Treviso, Roma, le franchigie: così parlò Luciano Benetton

Un incontro per programmare il futuro del club. Che, almeno per i prossimi 4-5 anni, sarà sempre targato Treviso

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Luc@ 3 Aprile 2013, 09:22

    Ottimo. Se la priorità è quella di coprire la gradinata, allora per il prossimo quadriennio ci sarà da divertirsi.
    Luciano è un uomo di mondo e credo che non si scandalizzerebbe se gli chiedessero di spostarsi a Roma. Ma non è nemmeno stupido da andare allo sbaraglio. Dovranno essere gli altri a lavorare per rendere appetibile Roma a Benetton, non viceversa.
    Perchè mai dovrebbe lasciare Treviso se il giocattolo sta funzionando su tutti gli aspetti.
    Io credo che nel prossimo quadriennio si punterà a programmare per raggiungere i play-off in CL e il passaggio del turno in HC. E non mi scandalizzerei se alcune partite di HC verranno giocate a Padova dove ci sono 9000 posti coperti. In tal senso credo che ci saranno sforzi per coinvolgere maggiormente Padova e Mogliano.

  2. steve 3 Aprile 2013, 09:26

    Ma se dovesse essere, il nome della squadra quale sara? Benetton Treviso che gioca a Roma? o Benetton Roma? Boh…

  3. Maxwell 3 Aprile 2013, 09:56

    Mi sembra di aver capito che finalmente per almeno i prossimi 3 anni non leggerò più i posts in qualsiasi topic dei Benetton che dismettono,vendono o mollano.

    • Luc@ 3 Aprile 2013, 10:33

      ne sei così sicuro?
      Il blog, la rete è una gran bella cosa, ma scommetto che se io metto una voce del tutto inventata in questo blog, smuovo tutte le testate giornalistiche di mezza europa.
      Vuoi che faccio una prova?

      • tergestum 3 Aprile 2013, 11:25

        Mah, per uno che ha dismesso il basket e la pallavolo senza tanti giri di parole, mi sembrano parole significative e un bell’avviso agli amministratori della Marca

    • mezeena10 3 Aprile 2013, 22:01

      quotone maxwell, manca solo lo dicano in arabo!!!

  4. Rabbidaniel 3 Aprile 2013, 12:14

    La copertura delle gradinate sarebbe cosa molto gradita.

    • marcoV 3 Aprile 2013, 12:43

      quoto! l’altra sera, nonostante il diluvio e l’avversario che non è certo imbottito di star, tanta gente anche in gradinata e in tribuna coperta manco un cm libero (all’asciutto) dove appoggiare il culo!

      • pappas71 3 Aprile 2013, 13:20

        Straquoto! La tribuna coperta sabato erano inutilizzabile per un buon 30%..
        Le gradinate vanno coperte e ampliate visto che spazio ce n’è. Anche il cemento va ripreso, adesso è una grattugia..
        Speriamo che il buon Genty o chi verrà non se ne dimentichino. A Treviso c’è rimasto solo il rugby.. e il prosecco bon 😉

  5. Gianangelo 3 Aprile 2013, 12:57

    Leggo questo articolo e mi sembra di sognare: uno parla di sogni, malsani secondo me, e gli altri lo accarezzano, in altri tempi quella di Gavazzi sarebbe stata presa come un imperdonabile ingerenza. E’ evidente che il presidente ha dato a Treviso la possibilità di muoversi con una certa libertà nella gestione dell’avventura celtica.

  6. crosby 3 Aprile 2013, 13:28

    Se lo stadio di Treviso venisse potenziato con ampliamento e copertura tribuna scoperta diventerebbe un vero stadio di rugby.
    10.000 spettatori seduti e coperti sarebbero già un progetto più che un sogno.
    Roma pecca di tutto. Non ha strutture e campi dedicati al rugby eccezion fatta per il Tre Fontane e l’Acquacetosa. Ma entrambi richiedono spogliatoi nuovi, tribune coperte e campi di allenamento oltre alla club house.
    Per questo Roma rimarrà un bel sogno.
    Fra 5 anni vedo ancora in Celtic sia la Benetton a Treviso (il rinnovo del contratto per altri 4 anni e’ alle porte) sia le Zebre.
    Sulle seconde può accadere di tutto: spostamento base da Parma a Calvisano con la scusa che a Parma si accentreranno tutte le accademie, partite itineranti tra Parma Brescia e Milano, etc…

  7. andrease 4 Aprile 2013, 01:45

    Presidente Gavazzi, la sua è stata una sparata (anche se la parola che penso finisce sempre in “ata”, ma non è questa…)!
    E Benetton da signore l’ha ribaltata in complimento.
    Portare la Benetton a Roma sarebbe come dire a Montezuma “porta la Ferrari a Roma!”.
    Treviso e Maranello sono qualcosa di più che 2 città sedi di grandi squadre.
    Le squadre e il tessuto sociale locale sono cresciuti insieme creando un amalgama che funziona perchè le radici sono le stesse.
    A nessuno verrebbe in mente di spostare il Barbaresco a Frascati o il Brunello di Montalcino a Bolzano…
    E stiamo anche qui a parlarne… Gavazzi dovrebbe avere cose molto più importanti a cui pensare, credo…

    • Stefo 4 Aprile 2013, 09:59

      Quoto sopratttutto questa frase: “Le squadre e il tessuto sociale locale sono cresciuti insieme creando un amalgama che funziona perchè le radici sono le stesse.”
      Molti si sono sperticati in analisi finanziarie sugli interessi della famiglia Benetton (ad iniziare da Gavazzi), di potenziale ritorno economico di uno spostamento a Roma (potenziale e’ bene sottolinearlo) ecc ecc ma ben in pochi hanno pensato al legame che esiste tra club-squadra-territorio che e’ importantissimo e che rappresenta il nocciolo della filosofia Benetton…prendere e spostare una squadra in altra citta’ non sgnifica come molti affermano un successo garantito e sicuro, al di la’ del pubblico la squadra potrebbe perdere parte della sua identita’ che non e’ per forza trasferibile da Treviso a Roma, quel qualcosa di unico che e’ il legame con il proprio territorio. Un club radicato quasi sempre si rifa al territorio che rappresenta come mentalita’…un club spesso nel suo “io” e’ chi rappresenta…ci sono cose che vanno ben al di la’ della analisi economiche e finanziarie.

  8. darios16 9 Aprile 2013, 17:16

    adesso a Gavazzi va bene anche treviso?Ma dove sono finiti i rimbrotti dopo la campagna elettorale di Zatta?
    E proprio vero come si dice a treviso
    “certa xente no sa ne parlar ne tasar”
    Certa gente non sa ne parlare ne tacere,ma almeno un po di decenza non farebbe male…..

  9. darios16 9 Aprile 2013, 17:17

    Sarebbe come portare munster a dublino
    Una truffa

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