Italia, Gonzalo Quesada: “Conquista e touche saranno fondamentali. Gli italiani del Top 14? Una motivazione extra”

Le dichiarazioni del ct degli Azzurri in vista del match contro i Bleus

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Sparklelight 23 Febbraio 2024, 13:30

    Diretto e sintetico, mi piace.

  2. LiukMarc 23 Febbraio 2024, 13:57

    Sentire dire che Varney, dall’alto dei suoi 22 anni, puo’ entrare e dare esperienza (internazionale ovviamente, se non sbaglio viaggia verso i 30 caps) mi fa sorridere (piacevolmente)

  3. Parvus 23 Febbraio 2024, 14:39

    A me francamente mi interessa solo una cosa, qusndo kesada dice che l’80% dei giocatori presenti nelle franchigie sarà formato dalla filiera u16/18/20 è l’aspetto più importante.
    In altri post scrivevo che sarebbe importante vedere i migliori gioielli delle under nelle due franchigie e non in giro per l’europa, tutti o quasi mi davano contro, ora non leggo nessuno che da contro a kesada su quello che ha esposto…..
    Come maiiiii????

    • LiukMarc 23 Febbraio 2024, 14:57

      Non penso che nessuno ti possa “dare contro” per un pensiero del genere Parvus 🙂
      Ad ogni modo ci sono sicuramente alcuni fattori che non aiutano a far si che i vari Mey, Odiase, Sante (che poi son questi o quasi i giovani che sono negli Espoirs stranieri, no?) siano in Italia.
      Primo, il livello tecnico dei club (se posso, vado dai piu’ forti, ci mancherebbe); secondo, il fatto che noi un campionato come quello Espoirs (dove questi giocatori giocano, non vanno a 19/20 anni in Top14) non lo abbiamo e la Serie A Elite, beh, non saprei da dove iniziare perche’ non sempre mi e’ chiaro quale sia il razionale di alcuni club. Terzo, devi considerare anche la diversa motivazione personale, magari ad alcuni ragazzi piace l’idea di andare all’estero, crescerci e magari restarci. Mica puoi obbligarli a stare qui.
      Le accademia legate alle franchigie sono secondo me un primo, buon passo per far si che piu’ U20 possano avere uno sbocco di alto livello. Il problema ora da affrontare e dove e come farli giocare, a che livello e tramite quali canali. Ma qui mi pare un discorso complicato da affrontare, dove mi pare ancora non si riesca a remare tutti nella stsssa direzione.

      • Parvus 23 Febbraio 2024, 16:20

        liuk sei uno dei pochi che ricordo non mi hai snocciolato il solito post su quanto è molto più verde il prato in francia o in inghilterra e per questo ti apprezzo. li conosco i nomi ma ho solamnete fatto un post leggermente acido perché ero veramente curioso di vedere se qualcuno rispondeva e contestava quello che ha detto l’argentino, e non vedo che nessuno si è messo a battere nessun tasto e tutti sitti e mucci che sta a significare tutti zitti e in silenzio a leggere…… le nuove linee guida di kesada.
        io guardo spesso sempre se posso qualche partita dei giovanotti francesi cat. espluà, e ho visto anche delle belle scrovaee, che sta a significare delle brutte e tristissime partite fatte dai giovani francesi, mentre sappiamo tutti che nicotera è passato da sqaudra a squadra fino ad arrivare a suon di splallate in urc a treviso e poi in nazionale, ed ora in procinto di passare in altro camponato d’oltralpe, quindi anche noi sappiamo formare…..
        dico che non è tutto oro che luccica fuori e che se i club della elite partecipano alla crescita degli under 20 o dei under 23 penso che quello che dice shaskespeare possa avverarsi e i gli stadi a breve si riempiranno se il livello dello spettaccolo del nostro domestic sarà alto, ma penso che con sante, scalabrin, odiase vincent-ross il nostro livello domestic si sarebbe certamente alzato, ne convieni….?? mdntre non sono qua con noi…..
        poi parli che non puoi obbligare un giovane ad andare all’estero, allora spiegami come fanno in irlanda.
        caro liuk, irlanda insegna.
        un buon piovoso pomeriggio.
        in montagna nevega!
        comunque perché nessuno va contro kesada??? e a quello che dice???

        • LiukMarc 23 Febbraio 2024, 18:33

          Hai detto tutto tu “se i club partecipano alla crescita dei giovani”. E’ quello che speriamo tutti, quello che si faceva 30 anni fa e quello che renderebbe il sistema rugby Italiano un vero “sistema”. Il problema da noi e’ che per tanti motivi questo non avviene, in primis che il rugby da noi rimane uno sport che fa fatica a sostenersi (anzi, non lo fa) se non grazie al lavoro di una marea di gente che spesso e volentieri non ha infrastrutture o competenze (o entrambe), e che la Fir (che ha i soldi ma comunque decisamente meno di IRFU o FFR) puo’ arrivare solo fino ad un certo punto.
          Poi Quesada dice cose giuste, ma sono suoi “desideri” su come le cose dovrebbero essere, cose che anche O’Shea, Aboud e Smith sapevano, ma e’ qui da qualche mese e forse non ha ancora capito con che razza di cascata si trova a remare contro avendo solo un cucchiaio da minestra. Purtroppo.

          • Parvus 23 Febbraio 2024, 18:59

            Caro liuk i soldi ci sono, basta leggere il bilancio, però bisogna saperli usare bene.
            Come vedi i club si sono uniti e questo è un bene, solo un bene, ma quwsta unione fa capire che qualcosa qui non va.
            Questo mi sembra lampante, se no ogni club andava avanti da solo.

    • mistral 23 Febbraio 2024, 15:31

      … Quesada è qui da tre mesi, esprime una sua convinzione, o meglio un suo desiderata che è condivisibile… poi, tra sei mesi o un anno, quando avrà maggior contezza del “sistema” in vigore forse si esprimerà in altro modo… forse come noi che il sistema lo conosciamo da anni e anni e lo sappiamo adeguatamente apprezzare… ma comunque mai dire mai, e soprattutto mai dire “a me mi”… 🙂

    • Dave Champion 23 Febbraio 2024, 15:42

      Parvus, sarebbe bello formare i giovani in Italia nelle franchige. Il problema e’ che il sistema rugby italia e’ piccolo e quindi ci sara’ sempre una percentuale di giovani che andranno in campionati migliori per opportunita’ (o in vista di opportunita’ future). L’importante e’ che la base per formare nuovi giovani gioielli cresca. E devono crescere entrambe le franchigie per aumentare l’attrattivita’ (e’ meglio Parma o un club espoirs del top14 con possibilita’ di giocare in prima squadra in pochi anni?)

      • Parvus 23 Febbraio 2024, 16:31

        dave rispondo anche a te dopo liuk,
        io non dico che i giovan li deve formare solo treviso e parma, sarebbe solo metetrsi dei limiti, qua tutti devono formare, da rovigo a noceto, da brescia a torino da vicenza a milano.
        poi i sarei più estremista e punterei au un più sonoro 90% di percentuale di formazione italiana nelle due franchigie e se poi ci osse un plas, punterei se non abbiamo i piedi di argilla ad un più sostanzioso nucleo di franchigie dove una abbia sede a roma, questo per captare e valorizzare un novello licata o un futuro lamaro….
        un cordiale saluto tra la pioggia battente.

        • Dave Champion 23 Febbraio 2024, 17:00

          I piedi di argilla sono dovuti al sistema rugby italiano, in Italia e’ uno sport minore. Ci vorranno anni prima di arrivare a certe percentuali di giovani talenti di formazione 100% italiana. Nel calcio ad esempio i talenti francesi non puntano ad entrare nelle giovanili/primavere delle squadre importanti di altri campionati? Certo che si.

    • Shakespeare 23 Febbraio 2024, 23:26

      @Parvus
      Io sono andato a lavorare all’estero perche’ in Italia non avrei mai trovato delle condizioni contrattuali paragonabili, per cui non mi sento proprio di puntare il dito verso i giocatori di rugby che fanno la stessa scelta professionale.
      Sta al sistema Italia di diventare piu’ competitivo, e lo diventera’ soltanto se il pubblico Italiano arrivera’ a fare numeri simili a quelli delle altre nazioni del rugby con le quali vorremmo competere.
      Da quello che capisco Quesada desidera semplicemente questo.

      C’e’ anche l’altro lato della medaglia: il suo obbiettivo di avere l’80% dei giocatori nelle franchigie formati in Italia comporta (matematicamente…) un taglio sensibile agli oriundi e i naturalizzati che invece tu tanto auspichi.

  4. balìn 23 Febbraio 2024, 15:05

    Il fatto che Quesada senta la partita in modo particolare va bene, forse l’ultimo allenatore che certamente provava simile sentimento è stato Brunel nel 2016 di Cannesca e Parissiana memoria, andasse di nuovo così sarei già contento

    • Dave Champion 23 Febbraio 2024, 15:50

      Si sarebbe un gran risultato… basta che il drop non lo tenti Lamaro!

  5. Parvus 23 Febbraio 2024, 16:33

    come poi nemmeno anche parisse lo ha tentato mi pare!!!!!!!!!!!

  6. Parvus 23 Febbraio 2024, 19:01

    Un applauso comjnque per il generoso tentativo.

    • Shakespeare 23 Febbraio 2024, 23:40

      “A tutti i livelli, l’Italia è in ritardo rispetto alle altre nazioni e deve lavorare per riempirlo”
      Non mi sembra sparare a zero, ma dire la verita’ che tutti sappiamo.

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