Caos Coppe Europee: la Premiership tira dritto per la sua strada

La lega dei club inglesi risponde ai comunicati delle federazioni. E lo scontro torna ad essere caldissimo

COMMENTI DEI LETTORI
  1. albe 21 Novembre 2013, 21:23

    Bene, adesso vediamo cosa rispondono le francesi (se rispondono, ma dubito), ma perché non pubblicano quello che é stato “firmato” dalle famose 30 squadre? Perché si tratta del nulla!!!

  2. Stefo 21 Novembre 2013, 21:30

    The two new competitions will be based on:
    * Qualification on merit-> Accordo in ERC al riguardo fatto
    * A strong competition format-> Format ERC proposto era quello che chiedevani
    * Equality between the leagues->Redistribuzione 33%x3 proposto dalla ERC
    * Higher commercial values for the teams->Mostrate sto benedetto contratto BT se e’ meglio di quello di Sky.
    * Expansion into new markets-> Punto che si trova nel 99.9% dei business plan

    • Katmandu 21 Novembre 2013, 21:35

      stefo il contratto BT penso sia “riservato” solo alle squadre premier e non contempla il fatto che se son impegnate in una competizione internazionale (non la LV= cup) i diritti vengono pagati solo per loro….anche se non c’è certezza magari si mettono a fare beneficenza dato che notoriamente son un popolo di benefattori a tutti i livelli della società (soprattutto se hanno una corona attaccata alla testa)

      • Stefo 21 Novembre 2013, 22:27

        Beh kat sono gli inglesi che hanno sempre detto che il contratto BT conveniva anche agli altri…cosa sia cosa non sia non e’ dato a sperlo perche’ nessuno l’ha mai visto, cosa includa o meno neanche (come per esempio i diritti per le partite in trasferta che NON spettano minimamente agli inglesi vendere).

  3. Katmandu 21 Novembre 2013, 21:32

    ma le 30 squadre firmatarie a oggi dove son finite? 😉
    comunque non leggo da nessuna parte che le nuove due competizione si baseranno sul contratto BT, e poi se i diritti li deterrà l’ERC ltd come si evince dal comunicato FIR sai che ridere e dove se lo ficcano il contratto televisivo gli inglesi senza una coppa europea vedremo che faranno…

  4. gsp 21 Novembre 2013, 22:03

    …e vediamo chi sono i club che hanno firmato.

  5. RigolettoMSC 21 Novembre 2013, 23:33

    Troppi soldi in giro per il Rugby dei giorni nostri e soprattutto troppi i soldi spesi dagli inglesi e dai francesi. Rientrare di certi investimenti non è semplice e tentano, come il calcio, di rifarsi con i diritti TV. Peccato che non sia esattamente un periodo economicamente espansivo e che le televisioni tendano piuttosto a ridimensionare i propri impegni piuttosto che a mettere più quattrini sul piatto. Staremo a vedere questo fantomatico contratto BT cosa produrrà e soprattutto quanto a lungo. Intanto non vedo in giro da quelle parti stadi così pieni come un paio di anni fa e questo è un brutto segno. Speriamo che il Rugby possa resistere a tutto questo…

  6. fracassosandona 22 Novembre 2013, 01:00

    Cosa si sono inventati gli inglesi pur di vincere la massima competizione europea: una coppa cui parteciperanno solo loro!

  7. Joest 22 Novembre 2013, 05:41

    Nulla di nuovo sotto il sole: già nel 1998-99 gli inglesi rimasero fuori dalla coppa

  8. mistral 22 Novembre 2013, 10:02

    questa storia sta veramente diventando una tela di penelope, ed anche il modo con cui viene riportata giornalisticamente cambia in funzione di chi la scrive… rugbyrama di oggi , riguardo alla assenza della federazione inglese alla riunione di ieri, dice “La Fédération anglaise (RFU), présente lors d’une précédente réunion de médiation les 23 et 24 octobre, n’a cette fois pas été conviée… questa volta non è stata invitata” … al che io non capisco più niente, sempre che rugbyrama sia attendibile, abbia ben compreso e ben riportato… alle riunioni non si viene invitati, ma convocati (se si fa parte di diritto di tale organismo, come è il caso di RFU, PRL, LNR e delle altrefederazioni celtiche) e poi si decide se partecipare o meno, ma “non essere invitati” è forse un modo di marcare la non ufficialità ERC della riunione stessa?… e se così fosse, quale nuova aggregazione si prospetta: da un lato LNR, PRL e squadre gallesi firmatarie di un documento di impegno e di un contratto BT da un lato, e federazioni celtiche (senza squadre gallesi) ma con un contratto ERC/sky dall’altro? … dando per assunto che non sia tutto (il progetto RCC, dico) un bluff totale (cosa sulla quale personalmente non metterei la mano sul fuoco) la situazione è paradossale: due eventi ugualmente organizzabili, l’uno con copertura europea ma senza squadre britanniche e francesi, l’altro con copertura “inglese” ma con le squadre di cui sopra impegnate e quindi “coperte”… l’unico inghippo, l’auroizzazione delle federazioni per i giocatori: già, il granello di sabbia, o il macigno enorme a seconda della prospettiva… ma si è proprio sicuri che tale limitazione a svolgere una professione non sia impugnabile presso i tribunali del lavoro delle rispettive nazioni, perchè se così fosse (e di fatto la limitazione professionale è indubbia) forse anche le federazioni dovrebbero rivedere le proprie posizioni e aspettative… è triste che si parli di magistratura (ancorchè del lavoro) anche in questo campo, ma pare sia nella natura umana la propensione al litigio organizzato… resta comunque sempre viva la antica domanda: cui prodest tutto ciò?… ai posteri etc etc…

    • malpensante 22 Novembre 2013, 11:31

      Non credo proprio ci sia qualcosa da impugnare in sede di diritto del lavoro, semmai potrebbe entrarci se qualche giocatore chiedesse svincolo e danni al club per eventuali conseguenze di una rottura con le Federazioni.

      • mistral 22 Novembre 2013, 11:41

        … il proudhomme tutela sia il lavoratore sia le società (private) nei confronti di contratti e clausole che limitino o determinino lesioni nella libertà del lavoro (e anche su altre questioni, naturalmente) non sarei così certo dell’esito negativo di una procedura collettiva, però potrei anche sbagliare… ma non si arriverà a tanto, la ricomposizione ci sarà attorno ad una torta (ipotesi BT o sky poco importa) che è quella che interessa a tutte le parti coinvolte…

        • malpensante 22 Novembre 2013, 12:16

          Semplificando, se giochi nel campionato UISP mica puoi lamentarti se non ti convocano nella nazionale oratori del CSI, viceversa se la tua squadra esce dal CSI e tu sei nazionale oratoriale puoi rivalerti chiedendo lo svincolo e pure i danni. Poi come va a finire non è detto, ma la mia opinione è che il problema si porrebbe se il Club si mette fuori dalla Federazione, ma sarebbe un problema tra il giocatore e il Club. L’adesione a una Federazione è una scelta, regole incluse. Semmai ci potrebbe essere tanto lavoro per gli avvocati in sede civile (e amministrativa, visto che lo status federale è sempre complicato e opinabile) ma tra Club, Leghe e Federazioni.

          • mistral 22 Novembre 2013, 13:53

            si, è vero quello che dici, le regole federative sono accettate nel momento in cui aderisci (e prima ancora “fondi”) una federazione, ma nulla vieta di “fondare” altre associazioni federative (non esiste a mia conoscenza una esclusività/monopolio di una federazione), soprattutto se i suoi soci “federati” ne escono, e tutto diventa oggetto di contrattazione politica etc etc, ma non è un vincolo ineludibile… se poi estremizzi il ragionamento, l’unica vera arma che avrebbero (hanno) le attuali federazioni nei confronti dei giocatori sarebbe (è, in alcuni casi) escluderli dalla nazionale… se consideri che già oggi alcuni professionisti si auto-escludono privilegiando il rapporto con il club a scapito della nazionale, il tutto diventa semplice mercimonio, conflittualità morale può darsi, ma chi ha l’argent vince la guerra… il vero (se non principale) motivo per cui le federazioni celtiche tengono per le palle i club/franchige è quello economico, comunque la si voglia mettere la foglia di fico dello sviluppo del movimento… mentre RFU e FFR in definitiva sono molto più dipendenti dai club, e quindi hanno un atteggiamento maggiormente “aperto” alle esigenze professionistiche e di business dei club stessi…

          • malpensante 22 Novembre 2013, 14:18

            Se i club si mettono fuori dalla loro federazione si mettono fuori dall’IRB, con quel che ne segue. Possono anche farlo ma, anche dal punto di vista dei soldi, secondo me sarebbero dei pazzi. A meno che non pensino di rastrellare tutto il rastrellabile nel breve tempo e poi scappare con la cassa.

          • mistral 22 Novembre 2013, 16:10

            infatti, sarebbe come per l’italia mettersi fuori dall’euro, probabilmente un suicidio… ma allora come mai si è giunti a questo punto, possibile (continuo a chiedermi) che PRL e NRL siano così “incoscienti”?… quale interesse ha l’IRB a lasciar anche solo creare un embrione di struttura che rischia di attrarre (inevitabilmente) i migliori professionisti, e lasciar sguarnito un terzo delle prime sei quadre al mondo?… un mondiale con le semifinali sempre appannaggio di AB, Aus e SF più a rotazione Irlanda, o galles, o una delle isolane? assomiglierebbe un po’ troppo al 4N… e pensa ai campionati domestici privati dei migliori giocatori… è uno scenario non certo roseo, per il rugby delle federazioni…

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