Una giovanissima società femminile – la prima in Calabria – che si vede “espropriata” del campo d’allenamento. Una storia che si ripete
Si chiamano Le Lupe di Cosenza e sono la prima squadra femminile di rugby in Calabria. Mille le difficoltà, a cominciare dal reperimento della “materia prima” – e cioè le giocatrici – in una regione che non ha grandi trazioni rugbistiche nemmeno tra gli uomini. Poi la mancanza di fondi e infine un tarlo che accomuna queste ragazze a troppe altre realtà sparse ovunque: la mancanza di strutture.
Le lupe si allenavano a Roges di Rende, al campo “Marchesino”.
Usiamo il passato perché ora la locale squadra di calcio (maschile) ha occupato anche l’ultimo spazio che veniva concesso alle ragazze per qualche ora ogni settimana, cacciandole tra l’altro pure con metodi spicci e poco educati.
Quella delle Lupe è una piccola storia uguale a mille altre che purtroppo ogni tanto riescono a raggiungere i riflettori della cronaca. Ma per una vicenda che raggiunge qualche giornale locale, blog o sito, ce ne sono moltissime che rimangono nell’ombra. Un “buio” informativo che spesso significa la morte certa per queste società, soprattutto nelle regioni del Sud.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.