Anche le Accademie fanno le valigie: Tirrenia in viaggio verso Parma

Il trasloco dell’Accademia “Ivan Francescato” verso la Cittadella del Rugby sarebbe ormai solo una questione di tempo

COMMENTI DEI LETTORI
  1. nessuno 12 Febbraio 2013, 09:10

    Premetto la mia piena ammirazione per mazzariol…..ma scusate, lo ripeto come negli altri argomenti….ma secondo voi i ns. tecnici hanno l’esperienza internazionale da apportare ai ns. giovani? come vi ho detto milioni di volte mandiamo i ns. tecnici a fare la gavetta come secondi o di reparto nelle squadre estere per un periodo poi diamo loro la possibilità di allenare i ns. giovani ma non andiamo da nessuna parte se la loro esperienza si limita all’eccellenza e qualche 100 a 0 in coppe…restiamo sempre con sto grande cuore e basta…sono anni che teniamo allenatori di livello “limitato” nel ns cuore pulsante del movimento….e non lo capiamo mai…grande cuore e basta che non serve per vincere con gli altri che sono avanti anni luce…

    • Hullalla 12 Febbraio 2013, 09:41

      Veramente per un anno (scarso) ad allenare le U20 abbiamo avuto Toni Green, che non definirei “di livello limitato”…

      • nessuno 12 Febbraio 2013, 13:45

        si Hullalla….il cambio deve essere in blocco non solo una punta dell’iceberg, green è andato ai mondiali sapendo già di non essere piu nella panchina prima di iniziare il suo lavoro…non so quanti avrebbero dato il 100% sapendo gia di aver preso un calcio sul di dietro senza sapere neanche il perchè (il perche lo sanno tutti…)

        • nessuno 12 Febbraio 2013, 13:50

          Parma poi…..media tifosi per le zebre più bassa di una under16 regionale…che tristezza…zona di interesse rugbistico pari a zero…

          • Full Back 14 Marzo 2013, 13:43

            A Parma al epoca c’erano ben 2 squadre dell’top ten, ora ci sono i Crociati e le Zebre e dintorno cè Viadana, Colorno e Noceto. Se si allarga di 30min di machina hai Piacenza da una parta e Modena e Reggio dal altro. Questo per quanto riguarda i seniores, se parliamo delle scuole di rugby già esistenti, oltre i crociati, Colorno, Rugby Parma 1931 e Noceto hanno già delle strutture svillupati. Mettere l’accadammia lì vuol’ dire aprire una opportunità in più con un bacino d’utenza molto interessante per il Rugby e può solo portare del bene al rugby Italiana.

            Si, poco tifo per le Zebre dopo diversi risultati molto scarsi. C’ero per la prima con Connacht e ti posso assicurare che lo stadio era pieno. Credo che sia normale che non cè ancora il tifo sfegatato per una squadra che è appena iniziata (e anche male). Da qui a dire che è una zona di interessa rugbistica zero ce nè però!

  2. Da 12 Febbraio 2013, 09:29

    Disputiamo il sei nazioni dal 2000. Da allora, quante volte la nostra under 20 ha vinto più di un a partita? Quante volte ne ha perse tutte? Io non so cosa s’intenda per lungo periodo ma, a parer mio, 13 anni non sono abbastanza per far vedere qualcosa di meglio che una vittoria (se va bene) a stagione nel torneo ed evitare di retrocedere dall’elite mondiale come l’anno passato?

    • Hullalla 12 Febbraio 2013, 09:45

      L’Accademia Federale e’ nata diversi anni dopo il nostro ingresso nel Sei Nazioni.
      Comunque visto che il “ciclo” dell’Accademia “Francescato” e’ di un paio di anni, ormai dovremmo essere in grado di esprimere i primi giudizi dal punto di vista costo/produzione di giocatori di livello per la nazionale, visto che i primi ci sono arrivati…

      • steve 12 Febbraio 2013, 15:45

        Un raggazzo “qualsiasi” chiamato in un Accademia Federale costa alla Federazione 340.000 euro all’anno!!! Fate voi i conti…

        • 6nazioni 12 Febbraio 2013, 16:26

          ma stai scherzando?
          amlin/cup ne danno 450,000 per partecipare.

  3. gsp 12 Febbraio 2013, 10:36

    @da, hai perfettamente ragione. Il fattp che una mazionale entri in torneo competitivo giocandoci 2/3 volte l’anno, non significa assolutamente che il movimento inizia a produrre giocatori e nazionali competitive. E non mi sorprende. E va ricordato ogni volta che si parla nazionali di tier 2 e la possibilw entrata in tornei competitivi. Per avere nazionali minori e formazioni competitive ci (anche) vuole altro.

    Se invece vuoi parlare di accademie gli anni sono 5/6, e quoto @hullala.

    • Da 12 Febbraio 2013, 12:32

      No non parlavo di accademie ma di risultati nel corso degli anni.
      Concordo anch’io con Hulla sul fatto che ora possiamo fare un paragone sulla base costi/risultati delle accademie perché abbiamo dati che ce lo permettono.
      E’ dal grillotalpa che lo dico: bisogna avere un settore giovanile e responsabili dell’alto livello competenti. Per me non sono stati all’altezza sinora. Più miglioriamo questo settore più avremo soddisfazioni (è un concetto ovvio ma ci tengo sempre a ribadirlo)

  4. GiorgioXT 12 Febbraio 2013, 10:37

    Veramente l’accademia di Tirrenia è entrata nel 5° anno , ed è proprio tempo di valutarne costi-benefici visto che molto è stato sacrificato per essa.
    E a dire il vero i giocatori dell’accademia arrivati stabilmente in Nazionale , che a memoria sono Venditti, Benvenuti, Favero, sono molto più prodotti del campionato nazionale Under20 meritocratico che di Tirrenia dove sono stati un periodo molto più limitato.

  5. malpensante 12 Febbraio 2013, 11:20

    Come ricordano GiorgioXT e i fatti, le accademie dovrebbero essere il punto di arrivo di una selezione basata su campionati giovanili competitivi, non un percorso selettivo all’origine. In sostanza, in accademia ci si dovrebbe arrivare alla fine di un percorso, rifinire la struttura fisica e l’attitudine agonistica per l’alto livello, respirare l’aria e preparare lo sbarco in prima squadra. Altra cosa sono i fondamentali che dovrebbero essere patrimonio della più larga base possibile di giocatori, e in anni molto precoci. Se c’è un progetto per mettere l’accademia sotto le ali delle celtiche, ben venga: ma in quel caso lo staff dovrebbe essere omogeneo e strutturato con quello della prima squadra. Questo per il livello della Ivan Francescato. Per le classi più giovani, il mio pensiero è che anziché in accademie, sarebbe meglio investire su base regionale in tecnici degli skills, pescando nei paesi dove c’è abbondanza e tradizione e mettendoli a disposizione dei club, ma con un ruolo “pesante” nel valutare la qualità dei loro risultati e i relativi contributi federali. Il buon vecchio metodo dei raggruppamenti e dei tornei, aggiunto a campionati competitivi, può essere più utile a stimolare le ambizioni e l’impegno per un numero molto maggiore di ragazzi rispetto a quanto accada con l’attuale sistema delle accademie.

    • Rabbidaniel 12 Febbraio 2013, 11:25

      Infatti, (mal)penso come te. Siamo ancora intossicati di dondismo, per il quale oltre la nazionale non c’è nulla di importante e la gestione è da stato etico, la FIR è il fine ultimo non il mezzo. Il nostro movimento manca ai vertici di un’epistemologia al passo con i tempi su cosa sia il rugby professionistico e un movimento di alto livello e sono stati buttati via anni e soldi.

    • gsp 12 Febbraio 2013, 11:33

      Nel mondo del condizionale e’ quello che dite e’ non solo giusto, ma anche dovrebbe essere il punto d’arrivo, quello a cui dovremmo aspirare per il nostro movimento. E non ci sono altri modi sostenibili. Nel frattempo…

      • malpensante 12 Febbraio 2013, 12:05

        Nel frattempo, se mettono l’accademia dei grandi sotto le celtiche, lo trovo più che ragionevole salvo decidere in comune anche e soprattutto lo staff. Per le Zebre, comunque il problema non si pone visto che se ne va pure Gajan (e non mi strappo le vesti,eh). Cambiare per cambiare non ha senso e dopo anni non lo si fa con un consiglio federale. Credo che ci voglia pazienza ma che occorra anche cominciare. Per esempio con un bel bando europeo per allenatori federali delle giovanili, a curriculum.

  6. Rabbidaniel 12 Febbraio 2013, 11:21

    Parma sempre più caput mundi. Io non sono contrario alle accademie, ma questa concezione italiana dell’accademia unica che seleziona i migliori che poi hanno un posto fisso quasi fosse parastato a mio avviso non è vincente. Il numero degli atleti coinvolti è limitato e la concorrenza inesistente. Se resteremo n Pro12 ci vogliono 2 accademie collegate alle franchigie e un campionato U20 di un certo livello. Poi si possono organizzare le cose in vario, ma questa visione centralistica e accentratrice non è il massimo della vita e spero che gavazzi dia un taglio netto all’eredità di un dondismo che non funziona più. Magari pensando che il rugby in Italia va oltre l’asse Roma Parma (Parma why Parma?)

    • ginomonza 12 Febbraio 2013, 13:00

      Quoto 100% e anche di piu’.
      Il TonTi conta sempre purtroppo.

  7. carlo s 12 Febbraio 2013, 11:54

    scusatemi ma come funziona….? quante accedemie ci sono?

    Che differenza c’è fra l’accedemia di Mogliano e quella di Tirrenia?

  8. franky 12 Febbraio 2013, 12:23

    io continuo a non condividere l’idea di centralizzare, di scegliere cosi presto i giocatori (vedi nuove accademie) … le accademie vanno fatte legate alle due celtiche mentre non vedo l’utilità di creare accademie/centri di formazione in giro per l’italia perché inevitabilmente certi club sono favoriti e dei ragazzi avranno più possibilità di altre di crescere (oltre al fatto che i ragazzi non possono essere obbligati da giovanissimi a trasferirsi per giocare ad alto livello) quindi dobbiamo puntare sul migliorare la qualità dei nostri formatori e di conseguenza dei giocatori; poi è ovvio che ci sarà una selezione nel senso che i più forti andranno nelle giovanili di certi club e successivamente i migliori (già formati!!!) sono scelti dalla squadra celtica in accordo con la federazione per l’accademia
    lo so che ci sono dei problemi, innanzitutto che è difficile creare una struttura capillare che lavori su tutto il territorio e inoltre che il nostro impegno in celtic nel futuro non è assicurato però già da ora bisogna pensare a lavorare sulle giovanili, sulla formazione e a mio parere non lo si fa creando accademie/centri di formazione in giro

  9. 6nazioni 12 Febbraio 2013, 13:03

    quando ci vuole per capire che con questo sistema di formazione non si fa il bene del rugby
    Quanti piccioli si spendono per queste accademie?
    Se si vuole un giorno competere con le cinque sorelle si deve cambiare radicalmente tutto il sistema giovanile con la conseguente formazione di tecnici competenti. (STAGE IN N.Z.?)
    a) INIZIO DALLE SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE.
    b) CENTRI DI FORMAZIONE REGIONALI
    c) CAMPIONATI A LIVELLO REGIONALE (UNDER 15,17,19)
    (CENTRO,SUD,OVEST,EST ETC..)
    d) CAMPIONATO ELITE UNDER 20 LIVELLO NAZIONALE
    e) I MIGLIORI SCELTI SUL CAMPO ANDRANNO U.20.
    PS nella zona dove io risiedo c’e’ una societa’ che mette in pratica questo
    sistema. Adesso si raccolgono i frutti
    under 16 elite
    under 20 elite
    0 convocati nelle varie rappresentative

  10. gian 12 Febbraio 2013, 13:06

    solo una nota a margine, Tirrenia esiste da anni come centro di allenamento/formazione per le rappresentative giovanili italiane, ben prima di chiamarsi Accademia, non capisco il motivo di smantellarla ed accentrare il tutto a parma, piuttosto crearne una nuova.

  11. eze 12 Febbraio 2013, 14:05

    FIRDONDI è il problema del rugby italiano = tumore che prosciuga le risorse disponibili e sempre più scarse.
    Mentre a Parma sparisce il rugby vero (vedi crociati ed amatori ) si popola nella CITTA DEL RUGBY una massa tumorale crescente di rugby virtuale che vive esclusivamente di soldi federali sia con le zebre che con l’accademia.

  12. steve 12 Febbraio 2013, 15:46

    Costi Accademie: un raggazzo “qualsiasi” chiamato in un Accademia Federale costa alla Federazione 340.000 euro all’anno!!! Fate voi i conti…

    • carlo s 14 Febbraio 2013, 10:31

      se fosse cosi e se i ragazzi fosseso solo 125 significherebbe:

      125*340.000= 42.500.000 euro

      mi sembra tantini

  13. 6nazioni 12 Febbraio 2013, 16:29

    xsteve sei sicuro ?
    amlin/cup ne danno 450,000 x ogni team(i primi 4 posti del campionato italiano)

  14. 6nazioni 12 Febbraio 2013, 16:38

    dati f.i.r.
    n°= 30 ragazzi nord-est
    n°= 30 ragazzi nord-ovest
    n°= 35 ragazzi under 20 (tirrenia)
    n°= 30 ragazzi centro-sud
    ==========
    totale 125 ragazzi x 340,00 x 5 anni = EURO ………………..

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  15. malpensante 12 Febbraio 2013, 17:19

    Mi sa che tra tutti ci sia un po’ di casino con gli zeri 🙂

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