Italia battuta all’ultimo respiro dalla Scozia. La vittoria con il Portogallo rimane l’unico successo della campagna
Six Nations Festival U18 maschile: si chiude con una sconfitta il torneo azzurro
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Tutto sommato sono giovanissimi che devono ancora crescere ed in tutti gli sport in Italia maturiamo più tardi probabilmente per via di una diversa presenza dello sport nelle scuole quindi è presto per dare giudizi affrettati, si può eventualmente trovare un fil rouge tra tutte le u18,19,20 e la maggiore fino allo scorso anno sulla poca tenuta mentale nei momenti cruciali.
Purtroppo non sono riuscito a vederla, sarei interessato a sapere come ha giocato la Mediana che è la posizione ove siamo più stretti in tutto il movimento, anche se poi tra u18 e maggiore c’è una differenza di livello enorme per poter valutare a priori.
Perdonami Chris ma nel rugby non è vero che maturiamo più tardi. Veniamo da almeno 5 anni (ovvero più cicli formativi) in cui siamo stati molto competitivi, dimostrando che non è vero che maturiamo più tardi. Per favore, non diamo alibi ad un sistema che è stato cambiato senza nessuna evidenza, motivo e poca logica.
Questa pessima campagna di primavera delle nostre nazionali giovanili deve suonare come un campanello d’allarme in Federazione. Nei nostri ragazzi abbiamo visto lacune di ogni tipo. Abbiamo persino perso il vantaggio fisico che quasi tutte le under degli ultimi anni avevano sui rispettivi avversari. Non parliamo poi degli aspetti tattici e di conoscenza del gioco: disastrosi.
In generale la sensazione è quella di essere tornati indietro di 10 anni.
l’Italia non ha mai brillato in skills e letture di gioco anche vincendo. Questa squadra è purtroppo peggio di quelle prima. Un sacco di palloni buttati al vento con passaggi davvero brutti, linee di corsa sbagliate. Neanche malaccio la difesa, un po’ di errori ma a U18 ci sta. Anche le scelte tattiche sbagliate (Quick tao e non pali) ci stanno a questa età ma sono state sfruttate male per errori di lettura. Speriamo che ora lavorino tanto sulle skills.
Impressionante la Georgia che fino all’ultimo minuto era davanti agli inglesi giocando molto bene. Inglesi che la sfangano grazie ad un fitness migliore.
Sono d’accordo. Dalla mia bassissima conoscenza, diciamo che le nostre nazionali giovanili purtroppo non mi hanno mai impresso per skills e conoscenza del gioco rispetto agli altri, ma vedendo a tratti le partite con Scozia e Portogallo mi son sembrati diversi passi indietro comunque. In piu’ sembra abbiamo perso quel vantaggio fisico che ogni tanto mostravamo.
C’e’ da dire che il Covid pare aver avuto un impatto considerevole sui numeri delle giovanili, e temo che questo possa essere un effetto
Non dimentichiamoci che negli ultimi 5 anni la Scozia l’abbiamo dominata a tutti i livelli (U18, U19 e U20)
Purtroppo ho visto una squadra senza un’idea di gioco ancora molto immatura alla quale manca completamente il gioco in touche . Nel primo tempo il cattivo schieramento difensivo ha permesso tre inserimenti veloci da destra verso sinistra fortunatamente placcati all’ultimo momento inoltre mancati placcaggi sulla fascia sinistra. Al momento mi sembrano tecnicamente e fisicamente inferiori alle annate precedenti ,mi hanno colpito le accelerazioni del nostro estremo e buona partita del MM, per il resto tantissimo lavoro da fare, ma mai scoraggiarsi sono giovani e con ampi margini di miglioramento
Sul 17-17 avevamo un CP assolutamente piazzabile sui loro 22 a 15m da touch. Cosa fa il MM ? Parte veloce senza dire nulla a nessuno, e poi non sapendo cosa fare, dà un pallone di m…. al ns 8 che non se l’aspettava. Avanti ed occasione persa. Pesantissimo errore di gestione e decisivo nell’economia della partita.
Un giudizio di sintesi di questo torneo si può fare osservando la prima e l ultima partita.
Questa 18 nella stagione ha anche vinto le sue partite, ma in questi torneo si sono manifestate, secondo me, importanti lacune tattico strategiche su come gestire le partite.
Forse quello che manca di più è quel focus sulla fisicità che abbiamo visto gli anni passati, che se da un lato ti aiutava a vincere le collisioni e gli impatti che ti portavano alla vittoria, dall altro mascheravano le mancanze storiche del nostro rugby.
Su quest aspetto si potrebbe discutere su cosa realmente manca ai nostri ragazzi, partendo dal numero di incontri in una stagione, al livello delle partite per concludere su cosa serve ai ragazzi pe4 vincere le partite dei loro campionati nazionali.
Contro il Portogallo, la squadra è uscita alla distanza perché fisicamente più preparata, contro la Scozia è mancato l aspetto tattico che ti permette di gestire i possessi importanti o chiudere strategicamente la partita.
Quanto alla tecnica individuale, non mi ricordo un torneo dove si sia calciato così male o si siano lanciate tante touche pessime..questi sono gli aspetti da correggere prima possibile.
Non ne farei un problema di sistema, anche perché gli Aminu, gli Odiase, i Gallorini, non nascono tutti i giorni, in compenso si sono viste individualità molto interessanti tra i trequarti.
Vediamo. Di sicuro c’è che il sistema precedente funzionava, garantito e certificato.
Se parlo da tifoso sono deluso, e ritornerei su tutte le riflessioni fatte da tutti quelli che mi hanno preceduto.
Se parlo come tecnico, direi di difendere sempre l’allenatore, ma sorge il dubbio che la corta primavera avuta nel recentissimo passato sia abbondantemente già finita, e i recenti risultati delle nostre giovanili mettono in risalto un certo impatto negativo.
Attendiamo ulteriori verifiche…..
negli ultimi anni abbiamo avuto dei pacchetti di mischia molto forti (ai già citati metterei anche Genovese). Sia in 18 che in 19 non sembra che ci siano strutture fisiche similari (e se vi capita di vedere le U18 elite è ahimè generalizzato), quindi si dovrebbe lavorare tanto sulle skills e qui si vedono un po’ le pecche del nuovo sistema, che secondo me vede i club in difficoltà a gestire gli step di crescita necessari (non voglio dire non all’altezza ma quasi). Dalla U20 ci sono un po’ di giocatori che fan ben sperare (Gritti e Scalabrin sono forti e possono far bene, Pucciariello può giocarsi le sue carte). Partita di ieri buttata alle ortiche.. non mi è dispiaciuto il 9 livornese e il 15, ma forti forti per quell’età non mi pare averne visti. Grazie a Onrugby per i link di ieri
Brutti segnali; sotto con Zarantorelloe Colonna, tallonatori di Brive, Della Schiava nr 6 de La Rochelle, etc tutti sui vent’anni. Pagherei poi una borsa di studio all’apertura Portoghese per studiare e giocare a Parma e far vedere ai nostri ragazzi che non c’è bisogno di andare nell’emisfero sud per avere intelligenza rugbistica e buon piede.
I Georgiani poi, sono dei marziani… come diavolo fanno?
in portogallo un sacco di 7s. si vede che anche i piloni hanno un impostazione da 7s nei passaggi e placcaggi. Se vedi anche in touche in difesa saltavano come nel 7s. In Georgia stanno imparando dai francesi anche nel fare formazione interna lavorando tanto sulle skills e ritmo. In piu si vedeva anche dal numero di staff che le nazionali giovanili sono ben finanziate e tenute di conto.
Si iniziano a vedere gli effetti del cambio di sistema? Io darei meno soldi per le vagonate di stranieri che affollano il campionato italiano e più, molto più, a chi ha dei vivai, maschili, femminili e pure di seven (seven e no touch potrebbero benissimo arrivare alle scuole e non “spaventare “ i genitori che associano rugby, ad infortuni e “sport per ragazzini sovrappeso “)