Serie A Elite, 16a giornata: grande derby a Rovigo e rimonta clamorosa dei Lyons. Risultati e classifica

Domenica spettacolare sui campi di Rovigo e Piacenza, a poche giornate dai playoff

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Interza 24 Marzo 2024, 19:19

    Nonostante Rai 2 in diretta, stadio colmo come un uovo. Direi che è una bella risposta agli eterni detrattori del nostro Campionato. Grandi tutti gli spettatori presenti. Anche Italia femminile oltre 3000 presenze. Ripeto fino allo sfinimento. Il nostro rugby non è e soprattutto NON PUÒ essere solo due franchigie mutualistiche con soldi Fir e Nazionale (maschile per lo più). O capiamo che c’è altro (storia, territori, prospettive) oppure siamo degli stolti che continuano solo con una politica miope con l’assioma Nazionale maschile vince=trascino tutto il movimento. Intanto sono 12 anni che spendiamo e perdiamo tempo “ghettizzando” il 98 per cento del paese rugbistico.

    • LiukMarc 24 Marzo 2024, 19:29

      Interza, buon pomeriggio. Io sono anche d’accordo con quanto dici (che l’Italia non è solo le due franchigie), ma, se devo essere sincero (da criticone federale da oltre un ventennio), da un lato a me non sembra che il movimento stesso dei club (della storia, dei territori) abbia portato grandi idee e prospettive su come far crescere il movimento, almeno in tempi recenti, dall’altro dobbiamo ammettere che gli unici soldi che permettono di far funzionare la baracca arrivano dalla nazionale. Ora, io sarei felicissimo di avere un tessuto di club che “funzioni”, e credo che la volonta’ della Fir di rimettere i club al centro ci sia. Ovvio che questo deve andare di pari passo con metterli nelle condizioni giuste per lavorare, specie attraverso infrastrutture e corsi per gli allenatori, spero che ci siano progetti concreti a sostegno della cosa, ma non mi sembra che ce li si sia dimenticati. Non ancora almeno.
      D’altra parte, spesso ho l’impressione che a forza di aspettare i club, almeno quelli “di vertice”, stiamo aspettando Godot.

      • Interza 24 Marzo 2024, 19:48

        guarda LiukMarc a leggere il vicepresidente qui su Onrugby dice che ci sono accordi ( dove ? Quando ? Che documenti ?) Internazionali che i soldi urc e forse 6 nazioni vanno spesi obbligatoriamente nel fantomatico alto livello che è 12 anni che porta niente, come se fossimo commissariati dalla UE, a me cascano le braccia.
        Se dici una cosa la documenti, non la fai cadere come un dogma. Perchè rischi di raccontare barzellette.
        Ho molto rispetto per Innocenti che viene da quel campionato e spero si trovi un accordo utile a tutti, cambiando ricetta. Basta ricette mutua per due citta Parma e la mia amata Treviso e il resto calci nei denti
        Secondo me qualcuno dimentica che il campionato ci ha fatto entrare nel 6 nazioni. E bastato quello. Altri tempi ? Si, ma non significa che bisogna rinunciare a crescere ovunque, allargare la potenzialità del nostro sport e non fare economia da ricircolo. L’aria condizionata per pochi, chiunque sia il Presidente, porta a stare chiusi 24 ore su 24 in un orticello. Guarda se non cambia politica cercando un accordo, credo che rimpiangerò il presidente precedente !

        • tinapica 24 Marzo 2024, 19:54

          Parole sacrosante. Tra l’altro il legame città-squadra vale solo per Treviso. Parma non sente le Zebre come la “propria” squadra; a ragione, dato che è una creazione astratta della federazione.

        • LiukMarc 25 Marzo 2024, 09:48

          Il discorso sicuramente è sicuramente piu’ complesso di come pensiamo e di come ci viene riportato.
          Sono assolutamente d’accordo che non si debba rinunciare a crescere e mettere la crescita del movimento al centro. Sarebbe da folli pensare che si possa prescindere dal rugby di base, ma base davvero. Il che vuol dire U16 e U18, in giro per lo stivale, e non certo (solo) la Serie A Elite.
          Personalmente non mi pare che questo sia succedendo ma è anche vero che serve la collaborazione di tutti, club di Elite in primis (che, ricordiamo, sono decenni che non si mettono d’accordo sul formare una lega di club e fare il passino in piu’, ora vediamo se Manghi combinera’ qualcosa).
          Non so se la ricetta di Innocenti e Aloi (tra i quali, se ricordo bene, leggevo di un rapporto un po’ deterioratosi) sara’ quella giusta, ma mi sembra che cerchino di ridare fiato e centralita’ ai club del territorio. Speriamo.
          Riguardo i soldi dell’URC, io questa cosa la voglio capire bene perchè, come dici, documenti scritti non ne vediamo. E comunque, se come “reinvestimenti” si riescono a pagare le Accademie di Treviso e Parma, gia’ una buona cosa. Certo, ora si mettessero d’accordo sul serio per far giocare sti ragazzi.

          • ChrisRosso 25 Marzo 2024, 10:09

            Quanta gente va realmente in media allo stadio? Perché se al di fuori di Rovigo ad altre 2/3 squadre per le altre la media è quella da eccellenza o prima categoria del calcio di sicuro i soldi non bastano per mettere su una squadra professionista. Non si può parlare di campionato nazionale e poi prendere in considerazione solo un’area di 200km e ritenere che Tutta Italia sia Rovigo
            Al contempo finanziare parzialmente una franchigia e totalmente un’altra probabilmente costa meno che aiutare notevole 10/12 squadre per creare un campionato elite in Italia. Prenderr come riferimento qualcosa di 30 anni fa quando si stava appena entrando nel professionismo non mi sembra corretto, i costi sono aumentati esponenzialmente, già dal 2006 avevamo mezza squadra nazionale in Francia per dire visto che si richiedeva già un altro livello. Per me rischiamo di chiudere le due franchigie e di vedere il 70% dei giocatori della nazionale Andare tra Inghilterra, Francia allettati da contatti più alti, da molto più pubblico e da strutture migliori.
            Si può migliorare il campionato italiano? Sì certamente, ma come per la maggior parte delle altre nazioni difficilmente si può prescindere dalle franchigie. Se non si crea passione tra molta più gente e quindi interesse ad investire da parte di imprenditori e sganciare soldi sonanti da parte di sponsor non si può sperare in un campionato veramente competitivo e che possa competere anche nelle coppe europee. Altrimenti bisogna partire dal basso, ma veramente dal basso per diffondere lo sport in tutte le campagne di tutte le province, in modo da essere a contatto anche con chi fa minirugby e soprattutto da non lasciarsi scappare metà della popolazione che ha se va bene una squadra in B a 40 km e difficilmente uno ne fa 80 per vedere il terzo livello del campionato italiano.

          • Shakespeare 25 Marzo 2024, 21:48

            @ChrisRosso
            In Italia si puo’ prescindere dalle franchigie e avere comunque un rugby professionistico? Certo, basterebbe avere una media di 5000 spettatori allo stadio per le partite del campionato nazionale.
            Cominciamo a muoverci i quella direzione e gia’ quando arriveremo a 4000 potremo cominciare a fare un fischio. Per ora mi sa che siamo piu’ vicini ai 400… abbiamo un bel po’ di strada davanti.

    • tinapica 24 Marzo 2024, 19:52

      Sono più di dodici anni, sono una quindicina d’anni almeno.

    • Dusty 24 Marzo 2024, 19:56

      Oggi gran bel colpo d’occhio a Rovigo, però va detto che è l’eccezione che non fa la regola. E la regola sono i 300 spettatori di media delle altre partite.

      • Interza 24 Marzo 2024, 20:04

        Hai ragione da vendere Dusty, magari non proprio a Rovigo.
        Pero ti invito a considerare due semplice cose.
        1) derby importante per il campionato e due striminziti articoli e nessun accenno della storica presenza su Rai 2
        2) i club hanno tante colpe, ma ognuno deve fare la sua parte. Io andare allo stadio, i giocatori fare una buona partita, la federazione e un direttore fantasma promuoverlo, i giornalisti di stampa e di web fare sforzi distribuiti equamente se credono e narrano questo sport.
        Altrimenti un imprenditore di oltre 70 anni è solo un vecchio rimbambito e io un illuso che sperpera soldi e tempo a prendere freddo e a scrivere al pc. Ciao

    • Rugby4ever 24 Marzo 2024, 21:26

      Grazie. Sottoscrivo ogni parola.

    • Cito 25 Marzo 2024, 11:47

      a Colorno per il derby del Po.
      1200 spettatori

  2. eurobatman 24 Marzo 2024, 20:12

    Il livello tecnico-tattico è stato basso, lo spettacolo deludente sotto il piano del bel gioco… spero sì riesca ad aumentare il livello delle squadre alla svelta perché non c’è da stupirsi che la gente non vada allo stadio. Caspita, bisogna offrire qualcosa di godibile!
    E che i ragazzi in campo le qualità per fare un bel gioco ce le hanno eccome!
    N.B. brutto il coro “scemo, scemo” partito dalla tribuna nei confronti di un giocatore del Petrarca…

    • Interza 24 Marzo 2024, 20:30

      eurobatman non è escluso che quest’anno vinca finalmente Viadana che ha un signor giocatore apertura Roger Farias, uno stadio molto bello, tanti tifosi da tempo memorabile, un sistema giovanile valido, un bel marketing in casetta di legno ed infine è in una zona sperduta della provincia italiana (ma come Exeter o Sale ad esempio, e chissenefrega !) Qualcuno direbbe ma è una succursale sudamericana ! Io rispondo è dal 1970 che si impegna per tenere alto il rugby italiano e questo mi basta.
      In attesa che Benetton, si svegli dalla poltrona e rimetta una squadra nel Campionato, e potrebbe essere un bel asso nella manica di un futuro presidente (chi ??) di Lega, io spero che Viadana vinca e insieme a Treviso torni Milano, ecc.. un passo per volta Innocenti. Aloi prenda appunti. Grazie

      • Terza Linea 24 Marzo 2024, 20:39

        Magari vincesse Viadana. Più volte ho incontrato loro squadre giovanili a tornei e camp estivi con genitori al seguito: portano sempre una bella atmosfera, sono simpatici e gentili, davvero una bella società.

    • Shakespeare 24 Marzo 2024, 21:59

      A Rovigo il pubblico e’ andato.

  3. Parvus 24 Marzo 2024, 21:40

    Concordo con in terza.

  4. Shakespeare 24 Marzo 2024, 21:57

    Complimenti ai quasi tremila spettatori del Battaglini: numeri che riscaldano il cuore e danno speranza. La strada da seguire puo’ essere solo quella.

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