La Scozia cambia: stop al Super 6, focus sui giovani e reintroduzione della nazionale A

Il rugby scozzese si è trovato costretto a ripensare il suo campionato domestico, gli obiettivi e la struttura del settore professionistico

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Camoto 17 Febbraio 2024, 09:51

    Ecco se a livello giovanile ci copiano a livello semipro anticipano quello che succederà da noi.
    Se alla Serie A elite non verrà più data l’opportunità di entrare in qualche competizione europea l’unica via d’uscita sarà quella di fare una serie A allargata con gironi di qualificazione e poi gironi playoff e playout in stile Baseball domestico.

    • ChrisRosso 17 Febbraio 2024, 09:56

      Ammetto che la domanda è stupida ma, alcune cose ammetto di non capirle. Cosa servirebbe una serie a elite allargata se il livello resta quello molto molto basso?

      • Fabfab 17 Febbraio 2024, 10:01

        Diciamo, parafrasando una frase usata e abusata, che si impara dai migliori per cui anche squadre sulla carta più deboli, giocando con squadre nettamente superiori, hanno tutto da imparare. Molti giovani della attuale serie A possono mettersi in mostra (esempio, la Lazio negli ultimi anni fa campionati di serie A strepitosi, anche se l’anno scorso ha perso la finale promozione con Vicenza) e inoltre giocare più partite aiuta di più che giocare poche

        • ChrisRosso 17 Febbraio 2024, 10:17

          Ah capito grazie, non so se possa essere sufficente per allargare seriamente il bacino per il livello internazionale (imho quello deve passare da una terza franchigia e dagli oriundi), però se intanto fare ciò potesse aiutare i più giovani per accumulare presto esperienza e quindi facilitare il loro ingresso nel professionismo (anche se quello della serie elite non è proprio un professionismo vero è meglio che niente) ci starebbe eccome. Direi che come minimo ne guadagnerebbe la U20 azzurra, però magari anche lo Scalabrin di turno aver già un minimo di esperienza contro il Petrarca,il Colorno o il Rovigo di turno permetterebbe una integrazione più facile poi nelle zebre.

        • Shakespeare 17 Febbraio 2024, 18:25

          Credo che bisognera’ trovare il giusto equilibrio, perche’ c’e’ anche il rischio che i piu’ forti del domestico non siano pronti per i ritmi del professionismo “internazionale” perche’ giocano con troppi avversari piu’ deboli e vincendo comunque “facilmente” si possono adagiare e di conseguenza abbassare il loro livello.

      • Camoto 17 Febbraio 2024, 10:24

        Ciao Chris
        Premesso che quello che scrivo parte dal presupposto che la Federazione ha detto che il sistema franchigie non cambia. Io sarei per il rilancio del domestico in ottica promozione alla Challenge ma questo è escluso a priori.
        A questo punto cosa ne facciamo di un campionato che richiede budget da almeno 1.5 milioni senza nessun ritorno economico.
        Aboliamolo, facciamo una Serie A dilettantica allargata che parte da gironi territoriali per dare l’opportunità ai giocatori di fare più partite ed avere ogni anno i gironi playoff da gennaio in poi con le migliori.

        • albe 17 Febbraio 2024, 15:26

          Si pero Comoto, in questo caso à lungo andare perdi automaticamente anche quel po di soldi che arrivano dai privati (Petrarca, Rovigo, Reggio etc)… secondo me non e’ il modello giusto da séguire, cosi facendo si ammazza il rugby locale in nome della nazionale.
          Ispiriamoci piuttosto al modello virtuoso francese… prendiamo piuttosto a modello LaRochelle dove un piccolo imprenditore ha saputo legare al progetto una nave di altri piccoli imprenditori locali

    • Shakespeare 17 Febbraio 2024, 18:21

      Il loro campionato domestico con questa formula a sei e contributi centralizzati per queste sei semi-franchigie e’ andato avanti solo per cinque anni prima di questo annuncio.

  2. madmax 17 Febbraio 2024, 10:11

    E’ un miracolo come la Scozia possa essere sesta nel ranking mondiale, davanti ad Argentina, Australia e Fiji, con un movimento così piccolo. Sono molto bravi a pescare negli altri paes,i ma anche molto bravi a gestirli nella nazionale.

  3. davo 17 Febbraio 2024, 10:39

    Si ma in Scozia i club di serie A non sono semi pro come i nostri top8. Se si facesse xome ho sempre scritto si potrebbe fare una serie a. Basta ridimensionare quei 3/4 club

  4. Flaviuz 17 Febbraio 2024, 11:18

    Le idee ci sono ma il problema principale resta: i soldi dove li trovano?

    • Shakespeare 17 Febbraio 2024, 18:26

      Veramente hanno annunciato l’avvio di consultazioni su come ristrutturare il loro campionato nazionale (per la prossima stagione): non e’ che abbiano le idee chiarissime 🙂

  5. Parvus 17 Febbraio 2024, 13:15

    Vado con ordine,
    Ciao camoto ciao fab, ciao chris e ciao flavio, spero di non aver dimenticato nessuno.
    Per primo dico che la scozia è immediatamente pronta a cambiare rotta se qualcosa non va.
    Per secondo dico che vogliono restare tra i primi 5 al.mondo…, accipicchia!!!! Che obiettivo ambizioso!!!!
    Per terzo parlo di noi…., sistema italia.
    Purtroppo il sistema Italia non funziona e ce lo aveva descritto con somma crudità K.C., ma fino ad oggi non abbiamo rotto il diaframma tra under e franchigie per i più bravi e tra under e domestic per quelli meno bravi.
    Abbiamo troppi stranieri di basso livello che occupano spazi che potrebbero esser occupati da qualche emergente.
    Le franchigie sono ancora con troppi stranieri mentre dovremmo esser capaci di produrre due franchigie con il max degli atleti nostrani, o comunque eleggibili o con atleti emergenti come mey o odiase, o come gritti, o come sante o come bozzo….
    Insomma tante ciopette da magnar ancora per i nostri sacrosanti dirigenti.
    Sempre.un cordiali saluto e viva la libertà di espressione.
    A morte le omologazioni di idee.

    • Shakespeare 17 Febbraio 2024, 18:41

      Forse hai ragione, ma tra gli stranieri nel campionato nazionale abbiamo anche un argentino che ha giocato la semifinale mondiale.
      Gli stranieri che vengono a giocare nel nostro campionato nazionale normalmente lo fanno per pochi pochi soldi, tanto pochi che molti giocatori italiani preferiscono andare a fare i tassisti piuttosto che fare i finti professionisti nel campionato nazionale (vedi Bezzati qualche anno fa): in questo modo anche squadre con dei budget molto bassi possono permettersi di avere dei giocatori che si allenano due volte al giorno.
      Io penso che se le squadre del nostro campionato nazionale avessero dei budget migliori potrebbero diventare delle proposte piu’ interessanti anche per gli Italiani, ma il budget alla fin fine deriva sempre e comunque dal portare pubblico allo stadio, cosa che in Italia dagli anni ’90 in poi e’ interessato a pochissime societa’, purtroppo. Infatti se guardi bene molte dirigenze sono le stesse e sono figlie delle dirigenze che c’erano negli anni ’90, quando le leggi sulle sponsorizzazioni sportive in Italia permettevano di portare in societa’ molti fondi facendo qualche firma falsa per non far pagare le tasse agli sponsor, per cui gli incassi derivanti dal publico non servivano piu’ come negli anni ’70 e ’80. Negli anni ’90 l’Italia del rugby era quello che oggi e’ il Giappone, e infatti attraeva i migliori giocatori del mondo con i soldi che spuntavano dalle firme false e presentandoli come “borse di studio” per non infrangere l’amatorialita’ di facciata del rugby dell’epoca. Gran parte delle nostre dirigenze sono ancora li’ a rimpiangere quei tempi.
      Insomma, credo che la presenza di molti oriundi che vengono a giocare per poco o niente sia la conseguenza e non la causa del problema. Non vedo proprio perche’ dovremmo disprezzarli.

  6. alleno 17 Febbraio 2024, 14:08

    Credo che quello che vogliono fare è staccare la formazione dai club affidando di più ad Edimburgo e Glasgow. Alla fine hanno notato come i giocatori davvero promettenti dal super 6 non sono manco passati e si sono aggregati subito alle franchigie/Nazionale. Il super6 non ha alzato il livello medio degli altri (che comunque in chiave nazionale sono poco interessanti) e a quanto pare non era sostenibile da solo a senza fondi esterni. Quindi meglio tagliare tutto, rafforzare le franchigie e le opportunità per i giocatori fuori dai 23. L’unico difetto del piano lo vedo sugli allenatori, il super 6 era diventato una bella palestra per allenatori che più hanno fatto il salto verso le franchigie e nazionale. Ma forse anche lì preferiscono avere già tutto sotto le squadre pro e usare gli allenatori per nazionale A e seconde squadre delle franchigie

    • Shakespeare 17 Febbraio 2024, 20:52

      Al momento non sanno bene bene nemmeno loro cosa vogliono fare, infatti hanno avviato una fase di consultazioni.

  7. alleno 17 Febbraio 2024, 14:08

    Credo che quello che vogliono fare è staccare la formazione dai club affidando di più ad Edimburgo e Glasgow. Alla fine hanno notato come i giocatori davvero promettenti dal super 6 non sono manco passati e si sono aggregati subito alle franchigie/Nazionale. Il super6 non ha alzato il livello medio degli altri (che comunque in chiave nazionale sono poco interessanti) e a quanto pare non era sostenibile da solo a senza fondi esterni. Quindi meglio tagliare tutto, rafforzare le franchigie e le opportunità per i giocatori fuori dai 23. L’unico difetto del piano lo vedo sugli allenatori, il super 6 era diventato una bella palestra per allenatori che più hanno fatto il salto verso le franchigie e nazionale. Ma forse anche lì preferiscono avere già tutto sotto le squadre pro e usare gli allenatori per nazionale A e seconde squadre delle franchigie

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