L’allenatore della difesa è alla sua ultima partita in Italia: “Nello sport di oggi non accade così spesso di rimanere a lungo. Felice di averne avuto l’opportunità”
Italia, Marius Goosen: “Orgoglioso di aver allenato qui per tutti questi anni”
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Belle parole queste di Goosen, soprattutto sul fatto che in Italia si deve lavorare per fare crescere i giocatori e sul fatto che non è facile in un Paese dove il rugby è uno sport di nicchia. Oltretutto, visto che stanno facendo a livello difensivo, mi dispiace anche un po’ perché si sono visti enormi progressi. Vediamo chi e cosa ci riserverà il futuro
Un futuro spero roseo…..
La.nazionale ha uno staff importante a dir poco….
Allenatore che ha avuto fasi in cui pareva lavorare benissimo ed altre in cui non funzionava nulla, mai capito il suo reale valore tecnico, ma forse, anche da quello che dice, era un po’ vittima delle situazioni. Umanamente indiscutibile, e si vede anche dalle ultime parole, dispiace che se ne vada come persona, poi, come tutti, è rimasto troppo e doveva essere cambiato. Poi se tornerà in qualche modo, ben venga, se andrà a continuare da altre parti, i migliori auguri
22 anni sono sono proprio tanti, complimenti! Interessante il fatto, che da fuori, pare abbia attraversato fasi alterne nel suo lavoro, poi leggendo quello che dice, le fasi alterne forse non erano le sue! Mi dispiace che se ne vada, praticamente era a casa! Rinnovo i complimenti! Bravo Goosen! Speriamo sia la scelta giusta lasciarlo andare. In bocca al lupo
condivido aries…., chissà se è la cosa giusta lasciarlo andare via…
Credo che sia giusto lasciare che Quesada si crei progressivamente un “suo” gruppo di allenatori, pezzo per pezzo.
Magari torna a Treviso, oppure Zebre…..
Dalle sue parole sembra lasci l’Italia
“I ragazzi fanno un grandissimo lavoro non solo in campo ma anche fuori, stanno facendo tantissimo per migliorare l’aspetto mentale e questo è fondamentale per questo Paese.”
Purtroppo in Italia c’e’ spesso una negativita’ piu’ fitta della nebbia in Val Padana… per tagliarla non basta il coltello: ci vuole la motosega…
Sei un grande Marione, ti ho sempre stimato fin da quando giocavi biancoverde.
La fase difensiva è la cosa che più ci ha sorpreso in questo 6N e ci sei ancora tu alla guida…ma non eri l’anello debole? Oppure le cause erano da cercarsi altrove?
In bocca al lupo per il futuro che, scommetto, sarà roseo come quello di tuo compare Franco