Brunel, Parisse e Minto: orgoglio e realismo azzurro

Le parole del dopo partita con l’Australia: la convinzione di aver fatto diversi passi avanti e la certezza che la strada non è finita

COMMENTI DEI LETTORI
  1. jazztrain 25 Novembre 2012, 09:56

    Brunel sta dando una forte impronta alla nazionale tanto è vero che si è visto del buon gioco. Come Fourcade e Coste sta costruendo una forte squadra con gli uomini che ha e nello stesso tempo a differenza di Fourcade e Coste sta lanciando nella mischia giovani interessanti. E’ evidente che la scuola francese sia la più affine per storia, tradizione, cultura alla nostra e se Brunel tra 4 anni dovesse andare, non cerchiamo per cortesia allenatori di formazione anglosassone, continuiamo con la via francese che è quella che storicamente ci ha dato i maggiori risultati (Villpreaux, Fourcade, Barbizier, Coste).

    • jazztrain 25 Novembre 2012, 09:58

      P.S. E’ un allenatore francese ma non giochiamo alla francese e questo è importante.

      • dasvidania 25 Novembre 2012, 11:35

        Concordo in pieno che la via francese sia la più adatta a migliorare il nostro gioco. Brunel allenatore e persona di straordinaria intelligenza ha realizzato a mio avviso un primo passo storico: imporre il nostro gioco all’ avversario bello o brutto che sia. Superlativi i cambi con tempismo perfetto che ci hanno permesso pressione e aggressività in crescendo fino alla fine…a mio modestissimo parere GRANDI AZZURRI!

      • flipper 25 Novembre 2012, 12:13

        Voglio segnalarti che dopo le ultime 2 partite diversi forumisti stranieri,sia francesi,che canadesi o anglosassoni trovano che lo stile di gioco dell’Italia si stà avvicinando a quello francese e argentino. Daltronde siamo 3 popoli latini e fare paragoni è fin troppo facile. Anch’io penso che Brunel cosi come Berbizier prima,stia cercando una strada originale per lo stile della nostra nazionale. Ciò dimostra l’intelligenza e l’umiltà del nostro tecnico.

        • Rabbidaniel 25 Novembre 2012, 15:01

          A me pare che parlare di rugby “latino” sia abbastanza anacronistico. Michalak è stato rivitalizzato dalla cura “australe”. Il rugby è globale, ad alto livello. Se parliamo dell’Argentina, la storia del suo rugby è legata a doppio filo ad ambienti anglosassoni.
          Brunel fa giocare la squadra in modo estremamente pragmatico, puntando sulla consistenza degli avanti, innanzitutto. Non credo che il gioco di Mallett fosse dissimile. Mallett non poteva contare, a differenza di Brunel, su giocatori rodati dalla PRO12. In ogni caso di Brunel apprezzo l’intelligenza e la capacità di dare un gameplan che i giocatori in campo possono applicare.

    • Hullalla 25 Novembre 2012, 18:01

      La “scuola francese” mi sembra un luogo comune come la tirchieria dei genovesi: ogni persona e’ diversa…

      Visto che siamo in tema, allora mi permetto di fare una battuta sulla provincialita’ degli italiani che non ci pensano nemmeno lontanamente ad avere un allenatore italiano per la nazionale…;-)

      • flipper 25 Novembre 2012, 18:20

        E’ vero che siamo piuttosto esterofili e provinciali ma nemmeno mi sembra che ci siano allenatori cosi bravi da poter ambire alla panchina azzurra. Anche perchè costoro subirebbero un giudizio più severo

  2. albe 25 Novembre 2012, 10:45

    Io credo che la scuola francese non abbia più di tanto a che vedere ma piuttosto direi che siamo capitati su un gran bell’allenatore… Innanzitutto uno che si pone più come un’allenatore che selezionatore (mi é piaciuto il suo “la mischia la alleno IO!” ed in più si é visto più lui sui campi italiani in un anno che mallet o berbizier in 4 ciscuno), si vede come i giocatori si fanno assorbire meno nei punti d’incontro e quindi lasciano più opzioni intorno alla mischia e fuori…. inoltre si tolgono dai raggruppamenti sempre nello stesso modo (quindi non a caso) rallentando l’uscita avversiaria al limite… chissà che faccia mangiare ai ragazzi qualche bel panino di volpe!
    Ed un’italia cosi propositiva mi piace un sacco…. chissà che riesca a trasmettere quella spocchiosità (ognuno la definisce un po come vuole, meglio “sana arroganza in campo?”) che ci faccia fare il salto di qualità finale…
    In ogni caso bravo Brunel, per ora mi sembra il miglior acquisto dell’italia e bravi ragazzi, speriamo di poterci togliere finalmente qualche soddisfazione (a nostro livello, sia chiaro)…
    Froza ragazzi!

  3. berton gianni 25 Novembre 2012, 11:52

    Questi erano “solo” dei test match. La vera prova del nove l’avremo solo con il prossimo 6 Nazioni. Primo, grande obbiettivo, sarà acquisire l’istinto del killer. Qualità che hanno le squadre convinte della loro forza, delle loro capacità. Ecco, se Brunel riesce a “convincere” i nostri, avremo un roseo futuro. Sperando che all”orizzonte ci siano anche ricambi generazionali adeguati.

  4. And 25 Novembre 2012, 15:57

    Brunel nn mi convince nella gestione dei cambi

  5. HECTOR 25 Novembre 2012, 16:47

    solo test match ? allora non conosci il rugby che per fortuna non è il calcio ! dimmi quale squadra conosci che si lasci battere da chicchesia ? lo sport come tutte le espressioni sociali si evolve e il professionismo, dati alla mano, mostra chiaramente come il punto di rifermento attuale siano i sud equatoriali con le loro nazionali e le super franchigie. per cui se c’è qualcuno da imitare sono questi ultimi. piuttosto, quando la federazione si premurerà di formare dei tecnici italiani di alto livello e fare come l’argentina che non si affida a guru stranieri ? come in tutte le cose lo stimolo più efficace per ottenere il massimo rendimento è la competizione interna tra i giocatori. se io so che giocando male ci saranno altri 2 o 3 pronti a prendere il mio posto darò il 100×100 ogni volta che ne avrò l’opportunità. quindi largo ai giovani, creare competizione tra i giocatori in primis tra i senatori. ognuno deve dimostrare partita x partita di meritare la maglia che indossa, e mandiamo i nostri giovani allenatori ad imparare da quelli bravi dell’emisfero australe…….

    • berton gianni 25 Novembre 2012, 17:15

      Ho messo -solo-, tra parentesi, per intendere che contro di noi gli A.B. e gli australiani non son certo scesi in campo al meglio della forma, del roster e della “rabbia agonistica” che han messo vs Inghilterra Galles ecc.. Dicevo, vediamo il Sei N. per avere riscontri più concreti sui progressi degli Azzurri.

  6. And 25 Novembre 2012, 20:40

    ho rivisto la partita col commento della Fox e il commentatore australiano ha usato termini come “revelation” su Orquera e frasi “Italy is given a rugby lesson to Australia” nel finale

    • andreac 25 Novembre 2012, 22:50

      ho appena finito di rivederla anche io dalla fox e mi sono venuti i brividi quando ho sentito i commenti nel 2°tempo. gran bella prestazione, peccato, un po di fortuna in più e la portavamo a casa!!!1

  7. max cipollino 25 Novembre 2012, 23:55

    Nel primo tempo l’australia si è solo limitata a difendere bene perchè ha difeso bene ma ha segnato su nostri regali vedi i 5 piazzati venuti da due schiaffi sulla palla di barbieri 1 entrata laterale di parisse 1 velo e un tenuto di masi se non erro che fanno 15 punti .Se non cominciamo a mettere la testa per 80 minuti ad alto livello le soddisfazioni saranno sempre poche

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