La squadra di Quesada ha cominciato la preparazione verso la prossima partita: le ultime news dalla Nuova Zelanda
Italia rientrata ad Auckland: la situazione e gli ultimi aggiornamenti verso la sfida con Tonga
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forza ragazzi.
Ma i restanti due test dove si giocheranno? perche’ se si giocano “d’estate” non capisco il senso della base ad Auckland
Credo sia semplicemente il luogo (con strutture adeguate) più vicino alle isole in cui si gioca (samoa e tonga).. poi si sposteranno in Giappone immagino…
Come abbiamo più volte spiegato Auckland è la località “più vicina” che offre strutture mediche (in caso di necessità che speriamo non ci siano!!), campo di allenamento (e attrezzature), palestra, piscina, hotel, autobus e standard di alimentazione adeguati. Sulle isole non è assolutamente pensabile (e sicuro) soggiornare per una settimana. Per capirci questo è il tipo di autobus messo a disposizione agli Azzurri: https://pacificislandliving.com/brushing-bottoms-on-samoas-buses/
Inoltre anche dal punto dei vista dei voli per raggiungere il Giappone (dove si trasferiranno la prossima settimana) non esistendo voli diretti, avrebbero dovuto comunque fare ritorno e tappa in NZ o in Australia.
Detto ciò a Auckland, pur essendo inverno, il clima è piuttosto mite con una temperatura massima che di giorno raggiunge circa 14 gradi.
Quello si che è un Autobus!
Fa piu’ freddo qui a Londra insomma…
grazie! tutto chiaro ora. Purtropo logisticamente e fisicamente questo potrebbe avere un po’ di impatto sui giocatori
Perché non ci sono molte altre soluzioni, purtroppo queste sono trasferte molto pesanti e poco sensate l’anno stesso di un mondiale ma nel momento in cui si fanno non ci sono molte altre soluzioni logistiche. Esistono pochi voli diretti e spesso con viaggi più lunghi.
Trovo questo continuo farneticare sulle condizioni estreme delle isole del Pacifico veramente patetico.
Sembra di sentire i racconti del Dottor Livingstone che nel 1850 andava nella foresta all’avventura.
Nelle isole del Pacifico ci sono stato diverse volte; ho mangiato, dormito, girato in autobus e sono vivo e vegeto a raccontarlo.
Non saranno certo 3 giorni a Samoa o Tonga che mineranno la salute degli azzurri, mentre magari vivere un’esperienza di quel tipo a contatto con la vita vera avrebbe potuto aprire gli occhi.
Ad maiora