Tra tante vacanze immaginarie, in Galles, Sudafrica o Inghilterra, e una molto reale
Il mio cammino e tutti i compagni di viaggio che non ho avuto
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Alcool, pittura fresca, discorsi e panini da ko: quando il rugby fa autogol
Fallimenti, papere, disastri, gaffes, guai, disfatte ovali. Antologia di Marco Pastonesi
La Rugby World Cup 2011 raccontata da Marco Pastonesi
Settimo appuntamento con le letture tratte dal libro "Ovalia. Dizionario erotico del rugby"
La Rugby World Cup 2007 raccontata da Marco Pastonesi
Continua il nostro viaggio attraverso la storia della Webb Ellis Cup con le letture della nostra prestigiosa firma
La Rugby World Cup 2003 raccontata da Marco Pastonesi
Quinto appuntamento le letture tratte dal libro "Ovalia. Dizionario erotico del rugby"
La Rugby World Cup 1999 raccontata da Marco Pastonesi
Quando la Coppa del Mondo si trasformò da "teatro per eroi dilettanti, a palcoscenico per attori professionisti".
La Rugby World Cup 1995 raccontata da Marco Pastonesi
Terzo appuntamento con le letture tratte dal libro "Ovalia. Dizionario erotico del rugby"
ciao Marco,
sono oscar collodo. Volevo farti i complimenti. Ti leggo sempre. Trovo che tu scriva in modo appassionato e coinvolgente come un vero giocatore di rugby.
ciao
oscar collodo
Bellissimo articolo Marco. Buone vacanze!
sono e rimarrò sempre totalmente ateo, ma l’ho fatto anch’io ed è un’esperienza che ti rimane cucita addosso. buon cammino e a rileggerti presto
L’unico percorso che possa mettere insieme la capasanta spirituale con quella commestibile. E, volendo…..http://sandro-botticelli.historiaweb.net/img/botticelli-venere.jpg
Buona passeggiata 🙂
sempre più storico dell’arte…dalle nozioni sul Giallo Parma al Botticelli…
ps: chiamala passeggiata…
Ci siamo conosciuti a Bublino 2010 per gli azzurri al 6nazioni eravano nello stesso BeB, quando posso ti seguo e apprezzo tanto la tua scrittura. Sarò pure io in Spagna, Paesi Baschi, Biarritz e Bordeaux giusto per respirare sempre un po’ di rugby…….buon Cammino, è un’esperienza che prima o poi devo fare.
ciao Gianluca
Grazie Marco, buona passeggiata…….
VALTER piè veloce
Grazie per quello che scrivi.
Utreia!
Buon viaggio e portaci altre belle storie
Marco mi raccomando per andare a Santiago non prendere il treno…tra l’altro il vero cammino di Santiago si può fare solo a piedi, in bici o a cavallo…mi pare che se si va a piedi per prendere l’attestato di pellegrino devono essere almeno 100 km, ma potrei sbagliarmi…comunque concordo con @lupo, al di là del fatto che uno creda o meno, deve essere un’esperienza unica e profonda…
Splendido Marco.
Il Cammino di Santiago insegna che la vita non è un vagabondaggio (si vaga senza sapere dove!), ma un pellegrinaggio (si va verso una meta certa!).
Esattamente come il nostro sport che tu con i tuoi articoli mi fai sempre più apprezzare. Un abbraccio e buon cammino… e buona meta!