Il Presidente della FIR ha espresso parole di elogio per la squadra e per l’allenatore
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Bravo Presidente.
Stadio pieno e quinto posto dovrebbero anche portare più soldi, da investire nel movimento.
Fondamentale!
Non dimentichiamo la m*rda che si è preso quest’uomo dopo che ha mandato via Crowley, per una volta bisogna dargli credito per aver fatto una grande e impopolare scelta
Questa volta ha ragione, speriamo bene tutti che Quesada continui così , ora pensi un attimo alle giovanili, la visibilità conquistata in questi giorni va spesa bene
C’e’ tutto il rugby da base che ha bisogno di tantissima attenzione, ma i risultati della nazionale trainano molto, perche’ forniscono la gran parte del budget. Vedremo se si riuscira’ ad uscire dal corto circuito che il budget proveniente dal rugby di vertice viene poi reinvestito tutto nel rugby di vertice: non credo che sara’ facile.
Tutto vero presidente, bravo. Adesso però ci ridia accademie con Aboud.
Se n è preso di palate di m. da fini conoscitori di questo sport…
Io ho sempre avuto la sensazione che non stesse mai sbagliando un colpo. Adesso però è ora di correggere il tiro sul rugby di base, che non sono le società di A élite..
Purtroppo i soldi scarseggiano, ma solo dio sa quanto sono state importanti queste vittorie per attrarre nuovi investitori e liquidità esterna ai fondi europei e che possono essere usati per progetti finalizzati al reclutamento e allo sviluppo
Neanche sulle accademie ed Aboud ha sbagliato un colpo?
No, perché nella sostanza è cambiato poco e se le accademie sono state funzionanti è perché all interno c erano e ci sono tecnici federali di buon livello..
Aboud ha dato l organizzazione ma i tecnici federali hanno svolto un ottimo lavoro..
Sull irlandese ormai c è quasi una leggenda metropolitana..
Quello che fa la differenza è la materia prima e gli strascichi del post pandemia li stiamo ancora vivendo
Quindi quello delle accademie che è un miracolo, per te è tutto normale. Ci sono i professionisti e le strutture, questa presidenza ha cambiato entrambi senza che ce ne fosse bisogno perché i risultati stavano arrivando ed in modo continuato. O non sei d’accordo sui risultati?
I professionisti nelle accademie sono rimasti..e Crowley è arrivato, sempre per scelta di Innocenti dopo essere stato scaricato malamente da Treviso..
Io non conosco in dettaglio i professionisti che ci sono nelle accademie e quelli che sono cambiati, ma Brunello c’era stato anche prima e Roselli e’ passato dalla U20 alle Zebre. Che altri professionisti sono cambiati nelle accademie, a parte Aboud sostituito da Fernandez?
L’accademia non e’ piu’ nel collegio di Remedello, se ho ben capito, ma non mi sembra che il successo dell’iniziativa fosse dovuto alle strutture del collegio…
Beh sono stupito anch’io… ed ero tra quelli critici per la scelta di Quesada.
Onore al merito, ci ha visto giusto…
Però Ian aspettiamo qualche anno, e vediamo se l’U20 avrà continuità di risultati dopo i classe 2005.
Secondo me le ultime u20 a livello di gioco sn molto inferiori al recente passato.. i risultati sn tenuti su da giocatori che sarebbero cmq emersi.. la sfida deve essere portarne il numero maggiore ad un livello tecnico più alto.. vincere di forza o di mischia a 20 anni serve a poco x il futuro..
@cammy
In era Sei Nazioni nemmeno la U19 (all’epoca lo giocavano le U19 e non le U20) con Parisse, Marcato e Mirco Bergamasco (tutti giocatori che sarebbero comunque emersi, per capirci) ha vinto nemmeno una partita. Non e’ che avere in campo dei giocatori che comunque sarebbero emersi basta a vincere.
Evitiamo di sminuire la vittoria storica dell’Italia U20 sulla Francia in Francia in questo Sei Nazioni.
Nelle categorie giovanili e’ sempre il caso di dare tempo al tempo prima di esprimere giudizi.
Pero @gsp l’Accademia una era. Okay, c’erano i Centri di Formazione o come si chiamavano, ma poi i ragazzi che andavano in U20 venivano da una sola Accademia, li giocavano in Serie A.
Ora, non sono un tifoso di Innocenti pero’ per me (sottolineo) creare due accademie legate alle franchigie di URC non è stata un’idea sbagliata (se ricordi, se ne discuteva tanto anni fa sul blog come di cosa buona e giusta), e sulla carta avrebbe molto senso (sono 2 invece di 1, ci si allena con le franchigie di URC, si da l’occasione a giocatori giovani di avere spazio in URC). Forse si è pero’ sottovalutato l’impatto sul tempo di gioco dei giovani, anzi, detta meglio si è sopravvalutato l’utilizzo che le franchigie avrebbero potuto fare delle Accademie e il ruolo crescente che gli altri U23 avrebbero avuto in Serie A Elite. Qui sta l’inghippo per me – ora come ora. E su cui si deve lavorare di concerto con i club di Serie A Elite (che ricevono soldi Fir).
Posto che l’investimento va fatto ancora prima, ben prima della Serie A Elite, e qui che voglio vedere che combinera’ la Fir per non perdere altro tempo.
Ma quando dico accademie intendo tutto il sistema messo in piedi che ha costantemente sfornato u20 molto competitive, e nazionali maggiori con molta profondità (pensa a Pani ieri, ci sono almeno 3 o 4 opzioni quasi dello stesso livello).
Visto che ci abbiamo messo 15 anni a farlo funzionare io starei molto attento a toglierne pezzi, perché se alcune cose possono funzionare in teoria. In pratica non è detto che lo facciano.
Con tante cose che oggettivamente non funzionano nel movimento, perché mettere mano a quelle che funzionano?
Ian in passato ha dato spiegazioni che io non capisco, cambiare tanto per cambiare ha poco senso. Hai trovato una cura ad una malattia che avevi, stai meglio di quanto lo sia mai stato, e ti dici “perché non cambiare?”. Vuol dire che il problema non lo prendi sul serio.
Il club in serie a ed eccellenza, alcuni collaborano alcuni no, non è una sorpresa, ed il tempo di gioco è una problema enorme.
Sono d’accordo con il tuo discorso in generale (se una cosa funziona, perchè eliminarla?), ma da capire se qualche grosso motivo (che non fosse puramente ideologico-politico) ci sia per cambiarla. Colpa mia che non ricordo se la Fir avesse dato delle spiegazioni sul perchè cambiare sistema (puo’ essere che in qualche articolo anche qui su onrugby, magari interviste a Innocenti o Pacini, ci sia qualcosa, ma ammetto che la mia memoria è quella che è), che andassero oltre il “costa troppo” (che rimane comunque una cosa da considerare).
La tua chiusa dice tutto: il fatto che la federazione abbia deciso di dismettere un sistema totalmente federale puo’ anche essere una soluzione ma questo deve (sottolineo) andare di pari passo con un piu’ ampio coinvolgimento, impegno e supporto dei club. Si rema tutti insieme nella stessa direzione, altrimenti è un bel casino. Io voglio essere positivo e fiducioso, come il sistema di Gavazzi ci mise 10-12 anni a funzionare, magari anche questo di Innocenti avra’ bisogno di qualche tempo. Pero’ si deve trovare la soluzione al tempo di gioco degli U23 e qui al Fir deve metterci del suo (visto che, appunto, i soldi ai club di Serie A li da. Se li facesse ripagare in qualche modo)
@gsp
Il sistema delle accademie non ha costantemente sfornato U20 molto competitive: all’inizio i risultati erano gli stessi di sempre (cioe’ zero) e poi pian piano hanno cominciato progressivamente ad essere competitive. Per ora a livello di risultati la competitivita’ e’ rimasta piu’ o meno sugli stessi livelli, anche tenendo conto delle variazioni di anno in anno, mentre per il futuro bisognera’ continuare a monitorare la situazione.
Io non conosco di persona i tecnici coinvolti e non sono l’agente di nessuno, ma non vedo le ragioni per farne un caso di stato.
L accademia che c era prima non c’entra nulla con la roba che c è ora.. sia per numero che per età.. la francescato era una squadra che faceva allenare e giocare assieme i migliori prospetti u20.. ora sn spesso giocatori d interesse nazionale che han più di 20 anni.. che non riescono a giocare in urc e vengono poi dati in serie a/ élite..
Si, ma la Francescato giocava in serie A (non in URC), in una squadra tutta di U20, e adesso i giocatori delle accademie vengono dati in prestito in serie A Elite, e giocano fianco a fianco con giocatori esperti.
Con Aboud c’era un’unica accademia avulsa dalle due franchigie, con i giocatori che giocavano in serie A in una squadra solo per loro; adesso ci sono due accademie, allineate alle franchigie, e i giocatori si allenano spesso con le franchigie e poi giocano normalmente in Serie A Elite assieme ad altri giocatori esperti.
A me sembra un passo avanti.
Detto questo, poi l’allenatore della U20 e’ pur sempre Brunello, mentre Roselli e’ passato ad allenare le Zebre. Non mi sembra che si sia smobilitato il gruppo degli allenatori e la loro esperienza, mentre non posso sapere se ci sono stati cambiamenti fondamentali nella didattica. Magari qualcun altro potra’ scrivere con piu’ conoscenza dei fatti.
Ed aggiungo, sbaglio o KC al posto di Franco Smith l’ha voluto lui? Un po’ di equilibrio, eh su… neanche della federazione irlandese si può dire di non aver mai sbagliato un colpo.
Ciao@gsp, sono certo tu tutto bene, come avviene anche con me. Ora. A metà giugno torno a EDIMBURGO e poi più a nord. Se sei sempre in zona…. Hai sempre la mia email? Saluti affettuosi.
Io la sola colpa che gli addosso e’ quella di aver mandato via Aboud….
Forse Aboud ha scelto di andare via
a me era sembrato che lui volesse restare per finire il lavoro, invece e’ stato mandato via….
Aboud si e’ licenziato (o non ha firmato l’estensione del contratto, non ricordo) perche’ in disaccordo con la politica della presidenza.
Io sono dell’opinione che occorre dare merito a Quesada di avere raggiunto un risultato straordinario e merito a Innocenti che l’ha voluto. Purtroppo non avremo mai la riprova di come sarebbe andata quest’anno se fosse rimasto Crowley e quindi è giusto gioire per gli artefici attuali. All’inizio del 6 Nazioni c’era qualche mio commento qui sul forum dove mi auspicavo che i ragazzi dimostrassero di non essere quelli di Nuova Zelanda e Francia al mondiale e dopo la partita con l’Inghilterra scrissi che in quella partita avevamo dimostrato di esserci con la testa e con il fisico. Con l’Irlanda avremmo potuto sbracare come ai mondiali e invece nonostante i 0 punti segnati e i 36 subiti, l’Italia si è dimostrata squadra solida con una buona difesa. Dopo è stato un crescendo. E ancora si dimostrano tre cose: 1) che i nostri problemi erano soprattutto mentali, 2) che mancava un po’ di equilibrio, 3) che c’è maggior rispetto arbitrale in confronto anche al passato recente.
E adesso penso che Innocenti abbia le carte in regola per fare un bel discorsetto ai signori presidenti delle società del Top9 o 8 che sia. Adesso credo che non perderà l’occasione per fargli capire che devono remare dalla stessa parte del movimento perché i risultati lui li ha fatti vedere. So che detta così è un po’ brutale e che la questione è molto più complessa però credo che non perderà l’occasione per prendere il toro per le corna.
Permettimi ma la tua è una sintesi troppo facile. Si rema tutti se si hanno idee equilibrate e rispetto del territorio e base. Dopo tanti anni di franchigie oggi siamo euforici, ma tanti anni sono stati anche persi a pensare ad una ricetta unica. Non si può pensare che il rugby italiano sia solo in due citta o magari tre con altra franchigia. Se si diminuisce il Campionato si spiega anche dove si vorrebbe arrivare e come si pensa.
Trovare imprenditori, pubblico e limitare il deficiente professionismo mondiale che è in tutto il mondo in crisi, potrebbe essere un piano. Ne abbiamo altri ? Discutiamone. Il resto del mio pensiero l’ho scritto sotto che si contrappone totalmente al fatto che siccome per ora ho vinto adesso fate come dico. Magari non volevi dire questo, però a me non basta che l’Italia vince il 6 Nazioni, vorrei vedere il rugby giocato in tanti campi e un campionato simile a quello francese o inglese, al netto dell’utopia di essere dei baracconi economici come il campionato di calcio perchè anche in Inghilterra si sono resi conto che il giochino si rompe. Ciao
Condivido anche io la sintesi felice dell’affermazione che Aboud sembra una leggenda metropolitana.
Adesso però urge che Innocenti trovi equilibrio tra Campionato e franchigie. Vieni da lì Innocenti e nato nel Campionato e può capirlo che l’altra leggenda metropolitana che solo la crescita della Nazionale traina tutto e la sola medicina è Urc. Tanti anni persi dietro un progetto fallimentare in quanto si considera unica ricetta.
Magari se ci spiega se Aloi è ancora un direttore e ha delle idee migliori del campionato a 8, oppure se è diventato anche lui un ex come Aboud. Vorrei che Innocenti stravinca le elezioni con una percentuale 90 per cento, perchè ha convinto e trovato un equilibrio con le società non perchè va meglio con la Nazionale. Ne giova tutto il rugby italiano.
Ps per inciso io ero tra quelli che trovava giusto cambiare il tecnico perchè ormai aveva chiuso un ciclo e comunque, mia opinione personale, aveva proprio fallito nella tenuta psicologica della sua squadra. E non ci vedevo niente di male che un professionista venisse sostituito come tante altre nazionali fanno sistematicamente senza che nessuno gridi allo scandalo.
Dire che le accademie non servivano quando i risultati che hanno portato sono sotto gli occhi di tutti significa voler sfidare il buon senso e le leggi dell’universo. Oggi Innocenti è dalla parte giusta perchè può vantare risultati impensabili per chiunque anche solo 5 anni fa ma pensare di mettere la polvere sotto il tappeto e dire che tutto è perfetto, credo sia la cosa più sbagliata da fare. Dopo averci regalato un condottiero come Quesada, a Innocenti spetta il compito di affrontare i problemi della A elite, senza smettere di monitorare con rigore scientifico la bontà delle modifiche apportate al sistema di formazione di alto livello, sistema che al momento non mi pare in equilibrio.
@ Atley73 …regalato per modo di dire. 🙂 Comunque, onore al merito!