  9. Hrothepert 3 Dicembre 2013, 12:17

    Eccezione scritto con due Z perchè è come la politica dei cm e dei Kg, più ce n’ è meglio è!! 😀

  10. Rabbidaniel 3 Dicembre 2013, 12:27

    Probabilmente la verità sta nel mezzo. Vero è che le metodologie di allenamento sono migliorate, che il rugby è diventato uno sport professionistico e più “atletico”. Ma è altrettanto vero che uno sport di contatto estremo in cui si gioca moltissimo rispetto al passato completamente “pulito” non può essere.

  11. parega 3 Dicembre 2013, 13:22

    Molte frasi del leggendario JPR sono anche mie ….avendo vissuto da giocatore spettatore in tv quel periodo noto queste differenze
    un’asagerazione del professionismo per quanto riguarda il ritmo e il fisico , anche io rimango stupito per non dire di piu’ davanti a certi fisici …
    come si fa’ a correre come fanno ora per 82/85 minuti ed appena finita la partita essendo intervistati avere un’aspetto tranquillo ? li vedere che parlano tranquillamente anche senza fiato …….
    all’epoca del primo squad system gallese con il golden team di JPR e Gareth si vedeva meno rugby percio’ si aspettavano le partite del 5 nazioni come se fossero le ultime sulla terra con un’emozione che ora non ci puo’ piu’ essere
    mah
    devo dire che le emozioni di quegl’anni non le ho piu’ avute , ora col professionismo ti devi aspettare di tutto ..calciatori che non sbagliano mai , 3/4 che placcano meglio degl’avanti ….3/4 grossi come o piu’ degl’avanti …
    a favore c’e’ ilf atto che le partite sono meravigliose per il ritmo e le azioni lunghissime
    tornando al periodo di JPR al massimo si arrivava all’ala o forse si vedeva una seconda fase in tutto un anno !!!
    pero’ l’emozione era diversa…meno tv e chiaramente piu’ aspettativa
    insomma tante differenze per due periodi nettamente diversi tanto da farmi dire che erano e sono anche due sport diversi il rugby praticato in questi due periodi !!!!
    io non apprezzo le storture/esagerazioni del professionismo , ci dovrebbero essere piu’ palette a tante situazioni …quali ? non lo so’ …pero’ non mi sento di far parte di questo modo d’intendere il rugby !!!!

  12. jpr williams 3 Dicembre 2013, 16:42

    Come forse si notera` dal mio nickname, il personaggio in questione e` stato uno dei miei idoli da bambino, lui con tutta quella covata di fantastici dragoni (Gareth Edwards, Barry John, Phil Bennett and so on) e magari penserete che gli do ragione solo in virtu` di questa fascinazione. Il buon JPR (quello vero) forse esagera un po, anche se mi piacerebbe leggere la versione inglese dell`intervista, parlando di “fine del rugby“, certo, pero`, assistiamo a una trasformazione genetica dello sport in generale. Vi faccio un esempio parlando di un altro sport: io ho adorato il talento straordinario di John Mc Enroe a Wimbledon; oggi quel torneo lo vincono solo energumeni di quasi 1 metro e 90 che tirano delle mazzate da 180 all`ora da fondo campo scendendo a rete solo per la stretta di mano finale. E` meglio? E` peggio? Secondo me e` meno divertente e da l`idea che, anche senza il talento innato si possa vincere esasperando l`aspetto atletico. Nulla di male (doping a parte, naturalmente), ma, che ci volete fare, io lo trovo meno piacevole da vedere. Andatevi a vedere su Youtube la partita integrale del `73 fra Barbarians e Allblacks a Cardiff e ditemi che non e` poesia pura.

    • parega 3 Dicembre 2013, 17:01

      straquoto….nn xche’ il tuo nick lo adoro.come quel galles . ma xche’ se l’aspetto fisico diventa indispensabile o cosi’ tanto predominante allora perde di interesse per me

  13. fracassosandona 3 Dicembre 2013, 17:33

    Da normolineo ho grande antipatia per gli “omoni” che mi hanno sempre sovrastato in tutti gli sport meno pesca e biliardo…

    Da appassionato di rugby non capisco come certe masse muscolari (in particolar modo sudafricane) possano essere al contempo in grado di sprigionare velocità e resistenza… tutte variabili che dovrebbero essere inversamente proporzionali alla quantità di “carne” da spostare…
    Hai voglia di ammazzarti di pesi e di integratori: non otterrai mai certe braccia e certe spalle che si vedono in giro… ma se anche le ottenessi lo faresti sicuramente a discapito quanto meno della resistenza se non anche della velocità…

    non è solo l’invidia a farmi parlare…

  14. mezeena10 3 Dicembre 2013, 17:36

    dev’ essere bello vivere senza dubbi! tutti quelli certi, quelli che dicono vero verissimo, quelli a cui l’ ha detto il suocero lo zio o il cugggino: avete uno straccio di prova a sostegno delle vostre tesi???
    ai nostalgici: fatevene una ragione, life goes on!

    • Katmandu 3 Dicembre 2013, 17:42

      Mez hai perfettamente raggggggione
      Il problema é che fino a quando non ci sarà il passaporto biologico (o qualcosa di molto simile) il dubbil rimarrà sempre
      Dai non mi dire che a te un mazzo dubbio non ti é mai balenato in testa perché non ti credo

      • mezeena10 3 Dicembre 2013, 17:48

        certo che si kat, anche l’ altro giorno quando ho scritto delle mascelle abnormi e squadrate e dei muscoli ipertrofici di taluni, ma da li a generalizzare in questa maniera ce ne corre!
        e poi ricordo a tutti che il giocatore dell’ ultimo championsip, cioe il topo rugbystico a livello mondiale, è stato un certo Ben Smith, tutto tranne che un “animale palestrato”, la rivincita per i “normolinei” e la speranza che il rugby cosi com’ è ed è stato, non morirà mai!!!

        • Katmandu 3 Dicembre 2013, 17:52

          E invece non vedo differenza tra quello che dici tu e il sospetto pesante perché entrambi son tarli che si insinuano nella testa e non se ne vanno a meno di controprove e l’enpasse che le federazioni in questa direzione non fa altro che alargare i bichi dei tarli 😉

          • mezeena10 3 Dicembre 2013, 17:56

            beh son le conseguenze piu evidenti di una pratica dopante, ma non bisogna generalizzare anche qui ovvio!
            pero prendi etzebeth, 4 anni fa era la metà, giocava centro nelle giovanili..
            basta confrontare le foto dei due periodi per capire che qualcosa che non va c’ è, ma non sto dicendo che è dopato al 100%, c’ è una bella differenza kat!

        • mezeena10 3 Dicembre 2013, 17:53

          il top non il topo, stramaledetto telefono!

      • mezeena10 3 Dicembre 2013, 17:51

        ps e concordoo in pieno col passaporto biologico, ma uno serio, non con i trucchi che si stan tentando nel mondo del ciclismo, al solito per aggirare l’ ostacolo!

  15. gian 3 Dicembre 2013, 19:15

    l’immenso JPR e le sue basette esagerano la situazione, ma è vero che il talento è passato in secondo piano rispetto alla fisicità e con lui la tecnica pura.
    il rugby non finirà di certo, probabilmente finirà il rugby che ha giocato lui e molti altri, se non è già finito, perlomeno ad alti livelli.
    la tecnica ed il talento li hanno anche gli armadi che girano attualmente per i campi di tutto il mondo, certo meno dei campioni di 30 anni fa, e da un certo punto di vista 30 anni fa erano pure più cattivi e preparati a fare e farsi male (ricordiamoci il gran numero di regole inserite per preservare l’incolumità dei giocatori, vista la capacità distruttiva che hanno attualmente, che una volta non esistevano), quindi non stiamo guardando dei bodybilders che girano per il campo a far spettacolo fine a se stesso.
    la grande fisicità nasconde certe pecche tecniche (tipo entrare il percussione con la spalla del braccio che tiene la palla e la palla stessa tenuta ad una mano, che a 13 anni, negli anni 80, entrava l’allenatore in campo a tirarti due scarpate sul culo se lo facevi, ma se hai due presse idrauliche al posto delle braccia……) e i piccoli saranno sempre più svantaggiati, ma questo chiede il pubblico, ritmo e gioco continuo, se non hai fisico non reggi e se pesi 100kg, non fai la ballerina, ma vai dritto dove devi trovare un altro sacramento pari tuo per fermarti o passi, è un cerchio, unica possibilità che tale sistema si blocchi sarebbe rendersi conto che i ragazzi non sono normali e bloccare questa inerzia, ma la vedo durissima.

    • mezeena10 3 Dicembre 2013, 19:43

      svantaggiati puo essere, proprio per questo è necessario puntare innanzi tutto sulla tecnica!

      • mezeena10 3 Dicembre 2013, 19:44

        e chi avesse ancora dubbi si guardasse tutte le mete di ben smith all’ ultimo championship!

        • gian 3 Dicembre 2013, 20:03

          sia chiaro che parlo per la gran parte dei giocatori, sono sempre esistiti i folletti e i bisonti più o meno talentuosi, la media è una cosa diversa, una volta una mischia di oltre 800kg era un’eccezione, adesso l’eccezione è essere sotto i 900, tanto per spiegarsi, kirwan era l’eccezione, adesso l’eccezione è smith..

          • gian 3 Dicembre 2013, 20:38

            a proposito, il “normale” smith è 1,85 per 95kg circa (utility back), praticamente il mio fisico in situazione ottimale (20 anni fa e comunque migliorabile) e io era una terza ala grossa per i parametri degli anni 90 (poi mi mancava un pelino di talento, ma questo è un altro discorso), giocavo in emergenza seconda e mi è capitato, addirittura, di sostituire un pilone per un quarto d’ora in serie B (quanto male, ma non mi hanno spazzato via), dato che ero l’unico che in precedenza aveva avuto esperienze davanti a livello giovanile, e gli unici più alti di me in campo, normalmente, erano le seconde e quasi tutti gli 8, pochissimi miei colleghi, più grossi i piloni e molti tallonatori, abbastanza colleghi tarchiati, tra i tre quarti era già difficile trovare bussolotti sugli 85kg, ma difficilmente gente sopra i 180 cm e nel caso erano degli spilungoni poco grossi; vedi tu la differenza di concetto di “normalità”

          • mezeena10 3 Dicembre 2013, 20:57

            no è 1,85 per 89 kili..ma significa poco, basta solo guardarlo..
            e poi io sono 1,87 per 91 kili e non sono una montagna di muscoli, definiti dalla pratica sportiva si, mai dopato..e a quasi 40 anni gioco ancora in C..

          • mezeena10 3 Dicembre 2013, 20:59

            e gioco apertura..

          • gian 3 Dicembre 2013, 21:10

            siamo circa della stessa classe, io di anni ne ho 42, sei una delle eccezioni, per la tua età, se poi ti confronti con i ventenni di oggi che giocano risulti più nella media, chiaro che nell’allora serie A la stazza cambiava radicalmente, ma di ragazzi del petrarca in A ne ho conosciuti tanti e ci ho sbattuto le corna più volte, erano grossi, ma anche loro erano decisamente più umani

          • mezeena10 4 Dicembre 2013, 11:23

            ps gian la mischia della mia squadra è circa 800 kili in serie C..
            vecchie volpi e qualche bel bisonte!

  16. WinstonSmith 3 Dicembre 2013, 19:53

    Quando giocavo facevo parte della categoria degli omoni, quelli alti più di 1.90 e pesanti più di 100 kg: per l’epoca (anni ’80, non prima della grande guerra) ero grande davvero e ricordo bene che una mischia di serie A (quando c’era la serie A) che raggiungesse gli 800 kg era un ira di Dio. Nel ’79 ho avuto la fortuna di vedere gli AB a Rovigo: in mischia avevano gente come Dalton, Haden, Mourie e Mexted, per chi allora giocava ma, immagino, anche per quelli che hanno iniziato a seguire il rugby dopo non esattamente degli sconosciuti. La loro mischia pesava 785 kg (Dalton 93, Mourie 89 e Mexted 95, per intenderci).
    Nell’articolo si cita Ben Smith per indicare un dal fisico normale: Ben Smith è 1,85 per 95 (o 1,86 per 91, a seconda dei siti). Giocatori come Stu Wilson o Bernie Fraser (sempre per restare agli AB del ’79) all’epoca erano considerati grossi e potenti: Fraser 83 kg, Wilson 86.
    Adesso le mischie sfiorano, o raggiungono, i 900 kg; 3/4 che passano i 100 kg sono la norma. Mike Philips è 1,91 per 104 kg, il suo predecessore Gareth Edwards (non uno qualunque direi) era 1,73 per 75 chili.
    Io non so se abbia ragione JPR, se il rugby finirà o non finirà, ma quello che mi pare certo è che sarà sempre più difficile continuare a dire che il nostro è uno sport in cui tutti possono giocare e tutti, se ne hanno le qualità, possono primeggiare. Il progetto altezza sarà anche una cavolata ma credo di non sbagliarmi dicendo che sei sei alto meno 1,90 e pesi meno di 90 kg non ti considera quasi nessuno.
    E’ meglio, è peggio? Non lo so, ma certo è strano che in così poco tempo ci sia stata questa crescita vertiginosa della stazza dei giocatori che peraltro corrono molto più di prima facendo apparentemente meno fatica. D’altro canto ormai sono professionisti, vorrà dire che si allenano meglio (e da grandi potranno magari aspirare a fare i commentatori televisivi. Certo non i chirurghi come JPR, o gli imprenditori come David Kirk, o gli avvocati come Nick Farr Jones – a proposito, gli ultimi due erano i capitani di AB 1987 e Australia 1991 – ma anche fare il commentatore televisivo non è mica una brutta cosa).

    • mezeena10 3 Dicembre 2013, 19:58

      paragona atleti di periodi simili e altri sport e noterai che succede dappertutto!
      oltre alla normale evoluzione sportiva lo si puo notare in quella umana..
      vita media, altezza peso..
      non so come facciate a vivere e gioire uno sport con tutti sti sospetti..
      sui nostalgici gia detto..

      • WinstonSmith 3 Dicembre 2013, 22:31

        come dico qua sotto a Parega evidentemente sono un reazionario nostalgico, tetragono a qualunque forma di progresso. Peraltro, anche se sembra incredibile, mi sono accorto anch’io che intanto le cose sono cambiate (ho addirittura l’aria condizionata sulla mia carrozza senza cavallo!) solo che continua ad apparirmi bizzarro che nel volgere di pochi anni il peso medio dei giocatori sia aumentato di circa 13 kg, ossia ben di più di quanto sia generalmente aumentata nello stesso periodo l’umanità

        • mezeena10 4 Dicembre 2013, 08:40

          apprezzo la tua ironia e il garbo con cui hai esposto la questione..
          io non critico il “vecchio” a prescindere, intendiamoci, anzi ti diro che sono un nostalgico del rock anni 70 (ci metto dentro un po tutto, specificare ci vorrebbero 2 settimane!).
          detto questo son contento del tempo in cui vivo, non penso che si stava meglio quando si stava peggio, mi piace l’ evoluzione della tecnica e della tattica nel nostro gioco, l’ evoluzione della preparazione atletica, la nutrizione etc cose che fino a 20 30 anni fa erano pressochè sconosciute o si era all’ abc!
          trovo sia la normale evoluzione come in qualsiasi campo della vita sociale, in campo medico scientifico, nello sport, in tutti gli sport (anche dei materiali)!
          come dicevoo ieri si è allungata la vita media, l’ altezza media, il peso etc..
          poi chiaro ognuno liberissimo di dire e fare cio che vuole, siamo in un blog per il piacere di discutere, o sbaglio?

          • WinstonSmith 4 Dicembre 2013, 14:30

            No, direi che non ti sbagli affatto, e anche se le nostre sono “chiacchere da bar” è un piacere farle educatamente con persone di buon senso con le quali condivido un enorme passione.
            P.S.
            Sono così vecchio che ricordo un mediano di apertura delle Fiamme Oro anni ’70, si chiamava Ravazzi, che aveva una stazza più o meno simile alla tua (forse era più basso ma mi sa che a chili ti batteva) e una pedata al fulmicotone. Nulla di nuovo sotto il sole quindi

    • parega 3 Dicembre 2013, 20:19

      anche tu a rovigo nel 79 ? c’ero anche io …giornata memorabile vero ? qua’ trovi il video da scaricarehttp://forum.rojadirecta.es/showthread.php?208145-RUGBY-1979-Tets-Match-G11-Italia-New-Zealand-28-11-1979

      • WinstonSmith 3 Dicembre 2013, 22:16

        appena mi riuscirà ad accedere al link che mi hai indicato lo farò, ai nostalgici come me piace rotolarsi nel fango dei ricordi e soprattutto ignorare il progresso. Fosse per me bisognerebbe andare ancora in giro con il biroccio, usare la lanterna ad olio e ignorare la penicillina.

        • parega 4 Dicembre 2013, 13:08

          vale anche per me , sono il padre della contraddizione , informatico adoro l’informatica a tutto cio’ che e’ nuovo ma nella vita quotidiana mia mancano i ritmi e quello che si vedeva e faceva una volta
          non parliamo poi del rugby….non mi piace per niente questo rugby esageratamente meraviglioso potente veloce

    • Katmandu 3 Dicembre 2013, 20:35

      Una cosa mi è venuta in mente ora nell’immediato dopoguerra l’altezza media era di 157cm verso la metà degli anni ’70 la media europea di altezza era di ben 170cm negli anni ’90 si era alzata a 174
      Più altezza penso che significhi pure riempire quello spazio con kg (meglio di muscoli)
      Inoltre l’allargamento dei praticanti potra ad un aumento delle persone di diversa stazza e la selezione naturale (o almeno dovrebbe essere così)

  17. dogriccio 3 Dicembre 2013, 21:07

    ho letto le varie risposte in più volte quindi non vorrei dire qualcosa già detto, ma qualcuno ha preso in considerazione che con l’avvio del professionismo, anche alcuni genotipi sono stati più ricercati?
    per esempio prima del professionismo i fijiani, i tongani ecc.ecc. in europa quanti erano?
    nessuno. uno. due, massimo.
    avere un apporto massimizzato di etnie così grandi già falsa il colpo d’occhio sul campionato.
    in più orienta anche la selezione. per evitare di subire la fisicità degli avversari, tutte le squadre, infatti, andranno a prendere sopratutto (ma non soltanto) giocatori in grado di sostenere determinati impatti.
    ciò non toglie che giocatori forti ma piccoli sono comunque venuti sempre fuori.
    PS. Nel rugby (e per me è motivo di vanto più del terzo tempo) tanti giocatori, anche di alto-altissimo livello, si laureano. Oltre a JPR (che ha fatto una cosa molto bella, ma non è certo una mosca bianca), sono Medici (cito a memoria i primi che mi vengono in mente) anche Yannik Du Plessis, Jamie Roberts e Felipe Contepomi.

  18. San Isidro 4 Dicembre 2013, 03:40

    Comunque sottolineo che anche Roncero e Contepomi sono due medici, non avranno la stessa aurea leggendaria dell’immenso JPR Williams, ma pure loro sono arrivati a certi traguardi giocando ad altissimi livelli…

    • mezeena10 4 Dicembre 2013, 08:43

      verissimo san! conrad smith è avvocato ad esempio..ma son tantissimi i rugbysti laureati! ed è un vanto per il nostro sport, dovrebbe esser sottolineato ed apprezzato in maniera esponenziale!

  19. malpensante 4 Dicembre 2013, 11:12

    Discorso magari da estremo nelle conclusioni, ma di certo non campato per aria. Soprattutto dal punto di vista clinico, il rischio connesso a masse muscolari sovradimensionate e sovrastressate è evidente. Capitolo doping: molti anni fa il quid era nella contiguità con le palestre, maxime i palestrati, meno con i pugili e i lottatori. Inizio preparazione, dopo venti giorni da bestia da soma tiravi giù un paio di chili e mettevi su qualche millimetro, nel frattempo tornava dalle vacanze qualche ciccione con un’ottava abbondante di tette e, a colpi di bistecche, in un mesetto non dico diventasse un fico, ma magicamente la frolla (anche e soprattutto a occhio) s’asciugava. Miracoli delle proteine. Da qui a dire che ci si dopava tutti, non c’è logica e ha ragione parega, si andava a lambrusco e salamelle. I dubbi di oggi sono per un uso sistematico e scientifico, soprattutto tenendo conto che a certi livelli è escluso il fai da te visto che ormai c’i son più medici che in prima serata tv. Ma sono dubbi, e trovo illogiche sia le certezze che l’additare questa o quell’altra nazionale. Bestie velocissime, potentissime e oversize ne hanno tutti, e pure la media delle prestazioni, ad alto livello, dipendono ancora più da quanto buono/scarso che da quanto grosso/normale sei .

  20. Goosestep 4 Dicembre 2013, 15:13

    Un saluto a tutti!
    Pensavo, guardando delle foto anche dei nostri giocatori d’Eccelenza, come sia diventato semplice acquisire la massa di un bulldozer.
    Fortunatamente la tecnica e la classe sono doti innate. Pertanto destinate ad esistere in eterno.
    E si iniziano a sviluppare da bambini quasi inconsciamente, divertendosi e giocando di gusto, non tra quattro pareti al chiuso o a tavolino.
    Vero, la prospettiva di JPR è disfattista, ma dove non c’è equilibrio e pragmatismo nelle scelte diventa un pericolo verosimile.

  21. il carogna 4 Dicembre 2013, 22:05

    Sicuramente le masse muscolari le amplifichi quanto ti pare ma i tendini no.
    Avete notato quanta gente spaccata solo questa stagione.
    A rileggere le news di onrugby c’è veramente da impressionarsi.

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