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Indipendentemente dal risultato, e’ una partita dove bisogna tornare a fare i progressi che si sono un po’ persi nelle ultime partite, per non involversi come gli Aironi il primo anno. In bocca al lupo, e se Sarto continua cosi’ forse lo vediamo gia’ al 6n.
se impara a passare la palla………può essere meglio di venditti
Concordo, Sarto ha più lettura del gioco, più senso della posizione. Però deve migliorare nel handling. È un segno di come il sistema di formazione, pur avendo buon materiale, non porti i nostri giovani a un livello di competenza di skills pari a quello delle union più importanti.
tra l’altro mi sembra un discreto placcatore..
Seguo di più il rugby a livello di nazionali. Comunque un imbocca al lupo alle zebre.
Ma leonardo Sarto e fratello di Jacopo Sarto del petrarca?Mi sembra che anche lui sta facendosi valere in eccellenza mi sembra di vedere un pò Zanni agli arbori sia come tempra che fisicità…
Si è suo fratello!
No aspettate. Adesso Sarto perchè ha fatto 2(due) partite sufficienti in CL, lo si vuole portare subito in nazionale, addirittura tra due mesi.
Questo esaltare un ragazzo per poi massacrarlo al primo errore mi fa imbestialire.
Vi faccio un esempio? Iannone. Bene, prima dei TM è stato osannato, poi alla sua prima partita in nazionale che non è stata esaltante, ma nemmeno pessima, lo si è già dimenticato.
Sarto ha potenzialità, ma deve mangiarne di panini prima di poter andare in nazionale.
Suvvia un pò di realismo!
@Luc@, sulla’tteggiamento verso i giovani sono daccordo con te e non lo condivido.
pero’ se Sarto viene considerato ed entra nel giro e’ solo un bene, dal momento che nel ruolo d’ala c’e’ pochissima competizione (a differenza di terze e centri). questo non significa che esce un altro, ma solo che c’e’ piu’ gente a giocarsi il posto. e questo puo’ solo ed esclusivamente essere un bene.
si ma chi lo fa entrare, noi del forum?
ripeto, Sarto deve mangiarne di pagnotte per poter entrare nel giro della nazionale.
Oppure vuoi dirmi che è già pronto per il 6N 2013?
probabilmente no, ma c’e’ da vedere chi sono le alternative e quali esigenze avra’ Brunel. Quello che non si puo’ assolutamente fare e’ giudicarlo finito dopo 3 partite, come successo per venditti, bocchino (e iannone per certi versi) ed altri.
@dogriccio, e’ un giocatore di 20 anni, magari testato in nazionale. sei tu che lo vedi salvatore della patria se vuoi vederlo cosi’.
scusa, ma puo’ mai essere la stupidita’ di un commentatore ad imporre a Brunel di considerare o non considerare un giocatore? se gli torna utile lo chiamera’. poi ci sara’ sempre quello di turno che dice che e’ scarso, ma non possiamo neanche liberari di quelli purtroppo.
prima di tutto la mia non era una risposta ad personam, ne aveva contenuto provocatorio specifico, anzi.
detto questo io sinceramente non ne vedo di giovani all’ orizzonte che possano essere “salvatori della patria”, invece ci sono tanti (e in questa generazione sono proprio tanti) giovani di talento che possono diventare buoni-ottimi giocatori o anche campioni
Però, io me li ricordo bene i vari toniolatti, rubini, buttati nella mischia e poi risputati, magari anche giocando fuori ruolo (rubini giocò all’ala!!), anzi tanto di cappello per il neo giocatore di treviso che ha saputo risorgere eccome.
io non dico di non essere contenti o esaltarci per un giocatore giovane con ottimi margini che si affaccia al panorama nazionale, dico soltanto di gestire quest’entusiasmo (che segretamente ho anch’io come tutti, alla fine siamo tutti tifosi) nel bene nostro, suo e di tutto il movimento.
questo gestire l’ entusiasmo significa soltanto non far sentire il giocatore “arrivato”, salvo poi criticarlo per i mancati miglioramenti, ma spronarlo a migliorarsi sempre.
ad esempio venditti, che ha delle potenzialità sopratutto fisiche enormi, è stato invocato a gran voce come l’ala fisica che ci avrebbe dato un’ottima arma in più in attacco, ok, totalmente legittimo. ma il giocatore, ora, passato l’iniziale entusiasmo dimostra dei limiti tattici su cui dovrebbe/dovrebbero farlo lavorare, altrimenti rischia di vedere condizionata una carriera. capisci cosa intendo?
che sarto abbia la stoffa si vede lontano un miglio, ma il bagaglio completo di un giocatore in un ruolo come l’ala che necessita di un senso tattico medio-alto, buone mani, buoni piedi e tutto il resto non si fa con un paio di belle sgroppate sulla fascia.
lo stesso discorso vale per menniti-ippolito, che tanti vorrebbero già mediano dell’italia.
che vengano chiamati ai preraduni, che facciano gli stage azzurri e le presenze con la “A” con il diritto/dovere di sbagliare, ma nell’ottica di correggersi e migliorarsi.
credo che sia un bene anche per loro arrivare gradualmente a qualcosa.
poi se son cosi forti da giocare subito, tanto di cappello, anzi magari.
però sinceramente io preferirei andarci cauto e far esordire un giocatore 1-2 anni dopo che bruciarne 3 per ognuno che me ne esce.
(ma ripeto, solo e soltanto una mia opinione)
saluti e buon rugby a tutti
@dogriccio, sono daccordissimo con quello che dici. il problema pero’ non e’ dello staff tecnico, ma di quelli che commentano e purtroppo non c’e’ soluzione semplice.
lo staff tecnico li vede, li prova, se sono pronti li tiene, altrimenti li rimanda a farsi le ossa. e’ una dinamica normalissima. e’ la dialettica di molti che commentano qui che non va.
5 minuti d’applausi..
siamo sempre a cercare il prossimo salvatore della patria salvo poi tiragli subito la croce addosso al primo errore..
Hai perfettamente ragione. Alcuni problemi strutturali del nostro rugby giovanile non fanno che acuire il problema. Purtroppo la formazione dei nostri giovani a 20 non è completa e non è completa nemmeno nelle cose in cui dovrebbe esserlo, come le skills di base. Venditti è potenzialmente forte, ma è grezzo e non gli è stato insegnato a leggere il gioco (fondamentale per un’ala oggi) perché si sa come va da noi nelle giovanili, sei grosso e abbastanza veloce, prendi la palla (se non ti cade) e vai. A Venditti farebbe un gran bene andare all’estero, secondo me dopo due anni di lavoro in Francia o in Inghilterra sarebbe un giocatore molto ma molto più completo.
Rabbi, c’è un problema per chi va all’estero. Non hanno tempo da perdere ad insegnare skills a uno di oltre vent’ anni.
Idem per benvenuti, idealmente. pero’ dobbiamo anche tener presente che all’estero di bevenuti e venditti ce ne sono a decine in ogni nazione e quindi a volte faccio fatica a capire che cosa ne guadagnerebbero i club stranieri.
secondo me sei troppo severo su venditti (ma sei liberissimo di farlo) perche’ tutti i giocatori hanno lati positivi e negativi. se vuoi l’ala veloce, brava e tattica, pero’ poi dovrai sacrificare la capacita’ di venditti di mantenere il possesso con tre avversari a placcarlo, oppure che viene portato fuori ogni volta che si trova a 2m dalla linea laterale. giocatori che fanno tutto ne esistono pochissimi, gli altri devono arrangiarsi.
Può sembrare che me la prenda con Venditti, in verità me la prendo con chi non lo ha formato a dovere puntando solo sul suo fisico. Io non pretendo che Venditti sappia fare tutto, ha le proprie caratteristiche definite, ma ritengo fondamentale per un giocatore di rugby, e soprattutto per un 3/4, saper tenere il pallone in mano a dovere, e magari un pelo di calcio in più, visto che oggi l’ala DEVE saperlo fare.
@gsp ti rispondo qua perchè non mi fa rispondere direttamente
quello che hai detto tu è sacrosanto, non so se ti riferisci a me o meno, non è fondamentale alla fine.
ovviamente tutto quello che diciamo qua è a livello di chiacchiere da bar, non avendo i giocatori sotto gli occhi tutti i giorni.
per quanto riguarda il discorso delle skills sono d’accordo con rabbidaniel, mi pare tanto che in italia si tenda a considerare un prodotto fatto e finito perchè ha determinate caratteristiche.
venditti è un esempio eclatante come lo è benvenuti, per due differenti versi, due dei potenziali più forti dei giovani del nostro movimento.
uno (giamba) ha, come dici te, delle caratteristiche ben definite e, ammesso che in queste eccella a livelli assoluti, cosa che non credo ancora, dei limiti chiari. solo che mentre da un lato (quello dell’impatto) sta facendo progressi enormi dal primo anno di celtic, nell’altro no.
tommy pure ha mostrato dei pregi assurdi, forse tra i più forti trequarti italiani potenzialmente di sempre, solo che sono due anni che non riesce a ritrovarsi, gioca bene per carità, sempre su 6-6,5 mai erroroni decisivi, ma non ha mantenuto quel livello di crescita.
quello che voglio dire è che in giovanile venditti era un crack perchè era il doppio degli altri e andava il triplo, non vorrei che questo abbia indirizzato la sua crescita solo in questa direzione, perchè sarebbe un peccato visto che è ancora giovanissimo
stesso discorso per tommy, che non ha più reso come quel primo anno che aveva fatto innamorare tutti (questo però io non so spiegarmelo perchè)
poi secondo me c’è un discorso anche tattico di mezzo.
cioè (cerco di sintetizzare con degli esempi) se tu venditti lo metti nel triangolo allargato con sinoti e un’altra ala pura vecchio stile, con poche competenze tattiche e un piede solo sufficiente, allora le sue magagne si vedono di più..
se invece lo metti nel triangolo allargato con barnes e percy montgomery (nomi a caso che si rifanno alle caratteristiche) allora sarà più svincolato dalla copertura tattica e magari giocherebbe più libere
NB! lungi da me voler dare consigli a Brunel o Gajan che sicuramente ci capiscono più di me anche del mio di lavoro, oltre che del loro
🙂
tutto sto discorso per dire che già forti ce ne escono pochi, vediamo di non rovinarli
@dogriccio, quello che dice Rabbi e’ vero solo per alcuni ruoli. “un prodotto fatto e finito perchè ha determinate caratteristiche”, e’ relativamwente vero a ruoli come ali e MA, dove c’e’ pochissima competizione. invece in ruoli come terze e piloni vedi quale concorrenza assurda devi vincere e superare. Minto ha dovuto spostarsi in seconda per trovare spazio (solo perche’ c’e’ carenza anche li).
il problema e’ che manca il lavoro sulle skills anche a livello CL (vedi quello che disse Marshall). anche alla Benetton l’allevamenteo degli avanti va benissimo, di quelli dietro un po’ meno.
e poi c’e’ poca concorrenza. se ci fosse piu’ competizione penso che anche Benvenuti e sgarbi vedrebbero il posto a rischio.
ma la fissa del salvatore penso che l’abbiamo piu’ quelli che commentano che i tecnici in nazionale, CL ed eccellenza (soprattutto adesso che in eccellenza e CL (sembra) non possono andare all’estero a prendere aperture e buttare soldi).
Vero verissimo, sarà pronto per il 6nazioni 2014!
tutto vero, però come educatore sdi minirugby vorrei fare qualche considerazione.
Dai 6 ai 8 anni, è tutto un gioco che rasenta l’anarchia, dopo gli 8 anni io inizio con il passaggio e placcaggi.
Vi assicuro che fare questi fondamentali per 3/4 d’ora su 1 ora e 30, è un dramma.tutti, nessuno escluso, sbuffano e vogliono la “partita” e a lungo andare molti mollano perchè (testuale)…che ci vuole a buttare giu uno e passare una palla… sono venuto a rugby per giocare e fare mete….
Anche i miei colleghi delle u.14 e 16 hanno spesso di questi problemi e da quanto vedo e sento in giro per i concentramenti, l’andazzo è questo un po’per tutti.
Sono convinto che certi movimenti e atteggiamenti mentali, se non l’impari bene dall’inizio, ti rimangano come difetto per tutta la carriera
sui 6 e 8 capisco la tua difficoltà, ma se a 14 e 16 si hanno questi problemi, il problema vero è la disciplina e la mentalità, molti anni fa ad 11 anni si sapeva già che 30min di allenamento andavano in esercizi (riscaldamento e tecnica), 15 in tattica (la mischia lavorava da mischia i 3/4 da 3/4) e gli ultimi 20min, se c’era tempo, si giocava, e nessuno si lamentava, funzionava così e basta (chiaramente tutto rapportato all’età che si aveva); se è vero che un bambino è ininquadrabile in campo, gli allenamenti dovrebbero insegnargli che c’è una parte di preparazione, anche giocosa, e solo poi il gioco vero e proprio.
Se si abituano bene, altrimenti tieni solo quelli che accettano questa forma mentis, e ti assicuro che sono molti più di quelli che puoi pensare, poi non è facile, ma è l’unico modo, altrimenti sì che uno che ha fisico o qualche altra dote naturale che lo fa spiccare, non imparerà i fondamentali, riterrà che non gli servono, tanto eccelle lo stesso
Immagino che sia tutt’altro che facile imporre una “disciplina” sugli skills senza perdere il lato ludico e di divertimento che è fondamentale, perché prima di tutto è un gioco. Per questo credo che una maggior attenzione vada data al rugby di base, confrontandosi con le Union più evolute.
ti assicuro che il 2 contro 1 è uno dei giochi più facili da far fare ad un bambino (è un acchiapparella il sostanza), o il placcaggio (tutti contro uno e man mano che qualcuno placca aumentano i placcatori perchè i placcati cambiano squadra) o gli skills in un percorso ad ostacoli a staffetta (placcare il sacco, raccogliere la palla, passarla, correre, saltare spingere palla in mano o meno), basta provare con pazienza
Mi ricordo certe cose di quando ero in U11, anche se è passato un bel po’. Io credo che il momento critico sia un po’ dopo quando si punta più sulla “prestanza” che sull’affinamento tecnico individuale. D’altra parte la “dottrina Ascione” informa da anni le scelte delle accademie.
come dicevo prima bisogna preparare la testa in primis, poi io ho sempre preferito campese a lomu, parlando di grandi giocatori, trovando lomu sempre un po’ limitato dal suo fisico che era il suo punto di forza, poi nella squadra in cui era, con degli skills assolutamente all’altezza ha fatto la storia, ma è un caso particolare, il fisico dovrebbe sempre essere rapportato alle abilità; poi certo che se ho un animale di 195cm per 110kg con la visione di gioco, le mani ed il piede di dominguez sono scemo io a farlo giocare pilone o a scartarlo perchè è troppo grande per essere un 10!
rabbi, il mio allenatore diceva “lo sport è divertimento ed io, se non vinco, non mi diverto…”. ed era il mio allenatore in under 13…
15 ????????????
14 Giovanbattista VENDITTI
13 ????????????
12 Gonzalo GARCIA (cap)
11 ????????????
10 Luciano ORQUERA
9 ????????????
8 Andries VAN SCHALKWYK
7 ????????????
6 Nicola CATTINA
5 Josh SOLE
4 Quintin GELDENHUYS
3 ????????????
2 ????????????
1 Matias AGUERO
8 giocatori sono all’altezza dell’ incontro e stimo una sconfitta del tipo 40 a 12 per dare un ordine di grandezza.
Se cosi sarà effettivamente non si tratterà di una partita ma di un allenamento per gli Harlequins.
Se non fai partite vere non impari nulla perché non sai quali sono i tuoi limiti e le tue potenzialità e l’unico effetto è quello del morale che va sotto le scarpe. Vedi che son talmente tante le cose che non vanno che non hai nemmeno voglia di decidere da dove partire.
Se invece lo fai per la pagnotta assicurata con ogni risultato beh allora è anche meglio cosi potrai dire dopo: …purtroppo loro eran molto forti e noi abbiamo fatto il possibile, anche se si son fatte minchiate.