Sergio Parisse si rifà a Chaplin per rispondere a Lo Cicero

Il capitano azzurro posta su Twitter una citazione per rispondere alle critiche che l’ex pilone gli ha rivolto in una intervista

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Giovanni 25 Novembre 2013, 23:02

    Ecco che volano gli stracci adesso…dott.Gavazzi intervenga al più presto, per favore! Bloccate i vari Twitter, Facebook, fermate interviste, esternazioni e boiate varie!

  2. david p. 25 Novembre 2013, 23:06

    tutto ciò non fa bene a nessuno. lo cicero ha ragione su quello che dice…ma dirlo
    da outsider fa più male che bene. come dicevo nel post dedicato alla sua intervista…era meglio dirlo subito qualche hanno fa. ma forse il suo intervento serve anche a scuotere l’ambiente e a dare la spintarella a brunello…che di certo non è scemo.

  3. Izze 25 Novembre 2013, 23:12

    Un paio di considerazioni estemporanee su questa squallidissima vicenda:

    – La “coscienza” c’entra fino a un certo punto. Certe cose puoi anche vederle e non vederle. E la coscienza è pulita anche quando si sbaglia “in buona fede”. Non credo che ci sia in giro qualcuno che dica che Parisse è in mala fede. Ma che il discorso sul ruolo del capitano possa in qualche modo essere riaperto non è un concetto così campato in aria.

    – Se a dire certe cose è Lo Cicero, per quel che mi riguarda, il concetto perde quasi tutta l’intensità: Lo Cicero è quello che alla maglia della nazionale ha dato tutto, ma è anche quello che quando presentato in qualche ospitata televisiva come il “capitano della nazionale italiana” non ha detto “no, veramente non lo sono”, o quello che quando gli azzurri entravano in campo annunciati dallo speaker con le parole “gli azzurri entrano in campo dietro il capitano blah blah” lui stava subito dietro Parisse e l’attimo dopo in cui iniziavano a calcare l’erba faceva lo scattino per superare Sergio (e dare l’impressione al mondo di esserlo lui, il capitano). Insomma, mi sembra che abbia sempre un po’ rosicato di non aver mai ricevuto l’investitura.

    • TAPAZ 25 Novembre 2013, 23:19

      Quoto in pieno, gli ho sempre notati anche io questi atteggiamenti . È una persona molto eccentrica e da tale vanno prese le sue parole

    • San Isidro 26 Novembre 2013, 02:49

      mah izze, sul secondo punto mi sembra che tu voglia vedere delle cose laddove non ci sono…

  4. TAPAZ 25 Novembre 2013, 23:14

    Sicuramente i commenti del dopopartita non erano di quelli che ti aspetti da un capitano, ma alle volte si esagera con le critiche.
    Innanzitutto fino a quando andava tutto bene Sergio non é mai stato messo in discussione e poi il periodo un po’ più basso ci può stare… Dopo per esperienza personale i panni sporchi si lavano in casa e queste cose quando vengono esternate,per di più a dei giornalisti che non aspettano altro,possono solo far male alla squadra.
    Mi dispiace per lo cicero ma troppo facile parlare a dei giornali e sopratutto quando non sei più nel gruppo.
    Forza Italia e forza Sergio!!!

    • San Isidro 26 Novembre 2013, 02:50

      Lo Cicero non è più del gruppo per sua scelta, non l’hanno mica escluso, quindi che c’entra che è troppo facile parlare così?

  5. San Isidro 25 Novembre 2013, 23:28

    Rispostone…
    Bellissima questa citazione di Chaplin, non la conoscevo…

    • Giovanni 25 Novembre 2013, 23:43

      Mah, un bel tacer non fu mai scritto…e vale anche per il destinatario della citazione…

      • San Isidro 26 Novembre 2013, 00:03

        Giovanni credo che questa storia finirà presto…io non penso che si voglia dare giù al capitano, però penso che nelle parole di Lo Cicero ci sia un fondo di verità…non si parla del lato tecnico del giocatore, ma della leadership…detto questo Lo Cicero è un grande uomo di rugby e credo che abbia tutto il diritto, nei limiti della tolleranza ovviamente, di esprimere un suo parere su questo negativo periodo dell’Italrugby…la colpa certamente non è di Sergio, la colpa è di tutti, di un sistema, di un movimento…Andrea però ha solo fatto notare che Parisse in alcune situazioni critiche nel corso delle partite manca di quel carisma per riportare la squadra in una giusta condizione mentale e che a volte per la sua voglia di strafare e di ostentare la sua classe (che ha per carità) sbaglia, e io su questo sono d’accordo…

        • Giovanni 26 Novembre 2013, 09:14

          Non era il momento più adatto per tale esternazione. Mi chiedo se lo abbia detto per dare un consiglio costruttivo all’interessato o per togliersi un sassetto dalla scarpa.

  6. malpensante 25 Novembre 2013, 23:56

    La verità è che non c’è più Dondi padrepadrone a tener buoni tutti col bastone e la carota. E i topi ballano. Ma era già così, gli ultimi anni c’era ormai il fantasma della sua onnipotenza. Basta pensare a come fu gestito Gower, al benservito premondiale a NM, alla fucilazione di Melegari, fino alla grottesca investitura di Gavazzi. Tutto coperto da una nazionale in cui Lo Cicero non c’era da un po’ e nessuno si ricorda il perché. Una generazione promossa da KIrwan e sfruttata fino al midollo per gonfiare l’apparato e non per far crescere il rugby. Pompata all’inverosimile per far credere che con il telecomando e i soldi saremmo diventati gli All Blacks. E finisce con gente che scrive meno male che è finita la mafia argentina. Il Capitano fa male a rispondere, anche se con eleganza. Questo non è rugby, è merda. E lui è Sergio Parisse, un grandissimo.

    • San Isidro 26 Novembre 2013, 00:07

      mal questo è gossip, sicuramente non fa bene all’ambiente, ripeto questo storia finirà presto.
      Che Sergio sia un grandissimo è innegabile, ma lo è anche Lo Cicero e quello che ha detto contiene un fondo di verità, non ha offeso e non ha detto eresie nè bestemmie…

    • Stefo 26 Novembre 2013, 00:12

      malpensante pienamente d’accordo su ogni singola parola, ma questo e’ quello che purtroppo esalta la gente…li esalta il giocatore che attacca l’ex tecnico che non e’ neanche presente e non puo’ enanche difendersi, esalta il battibecco a distanza come quello tra Castro e Schmidt la scorsa stagione ed esalta questa cosa su cui sarebbe meglio stendere un velo pietoso e…non averla neanche pubblicata!

      • Hrothepert 26 Novembre 2013, 00:48

        Ma che “bestemmie” dici Stefo, il tuo è un attacco alla stampa e al suo..”diritto/dovere” di cronaca e poi queste notizie servono come il..pane perchè ci sono quelli che poi si schierano pro e quelli contro ma intanto vengono a postare e a fare i numeri, che poi sono quelli che vanno messi davanti a quelli che mettendo la pubblicità portano i soldini per far funzionare questo “giocattolino” che tanto diverte noi e che contribuisce a a far campare quelli “dall’ altra parte”!! 😉 Ci tengo a sottolineare che non è un attacco a nessuno ma una mia personale disamina di quella che io considero la triste realtà, almeno per la seconda parte del discorso!! In quanto a quelli che ci si sono buttati a capofitto, postando qui sul blog, li ringrazio per avermi confermato l’ assoluta veridicità delle parole di Mallet quando sosteneva che: “Italiani no buoni per Rugby!!”, con la sottile sfumatura che quelli che giocano non sono quelli meno portati!! 😉

        • boh 26 Novembre 2013, 07:32

          Hrot,.. Diciamo anche che la stampa ne sta troppo abusando di questo “diritto/dovere” ….E poi “servono come il pane” queste notizie….pubblichiamone altre va magari migliori ….

          • malpensante 26 Novembre 2013, 09:56

            Non è il caso di On Rugby, che ha usato il minimo dell’enfasi nel riportare quella che, purtroppo, è una notizia. Quanto all’intervista in sé, stile tipico dei redazionali, forma e contenuti davvero goffi. Ormai in Italia nemmeno sicari e mandanti son più quelli di una volta, figuriamoci i cronisti: da Lucrezia Borgia a Lucrezia L’orgia.

          • Hrothepert 26 Novembre 2013, 10:48

            boh, la mia era…ironia mista a.,..sarcasmo!!!!

    • edopardo 26 Novembre 2013, 00:58

      Quotissssimo!

    • AleGialloNero 26 Novembre 2013, 09:54

      Due senatori della Nazionale si beccano e dove si va a parare? Sulla trombatura (pardon…autotrombatura) di Melegari e la presidenza di Gavazzi. Mah…

  7. rodolfoperugini 26 Novembre 2013, 00:35

    Sergio, non capisco la tua risposta, credo che seppur tu non sia italiano, abbia ormai imparato la nostra lingua ed il nostro modo di pensare, quindi spero tanto ti arrivi questa mia missiva:
    1) Essendo tu il capitano del team devi assumerti le tue responsabilità sia nel bene che nel male quindi se la squadra va bene sei il capitano nel bene , ma se la squadra fa pena come sabato, allora tu devi farti carico di quanto avete dimostrato in campo cioè ZERO.

    2) Puoi tirar fuori tutte le frasette ad effetto del mondo ma la tua coscienza sa benissimo come sono andate le cose quindi incazzati con te stesso e con chi ha giocato con te. Lo devi a 40.000 persone che hanno pagato un biglietto , che hanno fatto sacrifici e che si sono bagnate sotto il diluvio universale per venire a sostenere te e la tua squadra. Incazzati perchè hai perso giocando contro un avversario meno che mediocre. Ecco cosa devi fare altro che twitter.

    • San Isidro 26 Novembre 2013, 00:53

      Sergio è ITALIANO

      • mezeena10 26 Novembre 2013, 08:43

        italiano figlio di italiani..ma anche lo fosse stato che ci sarebbe di male??? è ora di finirla con ste puttanate sulla razza!

        • AleGialloNero 26 Novembre 2013, 09:50

          E allora, già che ci siamo, finiamola di tifare ste puttanate di presunte “Nazionali” fatte da gente con doppie e triple cittadinanze, passaporti collezionati come figurine, bisnonni di ogni zona del mondo ecc…
          Le Nazionali non hanno più senso!

          • gsp 26 Novembre 2013, 11:32

            @ale, non e’ difficile da capire. gli uomini per natura si spostano geograficamente, ed e’ possibilissimo sentirsi di due nazioni.

    • edopardo 26 Novembre 2013, 01:01

      Ciao _rodolfo anche tu qui 😉

  8. dogriccio 26 Novembre 2013, 00:40

    Capisco il gusto della caccia alle streghe, ma il fatto che nel virgolettato (ma non nel titolo, ma quello giustamente dev’essere accattivante) non ci fosse un attacco di Lo Cicero a Parisse, ma piuttosto una spronata a fare di meglio, visto che è il capitano (ora non venitemi a dire che non ha giocato sottotono..) l’ho percepito solo io?

    • San Isidro 26 Novembre 2013, 00:51

      infatti dog, qui si sta montando un dramma, Lo Cicero ha semplicemente esternato una sua opinione da grande uomo di rugby quale è (non è più possibile ora dire la propria?) e ha fatto notare cose che, in fondo, sono veritiere…ha detto, secondo lui, quali sono gli aspetti in cui il nostro capitano (che è un altro grande uomo di rugby) dovrebbe migliorare per il bene della squadra e cioè: una maggiore leadership in alcune situazioni e contenere la sua voglia di strafare in certi casi. Di certo Lo Cicero non è uno che dice le cose con diplomazia, ma il senso era quello, almeno io non lo vedo come un attacco al singolo. E sono sicuro che anche Sergio, che senza dubbio è amico di Andrea, l’abbia vista così…questo botta e risposta alla fine credo che finisca qua.

      • Sergio Martin 26 Novembre 2013, 01:37

        Quoto. Di tutto abbiamo bisogno, tranne che di impazzimento mediatico e volo degli stracci stile soccer. Le critiche possono starci, anzi e’ bene che ci siano, perche’ la dialettica aiuta le persone intelligenti a crescere. Il gossip e la polemica sterile, invece, avvelenano solo gli animi. E’ il momento di raccogliere quanto si e’ visto da giugno a questa parte, prendere il buono e lasciare per strada gli errori per non ripeterli. Forza azzurri! Sempre con voi! Sempre avanti!

        • San Isidro 26 Novembre 2013, 02:55

          infatti Sergio…Lo Cicero ha detto la sua e basta, opinione che può essere presa o meno, condivisa o no, ma ha espresso un suo parere, nessun attacco personale, tra l’altro l’ha detto ad un amico…

          • gsp 26 Novembre 2013, 11:31

            San, il barone dice quello che pensa, magari su alcune cose ha anche ragione. pero’ non rompere il c…o dopo una partita persa per scelta tecniche, dove i vecchi hanno dovuto coprire i giovani e l’allenatore, e soprattutto dopo una partita contro l’argentina, persa male che per Sergio ed altri non e’ una partita come le altre.

          • gian 26 Novembre 2013, 12:49

            quindi la colpa è di baffone, gsp?
            sergio non può fare da capro espiatorio e brunel sì?
            se è questo che intendi dire, mi sa che chi fà il pallonaro è chi deve difendere sergio perché è forte, non chi nota che nella nazionale ci sono dei problemi e prende ad esempio quelli evidenziati dal capitano

          • gsp 26 Novembre 2013, 13:10

            i capri espiatori non centrano proprio nulla.

            i problemi sono nati da cambi ed esperimenti, e nuove strategia che ha fatto Brunel. mi sembra chiaro ed oggettivo. sono gli effetti collaterali di fare gli esperimenti. oggi non riesce, continui ad applicarli e poi magari funzionano. ed e’ l’unico modo per fare cambiamenti e progressi. ma non si puo’ negare da dove nascono i problemi.

            mi sembra una cosa davvero tanto scontata che e’ anche superfluo ribadirlo.

            vuoi dire davvero che hai perso per le scelte di Parisse?

          • gian 26 Novembre 2013, 13:47

            assolutamente non abbiamo perso per le scelte di parisse, come per l’imprecisione di allan, come per gli esperimenti di brunel, abbiamo perso perché abbiamo giocato male tutti, dal game plan ai giocatori che sono scesi in campo, ognuno c’ha messo del suo o è mancato in qualcosa, io di sufficienze sabato, ma proprio in tutti gli ultimi 6 mesi, ne do pochine, e sergio, nonostante sia uno di quelli che lo critica per alcune sue scelte di gioco, è uno dei pochi che salvo, non facciamo diventare ogni discussione una contrapposizione tra pro e contro senza capire che certe annotazioni si fanno per amore verso la squadra ed i ragazzi, non per rancore (magari non tutti, eh!)

          • gsp 26 Novembre 2013, 14:02

            non e’ assolutamente una cosa pro e contro, anche se tiri dentri pallonari, difendere sergio e cose varie. pero’ determinante contro fiji, come dici meno peggio contro Arg e siamo a parlare di Sergio. e sono pallonaro io?

            pero’ non facciamo neanche finta di non vedere. abbiamo perso per l’imprecisione al piede, perche’ non c’era gameplan, perche’ mancata leadership in attacco e difesa, perche’ il gioco non s’e’ mai allargato ed allora metti un ball carrier a centro campo, perche’ la scelta di mettere bernabo per bortolami e’ stata sbagliata, perche’ sulla meta argentina la difesa e’ salita male. poi mettici tu i nomi.

          • gian 26 Novembre 2013, 14:58

            non l’avevo con nessuno in particolare con l’espressione “pallonaro”, solo che da certi commenti pare che discutere sulle prestazioni sia da calciofili e non da rugbymen, mentre, secondo me, se si discute con un po’ di testa ed avendo ben chiaro di cosa si stà parlando (quindi senza preconcetti o simpatie ed antipatie), questi confronti ci stanno
            messo in chiaro questo discorso è innegabile che con 2 calci dentro in più si vinceva facendo la somma algebrica (poi andavamo a giocare nei nostri 22 sul calcio di rinvio e magari prendevamo una meta in mezzo ai pali o un calcio contro entro 3min, come è già successo), poi non ho sentito come l’ha detta ed in che contesto, quindi non so se abbia detto una cosa lapalissiana o volesse criticare qualcuno, per il resto sono d’accordo con te, lui è l’ESEMPIO che le cose non funzionano, non la causa per cui le cose non funzionano, esempio nel fatto che vada di tanto in tanto in confusione per, magari, voler sostituirsi a chi non fa il suo quando, forse, basterebbe mantenere la calma e richiamare all’ordine la squadra per non creare ulteriore casino.
            parisse si isola…..perché barbieri o vosa no?!
            parisse sale da solo in difesa e lascia buchi…i nostri centri e le ali invece?!
            parisse gioca veloce i calci…..gori e botes sono esenti da queste ripartenze inutili?!
            parisse sbaglia le chiamate in touche……l’unico che fa meglio è nonno bortolami, ma “leggono” anche lui più di qualche volta, o sbaglio?!
            parisse fa la primadonna….castro, invece, è un soldatino zitto e buono?!
            bastano come esempi? aggiungiamoci che il baffone stà facendo un buon lavoro, ma tra forzature, inserimenti e nuovi sistemi di gioco crea un po’ di casino ed il quadro è completo

    • mezeena10 26 Novembre 2013, 08:49

      se era sottotono parisse allora gli altri???
      la verità è che la pressione gliela da la gente, deve condurre la squadra, prendersi la responsabilità di tutte le scelte di campo, picchiare le terze avversarie, placcare anche le mosche, guidare la difesa, fare almeno 3 turnover, guidare l’ attacco, fare almeno 2 mete, 2 assist di cui uno almeno sottomano, fare il link esterno, guidare la touche, recuperare i palloni, ritirare le maglie dopo la partita e portarle in lavanderia..
      ci manca solo gli chiedano pure di piazzare!
      ma per favore dai..

      • gsp 26 Novembre 2013, 11:18

        e se mette qualche drop va anche bene. eccetto che MOM si da cmq a Zanni e se si vince di due per il drop gli si dice che e’ cmq troppo lezioso, divorziato, bello, fa i calendari ed ha pure l’agenzia di comunicazione.

  9. cheip 26 Novembre 2013, 05:33

    Tante discussioni, ma chi lo dice che quel tweed di Parisse sia una risposta a Lo Cicero? Sapete quante cose del genere la gente (e anche Sergio) pubblica su Twitter ogni giorno?

  10. Katmandu 26 Novembre 2013, 07:15

    Indipendentemente dagli schieramenti (procastro-prosergio) ognuno ha la facoltà di criticare quello che vede dall’esterno e Locicero ha fatto bene se si sentiva di farlo, certo che pare abbia aspettato la prima occasione utile per farlo fa venire qualche dubbio soprattutto in un annata in cui l’Italia ha vinto 3 partite (così a memoria 3partite contro le prime 12 squadre del ranking non so quando Il barone le ha vinte lo stesso anno)
    Dall’altra uno se se la sente fa bene a rispondegli pan per focaccia, anche se a mio avviso si dovrebbe più pensare al bene della nazionale e isolarsi dal mondo esterno e fare un gruppo impermeabile alle critiche, certo che pur giocando maluccio si vincevano due test (e a mio avviso abbiamo perso contro l’Argentina per un paio di episodi) che si diceva? Veniva fuori tutto sto polverone?

  11. mezeena10 26 Novembre 2013, 08:50

    « Fama di loro il mondo esser non lassa;
    misericordia e giustizia li sdegna:
    non ragioniam di lor, ma guarda e passa. »

  12. luca g 26 Novembre 2013, 09:12

    Un concetto del 1300 valido anche oggi. Bravo mezze a nella citazione di Dante!

  13. 10hunter 26 Novembre 2013, 09:16

    Non so se si è visto!!! Ma due veri capitani si sono affrontati domenica!!! Paol O’connel e un certo Richie McCaw, poche chiaccere ma fatti e BASTA!!!!!!!
    Queti sono capitani,campioni,fuoriclasse ecc…. Dimostrano il tutto su un campo e non accusano mai i propri compagni di errori ecc… .
    L’uscita su Allan di parisse poteva benissimo tenerla per sè.
    Quanti punti abbiamo lasciato all piede in questi anni????

    • mezeena10 26 Novembre 2013, 09:36

      e dalli..ma quale uscita su allan??? al limite si riferiva a brunel che l’ ha schierato, mica al ragazzo..

  14. luca g 26 Novembre 2013, 09:22

    Io sinceramente non ho apprezzato ne’ capito l’esternazione del Barone. Atteggiamento che non ha certo fatto bene ne’ alla Nazionale, ne’ alla credibilità del rugby italiano, ma non potevano parlarsi direttamente il Barone e il Capitano? Ognuno e’ artefice del proprio destino e quando agisce sa che a una azione segue una reazione. Noi semplici spettatori vedremo nei fatti il risultato. Non credo costruttivo! Preferisco guardare una partita di rugby che seguire una diatriba tra rugbisti.

  15. mistral 26 Novembre 2013, 09:51

    da tempo ritengo e sostengo che parisse sia stato sottoposto ad una pressione (anche mediatica) eccessiva, nel doppio ruolo di capitano-gicatore in nazionale italiana e (fino al rientro di papè) nel club… ora nella società lo hanno capito, lo hanno sollevato da questa incombenza ed è ritornato ad essere l’uomo migliore dello SF (a prescindere dai risultati della squadra)… forse avrebbe bisogno di una turnazione anche in azzurro, certi suoi gesti agonisticamente “avventati” son anche frutto (ritengo, impressione mia) di una eccessiva responsabilizzazione non sufficentemente condivisa… il barone , quando dice “… Vuole fare troppe cose e finisce per commettere tanti errori: se ne fai una giusta e una sbagliata, il risultato è zero. Non è accettabile da lui, il leader…”in definitiva dice questo, anche se poi lo addebita ad un eccesso di vanità egoistico… io preferisco pensare ad un eccesso di sentirsi unico responsabile (quasi un senso di colpa) ma il risultato non cambia, e chi deve cambiare atteggiamento è proprio il capitano… che poi tutto questo serva solo a far numeri sul web, e che la vera comunicazone tra le persone dovrebbe essere quella vecchio stile, a tu per tu, meno mediatica etc etc, tutto verissimo, a volte un filo di discrezione in più servirebbe, ma così va il mondo… rimanendo in tema chapiliniano, forse rivedersi “tempi moderni” servirebbe un po’ a tutti! 🙂

  16. AleGialloNero 26 Novembre 2013, 10:02

    Comunque a me sembra che qui si stia montando un polverone per una cosa normalissima. Lo Cicero ha dato una sua opinione (non da giornalista/opinionista ma da ex Nazionale) senza essere offensivo e, elegantemente, Parisse ha risposto (fra l’altro indirettamente, senza attacchi frontali). Ma dove sta il problema?? Tanto, poi, tra poco saranno entrambi ex…

  17. stefano nicoletti 26 Novembre 2013, 10:15

    Il botta e risposta è stato elegante e non fine a se stesso e questo fa onore a entrambi.
    Lo Cicero parla per amor di maglia, Parisse risponde di aver dato tutto e di avere la coscienza a posto.

    RESTA IL TEMA TECNICO! quello di una squadra che gioca al 50% delle proprie potenzialità anche per scelte di gioco sbagliate.

  18. fracassosandona 26 Novembre 2013, 10:17

    Parisse ha sbagliato tutto lo sbagliabile sabato contro l’Argentina e in questo novembre terribile l’Italia ha perso contro Australia ed Argentina ai loro minimi storici e rischiato di perdere contro delle Fiji scandalose…

    L’Italia di questi ultimi dieci anni ha perso una notevole quantità di partite (direi almeno 1/4 delle sconfitte) a causa dell’infelice percentuale di calci realizzati… mai sergio si era permesso di dare la colpa al calciatore…

    sabato scorso esordiva da titolare nel ruolo un ragazzo di vent’anni a cui è stato chiesto di calciare tra i pali dalla lunga distanza sotto il diluvio (dovreste sapere cosa vuol dire pallone appesantito dalla pioggia…), quando Orquera Burton Di Bernardo (per citare gli ultimi tre) da quella distanza non calciavano nemmeno con il sole ed il vento a favore… si cercava la touche e via…

    dopo aver costretto o comunque consentito al tuo giovane 10 di calciare almeno tre volte in condizioni impossibili non puoi assolutamente permetterti di dire che purtroppo la differenza nel risultato l’hanno fatta i calci… devi difendere l’esordiente (che peraltro ha giocato bene) ed assumerti la responsabilità da capitano che ha scelto i pali anziché la touche…
    se Sergio è stufo di cantare e portare la croce può fare tranquillamente il passo indietro (peraltro ci dimentichiamo che prima di lui il capitano era Bortolami, che gioca ancora in nazionale nonostante la perdita dei gradi)

    la citazione di chaplin? una trovata dell’ufficio stampa della drop&roll (la società per la gestione dei diritti d’immagine fondata da sergio gonzo e castro…)

    • gsp 26 Novembre 2013, 10:59

      fracasso, la’uatralia questo autunno e’ tut’altro che ai minimi storici, anzi.

    • gsp 26 Novembre 2013, 11:28

      vedi fracasso, questo e’ il paradosso. la prestazione di Allan non si commenta perche’ e’ un giovane, perche’ ha delle ottime caratteristiche, ma anche deve giustamente vista l’eta’ deve migliorare. perche’ si incoraggia e bisogna dargli tempo di inserirsi, trovarsi con la squadra e nella squadra.

      Pero’ se dici che ‘Allan ‘ ha giocato bene’ uno deve mordersi la lingua per non dirti che invece non e’ proprio cosi’. sono mancate moltissime cose dal gioco di Allan per la sufficienza a livello internazionale. mooolte. che senso ha forzare la mano?

  19. AleGialloNero 26 Novembre 2013, 10:32

    Scusate. Piccola chiosa ancora sulla nazionalità (dato che la cosa si ripropone): Parisse, pur essendo nato e, in parte, cresciuto in Argentina, “è” italiano perchè avendo genitori italiani ha acquisito la cittadinanza. Balotelli, nato a Palermo ma da genitori ghanesi “è” italiano… Vorrei capire: conta il luogo di nascita? Conta la nazionalità della famiglia? Conta la nazione solamente dove uno si è sportivamente formato?? O, anche con un barlume di aggancio al Bel Paese, conta TUTTO e su questo assurdo e patetico “carrozzone italiano” può salire chiunque?? Ecco: vorrei solo capire… Giusto per sapere se posso considerare italiano anche Astor Piazzolla o il neo sindaco di New York De Blasio…

    • gsp 26 Novembre 2013, 10:57

      tutti i criteri che hai detto @aleGialloNero ed anche di piu’. anzi non sarebbe male avere una baccetta magica per deportare quelli nati, creciuti e pasciuti in italia che sono spreco d’aria.

    • Bombarolo 26 Novembre 2013, 11:09

      E` Italiano chiunque, secondo la legge italiana gode della cittadinanza italiana, e siccome la legge n.91 del 92 prevede come criterio per il riconoscimento della cittadinanza lo ius sanguinis, CHIUNQUEdiscenda da almeno un genitore italiano e` AUTOMATICAMENTE italiano. Nel rugby c’e` anche la possibilita` per giocatori stranieri di giocare per la nazionale italiana secondo le regole per l`Equiparazione ( che prevedono come requisiti, mi pare, tre anni di militanza in una squadra italiana e non aver fatto parte di altre rappresentative nazionali che escludano tale possibilita` di equiparazione). TUTTO IL RESTO SONO DISCORSI DA BAR!

    • San Isidro 26 Novembre 2013, 13:24

      Ale, non so se avevi visto la mia risposta dell’altro giorno sul tema, ma te la riporto di nuovo:
      Parisse è “Italiano di formazione estera”, ciò vuol dire che è di nazionalità italiana, ma si è formato rugbysticamente all’estero…che è l’esatto opposto di uno “straniero di formazione italiana” sarebbe un atleta di qualsivoglia nazionalità che però si forma rugbysticamente in Italia…
      al di là di questo, posso capire le tue posizioni, ma ormai la maggior parte del mondo ovale ruota intorno a questo sistema, molte nazionali hanno in squadra oriundi o/ed equiparati (vale a dire giocatori eleggibili per la nazionale dopo 3 anni che giocano a rugby in quel Paese, una volta era dopo 5 anni)…se ci pensi poi alla fine i veri equiparati del gruppo azzurro sono Botes, Geldenhuys e Vosawai, gli altri hanno tutti origini italiane (e ripeto Parisse è proprio ITALIANO), compresi i vari “australiani” di turno (McLean ha i nonni italiani, Burton ha la mamma abruzzese, Furno ha la famiglia per metà italiana e per metà australiana, tant’è che ha completato il suo percorso di formazione rugbystica a Benevento, ecc)…

      • AleGialloNero 26 Novembre 2013, 15:44

        Ciao San. Scusa ma non avevo letto il tuo commento nell’altro articolo. Vedi, il mio è più uno sfogo dovuto ad un umano, nostalgico dispiacere nel non riconoscere più una tradizione ed un DNA in un gruppo sportivo che si fregia col nome di “Nazionale”. Questo non vale ovviamente solo per il rugby (nel quale è ancora più accentuato al punto da stridere) ma anche per tutte le altre discipline che rappresentano istituzionalmente l’Italia, quindi non società o team privati come possono essere Luna Rossa, la Ferrari ecc…che son liberi di avere il personale che più desiderano a prescindere dalla provenienza. Vero che nel mondo odierno le persone si spostano per lavoro o scelta di vita e migrano sempre di più per umana e comprensibile convenienza ma questa non è una buona scusa, secondo me, per scegliere (sempre per convenienza) la Nazionale di cui far parte. Se io e la mia compagna andassimo in Kazakistan non in viaggio di piacere ma a vivere e facessimo un figlio, egli per me sarebbe Kazako. Punto e basta. Sfiga sua se, da grande, dovesse diventare un fenomeno del rugby e l’unica Nazionale disponibile sarebbe quella… Perciò, se vale il discorso di Parisse nato in Argentina con genitori italiani non dovrebbe valere per il Balotelli di turno, nato qui ma con genitori africani, o viceversa. Sul mio discorso, qualcuno qui sopra ha mostrato una certa ironia equiparandomi ad uno pseudo-Hitler ma il mio è solo un nazionalismo che rifiuta le scelte di convenienza. Cosa potrà mai interessarmi se un lontanissimo giorno vincessimo finalmente un 6 Nazioni con tutti oriundi/equiparati e che per giunta giocano da sempre all’estero o con franchigie che nulla hanno a che vedere con il rugby italiano se non il nome della società nata solo per una partecipazione a campionati “seri”? Infatti il livello dei nostri team è e sarà sempre dilettantistico mentre, chissà perchè, la nostra Nazionale può sovente togliersi il lusso di battere la Francia, la Scozia, il Galles o l’Irlanda… Un controsenso che ha solo una spiegazione. Ecco, intendevo solo questo… Ciao

        • mezeena10 26 Novembre 2013, 17:02

          ma come tuo figlio nasce in kazakistan ed è kazako e balotelli nato in italia non deve essere italiano..
          o intendi dire che deve essere per forza bianco l’ italiano? e se uno nasce da un italiano e una moglie straniera? o viceversa? non deve essere ne di un posto ne dell’ altro giusto? o di tutti e due??? mica glielo ha ordinato il dottore di prendersi un\a straniero\a..
          chiedo eh per sapere..
          ti ricordo solo che siamo nel 2013, gli italiani stessi sono un popolo di emigranti..
          non vedo inoltre chi ti ha paragonato ad “uno pseudo hitler”, in quale post??? o è solo coda di paglia? ciao

          • mezeena10 26 Novembre 2013, 17:03

            bianco intendo perche la “tradizione” cosi vuole, chiaro! 😉

          • AleGialloNero 26 Novembre 2013, 17:23

            Scusa Mez, andiamo per ordine senza scaldarci. Io non ho mai detto che Balotelli non dovesse essere italiano! Ho posto il quesito se fosse giusto che uno fosse considerato italiano essendo nato qua ma con genitori stranieri ma fosse così anche per l’opposto a seconda della “convenienza” e cioè nato all’estero ma da genitori italiani (come appunto Parisse). Tutto qua! Per me deve valere uno dei due casi, non entrambi solo per la “convenienza” stessa. Capito? Anzi, fosse per me considererei la nazionalità in base alla nascita e basta (tranne casualità come un parto accidentale all’estero!). Ecco da dove nasceva il mio esempio del Kazakistan… E questo, per conto mio, avrebbe dovuto valere da sempre, dovrebbe valere nel 2013 e pure per tutto il secolo prossimo. Altrimenti, se il mio pensiero è anacronistico e retrogrado (e ci può stare..) almeno finiamola di esser legati ancora al concetto di “Nazionali”. Oppure ribaltiamo il significato di Nazionale stessa come un agglomerato di persone tipo “porto di mare” che solo per semplice opportunità scelgono l’Italia (o altri paesi) per vivere e lavorare e che, in nome solo di questo, è legittimata a giocarci. Basta saperlo… Sulla questione del “bianco”, ti prego di non offendere la mia intelligenza. Il mio NON E’ un ragionamento xenofobo-razzista. E’ di pura coerenza. Bianco, nero, giallo non conta una cippa! Ciao

          • mezeena10 26 Novembre 2013, 18:35

            il vero problema è che abbiamo esperienza diretta, come popolo, dell’ emigrazione..
            ci son paesi all’ estero formati per il 68% da italiani uruguay, o il 60% venezuela, il 58% argentina..stime approssimative di non ricordo quale studio-censimento..
            perdona se ho reagito con sarcasmo, ma vengo da una famiglia per metà di emigrati-immigrati e so cosa signnifica e ha significato lottare per qualcosa di meglio, non lo ridurrei a semplice opportunità! e poi scusa, che c’ è di male a volere il meglio per se e i propri cari? che male c’ è nel cercare opportunità migliori? in nome di cosa non dovrebbe esser “lecito”, della tradizione??? non credo proprio! poi ognuno libero di dire e pensare cio che vuole, ma senza l’ attuale “sistema” i ricchi (non solo economicamente) sarebbero ancora piu ricchi e i poveri sempre piu poveri..
            ora come ora ci son selezioni nazionali che hanno piu oriundi, equiparati, naturalizzati, chiamateli un po come volete, dell’ italia stessa! a cominciare dai tanto osannati maestri inglesi!

          • mezeena10 26 Novembre 2013, 18:36

            richhi e poveri rugbysticamente parlando chiaro!

  20. gsp 26 Novembre 2013, 11:16

    di nuovo, leggo critiche a Sergio che non dice le cose come stanno e si nasconde. cioe’ una partita persa di 4 punti, con tre calci su 7, e’ ovvio che hai perso per i punti persi per strada. lo sanno anche i bimbi, lo dice il risultato e lo sa anche Allan. e chiaramente gli si chiede di fare l’opposto, cioe’ di non dire una cosa che vedono anche i bambini.

    il problema di fondo e’ un altro. si chiede sempre spazio ai giovani ed alle novita’. col risultato che una partita che dovevi vincere, come contro l’Arg, la perdi. e’ fisiologico, ovvio. fatevene una ragione. la partita l’ha persa Brunel, ma ci sta. l’ha fatto provando cose nuove e costruendo per il futuro.

    pero’ per dare una spiegazione ai fatti della vita ed alle sconfitte che bruciano a tutti, invece di ripetere ‘rinnovamento’ come capre, c’e’ bisogno di imbellire le prestazioni dei giovani, ne sminuire quelle degli anziani?

    • stefano nicoletti 26 Novembre 2013, 11:38

      Allan non ha fatto rimpiangere nè Orquera nè Di Bernardo e ricordo che la meta dell’Italia è frutto di una sua iniziativa.

      La partita si è persa perchè non abbiamo mai avuto il pallone in mano, non certo perchè non centriamo i pali da sessanta metri o dalla linea laterale.

      • gsp 26 Novembre 2013, 11:43

        vedi stefano, perche’ devo andare a fondo sulla critica della partita di Allan? e’ una buona prima partita, lasciamola li, lo rivedremo in futuro.

        non voglio essere duro. ripropongo la domanda. per te Allan ha fatto una prestazione da sufficienza?

        • stefano nicoletti 26 Novembre 2013, 11:52

          Ripropongo la risposta mia e del 99% di chi ha visto la partita: SI’.
          Sia per i pochi palloni che potuto smistare (e non è una colpa sua), sia in difesa, perchè per lui non c’è stato bisogno di coperture come invece per Orquera.

          Riguardo ai calci, ricorda che due anni fa contro la Scozia calciò Bergamirco invece di Burton perchè, si disse, Burton avesse meno pressioni. Burton! E invece sabato abbiamo preteso di vincere SENZA SUDARE, SENZA LO SCONTRO, sperando che Allan la buttasse dentro con la pioggia da sessanta metri. Bel coraggio a difendere Parisse.

          • gsp 26 Novembre 2013, 11:55

            va be se ‘e sufficiente quella partita…

          • gsp 26 Novembre 2013, 12:22

            senza sudare, senza lo scontro? non l’ahi persa peggio e quasi vinta solo con sudore e scontro. il problema e’ che e’ mancato tutto il resto.

  21. Sergio Martin 26 Novembre 2013, 11:40

    Il succo di tutta la storia secondo me è: mi avrebbe fatto molto piacere vincere contro l’Argentina. Purtroppo il nostro nuovo numero 10, essendo giovane e non ancora esperto, ha giocato bene, ma non ha messo dentro tutti i calci ed abbiamo perso. Pazienza: preferisco avere trovato (forse) la nostra apertura per il futuro. Magari adesso continuerà ad allenarsi eperfezionerà i calci piazzati; la prossima volta ci farà vincere con quelli. Anche Farrell, per dire, nelle sue prime partite non ci azzeccava mai. Grazie a Brunel perchè ha rischiato per provarlo da titolare e a Sergio Parisse per avere frustrato la sua sete di vittoria (per fortuna che c’è) in un’occasione in cui la vittoria era lì a portata di mano.

    • gsp 26 Novembre 2013, 11:47

      Sergio, per me non ha giocato bene. aver sbagliato i calci non e’ neanche colpa sua nel senso che in tutta la stagione ha fatto una sola partita, e per trovare la continuita’ al piede ci vogliono almeno due/tre/quattro partite. pero’, tornando al commento di sopra, alcuni calci non sono entrati e’ un fatto. dobbiamo ignorarlo.

      • Sergio Martin 26 Novembre 2013, 15:21

        Gsp, questione di punti di vista. Per me Allan, a 20 anni, per come ha giocato è andato benone e speriamo che si confermi così; può solo crescere. Al 6n Brunel magari non lo rimetterà titolare, ma il fatto che (forse) abbiamo un’apertura (dico: un’apertura!) per il dopo-Orquera, già è una gran cosa.

  22. frahaka 26 Novembre 2013, 13:27

    Ho avuto una duplice esperienza sia con Parisse che con Lo Cicero. Nel 2009 ho conosciuto di persona Parisse, ragazzo umile che si prestava ai tifosi per autografi e fotografie, poi l’ho incontrato a Torino a novembre di quest’anno, persona poco disponibile che non concedeva autografi e faceva trasparire una certa insofferenza nei confronti di chi gli chiedeva di fare una foto con lui. Lo Cicero l’ho incontrato più volte dal 2001 ad oggi ed è sempre stato disponibile con tutti sia per autografi fotografie e perchè no, per scambiare quattro parole. Una idea chiara da tifoso me la sono fatta:”PARISSE SCENDI DAL PIEDISTALLO, QUESTO E’ RUGBY NON CALCIO !!!!!!!”
    Viva il Rugby… quello di Lo Cicero!!!!!

    • mezeena10 26 Novembre 2013, 14:08

      e meno male lo hai pure urlato: questo non è il calcio..
      ora perche non ti ha “cagato” di striscio magari perche in quel momento preciso aveva i suoi cazzi dovrebbe scender giu dal piedistallo??? e incrociare per un secondo una persona due volte in 10 anni è conoscerla??? ma per piacere..

      • frahaka 26 Novembre 2013, 14:36

        Chiedo scusa, ma forse non è passato quello che intendevo… Ero insieme ad un folto gruppo di ragazzini in qualità di allenatore. La differenza era che tra Parisse e Lo Cicero in questi anni, uno è rimasto la persona umile e gentile che appare sempre in tv, l’altro (Parisse) un altezzoso giocatore di Rugby con comportamenti da calciatore. Poi se dobbiamo anche analizzare tecnicamente Parisse…. beh… concordo pienamente le parole di Lo Cicero… la differenza in campo la fa sempre l’umiltà… e Parisse non ce l’ha!!!!!!

        • stepisto 26 Novembre 2013, 15:40

          Io ho avuto l’onore di incontrare Sergio una volta sola…dicembre dell’anno scorso, Benetton Treviso-Leicester di Heineken Cup…dopo la partita Castro ha organizzato una pesca di beneficenza per l’Associazione Olivia per cui fa da testimonial in un pub di Treviso cui hanno partecipato anche diversi naizonali della Benetton stessa…ad un certo punto arriva (del tutto inaspettatamente) Parisse, il tempo di donare 100 euro (!) a favore dell’Associazione (su “gentile” invito di Castro), fare 2 foto con chi glielo chiedeva e sparire…quanta spocchia ed arroganza da parte di Sergio!!!!!!!
          Quando si criticano questi giocatori (anche per il loro atteggiamento fuori dal campo) mi viene da sorridere pensando a quella sera… colgo infine l’occasione per ricordare che la tanto vituperata “combriccola argentina” ha gentilmente offerto alla italica causa (vado a memoria) un ginocchio (Parisse 2008 e Canale 2013) e qualche costola (Castro 2013), tanto per citare i più importanti del gruppetto…ad avercene di più di gente così…

        • mezeena10 26 Novembre 2013, 17:07

          @fra si tranquillo, era passato benissimo!

    • Giovanni 26 Novembre 2013, 14:19

      Scusami, con tutto il rispetto per le tue sensazioni personali avute nell’incontrarli, questo non è un reality, dove vince chi è più simpatico. Perciò dico e ripeto che questa inutile polemica è dannosa per tutto il rugby italiano: si stanno formando i “partiti” dei Guelfi e dei Ghibellini e si rischia di perdere di vista i veri problemi su cui lavorare. Che tizio o caio sia altezzoso oppure buontempone, a me appassionato di rugby frega un tubo: io voglio che giochi bene ed aiuti la Nazionale a vincere. Non devo andarci a cena con i giocatori e neanche in vacanza assieme. Poi, lo sappiamo, in ogni gruppo di ciascun genere, esistono dinamiche che portano persone a sentirsi più o meno affini, per tanti motivi (caratteriali, culturali, opportunistici, ecc.). Ma la polemica sviluppata in questa maniera non porta, a mio avviso, alcun frutto costruttivo, anzi rischia di creare soltanto scorie dannose che potrebbero avere il loro peso negativo anche in futuro.

  23. malpensante 26 Novembre 2013, 14:42

    Perfetto: post 66 e c’è la fotografia esatta di dove ci siamo lasciati portare e di dove siamo arrivati. “Ci siamo lasciati portare”, tutti e nessuno escluso. Per le accademie propongo come staff tecnico quella là con la voce da uomo e la Ventura, diretta serale e abbonamento in streamig 24/24. Il primo che se la prende col calcio, ci pensi su due volte.

  24. Pratese 26 Novembre 2013, 15:13

    Era ora che qualcuno togliesse il coperchio, bravo Lo Cicero !!!
    Macchè figuracce e figuracce del movimento rugbystico italiano, un pò di sana polemica e ci voleva proprio !!! Avanti il prossimo…

  25. AK-47 26 Novembre 2013, 16:14

    La d’Urso potrebbe farci la puntata della carriera e della vita su questa vicenda…

  26. fedmat68 27 Novembre 2013, 07:50

    Sabato, sotto il diluvio ero a bordo campo. Se aveste visto da 15 metri la faccia di Sergio a fine partita, ogni commento sarebbe superfluo. La sue espressione era quella di uno che sa di aver dato tutto e di non aver ottenuto nulla! Per quanto stimi il barone, se una squadra gira male, non si può pretendere che l’uomo più rappresentativo riesca sempre a drizzare le cose. Le critiche fanno sempre bene, forse il mezzo di comunicazione era solo quello sbagliato. Penso sia normale, inoltre, che Brunel voglia fare esperimenti in vista del mondiale e, amalgamare 15 giocatori con tanti giovani non è certo facile. Lasciamoli lavorare sereni. Sono convinto che il 6N sarà altra cosa.

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