Aperture, stranieri, diritti tv, eredità dondiane: un ricco pranzo ovale

Alfredo Gavazzi e Jacques Brunel hanno incontrato la stampa Milano e hanno affrontato i temi del movimento a 360°. E senza tirarsi indietro

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Rabbidaniel 27 Marzo 2013, 17:29

    “Dobbiamo andare a pescare giovani nelle isole del Pacifico e farli crescere da noi”. Chiaramente non è una cosa che pensa solo Gavazzi, anzi, è un tipo di pesca sportiva molto praticato in altri paesi. Ma a me, scusate, fa un po’ schifo.

    • Pesso 27 Marzo 2013, 17:39

      Tra le tante cose dette, questa è quella che proprio non mi piace! Certo, se fosse davvero una soluzione temporanea in attesa di sistemare i problemi del nostro movimento potrei anche quasi quasi starci…ma conoscendo l’Italia e gli italiani ho paura che potrebbe diventare la prassi…

      • kinky 27 Marzo 2013, 18:31

        anche a me non piace (probabilmente anche a Gavazzi) ma è una regola e la fanno tutti quindi questo punto ci si adegua. Io sono d’accdordo con Gavazzi.

    • San Isidro 27 Marzo 2013, 17:52

      quoto! senso d’identità nazionale pari a zero! prendi un ragazzone da L’Aquila e con tutta la cattiveria che ha in corpo, tipica del sano carattere abruzzese, vedi come ti sdraia un isolano! ma no solo aquilano, sai quanti ragazzi italiani se fatti ben crescere possono arrivare a grandi livelli!! cioè con tutti i poli rugbystici che abbiamo in Italia dobbiamo andare a Nuku’alofa per prendere i giocatori???? Gavazzi basta che scenda sotto casa e vada al San Michele per vedere quanti ragazzi con qualità possono emergere…se proprio vogliamo pescare oriundi andiamo in Argentina, dove il 60% della popolazione ha almeno un discendente italiano e ci sarebbe anche un legame di sangue molto forte con noi, nonchè una piena di identificazione culturale…non a caso la maggior parte dei nostri oriundi viene dall’Argentina…ma prendere giocatori isolani è proprio una gran cavolata? in tutto questo discorso massimo rispetto comunque per Vosawai che alla fine per tutti gli anni che ha giocato a Parma lo potevano fare pure sindaco…

      • San Isidro 27 Marzo 2013, 17:55

        ah, poi dice che c’è un gap fisico notevole!!!! beh, vabbè ai nostri gli fai fare un pò di palestra, anzichè andare a prendere giocatori a Lautoka e Pago Pago…

      • Rabbidaniel 27 Marzo 2013, 18:05

        Aldilà dell’attenzione al proprio vivaio, è proprio la politica da avvoltoio che mi dà il voltastomaco, vale a dire approfittare delle situazioni di difficoltà delle persone per “rubarle” ai loro paesi di origine. Li equipari con le regole dell’IRB, senza preoccuparti che magari non avranno la cittadinanza. Avranno rappresentato l’Italia, ma non diventeranno, probabilmente, cittadini italiani.
        Mi pare una politica di sfruttamento e colonialista in tutte le accezioni peggiori del termine. Se questo è il futuro…

        • frank 28 Marzo 2013, 01:38

          vabbè qua però stiamo ragionando di filosofia, le home unions non mi pare si facciano tutti sti problemi.

          • Unforgiven79 28 Marzo 2013, 18:18

            Ci si lamenta che la rugby union è un circolo troppo esclusivo, in cui la sola Italia ha portato una concreta brezza di novità ed allargamento, e poi si concede ai soliti noti di castrare le Nazionali di media fascia prosciugandole dei migliori. Come fa a crescere il movimento su scala mondiale? L’IRB dovrebbe rivedere le regole, che andavano bene ai tempi e per la natura del British Empire, non piu’ adesso. I giocatori possono certamente emigrare nei club di campionati piu’ ricchi (benissimo), ma poi giochino per la propria Nazionale e la rendano competitiva. Per una volta, il calcio dovrebbe fare da esempio: i brasiliani giocano tutti in Europa, poi però formano una squadra competitiva; gli africani lo stesso e a volte capita che le suonino a Nazionali piu’ blasonate. Ciò crea interesse, anzichè noia.

    • Stefano S. 27 Marzo 2013, 20:34

      ci vuole tecnica……. non sempre questo fisico!!!!! il Giappone sbaglio o ha battuto la Italia u18…oppure i giapponesi sono diventati alti, grossi e pesanti…..

  2. fisico 27 Marzo 2013, 17:38

    Ci sono circa 65,000,000 abitanti in Italia e dobbiamo andare a pescare “fuori casa”???.

    • roky 27 Marzo 2013, 20:54

      A tonga se non sbaglio sono poco più di 100 000 abitanti. Samoa credo qualcosa come 180mila.

  3. Marco89 27 Marzo 2013, 17:43

    Pensate a sistemare il movimento italiano !!!

    • Marco89 27 Marzo 2013, 17:47

      Giocatori eleggibili, Alfredo Gavazzi: “Dobbiamo andare a pescare giovani nelle isole del Pacifico e farli crescere da noi. Questo non vuol dire che non guarderemo in casa nostra, anzi. Però da un punto di vista fisico le nostre giovanili sono in ritardo. Mentre cerchiamo di recuperare questo gap possiamo fare quello che non solo fanno Nuova Zelanda e Australia, ma anche Francia e Inghilterra. I regolamenti li ha fatti l’IRB, non noi, non approfittarne sarebbe stupido”

      Perchè invece non aiuti a risolvere il problema qui in italia, metteteci in condizione di imparare di più , aiutateci a migliorare i nostri giovani ! . la disfatta dell’under 18 e 20 ne è il risultato dopo anni di dittatura dondi !!

  4. lupo 27 Marzo 2013, 18:08

    andare a pescare tecnici “formatori” all’estero mi pare più costruttivo, ma forse sbaglio

  5. dogriccio 27 Marzo 2013, 18:16

    spunti ce ne sono eccome,
    1) convocheremo 5 o 6 che non hanno mai giocato
    chi sono?
    (dico i miei)
    Maestri, Manici, Ferrarini, Cattina, Sarto, Chiesa? non saprei, forse qualcuno in più dall’eccellenza.
    2) se parte il progetto apertura il super campione è merthens (bene)
    3) al progetto apertura parteciperanno 6 o 7 giocatori tra cui non morisi
    (per me saranno)
    Apperley, Menniti-Ippolito, Ambrosini, Iannone, Padovani, Ragusi (e Cipriani?)
    4) pesca sportiva nelle isole, questo è un tema piuttosto controverso, ma è un discorso da affrontare prima o poi visto che lo stanno facendo tutte le altre nazionali.
    non dico che sia giusto o meno, dico soltanto che se è permesso dalle regole dovremmo pensarci.
    che poi un giocatore che arriva in italia a 14-15 anni e si forma nel movimento italiano sia più italiano di uno che si ricorda a 28-30 anni che aveva la nonna da qualche parte nel vecchio stivale, anche questo forse andrebbe considerato.

    • San Isidro 27 Marzo 2013, 18:26

      scusa Dogriccio, ma Cattina è infortunato…tutti gli altri che hai citato per me sono grandi giocatori, ma è ancora troppo presto per la nazionale…poi Chiesa, al momento, non ce lo vedo proprio ai quei livelli…per me si dovrebbe ripuntare su i convocati al 6N che però non hanno giocato vale a dire Iannone, Morisi e Buso…in prima linea io sperimenterei gente come Muccignat, Andrea De Marchi e Redolfini, che hanno tutte le qualità, e come tallonatore anche Sbaraglini al posto di Giazzon…azzardo nel dire che, solo per provare, al tour vorrei vedere Di Bernardo

      • dogriccio 27 Marzo 2013, 18:31

        no, forse non mi sono spiegato.
        non ho messo chi vorrei io, ma quelli che mi sembrano più probabilisticamente convocabili tra gli appartenenti al gruppo di “senza caps”.

    • Da 28 Marzo 2013, 12:25

      Cipriani ha già giocato con la nazionale dell’Inghilterra e non può essere eleggibile per l’Italia.

  6. Maxwell 27 Marzo 2013, 18:37

    1)A me pare che questo signore sia in gamba.
    2)La pesca sportiva nel pacifico è oggettivamente una stronzata, ma tutti gli altri punti mi trovano d’accordo.
    3) Sig. Gavazzi, per cortesia, prenda “Maps.google” e digiti S.Giuliano Milanese e allarghi di poco il raggio…. troverà, oltre alla suddetta cittadina, S.Donato Milanese e Peschiera Borromeo. Poi vada su Wikipedia e consideri il numero di abitanti…. arriverà ( casualmente) alla cifra di circa 83.000 abitanti. Orbene, tre città che a Milano sono considerati paesini hanno la capacità demografica del capoluogo del Veneto ( rugbistico, non geografico). Troverà anche istruttivo sapere che ci sono almeno 14 campi di calcio tra società e oratori e non c’è neanche 1 ( uno solo!) campo di rugby.
    Ci sono tanti “nuovi italiani”, bambini e ragazzi che hanno “fame”, che non hanno le playstation ma “voglia”.
    Non parliamo poi di Milano città, dove i bambini devono fare i turni.
    E vogliamo parlare di una zona est di Milano chiamata “Martesana”? 400.000 abitanti, 2 campi da rugby… Cernusco sul Naviglio e Cologno Monzese.
    E vogliamo parlare che ( FINALMENTE ) per tanti bambini e ragazzi il rugby comincia ad essere il PRIMO sport che VORREBBERO praticare?

    Mi creda….. non è necessario andare a prendere dei bambini nel Pacifico, anche se probabilmente costano meno.
    Cominciamo invece a parlare delle accademie interne e di corsi per educatori e allenatori giovanili……….

    • Maxwell 27 Marzo 2013, 18:38

      … e di strutture….

    • Lubix 27 Marzo 2013, 22:43

      io sono di San Donato e ti quoto al 101%!!!!!

    • bearflag 28 Marzo 2013, 09:56

      Stra-quotone per Maxwell!… è sconcertante che una città come Milano (quasi 1.500.000 abitanti, senza contare l’hinterland) debba accontentarsi dei pochi stadi di rugby che ha citato Max (a cui si aggingono SOLTANTO l’Arena, il Giuriati, eventualmente il Vigorelli e 2/3 poci altri…)
      Penso a realtà cittadine come ASR, Gran, Chicken, CUS: con i soldi e le infrastrutture che hanno a disposizione, la loro classifica si può tranquillamente “equiparare” alla vittoria di una HC (ok, l’ho sparata grossa, ma è giusto per farmi capire… 🙂 )
      Penso al pienone che ho visto all’Arena durante tutte la manifestazioni “Rugby nei parchi” e alle facce (bambini-bambini, padri-bambinoni-ex-rugbysti troppo cresciuti, madri varie) di quelli che c’erano…
      Penso che nella classe di mi figlia (9 anni) su una dozzina di maschietti, più della metà di loro vorrebbero praticare il rugby e invidiano quel paio di loro compagni i cui genitori hanno la possibilità di “scarrozzarli” ad allenamenti, partite, ecc. … (quanti viaggi da piazza Duomo al Giuriati – solo per dirne uno a caso – ci pagheremmo con un solo biglietto per, che so, Tonga?!)

  7. kinky 27 Marzo 2013, 18:38

    Facciamo un toto-giocatori di Giugno. Secondo Brunel me considera per nuovi giocatori anche gli uncupped quindi: Esposito, Sarto, Ambrosini, Di Bernardo Ferrarini, Maistri, Muccignat non di più altrimenti snatura la nazionale perchè comunque a Giugno le squadre sono Sud Africa, Samoa e Scozia e richiamo poi delle imbarcate clamorose!!

    • San Isidro 27 Marzo 2013, 18:43

      kinky di quelli che hai detto, secondo me, solo Muccignat e Di Bernardo si possono portare…gli altri sono ancora troppo giovani e con poca esperienza ad alto livello, l’unica eccezione potrebbe essere Ferrarini, ma per me è ancora presto…per tutti questi aspetterei il 2014…

      • Luc@ 27 Marzo 2013, 19:11

        No no altro che giovani. Nelle novità ci saranno, a mio avviso, Esposito, Campagnaro Maistri. Probabilmente vedremo qualche giovane pilone che gioca all’estero.

        • San Isidro 27 Marzo 2013, 19:31

          Secondo me Esposito lo vedremo in azzurro dal 6N 2014, questi ragazzi prima di indossare la maglia azzurra devono fare esperienza di club, ok che hanno fatto il 6N u.20, ma per la nazionale maggiore bisogna pazientare…come fai a portare Campagnaro che a Treviso a fatto 0 minuti?? Maistri ancora è troppo presto…su quelli che giocano all’estero, Staibano è fuori forma, se Romano e D’Apice facessero più minutaggio in Premiership avrebbero un’opportunità…

  8. osservatore 27 Marzo 2013, 18:56

    riporto quello che ho risposto a 6 nazioni all’altra pagina:6 nazioni cerco di spiegarti come avvengono le selezioni dei ragazzi per l’ingresso in accademia:premesso che tutti i vari selezionatori regionali , selezionatori ASA e responsabili di accademie è tutta gente che ,chi ha giocato ,ha giocato 20-30 anni fa e per di piu’ quasi tutti a pilone o seconda linea,gia questo ci dice la loro conoscenza tecnica del rugby a 360 gradi,molti altri selezionatori invece non hanno mai giocato a rugby,ma sono stati nominati in fir con sistemi all’italiana maniera(cencelli),altri invece, hanno fatto al massimo il video analist in qualche squadra di club prima di essere nominati comitatin regionali,altri ancora hanno giocato fino alle giovanili e poi con il soliti sistemi gli sono stati dati incarichi in federazione,beninteso che sono tutti certificati con i brevetti previsti,detto questo gia si capisce la formazione tecnica fisica dei ragazzi, passiamo ora alle selezioni.Se noi vediamo i selezionati sono nel migliore dei casi la meta’ selezionati nelle under 16 elite e meta’ nelle under 16 regionale,per capire il livello basta,dire che l’ultima squadra elite’ di una qualsiasi regione rifila 70 punti alla prima del torneo regionale di quella regione,quindi questi luminari selezionatori del rugby sopraenunciati nemmeno si pongono il problema che un ragazzo che fa grandi giocate in regionale in campionato elitè non riesce nemmeno a capire abc di quelle giocate perchè in elite’ il ritmo ,l’esecuzione e i fondamentali sono nettamente superiori al campionato regionale,ma continuano a selezionare ancora in regionale,per poi scoprire che il 60 per cento dei selezionati sono figli o nipoti di ex giocatori,senza entrare in magagne di vario genere ,quindi poi i ragazzi meritevoli non selezionati a spese di quelli sopra descritti,si demoralizzano ,ed a 20 anni se non hanno smesso prima si ritrovano con un rendimento 30 a fronte di un rendimento 100 che avrebbero potuto ottenere se fossero stati selezionati ,ed i selezionati a 20 anni hanno un rendimento 70 con i risultati che vediamo,questa è la situazione,secondo me se vogliamo provare a cambiare questo stato di cosedovremo inondare la f.i.r. di mail con mail di indignazione e sdegno affinchè nella stanza dei bottoni si mettano a pensare alla referenzialita’ del rugby italiano ,questo per il bene del rugby ,grazie.

    • mike 27 Marzo 2013, 19:08

      questo mi sembra il tipico commento di chi vede solo la mala fede, ed è anche in malafede. Da dove tiri fuori le statistiche del 60% di “raccomandati”?! e poi i ragazzi non vengono selezionati durante le partite ma (quindi non per le “grandi giocate in regionale”) ma nei raduni e nei festival delle regioni. A 15 anni uno può essere bravo e avere delle grandi potenzialità anche se non gioca in una squadra di vertice (e se no, vai a vedere da dove provengono i giocatori con i quali l’Argentina ottiene degli ultimi risultati nei mondiali giovanili). C’è tanto da migliorare nel rugby giovanile ma queste accuse di essere “raccomandati” a ragazzi di 15 anni che non giocano in elite mi sembra soltanto uno sputare veleni…

    • mike 27 Marzo 2013, 19:12

      e aggiungo un’altra cosa, come fai a dire l’ultima squadra di elite rifila 70 punti alla prima del torneo regionale?!! ci sono squadre che non sono entrate in elite per sconfitte di misure, magari contro la prima o la seconda…

      • malpensante 27 Marzo 2013, 19:57

        Senza estremizzare, resta il fatto non controvertibile che chi ha un vivaio di buon livello per numeri e qualità, spesso ha una squadra in elite e una in regionale, con relativi e diversi livelli. In regionale ci sono squadre scolastiche, a volte squadre di prima iscrizione. Ammettere che ci sia una profondissima differenza tra elite e regionale non toglie nulla alle eccezioni, certo particolarmente apprezzabili.

    • Hullalla 28 Marzo 2013, 00:09

      Avrai probablimente anche ragione, ma se i ragazzi si demoralizzano e gettano la spugna perche’ non sono stati selezionati “quando volevano loro”, allora forse non sono cosi’ portati per il rugby come vrresti farci credere…

      • 6nazioni 28 Marzo 2013, 11:46

        i ragazzi si demoralizzano vedendo le scelte che fanno i
        grandi selezionatori italiani, visti i risultati TUTTI A CASA

    • 6nazioni 28 Marzo 2013, 11:28

      @osservatore ho letto la tua risposta e sono favorevole alla tua proposta. adesso si capisce perche’ perdiamo CON SAN MARINO.

  9. Stefano S. 27 Marzo 2013, 20:37

    eh si… I giapponesi u18 che ci hanno battuto sono diventati alti possenti e grossi….. ma dai per favore Alfredo

  10. Meridion 27 Marzo 2013, 20:42

    andiamo a prenderli nelle isole!!! Sardegna, Sicilia, Capri, Ischia, vulcano,Elba !!

    • Hullalla 28 Marzo 2013, 00:10

      Alicudi e Filicudi no?

      • Meridion 28 Marzo 2013, 12:37

        haha si e spostiamo le zebre al giglio li facciamo giocare sulla fiancata della concordia cosi sfruttiamo le infrastrutture interne per il pubblico! sarà un pò umido ma ce la si fa! xD

  11. Katmandu 27 Marzo 2013, 21:04

    Intanto vorrei fare gli auguri/ i complimenti a burton che da come é scritto partirà per il galles l’anno prossimo e andrà in uno dei posti più “ovali” del pianeta anche se non ha una squadra competitiva ha dimostrato negli anni di poter competere a questi livelli complimenti!
    Inoltre il progetto apertura bisogna vedere come verrà sviluppato, non vorrei che a forza di chiacchiere non si concluda nulla secondonme sia iannone e morisi sono due centri, mio parere personale, ma se si intende mettere un tutor federale alle costole di alcuni giovani promettenti con stage periodici e allenamenti mirati nel club va bene, ma se chi aderisce al progetto apertura deve avere il ppsto assicurato, proprio no! In un ipotetica lista metterei dentro padovani, menniti, ambrosini, anche odiete e qualche altro giovane e vorrei vedere a un livello più alto anche gente tipo fadalti
    Capitolo equiparati, siamo in un mondo cosmopolita e mi sembra normale che uno tipo balotelli (nome a caso) rappresenti l’italia perché é cresciuto quà ma nel caso avesse voluto rappresentare il paese dei suoi genitori va bene lo stesso, il problema a mio avviso é andare a vedere la nazionale u16 fijiana piuttosto che samonana e portare in italia ragazzi di 15/17 anni per avere ventenni eleggibili! Quello é sbagliato
    Sono convinto che gente come griffen/ philips/ sole per un motivo o per l’altro fa degnamente rappresentato i nostri colori e mi sononsentito rappresentato da persone come loro, ma io taglierei la testa al toro con il passaporto italiano in mano puoi avere la convocazione in nazionale e pazzienza se non potremmo vedere visser, botes il pilone sudafricano “irlandese”, tuilagi etc ma pazzienza bisogna cambiare le regole per tutelare tutti

    • Hullalla 28 Marzo 2013, 00:12

      Secondo me dipende anche dalla volonta’ dei ragazzi: se Iannone si sente di giocare apertura, vale la pena di sostenere questa SUA volonta’ e di dargli una vera possibilita’, se invece la volonta’ di provare all’apertura gli manca…

  12. Stefo 27 Marzo 2013, 21:34

    Tanti spunti da parte di entrambi.

    Gavazzi:
    Ottima per me la cnferma di un TM di alto livello al Sud…San Paolo non sara’ il miglior stadio da rugby ma il Sud merita un grosso TM.
    Progetto apertura: continua ad essere poco chiaro come funzionera’ quindi boh.
    Pro12: non vuol pagare e vuole essere socio paritario…ma gli altri portano contratti TV con determinate cifre e sponsor/partner commerciali alla lega…lui non vuole finanziare gli altri ma vuole che gli altri finanzino lui…
    Equiparati: il fatto che lo facciano anche gli altri e’ verissimo ma gli altri hanno anche sistemi che bene o male producono giocatori d’alto livello con continuita’…mi sembra una scorciatoia per posticipare una revisione di come si formano i giocatori in Italia. Comunque da un punto di vista personale spero che la IRB si svegli e si accorga che di questo passo con le Union dei paesi ricchi che vanno avanti a dire “se lo fa lui perche non dovrei farlo io” si prosciugheranno i vivai delle union povere perdendole in termini di competitivita’…urge una revisione delle regole.
    L’ultimo punto…se devo essere onesto non mi e’ molto chiaro cosa gli si sia domandato…Paolo scusa ma il senso della domanda era perche’ non c’e’ il suo clientelismo/nepotismo?PErche’ non ha messo i suoi fedelissimi nelle posizioni chiave?

    Brunel:
    qualche nuovo era prevedibile anche calcolando l’ eta’ di alcuni giocatori e collegando questo al discorso sull’apertura e’ chiaro che qualcosa di nuovo si potrebbe vedere li’ visto che Brunel come tutti nel blog sa che Orquera-Di Bernardo non possono essere visti come gli unici sul medio-lungo termine…sara’ interessante vedere chi io dubito che Ambrosini col minutaggio limitato che ha avuto sia uno dei possibili ma stiamo a vedere. Totonomi in generale difficile perche’ bisognerebbe prima di tutto capire dove a parte l’apertura Brunel reputa di aver bisogno di vedere qualcosa di diverso e bisognera’ anche vedere se ci saranno infortuni o comunque la scelta di dare un po’ di riposo a qualcuno.

    • Katmandu 27 Marzo 2013, 21:46

      Stefo delle domande serie: ma quanto pesano nell’irb paesi rugbysticamente pesanti ma visti sempre come fihli di un dio minore tipo fiji, samoa, tonga , namibia? E poi l’irb ha veramente biasogno di modificare le regole?
      Le federazioni tipo inghilterra australia su questo non ci marciano parecchio? Secondo te dopo il pareggio/sconfitta della nuova zelanda per mano di un suo “figliolo” scartato dalla selezione per la maglia tutta nera i valori in campo possono cambiare?

      • Stefo 27 Marzo 2013, 22:36

        Kat sicuramente pesano poco nel potere decisionale ma mi domando che giovamento ne ha la IRB nello sviluppo del rugby se anche Samoa o Tonga facessero la fine che tsa facendo Fiji? Chiudere sempre piu’ a 5-6 paesi la vera competizione quando stai cercando di espandere il rugby ha senso? I paesi ci marciano sopra…certo ma perche’ c’e’ un regolamento che permette loro di farlo.

        • Hullalla 28 Marzo 2013, 00:17

          Mah… sinceramente a questa volonta’ di espansione ci credo cosi’ cosi’…
          Si vorra’ forse espandere i mercati ($$$), ma di espandere il numero di nazioni che possono seriamente ambire ad arrivare ai vertici della classifica (ovviamente ai danni di chi e’ gia’ li’ da secoli)….

          • Stefo 28 Marzo 2013, 13:02

            @ hullala se non sale la competizione non coinvolgi i mercati…di vedere gli AB battere 100-0 la Russia non gliene frega niente a nessuno, sarebbero piu’ interessati a vedere la Russia giocarsela…un Mondiale dove l’80% delle partite sono a senso unico ha meno interesse di un Mondiale dove l’80% delle partite sono combattute. Non confondiamo cio’ che una singola Union vuole con cio’ che la IRB vuole.

    • Maxwell 27 Marzo 2013, 22:04

      Puoi chiarirmi meglio come la pensi sui giovani isolani che sperano di essere AB? Quelli che vengono a studiare da 15enni?
      … Senza malizia…. mi pare di ricordare che tutto sommato “scusi” gli AB ma “accusi” ( in senso buono) Fra e Ing.
      Se ho sbagliato o mi ricordo male chiedo scusa in anticipo.

      • Katmandu 27 Marzo 2013, 22:12

        Da che ne so io e l’ho scritto pure nel post sopra se uno che ne so tipo josh sole fatto e formato in sudafrica mai selezionato per il sid africa é giusto, se, si sente di rappresentare l’italia
        La maggior parte dei giocatori nz che ha origini isolane si é fatta e formata in nz e quindi penso sia giusto chegiochino per gli AB e molti samoani e tongani e fijiani sono formati cresciuti e molte volte nati tra australia e nz

        • San Isidro 27 Marzo 2013, 22:19

          scusa Kat, penso che avrai fatto un lapsus, ma Sole si è formato in NZ dove ha giocato in NPC con Waikato…la famiglia è di origini campane…

          • Katmandu 27 Marzo 2013, 22:44

            C…o hai ragggggione l’ho confuso con del fava

          • San Isidro 27 Marzo 2013, 22:46

            ah…ok…

      • Stefo 27 Marzo 2013, 22:54

        @ Maxwell non so se ti riferisci a me: non ho mai scuato gli AB ma iniziamo a fare dele differenze partendo dai movimenti migratori: fijani, samoani e tongani si muovono molto spesso da giovanissimi verso NZ e Aus perche’ i genitori lo fanno per motivi di lavoro non esplicitamente per diventare AB (con le ovvie eccezioni sempre possibili)…siamo in casi diversi come reputo diverso il Tuilagi, il Felatau ecc.

        Cosa ben diversa e’ invece quello che sta avvenendo e sviluppandosi nei paesi europei cioe’ veri e propri scouting system che individuano il ragazzo a 15-16 anni per le accademie europee, contratto di formazione per portarlo via (cosi’ poi a seconda dei paesi vale come formazione propria vedi regole sui JIFF in Francia) con possibile clausola di rinuncia alle chiamate della NAzionale di origine.

        • Rabbidaniel 27 Marzo 2013, 23:58

          D’accordo con te Stefo, ma questo discorso l’avevamo già fatto. Si tratta più di etica che di norme sportive e per me viene prima l’etica della norma sportiva, che in questo caso dovrebbe riadattarsi un minimo a dei realia morali accettabili.

    • San Isidro 27 Marzo 2013, 22:42

      Stefo, secondo me un primo passo sarebbe riportare le condizioni di eleggibilità a 5 anni, come era prima, e non 3…è evidente che molti giocatori ne fanno una questione di comodo, cioè giocano tre stagioni in un determinato Paese per sperare poi di essere convocati con la nazionale di quel Paese, anche se a volte sono le varie federazioni a mettere occhio sui possibili stranieri eleggibili e li portano a giocare in casa propria…diciamo che tre stagioni non sono poche, ma neanche così tante per poter acquisire tutti i diritti da parte di un atleta a giocare con quella nazionale…tornare a cinque non cambierebbe molto forse, ma sarebbe già più saggio…
      quanto al tour di Giugno, sono d’accordo che Di Bernardo non è il futuro, ma almeno in Sud Africa lo proverei, sono curioso…anche perchè oltre ad Orquera non abbiamo molte altre alternative…Ambrosini prima di vedere la maglia azzurra deve almeno farsi un’altra stagione piena a Treviso…

      • Katmandu 27 Marzo 2013, 22:46

        Io darei la maglia solo col passaporto in mano basta!

      • Stefo 27 Marzo 2013, 23:16

        San onestamente una soluzione non ce l’ho…i 5 anni sarebbero un passo avanti?A mio modesto avviso ni. Si perche’ prolunghi il periodo di residenza ecc ma no perche’ con il professionismo ed i soldi si stanno evolvendo i sistemi di scouting e recruitment puntando su giocatori piu giovani.

        Idee cosi’ buttate li’ ma che sono solo abbozzi d’idea: invece che permettere di avere 3 equiparati in campo instaurare un sistema con cui le union registrano alla IRB periodicamente 3-4-5 equiparati d’interesse e questi restano gli equiparati che quella union ha per 1 anno (o anche due)…se poi non li registano piu’ ad un certo punto renderli liberi di poter giocare con la Nazionale d’origine ma se lo fanno non possono rigiocare con la nazionale che li ha equiparati. Estendere che se giochi a livello U20 per Fiji non puoi piu’ rappresentare altre Nazionali.

      • Hullalla 28 Marzo 2013, 00:20

        Io non mi ricordo mica che un tempo ci fosse l’eleggibilita’ dopo cinque anni… magari potrebbe essere un indizio che sono troppo giovane??? Speriamo che sia cosi’…:-)

        • San Isidro 28 Marzo 2013, 00:57

          ciao Hullalla, io ne ho 26, chi è più giovane? comunque mi ricordo che almeno fino alla metà degli anni 2000 era così, se non erro…più che altro mi ricordo questa condizione nei primi Super 10 italiani, dove molti giocatori stranieri potevano essere eleggibili dopo cinque stagioni che giocavano nel nostro campionato o comunque dopo cinque che risiedevano in Italia…mi ricordo con precisione questa regola, che suppongo fosse estesa anche a livello internazionale, ovviamente vado per ricordi, se hai fonti più precise che mi confermano o mi smentiscono fammi sapere…

          • Stefo 28 Marzo 2013, 01:09

            Non internazionalmente adesso che ci penso…il regolamento IRB e’ del 2000 e prima le regole erano anche piu’ soft…ricordiamo Domiguez che aveva gia’ giocato con l’Argentina prima di giocare con l’Italia.

  13. willy 27 Marzo 2013, 22:30

    Wilson di Rovigo e un número 10 ! Ma da quando lasciato Treviso diventato un número 9!!!!!!

  14. Lubix 27 Marzo 2013, 22:40

    Mehrtens? io sarei contentissimo, ma in Nazionale?
    cos’ha: la bisnonna di Benevento?

    • Hullalla 28 Marzo 2013, 00:22

      Non hai capito: Mehrtens farebbe da allenatore specialista per le giovani aperture (o aspiranti tali…)

  15. San Isidro 27 Marzo 2013, 22:45

    Scusate, una domanda: ma Dominguez non potrebbe diventare il tecnico specialista dei calci per la nostra nazionale? Chi meglio di lui?

    • Lubix 27 Marzo 2013, 22:50

      già….
      ma io mi immaginavo lo fosse già, no?
      e se non lo è: PERCHE’ non lo è?

    • Katmandu 27 Marzo 2013, 22:54

      Qui si parla di aperture la mia preferita non calciava quasi mai e ogni volta che calciava c’era da mettersi le mani nei capelli (paperoga larkham) comunque da che ne so io dominguez si é proposto più volte senza risposta
      Dove stà scritto che un apertura deve calciare? E comunque anche dominguez era un signor 10 e sapeva gestire il gioco meravigliosamente

  16. Andrew2022 28 Marzo 2013, 09:22

    Qualcuno mi saprebbe dire dov’è finito Carlo Checchinato?
    Le regole da lui stabilite la scorsa stagione vengono cancellate una ad una da Gavazzi: 3 stranieri in Rabo pro 12 cancellata! Si ritorna a 5 dall’anno prossimo.
    Totale italianità dei giovani da far emergere per il panorama nazionale: Cancellata! si va a pescare nel sud Pacifico.
    Totale italianità degli allenatori delle giovanili e accademie(hanno mandato a casa Green e Doussy):Cancellata! Preso Merthens.
    Poi in eccellenza e serie A, ci sarà ancora l’obbligatorietà di schierare un n10 italiano(Regola introdotta sempre da Checchinato)? Da quello che mi sembra di capire sarà cancellata persino questa.

    Ho la brutta sensazione di una grossa presa di posizione generale Anti-Checchinato da parte del Presidente Federale…..

  17. fracassosandona 28 Marzo 2013, 11:03

    a pesca di isolani: ci andiamo con le caravelle cariche di perline?

    nell’ultimo Tinello di Munari si portava ad esempio Zanni, italianissimo, nato e cresciuto in Italia che, senza fare esperienze all’estero, è riuscito ad imporsi all’attenzione internazionale…
    lo stesso si potrebbe dire anche di Ghiraldini…

    oltre alle doti fisiche occorrono anche quelle caratteriali: o hai voglia di emergere e spirito di sacrificio (cose che mal si conciliano con l’etica media italica) o resterai sempre un campioncino, che tanto avrebbe potuto fare ma che mai si è applicato veramente…

    gli isolani non sono solo più forti fisicamente: hanno l’handling naturale che ti può venire solo se hai in mano il pallone ovale da quando eri bambino e giocavi con gli amici (senza necessariamente far parte di una vera squadra) e la fame di emergere perché sai che il rugby ti può portare oltre a quel ristretto orizzonte che può essere un arcipelago disperso in mezzo all’oceano…

    preferisco le figuracce dei nostri under a successi di una nazionale infarcita di ragazzini isolani sottratti alle famiglie con chissà quali promesse…

  18. 6nazioni 28 Marzo 2013, 11:41

    settore giovanile pulizia completa di tutti i selezionatori non sono CAPACI.
    risultati alla mano ZERO. ultima schifezza fatta sconfitta con i georgiani.
    prendere dei ragazzi isolani del pacifico altra cazzata.i soldi se ci sono
    si devono spendere per i tecnici e preparatori OTTIMI.
    gli isolani sono anche in italia (sardegna,sicilia,capri,etc…..)
    progetto apertura (DMINQUEZ dove sei?)
    lo sa il sig. dondi che in italia la pratica del rugby scolastico e’ meno di ZERO
    in NZ si inizia dall’asilo con il rugby.
    BISOGNA INIZIARE DALLE STRUTTURE,DALLA BASE SIG. GAVAZZI i voli pindaric
    li lasci fare ad altri vedi (DONDI).
    segua i consigli di brunello che ne capisce molto ma molto di piu’ di tutti i
    tecnici federali e non.

  19. osservatore 28 Marzo 2013, 19:31

    Rispondo a chi non ha capito bene,questo articolo sotto è l’articolo che si trova sul sito della primavera rugby,bene,questo ragazzo di cui parla l’articolo non è stato convocato in nessuna selezione regionale lazio e in nessun torneo delle regioni con la regione lazio,buona lettura. POI VI ASPETTO PER I COMMENTI. ” Emilio Fusco, mediano di mischia della Under 16, quest’anno ha avuto la possibilità di partecipare a due stage/selection presso l’Accademy dei Leicester Tigers.

    Nella partita decisiva ai fini della selezione è risultato, con una prestazione maiuscola, il migliore in campo, segnando una meta personale e propiziandone altre due.
    La selezione, considerando che i Leicester Tigers sono forse il miglior punto di riferimento delle Accademy in Inghilterra, è stata particolarmente dura ed Emilio ha dovuto superare la diretta concorrenza di ben altri nove mediani di mischia provenienti dalle varie accademie inglesi.
    La scorsa settimana, con grande gioia da parte di tutti noi, è finalmente arrivata la lettera di convocazione ufficiale presso l’ Accademy dei Leicestr Tigers, nella quale Emilio dovrà rimanere per un periodo di 2 anni a partire dalla fine della stagione in corso.
    .

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