Rugby a 13 e rugby a 15, italiani sì o italiani no: storie e differenze nella palla ovale

In questi giorni si è molto discusso della rosa dell’Italia impegnata nel Mondiale della League. Marco Pastonesi dice la sua

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Katmandu 29 Ottobre 2013, 14:41

    bel pezzo della redazione che riconosce la differenza dei due codici e non sale sul carro dei vincitori come molti, ho sempre sostenuto che sia un altro sport, anche molto divertente e appassionante una volta capire le regole, ma a me piace anche il 7’s per cui faccio poco testo. Detto ciò il rugby league ha dei problemi enormi, più dell’union, ad allargare i suoi mercati di espansione giusto per citare due esempi, per anni l’inghilterra non ha partecipato al mondiale ma l’ha fatto la gran bretagna untita e questo credo sia la terza edizione che le varie nazioni partecipano staccate, poi non avete notato l’assenza di una nazione abbastanza pesante al mondiale che si svolge in questi giorni? beh insomma che sia un altro sport è stato detto ma alla fine è una coppa del mondo per modo di dire, nel senso che ci son quasi solo squadre che si possono definire “Australia_riserve_con_avi_provenienti_dalla_stessa_nazione”, e per rimpolpare una lista di partecipanti altrimenti troppo scarna e provare a vedere se riescono a raccimolare qualche soldino anche da questi posti, detto questo mi accodo alla riconoscenza descritta nell’ ultima frase
    Viva l’Italia!

  2. Larosa 29 Ottobre 2013, 14:52

    Bel pezzo e giuste precisazioni.
    Io seguo la NRL da almeno un paio di anni e trovo divertente il codice a XIII. Preferisco e gioco a XV, ma onestamente frega meno di zero da chi è composta la nazionale italiana: hanno passaporto italiano, sono italiani e giocano per noi prendendo 2 soldi (olto pochi, ve l’assicuro). Si tifa e basta.

    Per la cronaca: i nostri non sono proprio riserve. Minichiello, nostro capitano, ha vinto da titolare e capitano l’ultimo campionato con i Sidney Roosters di Sonny Bill Williams… E altri in rosa sono dei gran bei giocatori.

  3. fracassosandona 29 Ottobre 2013, 14:58

    la tentazione sarà quella di convertire anche uno di questi fenomeni da piazzare all’apertura o a centro come Gower… o una seconda di ricambio…

    • gsp 29 Ottobre 2013, 15:13

      fracasso secondo me il vero problema e’ che questi giustamente devi pagarli bene e meglio di quanto prendono.

      tra estremi e centri questi ci mettono a posto un bel po’ di problemi, soprattutto a livello di celtiche, adesso che ad es e’ stato tagliato La Grange, o che Pratichetti e’ purtroppo rotto e Iannone fa anche l’apertura.

  4. mistral 29 Ottobre 2013, 15:15

    bravo Marco, un articolo essenziale e chiaro su uno degli aspetti “scomodi” dell’ovalia, e cordiali saluti a Luca, indimenticabili i suoi ironici commenti della prima stagione rugbistica di SI, ed i suoi appassionati interventi in favore della diffusione del football australiano in italia…

  5. Waene 29 Ottobre 2013, 15:29

    Io non capirò mai perché gli esseri umani sentano sempre la necessità di dividersi ideologicamente su qualsiasi argomento… Il league è un modo di giocare a rugby e il rugby è un modo di giocare a football, e ha tutti i diritti di chiamarsi come vuole. Poi, se ci piace lo seguiamo, altrimenti passiamo oltre. Sono modi diversi di intendere uno stesso sport, a volte si avvicinano, altre si allontanano irrimediabilmente. Perché ogni volta bisogna andare a cercare il pelo nell’uovo per valorizzare o screditare una cosa così banale come lo sport? Mi sembra la stessa diatriba adolescenziale fra appassionati di calcio e rugby o fra quelli di rugby e football americano.

    • mezeena10 29 Ottobre 2013, 18:13

      banale lo sarà per te e tralascio tutti i motivi per cui è molto importante invece, essendo talmente ovvi..
      non sono 2 modi di interpretare uno stesso sport, son sport diversi..manco la palla è uguale se non per la forma ovoidale, come quella del football americano del resto, ma anche quello, un altro sport!

  6. SimoneM 29 Ottobre 2013, 15:56

    Seguo tantissimo il League, anche più dell’Union e ci gioco anche d’estate (dopo il campionato di union) nella R-Evolution League della FIRFL.

    Detto questo, non sono per niente d’accordo su questa nazionale, non tanto per i ragazzi che ci giocano che sono dei professionisti (e molti dei quali sono tra i miei giocatori preferiti!!!), ma sono contro la decisione della FIRL (notate la F in meno rispetto a quella citata prima, ebbene si in italia ci sono 2 federazioni) di costruire una nazionale senza creare un movimento di base (è inutile che dicono che hanno un campionato, non è affatto vero!)…se si vuol fare del bene a questo sport, allora si costruiscano prima le fondamenta e poi il tetto.

    Passando alla formazione: I fratelli Minichiello, Mantellato, Tedesco, Guerra, Laffranchi, Cirarldo e Rietmuller sono top player nell’NRL (massimo campionato australiano)…Minichiello Antony capitano dei Roosters è stato più volte estremo dell’Australia e del NSW (la selezione che gioca ogni anno contro il Queensland nello State of Origine, che per molti australiani è ancora più importante della coppa del mondo) ed eletto qualche anno fa miglior giocatore, insieme a Guerra (rivelazione quest’anno nell’NRL, uno dei giocatori più seguiti) ha vinto anche il campionato…anche Laffranchi (che ora gioca nel Super League, il massimo campionato Inglese) ha giocato per l’Australia…Mantellato è uno dei migliori realizzatori del torneo ed ha una percentuale altissima ai pali…Tedesco è uno dei migliori giovani dell’NRL e destinato a diventare l’estremo del NSW e della nazionale australiana…mancano all’appello e non so bene il motivo, Gower, Campese, Di Mauro e Snowden altri 4 fuoriclasse dell’NRL.

    Da quello che so la FIR ha mandato una delegazione per vedere questi ragazzi…

    • gsp 29 Ottobre 2013, 16:26

      Daccordissimo con Simone sull’utlima parte ed aggiungo una cosa molto semplice. questi giocatori citati sono giocatori davvero di primissimo livello. Ma si vede da come giocano. Non solo star di fama ma anche rugbisti che danno del tu ai migliori che ci sono in giro nel mondo, rugby union inclusa. Come lo era Gower.

    • Stefo 29 Ottobre 2013, 16:35

      SimoneM bel commento non c’e’ che dire, concordo molto sulla prima parte e la critica alla FIRL (senza una F) e come te non per dare contro a dei ragazzi che alla fin fine fanno solo il loro lavoro, e non ho nessun problema con il coinvolgimento di oriundi come ripetuto piu’ volte ma per il semplice discorso che e’ cercare di prendere una scorciatoia evitando di lavorare sul movimento a artire dalla basa cosa che sarebbe il compito principale di una federazione.

    • Shane Bill McDriscoll 30 Ottobre 2013, 00:13

      Gower e Campese infortunati.
      Anche io non condivido come gestisce il league la FIRL ma non conosco nessuno della FIRFL e non so bene come lavora, anche se mi sembra che metta più enfasi nel creare una base di club. La FIRL invece è nata (se non sbaglio) spinta da italo-australiani in Australia e quindi ha la possibilità di avvicinare i giocatori NRL.

      • darkage80 31 Ottobre 2013, 12:05

        cosa non ti piace della gestione della firl ..?? così, solo per sapere….???

    • Claudio Zamboni 30 Ottobre 2013, 19:44

      Simone, le due “federazioni” si dividono le briciole lasciate dall’union tanto che non esiste nemmeno un autentico club di League in Italia, bensì delle squadre estemporanee formate a fine campionato per iniziativa di alcuni appassionati
      La FIR si divide tra Padova e Piacenza (più qualche altra che compare una estate e scompare la successiva), l’IRFL come ben sai ha creato dei poli a Roma Catania e Firenze, ma attinge a piene mani dalle locali formazioni union…
      Correggimi se sbaglio, ma se entrambe hanno isituito corsi per arbirti e allenatori nessuna delle due forma o ha mai formato educatori da mandare nelle scuole… per cui di cosa stiamo parlando?
      Godiamoci le partite di questo mondiale e auguriamoci che si riesca ad incuriosire qualcuno in più, magari senza litigare e adoperando regolamenti e materiale (as esempio i palloni) corretti

    • darkage80 31 Ottobre 2013, 12:02

      scusami..ma con quali prove dici che la firl non ha un campionato interno…?? non so cosa ti sia stato raccontato o da chi sopratutto, ma quest’anno c’è stato un campionato italiano a 12 squadre.
      C’è stato un european shield con giocatori al 90% italiani scelti tra le squadre di questo campionato.
      C’è stata una nazionale under che ha partecipato e vinto al torneo di Parigi
      Una nazionale femminile che ha fattolo stesso portando a casa un ottimo risultato sempre a Parigi….
      come fai a dire che la firl ha un movimento in italia…???
      Credo che chi di dovere sarebbe felicissimo di poter scegliere i giocatori per l’european shield tra 20/30 o 40 team….credo che anche a voi, che giocate e ci mettete passione piacerebbe aver la possibilità di giocare a livello europeo o perche nò mondiale…
      Una soluzione c’è, aggregatevi alla firl, ricordo che sono gli unici in italia che vantano il riconoscimento delle federazione europea e internazione (che non arriva così a caso, ma arriva dopo una lunga osservazione del lavoro svolto ”nel campo”)
      Sono una federazione che nel suo statuto rispetta le direttive dell’ rlif e della rlef e che ha avviato una pratica per il riconoscimento al coni.

      Credo che bisognerebbe smetterla di criticare senza conoscere e sparare a zero solo per il ”sentito dire”
      se ti servono informazioni sulla firl e sulle sue attivita
      beh.. [email protected] credo che se ti informassi un pochino meglio non diresti le cose che hai scritto…
      Concludo dicendo che i ragazzi che sono al mondiale stanno rappresentando l’ Italia, oriundi o non oriundi, hanno passaporto italiano e si sentono italiani, giocano per le loro famiglie e per le loro origini e sono orgogliosi (a volte forse anche piu di noi)di dire ”io sono italiano”

      • red devil 1 Novembre 2013, 19:35

        sante parole stra quoto c’è totale ignoranza verso il league..purtroppo abito in campania di league qui ce ne è davvero poco 🙁

  7. Galeone 29 Ottobre 2013, 16:13

    @SimoneM: bel commento chiarificatore, e comunque meglio che la Fir abbia inviato i suoi ” funzionari ” in Inghilterra a seguire questi interessanti giovani dal passaporto peraltro italiano, piuttosto che mandarli a girovagare per le isole della Polinesia a ” caccia ” di ragazzi locali dal fisico possente…….

  8. dogriccio 29 Ottobre 2013, 17:39

    visti gli Highlights della vittoria con l’inghilterra (capisco che è poco). Giocatori con il fisico e le capacità andare al di là della linea per poi riciclare che ha Guerra (o Tedesco) servirebbero come il pane alla trequarti delle Zebre e della nazionale.
    Stesso discorso per l’abilità al piede di Mantellato. Senza scomodare Minichiello, che nel suo codice è uno molto molto forte.

    • SimoneM 29 Ottobre 2013, 19:14

      il problema è solo uno, per Guerra e Tedesco si parla di una convocazione per giocare nello State Of Origine rispettivamente per il Queensland e l’altro per il New South Wales, che come detto in Australia vale anche più della nazionale, quindi è molto difficile che vengano convinti ad emigrare. Mantellato come detto è il migliori realizzatori della NSW Cup e spesso viene convocato nella NRL con i Knights (avanti a lui c’è Uate l’ala più prolifica del campionato e McManus che gioca nel New South Wales), ecco se si vuole convincere qualcuno è lui. Minichiello Antony è un grandissimo giocatore, rispettato da tutti e tutti sanno delle sue grandi doti come giocatore, ma ormai è a fine carriera.

    • Shane Bill McDriscoll 30 Ottobre 2013, 00:25

      Minichiello è vecchio per passare di codice

  9. berton gianni 29 Ottobre 2013, 17:57

    E allora, portiamoli in Italia ed in nazionale, ostia !
    Tutti ‘sti sofismi su questo argomento…in fin dei conti qui si parla di goduria nel vincere a casa dei maestri. Ed in effetti cosa c’è di piu’ libidinoso ?
    Non è una questione di auto giustificarsi visto che tutti, dagli A.B. in giu’, non ci pensano due volte, ma reputo molto piu’ sensato richiamare ( tentare almeno ) questo gruppo che andar a cercare nelle isole un Robinson Crusoe da spacciar da italico.
    E mi piace immaginare che non tanto questi ragazzi, ma soprattutto i loro genitori/nonni, si sentirebbero super orgogliosi di una loro chiamata in Patria.
    Sempre viva il clito !!

  10. Joest 29 Ottobre 2013, 18:11

    E si questa nazionale dimostra che il movimento del XIII in Italia è fortissimo….

    • Rabbidaniel 29 Ottobre 2013, 18:45

      Il XIII in Italia si gioca anche nei campetti delle parrocchie

      • Katmandu 29 Ottobre 2013, 19:21

        …e si gioca pure sui sagrati….

        • San Isidro 29 Ottobre 2013, 19:22

          io neanche sapevo si giocasse…

          • frank 30 Ottobre 2013, 01:13

            solo perchè non ci sono argentini…..invidiosone!!

          • San Isidro 30 Ottobre 2013, 01:17

            gli argentini non potrebbero darsi al league…per loro la mischia è sacra, non si tocca…

  11. kinky 29 Ottobre 2013, 20:16

    A me personalmente il Rugby League piace e tanto, così come mi piace anche il Seven (giusto portare questa disciplina e non il Rugby Union alle Olimpiadi) e addirittura il Rugby Touch!!! Detto questo noto che a molti non piace il Rugby League anzi sembra quasi un orrore parlarne. Ma se la settimana prossima arriviamo ai quarti o semifinale e una TV italiana trasmette la partita scommetto quello che volete che saremo tutti a guardarla…o meglio vorreste farmi credere che alla partita della Nazionale di Rugby League preferite vedere un bel film o una partita di calcio?!?!?

    • San Isidro 29 Ottobre 2013, 20:22

      kinky, rispetto il tuo punto di vista, ma voglio dire non è che per molti è un orrore parlarne, semplicemente non interessa…ognuno segue, guarda e tifa quello che gli pare, a me il League non entusiasma e non me lo guardo, a te piace e lo guardi, mi pare normale…

    • Katmandu 29 Ottobre 2013, 20:51

      kinky a me basta che ci sia una palla ovale di mezzo che debba essere passata solo in dietro son contento sia da giocare che da guardare, ma quando ho letto touch (che ripeto mi piace) mi hai fatto venire in mente le parole di un mio amico, il rugby touch non è rugby e non è nemmeno divertente è come la birra analcolica, che senso ha?!?!?! 😀

      • sturginho 29 Ottobre 2013, 21:29

        Ha sesnso se devi guidare?

        • Katmandu 29 Ottobre 2013, 22:05

          Chi guida non beve! Risolto il problema della birra analcolica

          • Stefo 29 Ottobre 2013, 22:25

            Chi guida chinotto o al massimo cedrata Tassoni 😉

      • Joest 29 Ottobre 2013, 22:06

        ma non pe rnulla il touch è stato ispirato per certi versi dal League

    • Rabbidaniel 29 Ottobre 2013, 21:25

      Orrore a parlarne proprio no e tra una partita di calcio e una di XIII non c’è neanche da fare un paragone. Ma vogliamo dire che è in campo una nazionale che non rappresenta quello che in realtà è il league in Italia? Altrimenti è solo un esercizio di retorica patriottica.

      • Waene 29 Ottobre 2013, 22:21

        Certo, bisogna dirlo e non negarlo, proprio per non cadere nella retorica patriottica.
        Il rugby league football ha un grosso, grossissimo, problema: la mancanza assoluta di respiro internazionale. Come promuovere la diffusione di questo sport? La federazione internazionale ha deciso di prendere tutti i giocatori di Super League ed NRL e spalmarli sul più alto numero possibile di nazionali. Giusto? Sbagliato? Non so, dipende dai punti di vista.
        Anch’io sono convinto che molti dei nostri italo-australiani vestano l’azzurro per motivi di opportunità, come lo hanno fatto tanti nel rugby union, ad esempio.
        Il punto non è sentirsi obbligato a vedere il league, a farselo piacere, a sentirsi in dovere di tifare Italia solo perché esiste una nazionale più o meno italiana o viceversa; il punto è che mi sembra assurdo vederla come una questione di principio, di bianco o nero. È lì, se vi va. Fra l’altro, non lo trasmette nemmeno nessuno, chi vuol vederlo deve impegnarsi per conto proprio e chi non vuol vederlo non corre nemmeno il rischio di trovarlo in TV al posto del suo programma preferito! 😉

        • frank 30 Ottobre 2013, 01:14

          “Il punto non è sentirsi obbligato a vedere il league, a farselo piacere, a sentirsi in dovere di tifare Italia solo perché esiste una nazionale più o meno italiana o viceversa; il punto è che mi sembra assurdo vederla come una questione di principio, di bianco o nero. È lì, se vi va. Fra l’altro, non lo trasmette nemmeno nessuno, chi vuol vederlo deve impegnarsi per conto proprio e chi non vuol vederlo non corre nemmeno il rischio di trovarlo in TV al posto del suo programma preferito!”

          Ti lovvo tanto!

    • Stefo 29 Ottobre 2013, 21:38

      De gustibus kinky…a me il league non piace che ci vuoi far? Ci provo e riprovo (anche durante questi mondiali) ma niente dopo 20 minuti mi stufa, il Sevens simile, il Touch (quello vero codificato internazionalmente) lo adoro sia da giocare che da guardare, il Tag lo trovo insopportabile invece.
      Sono quattro sport diversi tra loro, ognuno con la sua assoluta dignita’ e perche’, ognuno che richiede skills tecnici ed atletici di alto livello.

    • gsp 29 Ottobre 2013, 23:12

      Cmq ci metto poco ad organizzare una squadra di tag per i tornei primaverili se vi va. Ma ci vuole qualcuno che corre.

  12. Celotf82 29 Ottobre 2013, 21:44

    non capisco questa malizia contro l uso dei giocatori italo- australiani per la nazionale.
    1) Innanzitutto lo fanno tutti gli altri, perche non dovremmo farlo pure noi?Guardate ad esempio la nazionale inglese a XV , e piena di “foresti “. Gli inglesi se ne fregano. Questi ragazzi , invece, hanno sangue italiano, non come manu samoa tuilagi.
    2) se una squadra vince, fa notizia e conseguentemente porta interesse ed appassionati e speriamo necessari sponsor = $ che tanto servono in questi tempi duri.
    3) se una nazionale non vince e non si qualifica, non ha un seguito, e conseguentemente non cresce.
    4) Inoltre vi ricordo che noi italiani che viviamo all `estero, non e che dimentichiamo l `italiano, o non lo parliamo, perche non siamo in italia. Siamo italiani anche noi.

    • SimoneM 29 Ottobre 2013, 22:03

      il problema è solo uno…questa nazionale della FIRL che movimento di league italiano rappresenta?…nulla perché la FIRL ha un finto campionato…quindi a che serve?

      • Rabbidaniel 29 Ottobre 2013, 22:10

        Appunto, qui non si tratta di giocatori equiparati od oriundi chiamati a supportare un movimento in crescita, si è messa insieme una nazionale del genere perché il XIII a un certo livello in Italia non esiste. Sfido a dire il contrario. Sponsor per il League? Falliscono squadre di XV figurarsi che prospettive concrete ci sono per un campionato league vero e proprio.
        In Inghilterra si rafforzeranno con equiparati ecc. ma hanno uno dei pochi tornei di League vero, professionistico e con un grande seguito.
        Parliamo di dati reali, altrimenti è solo retorica patriottica.

        • SimoneM 29 Ottobre 2013, 22:38

          movimento ce ne è…ci sono due federazioni, questa che ha fatto una nazionale senza fare un campionato, un’altra che si preoccupa di costruire una base e per ora ci sta riuscendo con un campionato da 8 squadre che si sfidano durante l’estate (per nn dare “fastidio” all’union) e dove partecipano anche giocatori dell’eccellenza!…per la cronaca la nazionale inglese di questi mondiali ha solo Rangi Chase come “straniero” 😉 ma era una precisazione, per il resto il Super League è seguitassimo nel nord Inghilterra più dell’union, certo non è paragonabile all’NRL, ma è affascinante!!!

          • Rabbidaniel 29 Ottobre 2013, 23:22

            Si badi, se il league cresce mi fa piacere. Mi pare bizzarro che uno sport così poco “sentito” abbia risultati migliori dell’union che ha una sua storia precisa e una sua dimensione.

          • gsp 29 Ottobre 2013, 23:36

            Aspetta rabbi, ad oggi hanno vinto solo una partita.

            È uno sport molto popolare, nel vero sensor della parola, in 3 nazioni rugbistiche e nelle isole pacifiche. Però c’è un abisso tra le prime 3 e le altre (e tutti o quasi hanno aus) e quindi una sorpresa esce sempre. Quest’anno la sorpresa potrebbe essere l’italia. Ma con quei quei giocatori di quel livello…

  13. fabrio13H 29 Ottobre 2013, 22:21

    ..ma scusate, adesso che abbiamo una nazionale italiana che vince volete depredarla per rendere forse, ma dico forse, un pochino più forte quella a XV. Il rugby league ha bisogno di essere lanciato da quasi zero in Italia e in questo caso si che mi sembra possa avere una logica una nazionale costituita anche totalmente da oriundi e anche “di vecchia emigrazione” per creare interesse intorno a questo sport. Nel caso dello union, come ho già scritto un paio di giorni fa, penso che il prossimo salto di qualità per arrivare intorno al quinto posto del mondo ce lo dobbiamo costruire qui; penso infatti che non troveremo mai un numero sufficiente di giocatori e abbastanza forti, tra oriundi ed equiparati disposti a giocare con noi, per poter fare un simile salto.

    • SimoneM 29 Ottobre 2013, 22:40

      ma che costruiamo?…io sono un praticante di league ed un grande appassionato…ma cosa ci porta una federazione che pensa alla nazionale e non a formare campionato nostrano!?!?!?!?!?!

      • San Isidro 29 Ottobre 2013, 22:44

        Simone, anche se non seguo il League perchè non mi entusiasma (mi spiace), ammiro la tua passione per questo sport, però cavolo già siete pochi e avete pure due federazioni! tanto per semplificare le cose…

        • SimoneM 29 Ottobre 2013, 22:55

          …non è colpa mia…a me piace giocarci…che i “politici” si mettano d’accordo…però sento di criticare le scelte di questa federazione, se vogliono bene al nostro sport, allora facciamo in modo di praticarlo nella nostra amata italia…ripeto da tempo che con questo non ho nulla contro quei ragazzi della nazionale, li ammiro come professionisti ed alcuni sono tra i miei giocatori preferiti!

          • fabrio13H 30 Ottobre 2013, 02:09

            @SimoneM mI sa che non mi ero spiegato, io dicevo che nel rugby union, a XV abbiamo raggiunto un certo livello anche con giocatori italiani che hanno imparato in Italia e, se vogliamo fare un ulteriore salto in avanti ed entrare nelle prime 5-6 del mondo dobbiamo lavorare sui nostri vivai in Italia e formare dei campioni per quei livelli perchè i campioni così forti non accetteranno di venire a giocare per l’Italia. Dico ciò solo perchè vedo parecchi, anche nei forum, che si illudono che l’Italia nel rugby a XV possa un giorno ottenere grandi risultati grazie agli oriundi come se arrivare nelle prime del mondo fosse la stessa cosa che passare dal 15esimo al decimo posto del ranking mondiale. Nel league, sport che a differenza dello union, non ho praticato ma che ogni di cui a volte guardo volentieri le partite inglesi per esempio, ho l’impressione che siano stati degli accordi per far si che questo uso di oriundi ampliasse un po’ il numero delle nazionali in grado di competere e dico solo che, per un certo periodo, ciò potrebbe contribuire ad aumentare un po’ la notorietà del league in Italia, visto che adesso è molto bassa. Poi logicamente anche nel league i giocatori bisogna costruirseli in casa altrimenti si fa al massimo un pezzetto di strada ma poi ci si ferma, come già era accaduto al league italiano negli anni 60. Da quel po’ che ho capito occorre risolvere anche molte questioni burocratiche e politiche tipo appunto le due federazioni, i rapporti tra dirigenza del XV e del XIII che, leggendo articoli in rete, pare già all’epoca del primo tentativo di diffusione del league in Italia, negli anni 50-60, non si vedessero di buon occhio. Comunque complimenti a te Simone per la passione che metti in questo sport e auguroni.

  14. frank 30 Ottobre 2013, 01:20

    @simoneM cos’ha che non va il “finto” campionato della FIRL ?

  15. Melita Martorana 30 Ottobre 2013, 02:35

    Nel pezzo di Pastonasi i vari Mat Rogers, Wendell Sailor e Lote Tuqiri sono doppi converters perche’ son passati dalla League alla Union e back alla League. Brad Thone non ne parliamo, L-U-L-U-L-U.

    • mezeena10 30 Ottobre 2013, 08:14

      Brad Thorn…Reuben Thorne..sono due esseri distinti 😉

  16. eroszag 3 Novembre 2013, 21:21

    Non vedo perchè si debba fare sempre cagnara, invece di cercare di vedere le cose oggettuvamente.
    Il league in Italia si pratica quando l’union è fermo.
    Se è finto il campionato FIRL, lo è anche quello FIRFL, stesso numero di squadre, stessa scarsa diffusione geografica, una al nord, l’altra al centro sud.
    Spero che questa nazionale faccia da traino in qualche modo, e che si trovi una unificazione..siamo 4 gatti, e separarsi pure , non vedo che risultati possa portare.I giornali hanno parlato molto di XIII, senza la nazionale australiana camuffata, nessuno saprebbe che esiste anche un movimento di League.
    Se un eventuale storico quarto di finale attirasse una certa consapevolezza, sponsor e partecipanti, allora ne sarebbe valsa la pena di avere una nazionale con solo 2 italiani.

  17. Joest 5 Novembre 2013, 12:19

    Il mondale di League E’ unafarsetta, con le squadre divise in due livelli. Tanto le squadre sono solo 3, dei 2 paesi e mezzo in cui si gioca seriamente.

    Il vero mondiale è il four nation che peralro hauna squadra materasso

    • andrease 12 Novembre 2013, 20:52

      e cosa c’è di diverso dall’HC o dalla RWC?
      Non ci sono forse anche lì più livelli e squadre materasso?
      Anche a me non fa impazzire il XIII ma non gli sputo addosso.
      Anche perchè ho un caro amico francese che quando guarda la nostra eccellenza mi chiede (ridendo) come facciamo ad avere una nazionale che li ha suonati al 6N…
      La farsetta spesso è una questione di prospettive…

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