Cambi di senso e piede offensivo, la ricetta dell’Italia per battere la Scozia

Il grande lavoro dello staff azzurro per preparare la partita ha dato i suoi frutti

COMMENTI DEI LETTORI
  1. gian 11 Marzo 2024, 09:45

    Bell’analisi, molto interessante. Fa piacere sapere che, finalmente, non si va in campo per fare il possibile, ma per vincere, studiando dove e come colpire l’avversario, frutto di una più alta qualità dei giocatori, di un sistema base di attacco e di difesa che è già mandato a memoria e che di suo, in caso di dubbio, fa comunque male, e di uno staff che fa un ottimo lavoro.
    Non è la magia di un salvatore della patria o la fortuna di veder apparire 23 supereroi dal nulla, è finalmente l’evoluzione di un sistema, che funziona. Per cui giocatori cresciuti bene da giovani e nei vari club dove sono passati, senza fretta e senza il piedistallo del predestinato, la voglia di rischiare con equilibrio chi mostra numeri, una prima sistemazione organizzativa dell’ambiente, una crescita in fiducia e gioco poi ed ora un salto evolutivo con l’inserimento di altri elementi di gioco importanti, stanno dando frutti maturi.
    Lo staff “imposto” che ha ben collaborato con Quesada nel passaggio e che ha dimostrato che certe lacune potevano derivare non tanto dal loro lavoro, ma da altre situazioni, e la nuova testa di tutti i ragazzi, sono elementi importanti e fondamentali.
    Abbiamo ancora da mangiarne di polenta, ma l’impressione è che se prima noi facevamo un gradino e gli altri due, negli ultimi due anni il trend si sia invertito, adesso vediamo come evolvono le altre e se noi riusciremo a continuare questa marcia di avvicinamento

    • Unforgiven79 11 Marzo 2024, 09:52

      L’unico anno in cui vidi vittorie “meditate” e “costruite” fu il 2013, con Francia ed Irlanda effettivamente sfidate e superate senza tante contingenze strane.
      Qui sembra una combinazione virtuosa tra il gioco di accelerazioni palla in mano costruito da Crowley per l’Italia, combinato con una difesa lucida ed in forma, il tutto adattabile con le tattiche del caso per la partita specifica.

      • gian 11 Marzo 2024, 10:03

        Infatti penso in un’evoluzione partita, nel sistema, ancora prima di KC, continuata in campo con Crowley, ed adesso, anzi per adesso perché è troppo presto per dare giudizi definitivi al Formaggino, continuata da Quesada con una visione più completa del gioco, sulla base di automatismi già acquisiti.
        Speriamo bene

      • Dave Champion 11 Marzo 2024, 10:35

        In effetti dopo la grande vittoria sulla Francia, L’equipe aveva titolato ‘La nascita di una grande squadra’ peccato che poi ci siamo involuti ed abbiamo dovuto aspettare ‘qualche’ anno. Un caloroso saluto a tutti (ed al fegato degli stessi) che mai hanno perso e mai perderanno la speranza.

    • Fabfab 11 Marzo 2024, 10:00

      Continuo a dire che questa Italia è l’evoluzione di quella di Crowley. Se col neozelandese il gioco era improntato a concentrarsi solo su se stessi e sui propri schemi di attacco (peraltro ben fatti), con Quesada c’è uno step ulteriore che è lo studio dell’avversario e dei suoi punti deboli. El Que lo aveva detto alla vigilia: proveremo a mettere il pallone alle spalle degli scozzesi. E questo hanno fatto con le prime due mete. È un’Italia meno spettacolare rispetto a quella di Crowley, ma più concreta. Ma se non ci fosse stata la struttura precedente che ha cementato un gruppo giovane desideroso di fare la storia, oggi non avremmo questi risultati. Credo inoltre che il maggiore pregio sia tutto nella capacità dell’argentino di lavorare sulla testa dei ragazzi perché non era facile dopo le scoppole mondiali. Personalmente mi sarei accontentato di un 6 nazioni dove l’Italia se la giocasse più o meno con tutte, ma qua siamo oltre le più rosee previsioni con il miglior risultato di sempre con l’Inghilterra, un pareggio (strettissimo) con la Francia e la vittoria con la Scozia. E non sottovaluterei neanche pa partita con l’Irlanda dove, nonostante la pesante sconfitta, non siamo miseramente crollati come ai mondiali. Ora resta l’ultimo gradino, quello della consapevolezza nei propri mezzi che è sempre stato il nostro tallone d’Achille, quello di partire favoriti e subirne la pressione. Forza ragazzi, fateci ancora gioire come sabato scorso

      • ChrisRosso 11 Marzo 2024, 10:15

        Concordo su tutto. Alla fine in campo ci sono i giocatori ed è su loro che devi costruire una tattica, kc lo capì e diede struttura, fiducia e interesse all’esterno da parte dei rivali. Con El Que sembra essersi fatto uno step ulteriore a livello atletico e soprattutto aggiungo variabili come il gioco al piede.
        Il limite più grosso resta la touche. In secondo luogo l’altro limite è che ci mettiamo ancora troppo ad assestare il possesso,per ora lunghi tratti di match li facciamo in difesa ma almeno un 40% del possesso serve altrimenti gli altri sfondano prima o poi. Per ultimo, anche per importanza, dovremmo imparare un po’ dagli inglesi nel fare i drop, aver ancora più armi sarebbe utile e metterebbe pressione agli avversari.
        Poi ovviamente c’è il macro tema della tenuta mentale che verrà messa alla prova a Cardiff,ma non riguarda la tattica strettamente. L’anno scorso iniziava già a peggiorare abbastanza il Galles ma aveva zammit ed in generale più gente esperta anche se già mancavano alcuni grandissimi nomi. Sulla carta quest’anno noi siamo più forti, però nessuna differenza netta, restano una tier 1.

        • Mr Ian 11 Marzo 2024, 12:37

          con Crowley non avremmo mai avuto un evoluzione tattica, semplicemente perchè quello che ha proposto non era il suo gioco…il gioco alla “Crowley” è stato il gioco di Barnes..

          • Fabfab 11 Marzo 2024, 14:03

            Vero anche questo. Ma d’altronde Barnes era stato richiesto da Crowley che era l’head coach. Quindi merito in ogni caso, per quanto mi riguarda

        • Shakespeare 11 Marzo 2024, 21:52

          Non serve imparare a fare i drop dall’Inghilterra. Basterebbe imparare dall’Italia (quella di Coste).

  2. Fabfab 11 Marzo 2024, 10:02

    Aggiungo: viva la mamma di Kinky, the mom of the match

  3. Dave Champion 11 Marzo 2024, 10:17

    L’ ‘appeal ‘ della Nazionale e’ cambiato. Per i futuri Page-Relo non ci sara’ bisogno di un Capuozzo in spogliatoio che gli ricordi che avendo un nonno italiano puo’ far parte del progetto.

  4. Gianluca72 11 Marzo 2024, 10:43

    Ma la Georgia dov’è??? Ahahahahaha. Dove sono quei britannici che ne chiedevano l’ingresso al posto nostro?

    • Pesso 11 Marzo 2024, 12:52

      Che bisogno c’e’ di tirare in ballo la Georgia? Per essere contenti della propria squadra bisogna per forza sminuirne un’altra?

      • gian 11 Marzo 2024, 13:58

        Oddio, con tutte quelle che ci hanno detto loro e molti altri, quando eravamo in difficoltà, perché no?!?!

  5. Sparklelight 11 Marzo 2024, 10:48

    Smaltita l’euforia per la vittoria questa analisi, precisa, dimostra che la partita era stata preparata bene e che oggi ci sono indubbiamente gli atleti per vincere queste partite, ora una vittoria in Galles è possibile ma l’importante, per me, sarebbe comunque dimostrare di poter stare a questo livello poi il risultato sul campo dipende tanto anche dagli avversari ma fare una gran partita e poterla giocare sino in fondo è fondamentale per il morale del gruppo dopo le due sberle ai mondiali, forza Azzurri!

  6. Parvus 11 Marzo 2024, 11:04

    Mi fa piacere sentire che molti parlino bene di kieran…., vuol dire che la comprensione del gioco sta avendo successo in italia….

  7. balìn 11 Marzo 2024, 11:52

    La squadra scozzese ha dei limiti caratteriali, il calo enorme nel secondo tempo con il Galles lo dimostra ed il secondo tempo a Roma è una conferma, oltre ovviamente a tutte le cose giuste dell’articolo
    l’altro post “in Scozia volano gli stracci “ mi sembra confermi
    Io direi che almeno un pochino conta la notevole presenza di giocatori saf, australiani o inglesi che non hanno avuto successo a casa loro (tant’è vero che danno l’anima per rivalersi vincendo la Calcutta cup), cose del genere non capitano ai Gallesi, in effetti ieri una Francia superiore in tutto ha impiegato 65-70minuti per venirne completamente a capo, inoltre Gatland vale ancora qualcosa in più di Townsend, occhio sabato prossimo sarà una storia diversa

  8. Bala Sporca 11 Marzo 2024, 11:57

    Abbiamo una profondità che rare volte abbiamo avuto fra terze e trequarti, prima linea buona. Seconda linea poco profonda al momento, con Ruzza troppo spremuto e che va fatto alternare velocemente. Le partite estive (giappone e poi, se non mi sono perso qualcosa non si sa chi fra gli isolani) devono essere utilizzate per far entrare nel giro gli U23. Staff e Quesada hanno fatto un’ottimo lavoro e belle sono queste analisi tecniche che abbiamo letto molto volentieri. Ora capire chi sostituirà Goosen (che credo non si sia ancora saputo…).

    • gian 11 Marzo 2024, 12:35

      Mi auguro che quest’estate si cominci ad inserie seriamente nuove prime linee (a dx e a sx facendo fare minuti ad i meno esperti), seconde come zambonin e canali, con dietro i ragazzini e favretto, mescolare un po’ di terze, provare qualche soluzione in più a 10, far tirare il fiato a brex e girare gli altri, e mettere in gioco i non titolari nel triangolo allargato, aggiungendo, magari, qualche promettente giovanotto

      • LiukMarc 11 Marzo 2024, 13:19

        Fosse per me, gente come Ferrari, Fischetti, Ruzza, Negri, Brex, ma potenzialmente anche Ioane, Varney e Capuozzo, potrebbe stare a casa, e vedere un po’ di “facce nuove” o giocatori magari chiamati ma mai davvero messi in campo (come Rizzoli, Canali, Gesi, Lucchin)

        • gian 11 Marzo 2024, 13:25

          Esattamente la mia idea, lasciar tirare il fiato alle colonne e costruire lo spazio alle alternative

        • balìn 11 Marzo 2024, 14:04

          Alla fine del top14 Ioane Page-relo e capuozzo è inevitabile si facciano un po’ di ferie (specialmente il terzo che dovrebbe arrivare ai playoff) inveceVarney ha 23 anni e come m.m. Non mi pare ci sia tutta sta profondità (ad es Casilio sarà in saf ai mondiali junior)

  9. LiukMarc 11 Marzo 2024, 12:18

    Sicuramente una partita preparata sui punti deboli di una Scozia che a basso ritmo e in difesa dopo un po’ tende a concedere piu’ di quanto voglia, specie nella copertura della profondita’. Lezione messa bene in pratica sabato un bravo a staff e giocatori.
    Tra l’altro, giusto per, se vogliamo iniziare a giocare un po’ piu’ con “malizia”, rivedendo l’ultima meta scozzese si poteva cercare di “accompagnare” il loro tallonatore oltre la linea di meta e tenerlo alto (erano in 3 gli italiani), il che avrebbe portato un drop dai 22 per noi e tempo perso per loro. Andata bene comunque e nessuno si lamenta (e ci mancherebbe), ma son le piccole cose su cui si puo’ ragionare per continuare a crescere (e non sedersi sugli allori, anche se non mi sembra il caso dei nostri, almeno a sentire le dichiarazioni post partita).

  10. Mr Ian 11 Marzo 2024, 12:35

    L’Italia sabato ha giocato forse al 50% delle sue possibilità, soprattutto gli avanti nell’applicazione del sistema.
    Si iniziano a vedere cose interessanti tra i ricevitori del passaggio, ma ancora in stato embrionale. Se riescono ad aumentare e migliorare le connessioni tra i pod per innescare il gioco dei trequarti, vedremo una squadra che ci farà divertire molto.
    Sul cambio di senso, bene il lavoro di Page Relo e, purtroppo, da un altro punto di vista, questo ci fa capire come per molti anni non abbiamo avuto mediani di mischia all altezza del livello, o forse non riusciamo ancora a formarne.
    Per il resto l Italia sta vivendo una fase di processo dove sarebbe ancora più bello se queste intuizioni tattiche fossero lavorate con maggiore frequenza e quotidianità presso le franchigie.

  11. albe 11 Marzo 2024, 12:47

    Ovunque si fa riferimento al lavoro fatto dal predecessore, che per carita esiste, pero non dimentichiamoci che 4 mesi fa questi stessi giocatori hanno fatto delle prestazioni piuttosto modeste in CDM, quindi secondo me bisogna rendere il giusto mérito a Quesada. E secondo me non e’ un caso la dichiarazione di Goosen a riguardo dell attenzione che l’HC mette sulla difesa.
    Lo dico perché mi fa pensare al 2013 quando sembrava che gran parte del merito di Brunel fosse dovuto a Mallet. Mi sembra che in générale si sia molto meno indulgenti con gli allenatori del mondo latino rispetto agli altri, quando in realta con noi sono quelli che funzionano meglio.

    • gian 11 Marzo 2024, 13:36

      Negare che gli allenatori precedenti non abbiano influenzato positivamente questo processo sarebbe limitativo, certo che ognuno è un tassello unico, COS ha dato un’impostazione al sistema, KC una certa sicurezza in attacco ed un sistema che funziona, adesso Quesada stà mettendo insieme questo, con un diverso modo di considerare le partite, gli HC precedenti non farebbero la stessa cosa, come lui avrebbe fatto altro prima, adesso siamo qui e speriamo continui, il prima è stato un gradino con le sue luci e le sue ombre.
      Per questo, per noi, è inutile discutere se era meglio uno o l’altro o se doveva rimanere x o y…

      • Mr Ian 11 Marzo 2024, 13:56

        A Quesada si chiede una certa varietà tattica della squadra anche a partita in corso. Una tenuta mentale più duratura possibile nell arco degli 80′. Ed infine un approccio mentale diverso alle partite dove si pensa di poter vincere. Ovvero non più solo underdog..speriamo di essere sulla buona strada

        • gian 11 Marzo 2024, 14:04

          Esatto, a lui viene chiesto un salto i cui tempi sembrano maturi, speriamo di essere pronto e che lui sia quello giusto.
          Ci sono degli interessanti spunti, sicuramente, ma in due mesi si sistema qualcosa, non si costruisce una squadra, se Quesada lavora bene lo vedremo tra i test autunnali ed il prossimo 6N, allora potremo decidere se sognare o restare a sperare nel momento

      • balìn 11 Marzo 2024, 14:10

        Io penserei anche a quanto significhi giocare in urc in una squadra che ha delle ambizioni o arrivare da una nazionale u20 che da qualche anno non si accontenta delle sconfitte onorevoli

        • gian 11 Marzo 2024, 15:19

          E, allora, potrei aggiungere che, se questa è la strada che si ritiene migliore, sarebbe il caso di provare a costruire altre squadre/franchigie pro, magari che giochino ad un livello un po’ più basso, se non si può in URC, che allarghino il bacino di scelta dei giocatori

    • Shakespeare 11 Marzo 2024, 21:57

      Io comunque ringrazierei sempre Georges Coste: senza i risultati assolutamente sorprendenti della “sua” Italia non avremmo mai e poi mai giocato questo Torneo.

  12. Parvus 11 Marzo 2024, 15:16

    Gli arrivi di pagerello di ange, di dino e di paolino hanno cambiato di fatto la.nostra nazionale, e vi ricordo che gli ha portati kieran.
    Ora treviso ha messo il piede sull’acceleratore e ha preso luigi e il figlio dell’estremo oll black gallagher, e anche qua ci sarà un’altro salto di qualità.
    Ora io predico sempre parma faccia bene e nel contempo si aggiudichi lamb e qualche altro italiano possibile azzurro come tizzano o altro giocatore…., tipo riccitelli….
    Insomma sul solco di kieran si stanno portando a caaa copiosi frutti, e quindi viva kesada.
    Ma lo dico veramente VIVA KESADA.
    Ma non posso non ricordare quell’oll black che non sorrideva mai…., che ci ga completamente cambiati.

  13. balìn 11 Marzo 2024, 16:05

    sono andato a cercare un replay degli ultimi cinque minuti di partita …. ho scoperto che erano davvero solo 5 minuti, ma accipicchia dal vivo mi erano sembrate ore, ho anche visto che i nostri mai hanno rischiato un intervento che potesse esere falloso hanno difeso im modo incredibile, bravissimi, da far vedere a scuola !!

    • franzele 12 Marzo 2024, 07:26

      Gira un video su YouTube, girato dagli spalti, dell’ultima azione, quella delle 24 fasi, consiglio di guardarlo perché dà veramente l’idea della tensione in campo, tra il pubblico e dell’esplosione di gioia finale.

  14. massimiliano 11 Marzo 2024, 16:33

    Redazione grazie per l’ articolo improntato ad un’ analisi tecnica più approfondita. Sarebbe molto bello, almeno per me, se ne pubblicaste anche in relazione alle gare di urc. Ne ricordo uno di qualche anno fa, improntato sulla difesa di Munster, davvero notevole

  15. mikefava 11 Marzo 2024, 17:26

    Salve, forse nessuno lo avrà notato ma non avevo scritto nulla su questa vittoria che ricorderò per sempre e mi ha fatto sentire al settimo cielo (tuttora)!! Poco tempo e troppa sbornia da soddisfazione…ma sono superfelice!! Superfelice di vedere una nazionale italiana di questo livello, che lotta, lotta, non molla mai e non ne ha mai abbastanza. Sono sincero, dopo la coppa del mondo mi aspettavo che gli strascichi sarebbero stati pesanti…e invece, come è sempre stato ma come pensavo che non potesse essere più così facilmente (perché mi sembrava di essere tornato indietro di 3 anni), l’Italia ha rialzato la testa e ci ha dimostrato una volta di più che sa fornire prestazioni estremamente opposte da un periodo all’altro…ma anche da una partita all’altra. Chi si aspettava una partita come quella contro la Francia, dopo l’Irlanda, ad esempio, dopo che avevamo fatto piuttosto bene contro l’Inghilterra? Ecco, se c’è una novità, è che i nostri ragazzi sono mentalmente forti…l’esperienza acquisita permette loro di gestire le situazioni difficili, sempre più difficili rispetto alle altre squadre, con grande capacità. Ma dall’altro lato ci sono giocatori appena entrati in rosa, e non certo esperti, che stanno dando una freschezza e una incisività incredibili: penso a Ross Vintcent, ma anche a Louis Lynagh. Tanti elementi stanno andando al loro posto un po’ alla volta, anche se credo che contro la Scozia siano due aspetti in particolare ad aver fatto la differenza: la difesa efficace e arcigna (un po’ ballerina all’inizio, ma poi sistemata) e la disciplina. Aggiungo anche la tenuta fisica, perché siamo addirittura cresciuti nel secondo tempo. L’idea che mi ha dato l’Italia sabato è quella di un gruppo consapevole, che ha vissuto condizioni di svantaggio innumerevoli volte e ne ha fatto il suo punto di forza. L’attacco non è ancora di crowleyana memoria, non si vedono i break devastant, come gli affondi di Capuozzo, almeno al momento…ma si sta sviluppando un gioco al piede, Garbisi è padrone della manovra e forte sui piazzati, abbiamo finalmente un mediano di mischia che rischia ma lo fa non in modo scellerato (poi, certo, anche un errore sanguinoso), la mischia ordinata è stata da applausi, mentre nei maul possiamo fare meglio, nelle rimesse va trovata un’alternativa valida a Ruzza. Insomma, chiaramente non siamo diventati la miglior nazionale del mondo in due mesi e mezzo di Quesada, però si stanno finalmente vedendo i frutti di un lavoro iniziato, udite udite, non con Crowley…ma con Franco Smith (e Stephen Aboud), ben 9 Azzurri attuali su 23 schierati avevano esordito sotto la sua gestione, per quanto non sia stata vincente, fortunata o anche solo un minimo competitiva: però la ricostruzione è iniziata lì ed è stata lunga, dura, faticosa, a tratti è sembrata insormontabile. Eppure, dopo 4 anni, eccoci a parlare di una Italia che sta disputando un Sei Nazioni degno di questo nome, che ne fa parte a pieno titolo e che lo rende, insieme alle altre 5, ancora e sempre la mia competizione di rugby preferita e una delle migliori al mondo (anche se secondo me, come il Sei Nazioni, no ghe n’è). E no, non è perché le altre nazionali sono in ricambio sulle loro rose, perché la Scozia attuale, almeno sulla carta, non era seconda a nessuno e si presentava a Roma ancora in lizza per il titolo finale: nessuno viene mai per perdere una partita di rugby, soprattutto a questo livello, nessun avversario te la lascia facile. Questa vittoria vale tanto, anche per il modo in cui è arrivata. Chiaramente dobbiamo continuare sulla strada intrapresa e non fermarci più. Se dopo aver conquistato la Cuttitta Cup, ci confermeremo vittoriosi anche in Galles, be’…non solo avremo fatto un grandissimo Torneo, ma vedrete in quanti faranno a gara per giocare con l’Italia. Dovremo cacciarli 🙂 Quasi scontato dire che tutti, veramente tutti i giocatori, hanno contribuito al risultato…perché è vero, non è solo una banalità da dire dopo una vittoria, ognuno ha dato il suo apporto, ognuno a modo suo è stato al suo massimo, pur con errori che ci possono stare se l’atteggiamento è quello giusto. Gonzalo Quesada ha dimostrato di sapere esattamente quel che fa, di avere le idee ben chiaro sugli obiettivi e come raggiungerli e di operare praticamente sempre la scelta giusta al momento giusto. Certo, si è trovato una squadra già ben strutturata e del materiale umano di valore, come forse mai nel rugby italiano, però di certo non sta sprecando tempo né risorse. Grazie a tutti per le emozioni che ci hanno fatto vivere, speriamo siano ancora molte altre! 😉

  16. daniele1 12 Marzo 2024, 17:30

    Bella analisi, complimenti!!!
    Ciao

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