Un tuffo nel passato. Quando si facevano “generose corse verso l’abbraccio del fango”…
Palla ovale e archeologia, un viaggio per filmati nel rugby che fu
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Spettacolare.
A parte la partita del 55, ma quanti spettatori c’erano???? Sigh….
La fine del commento di Ita-Fra è stata ben augurante: alla fine ci siamo riusciti a batterli!
e’ stata una lunga attesa, ma cosi’ bello esserci quei giorni!
Rovigo 1951 Campione d’Italia (1°scudetto): “Maci” Battaglini, Turcato, Aldo Milani, Gabanella, Favaretto, Costantini, Ferrari, Spagna, Malosti, Guandalini, Romano Bettarello (papà di Stefano), Borsetto, Stievano, Cecchetto, Santopadre, Lunardo, Ponzetti, Sartori. Altri giocatori: Baratella, Brazzo, Campice, Vicariotto.
Foto scatata all’ippodromo di Viale Tre Martiri, allora ippodromo, campo da rugby e campo da calcio nel quale “Maci” giocava sia a rugby che a calcio.Faccio notare il folto pubblico che gremiva già allora le tribune dello stadio per seguire le partite.
è L’ULTIMO SCUDETTO DEL ROVIGO???????? AH NO DAI E’ VERO SCUSA LO AVETE VINTO ANCHE NEL 2011….!!!
Porta rispetto per i pionieri di questo sport , Pallonaro disgustoso
Dai su un pò di goliardia..Non la chiamate così voi quando vi rivolgete agli altri, …magari in modo peggiore?
quotone lo vinceranno anche nel 2013
Spiritoso…
Ma avete notato che nel terzo video è l’arbitro a immettere il pallone in mischia??
che mischia la leonessa brescia! faccio una battuta cattivella: giocavano meglio allora!
e quanta gente sugli spalti!
buffi i “caschetti”..complimenti e grazie per aver diffuso questo eccezionale documento!
Più che caschetti, erano proteggi orecchie
!928 Rugby. Qualche anno dopo prima l’abolirono, poi diventò rugbi. Probabilmente per qualche arbitraggio internazionale sfavorevole 🙂
Bellissimi!!!!!!
C’era piu’ pubblico sugli spalti 80 anni orsono per una partita contro la Mediterranea Fleet che oggi per una partita di HC giocata dalle Zebre….
Anche di Treviso.
Giá.
Ma non penso sia solo una questione di interesse nello sport in quanto Rugby quanto in un diverso modo di vedere l’evento sportivo in generale.
Senza contare la differente situazione socio-economica italiana.
Ci sono tanti fattori a cui si potrebbe pensare e chissá che, analizzandoli, non si riesca anche a venire a capo degli attuali problemi riguardo la promozione di uno sport di nicchia come é il rugby in Italia.
sicuramente nel ’28 ci sarà stata la precettazione, però che pubblico!
Primi 2 filmati, mi sembra di vedere i nostri ragazzini nei concentramenti di propaganda…Tutti addosso a chi ha il pallone.
Terzo filmato squadra delle forze navali inglesi.
Giocatori ben schierati in campo, suddivisi per ruolo, ottima gestualità individuale. E soprattutto un minimo di strategia di gioco.
Quanti anni son passati? 70/80…ecco noi ci abbiam messo almeno 50 anni per raggiungere quel minimo sindacale che loro facevano a quel tempo. Ed erano marinai, non la nazionale.
Per quanto riguarda il pubblico, non facciamoci l’idea che fossero tutti appassionati……..Una parte sicuramente, ma la maggioranza seguiva le indicazioni del MINCULPOP. Il sabato mattina tutti a campo marte per gli esercizi ginnici…E il pomeriggio allo stadio per la partita di “PALLA OVALE” dire rugby era un’eresia.
il minculpop è stato istituito nel 1937..soppresso nel 44..
E va be non sarà stato il minculpop, sarà stato qualcosa d’altro ma che non si discostava molto. Tanto noi italici siam bravi a cambiare i nomi (tasse comprese), ma lasciare la sostanza invariata (o peggiorata).
Prima di quello c’erano stati i “sabati italiani”: raduni imposti ai giovani in tutte le città italiane, dove venivano schedati e veniva loro inculcato il “credo” fascista:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sabato_fascista
vero, infatti negli anni ’30 si chiamava Federazione Italiana Palla Ovale (FIPO, che brutto…)
Perchè MinCulPop scherza
C’è anche un bell’offload da terra da parte di un inglese ad un certo punto…
C’è anche questo video con le mete del noto futuro telecronista Paolo Rosi.
bel filamto..avrei voluto vedere le olandesine canore pure 😀
Eccezionale il “calcio di rimbalzo” dei tedeschi, ovvero drop…
Paolo Rosi, storico ex giocatore della Rugby Roma!
Non ho capito se erano alle Padovanelle o all’Appiani, o…???
In tema di revival, sono foto ma scorrendole c’è una chicca (oltre al mitico Braccio Lanfranchi. 🙂
http://parma.repubblica.it/cronaca/2013/10/05/foto/il_rugby_ricorda_giuseppe_banchini-67956969/#1
eheh, il nostro presidente…
caro mal, ma lo sai che il mitico Lanfranchi vestì eccezionalmente la mitica maglia bianconera della Rugby Roma in un tour in Galles, e fu pure capitano dei romani…
San, non ho parole: sei la treccani di noi quattro gatti 🙂
purtroppo non riesco a linkarti l’immagine di Sergio Lanfranchi con la maglia bianconera tutta strappata in un match se non erro contro lo Swansea…
divertenti i filmati, alcuni mi parevano che non sapessero bene dove si trovassero, ho capito anche perchè nessuno ha criticato per molti secoli l’arbitro, nessuno conosceva le regole a quanto si intuisce (forse nemmeno l’arbitro), certo le regole son cambiate ma allora non era una novità quella che proponevo io di far introdurre la palla all’arbitro, si vede un filmato in cuo l’arbitro inserisce la palla, mai saputa sta cosa!!
Kat ho pensato subito alla tua proposta. Certo che anche la sua di introduzione non era proprio dritta….
….. va beh ma stai a guardare il capello…..
Il primo video e quello della Rugby Roma vs Forze Navali del Mediterraneo già li conoscevo, molto belli anche gli altri…
eehhh, com’era bella la Rugby Roma!!! i grandi pionieri del rugby romano: i fratelli Vinci, “Umbertone” Silvestri, “Buby” Farinelli, Sergio Barilari…con quei colori bianconeri arrivati freschi freschi da San Isidro, dal CASI, grazie a Giuseppe Bigi!
Risorgeremo!
Mannaggia, voglio tornare ai tempi del Tre Fontane in cui urlavo “Daje Roma!”, oggi mi tocca dire “Dai Lazio”, “Forza Fiamme”, “Unione! Unione!”…per carità siamo in tre a Roma e sono contentissimo, ma manca la vera, unica, rappresentativa, emblematica squadra della Capitale!
Dai che quest’anno siamo tre, un domani saremo quattro, forse cinque, sei…
dai lazio nun se pò sentì 😉
se mi sentisse mio padre…vaglielo a speigare che è la Lazio di rugby e non quella che lui gufa quando non gioca la magica…
e c’ ha ragione ahahahaha sempre lazio è!!! grande magica quest’ anno san..i miei cugini romani sono in sollucchero! a un passo dal delirio eheheh
guarda non seguo il calcio, ma qui a Roma si vive quotidianamente e poi ho una famiglia di romanisti sfegatati (pensa che fino alla prima adolescenza seguivo anche il calcio e tifavo Lazio, effettivamente la prima squadra di Roma, poi mi sono lasciato andare solo alla palla ovale)
e hai fatto non bene..di più!!! 😉
Speriamo un giorno risorga pure la mitica Partenope! 🙂
quotone! non so se avevi avuto modo di leggere due righe che ti avevo postato riguardo a “Franco come il Rugby” dell’ amico Antonio Falda, un bellissimo libro di racconti e testimonianze che hanno come protagonista il grande Franco Ascantini, si parla anche della mitica Partenope! se puoi prendilo che ne vale la pena! ciao 😉
Lo leggerò, prima però ho in lista “Il libro della gloria” sulla nascita del mito AB. Ho un elenco di libri da leggere che sto a posto per un paio d’anni…
ma quello di lloyd jones sul tour del 1905???
ottima scelta!
dilettanti per niente allo sbaraglio eheheh..leggenda!!! 😀
Un appunto sul primo video: quella era proprio la Lazio, composta da ragazzi del GUF, ma non si chiamava GUF Lazio…e poi non so se effettivamente veniva chiamata “La Romana”, ma nel video c’è scritto “la romana, della Lazio GUF e…”, quindi credo ci sia un errore di interpretazione…solo per precisare, tutto qua…
Il GUF poi organizzò negli anni ’30 una squadra di rugby, il GUF Roma, che nel dopoguerra, nel 1947, rinacque come CUS Roma…
Però c’è da dire che la voce dell’Istituto Luce era geniale…
pensate oggi una telecronaca dei nostri azzurri con quella voce:
“l’ardito, impavido Masi, figlio della generazione marsicana che tanto ha dato alla nostra Patria, entra con l’ovale, ma viene arrestato dall’indigeno maori sulla linea dei 22 metri, lo sostengono con dedizione e sacrificio Ghiraldini, Zanni, Quintino Geldenuisi (bisogna italianizzarlo), formano un raggruppamento in piedi (guai a dire maul) e insieme spingono, gettano il cuore oltre l’ostacolo, combattano con la forza dei muscoli, ma i maori riescono a strappare la palla ovale e a ripartire in contrattacco. In quest’azione l’Italia ha dato tutto, ma il perfido destino ha favorito l’avversario. Manco la fortuna, non il valore!”
grande San 🙂
mitico san!
Aquilano purosangue, San. Chiedi a Cecinelli “il gran sasso” 🙂
San Isidro, la tua cronaca è più divertente di quella di Corrado Guzzanti quando racconta le gesta di Barbagli e company.
😀
Siam Azzurri,
invicibili, incredibili, invidiabili,
con un ovale e un “me ne frego” dentro al cuor,
a Novembre ai cangurotti, ai felini e agli indigeni
le reni spezzerem!
grande san…
Spettatori ? .. tanti, e vorrei vedere!
Fate un salto nel passato con me :
Non c’è televisione (o ci sono solo due canali che non trasmettono sempre…)
La Radio è un lusso di pochi, o si deve andare nei locali e pagare qualcosa
A parte le osterie, i caffè dove sedersi sono pochi e costano.
Stare a casa ? non molti hanno un salotto o anche solo un divano, e spesso comunque non ci si poteva andare perché riservato alle “occasioni”, ci si siede al tavolo della cucina, quando non è in comune…
Anche per questo, si vive fuori casa molto di più , e qualunque avvenimento sportivo costa poco o è gratis , e così folle di gente agli stadi, lungo le strade del giro d’Italia, della Mille Miglia o della Milano-Taranto di moto…
Innanzitutto grazie all’autore per aver informato il grande pubblico della disponibilità di questi preziosi filmati.
A loro integrazione, vi suggerisco di visitare la mia pagina FB per vedere i biglietti, le fotografie i programmi e altro, di due storiche partite citate nell’articolo: quella del 1928 (la prima giocata a Roma) e quella del 1954 (finale disputata in Italia della III Edizione di Coppa Europa).
Nell’album dedicato alla partita del 1928, tra l’altro, una fotografia della formazione della Lazio dell’Istituto Luce; nell’album della finale del 1954, la prima partita di rugby giocata all’Olimpico, anche il biglietto e il primo annullo ufficiale della storia del rugby italiano.
Ringrazio gli autori del sito anche per questo spazio.
1928 – S.S. Lazio – G.U.F. vs 15 Legione M.V.S.N. – Leonessa d’Italia
https://www.facebook.com/museodelrugbyitaliano?ref=hl#!/media/set/?set=a.373423969415383.87340.361793137245133&type=3
1954 – Italia vs Francia (Finale III Edizione Coppa Europa)
https://www.facebook.com/museodelrugbyitaliano?ref=hl#!/media/set/?set=a.366880586736388.85882.361793137245133&type=3