Marco Pastonesi ci racconta storie e aneddoti legati a una figura criticata e imprescindibile. A partire dal tardo XIX secolo…
Fare l’arbitro di rugby, un vero lavoraccio
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La Rugby World Cup 1995 raccontata da Marco Pastonesi
Terzo appuntamento con le letture tratte dal libro "Ovalia. Dizionario erotico del rugby"
Ottimo articolo! Rendiamo onore a una figura sempre più maltrattata senza la quale non si potrebbe giocare, perché a rugby l’arbitro è pienamente un attore del gioco. E ultimamente una delle tante cose che dovrebbero distinguere il nostro meraviglioso sport, il concetto di “rispetto” va perdendosi, si veda il caso della finale e degli insulti a Barnes…
Ok il rispetto. Ci mancherebbe. Tuttavia sulla competenza c’è da lavorare, molto.
Anche sull’applicazione delle regole, sui metri di giudizio, sulle priorità. Più si alza i livello e la posta in gioco, più da fastidio vedere risultati condizionati dagli arbitraggi.
si potrebbe anche ribaltare il concetto, da fastidio vedere arbitraggi condizionati dal risultato… forse dovremmo tutti fare un passo indietro, nella stagrande maggioranza dei casi l’arbitraggio è un fattore oggettivo, come la situazione metereologica o le condizioni del campo, sta all’intelligenza di tutti gli attori (arbitri e giocatori in primis, ma anche tecnici, dirigenti e pubblico) non soggettivizzarlo troppo… poi è chiaro che l’errore ci sta, (di dolo non parliamone neanche, sarebbe veramente fuori luogo), ma sono situazioni limite e limitate…
Bello! Prima o poi ci farai un libro?
Mi ricorderò fino a che campo il mio primo torneo internazionale. Bingham Cup a Manchester nel 2012. Gioco con i Francesi del Lione contro I ragazzi di Montreal.
A metà del primo tempo mi arriva la palla sulla lina di scrimmage, vedo un buchino, mi catapulto dentro.
L’arbitro fa un passo leggermente di lato e si trova sulla mia linea… Lo mando a rotolare due metri più in la. Tutti si fermano, guardano l’arbitro in terra e poi guardano me. Metto la palla a terra di fronte all’arbitro che si alza e pigolo “I’m sorry…”
Lui fa un sorrisone, alza il braccio e fa “Scusate per l’iterruzione gentlemen, mischia qui, introduzione Montreal e, per informazione di tutti, io sono quello con la maglietta bianca.”
Un signOre.
l’arbitro del rugby: la soluzione di un equazione impossibile ai più.