La Francia a Murrayfield in maglia bianca per la prima volta dal 1948. L’Italia sarà in bianco contro la Francia a Lille
Nel Sei Nazioni ora sono gli ospiti a dover vestire la seconda maglia
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Com’è giusto che sia
Per me invece è un altro tassello della fine di un’epoca, fatta di princìpi che rendevano unico il nostro sport.
Niente di che…..ma se pensiamo al perché di quella consuetudine, c’era dietro un fairplay che mi mancherà
Concordo con te!
Anche io. Non che fosse chissa’ che cosa, ma mi piaceva questa tradizione per cui “a casa mia vieni con la tua divisa, sono io che mi cambio”. Romanticismo magari, ma anche a me un po’ spiace
Anch’ io concordo di molto.
Romaniche tradizioni che svaniscono in nome del “processo di modernizzazione”.
Che vomito …
guardando la partita, mi chiedevo come mai la Francia fosse in bianco, non sapevo avessero fatto una regola in proposito. peccato, questa cosa della squadra di casa che lascia la prima maglia agli ospiti a me piaceva un sacco, ma magari sono io un inguaribile romantico. sulla questione verde – rosso per permettere ai daltonici di poter godere meglio della partita, assolutamente d’accordo
Anche io preferivo la regola precedente. Per dovere di ospitalità è la squadra di casa che gioca con la seconda maglia. E, sinceramente, non capisco cosa c’entri la modernizzazione, a meno che non si intenda attrarre i tifosi del calcio dove è sempre avvenuto il contrario
Ma si, buttiamo tutto nel water! Cosa saranno mai queste secolari sciocche abitudini, se non un impedimento a sviluppare meglio un business basato su vendere cose collegate a dei ragazzoni che corrono in mutande dietro ad un pallone in un prato?!?! Tradizione, fair play, senso di appartenenza e rispetto mica si vendono al negozietto dello stadio (o su internet), come la muta da trasferta con il nome del protagonista del momento, eh! Che caxxo servono?! A niente!
quoto completamente. Un altro tassello se ne va…
Non solo. Si è persa la tradizionale invasione giocosa del campo vista sino al 1980 circa. Il saluto. E ora le maglie. Il rugby oramai è uno sport come gli altri, al netto del delirio dei tifosi, che non è poco. Ma tutta la sua filosofia ,terzo tempo compreso, sta lentamente scemando. non è bene o male. È così adesso.e fateci caso oramai negli incontri non c’è più quell’ epica o quei conti da regolare. Non frega della storia assolutamente niente a nessuno, forse ad esclusione di Inghilterra scozia. Forse
Ma perché? Io non trovo la ratio in questa cosa. Il motivo per cui la squadra ospitante vestiva la seconda maglia l’avevano chiaro tutti, ed era un bel motivo, che nobilitava lo sport. Di solito se si fa un cambiamento rispetto allo status quo, si pensa che sia migliorativo: in cosa si migliora così?
sponsor tecnici che possono vendere seconde maglie…vedrete che prima o poi arrivera’ la terza maglia…..
@davo, non capisco la storia degli sponsor tecnici che devono vendere le seconde maglie, la seconda maglia non è che non venisse usata, solamente, fin’ora, la vestiva la squadra ospitante.
La maglia away, così ne vendi un’altra
…dopo la regola salva-daltonici, a quando quella anti-scassamento di timpani (“Pierfantozzi rule”)?…
…e a quando la regola anti….sassenachs?!?!? 😉 😀
Prossimo passo i numeri personalizzati come nel calcio…??? Dio mio, nooooooo…..!!!!!
Ma aspettiamocelo…😢
Vedremo un pilone col 99 e un mediano col 8+1…..
A quel punto promuoverei…..boicottaggio!!!
…quattro arbitri in campo solo per chiamare le sostituzioni!… 🙂
E la meta si chiamerà Goal….
E ci mettiamo pure il calcio d’angolo…😅
E, allora, noi ci daremo tutti alle freccette, almeno, lì, il posizionamento dei numeri sul bersaglio, non viene in mente a nessuno di toccarlo!!!! 😉 😀
Almeno finchè qualche politicamente corretto non si inventi una minoranza che possa, in qualche modo contorto e articolato, essere offesa dalla disposizione dei numeri sul bersaglio.
L’unica regola di modernità che mi viene in mente è che quando vendono le magliette allo stadio, c’è un campo la seconda maglia mentre vendono la prima. Non mi viene in mente un altro singolo motivo dietro, e mi fa un po’ schifo, era una delle tradizioni che rendevano il torneo così bello e storico