Italia: cosa aspettarsi dal Sei Nazioni femminile 2024?

Si prospetta un Torneo di altissimo livello, con un Galles sempre più difficile da battere. Irlanda e Scozia sembrano alla portata, ma prima di tutto bisognerà reggere all’esordio con l’Inghilterra

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Interza 18 Marzo 2024, 20:44

    Vi ringrazio molto per il servizio. Certo il torneo autunnale ha aumentato i numeri delle giocatrici ma a mio parere Ranieri punta su un gruppo ormai consolidato e ruoli ormai coperti. Poteva aggiungere qualche ragazza, ma il torneo è lungo e conto che dia fiducia nelle altre partite. Rimarco ancora, perchè purtroppo si dimentica, l’assenza per infortunio di Alissa Ranuccini, atleta in continua crescita. Ho poche informazioni sul recupero dall’infortunio, spero di vederla in campo presto perchè per me la sua presenza è molto importante. Ha una forza quella ragazza mista ad intelligenza che la renderà titolare per secoli. Vediamo la conferma di una ottima Granzotto e Pilani che mi piace tantissimo. Sara durissima con le Inglesi e non del tutto scontata la partita in casa con la Scozia, mi sembra ultimo turno. Beatrice Rigoni avrà voglia di riscatto per navigare in campionato all’ultimo posto ma in un campionato bellissimo come quello inglese. Come apertura potremmo avere anche sia Capomaggi e perche no Cavina Micol nel corso del torneo. Non dobbiamo fermarci a sperimentare e fare crescere il gruppo, perchè il nostro obiettivo è qualificazione e un buon mondiale 2025 in Inghilterra. Di sicuro io seguirò tutte le partite perchè queste ragazze e il buon Di Giandomenico ci hanno resi orgogliosi in momenti in cui il maschile ci faceva soffrire che oggi riuscire ad avere due squadre competitive è un bel sogno realizzato. Continuate così ragazzi di Onrugby a diffondere informazioni sul rugby femminile, ve ne sono grato. E per favore aggiornate, quando riuscite, le schede delle ragazze. E scusate la provocazione, ma una giornalista donna nel gruppo a quando ? 🙂 Ciao forza italia

    • OldRugby69 19 Marzo 2024, 12:39

      Guardi che in ottica qualificazione mondiale e qualificazione al girone 1 del XXV, di esperimenti è opportuno farne pochini in questo 6 Nazioni se non nelle partite contro l’Inghilterra e la Francia, ma solo per preservare il 15 titolare per le gare contro la Scozia, Irlanda e Galles e puntare ad arrivare terze . L’anno scorso, con una gestione sciagurata delle atlete internazionali nelle partite contro Francia e Inghilterra, abbiamo perso 3 “avanti” fondamentali come Turani Giordano e Sgorbini, mentre il Galles in Francia schierava la seconda squadra.
      Così nelle restanti partite del torneo ci siamo presentati in campo anche con il “misto tra forza e intelligenza” di cui parla, arrivando penultimi perdendo anche contro la Scozia dopo 12 vittorie consecutive, venendo travolti in casa da un Galles palesemente superiore in cui abbiamo perso anche la terza 3 linea dal profilo internazionale. Non si tratta quindi di non fare crescere il gruppo, si tratta di gestione del torneo e se lei pensa che si possa fare a meno di certe giocatrici, solo perchè l’Italia ha fatto bene in un torneo sperimentale per tutte le formazioni, senza promozioni e retrocessioni, come l’XXV dello scorso anno credo che sia fuori strada.

      • Interza 19 Marzo 2024, 21:00

        Buonasera, la penso diametralmente in maniera opposta a lei. Per me nello sport c’è poco spazio per fare i conti e come dice “gestione del torneo”. Siamo in una fase di cambio generazionale e quindi ben venga introdurre nuove forze e non limitarsi a giocare sempre con lo stesso 15 o comunque con persone che sembrano abbiano il posto garantito. Che non significa sconvolgere la squadra ma dare fiducia e creare un po’ di competizione. Abbiamo un esempio molto recente del tecnico Quesada che aveva detto che avrebbe sperimentato molto poco ed invece ha introdotto più esordienti o comunque più minutaggi in solo 5 partite, di chiunque altro. Per me questo significa saper gestire una squadra ed un gruppo sapendo che i numeri sono sempre avari con noi e non avere paura anche di sbagliare.

  2. LiukMarc 19 Marzo 2024, 10:32

    Italia che si presenta ai nastri di partenza dovendo dimenticare il torneo dell’anno scorso, dove il Galles ci diede una piccola ripassata e perdemmo anche in Scozia.
    Inghilterra che rimane (purtroppo) largamente fuori portata, direi anche la Francia sebbene l’anno scorso non furono cosi distanti. Partite chiave alla 2 e 4 giornata. Riuscissimo a vincerle, potremmo arrivare in Galles con la meta piu’ libera e magari fare una buona prestazione. Cosa non scontata visto che la nazionale gallese è migliorata tantissimo negli ultimi 2-3 anni, non sara’ facile, tanto piu’ a casa loro.
    Sono curioso di vedere il nostro stato di forma dopo un buon autunno, e se Ranieri provera’ qualcosa di nuovo (magari nelle partite con niente da perdere). In bocca al lupo alle ragazze e allo staff.

  3. MuirMan 20 Marzo 2024, 01:05

    Concordo con LiukMarc che le partite chiave sono Irlanda e Scozia. Soprattutto la prima, non abbiamo mai vinto a casa loro, con la Scozia in casa non sarà semplice ma la porteremo a casa al netto di infortuni a ripetizione come quelli dello scorso anno. Non darei troppo peso alle sconfitte del 2023 comunque: in Scozia avremmo finito per vincere non fosse stato per la Seye che si è fatta buttar fuori, passando dalla punizione del 24 pari per noi alla meta del 29-21 per loro; quanto al Galles, nel II tempo era finita la benzina delle nostre seconde e terze linee (quelle sopravvissute agli infortuni), e le loro avanti hanno preso il sopravvento. Onestamente, il Galles non mi pare migliorato così tanto se non in prima linea dove sono immense. Se riusciamo a reggere in chiusa abbiamo delle chance, i nostri trequarti sono più forti. A questo proposito ho molte attese per la Pilani, in Sudafrica ha fatto bene e ha la potenza necessaria a reggere il confronto con le gallesi. Quanto all’Inghilterra, è l’unica veramente fuori portata ed è lì che mi aspetto qualche esperimento e un uso modeato di giocarici chiave, Comunue è un torneo in cui possiamo facilmente arrivare sia terze che ultime. Ma lo stesso vale per (quasi tutte) le altre.

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