Alla base della sostituzione c’è l’infortunio di Matteo Nocera
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Ma è possibile che ci rompiamo anche in allenamento???
Purtroppo per esempio anche togliendosi le scarpe a casa uno si può rompere il tendine d’achille.
Scelta obbligata e comunque Alongi porta bene, era mica in campo a Cardiff nel 2022 nella nostra ultima vittoria nel 6N ?
Bei ricordi… 🙂
Semo cipai mal….
Il ritorno del talismano!
È già il secondo in 2 settimane o stanno spingendo veramente tanto in allenamento o sono scelte tecniche mascherate da piccoli infortunii
un dito rotto non mi sembra un infortunio mascherato come potrebbe essere un infortunio muscolare!
Il quarto metatarso non è un dito ma è all’interno del piede, si può rompere o per un pestone ma è molto difficile o per forte stress di compressione ( dal di qui la mia prima tesi ovvero stanno spingendo veramente tanto)
Effettivamente no non è mascherabile come un infortunio muscolare hai ragione
Ed intanto i franzosi danno probabilmente a dx Antonio e al suo culone poisolo Tuilagi, insieme 290 kg🦍🦍🦍🦍🦍🦍🦍
In effetti sono due bei manzi 🙂
Appunto semo veramente mal messi!!!!
Cosa siamo, alla 7/8^ scelta a dx? Non c’è nessuno che possa competere ad alto livello, arrivati a questa profondità, che nera!
Lo era anche due anni fa, quando ha giocato a Cardiff 🙂
Si gian penso siano al livello che tu dici.
Intanto Minozzi si ritira…
Ora ezio qualcuno che risponde sempre che andare all’estero o per meglio dire vendere o nostri più importanto gioielli all’estero è servito e serve per farli acquisire un livello maggiore, mi dovrà spiegare bene il caso minozzi…
E che c’è da spiegare? Gli avevano offerto un contratto prestigioso in una squadra di primo livello in uno dei campionati più qualificanti del mondo, in un momento in cui la sua carriera era in rampa di lancio… chi poteva fermarlo? Tra l’altro mi pare di ricordare che Minozzi in qualche intervista aveva dichiarato che trasferirsi in Inghilterra a vivere e a giocare era il sogno della sua vita… purtroppo è stato veramente sfortunato… e non è certo detto che rimanendo in Benetton non si sarebbe preso le tranvate che poi l’hanno costretto a rivedere i piani per il suo futuro.
Di per sé in tanti sport i giocatori vogliono provare a fare il salto in campionati migliori ed in teoria ciò li fa crescere. Tuttavia a me sembra, ma potrei sbagliare, che vista la fisicità del rugby e il numero di infortuni gravi talvolta alcune Squadre straniere usino giocatori non autoctoni un po’ come carne da cannone e quindi non gli dedichino la stessa attenzione ad evitare un sovraccarico fisico (da cii derivano più infortuni e più gravi) . Ecco perché preferirei richiamare il più possibile nelle due franchigie i giocatori di interesse nazionale. Ok che dalle altre parti lo stipendio è più alto ma poi il rischio di vedere la carriera conclusa a 25 anni se si è un po’ sfortunati c’è. Quando magari alla zebre di turno se vedono il minozzi di turno un po’ usurato lo lasciano in tribuna piuttosto che rischiare un infortuni grave visto che non hanno solo lo scopo di vincere.
Poi ohi non è facile, perché giustamente un giocatore forte vuole anche sollevare dei trofei o almeno provarci e quindi va convinto del contrario.
Ciao Chris, senza intento polemico ma solo per aggiungere elementi alla chiacchierata, mi permetto di farti notare che:
1. Con i soldi che si prendeva alle Zebre o in Benetton il Pity, al massimo, apriva un food truck a fine carriera;
2. Ruzza (ma non solo lui) è la prova vivente che se sei forte, prezioso o non prezioso, Italia o Franza, giochi sempre;
3. Nessuno – nemmeno la federazione – può privare ad un giovane atleta con un futuro radioso davanti a sé, la possibilità di cercare fortuna in campionati più sfidanti;
4. La teoria che, secondo alcuni, giocando in URC o in nazionale il Pity non si sarebbe frantumato è una congettura infondata: se il tuo destino è quello, non ci scappi.
Mi pare quindi che non ci sia un caso: lo scenario internazionale è costellato di esempi di giovani talenti che, per via degli infortuni, hanno dovuto lasciare la loro passione: è il rugby bellezza.
Poi possiamo dire che il rugby professionistico chiede troppo ai suoi protagonisti, che le partite internazionali sono troppe, che ogni giocatore dovrebbe avere diritto ad una turnazione ecc. ecc. … ma questa è un’altra storia
Ma sono io che ricordo male o il primo infortunio bruttissimo al ginocchio lo ha avuto quando giocava alle Zebre?
@ChrisRosso
Dici che invece le squadre italiane preservano i giocatori stranieri per le loro rispettive nazionali?
Se non ricordo male, il primo infortunio se lo fece fuori dall’Inghilterra, e l’occhio glielo hanno salvato loro accorgendosene. Sicuramente certi ritmi non fanno bene, ma credo che sia più la rogna, aiutata da una probabilità maggiore di danni, che la reale pericolosità di andare all’estero
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Se confermato, la notizia e le affermazioni mi raggelano.
È proprio il caso di dire: “pedate agli zoppi”
Due solidi esempi di non profitto per il rugby italiano aver lasciato andar via due mostri così.
Comunque grazie treviso per ri averlo accolto.
Come in gergo dire: se tut va ben, semo inte a m…
grande flavio