A Londra nuovo incontro ma il futuro delle coppe europee è ancora in alto mare. Lontano però si intravede la terra ferma
A Londra si è tenuto ieri un nuovo incontro sul “caso Heineken Cup”. Anche in questo caso non si è deciso nulla e non ci sono stati grandi passi avanti, ma gli inglesi sono usciti dal meeting sicuri che un accordo alla fine lo si troverà.
Le proposte al momento sul tavolo sono quella di un torneo a 20 squadre – così come vorrebbero francesi e inglesi – e un sistema articolato su 24 (come è oggi) oppure addirittura a 32 squadre. Quest’ultimo è una sorta di compromesso per eccesso per garantire la maggiore rappresentanza a inglesi, francesi e celtiche (italiane comprese). Quest’ultima opzione è più che improbabile.
Dicevamo delle aperture inglesi: pare che i club di Premiership siano disponibili a trovare un accordo sui diritti tv, ad esempio: a settembre, nel giro di una manciata di ore, il campionato inglese annunciava il mostruoso accordo con BT Vision (152 milioni di sterline per quattro anni) comprendente le gare delle competizioni europee e l’ERC faceva sapere che avrebbe prolungato il contratto con Sky Sports per le stesse competizioni.
Il patron del Bath ha poi fatto sapere che un accordo con le celtiche si può trovare su questa falsariga: le prime quattro del Pro12 vanno automaticamente in Heineken Cup, più la migliore scozzese e la migliore italiana (che è la soluzione a cui si arriverà secondo Vittorio Munari: sentite il Tinello che pubblicheremo questo pomeriggio…). Da capire l’eventuale ridistribuzione dei posti se una italiana o una scozzese arriva nei primi quattro, che prima o poi succederà. Forse.
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