Caos Coppe europee: il cerino ora passa nelle mani dell’Irlanda

Dopo l’annuncio delle regions gallesi la WRU è con le spalle al muro. Determinanti ora le scelte della federazione di Dublino

COMMENTI DEI LETTORI
  1. malpensante 23 Ottobre 2013, 09:49

    Sempre che un federale non perda il treno, l’altro resti bloccato nel traffico, a uno non suoni la sveglia e gli altri non riescano a concludere nulla per colpa del via vai prostatico alle toilette.

  2. Katmandu 23 Ottobre 2013, 09:50

    Ok daccordo ma le federazioni celtiche non si son pronunciate compatte con un comunicato unitario non più di 10 giorni fa? E allora? Litighiamo per litigare? L’irb non prende una posizione netta per dirimere la cosa, le federazioni delle leghe ribelli un non parlano quasi mai e quando lo fanno non si schieranonda nessuna parte in maniera netta, allora? Continuiamo all’infinito? Ci sarà una data di non ritorno? O sarà così sino a ottobre prossimo?

  3. maxsavo 23 Ottobre 2013, 10:33

    credo che ormai il dado sia tratto, anche se non dovessero partecipare le irlandesi, i club inglesi, francesi e gallesi farebbero ugualmente la coppa tra loro e le federazioni non potranno fare altro che lasciarli fare.

  4. mistral 23 Ottobre 2013, 10:41

    c’est l’argent qui fait la guerre… è evidente che lo strumento di governo bicefalo (professionisti e dilettanti in un unico calderone) sta mostrando i suoi limiti… da un lato le “imprese” (buone o cattive, non mi interessa, a favore dello sviluppo del rugby-spettacolo, può darsi, ma comunque non credo intenzionate a suicidarsi su questioni di principio o facendo morire la “formazione”) dall’altro gli organismi para-pubblici di “rappresentanza” che si autodefiniscono unici interlocutori titolati a contrattare in nome e per conto del movimento… un ripensamento sulla governance si impone, ma se le federazioni continuano a ragionare con i loro ritmi “ministerial-sindacali” verranno sorpassate dalla evoluzione della storia…

    • gsp 23 Ottobre 2013, 11:16

      ascolti troppo radio24.

      • mistral 23 Ottobre 2013, 11:34

        non è tra le mie preferite, preferisco radiocapital 😉

      • william 23 Ottobre 2013, 23:09

        Hai vinto il premio commentocommento deoo mese.

        Però mistral c’haha ragione. La frattura tra squadre e federaziini riechia di farsi pericolosa. Urge ripari prima di disqstri.

  5. Emanuele 23 Ottobre 2013, 10:55

    centra poco, direttamente da planetrugby: “Zebre:Thrashed at home to Connacht, it looks like the team disguised as lion food are set for another winless campaign. It’s becoming harder and harder to justify their place in the top tier of European competition.”

    • Paolo 23 Ottobre 2013, 11:11

      pubblicheremo qualcosa in merito nel primo pomeriggio, emanuele

    • boh 23 Ottobre 2013, 12:28

      Mio parere personale: Zebre in Amlin = competizione più abbordabile = qualche vittoria in + = aumento della motivazione e possibilità di superare il primo turno, con conseguente incasso del gettone premio. Qualcuno, sa fare il conto… che magari economicamente è più conveniente?

  6. soa 23 Ottobre 2013, 11:02

    Quoto, era inevitabile che il sistema prima o poi si spaccasse. Nel calcio la separazione si è evitata grazie alla maggior diffusione e a un’evoluzione progressiva del formato delle coppe (coppa mitropa, latina, campioni e champions’ League), qui invece si è partiti subito da un sistema simil mitropa (solo alcune federazioni coinvolte) ma già con spese da champions’. E’ naturale che i club con più soldi e visibilità tendano a mettersi insieme e a dettarsi le regole da soli, l’unico motivo per cui nel calcio non si è ancora passati ad un fantomatico campionato europeo a 18 squadre è che probabilmente l’EUFA squalificherebbe le nazionali o i giocatori che vi prenderebbero parte. Comunque vada, sarà fondamentale restare nel giro delle coppe.

    • malpensante 23 Ottobre 2013, 11:15

      Cioè la UEFA fa il proprio mestiere…e i paperoni del pallontondo…abbozzano…

      • soa 23 Ottobre 2013, 14:05

        Per quanto anche la UEFA non sia proprio irreprensibile. LA realtà calcistica non è poi così diversa da quella rugbystica: è lampante che ci sono almeno 4 nazioni (Spagna, Inghilterra, Germania e Italia) che potrebbero mandare ben più squadre a disputare la champions’ League, ma nella migliore delle ipotesi le squadre sono solo 4 (di cui solo 3 certe). Al contempo partecipano sicuramente almeno 4 squadre ogni anno di livello quasi imbarazzante e non per buon cuore degli altri ma perché la UEFA sa che ciò conviene per l’appeal della competizione e ampia la diffusione del movimento in quei Paesi. A mio avviso, l’ERC non lo sta facendo. Non che la piega che sta prendendo la questione sia sbagliata di fondo, ma se la si prende bisogna portarla fino in fondo: se si va verso una competizione per squadre molto forti, forse sarebbe meglio farla diventare un campionato stabile e fare con le altre squadre una specie di campionato di serie b con un sistema di promozioni retrocessioni da legare a sua volta con due campionati minori formati da una parte da Paesi latini (Spagna, Portogallo e Italia), dall’altro da Paesi dell’est (Romani, Russia, ecc). Così Gavazzi avrebbe la sua bella terza franchigia (Benetton o mangari dogi nel massimo, zebre nel secondo e chi gli pare nel terzo) e il domestic avrebbe una dimensione più adeguata di crescita e formazione dei giovani. Probabilmente irrealizzabile ma mi piacerebbe.

  7. Stefo 23 Ottobre 2013, 11:23

    La mossa dei gallesi era prevedibile, i loro problemi si conoscono comprese le relazioni tese con la WRU.

    La riunione di oggi probabilmente sancira’ la morte della ERC, ormai nell’ultima settimana piu’ e piu’ rumors indicavano che anche le unions erano pronte a stringere un accordo con Premier e LNR evidente che in queste settimane le trattative siano andate avanti e si siano trovati gli accordi sui temi fondamentali (redistribuzione e governance) lasciando solo i dettagli da mettere a posto.

    Non ignorerei il tempismo delle gallesi, rilasciare lo statement: il pomeriggio tardo della vigilia dell’incontro ERC, probabile che fosse concordata la tempistica.

    Sulla IRFU Paolo, ti porto una frase riportata:

    “If for example the Rabo (Pro 12) becomes based on meritocracy when every game in the Rabo is critical and fundamental it would be fantastic for the Irish teams because now we will simply have to perform,” said IRFU director of rugby Eddie Wigglesworth in an interview yesterday with The Irish Times about the union’s player succession strategy.
    “It would lift the whole concept of the Rabo and drive the whole succession strategy. I would just see us getting stronger and stronger.”

    perfettamente in linea con quanto detto e ripetuto nelle ultime settimane da tutte le unions (esclusa la Fir) in tema di ok al sistema meritocratico di qualificazione.

    • Paolo 23 Ottobre 2013, 11:36

      sì, però stefo converrai che per l’IRFU la meritocrazia non è un problema: giusto il Connacht rischia di rimanere fuori. Le altre solo in occasioni di stagioni particolarmente storte. Diverso, probabilmente, la vicenda soldi/contributi

      • Stefo 23 Ottobre 2013, 11:48

        Paolo vero, pero’ bene o male tutti (tranne Gavazzi) nelle ultime settimane hanno detto ok alla meritocrazia, sara’ anche stato obtorto collo per riaprire le trattative ma che quella sarebbe stata come si sarebbe chiusa era inevitabile. Dall’altro lato i rumors dicono che francesi ed inglesi siano disposti ad acettare un sistema meritocratico misto che assicuri una squadra per union del Pro12 (la migliore classificata) piu’ le altre due migliori in classifica. Dovesse passare questa ipotesi la IRFU rischia di vedere una delle 3 restare fuori.

        Paaolo comunque lo scrissi anche io mesi fa, per il Pro12 un sistema meritocratico e’ forse meglio si tolgono tutte quelle partite inutili che si vedono e ne innalzi il livello. Altra cosa che scrissi dopo le prime 2-3 giornate di Pro12 se ricordi e’ che mi sembrava le big fossero partite piu’ forte che negli anni pasati probabilmente perche’ sapevano che la conclusione sarebbe stata la qualificazione meritocratica.

        Aggiungo poi un’ultima cosa: dovesse passare l’asse franco-inglese con contratto BT per il Pro12 non sarebbe un dramma (a patto che gli inglesi non si siano venduti le partite giocate in Wal-Sco-Irl) perche’ Sky UK resterebbe senza rugby europeo (i TM sono un mese e basta) e dovrebbe buttarsi sul Pro12 cercando di avere piu’ della partita settimanale che ha gia’ comprato…e se gli inglesi non si son venduti i diritti della partite in Wal-Sco-Irl queste 3 possono fare un bel pacchetto Pro12+RCC.

        • mistral 23 Ottobre 2013, 12:11

          quindi uno scenario possibile potrebbe essere:
          1 italia
          1 scozia
          2+2 o 1+3 galles/irlanda
          6 o 5+1 inghilterra/galles
          6 francia
          vincente RCC anno precedente
          vincente ex-challenge anno precedente

          • Stefo 23 Ottobre 2013, 12:17

            Beh la proposta anglo-francese originale la conosciamo:
            6 T14+6 PL+6 CL+Vincente HC/RCC+Vincente seconda coppa
            Il resto dipende, se alla fine passa solo le prime 6 di Pro12 o se come i rumors dicono inglesi e francesi accettino un 1 Ir, 1 Wal, 1 Sco, 1 Ita (meglio classificate)+ le altre 2 meglio classificate.
            C’e’ stata poi sta voce dei playoffs che coinvolgono 7-8 Pro12 con settime di T14 e CL al posto delle vincenti.

        • Paolo 23 Ottobre 2013, 12:23

          Beh, sai, Gavazzi che poteva fare? Gli scozzesi oggi hanno Glasgow che è una realtà ben stabile nei piani alti del rugby europeo. E su Edimburgo stanno lavorando.
          Noi abbiamo le Zebre, che oggi sarebbero tagliate fuori, e treviso che può rientrare nelle prime sei ma non è affatto sicuro. Oggi siamo quelli che rischiamo di più. Certo, io al posto di Gavazzi mi batterei per una rappresentanza comunque in HC, ma non è detto che non l’abbia fatto

          • malpensante 23 Ottobre 2013, 12:55

            Nello specifico “rischiamo” più di tutti, ma se ci fosse un effetto domino e il big bang del Rabo, secondo me chi avrebbe maggiormente da rimetterci sarebbero Irlanda e Galles. I secondi, affari loro che i Club se la sono cercata e voglio ben vedere come potranno competere finanziariamente, ma per le province irlandesi cascare con tutti e due i piedi nel pro di club e leghe la vedo ancora più problematica.

          • gsp 23 Ottobre 2013, 13:00

            siamo anche quelli che perderebbero piu’ posti ed anche uno status, quello dell’eccellenza come torneo storicamente intermedio. poi si puo’ dibattere che sia giusto e meno, ma di fatto e’ cosi’.

  8. malpensante 23 Ottobre 2013, 11:48

    Comunque se non c’è l’accesso garantito alla ex HC, d ridicolo chiederci l’obolo dei tre mil per il pro12

    • maxsavo 23 Ottobre 2013, 13:20

      vero e la nostra partecipazione alla Rabo potrebbe essere messa in discussione da entrambe le parti?

  9. Rabbidaniel 23 Ottobre 2013, 12:55

    L’unica cosa certa è che siamo al redde rationem di uno sport cresciuto molto, ma a velocità diverse. Potrebbe verificarsi ciò che fino a poco tempo fa si sarebbe derubricato come fantarugby. Se “morirà” l’ERC ci troveremo nell’alba di una nuova epoca, e noi siamo, purtroppo, i meno attrezzati a reggere l’urto. Speriamo bene.

  10. gsp 23 Ottobre 2013, 13:01

    c’e’ anche il fattore liquidazione ERC da considerare, che potrebbe rappresentare un esborso serio per le federazioni.

  11. red devil 23 Ottobre 2013, 14:10

    finalmente notizia grandiosa per il rugby l’irlanda sono certo si accoderà a questa nuova grande competizione e che l’union comincia dopo 18 anni ad evolversi in un vero e proprio sport professionistico poi mi auguro che tutto ciò accada anche nell’emisfero sud con la farsa del super rugby che domina sovrana(giusto per avete mai ragionato sul fatto che un giocatore di alto livello che gioca nel TOP14 gioca più o meno il doppio di quello dell’emisfero sud? che per il super rugby si accede di diritto invece per l’heineken loro devono lottare come i cani ogni anno?che il mondiale si giochi ad ottobre cioè alla fine della loro stagione mentre quello francese è all’inizio e si sono già giocate 7/8 giornate?)Secondo me il modello di riferimento è quello francese che dovrebbe essere esportato in tutto il mondo(cioè un sistema in cui esistano due organismi distinti compatibili l’uno con l’altro uno che gestisca le leghe e un altro la federazione con i contratti che vengono firmati come accade in tutti gli sport con i club e non con le federazioni che chiaramente hanno dei grossissimi limiti) Ad esempio sono convinto che con il tempo sia il galles sia l’irlanda possano esprimere ben più delle 4 squadre che hanno passando la mano ai privati che se vedranno un lauto guadagno chiaramente investiranno oppure con un azionarato popolare che solidifichi ancora di più il legame tra squadra e tifosi come accade con il Barcellona.. Spero che col tempo avremo 16 squadre in Premiership (magari con l’aggiunta di qualche scozzese) e in Francia 7/8 ciascuno in Iralanda e Galles e 14 senza retrocessioni in Italia con una Champions per club davvero che potrà muovere soldi a palate. ci vorranno forse una decina di anni ma il futuro spero sia questo!

    • boh 23 Ottobre 2013, 14:26

      red,…ok per gli altri sei un perfetto avvocato…ma per noi?

    • Rabbidaniel 23 Ottobre 2013, 14:36

      Red per alcuni versi sono d’accordo con te, soprattutto sulla necessità di un “chiarimento” della dimensione professionistica e globale del rugby. Sul fatto che sia giusto giocare tanto no. Nel Top14 si gioca troppo, il rugby non è il calcio o il basket, è uno sport di contatto estremo.

      • red devil 23 Ottobre 2013, 14:44

        @Rabbidaniel è giusto ciò che dici io obbietteri sul fatto che la maggior parte degli infortuni capitano agli avanti nel rugby e specialmente nelle zone maggiormente interessate dalle mischie etc.. cioè tutta la parte superiore del nostro corpo.questo fa sì che una squadra ad alto livello necessiti di moltissimi avanti per coprire una stagione lunga ed usurante come quella europea facendo lievitare i costi per le tasche dei club..io penso che le regole vanno adattate al nuovo gioco del rugby che non è quello di 30 anni fa e non sarà quello che si giocherà fra 30 anni..spero si vada nella direzione di tutelare maggiormente i giocatori non giocando di meno ma giocando meglio non so se mi spiego!

    • gsp 23 Ottobre 2013, 16:27

      red, c’e’ un particolare che io terrei in considerazioni. l’organizzazione tipo franchigie, o fortemente federale, non e’ stata una scelta di piacere, ma e’ stata dettata da una necessita’ e cioe’ che i club da soli non ce la fanno.

      ad esempio le gallesi sono a tutt’oggi club e soffrono da cani dal punto di vista economico e lo faranno anche con la RCC.

      con tutto il rispetto, non ci sono davvero elementi che facciano pensare che Galles ed Irlanda abbiano possibilita’ economiche per esprimere piu’ di 4 squadre.

      solo per chiarirlo a tutti. non e’ che esistessero clubs in salute poi chiusi e danneggiati dalle federazioni. non esistono.

      • gsp 23 Ottobre 2013, 16:32

        ma poi ad oggi ci sono abbastanza elementi oper valutare come stanno le cose.

        la HC e’ un torneo di grandissimo successo sotto quasi tutti i punti di vista. I risultati delle Irlandesi sono esempio di un sistema che funziona e che puo’ competere con club con budget molto piu’ enormi, e che e’ addirittura ‘favorito’. e che anche in Galles stava iniziando a funzionare e sul campo per gli Ospreys ha funzionato.

        se prima i club non avevano le spalle abbastanza forti, perche’ dovrebbero averla oggi?

  12. red devil 23 Ottobre 2013, 14:39

    @ boh ti ringrazio per l’avvocato perchè davvero lo sono nella realtà anche se solo praticamente per ora visto la mia giovane età:) come ho detto precedentemente l’idea mia per il campionato italiano è quello di creare una super league italiana con le migliori 14 realtà sportive italiane e per almeno 5 anni bloccare le retrocessioni..poi chiaramente parallelamente ad una campagna marketing più aggressiva delle attuali coinvolgerei le città maggiormente(rovigo potrebbe tranquillamente fare 3/4 mila abbonati se vi fosse un campionato serio,la stessa l’aquila visti l’ultimo precedente che ricordo nella finale del 2000 con 8 mila aquilani al seguito a roma,treviso mantenere gli attuali spettatori,lo stesso dicasi per padova,creare a benevento e catania un punto di riferimento per il sud che ad oggi non vi è più etc..) così da attirare sponsor che attirano televisioni in fondo copiamo il modello francese per il proD2 che all’inzio faceva scarsi 1000 spettatori e ad oggi ne fa più del quadruplo lo può fare anche l’Italia,visto che il basket e la pallavolo quì sono riusciti ad espandersi perchè non lo può fare l’union? Secondo me vanno coinvolte anche le tifoserie di queste città più legate al calcio non dico gli ultras ma quasi come ripeto accade nel basket..

    • fracassosandona 23 Ottobre 2013, 16:30

      caro collega…
      le tue fantasie di italica grandezza si scontrano con la realtà di squadre di grande tradizione senza soldi (parlo di Padova, Parma… non solo di Catania, l’Aquila, Milano ormai date per disperse… o di una Roma capace di esprimere tre squadre in eccellenza e neanche una da play off), e con un campionato sedicente d’Eccellenza che al botteghino fa i numeri del campionato di calcio di promozione…
      le aziende in questo momento lasciano a casa i dipendenti e non hanno certo la possibilità di buttare i soldi in sponsorizzazioni di nessuna rendita…
      al di là di poche isole felici la base non fornisce un numero di giovani adeguatamente preparati per l’eccellenza… e tu pensi di tirar su 14×30=420 giocatori di livello internazionale dai nostri vivai… quando non riusciamo a mettere in piedi 2 squadre competitive nel campionato pro più povero d’europa!

      fly down…

      ps: ti do un’altra cattiva notizia… la libera professione non ti renderà ricco…

    • boh 24 Ottobre 2013, 07:55

      red,io son figlio di contadini, ma dal modo di esprimersi non ci voleva molto a capirlo……Ah ti posso aggiungere, che i tuoi sogni sul futuro del rugby in Italia andranno di pari passo con la tua carriera di avvocato…Ora come praticante come stai a compenso economico?

    • malpensante 24 Ottobre 2013, 11:50

      Gli ultras sono una brutta malattia che il basket s’è tirato in casa, se la sbrighino ma grazie, anche no. E’ la TV che attira gli sponsor, non viceversa. Che il campionato francese non facesse spettatori fa ridere, ci sono paesotti che fan da sempre mille spettatori anche per il torneo old limusine-chevrolet. Un campionato senza retrocessioni è un non senso. Ma dove li troviamo?

  13. sonnyrollins 23 Ottobre 2013, 15:32

    Se coinvolgi le tifoserie del calcio avrai un sacco di lavoro come avvocato…Vediamo di non esagerare con questa fissa della crescita e dei “magnifici destini e progressivi”. Il Livello di professionismo top attuale del rugby secondo me necessita di un anti con i commenti rallentamento, in modo che altre Nazioni si avvicinino: Poi, avanti piano.

    Ora, via con i commenti sarcastici tipo “pat,pat…povero ingenuone:chissà di crede di vivere!”

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