Una sconfitta che riporta ancora gli Azzurri a fare i conti con la propria solidità nell’affrontare le partite da vincere e dimostrarsi a tutti gli effetti una squadra di prima fascia
A Samoa il giorno della marmotta dell’Italia del rugby
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati

Italia, Giulio Bertaccini: “Ogni cosa contro i campioni del mondo va fatta al meglio”
Il trequarti centro azzurro fa il punto in vista della sfida con il Sudafrica, parlando anche del lavoro sulle skills personali

Italia: due nuovi giocatori convocati per il doppio test con il Sudafrica
Lo staff tecnico corre ai ripari chiamando un pilone esperto e un centro esordiente

Italia senza Marin: quali sono le possibili alternative ai centri
L'infortunio ha fatto saltare quello che era il principale esperimento di Quesada, che dovrà ridisegnare il reparto arretrato

Italia: le novità su Marco Riccioni e Leonardo Marin
I due Azzurri sono usciti infortunati dalla partita contro la Namibia

Le reazioni della stampa estera alla vittoria dell’Italia sulla Namibia
Tanti resoconti positivi per gli Azzurri, che hanno colpito le varie testate soprattutto per il distacco inflitto nel punteggio

Test estivi: le pagelle di Namibia-Italia
Buona la prima per gli Azzurri in questo tour estivo: ecco i nostri voti
Tutto molto giusto e corretto, ma secondo me è mancato un aspetto fondamentale: la fame. O, se si vuole, la garra. Quella che, anche giocando male per tutta una serie di questioni, ti rende abrasivo in ogni azione. Quella che, spesso e volentieri, dimostrano i nostri competitors georgiani. Quella che ha dimostrato di avere Samoa.
Mi spiace Fabfab, ma non concordo…e una volta è la fame, e una volta è la testa, e una volta l’attacco, e una volta è la difesa, e una volta sono le fasi statiche…io ho visto una squadra lenta, macchinosa, che ha commesso una valanga di errori gestuali e ha perso un sacco di palloni banali. Qui per me non è questione di fame o testa o altro, l’Italia si era portata in vantaggio e piuttosto bene…il problema grosso è gestire le stagioni di rugbisti che non si fermano mai, quello che io non ho visto è reattività, è brillantezza, è efficacia…ma non perché non siano preparati fisicamente o mentalmente, perché non erano reattivi: quando vedi passaggi smozzicati, ad altezza gambe, che non vengono ricevuti nel modo giusto…quella è sintomo di una spossatezza che difficilmente puoi arginare, se non recuperando appieno. Siamo spariti nel secondo tempo, chi fa il confronto con la partita di Batumi credo sbagli di grosso: lì ci cagammo addosso e non avemmo mai la partita in mano, qui è andata in maniera parecchio diversa. Non è per trovare scuse ma ad Auckland fa freddo, nelle Samoa un caldaccio umido…ti può tranquillamente stroncare. La prossima andrà sicuramente e tipicamente meglio. Certo Samoa ha avuto il merito di averci creduto fino alla fine.
Mike, puoi anche giocare malissimo, ma io ho visto anche una squadra svogliata. Con tutte le motivazioni del caso: umidità, fusi orari, ecc. Ma non mi hanno mai dato l’impressione, specialmente nel secondo tempo, di lottare con le unghie e con i denti su ogni pallone. Guarda l’ultima meta presa con touche sbagliata dove loro con tre off load sono andati a marcare. Io non ho visto la difesa che eravamo abituati a vedere. E non si può nemmeno dare la colpa al nuovo tecnico della difesa. Certi automatismi oramai dovrebbero fare parte del DNA
Io non ho mai fatto rugby ma ho fatto altri sport e posso dire che se il corpo non regge non riesci nemmeno a mettere giù la grinta e a rispettare le idee tattiche perchè ti senti imballato,pesante e soprattutto i muscoli sono in ambiente anaerobico che ti porta a dolori più diffusi e a meno elasticità e ad aumentare la ventilazione che ha come effetto di ridurre la lucidità.
Più che altro è la touche che preoccupa ad ogni livello e molto probabilmente potevamo chiamare altri giocatori, per quello che ho visto Zambonin e CAnali o Favretto probabilmente avretto retto meglio il peso essendo meno esausti ed è comunque gente di Urc non della coppa del Nonno,
A mio avviso avete ragione entrambi. Io non ho visto la giusta “garra” da squadra che vuole sfruttare il momento ed andare a vincere ( infatti hai subito 18 punti in 20 minuti). La stagione lunga mike ? Vero. Ma il Galles si gioca 2 sfide di altissimo livello ( per non parlare di Inghilterra, Irlanda o Francia). La mia risposta naturale é che se si vuole diventare tier 1 queste sfide vanno vinte o perlomeno approcciate meglio . Questo gruppo non é ancora maturo per vincerle ed ha fatto strabene quesada a convocare il blocco originale, senza cercare scuse di sperimentare, allargare il gruppo etc ( i giocatori vanno testati in Urc,top 14 etc , non nei test match). Questo é il gruppo che deve crescere, nessuno deve sentirsi arrivato, anzi deve sentire la competizione che arriva. Capitolo trasferta difficile. Chi ha organizzato il tour in fir lo ha fatto male, non puoi passare dai 15 -20 gradi e il fresco di Auckland ai 30 di un clima tropicale. Il tour doveva basarsi su 2 settimane in Samoa, poi partita, poi trasferimento a Tonga e Giappone. In questo modo si sarebbe potuto anche respirare l’atmosfera del luogo, conoscere il posto e capire quanto loro tenessero a vincere questa sfida.
@MIchele88 lo ha detto lo staff, abbiamo pubblicato un articolo che lo spiegava e vedendo la partita (anche solo dalla qualità delle immagini) ci sembrava abbastanza chiaro: sono località dove non ci sono le condizioni (e le strutture) per soggiornare e allenarsi. A partire da quelle mediche che garantiscono la sicurezza dei giocatori.
Non ho letto l’articolo . Ma sono stati solo il tempo della partita ? Se dormi 2 notti puoi farne anche 5 /6 a mio avviso. Il Queensland allora mi sembrava più adatto , voli diretti da Brisbane .
Sono partiti Mercoledì da Auckland, dopo l’ultimo allenamento di martedì, e tornati sabato. Stare 5/6 notti avrebbe significato allenarsi in loco: dovendo trovare una struttura adeguata, portarsi palloni, scudi, divise da allenamento e tutto il gruppo (per esempio Negri, infortunato, e Capuozzo, appena arrivato, che invece sono rimasti a Auckland). Le assicuriamo che, dal punto di vista sportivo, Samoa e Tonga (ancora di più) sono posti davvero complicati. Anche dal punto di vista delle comunicazioni con le Federazioni e gli staff (ridotti) delle nazionali ospitanti. Alle richieste sull’orario del kick off è stato risposto solo 10 gg prima della partita, giusto per fare un esempio. Pensi poi che allo stadio non c’è wifi, lo staff non aveva i monitor per vedere la partita e si è posizionato in panchina come nel calcio.
Ok faccio ammenda alla fir , forse più di così non si poteva fare a livello organizzativo ( a sto punto avrei quasi considerato le Hawaii, 1 ora e 30 di aereo in più , li le strutture ci sono:)) rimane il risultato sportivo negativo, speriamo stia servendo a fare crescere il gruppo e grazie redazione per la risposta.
Bisogna dire la verità. Questo tour è già un fallimento. L’unico obiettivo era dimostrare di aver fatto un salto di qualità. Obiettivo fallito. STOP
Quindi se vinciamo le prossime due, lo consideri un fallimento?
Se consideri che l’unico obiettivo era vincere tutte e tre questo obiettivo è stato fallito.
Ovviamente vincere le prossime due sarebbe meglio che perderle O che vincerne soltanto una. Però non possiamo nascondere che tutti ci aspettavamo un altro tipo di prestazione ed un altro risultato dopo quando ho fatto vedere al sei Nazioni.
Questa squadra ha pareggiato in Francia una partita che praticamente è una vittoria, ha vinto autorevolmente in Galles e battuto in casa senza sconti una Scozia che probabilmente è la migliore degli ultimi vent’anni. Non è presunzione, ma secondo me ci si poteva aspettare qualcosina in più
Sì è un fallimento, io quasi quasi manderei tutti via visto che sono dei 25enni vecchi e bolliti che non si impegnano solo perchè vengono da 13 mesi continuativi, con mondiale, con trasferte in saf per la urc e solo perchè hanno fatto una picollisima trasferta ad Apia con un clima fresco .
Sto estremizzando però a leggere certi commenti mi viene da dire io non avrò mai fatto rugby ma ho fatto sport (più sport) e talvolta mi viene da dubitare che qualcuno l’abbia fatto o magari è decenni che non pratica e non si ricorda più il ruolo di fisico e mente anche sulla grinta e anche sulla tecnica.
Purtroppo come ha detto un altro sito (in riferimento al calcio) in Italia non sappiamo perdere non tanto per eventuali polemiche, che forse ne facciamo meno di altri, quanto perchè non si analizzano mai i motivi reali e si riconduce spesso tutto a “i giocatori non hanno sputato abbastanza sangue” o a “siamo troppo scarsi è tutto da rifare”.
Guarda Chris, io sono uno di quelli che ha sempre difeso la nazionale e guarda il bicchiere mezzo pieno. E, come ho scritto sopra, capisco tutte le motivazioni possibili. Ma se Quesada se ne esce con un “divento pazzo per questa sconfitta” vuole dire che anche lui non è per niente soddisfatto. Non siamo la prima nazionale che va a giocare a Samoa, ma noi siamo probabilmente uno degli scalpi più importanti presi dai samoani. Molti hanno detto che sono entrati “facendo il compitino”. Per quello che ho visto io siamo mancati sul piano caratteriale. Quando sei avanti di 10 al minuto 65 non puoi prendere tre mete facili facili. Un conto è se ci avessero schiacciato nei nostri 22 e pigia e pigia segni. Un altro è prendere mete quasi senza placcare. Ci stava anche di perdere, ma così no
Lo so dice sempre che c’è modo e modo di perdere ma bisogna andare più nel dettaglio per evitare anche indebiti paragoni. Non è stato tanto una questione mentale come con Georgia o Galles quanto una questione fisica, i giocatori erano imballati e non riuscivano a fare molte cose banali, in ogni sport e a maggior ragione nel rugby se il corpo cede anche il resto non tiene soprattutto se l’avversario è più in forma. Perché i samoani hanno avuto una stagione meno probante e sono abituati al clima di casa loro. Noi dovendo pure soggiornare in nuova Zelanda per ovvie ragioni,come ha riportato la Redazione, non riusciamo nemmeno ad acclimatarci.
Ma prendiamo anche un esempio esterno in modo da avere uno sguardo più distaccato. La nazionale di calcio ha totalmente sbagliato la preparazione atletica e sono fioccati acciacchi fisici e soprattutto eravamo più lenti di quasi tutti, perfino di gente come Ricardo Rodriguez che in serie a è famoso per la sua lentezza. Non riuscendo a correre in giro di poco crollavano anche le certezze ed ecco lancioni Lunghi spesso di prima di 60/70 metri sperando che accadesse qualcosa davanti.
Se entrambi i contendi sono stanchi è valutabile la grinta e la tenuta mentale, se uno fisicamente è a pezzi e l’altro sta bene diventa una sfida molto difficile. Inghilterra, Irlanda, Francia, nuova Zelanda ecc hanno tutte altre ambizioni e un altro parterre di giocatori. Che poi per me molti se ne potevano provare, continuo a pensare che ok che le zebre faticano ma sono comunque in urc e non è che prendano 70 punti a partita. Senza dimenticare i Giocatori del Treviso meno sfruttati come Marin o Favretto o Zanon. Sono abbastanza convinto che fossero tutti nomi in grado di offrire una partita decente contro una buona tier 2.
Non ne farei un dramma di questa sconfitta. È stato un bel bagno di umiltà nel pacifico, dove si trova gente affamata e con motivazioni magari diverse dalle nostre. Per esempio magari diversi samoani di ieri, quelli che non giocano in club prima fascia, si sono messi in luce e riusciranno a strappare un contratto migliore..
Questa sconfitta deve essere metabolizzato subito dallo spogliatoio, sul 25 a 12 si erano convinti che la partita fosse finita ma ancora mancava troppo tempo.
I team leaders dovranno subito trovare le soluzioni e sabato prossimo mi aspetto un reazione importante.
L Italia è ancora quella squadra che per vincere deve sempre dare il 100%, non sono ancora maturi i tempi dove si può arrivare al risultato dando il minimo..
Ieri cmq Samoa ha beccato pure la partita della vita, ci hanno punito su ogni nostro singolo sbaglio..
…si si ma hanno avuto parecchie occasioni ( loro) visto che sbagli non sono mancati….
Concordo in molti punti con altri sopra ,mancanza di garra ecc ecc ….non può piacere vedere i ns. giocare così o come a Batumi …..ma in questo specifico ricordo che Treviso ha dovuto dare/ spedire in ferie il suo capitano nel punto più importante della stagione.
Conclusione c è un calendario globale fuori da ogni criterio….
Personalmente a giugno 2023 alle 11 di mattina ho visto A.I. in ghirada ad allenarsi in previsione dell’ imminente ( allora) raduno di TV …..
Nemmeno io ne farei un dramma e guarderei la cosa in prospettiva.
E’ il caso di fare un bel bagno di umilta’.
Per quanto riguarda la presunta mancanza di “fame” e di “affidabilita’” nelle prestazioni di punta nel tempo, mi sembra che sia un po’ una caratteristica degli Italiani di questo secolo e anche della fine del secolo scorso. In questo senso, la nazionale rispecchia la nazione, cosa che tutto sommato mi sembra sensata.
Vincere in Giappone resta un obiettivo molto difficile, partendo da una brutta sconfitta si può mettere insieme la grinta che serve per farlo, se ieri fosse stato tutto facile no.
In una partita come quella di ieri avrei visto bene Gesi, peccato non fosse disponibile
In settimana sfruttino ogni momento di vento forte per allenare la touche 😉
Più che marmotta direi struzzo.
La partita sbagliata ci sta ma non fate proclami i giorni prima
E’ semplicemente successo la stessa cosa che capita alle down under a novembre.. a fine stagione rischi di beccare mazzate da squadre più deboli..
L’avevo già scritto e purtroppo lo devo ribadire: questa scelta o obbligo che sia di andare in tournée nel Pacifico dopo una lunga stagione post mondiale, tra l’altro con molti giocatori di Treviso spompati da semifinale Challenge e quarti Urc, sa molto di insensatezza. Forse sarebbe stato meglio insistere con WR e organizzare test matches con squadre di tier2 (es. Romania, Spagna, Portogallo ecc. e a casa nostra!) e convocare tutti quei giocatori da provare e testare a fondo, quindi pochi di TV. Le condizioni fisiche e mentali dei giocatori convocati, unite alle gravi difficoltà organizzative e i viaggi massacranti già definiscono questa esperienza non positiva e poco propedeutica a obbiettivi di costruzione dello spirito di gruppo e di ricerca di alternative di gioco e giocatori, oltretutto se ci si aggiungono pure le sconfitte. Speriamo si riesca nelle prossime due partite a trovare aspetti positivi e dare un minimo di senso a questa scriteriata tournée.
Poi x quale motivo dovrebbero venire loro a novembre? Visto che è il loro fine stagione.. cmq in questo tour di tier 1 non ne incontriamo..
io credo che tendiamo molto a esagerare, soprattutto quando si incontra il concetto di “fallimento”, che dovrebbe essere rapportato alla posta in gioco e alle condizioni.
lo spettacolo di ieri mattina è stato osceno. io non credo che sia mancato qualcosa in particolare ma che praticamente tutto ciò che poteva andare male, e che avete già menzionato, sia andato male (l’atteggiamento, il ball-handling, la touche, la linea difensiva, le battaglie fisiche 1vs1, il fatto che abbiamo regalato tutto il regalabile), e probabilmente ogni altra squadra del 6 nazioni sarebbe andata a Samoa e, contro dei Manu che non erano “B” come diceva qualcuno ma sicuramente rimaneggiati in quanto privi di quasi tutti gli equiparati, avrebbe vinto.
ciò che mi sto chiedendo io è: e allora? dobbiamo flagellarci e dubitare della qualità di una nazionale perché ha perso una partita a inizio luglio nelle isole Samoa dopo aver giocato ininterrottamente ogni settimana da… luglio 2023? i miei giudizi su chi è sceso in campo ieri sono quasi totalmente negativi, ma bisognerebbe saper dare un peso alle cose (è ciò che pensavo in estate 2022 e che ripeterò se per caso, ma non succederà, perdessimo il test match a novembre contro la Georgia), e soprattutto comprendere che questa nazionale è nel mezzo di un enorme processo di rinnovamento (che continuerà, visto che altri ex-U20 arriveranno), che le due vittorie e un pareggio al 6 nazioni, finora, sono un’eccezione esattamente come lo erano le due vittorie del 2013, e diventeranno una regola solo attraverso test match duri, bruttissimi, persi, come questo e come quello di Batumi. poi se volete ritenere tutto il tour, o tutto l’anno, un fallimento per questa partita ne avete facoltà, ma dato che in palio c’erano solo alcuni punti del ranking, non è coerente né sano farlo.
Bravo!
Hai detto bene!
Se la pressione derivante dall’essere favoriti è davvero una delle cause contro cui va a sbattere l’Italia, allora contro Tonga la pressione sarà doppia perché adesso ci sarà anche la pressione dovuta al cercare la vittoria per non trasformare questa tournée estiva, come dice l’articolo, in una “cocente delusione”. Penso comunque, come detto da altri, che i problemi principali siano la stanchezza di fine stagione associata ad un’eccessiva attenzione al ranking che ha impedito di far riposare almeno 4/5 giocatori, cosa che avrebbe anche consentito di inserire qualche altro elemento (oltre Gallagher e Zarantonello).
Infatti a me sembra una situazione totalmente diversa da batumi o dalla sfida persa col galles ove ci tremarono le gambe. Qua semplicemente le gambe non c’erano, se giochi con acciacchi e stanco il corpo inizia prima a reagire in un ambiente con poco ossigeno e ciò inficia tutto dalla velocità,all’elasticità e alla lucidità e quindi anche ai gesti tecnici.
Anzi semmai si può dire che senza aver le “batterie” nemmeno a metà, dopo una pesante trasferta e un clima pesante si è perso di una decina di punti e per 60min si era avanti.
Poi a voglia gestire tatticamente come qualcuno dice quando il corpo non regge e stai già lavorando in maniera anaerobica da 30 minuti e ne hai altri 30 davanti.
Gli unici rimproveri sono sta dannata Touche e il fatto che qualcuno in più delle zebre l’avrei chiamato.
A leggere articolo e commenti mi pare di leggere la pagina sul rugby di WalesOnLine quando perde il Galles.
offesa gravissima questa
😂😂😂