Dall’Australia arrivano Dion Taumata e Tim Buchanan, entrambi dal Queensland
Eccellenza, San Donà: ecco i rinforzi per la prossima stagione
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“l’avanti Tim Buchanan…..Buchanan, cresciuto alla Reds Accademy, fa della forza fisica il suo cavallo di battaglia (1,95 x120), e può ricoprire anche lo spot a numero 8.” Ma il ruolo che ricopre di solito non è scritto. Come si fa a scrivere queste informazioni e non scrivere che ruolo gioca?
c’è scritto 3linea, quindi 6 7 e anche 8
Ah gia che pollo che sono. Avevo riletto più volte la parte sottostante e leggevo solo “utility” e “avanti”
@fracasso che ne pensi?
Bei colpi, non c’è che dire, se gente che fa l’accademy dei Reds, o sta nella nazioanale australiana u.20, viene qui da noi vuol dire che in fondo l’Eccellenza non fa poi così schifo…d’altronde anche l’anno scorso è arrivata gente come Holmes da Western Province, giocatore nel pieno della sua attività (che infatti ora è andato ai Glasgow Warriors) e Steyn, appena vincitore dello JWC con i baby-boks…
Erasmus è un giocatore valido ed esperto, uno che in mischia può dare un buon contributo…poi questo non smette mai: Bologna, Silea, Rugby Roma, Viadana, Treviso, Calvisano, caps con l’Italia, dimentico altro?
Notizie su questo Seno?
Ho sentito dire che è un validissimo prospetto, ma viene dalle giovanili del Treviso?
@san dovrebbe essere nel giro dell’U20 e sì viene dalle giovanili del treviso, comunque anche san donà non ha fatto una brutta campagna acquisti e questi due cangurini non sembrano poi scarsi (una terza di 1,95 per 120kg è una bella rogna per chiunque), ben inseriti nella rosa già presente, che l’anno scorso ha giocato bene fino alla salvezza per poi, a mio parere, mollare mentalmente, potrebbero creare un’altra mina vagante nel campionato, che tra tante retrocessioni, regine del mercato, giovani prospetti spalmati in molte squadre e buttati in campo per motivi più o meno tecnici e stranieri di buona caratura, ma, soprattutto, in numero limitato e ben mirati negli spot dove la squadra fatica a trovare italiani di pari livello, si preannuncia MOOOOLTO interessante, come da qualche anno non succedeva e devo dire che rovigo, viadana e calvisano, pur rimanendo le più attrezzate, mi sembra abbiano un vantaggio inferiore di quello che si poteva pensare un mesetto fa’ oltre a trovarsi tra i piedi tante squadre pericolose pronte al colpaccio
concordo assolutamente! questo campionato è molto stimolante e soprattutto tra un’ipotetica prima fascia e il resto delle squadre non vedo una netta differenza, forse l’unico più debole mi sembra Reggio…
anche l’anno scorso pareva spacciata, ma poi a metà anno ha cambiato marcia e si è salvata con comodità, se parte già sui livelli dello scorso anno non la darei per morta tanto facilmente, piuttosto della capitolina che mi sai dire?
vedi sotto…
Quest’anno San Donà ha lavorato molto bene con calma e in silenzio .
Molti inesti dalla under 20 vivaio molto prolifico che è arrivata 3 a nel girone Veneto Elite nel campionato dopo Benetton e Rovigo .
Seno è un giocatore che proviene dal Benetton
Ricordiamo ancora Vian terza linea della Nazianale Under 20 e poi Dartora gia nazionale under 20 un terza che puo giocare anche centro che ha fatto 3 anni in Inghiltera e ora è rientrato a San Donà .
E molti altri hche non conosco
Penso che San Donà se la giochi tra il 5 e il 6 posto
qui bisogna aumentare il range su quella fascia, tra san donà, petrarca, lazio, FFOO, prato (?), lasciando fuori mogliano con il beneficio del dubbio, c’è un po’ troppa gente che punta a quel 5°/6° posto 😉
così il finale di regular season:
1 Lazio
2 Fiamme Oro
3 Capitolina
4 Rovigo
5 Calvisano
6 Viadana
7 Petrarca
8 Mogliano
9 San Donà
10 Prato
11 Reggio
semifinali:
Lazio batte Rovigo
Capitolina batte i poliziotti in un superderby
finale allo stadio Olimpico
Lazio-Capitolina davanti a 70.000 spettatori
l’anno dopo:
via le Zebre, dentro i Pretoriani
finanziamenti alla Rugby Roma, in Eccellenza quattro romane
sarebbe bello è?
dipende, per voi romani sì, qui in veneto avremmo qualcosina da ridire (soprattutto a rovigo, dove si darebbero alla cultura intensiva di pannocchie, vero @barbin?) 😀 😀 😀
bello una pera!!!!neanche una emiliana in eccellenza non avrebbe senso!!!
san grazie x il 4° posto del petrarca sei un amico.
le prime tre non contano come ben tu sai.
Non male!
Un campionato combattuto fa soltanto bene. Anche a me pare che ci sia una serie di squadre attrezzate a far bene e che potrebbero contendersi fino alla fine la qurta piazza per i play off.
Mogliano, Petrarca, Fiamme Oro, Lazio, San Doná sono squadre che quasi sicuramente non retrocederanno. La retrocessione sará probabilmente una gara a 3 tra Prato, Reggio e la neopromossa Capitolina.
Poi, rispetto a questi pronostici sulla carta, il campo, come spesso succede, proporrá delle sorprese.
La vera sorpresa sarebbe se Rovigo si rivelasse non superiore a quasi tutte le altre.
Vedremo.
Un anno in Eccelenza per San Donà è stato oro.
Ricordiamo che San Donà ha praticamente fatto 3/4 del campionato senza la priam linea titolare se cosi si puo dire e mi sembra che i nostri ragazzi non si siano comportati poi cosi male .
Qui di Piloni e Tallonattori ne nacono ogni anno a iosa.
Non dimetichiamo di Flyn ex All Blaks Junior che al primo anno che è a San Dopnà ha fatto ben 9 mete ( tre conto il Rovigo ) e poi i tanti meravigliosi giocatori del prestigioso vivaio sandonatese.
Io vedo un San Donà molto molto fisico cosa che l hanno scorso è mancato e con un nunero elevato di giocatori di cui divesi 20/21/22 enni che hanno delle prospettive .
A San doná arriva pure Furlan da Paese, classe ’92 nazionale italiana di beach e ricercato da molte squadre. Può giocare secondo centro, ala ed estremo. Grande velocità e capacità di off load, in serie A2 ha segnato molte mete in questi ultimi due anni e si vedeva che era di una categoria superiore.
Bravo, Furlan è un gran bel giocatore, poco “sponsorizzato”, spero che a San Donà trovi il modo di farsi notare. Vale quanto tanti altri promettenti giovani asteriscati.
Scherzi a parte e tralasciando le mie visioni oniriche su Roma (scusate l’enfasi, ma tre romane in massima serie non si vedevano dalla stagione ’69/’70, io sono nato parecchio tempo dopo)…questa è la mia visione (veritiera) sul campionato che verrà:
– come dicono @gian e @xnebiax sarà aun campionato qualitativamente più alto rispetto a quello passato o comunque di questi ultimi dell’era celtica
– questione Rovigo: sono fortissimi, non c’è dubbio, avranno pure perso Bacchetti, ma c’è l’imbarazzo della scelta su chi schierare in campo tra la tanta qualità a disposizione se penso che una possibile linea dei trequarti potrebbe essere: 15- Basson 14-Bortolussi 13-Bergamirko 12-McCann 11-Ngawini eventualmente Ragusi a 10, mi vengono i brividi…certo non è detto che esplodano al massimo perchè comunque le altre avversarie sono toste e non regalano niente…
– questione Calvisano: avranno pure perso Vunisa e Palazzani emigrati alle Zebre, non ci sarà più Berne, ma hanno una rosa di ottima qualità, tanti arrivi pregiati come Chiesa e Belardo dai federali, Mbanda, Steyn, Panico dalla Lazio, Haymona dai Lyons Piacenza, insomma gran bella squadra che Guidi saprà gestire al meglio, considerando pure i talenti di cui pullulava il team bresciano, Castello su tutti (pareva pure dovesse venire alle Zebre, ma niente)
– questione Viadana: fortissimi, le conferme dei fratelli Pavan, Gilding e Padrò fanno ben sperare, va via Fondse, ma arriva un altro sudafricano a far coppia con Van Jarsveeld…il fijano che è arrivato dall’Australia poi dovrebbe essere un bel carretto a trequarti, bellissimo poi il duo tutto argentino nella linea arretrata Pizarro-Sanchez…l’uinca vera perdita è Santamaria, che peserà molto ai mantovani, soprattutto in termini di leadership
Queste tre per me saranno le vere contendenti al titolo, andiamo avanti:
– questione Mogliano: inevitabilmente è quello che ha pagato più dazio in termini di cessione, ma sono sicuro che Cocco, seppure non avrà le capacità di Casellato, farà un buon lavoro, chi è rimasto comunque ha le qualità, onestamente non so se arriverano però ai play-off
– questione Petrarca: per me sono una mina vagante, hanno perso stranieri importanti (Ziegler, Holmes e Mathers), però i tuttineri possono contare su tanti giovani, oltre alla potenza fisica e devastante di Tveraga e Ansell, insomma non mi pare stiano messi così male, in più l’arrivo di Joordan e Staibano danno una grande mano a tutti, pare che sia da ufficializzare anche una seconda linea sempre sudafricana…e poi non si sa se Benettin resterà con le Zebre, chissà se torna al suo Petrarca?
– questione romane: si stanno potenziando molto, le Fiamme Oro soprattutto potrebbero essere assieme ai padovani l’altra mina vagante, rinforzati con giocatori come Bacchetti, Sepe, Di Massimo, Amenta, Martinelli, fanno una certa impressione. Anche la Lazio, che lascia al Nottingham la seconda irlandese Keogh (che non verrà rimpianto) e il forte Panico a Calvisano, si rafforza con l’arrivo del grande Nathan e in seconda con l’eagle Civetta e il sudafricano Lewies. Quanto alla Capitolina, segue sempre la sua etica di società amatoriale basata su un forte gruppo di giovani di alta qualità, pare che non ci siano uscite, ma qualche leggero rinforzo con giovani del prolifico vivaio, del pilone Orabona dal Reggio e dei rientri dei due nazionali u.20 Buscema e Conti. Non li sottovalutate troppo, sicuramente avranno difficoltà con le corazzate, ma giocano un ottimo rugby e soprattutto sono spavaldi, non si fanno mai mettere sotto psicologicamente e danno sempre l’anima…
– questione San Donà: non penso siano una mina vagante, ma comunque sono un avversario ostico, poi con tutti questi arrivi la qualità si è alzata, peccato credo vada via Molitika, se non sbaglio…
– questione Reggio: per me sono i più deboli, hanno perso qualche pezzo come Bigi che va a Viadana e Malneek che torna in NZ con Tasman, tra l’altro lascia pure il grande Bezzi che passa effettivamente nello staff (visto che l’anno scorso era giocatore-allenatore) assieme a Mandelli (buon ingaggio tecnico) e Ghini
– questione Prato: ??????? boh!! cioè, la diaspora già c’è stata, ora bisogna vedere chi resta e chi va per dare un giudizio complessivo…la buona notizia è che alcuni altri che dovevano andare via restano, su tutti Majstorovic (conteso all’inizio tra Zebre e Rovigo), ma anche Patelli, Vezzosi, Boscolo (anche questi parevano destinati nel polesine)…tra gli altri è andato via pure Sepe, Petillo non resta (se tornasse alla Lazio sarebbe il massimo, però avevo letto pure un interessamento di Mogliano), e in dubbio ci sono Matzeu e Siale. Gli altri però ci sono tutti, e i toscani hanno già ingaggiato Zucconi dei Crociati e una giovane seconda linea del Romagna (mi sfugge il nome). Carlo Pratichetti è un buon tecnico e farà bene, poi ha lavorato già con alcuni ragazzi con cui è stato alla Rugby Roma (De Gregori, Boscolo, Saccardo e Damiani)…la qualità tutto sommato c’è, però puntare ai play-off sarebbe un’utopia…
Buon campionato a tutti!!
Quoto san su tutta la linea ….. Tranne per il fatto di vedere le tre romane ai primi 3 posti ma posso capirti 😉
guarda, anche se le romane mi deludessero, sarei già contento se il CASI vincesse il Top 14 de la URBA (siamo alla quarta giornata e per ora las cebras hanno fatto tre vittorie e un pareggio, la strada è buona, considera pure un bel 11/11 vittorie alla fase eliminatoria), sarà durissima ma dopo 9 anni si può tornare a vincere il titolo portegno…tra neanche un mese el superclasico con il SIC, altro che Eccellenza!!
Ottima analisi @San, potresti fare il giornalista sportivo, la tua passione sicuramente contagerebbe tanti nuovi adepti a questo bellissimo sport!
grazie @steve, penso che ognuno di noi che scrive qui abbia passione per questo meraviglioso sport, io ne sono contagiato fin dalla scuola media…non mi dispiacerebbe fare il giornalista sportivo, ma è un’ipotesi da valutare, anche qualche collaborazione occasionale mi aggraterebbe…
@San l’unica obbiezione alla tua analisi davvero accurata è nel reparto centro di Rovigo 12 Van Niekerk 13 Bergamirko o McCaan
sicuramente da Calvisanese posso dire che Rovigo quest’anno mi fa molta paura, soprattutto per il numero di sostituti validi ai giocatori titolari e le qualità dei titolari stessi. Questo farà la differenza in campionato.
io credo che il mio Calvisano senza Andrea (Cavinato) perderà molto poi non sono un estimatore di Guidi anzi… diciamo che non l’ho mai visto fare bene da nessuna parte!
certo i nuovi innesti sono validi molto contento per l’arrivo di Chiesa davvero..
hai ragione su VN, ma, come dici anche tu, ci sono talmente tante opzioni che c’è davvero l’imbarazzo della scelta…
anche secondo me Guidi non vale Cavinato, ma penso che farà bene lo stesso, poi con la qualità della rosa bresciana si può arrivare molto lontano…sono sicuro inoltre che Chiesa verrà sfruttato molto (lui e Castello ai centri sarebbero devastanti), poi avrà un buon affiatamento con Guidi, tra livornesi s’intenderanno meglio…
Penso che al Pacifici sarà dura per tutti, come sempre. .. la squadra è il consueto mix di prodotti a km 0 e di buen retiro per vecchi marpioni scafati che non appenderebbero le scarpe al chiodo neanche su prescrizione medica… se a Rovigo sono bersaglieri noi siamo più alpini, con i boce e con i veci chiamati a fare corpo unico… in ogni caso l’accademia u20 ogni anno si porta via un paio di giovani dei nostri, il nostro scudetto è vedere dove sono arrivati de Marchi e Trevisan, giusto per stare sul recente. ..
ma è vero che Molitika va via?
Si
Ancora con la vostra questione “Sandonatese”? ma dateci un taglio una volta per tutte.
se il vostro vivaio è cosi forte come dici, (cosa che credo) allora ai livelli alti ci dovrebbero stare più sandonatesi! De marchi a parte, Trevisan è figlio dell’attuale presidente del vostro club. (magari qualcosa mi dice che un aiutino lo ha avuto).
si parla tanto di stranieri da quelle parti ma sempre meno di ragazzi italiani anche non sandonatesi, che hanno contribuito in maniera eccellente per il vostro fine, ma che poi sono stati tagliati o nemmeno considerati.
la crisi economica si fa sentire e di questo non c’è dubbio, ma tagliare una percentuale ai vostri ragazzi per poi passarla ai primi stranieri che arrivano, io penso sia una carognata bella e buona. e questa lo si sa anche da queste parti, pur non abitando in veneto.
Se una sera passi per San Donà fermati al campo a prendere una birra e vedi quanti giovani under 20/21 ci sono che si allenanano in prima squadra e sono proddoti del vivaio sandonatese o di socetà vicine che hanno ritenuto loro di mandare dei giovani a San Donà.
Non sei veneto e questo la dice tutta sul fatto che non conosci la nosta storia. Dire poi che quelli che arrivano sono i primi stanieri che passano la vedo una non conoscenza e mancanza di rispetto per la serietà di tutto il gruppo dirigente molto attento al bilancio.
Sono giocatori che hanno loro chiesto di venire a San Donà .
Vedi l anno scorso Flynn ex under 20 All Blaks che ha fatto 9 mete il primo anno a San Donà.Tanto dovevo ma il rispetto per una società che in Veneto è esmpio con i pochi soldi che ha per l enorme e qualificato lavoro che fa .
Un esempio pratico i mrisultati: U
I riusultati : under 20 3 a nel girone Elite Veneto con TUTTI Gicatori di San Donà, Under 16 1 a girone Elite Veneto davtyi a Benetton e Petrarca , under 14 molto buna praticamente 2 belle squadre, under 12 Vincitrice del Torneo Topolino a Treviso. Under 10 under 8 sempre ai primi posti nei vari tornei.
Questo per l enorme lavoro di molte persone dico molte poersone che non prendono denaro ma lavorano e basta .
P
Visto che secondo il tuo parere io non so un bel nulla di rugby e soprattutto della situazione Attuale.
Lascia che ti riepilogo alcune cose:
-settore giovanile San dona e’ da anni uno dei migliori d Italia.
-a mio avviso manca il legame tra la fase giovanile e quella senores.
-e’ inutile che mi fai la lista del vostro palmare, te ne trovo 5 e più squadre italiane con risultati meglio di quelli che mi hai elencato. Ma non penso sua giusto mancare di rispetto alla tua onorata società. Cosa che non ho mai pensato di fare.
-il punto centrale di quello che ho detto in precedenza e’ che da voi sono stati ridotti molti ingaggi e tagliati diversi giocatori x accrescere il premio stagionale dei nuovi arrivati. Cosa che a me non sembra giusta.
– quindi io ritengo più giusto valorizzare i vostri giovani e ripagarli dello sforzo, piuttosto di stranieri x.
-visto che sei molto informato non penso tu abbia problemi ad elencarmi i nomi dei ragazzi sandonatesi e non che non sono stati valorizzati per la prossima stagione.
Ps flynn ha fatto 11 mete in 10 partite.
Sai cosa c’è di strano in quello che esponi (visto che millanti di non essere Veneto), che giovedì scorso “al Chiosco” (chiedo scusa ai non sandonatesi) qualcuno che conosco bene diceva le stesse cose che dici tu. Non si chiama cucu questa persona.
aggiungo i miei complimenti a San per l’ottima presentazione dell’Eccellenza.
Saremo anche lontani anni luce da Premier e Top14, ma questo è il nostro livello, a me non fa poi così schifo, anche perchè altre alternative non ne vedo.
cucu…
si potrebbe fare come fanno da altre parti: lasci l’ingaggio uguale a tutti (oppure lo alzi…) e poi non lo paghi a nessuno: magari arrivi anche secondo in campionato e l’anno dopo ti piovono 400.000 euro di bonus erc per mandare al massacro dei ragazzini in CC (sì perché quelli buoni magari li hai venduti in blocco a qualcun altro)…
oppure lasci un campionato zoppo dopo aver fatto fusioni a freddo fra tutti i gloriosi club della tua provincia… e aver proposto di chiamare Giallo anziché Marrone il nuovo club che avrebbe dovuto rilevare solamente i diritti sportivi ma non i debiti…
due terzi della rosa è sandonatese (non dico veneta, proprio sandonatese), sembra di leggere l’appello di una classe delle elementari più che la formazione di una squadra di rugby semipro…
pretendi che si possa allestire una squadra di soli autoctoni?
se questo fosse il regolamento del campionato saremmo i primi a rallegrarcene!
a quel punto in eccellenza anziché quattro squadre venete su 12 (ops, 11) ne avremmo 8, e tutti potrebbero giocarsi il titolo ad armi pari, senza questione di budget… sarebbe un bell’addio al professionismo ma non credo che ciò sia nell’interesse di nessuno, in primis dei giocatori che, magari poco, ma qualche denaro riescono ancora a ragranellarlo…
Fracasso, per non parlare dell’esercizio di chiarezza. È facile fare come tante società, soprattutto di A, che allettano i giovani con un falso semiprofessionismo, inducendoli a trascurare studio o lavoro, per poi non dare loro nemmeno il rimborso spese. Qua la gente non si rende conto che il domestic rugby sta vivendo molto al di sopra delle proprie forze. Se un giovane non è così forte meglio che lo sappia subito e si costruisca una professionalità, piuttosto che illuderlo. E poi si può fantasticare di Eccellenza a 16 squadre in 3 gironi e vattelapesca.
Il territorio di San Donà ha una tradizione rugbistica che affonda nella notte dei tempi, e che non ha nulla da invidiare alle piazze storiche di questo sport (Rovigo, Padova, Treviso, Noceto, L’Aquila, Catania e poche altre). Un territorio tutto appasionato e teso alla squadra della città. Oggi, con la CL, la Nazionale a Roma nel 6N, ecc..ecc..si definirebbe questo attaccamento alla propria squadra superficialmente “campanilismo”, ignorando la storia, i valori, i colori della maglia, che sono il volano che spinge il grande ingranaggio della passione e che chiama nuovi appassionati. Ancora ho vivide le immagini televisive delle imprese della Nazionale in terre Sassoni, con il nostro capitano che dà tutto sul campo guadagnandosi, così facendo, rispetto alla Nazionale intera, rispetto che ha permesso poi, successivamente, ad entrare nel club del 5N. Quel capitano era Giancarlo Pivetta.
E i fratelli Piazza, chi se li dimentica più? Che hanno dato per anni del filo da torcere alla “gioiosa macchina da guerra” chiamata Milan, con i fratelli Cutitta, Dominguez, Properzi, Campese, ecc.. ecc..
Stolto e ignorante è chi si dimentica questo.
Purtroppo con il professionismo dell’allora Super10, il San Donà, è rimasto stritolato e risucchiato nelle serie inferiori, sia chiaro, per eccesso d’investimenti delle altre Società e la mancanza di possibilità di rimanere al passo, non per debiti accumulati, ma non ha mai smesso di produrre talenti e giovani interessanti per tutte le Società.
Da allora tante Società sono andate e venute nel massimo campionato, sono nate e poi sono morte, per aver fatto il “passo più lungo della gamba”, pensando che il rugby comunque fosse una cosa facile, bastava avere i soldi (l’esempio del VeME dell’allora Presidente del casinò di Ve è il più vivido) .
Il San Donà invece, umilmente, ha sempre continuato la propria attività agonistica, nel rispetto della propria tradizione e dei propri valori, a cominciare dalla cura del vivaio. Ora ne stanno giustamente beneficiando.
Steve, Roma a parte, vorrei che qualcuno mi indicasse realtà rugbistiche sostanziali nelle grandi città. La verità è che è ancora la “provincia” a essere la spina dorsale del rugby in Italia.
Bel commento Steve! Oltre alle storiche piazze ovali che hai citato, mi permetto di spezzare una lancia a mio favore, e cioè che anche il rugby romano vive di tradizioni fin dalla notte dei tempi…anche se la prima squadra di rugby che si è fondata in Italia fu a Milano nel 1910, la società attualmente più antica d’Italia è la Lazio (1927)…già dalla fine degli anni ’20 a Roma c’erano diverse squadre, e alcuni dissidenti di queste, anche della Lazio, fondarono nel 1930 la Rugby Roma che ebbe come battesimo i colori per nulla romani del bianco e del nero, portati da Bigi da quel di San Isidro…per non parlare dell’enorme quantità di squadre che hanno popolato i campi dell’ovale capitolino dagli anni ’30 agli anni ’70, tutto questo nel silenzio più assoluto perchè all’epoca il rugby era sconosciuto ai molti, riservato solo ad una cerchia ristretta, per lo più appartenente alla borghesia romana visto che la culla del rugby romano, cioè l’Acquacetosa (dove fino alla fine degli anni ’60 hanno giocato la maggior parte dei club della capitale, e tuttora vi risiede la Lazio che condivide i suoi campi con la Primavera), si trova ai piedi della collina sul quale sorge l’elegante quartiere dei Parioli…al di là di Roma penso che ogni posto ovale d’Italia che vai ha la sua lunga ed eterna tradizione, pensiamo solo alla storia del rugby meneghino oppure anche di quello napoletano (la gloriosa Partenope campione d’Italia per due volte negli anni ’60), o la tradizione centenaria del rugby a Torino, ecc…
Certo @San! Anche se qui si aprirebbe una discussione che non ha nulla a che fare con il clima di questi giorni e con l’assenza di una partita giocata. Voglio dire, se parliamo di tradizioni/e rugbistica in Italia ce ne sarebbe da dire e ci sono autori importanti che hanno scritto bellissimi libri di storia sul rugby. La riflessione o l’analisi di tutte le realtà richiederebbe un bel boccale di birra fresca, magari bevuta in un “terzo tempo” dopo una combattuta partita di campionato, e dopo suprattutto essersi complimentati coi giocatori protagonisti dello spettacolo appena assistito. Cus Torino, Cus Genova, Rugby Roma, Lazio, furono e sono state gloriose Società nate soprattutto sulla spinta dello sviluppo di sport da combattimento (come la lotta, la boxe, ecc) durante il “ventennio”. Ma non è questa la differenza più importante rispetto alle realtà più “provinciali”, la differenza maggiore sta nel fatto che furono attività propugnate e praticate dall’elite della società di allora che cercavano gloria nella sfida fra realtà cittadine importanti. Le realtà cosìdette “provinciali” furono fondate, praticate e, cosa non di poco conto, adottate dall’intera comunità nel quale erano nate. Voglio dire: in queste seconde realtà lo sport del rugby divenne veramente “popolare” e coinvolse tutte le fasce sociali di queste comunità. …. Il discorso sarebbe lungo e articolato, ripeto da farsi a quattrocchi, magari ci si vede a un terzo tempo a Roma, su tre trasferte riuscirò a farne almeno una! Ciao buona giornata.
da appassionato tutti dobbiamo ringraziare che ha dato qualcosa a San Donà per lo sport tutto .
A san Donà al 30à torneo per under 8/10/12/14 anche la società calcio San Donà a messo a disposizione struttere persone e campi a cui sempre va un sentito Grazie.
Ora si aspetta il 4 campo di gioco per permetterte di usufruire in modo adeguato dei Educatri che la società mette a dispozione dei giovani del circondario.
Un plauso alla Rugby Capitolina con il suo progetto di aumentare la conoscenza di questo meraviglioso sport in altre due nuove strutture solo per il minirugby.
Stanno coinvolgendo vecchi gicatori o pensionati e hanno creato una struttura di 70 persone solo per fare questo lavoro con i ragazzi.
Credo che tutti noi abbiamo da imparare da questa giovane
società romana molto ben guidata .
@cucu, te sà massa robe anca no vere par no essar da San Donà.
varda poppy che se tachén parlàr cussì no ne capisse pì nissuni…
magari l’é uno che’l speréa de vegnér zogàr drio el piave e invezze i jà tolt su qualchedun de foresto al posto suo… o, pì fazzie, che’l zoghéa co’ i nostri e che i lo à dat via… fa tì chi che podarìe essa…
Se ven capio!
vabbè…l’importante è che vi siate capiti…
-illudere i giovani con falsi semiprofessionalismi? Vero. Approvò in pieno. Il rugby non è’ più quello di 10 20 anni fa. Approvò in pieno. Preferisco che i ragazzi si impegnino con lo studio per crearsi un futuro.
-meglio pagar poco piuttosto che non pagare? Anche quello verissimo. Non so come sia stata l ultima situazione sandonatese ma non ho mai sentito di ritardi o altro.
-la storia di San dona, e tutti i suoi trascorsi, ecc ecc e chi più ne ha più ne metta?.. Vero. Grandi anni quelli, e che squadra!
Ma e’ storia vecchia! Son passati 30 anni e gran parte della gente ancora rimane attaccata a quella storia.
Giustissimo onorare i ricordi e le vecchie battaglie, ma dopo un po’ bisogna guardare avanti.
-il mio giudizio che nessuno di voi ha ancora capito non volgeva contro San dona. Ma volevo solo alzare una questione a favore dei vostri ragazzi. Che hanno fatto due stagioni meravigliose ed (essendo locali o limitrofi) non vengono valorizzati a dispetto di qualche straniero che arriva da voi a settembre e vola via a maggio.
Arrivederci
Capisco il tuo discorso, e il punto nodale resta sempre il medesimo, il domestic italiano non è né carne né pesce. Forse la crisi ha “migliorato” le cose, ovvero, non ci sono più squadre che spuntano dal nulla fatte di 20 oriundi ed equiparati.
A giugno ci sarà il redde rationem, se si continuerà con il pro12 una ristrutturazione del domestic, soprattutto della A, sarà indifferibile. Se il pro12 non vedrà più italiane al via, bisognerà pensare a un campionato italiano minimamente competitivo, e sarà dura, pensando all’esodo di giocatori di primo livello verso l’estero.
condivido, infatti non fare più il Pro 12 per noi sarebbe un problema enorme, sotto ogni punto di vista, tuttavia sono fiducioso in un rinnovo, le speranze di Gavazzi sui tanti progetti auspicati per una nuova era celtica non mi sembravano così tanto vane…il problema sulla ristrutturazione di Eccellenza ed A è che al momento non si sente nessuna voce, cioè è certo che il massimo campionato italiano sarà a 10 (e non meno), ma su una nuovo assetto della serie cadetta non si dice nulla e, credo, che non ci siano molte intenzioni di cambiamento al riguardo…
Ma come, non dovevamo spezzare le reni ai perfidi celtici e adesso siam qui a pigolare che magari ci fan fuori?
“Come Fir chiederemo la permanenza delle nostre due attuali rappresentanti. In futuro puntiamo a inserirne una terza, che avrà base a Roma. (…) Stiamo cercando di recuperare anche i 3 milioni di tassa di iscrizione, secondo me ingiustamente versati. Su questo saremo inflessibili, con il board, non vogliamo finanziare i concorrenti.”
http://www.onrugby.it/2013/02/11/benettonfir-parla-gavazzi-equilibrio-finanziario-dal-2014/
🙂