Jacques Brunel chiede continuità e “liquida” il rugby a 13…

Una intervista rilasciata a Tuttosport che ci regala un ct con le ideee chiarissime in testa e capace di sferzate ironiche

COMMENTI DEI LETTORI
  1. boh 30 Ottobre 2013, 10:10

    Dalla franciacorta…”grande Brunel bella risposta…sono in debito di una confezione di vini. E se ci aggiungevi…”ma va a c….e imbrattacarte”, avrebbe avuto tutta la mia solidarietà.

  2. SimoneM 30 Ottobre 2013, 10:30

    bravo Brunel, sono un supporter del League, ma nella nostra situazione di crescita dell’Union sono contrario a questi inserimenti di giocatori di league nella nazionale dell’union e sopratutto nei nostri campionati o squadre di Pro12, perché scoraggiamo la crescita di quei pochi giocatori buoni che abbiamo in Italia.

  3. malpensante 30 Ottobre 2013, 10:31

    E’ una risposta da testa di c.., australiano sarà lui.

    • DaniS 30 Ottobre 2013, 10:46

      E’ una risposta di uno che segue un progetto.

      In italia siam cosí: una vittoria e tutti saliamo sul carro dei vincitori. Facciamoli santi, facciomoli re!

      Vogliamo sviluppare il rugby UNION ITALIANO, o no?

      Ti pare che il Brunello si metta a convocare dei giocatori Australiani che, pur giocando in Blu savoia, rappresenterebbero un altro passo indietro nel progetto finale che dovrebbe portare ad avere solo giocatori di formazione italiana in Nazionale?

      • gsp 30 Ottobre 2013, 11:31

        @danis, “progetto finale che dovrebbe portare ad avere solo giocatori di formazione italiana in Nazionale?”, scusa ma chi l’ha decisa questa cosa? e’ un non senso assoluto per me e non e’ vero per nessuna nazionale in nessuno sport.

        il progetto deve essere portare il sistema formativo ad un livello che formi ottimi giocatori in tutti i ruoli indipendentemente dalla nazionale. ma una volta formati, vanno in nazionale sempre e solo quelli piu’ bravi, indipendentemente dal luogo di formazione e dal posto dove sono nati.

        in nazionale devono giocare tutti gli eleggibili piu’ forti. il problema della formazione viene prima e va risolto prima di arrivare a quel livello. altrimenti continuiamo a confondere cura e malattia.

        • ginomonza 30 Ottobre 2013, 12:03

          gsp cito senza ombra di dubbio.

        • DaniS 31 Ottobre 2013, 00:30

          Mmm….
          Nessuno lo ha deciso.
          Penso che questo dovrebbe essere il fine ultimo(chiamatelo come vi pare) di tutti gli sport.

          -Solida formazione della base.
          -Sviluppo skills.
          -Selezione di giocatori in ottica nazionale.

          Poi sti giocatori possono essere gialli, neri, verdi o quel che cavolo vi pare…
          Ma nessuno movimento che si definisca sportivo, può avere come obiettivo quello di :
          -formare a cazzo
          -prendere i giocatori formati in altre nazioni.

          Che senso avrebbe?
          Forse son troppo “romantico” io?

          Ah…e dite a Mauro qui sotto che è ora di levarsi di dosso ste reminescenze fascio/razziste. Che se leggesse, le cose, senza urlare “al fascio, al fascio” magari capirebbe anche quello che scrivo.

      • red devil 30 Ottobre 2013, 12:08

        innanzitutto va sviluppato il RUGBY non union o league ma entrambi punto primo..punto secondo prima di parlare senza nemmeno sapere chi gioca per l’italia vatti a vedere la formazione studia chi sono e in che squadra giocano e poi taci che è meglio

        • Hrothepert 30 Ottobre 2013, 17:39

          @red devil, appunto va sviluppato il Rugby, il Rugby si gioca in XV, si fanno le mischie ordinate, si ha il possesso della palla finchè non ti viene tolto dagli avversari o dall’ arbitro,ecc., ecc.. Quello con queste caratteristiche si chiama..Rugby!!

      • mauro 30 Ottobre 2013, 13:25

        che ne dici di giocare a palla ovale con magliette (non polo o T-shirt) rigorosamente in filato di ortica prodotte in Italia, stramaledendo gli inglesi.
        Vedrei bene anche uno striscione allo stadio tipo: “non esistono neri italiani”, magari potrebbe sostitire l’abusato e poco italiano “rugby passione italiana”

        • DaniS 31 Ottobre 2013, 00:23

          Ah.
          Beata ignoranza.
          Imparare a leggere. Try that… 🙂

    • Turch 30 Ottobre 2013, 10:49

      No, lui e` francese. Quelli sono australiani di formazione e passaporto e italiani di passaporto

      • malpensante 30 Ottobre 2013, 11:05

        Sono italiani sicuramente più di lui e prendono senz’altro meno soldi di lui. Non è questione di progetto, ma di stile e di rispetto per chi ti paga profumatamente.

        • DaniS 30 Ottobre 2013, 11:18

          Dai su.
          Non fate i finti tonti.

          • malpensante 30 Ottobre 2013, 11:27

            E’ una risposta da testa di c. Punto.

        • ginomonza 30 Ottobre 2013, 12:09

          ma lui non ha mai detto di essere italliano ne di volerl solo che vuole vincere il 6N guidando la nazionale italiana.
          Gli australiani del XIII non erano considerati nel suo progetto ed ora potrebbero portare solo problemi.
          Si può condividere o meno l’idea ma certo non manca di coerenza.

          Poi sfido chiunque a dire chi conosceva questi italoaustraliani prima di qualche giorno fa.
          Io nemmeno uno,neanche per sbaglio,e pur non piacendomi molto il XIII sto vedendo più partite possibili e tifando Italia.

          • bak 30 Ottobre 2013, 14:16

            @gino

            non è proprio così, già l’anno scorso gli australiani più buoni di questa nazionale di RL, (ad es. mi ricordo di Minichiello e Mantellato) vennero in Italia per sostenere le gare di qualificazione per la world cup. Fecero vedere almeno un match di qualificazione in TV (non mi ricordo quale emittente lo trasmise), mi pare a padova. Mi ricordo che rimasi impressionato da Josh Mantellato, un fuoriclasse…
            bak

  4. edopardo 30 Ottobre 2013, 10:48

    Mah a me sembra semplicemente che devi la domanda,non dice ne si ne no secondo me…
    Poi a senso critico secondo me ha troppa fretta il signor Brunel visto che si è “inchiodato di brutto” con moilti vecchi senza innovare la mischia… cmq vedremo i risultati… intanto gli”australiani”fanno risultato a modo loro noi no…

  5. Machete 30 Ottobre 2013, 10:56

    in ottica RWC2015 la risposta di Brunell ci sta tutta…..
    sul lungo periodo se qualche giovane interessante che gioca nel League vuol fare il salto in Union non vedo perchè dirgli di no…..

  6. dogriccio 30 Ottobre 2013, 11:10

    Ma vabbè anche la domanda magari poteva essere fatta meglio. Credo che nessuno chiedesse di portarli in nazionale, magari in pro12 (intanto)..

  7. fabrio13H 30 Ottobre 2013, 11:14

    I risultati li facciamo eccome ! Qualche decennio fa eravamo inchiodati ai livelli della Romania, dell’Urss (più sconfitte che vittorie) e faticavamo con Spagna, Marocco, Portogallo e Polonia rimediando ogni tanto, qualche sconfitta anche con queste. Adesso siamo al livello della Scozia e di riuscire ogni tanto a battere Irlanda, Francia (queste proprio negli ultimissimi anni) e Galles fatte da superprofessionisti, allora di queste bastava la seconda/terza nazionale per batterci tranquillamente ed erano fatte di dilettanti. Poi il discorso sarebbe più lungo perchè è vero che c’era stato il periodo degli anni 90 in cui avevamo già quasi raggiunto le celtiche e avvicinato le grandi ma in un’era ancora di relativi dilettanti.

  8. fabrio13H 30 Ottobre 2013, 11:26

    Ovviamente sto parlando di rugby union. Negli anni corrispondenti grosso modo al nostro ingresso nel 6N ci hanno di nuovo staccato e di brutto, probabilmente grazie alla grande differenza di movimenti di base che ha permesso alle nazioni “storiche” di mettere in piedi strutture professionistiche molto superiori alle nostre. Allora in Italia si è accentuata la rincorsa a oriundi ed equiparati favorita nel nostro caso anche da ragioni di emigrazioni storica, da differenze economiche e di organizzazione rugbystica con l’Argentina e, per tutti, dalle regole tese a favorire un livellamento e una maggiore diffusione del nostro sport a livello mondiale. La cosa ha avuto un certo successo poiché ci ha aiutati a tornare a ridosso delle grandi, dapprima con la nazionale piena di oriundi ed equiparati e, ora, con molti giocatori di formazione italiana. Schematizzando molto si puo’ dire che ai tempi di cui parlavo sopra, considerando i vari aspetti del movimento e non solo il ranking IRB, che allora neppure c’era, navigavamo intorno alla 15esima posizione con forse punte anche un po’ più in basso, adesso ci possiamo collocare intorno alla decima.

  9. gsp 30 Ottobre 2013, 11:27

    daccordo con malpensante, si e’ espresso in modo un po’ contorto, ma quello potrebbe anche essere un problema di lingua.

    pero’ di certo non sta a lui ed alla nazionale chiamarli. sta alle celtiche, ed a gavazzi, sceglierne un paio a seconda delle necessita’ e convincerli a passare all’union pagandoli cmq bene e poi si vede.

    • malpensante 30 Ottobre 2013, 11:33

      Mi ha fatto girare i maroni che parli con disprezzo (“non abbiamo tempo per gli australiani”) di fior di professionisti figli e nipoti di emigranti che giocano da dilettanti con la maglia della loro nazione. Tanto come il suo compare, l’altro fenomeno con il “non ci hanno invitato a tavola” o il Mallet del “italiani non buoni per il rugby”. Per pigliarci per il culo, abbiano almeno il buon gusto di aspettare di non essere a libro paga.

      • gsp 30 Ottobre 2013, 11:36

        sono daccordo, ma gli do beneficio del dubbio. (meno su Mallett ma puo’ essere debolezza personale).

      • fabrio13H 30 Ottobre 2013, 12:20

        Non dico che non si possano vedere degli aspetti positivi ma neppure mi sembra il caso di esaltare questi ragazzi : come tu stesso dici, malpensante, vivono già e bene con il rugby league e così hanno modo di giocarsi un mondiale e di mettersi maggiormente in luce, cosa che altrimenti non avrebbero potuto fare. Inoltre, come già ho scritto, mi pare ragionevole pensare che tutto ciò faccia parte di un progetto delle strutture internazionali del league per tentare di diffondere maggiormente questo sport nel mondo, cosa che non mi sembra affatto male, per altro.
        Sulla risposta di Brunel intanto c’è da considerare che un sunto in poche battute non solo non è l’intera intervista, ma a volte contiene anche delle frasi non intere, soprattutto però mi viene da sperare che, pur nella immensa differenza di competenza tra me e lui, abbia provato a liquidare la questione perché la pensa come me almeno in parte, sulle prospettive del rugby union.

      • ginomonza 30 Ottobre 2013, 12:23

        ma hai letto tutta l’intervista o solo quello riportato sopra?

      • Joest 30 Ottobre 2013, 15:46

        la verità è che siamo dei provinciali, basta un nome che suoan italiano e tutti ci buttiamo sopra sperandi di trovare il fenomeno che ci risolva per un po i problemi…

    • tony 30 Ottobre 2013, 11:34

      Mi sembra che è quello che stanno cercando di fare poi cosa succederà non si sa anche perchè questi guadagnano bene…..

      • gsp 30 Ottobre 2013, 11:43

        infatti. adesso non so bene il monte ingaggi interno e posso dire una stronzata, ma questi magari non li paghi come zanni e ghira, ma come sgarbi e bernabo’.

  10. fabrio13H 30 Ottobre 2013, 11:41

    Dopo tutto sta tirata 🙂 arrivo a dire che lo stesso schema a mio parere non puo’ valere per il prossimo possibile obiettivo di passare da essere i decimi a essere intorno al quinto posto cosa per la quale occorrono grandi giocatori e i grandi giocatori sono quasi esclusivamente nelle nazioni/guida e anche lì non abbondano. Dunque occorrerebbe convincere, tanto per dire, il numero 2-3 del Galles nel ruolo di estremo a giocare con noi, cosa che mi sembra impossibile visto che il n. 2-3 del Galles, ragionevolmente, tenterà di arrivare a giocare con il Galles. Insomma se per passare da essere nelle prime 10 potevano bastare giocatori del livello dei Robertson, Pez, Del Fava, Sole, Griffen etc. etc. per fare un altro salto in avanti ci vogliono ben altri giocatori e quei ben altri non verranno mai a giocare con noi. Poi è chiaro che qualche eccezione ci puo’ esssere, e un esempio puo’ forse, e sottolineo il forse, essere Visser, uno cresciuto in una nazione di livello molto più basso e che forte lo è, anche se non sono convinto sia da prime cinque del mondo e comunque sono eccezioni. Insomma i grandi giocatori bisogna costruirseli, quindi importare si, ma grandi tecnici.

  11. fabrio13H 30 Ottobre 2013, 11:57

    Puo’ darsi che Jacques Brunel avesse a mente alcuni dei punti che ho scritto quando ha “liquidato la questione”.
    Poi sul League : è un altro sport pur con dei punti di connessione con lo Union, a me piace (a volte guardo qualche partita inglese per esempio) anche se molto meno dello Union. Mi par di capire che lì ci sia una situazione assai diversa: è sempre stato professionistico (sua ragione di nascita) ma si è esteso meno dello Union di conseguenza probabilmente, ora ci sono progetti a livello internazionale per aumentarne la diffusione in modo anche più drastici che nello Union e di questo probabilmente fa parte la nazionale italiana fatta con australiani oriundi. Vista la situazione del League mi pare che tutto ciò possa essere positivo, ma per diffonderlo in Italia, occorrerebbe anche risolvere dei problemi organizzativi, ho letto ad esempio che sono due federazioni italiane in concorrenza e poi pare vi sia stata anche una certa rivalità storica tra le strutture dello Union e quelle del League in Italia e quindi non sarebbe male se si smettesse di pestarsi i piedi almeno per un periodo dedicato allo sviluppo del XIII in Italia; poi è chiaro che se si affermasse allora ci starebbe una concorrenza sui giocatori come in Inghilterra o in Australia avviene da tanto tempo.

  12. red devil 30 Ottobre 2013, 12:05

    Brunel di league non capisce nulla..gli australiani che giocano a league sono circa 7 volte qll che giocano ad union che lì è uno sport minore quindi convincere grandissimi giocatori come Minichiello sarebbe un onore soltanto per lui! passare dal league ad union è molto più facile che fare il contrario,visto che il secondo è molto più pagato in europa del primo ed è estremamente meno faticoso..provare per credere

    • Katmandu 30 Ottobre 2013, 12:12

      Minichiello ha giocato una ventina di gare per l’australia

      • red devil 30 Ottobre 2013, 12:12

        e che centra?

        • red devil 30 Ottobre 2013, 12:16

          e poi giusto per giocano tutti nel NRL australiano dove prendono tanti bei soldini figurati se passano all’union per gioca davanti a 200 persone la domenica ma vaa

      • SimoneM 30 Ottobre 2013, 14:25

        scusa ma che c’entra che ha giocato con l’Australia?…prima di tutto devi capire che i test match tra nazionali sono in numero minore rispetto all’union…secondo ha giocato anche lo State Of Origine (11 volte mi sembra), che in Australia conta più della nazionale…terzo è stato miglior giocatore dell’anno nel 2004 (se ricordo bene)…ma alla fine la cosa importante è solo una, cioè l’età, che non gli permetterebbe di cambiare codice, ormai anche se è un ottimo giocatore, non potrebbe adattarsi all’union (e comunque non ha senso acquistare un giocatore per la nazionale a fine carriera, es. Gower)…se davvero si vuole qualcuno di VERAMENTE forte allora guardassero i giovani come Aidan Guerra e James Tedesco (peccato che non accetterebbero mai, dato che si parla di loro per una più che sicura convocazione per lo State Of Origine, rispettivamente con il Queensland e l’altro con il New South Wales).

    • ginomonza 30 Ottobre 2013, 12:16

      specialmente i piloni e i tallonatori che quando vengono all’ union fanno sfracelli e poi anche quelli che calciano le conversioni e falli , non ho visto così tanti errori come sto vedendo nellla world cup che in tutta vita mia ( piuttosto lunghetta) e sbagliano molto anche i neozelandesiche sono i campioni.
      é più facile giocare a league che a union non viceversa e per questo in Australia si gioca pià a league che ad union.

      • red devil 30 Ottobre 2013, 12:18

        ma che stai dicendo?ma tu hai mai giocato a league?segui il league?su che basi lo dici? mah

        • ginomonza 30 Ottobre 2013, 12:19

          sto dicendo quello che ho detto.

          • red devil 30 Ottobre 2013, 12:22

            e hai detto una cavolata senza sapere nulla

          • ginomonza 30 Ottobre 2013, 12:26

            che non sappia nulla lo dici tu comunque mi sembri un becero perciò la smetto di dialogare con te.

          • red devil 30 Ottobre 2013, 12:27

            ma fai quello che vuoi

      • SimoneM 30 Ottobre 2013, 14:43

        qui sti sparando alla grande…lascia stare la WC…se guardi l’NRL troveresti dei cecchini che l’union se li sogna, anzi ti posso assicurare che al piede hanno delle skills in attacco che nell’union non si vedono affatto!…ed un’altra cosa, i piloni ed i tallonatori?!?!?!?!?!…ma sai che ruoli sono nel league?…di tallonatori che conosco che sono passati all’union ne so solo uno, Piri Weepu, renditi conto quindi della bagianata che hai detto!…i piloni del league poi? per quanto poco è adattabile questo ruolo da league all’union, ti dico che ce ne sono ancora meno, ma un esempio per tutto è Bred Thorne che nell’union si è riciclato a seconda linea…se vuoi parlare di adattamento, allora i migliori a farlo sono l’estremo, l’ala, il centro, su di tutti, poi ci sono l’halfback ed il five-eight (che sono entrambe apertura per l’unione) ed in proporzione ancora minore il second row (che si adatterebbe a primo centro nell’union, come SBW).

        • ginomonza 30 Ottobre 2013, 22:53

          si vede che non riesci a capire l’ironia( quando parlo dei piloni) ma nonn è colpa tua sei nato così e allora…pazienza

          • SimoneM 31 Ottobre 2013, 08:04

            facile rispondere insultando quando non si hanno argomenti…

          • ginomonza 31 Ottobre 2013, 11:59

            Allora Papua New Guinea-Francia 8*9
            PNG sbagLeague. èlcassolutamenteio da 20 M in fronte
            ai pali e per chi non lo sapesse in PNG il league e sport nazionale
            NZ – SAMOA primo tempo NZ sbaglia
            2 trasformazioni su sei centrando solo
            Quelli in fronte ai pali
            Samoa ceffa tutte le trasformazioni (5) perché fa metà lontano dai pali.

  13. berton gianni 30 Ottobre 2013, 12:07

    Non sono d’accordo sulle critiche per la risposta da lui data sugli “italo-australiani”.
    Semplicemente perché un Ct della nazionale non deve inseguire questo o quello solo perché gira il vento.
    Penso che sotto intendesse : sono giocatori interessanti ? Ed allora che inizino le squadre italiane a chiamarli.
    In Pro12 o nelle migliori dell’Eccellenza, si testano in una realtà, di gioco e di strutture, completamente nuova e poi se ne discute.

    • ginomonza 30 Ottobre 2013, 12:17
    • Rabbidaniel 30 Ottobre 2013, 12:33

      Penso anch’io che il senso fosse quello. D’altra parte sono due codici simili, ma diversi, nel League tante complessità tattiche dell’Union non ci sono, i problemi offensivi sono spesso diversi. Dovrebbero prima fare una stagione in Pro12. Forse le ali potrebbero essere pronte subito (ma neanche tanto se devono coprire la profondità).

  14. Katmandu 30 Ottobre 2013, 12:09

    A mia moglie quando mia figlia di 2anni e mezzo gli risponde pan per focaccia gli dico sempre “non fare domande stupide se non vuoi avere risposte stupide” e questo caso é lo stesso
    Vorrei ricordare a tutti quelli che difendono la “razza italiana” e che dicono che questi sono paesani che non é vero che rinunciano alla chiamata australiana per venire a giocare con l’italia che il capitano dell’italia 13 ha giocato con i kangoroos nel passato e che molti altri si son trovati comunque chiusi in nazionale ma se potevano scegliere loro tra i due blasoni penso che non avrebbero dubbi e prendevano la maglia verde-gialla
    Detto ciò perché non chiedere a bruinel se gli andrebbe beme portare in nazionale armin zoegler o meglio ancora balotelli, anche loro son belli atletici
    Questo giornalista é un incapace, spiace dirlo ma chiedere al selezionatore nazionale se gli piacerebbe avere un atleta che fa un altro sport nela sua selezione fa abbastanza ridere, prima dimostri che sa giocare a 15 e poi ne riparliamo, nessuno é andato da hansen a chedergli se convoca beniji marschall ai prossimi TM.
    Perché invece di fare domande cretine non gli ha fatto una domanda seria e mirata sulle generazioni di ritorno che pare tutti i giornalisi sembrano dimenticarsi di riportargli: “mi spiega la mancata convocazione di due bei giocatori come caminati e devoto? Insomma stanno facendo un ottimo campionato entrambi, ma come mai non ci sono? Hanno firmato accordi con il club che rinunciano alla nazionale? Non son eleggibili? Son scarsi e non le piacciono? Tengono in considerazione l’italia solo come estrema soluzione e sperano di rientare nel giro di nazionali più quotate?”
    Ripeto non fare domande stupide se non vuoi avere risposte stupide!

    • Rabbidaniel 30 Ottobre 2013, 12:35

      Parole sante, d’altra parte, forse, per il giornalista tra Union e League c’è solo una differenza nel numero di giocatori schierati in campo (come pensavo io quando avevo 12 anni e non esisteva internet :D)

  15. ugotruffelli 30 Ottobre 2013, 12:10

    Guardate che se qualcuno pensa che i ragazzotti in azzurro del League sono dei giovani dilettanti di bell speranze che si possono “convincerr” a vbire a giocare a Union qui in Otalia cquasi come.se.si rubassero caranelle a un bambino… non si é capito molto. Li ci sono fior fiore di professionisti adefuatamente remunerati dalle squadre del NRL. Se non sbaglio ad esempio ci sono ben 3 titolar dei Sidney Roosters che hanno vinto la finale del NRL poche settimane fa, tra cui lo stesso capitano dei Roosters e dell’Italia Minichiello.

    • red devil 30 Ottobre 2013, 12:12

      amen fratello meno male qualcuno che ne capisce 🙂

    • ginomonza 30 Ottobre 2013, 12:18

      questo lo abbiamo già assodato non è una novità di oggi.

      • red devil 30 Ottobre 2013, 12:21

        in verità tantissimi notando i vari commenti del league vedono giusto 2 azioni e sparano stupidità dalla bocca e dalle tastiere..prima di parlare guardate 10 anni di league e poi capite cosa è e cosa rappresenta

        • ginomonza 30 Ottobre 2013, 12:27

          se è per questo sono 20 anni che seguo il league tentando di farmelo piacere ma non ci riesco.
          Ma tu chi sei o credi di essere se non un presuntuoso che predica a ritta e a manca?

          • fracassosandona 30 Ottobre 2013, 12:43

            Inf. III, v. 51

        • Katmandu 30 Ottobre 2013, 12:30

          red giusto per la precisazione a me il league e il seven piacciono e pure molto, detto ciò secondo te un italoaustraliano se ha la facoltà di scelta cosa sceglierebbe?cioè lo mettono in una stanza con due maglie e scegli con chi giocare! 99su 100 pesca i più forti, normalissimo ma anche io lo farei, Minichiello ha giocato per l’australia è un dato di fatto, poi chiuso nel suo ruolo ha fatto un altro tipo di considerazioni, tutto quà non puoi chiedere al selezionatore nazionale di chiamare qualche nazionale di un altro sport

          • Katmandu 30 Ottobre 2013, 12:31

            ps minichiello fa bene a fare quello che fa sia chiaro

          • ugotruffelli 30 Ottobre 2013, 12:38

            Son d’accordo con te, ed é per questo che ho voluto ribadire qurllo che ho detto perché mi sembra che la maggior parte dei post continuassero a partire da falsi presupposti… con una certa dose di. snobismo.

          • red devil 30 Ottobre 2013, 12:38

            @Katmandu giustissime le tue parole e sono d’accordo su questo punto tuttavia penso che un giocatore di quel livello abbia(come ha fatto marshall ultimamente) pensato se ne valesse la pena cambiare codice..ti ho citato il caso del mio idolo Benji( i tigers non so cm faranno senza di lui) per farti capire come un progetto serio puo condizionare a tal punto un giocatore da rifiutare un contratto milionario e i kiwis per tentare a 28 anni di sfondare dell’union

          • Katmandu 30 Ottobre 2013, 13:40

            @red hai detto due parole lungimiranti ma che in fir non sempre prendono in considerazione
            “progetto serio” detto tutto

        • Hrothepert 30 Ottobre 2013, 17:44

          @red devil, a costo di essere ripetitivo fino alla monotonia: rappresenta una degenerazione del gioco del Rugby…punto!!

    • SimoneM 30 Ottobre 2013, 14:32

      sono parecchi quelli veramente forti, i 2 Minichiello, Mantellato, Guerra, Tedesco, Laffranchi, Ciraldo, Reithmuller…sono tutti titolari nell’NRL…e mancano altri 4 pezzi pregiati (e sempre titolari) come Di Mauro, Snowden, Gower e Campese…ma tra questi gli unici due che si potrebbero prendere in considerazione sono i giovani e fortissimi Guerra e Tedesco (che come ho detto sopra non accetterebbero mai dato che verranno convocati per lo State Of Origine, che in Australia conta di più della nazionale, quindi sono taaaaaanto forti!)

  16. red devil 30 Ottobre 2013, 12:33

    ma è dalle tue parole che fai capire che non segui e se lo segui da 20 anni forse segui un altro sport per dire quello che hai detto..ti riporto la frase che hai scritto prima ” é più facile giocare a league che a union non viceversa e per questo in Australia si gioca pià a league che ad union. ” e secondo te questa considerazione è oppurtuna?lascio a te l’onere della risposta senza nemmeno polemizzare sulla presunzione che tu mi accusi di avere..

    • Rabbidaniel 30 Ottobre 2013, 12:37

      Nessuno sport e nessun codice di sport è semplice in sé. Il League ha le sue belle difficoltà come l’Union, forse gianni intendeva dire che i tredicisti non sarebbero subito pronti, ad alti livelli s’intende, ad affrontare l’Union (e viceversa).

      • red devil 30 Ottobre 2013, 12:39

        hai ragione su di alcuni ruoli ma su altri penso che il league formi meglio dell’union..ma ribadisco non sono il solo a pensare così l’intera australia lo pensa 🙂

        • Rabbidaniel 30 Ottobre 2013, 12:42

          Be’ è evidente che gli schemi d’attacco siano più evoluti nel League, vedo più (ovvii) problemi negli avanti e nel breakdown.

          • red devil 30 Ottobre 2013, 12:43

            @rabbidanel adesso quoto in toto 🙂

        • ginomonza 30 Ottobre 2013, 16:42

          red devil per tua informazione da wikipedia :

          Rugby union has more laws than rugby league and it has been described as being more a complex game. Rugby league in turn has been described as a simpler game that is easier for spectators to understand. Mat Rogers, an Australian dual-code rugby international player, has said “Rugby [union] is very complicated and rugby league is much more simple in comparison”. England’s Chris Ashton, also a dual international, has said that union has “more of a tactical side, more that can happen in a game”. Ireland’s Tom Court, has said “Rugby Union is a complex game with certain closed skills like scrummaging and line-out lifting and rugby league requires a higher level of fitness to compete at the highest level”.

    • ginomonza 30 Ottobre 2013, 14:27

      Lo confermo!

  17. Sergio Martin 30 Ottobre 2013, 13:01

    Dalle parole di Brunel capisco che se in Italia ci fosse un buon campionato di rugby a 13 e i giocatori della nazionale venissero da lì, forse li prenderebbe anche in considerazione. Ma siccome il progetto non è dare la maglia azzurra a chiunque, di convocare quelli che stanno facendo il mondiale non se ne parla proprio.

  18. Joest 30 Ottobre 2013, 15:21

    Nick Zisti ? Chi ha parlato di Nick Zisti ?

    • SimoneM 30 Ottobre 2013, 15:32

      e che c’entra?…perchè è stato un fallimento nel portarlo nell’union?…come anche Gower?…come detto capita…ma ce ne sono così tanti di esempi buoni di conversione!

      • gsp 30 Ottobre 2013, 15:45

        Gower a me non e’ sembrato un fallimento ,anzi. e’ che non vediamo un playmaker da anni, e quando l’abbiamo visto non l’abbiamo riconosciuto, neanche quando manda Robertson in meta tra quattro australiani.

        • SimoneM 30 Ottobre 2013, 15:49

          Gower è passato all’union troppo tardi…e non si è mai adattato…ecco il vero problema…quando è tornato al league anche se a fine carriera, ha dimostrato ancora di sapersela cavare a livelli altissimi nel suo sport originale.

          • gsp 30 Ottobre 2013, 15:58

            secondo me e’ stato il meglio degli ultimi anni per l’italia (non e’ che ci volesse molto) ed anche solo in pochi mesi ha risolto un sacco di problemi (capacita’ di creare gioco, guidare la linea in attacco e difesa, difesa). certo se all’epoca ci fosse stata la CL avrebbe giocato con continuita’ ad apertura ed avrebbe fatto anche meglio.

      • Joest 30 Ottobre 2013, 15:52

        appunto: già prendiamo gli scarti union degli altri, prendiamo ci anche gli scarti league dell’australia, che se fossero buoni li varebbe presi l’union australiano… Gower docet.

        In ogni caso, questi sono dei professionsiti ben pagati. Prima devi trovargli un club che li paghino bene per andare via dall’Australia e poi puoi prtarli in nazionale.

        Pensare che bastino due caramelle e un posto nelle Zebre è da ingenui. Potresti farlo se quetsi fossero dei dilettanti che giocano a legue in Italia. Questo intende Brunel.

        • SimoneM 30 Ottobre 2013, 15:55

          scusa ma di quali scarti parli?…dimmi uno scarto di questa nazionale di 13 e poi ti rispondo…parli di Guerra, di Tedesco, di Minichiello, di Laffranchi?

          • Joest 30 Ottobre 2013, 16:38

            1) scarTi nons ScarSI, altrimenti potremmo portralicon le caramelle.

            2) scarTi perchè altrimenti giocherebbero per l’Australia. In ogni caso questi passano all’union solo se beccano una paccata di soldi dal club… chi glieli dà , la FIR? aumentando ancora lo sbilancio di spesa verso il vertice rispetto alla base ?

    • SimoneM 30 Ottobre 2013, 23:03

      @Joest: allora forse nn mi sono spiegato bene, eppure l’ho scritto più di una volta su questa pagina e dato che nn mi va di scriverlo di nuovo te lo incollo da un post precedente: I 2 fratelli Minichiello, Mantellato, Tedesco, Guerra, Laffranchi, Cirarldo e Rietmuller sono top player nell’NRL (massimo campionato australiano)…Minichiello Antony capitano dei Roosters è stato più volte estremo dell’Australia, del City Origin (la selezione che gioca ogni anno contro i Country Origine) e sopratutto del New South Wales (la selezione che gioca ogni anno contro il Queensland nello State of Origine, che per gli australiani è ancora più importante della coppa del mondo) ed eletto qualche anno fa miglior giocatore dell’anno (non gioca più con la nazionale perchè è a fine carriera), insieme a Guerra (rivelazione quest’anno nell’NRL, uno dei giocatori più seguiti, giocherà anche lui lo State Of Origine 2014 con il Queensland) ha vinto anche il campionato 2013…anche Laffranchi (che ora gioca nel Super League, il massimo campionato Inglese) ha giocato per l’Australia (come per Minichiello a suo sfavore gioca solo l’età)…Mantellato è uno dei migliori realizzatori del torneo ed ha una percentuale altissima ai pali…Tedesco è uno dei migliori giovani dell’NRL e destinato a diventare l’estremo del New South Wales (da quello che si dice già dal 2014) e della nazionale australiana…mancano all’appello per infortunio, Gower, Campese, Di Mauro e Snowden altri 4 fuoriclasse dell’NRL. Come vedi di scarti/scarsi non ce ne sono!!!

    • San Isidro 31 Ottobre 2013, 03:48

      non toccate l’italo-australiano Nicolas Zisti che è stato un grande giocatore della Rugby Roma!!!

  19. Meridion 30 Ottobre 2013, 15:38

    Mah caro brunello ma perchè dei nostri titolari sanno fare tutti roba cosi? http://www.youtube.com/watch?v=Nz_jvNnB8ig è vero che c’è più ‘liberta’..ma Gower nn fece schifo mi ricordo….

    • dogriccio 30 Ottobre 2013, 15:52

      infatti questo a 13# invece di Ratouvu (anzi, dell’attuale Ratouvu) alle Zebre ci starebbe proprio male, vero!?

  20. Stefo 30 Ottobre 2013, 15:39

    Ci si arrabbia con la Fir per la mancanza di progetti base seri e per i problemi di formazione giocatori che non vengono affrontati…poi questi ragazzi (contro cui non ho nulla, non ho problemi che siano giocatori di league ed ancora meno problemi che siano oriundi) fanno bene e via si corre alla soluzione cerotto che da anni la Fir utilizza per non affrontare i problemi di formazione in Italia.
    Via portiamoli tutti nell’Union, portiamoli nelle franchigie…poi l’Ambrosini di turno non gioca a via ad incazzarsi che cosi’ si mortificano i giovani!

    Ma ad un certo punto non fermiamoci all’Unione ed al League, invece che piangere dopo le Olimpiadi che lo sport in Italia e’ gedtito e fatto da cani tranne poche sacche d’eccellenza che si proponga al Coni invece di sperperare soldi nelle varie federazioni di fare un bel programma congiunto con il Minsitero degli Esteri si paghino un paio di persone per ambasciata al fine che vadano attraverso le liste della NAzione in cui l’ambasciata si trova alla ricerca di atleti per le varie discipline sportive. Cavolo in USA ci sara’ tra i primi 50 sprinter un italo-americano od un passaportbaile che di sicuro e’ meglio del miglior sprinter che la federazione d’atletica allena?Un cavolo di centro nel basket un po’ meglio di Cusin (od anche al suo livello almeno ce ne sono due e non solo uno nel ruolo) lo si trovera’ in giro per il mondo?Un cavolo di nuotatore italo-australiano meglio di quelli andati in vasca alle olimpaidi dellanno scorso ed ai mondiali di qest’anno?

    Prima di venir insultato ripeto: NON e’ una questione di oriundi o non oriundi, i miei due figli sono oriundi quindi non ho nessun problema con quello, e’ il concetto che sono tutte scorciatioe, soluzioni cerotto per non affrontare il problema di come si fa formazione e sviluppo in uno sport.

    • gsp 30 Ottobre 2013, 15:43

      io considerei un po’ di piu’ il ruolo della federazione vs quello della nazionale.

      la federazione fa la formazione in casa. la nazionale (e l’allenatore) chiamano il meglio che c’e’ in giro in tutto il mondo.

      • Stefo 30 Ottobre 2013, 15:51

        gsp non far finta di non capire il nocciolo del discorso, sono tutte scorciatoie e cerotti per prendere tempo perche’ non si sa da che parte girarsi per risolvere il problema alla radice, e nel rugby union e’ anni che andiamo avanti a cerotti e scorciatoie, ora qusti ragazzi del Legue (contro cui non ho nulla ci tengo a precisarlo ogni volta) sono saliti alla ribalta e via questa diventa la solzuione per la Nazionale.

        • gsp 30 Ottobre 2013, 15:55

          sono cerotti se vuoi vederli cosi’. ma secondo te c’e’ davvero ancora qualcuno che ha dubbi che la formazione e’ molto molto deficitaria?

          non capisco che cosa maschererebbe se riuscissero prendere Tedesco a Treviso.

          non cambierebbe proprio nulla anche se la formazione fosse eccelsa. la nazionale la fai tra i migliori in circolazione, e piu’ largo e’ il bacino meglio e’. e su questo so che sei daccordo.

          • SimoneM 30 Ottobre 2013, 15:57

            Tedesco e Guerra insieme farebbero grandi cose…peccato che non accetterebbero mai, come ho scritto in un paio di post in questo stesso articolo…

          • Stefo 30 Ottobre 2013, 16:04

            Allora non faccio nomi perche’ il RL lo seguo poco perche’ non mi entusiasma come sport (gusti personali) e’ la reazione che si sta leggendo in questi giorni che sto criticando. Questi ragazzi (professionisti di successo, bravi e forti) sono saliti alla ribalta e via diventano la solzuione per l’Union…cerotto, scorciatoia e basta.

            Gsp in un mondo ideale, si si prenderebbero quei 2-3 ragazzi per coprire dei buchi d’emergenza ma lavorando per far si che questo problema non si ripeta…in un mondo ideale. Nella realta’ nell’Union e’ da quanti decenni che si va avanti a cerotti d’emergenza, a scorciatoie?

            Comunque ad un certo punto speriamo che il Coni con l’aiuto del Ministero degli esteri faccia il progetto “Atleti Italiani nel mondo” perche’ e’ ovvio che e’ la soluzione che la maggior parte gradirebbe.

          • gsp 30 Ottobre 2013, 16:16

            ma su quello io sono pienamente daccordo. Pero’ non chiamarli non cambia nulla.

            ed anche se avessi un sistema formativo eccezionale, cmq la nazionale dovresti sceglierla tra il meglio che c’e’.

            il calcio non si fa problemi se deve convocare Giusa Rossi, Osvaldo o T Motta se non c’e’ meglio in giro e se serve all’allenatore. e come sistemi formativi quello del calcio proprio male non e’.

            io capisco bene qual’e’ il messagio che tu non vuoi far passare, e lo condivido. ma qui non ha nessun effetto in un verso o nell’altro.

      • Stefo 30 Ottobre 2013, 15:52

        gsp le cose non possono essere viste come compartimenti stagni, le scelte nell’una ha ricadute nell’altra e le cose vanno in entrambi i versi.

        • gsp 30 Ottobre 2013, 16:08

          fammi capire. se Munari prende Guerra (solo per fare un esempio)e finisce in nazionale tra due anni scelto da Brunel, che cosa cambia rispetto alla formazione? assolutamente nulla.

          faceva c…..e prima e fa c…..e adesso. e davvero non penso che sia piu’ di tre persone su cento per ignoranza pensino che avere Guerra in nazionale e’ segno che la formazione funzioni.

          • SimoneM 30 Ottobre 2013, 16:11

            no ma il fatto è questo…quanti primi centri di livello costruisce l’italia ogni anno?…se avessimo una profondità in quel ruolo allora potremmo permetterci di scegliere anche altrove…invece così dato che non produciamo centri di livello andiamo a chiudere il buco momentaneo con qualcos’altro invece di risolvere il problema…tutto qui.

          • gsp 30 Ottobre 2013, 16:19

            ma il problema non lo risolvi neanche schierando il primo centro piu’ scarso che hai perche’ l’hai formato tu.

            le due cose sono indipendenti. la formazione ha un problema che devi risolvere. poi in nazionale vanno cqm i migliori.

          • Stefo 30 Ottobre 2013, 17:07

            gsp ripeto il discorso del mondo ideale: in un mondo ideale tappi il buco per emergenza ma ti dai da fare per evitare che risucceda, nel mondo della Fir invece e’ decenni che si va avanti a scorciatoie e cerotti d’emergenza senza che in realta’ si sia mai fatto molto per risolvere il problema alla radice.

            Il tuo discorso in linea teorica ha senso ed e’ quello che probabilmente avviene nel calcio (hai nominato 3 casi -di cui uno Rossi dai 13 ai 17 anni era nelle giovanili del Parma per inciso- che di fatto sono eccezioni in un sistema formativo che funziona…nella storia recente quanti altri puoi nominarne?) e sai benissimo che nel rugby si va a caccia costantemente della scorciatoia/soluzione cerotto (andiamo a prendere una quindicina di tongani e’ l’idea “rivoluzionaria” del presidente federale).

          • gsp 30 Ottobre 2013, 17:44

            stefo, sul fatto ideale io pero’ sono un po’ in disaccordo. premetto che la formazione va rivoluzionata e portata a livelli piu’ alti possibili.

            pero’, idealmente, per me giocatori formati in italia e non, se eleggibili, devono avere esattamente le stesse possibilita’ di rappresentare l’italia. altrimenti diventa una discriminazione a favoro dei giocatori eleggibili, formati in italia.

          • Stefo 31 Ottobre 2013, 01:27

            gsp mi sembra che mettiamo il carro davanti ai buoi…alle possibili discriminazioni ci penseremo quando un giocatore non sara’ convocato perche’ oriundo, perche’ non gioca in Italia, perche’ non formato in Italia o altro.
            Al momento preoccupiamoci di riformare la formazione (chiedo scusa per il gioco di parole) ed avere un sistema che funzioni al resto ci penseremo se e quando succederanno.
            Sulla possibilita’ di discriminare vero, ma allora la regola dei 10 italiani in eccellenza?Non solo e’ discriminante ma e’ anche contraria ad ogni norma comunitaria…eppure e’ una regola che rimpiangi…non parliamo di discriminazione ecc facendo pick and choose a seconda che le cose ci facciano comodo o meno.

  21. Katmandu 30 Ottobre 2013, 16:31

    riagganciandomi a quello che dice stefo, il ministero della gioventù (o sport non ricordo) turco anni fa aveva iniziato un progetto aprire nelle ambasciate turche in Germania un ufficio in cui monitorare le prestazioni dei giovani (dall’U14 in su) turchi di seconda e terza generazione, giusto per vedere se riescono grazie alla formazione altrui se riescono a pescare qualche turco di rientro, e così (soprattutto calciatori) molti ragazzi chiusi in nazionale dai coetanei tedeschi perchè più meritevoli, si assicuravano un attività internazionale altrimenti negata Altıntop, Şahin, Ekici, Sararer e Toprak nel calcio e Preldžič nel basket son solo gli ultimi esempi di una programmazione a “sbaffo” questi probabilmente non hanno visto la turchia nemmeno in cartolina

  22. Melita Martorana 30 Ottobre 2013, 20:19

    non capisco questa animosita’ nel paragonare la League al Rugby (attenzione io che vivo in quest opaese comunemente chiamato Niu Ziland dove entrambi le nazionli sono campioni del mondo, i due sport si chiamano, League e Rugby). Non si possono paragaonare arance con pere. Il Rugby e’ una partita a scacchi, la League un “due-tre-stella” e non sto diminuendo la league ma solo, e cerate di leggere cio’ che scrivo, metto in risalto la strategia di base.

    Io non condanno ne Brunel ne Mallet nelle loro affermazioni qualunquiste e ignorante contro italo-australiani e i taliani che non sanno giocare a rugby, perche’ hano ragione. E’ vero, non dovremmo aver bisogno di un gurppo di professionisti della League in prestito per un mese per la RLWC a farci entrare nei playoff in Englilterra nel 2015. Ed e’ evero che purtroppo nonostante tutto la media dei giovani che rappresentano l’italia nelle coppe di classe della IRB e’ inferiore. Di chi e’ la colpa. Io piu’ mi giro e piu’ il mio dito indice punta verso il Palazzo e verso coloro che non hano fatto nulla orami per quasi 15 anni.

    A chi parla di adattare giocatori di league in rugby etc, la cosa e’ molto piu’ complicata di quelo che dire. Solo giocatori degli arretrati con i numeri bassi pero’ riscono ad integrarsi nei tre quarti del rugby, fondamentalmnete perche’ nn riescono a cambiare attitudine verso mischia, lineout, risciclaggio, slow down etc etc. ma fanno cio’ che nella league fanno meglio: prendono la palla con una delle loro manone saltano tutti e si sbatacchiano faccia in giu’ verso la linea di meta. Non vorrei sbagliare ma non mi pare che i Sud Africani abbiamo ex “Leagies”. Gli Australiani pescano nel bacino perche e’ un bacino grande forte e soprattutto di altissimo livello. La NZ negli ultimi dieci anni sta concludendo quella policy di rastrellamento di giocatori isolani o di leagies disprezzati in patria per rimpizzare gli all Blacks ed invece sta macinando per tirar su ragazzi nati qui e che debuttano a 20-21 con la testa di un veterano.

    Continuo a dire che discorsi su prendiamo quello dal o l’altro dal non fanno bene alla nostra nazionale in lungo termine. La FIR deve agire per rimodernare le accademie e i club di base e l’eccellenza. per non parlare di arbitri e staff di supporto alle squadre, e gli uomini e donne (?) che lavorano nella FIR stessa. Il resto sono ciance ed anche molto masticate.

    Auguro alla League che si possa dare un suo perche’ in italia con una buona base di club e poi con l’aiuto di gente come Menichiello e company cercare di costruire un percorso di formazione per giovani che vogliono intraprendere questo sport ad alto livello e rappresentare la nostra Nazionale.

    • San Isidro 31 Ottobre 2013, 03:58

      Sono d’accordissimo…
      comunque “Niu Ziland” è bellissimo, ma che prima di andare ad Auckland hai fatto il corso d’inglese ad Oxtia?
      ps: giusto per scocciarti, ma i team development delle franchigie neozelandesi che fanno la Pacific Rugby Cup sono team A delle franchigie? ho visto che ci sono i Blues Development, i Crusaders Knights, ecc…

  23. roberto77 31 Ottobre 2013, 00:18

    Se in nazionale ci sono Furno e Ambrosini possono benissimo arrivare anche Guerra e Tedesco. Comunque uno che nasce e cresce in Australia si sente australiano e se indossa la maglia della nazione di un suo nonno, o più raramente, del padre è solo perchè non gli è stata assegnata quella del suo paese natio. E personalmente mi sembra anche abbastanza ovvio.

    • malpensante 31 Ottobre 2013, 11:27

      Mi sembra un po’ sbrigativo: uno dei miei nonni era svizzero ed è venuto in Italia per combattere la prima guerra mondiale. Dici che l’avevano scartato alla visita militare nel Canton dei Grigioni?

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