Galles, ormai tra “regions” e federazione gallese è guerra aperta

Il “caso George North” porta definitivamente alla luce un conflitto profondo tra le anime del rugby gallese

COMMENTI DEI LETTORI
  1. tergestum 1 Aprile 2013, 11:01

    Non sarà mica che il problema di Gavazzi, milioni di euro si o no- 3a franchigia, si risolva da solo con l’mplosione del torneo celtico?

  2. gsp 1 Aprile 2013, 12:40

    La WRU voleva offrire un contratto da 250.000 a north. Ma e’ emerso che ci sarebbe un accordo firmato tra le regioni per non schierare nessun giocatore con contratto WRU.

    C’e’ anche un’altra critica feroce che ha fatto la WRU. Loro sono contrarina che si vendano i giocatori il cui contratto non e’ finito ancora e quindi vendendone quello che nel calcio si chiamerebbe ‘cartellino’. Sembra che gia’ l’anno scorso gli scarlets abbiano offerto north in francia a sua insaputa.

    Gli scarlets non stanno facendo niente di male per un club privato. Ma tutto torna al solito problema. Sono e possono comportarsi da club privato in un contesto dove rappresentano la WRU e sono cmq solidamente finanziati dalla WRU e senza WRU fallirebbero domani?

  3. Katmandu 1 Aprile 2013, 13:00

    Mi da sempre più fastidio vedere che la “politica”, nel senso più brutto del temine, metta sempre più in crisi un sistema che quanto a “produzione” di giocatori e allenatori di alto livello ha poco da invidiare a molti paesi nel mondo di ovalia
    Un sistema vincente che ha portato gli ospriz a vincere CL i blues arrivare in finale di coppa con gli scarlets che son rimasti fuori dai PO negli ultimi anni per i punti lasciati a TV
    E questo si riflette anche in nazionale, avere giocatori pronti e soprattutto con una mentalità vincente é merito in primis dei club e rompere definitivamente un meccanismo che pare aver superato la “crisi sportiva” dovuta alla costruzione del millenium mi pare una cavolata

    • gsp 1 Aprile 2013, 13:47

      Si, e le accademie chi le paga?

      @kat, ridurre tutto alla politica e’ riduttivo e non aiuta a capire. Ci sono interessi divergenti rispetto ai quali va trovato un equilibrio. Senza dimenticare, come nel caso italiano, che se si e’ arrivati alle regioni ed alla Cl e’ perche’ i campionati nazionali non erano di valore e le societa’ da sole non ce la facevano ieri e non ce la frebbero oggi.

      • Katmandu 1 Aprile 2013, 14:30

        Ok gps sicuro la federazione caccia i soldi per la formazione ma se sei un club e iniziano a metterti paletti abbastanza stretti senza limiti insomma se fossi una franchigia mi danno dei soldini utili alla mia sopravvivenza ma iniziano a comandare in lungo e in largo mi sembra un esagerazione, ci vuole un equilibrio
        Facciamo un esempio un parente stretto ti da dei soldini per costruirti la casa e poi inizia a sceglierti i mobili e appende i quadri e si incaxxa pure se non ti piacciono
        Ok mi hai aiutato ma se ti sei offerto di darmi i soldi poi non rompermi le scatole sulla mobilia

        • gsp 1 Aprile 2013, 22:55

          Kat, infatti per quello dico che ci vuole equilirio.

          pero’ volevo precisare una cosa. le regioni non sono in buone acque dal punto di vista finanziario ed hanno bisogno di aiuto immediato. non e’ una situazione per cui si possa pensare che le cose vanno bene cosi’ come stanno e quindi non c’e’ bisogno di ntervento. certo c’e’ d capire quale intervento.

  4. Stefo 1 Aprile 2013, 13:13

    I problemi in Galles sono enormi e la spaccatura tra le parti diventa sempre piu’ grossa…la risposta congiunta che le 4 regioni hanno dato a certe esternazioni negli ultimo giorni provenienti dalla WRU e’ abbastanza forte. Entrambe le aprti stanno tirando sempre di piu’ la corda ed andando verso una rottura che non aiutera’ nessuno.
    Che i vertici Premier dicano di no per me al momento ci puo’ anche stare non vogliono venir visti come coloro che provocano il problema ma che nella loro testa non ci sia l’idea di prendere le gallesi dentro e cosi’ far saltare il banco celtico avrei seri dubbi…sono furbi ed hanno pazienza sanno che loro hanno dei soldi che la CL non avra’ mai e aspettano che siano le 4 regioni a fare tutto…unico problema nella loro strada potrebbe essere la IRB che non vedrebbe di buon occhio la morte del campionato celtico.

  5. Stefo 1 Aprile 2013, 13:39

    Comunque per quanto puo’ contare la mia opinione penso che se si andasse verso un campionato delle isole britanniche sul modello del SR a conference con un qualche sistema di promozione-retrocessione non sarebbe neanche male.

    • Hullalla 1 Aprile 2013, 13:56

      Se la base di partenza fosse la Premiership inglese, tutto il protezionismo delle altre unions dovrebbe cadere… ce la farebbero lo stesso?

    • San Isidro 1 Aprile 2013, 19:31

      Scusa Stefo, non capisco bene la tua proposta…cosa intendi di preciso? Una Pro12 la cui classifica sia suddivisa in conference? Non sarebbe male, però Galles e Irlanda di franchigie ne hanno quattro ciascuna rispetto a Scozia e Italia…oppure un intero campionato britannico suddiviso in conference, quindi inclusi i club della Premiership con Italia fuori? Solo per curiosità…

      • Stefo 1 Aprile 2013, 19:42

        @ San
        torno un po’ indietro: io e’ un po’ che reputo che la CL sia in enorme difficolta’ e non so quanto riuscira’ ad andare avanti…penso che l’attaco anglo-francese gia’ in HC sia solo l’inizio di una volonta’ delle due union piu’ grandi di riprendersi centralita’ di potere in Europa fagocitandosi le 3 celtiche che essendo piccole sono economicamente fragili.
        Ovviamente non possono bruciarle nel senso che la IRB comunque non lo permettera’ mai ma gli Inglesi potrebbero inglobare le 3 celtiche (non credo l’Italia) in un campionato delle isole britanniche piu’ vicino al SR per struttura.

        • San Isidro 2 Aprile 2013, 01:52

          Stefo, temo che la tua analisi sia molto veritiera…è vero che la CL sia in difficoltà e concordo anche sul fatto che quello della HC sia solo uno dei primi passi per acquisire più potere da parte dell’asse anglo-francese (comunque sembra così strano che due federazioni così rivali, in termini storici e di tradizioni, siano così unite su determinati punti)…io penso che passerà ancora qualche anno prima di uno stravolgimento così radicale in Europa, almeno sul piano celtico la prossima stagione(che chiude il primo quadriennio italiano nell’era celtica) non ci saranno variazioni, e penso anche nel successivo quadriennio, probabilmente dopo, se le cose continueranno così, lo scenario che hai proposto sicuramente non sarà di difficile creazione…

  6. And 1 Aprile 2013, 14:30

    Il rugby regionale gallese è in crisi..a me ha colpito che in una Paese dove è considerato “sport nazionale” il calcio fa più del doppio di affluenza media sia a Swansea che a Cardiff. Il Cardiff City ( seconda divisione di calcio) fa il triplo degli spettatori medi del Cardiff Blues! Fa tristezza vedere questi stadi vuoti mentre il Millennium è sold out sempre. Sarà anche la crisi ma c’è un rallentamento del rugby evidente

    • gsp 1 Aprile 2013, 23:04

      and, di sicuro swansea in serie A e Cardiff in serie B portano concorrenza.

      il problema gallese per certi versi e’ che le squadre in realta’ rappresentano poco le regione per cui poca gente ci va. e pochi si sentono incentivati a seguire la squadra.

      ma c’e’ anche un problema logistico. in una regione tutto sommato non piccola hai concentrato una squadra ogni 30 km, se non meno. adesso e’ vero che per larga parte il galles e’ poco abitato, ma newport a cardiff sono 10 minuti di treno. e’ assurdo che non ci si una squadra nel nord.

      • San Isidro 2 Aprile 2013, 02:26

        @gsp, penso che tu lo sappia, ma in Galles il rugby è molto radicato e diffuso nel sud (come lo è anche in Francia, e diciamo pure in Scozia, visto che dopo Edimburgo e Glasgow, la zona dei Borders è molto prolifica), quindi è normale che ci siano così tante squadre in quell’area, considerando anche che parliamo di una zona molto abitata…se non vado errato in Galles ci sono circa dodici/tredici divisioni di club per quel che riguarda il domestic rugby, e quindi ci sono squadre che provengono da tutto il Paese, ma qualitativamente parlando, e anche in termini di tradizioni, il sud rimane sempre l’area più fertile…ad esempio gli Ospreys rappresentano solo tre contee del sud del Galles (due di queste sono proprio Neath e Swansea), a rappresentare il centro e il nord del Paese ci hanno pensato i Blues e gli Scarlets, infatti queste due franchigie, oltre alle loro aree specifiche hanno un vasto bacino da cui attingere…dunque i Blues rappresentano anche una parte del Galles centrale (la parte meridionale della lunga contea di Powys, che confina ad est con l’Inghilterra), mentre gli Scarlets sono la franchigia gallese più vasta perchè, oltre al sud-ovest (dove c’è appunto Llanelli) rappresentano il resto del centro del Galles e tutta la parte settentrionale, quindi a nord, “in teoria” dovrebbero tifare Scarlets (al pub dove seguo le partite qui a Roma, c’è un gallese, residente in Italia da anni, che è originario del nord del suo Paese, ebbene lui tifa Ospreys!)…il nord comunque rimane la zona meno fertile dal punto di vista ovale, quindi è normale che non abbia espresso in questi anni una sua franchigia (anche il primo anno di CL i Celtic Warriors, la quinta franchigia gallese che poi fallì, erano del sud perchè se non erro avevano base a Pontypridd)…comunque penso che la WRU stia promuovendo molto il rugby da quelle parti, non è un caso, a mio avviso, che le partite della nazionale gallese u.20 si svolgano spesso a Colwyn Bay, agli antipodi delle aree del rugby che conta, e nello stesso posto a Novembre scorso si sono svolti i TM meno importanti della finestra internazionale (quelli tra USA, Canada, Giappone, Samoa e Tonga)…

        • mezeena10 2 Aprile 2013, 10:26

          concordo san, il galles del nord è molto piu calciofilo essendo a un tiro di schioppo da manchester e liverpool..
          probabilmente conosco l’unico gallese che non sa giocare a rugby e viene infatti da holywell! terra di confine!

        • gsp 2 Aprile 2013, 11:33

          @san, tutto vero. ma il problema rappresentanza esiste. molti lo adducono come causa delle basse presenze allo stadio. e c’e’ da parte anche dei telecronisti sempre di chiamare le squadre gallesi come regioni invece che citta’ (Cardiff Blues vs Cardiff ad es,. proprio perche’ non e’ la squadra di Cardiff ma quella della regione).

          il problema geografico rimane. nel sud sono troppo vicine per avere un bacino vero e proprio lungo la costa (soprattutto Cardiff e Newport). pero’ poi la regione degli scarlets si trova trovare a rappresentare un’area dove per arrivarci ci vogliono 4 ore di macchina e 6 di mezzi pubblici.

          • Katmandu 2 Aprile 2013, 12:27

            Non vorrei dire una caxxabubbolata ma da quanto ne so io cardiff è una stand alone e rappresenta solo la città senza rappresentare nessun accrocchio di regioni o pseudo franchigia come potrebbe essere per i dragons e ospriz

          • San Isidro 2 Aprile 2013, 14:17

            no Kat, i Blues sono una franchigia territoriale vera e propria…essi rapprsentano, oltre ai territori della capitale, una parte del sud del Galles, compresa l’area di Pontypridd, e una parte del centro (la parte meridionale della lunga contea di Powys, che confina ad est con l’Inghilterra), dopo gli Scarlets sono la franchigia gallese più estesa…
            riporto da fonte ufficiale:
            “Cardiff Blues are responsible for developing rugby union in the city of Cardiff, Vale of Glamorgan, Rhondda Cynon Taf, Merthyr Tydfil and south Powys”

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