Marco Fuser si ritira dal rugby

Il seconda linea ha salutato il mondo della palla ovale

COMMENTI DEI LETTORI
  1. ezio 21 Marzo 2024, 10:07

    Mi è sempre piaciuto molto, sia in campo che fuori, buona vita Marco!

  2. LiukMarc 21 Marzo 2024, 10:20

    Anche a me è sempre piaciuto. Un altro giocatore che si ritira pur non avendo poi cosi tanti anni.
    In bocca al lupo per tutto

  3. gian 21 Marzo 2024, 10:22

    Solo applausi ed i migliori auguri per la sua vita, grazie!

  4. mikefava 21 Marzo 2024, 10:37

    Sempre avuto una simpatia particolare per lui, come per Joshua Furno, forse perché grandi combattenti e lavoratori indefessi sul campo da rugby. Mi spiace apprendere del suo ritiro, anche se non mi stupisce, ormai la Serie A Elite è un po’ l’ultimo passo per molti…un giocatore, Marco Fuser, che ha dato moltissimo ma che secondo me avrebbe potuto, forse dovuto, essere una colonna della nazionale italiana, come invece è stato solo in parte…questo forse è l’aspetto che mi spiace di più. Mi sarebbe piaciuto vederlo anche di più in tempi recenti. Ad ogni modo, se non erro, la sua ultima partita con l’Italia è stata contro la Georgia a Batumi, ma ad ogni modo era presente a Cardiff nel Sei Nazioni 2022…dove fu l’unico della squadra ad aver vissuto la precedente vittoria al Sei Nazioni ad Edimburgo nel 2015, credo sia stata una emozione incredibile!

    • ChrisRosso 21 Marzo 2024, 11:21

      A livello di carattere nulla da dire,, a livello tecnico non ho sufficienti competenze però direi che se dopo il 2015 abbiamo vissuto 6/7 anni veramente faticosi con alcune edizioni sopra anche i 200 punti di passivo la sensazione è che molti di quelli di quel periodo non fossero semplicemente a livello internazionale.
      Più come pensiero generale e non specifico verso qualcuno, solo che per tanti giocatori appena ritirati o prossimi al ritiro leggo che fossero fortissimi. Fossero stati così tanti ad essere forti oltre ai 3 sfortunati e veramente di primo livello quali Campagnaro, minozzi e soprattutto Polledri credo che non avremmo visto così tante debacle continue senza mai essere competitivi se non proprio la volta che l’avversario aveva la testa tra le nuvole.
      Dico ciò anche e soprattutto per prendere atto che abbiamo avuto un gruppo forte soprattutto negli avanti negli anni d’oro di perugini, Parisse,Zanni, castrogiovanni ecc ma senza riserve e che grazie all’ ottimo lavoro recente siamo finalmente riusciti ad avere non solo un 15 più completo di quel gruppo là ma perfino alternative e queste due cose a mio modesto avviso sono mancate entrambe dopo il 2015 per anni.
      Ripeto, più come pensiero generale,non tanto rivolto a Fuser anche se ammetto che l’ho sempre apprezzato per l’impegno ma appunto rientra in quelli che non ritenevo al livello da 6n.

      • Fabfab 21 Marzo 2024, 11:58

        Senza nulla togliere ai giocatori che abbiamo oggi, di cui almeno 4-5 risultano nelle varie formazioni dei migliori 15 all’ultimo 6 Nazioni, resta il fatto che abbiamo avuto un periodo buio tra il 2017 e il 2022 non imputabile del tutto ai giocatori. Era il periodo in cui le nostre due franchigie faticavano enormemente ad essere competitive, dove non c’era un chiaro percorso per essere al pari delle altre nazioni e dove le altre avevano tutte fior di campioni. Lo stiamo vedendo oggi cosa significa la fine di un ciclo con il Galles. E lo stesso Parisse, che sarebbe stato titolare in qualsiasi nazionale, le perdeva tutte o quasi pure lui. L’Italia di oggi ha messo a posto alcuni incastri fondamentali e se la sta giocando più o meno con tutte. Ma è stato un cammino lungo. Non mi ricordo chi lo diceva qualche giorno fa, che per poter formare un giocatore occorrono 8-10 anni. Stiamo oggi raccogliendo i frutti di una semina iniziata 10 anni fa. Probabilmente non c’è stata la stessa lungimiranza quando avevamo la generazione dei Perugini, Lo Cicero, Castrogiovanni, Masi, Parisse, ecc. E lo abbiamo pagato in quel periodo buio.

        • ChrisRosso 21 Marzo 2024, 12:22

          Concordo che è poi quello che volevo dire. Ossia negli anni migliori di parisse and co(dove comunque spesso mancavano alcuni trequarti e soprattutto non c’erano riserve) non abbiamo programmato la generazione 2016-22. Poi ovviamente va anche a sfortuna di chi trovo davanti, banalmente potrei dire che abbiamo pure incontrato un discreto Canada con un grandissimo giocatore quale dth van Der merwe che ha “aiutato” nelle nostre figure così così.
          Chissà forse c’è anche qualcosa di più profondo non legato solo al rugby visto che sono stati più o meno anche gli anni di crollo in altri sport come basket e calcio ove sembrava e sempre più lenti degli altri e senza giovani.

  5. Hrothepert 21 Marzo 2024, 11:33

    E’ sempre piaciuto anche a me; un grande in bocca al lupo, per l’inizio del nuovo capitolo della sua vita.

  6. d_trulliaj 21 Marzo 2024, 12:35

    grande, dopo Italia-All Blacks del 2021 passò vicino alla mia tribuna, e una ragazza neozelandese vicino a me, per sapere se ne valeva la pena chiedergli una foto e/o autografo mi chiese “is he good?” Mi venne da sorridere e, visto che immaginavo che lei avesse come standard gli All Blacks , non sapevo come rispondere. però a me è sempre piaciuto moltissimo ed era una delle eccezioni alla mediocrità generale (non solo in campo) che inghiottiva la nazionale dal 2013 in poi

  7. madmax 21 Marzo 2024, 18:12

    Mi unisco a tutti i complimenti qui sopra. Grazie Marco per tutto quello che hai fatto per il rugby italiano. Buona vita!

  8. Shakespeare 21 Marzo 2024, 20:27

    E’ sempre bello quando e’ il giocatore che decide di dire basta e non il medico, e per questo direi che questo e un bell’annuncio! In bocca al lupo per le prossime avventure fuori dal campo… magari giusto ai bordi…

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