“Gallorini è sembrato un orco spietato”. La stampa transalpina e le reazioni a Francia-Italia del Sei Nazioni U20

La paura è sempre quella di non riuscire a portare questo livello nei seniores. La U20 mi sembra che siano 4/5 anni che sforna bei giocatori, pure varney in U20 era tanta roba, poi però non reggiamo il Salto.
C’è da operare per garantire sia minutaggio che un minimo di controllo (onde evitare che qualcuno venga distrutto fisicamente) ai giocatori italiani, soprattutto ai più giovani. In Francia il campionato espoirs è molto utile, ma per questioni di regolamenti poi vedranno i minuti tra o grandi contati. Mentre a noi servirebbe che chi sta sui vent’anni inizi a tastare con più frequenza i ritmi e anche (e forse soprattutto) dei più grandi. Non so se di possa fare ciò da una riorganizzazione delle due franchigie, o de creandone una terza o ancora dal riorganizzare una serie a amatoriale ma con più squadre in tutta Italia e quasi solo Italiani.
Sulla carta vedo un buon futuro per la nazionale, però è uno sport duro il rugby ed è facile perdere qualche tassello per strada. Anche se soprattutto sulla trequarti inizio a vedere molti bei giocatori tra maggiore e U20 mentre come pilone gallorini sembra veramente avere tanta cilindrata (come d’altronde spagnolo).
La posizione più scarna resta la mediana e soprattutto il mm.