Italia, Tommaso Allan: “Lontano dalla famiglia per mesi, decisione per il mio benessere”

L’Azzurro ha affidato al proprio account Instagram il racconto delle ragioni dietro la sua pausa dal rugby internazionale

COMMENTI DEI LETTORI
  1. fido 15 Febbraio 2024, 09:28

    Prima che qualcuno pontifichi sul fatto che gli sportivi sono dei privilegiati dico soltanto che sono anche uomini e come uomini vanno rispettate le loro debolezze.
    Penso che rinunciare alla nazionale per chi ne è una bandiera sia una decisione sofferta, quindi in bocca al lupo Tommy! riposati e torna presto

    • yes nine 15 Febbraio 2024, 09:44

      Buon giorno Fido, giusto quanto scrivi sulle debolezze etc etc MA se non sei di “primo pelo” sai in anticipo quale sacrificio ti attende e quale peso generale può avere un ritiro “cosi”, dalla sera alla mattina, soprattutto quando sei riferimento per il gruppo. Io non sono così ottimista come lo sei tu perché, modesto pensiero, non ritengo vedremo ancora Tommy in Azzurro. Ma sicuramente hai ragione tu…

      • fido 15 Febbraio 2024, 10:33

        no no yes, sono d’accordo con te, il mio è un augurio di un veloce ritorno, ma non vorrei che il peso sia un macigno e il nostro buon tommy possa anche non tornare.

      • Shakespeare 15 Febbraio 2024, 21:16

        @ yes nine
        Non sappiamo se questa richiesta sia una richiesta dell’ultimo minuto o se sia stata programmata in accordo con gli allenatori.
        Poi capita anche che qualcuno arrivi improvvisamente al punto da non poterne piu’ mentalmente e/o fisicamente.

    • Terza Linea 15 Febbraio 2024, 13:10

      D’accordo al cento per cento. Sono giovani, hanno figli piccoli, è dura stare in ritiro o in giro per il mondo per mesi e mesi mantenendo sempre un livello di concentrazione altissimo. Ciò vale anche per i membri dello staff.

  2. yes nine 15 Febbraio 2024, 09:47

    PS… credo sia il primo ma non ultimo saluto alla nazionale. Ma è una mia impressione che avevo già esternato dopo la Coppa del Mondo

  3. davo 15 Febbraio 2024, 09:51

    purtroppo, come nel calcio, anche nel rugby giocare piu’ partite = piu’ introiti….. io viaggio moltissimo per lavoro e la mia famiglia lo trova molto duro (e dopo anni anche io). Immagino un giocatore di rugby sempre in viaggio e dopo partite cosi’ faticose giocare senza sosta… non e’ facile.
    Ma club e federazioni pensano solo alla moneta e quindi non penso cambiera’ molto nel breve periodo.
    Forse ci saranno molti piu’ casi come questo di Allan. Peccato perche’ sento che questo sport e’ stato “imbruttito” prima dal kg-rugby e poi da partite una dietro l’altra (nemmeno io riesco piu’ a starci dietro come spettatore…).

    • ChrisRosso 15 Febbraio 2024, 09:58

      Infatti in tutti gli sport gli infortuni stanno aumentando vertiginosamente per via dei ritmi sempre più alti e del numero di partite sempre più alto oltre a trasferte sempre più lunghe. Non ultimo quello che per me è una gran stupidata di fare trasferte fino in Sudafrica andando a giocare in alta quota e a stagioni invertite.
      Poi sono abbastanza fiducioso che quello di Allan non sia un addio, per me vedrà di riorganizzare le idee e almeno un ultimo 6 nazioni lo farà.

  4. carletto76 15 Febbraio 2024, 09:59

    Riguardo al tema in generale, dico solo che non siamo tutti uguali.
    Anche in qualsiasi dei nostri lavori : a fronte di una certa sollecitazione, positiva o negativa che sia, c’è chi risponde in una maniera e chi in un’ altra.
    Auguri Tommaso; fai quello che devi fare.

  5. Fabfab 15 Febbraio 2024, 10:06

    Non è una questione semplice da qualunque punto di vista la si guardi. Si potrebbe spostare il 6 Nazioni a giugno al posto dei test match estivi, ma avresti comunque giocatori che arrivano alla fine di campionati logoranti e magari play off, semifinali e finali, oppure evitare proprio i test match estivi e, alla fine dei campionati, un rompete le righe di un mese, un mese e mezzo. Oppure saltare i test match autunnali. Ma si potrebbero anche stabilire dei tetti al minutaggio nei club oltre i quali non andare. È difficile. Anche perché 6 Nazioni e test match servono alle federazioni per fare cassa. Il problema di Allan e degli altri giocatori italiani, principalmente, è che non abbiamo una profondità tale per fare rotazioni in modo anche da lasciare un po’ più di respiro ad ogni singolo giocatore. Sexton, tanto per fare un esempio, veniva messo in naftalina e tirato fuori, sia a Leinster che in nazionale, solo per le partite importanti

  6. kinky 15 Febbraio 2024, 10:10

    Questo avvalora la mia tesi che continuo a dire che secondo me le ultime due partite contro la Francia e NuovaZelanda siamo arrivati bruciati nel cervello e probabiilmente anche logori nel fisico.. Hanno iniziato la preparazione troppo presto, da Giugno e finito ad Ottobre, praticamente sempre via di casa! Troppo troppo tempo!

    • ezio 15 Febbraio 2024, 10:56

      Nono solo noi, Francia e Irlanda uguale. Non è un caso che ai mondiali le squadre che avanzano sono quelle dell’emisfero sud, dove si giocano molte meno partite e i giocatori sono molto più gestiti

    • albe 15 Febbraio 2024, 10:58

      Secondo me hai ragione tu al 100%, per me e’ l’errore fatto da Crowley, (di tutto lo staff per carita, ma lui era il capo)…. allo stadio e’ parso evidente come fossero mentalmente cotti… peccato

      • Ovale 15 Febbraio 2024, 13:50

        In Europa si gioca troppo. In Francia sono 14 squadre in campionato, più eventuali fasi finali. E’ tantissimo.
        Purtroppo è anche il campionato che paga meglio, quindi…
        Ma la salute dei giocatori va gestita, considerando anche che non è uno sport che ti fa campare di rendita come il calcio

  7. Jura 15 Febbraio 2024, 10:11

    Prima di tutto : sto e saro’ sempre dalla parte di Tommaso Allan, ricordo ancora il suo esordio con meta all’Olimpico di Torino nel novembre 2013 , peraltro con meta, io c’ero…..
    Detto cio’ mi sembra cmq che ci sia qualcosa che non torna……Periodo sabbatico ? benissimo , lo prendi in estate cosi’ ti risparmi la trasferta oceanica e stai accanto alla famiglia un mese in piu’ , ma adesso cosi’ cosa cambia ? Tommaso, sempre ripeto dalla sua parte, sara’ a Perpignan invece che a Roma, ma sempre distante da Londra ove risiede moglie e figlio…..
    No, qualcosa non torna…..vedremo se nel frattempo giochera’ nel Top 14 o affrontera’ un riposo completo…..Cmq sempre Forza Tommaso Allan !!!

    • albe 15 Febbraio 2024, 10:35

      La famiglia di Allan e’ à Perpignan

      • Jura 15 Febbraio 2024, 11:08

        La moglie lavora a Londra, non so se faccia remote working da Perpignan…. il figlio di nemmeno due anni penso stia con la mamma,,,,,

    • Ovale 15 Febbraio 2024, 13:45

      Perpignan è il club che gli paga lo stipendo, qundi penso proprio che lì giocherà

  8. marino 15 Febbraio 2024, 10:24

    Mi dispiace che non stringa i denti perché a mio parere è un giocatore indispensabile per la nazionale e sinceramente non capisco perché non sia lui il 10 titolare.
    Detto ciò questo genere di interruzioni sono super legittime ma mi sorprende che arrivino dall’oggi al domani.
    Avrei capito di più un comunicato del tipo:” alla fine del 6 nazioni Allan si prenderà una pausa dal rugby internazionale di un anno”
    Ma saltar fuori dalla barca mentre naviga mi sembra una cosa sospetta

    • ezio 15 Febbraio 2024, 10:58

      Più che alla fine avrebbe dovuto farlo prima del Sei Nazioni come Farrell, nessuno avrebbe potuto dirgli niente in quel caso

      • grasso 15 Febbraio 2024, 11:58

        probabilmente pensava o sperava di farcela lo stesso e invece è crollato.

    • Ovale 15 Febbraio 2024, 13:47

      O forse Quesada gli ha chiesto una mano comunque. Non dimentichiamo che A dublino è andato in panchina acciaccato, pur aiutare la squadra.

  9. alibaba 15 Febbraio 2024, 11:04

    Mi sembra evidente che è una situazione di burn-out. Burn-out mostrato forse anche da altri giocatori già nel mondiale. La botta presa contro l’Inghilterra ha fatto uscire un problema più profondo di stanchezza fisica e mentale, che è stato metabolizzato e si è chiarito nella trasferta di Dublino. Se si fosse chiarito subito, Tommaso sarebbe stato congedato subito dopo la prima partita. In queste situazioni credo che il giocatore speri di tornare presto in campo, anche in nazionale, ma non sa quando lo potrà fare. Conta di ricaricare le pile mentali in famiglia e di valutare se è in grado di rientrare nel corso del 6 nazioni o a fine stagione.

    • Dusty 15 Febbraio 2024, 12:08

      magari lascerei fare le diagnosi psichiatriche a chi di competenza. Noi ci limitiamo a commentare.

    • kinky 15 Febbraio 2024, 12:26

      Alibaba…..è esattamente così! Sposo ogni singola parola scritta.

  10. alibaba 15 Febbraio 2024, 11:07

    Aggiungo che per giocatori maturi come lui c’è anche il tema di progettare il seguito della propria carriera in campo e il dopo. Quanto proseguire? Proseguire fino in fondo anche con gli impegni internazionali o diluire un po’ il carico psico-fisico rinunciando? Investire del tempo per prepararsi al dopo, al lavoro che seguirà?
    Spero che questi ragazzi siano accompagnati dalla federazione e dalle società in queste scelte.

  11. Dusty 15 Febbraio 2024, 11:21

    Mi fa molto piacere quando dei giocatori con alta visibilità prendono decisioni come queste. WR sta evidentemente spingendo troppo sull’acceleratore facendo giocare troppe partite. Loro pensano ai soldi? E allora fanno benissimo i giocatori a pensare alla loro salute. Speriamo che l’esempio di Farrell, Allan e altri sia sempre più seguito.

  12. insidecenter 15 Febbraio 2024, 11:30

    Secondo me Allan ha semplicemente voluto fare un passo indietro, sono scelte che vanno rispettate in toto. Ci sono giocatori come Louis Rees-Zammit che scelgono di salire di livello passando alla NFL ed invece altri che sono logorati dalla fisicità e dai fitti impegni del rugby moderno che preferiscono fermarsi.

    • Pol 15 Febbraio 2024, 12:10

      certo, ma Allan ha 30 anni ed una famiglia… ed è nel giro della nazionale da 10 anni…
      Louis ne ha 23….

  13. LiukMarc 15 Febbraio 2024, 11:41

    Non e’ il primo giocatore a farlo e non sara’ l’ultimo.
    E non e’ nemmeno la prima volta che si prende una pausa con la Nazionale, se ricordo bene (lo fece quando ando’ a Londra mi pare). Il che vuol dire che per lui e’ un tema importante, e va assolutamente rispettato.
    Sui tempi, anche a me suona “strano” si decida a meta’ torneo, ma non sappiamo se magari ne avesse parlato prima con Quesada o ci fossero altri discorsi in ballo. Sono speculazioni e i migliori auguri a Tommaso. Spero vivamente sia un arrivederci. Ci manchera’, questo senza dubbio, ma speriamo di rivederlo presto in azzurro

  14. LiukMarc 15 Febbraio 2024, 11:54

    Ah, Allan e la Redazione mi concederanno il “fuori tema” magari, ma pare che anche il Gallagher nazionale stia per arrivare a Treviso (che mo ce l’ha con sta storia delle foto coi passaporti). Almeno, un passaporto inglese e uno italiano, con lo sfondo foto in bianco e (tutto) nero…

    • Nickkkkk 15 Febbraio 2024, 15:18

      qua spuntano eleggibili come i funghi… ora aspettiamo Riccitelli, Tizzano, Zarantonello, Geraci e chi più ne ha, più ne metta

  15. Hrothepert 15 Febbraio 2024, 11:57

    Buongiorno, provo a considerare il discorso da un altro punto di vista; personalmente ritengo che se Allan, invece di essere un italiano che gioca a Perpignan, fosse stato un irlandese, uno scozzese, un gallese, che giocava in una franchigia URC della propria federazione, o avesse giocato alle Zebre o, parzialmente, anche a Treviso, non sarebbe arrivato a questo punto; il bello del sistema delle franchigie FEDERALI (mi scuso per le maiuscole, che non devono essere intese come urlo, ma come grassetto, o sottolineatura) è proprio quello che oltre a preparare e allenare i giocatori al livello più vicino possibile a quello internazionale, sono ideate per poter gestire gli atleti tenendo, come predominanti, gli interessi degli atleti nell’ottica dell’attività internazionale, cosa che i club francesi e inglesi non fanno (specialmente se si parla di atleti di un’altra nazionalità); quindi, sempre a mio modestissimo avviso, non dobbiamo essere sempre così contenti che i nostri ragazzi, quando vengono ingaggiati dai clubs frogs, o sassenachs, perchè l’ unica cosa a cui gli giova è al conto in banca, ma non allla salute, sia fisica che mentale; concludo ribadendo, ancora una volta e dopo svariati lustri, la mia convinzione che il sistema migliore per coniugare l’attività internazionale e la salute degli atleti è quello delle franchigie FEDERALI (…come sopra).).

    • Fabfab 15 Febbraio 2024, 12:25

      Parzialmente d’accordo. Diciamo che la vedo ancora in un altro modo: durante il 6 Nazioni TUTTI (anche il mio è un grassetto) i campionati dovrebbero essere sospesi e nelle pause tra una serie di partite e l’altra, i giocatori rilasciati non al club, ma alle rispettive famiglie almeno la settimana immediatamente successiva alla partita. Esempio: dopo Irlanda Italia i giocatori vanno a casa e si ripresentano il lunedì della settimana successiva per preparare la partita con la Francia. In questo modo avrebbero una settimana di stacco mentale e fisico. Poi, nel caso di Allan, stiamo parlando di un giocatore che in un anno non si è mai fermato e qua ritorno a quello che ho scritto sopra: un minutaggio massimo nei club oltre il quale non si può derogare per la salute e il benessere del giocatore

      • LiukMarc 15 Febbraio 2024, 12:40

        WR potrebbe anche ridurre un po’ le finestre internazionali (specie quella estiva, ora mi pare avremo pure la Nations cup o come diavolo si chiama), ma quelle portano soldi quindi difficile.
        Va anche detto che questa era una stagione post-mondiale, sicuramente piu’ usurante del normale.

      • Hrothepert 15 Febbraio 2024, 14:13

        Fab, sono d’accordo, ma nelle pause, se sei un giocatore di una franchigia federale, la federazione può tranquilllamente rilasciarti alla famiglia, se invece sei un giocatore di un club, il club ha, fino a regolamenti contrari, che a ora non ci sono, il diritto di avvalersi delle prestazioni sportive, per le quali ti ha sotto contratto e ti corrisponde degli emolumenti.
        Ho i miei dubbi che Johnny Sexton, se invece che in un sistema di franchigie federali, come quello irlandese, avesse operato in un sistema di club, come quello francese, o inglese, sarebbe riuscito a prolungare così la sua carriera ad alti livelli.

        • albe 15 Febbraio 2024, 17:00

          Io invece la penso esattamente all opposto. Se tutti gli introiti non si concentrassero sulle nazionali ma derivassero dai club, i giocatori potrebbero giocare tranquillamente in campionato ed avere molte meno partire internazionali. Questo vorrebbe dire una distribuzione maggiore sui giocatori. Invece, essendo tutto legato alle nazionali, il picco di stress e di sovrautilizzo si concentra su una manciata di giocatori

          • Hrothepert 15 Febbraio 2024, 17:25

            In paesi dove il numero di praticanti e appassionati è molto limitato, come in Italia e, in parte, Scozia, o in paesi in cui è percentualmente alto, ma su un numero di popolazione totale basso, come in Irlanda, Galles e, ancora Scozia, che un sistema rugbystico professionistico non era sostenibile con un modello basato sui club e sui campionati domestici non fosse sostenibile l’hanno appurato più di 20 anni fa, quindi, preso atto che l’unico sistema che permette ai movimenti dei “piccoli” paesi di sostenere il professionisno è quello imperniato sui ricavi delle nazionali, è naturale che il movimento deve esserne in funzione, quindi il sistema delle franchigie federali, che hanno il doppio vantaggio di concentrare i migliori, dargli la possibilità di essere seguiti e preparati adeguatamente, remunerati decentemente e impiegati tenendo conto degli impegni internazionali, è anche quello che va a tutelare maggiormente le esigenze di salute degli atleti.

  16. davo 15 Febbraio 2024, 12:56

    Capisco il punto di vista dei giocatori pro. Il burn-out e’ sempre dietro l’angolo. Io prendo aerei in continuazione e a volte su voli interconinentali. Mi sciroppo ore ed ore di meetings…e di nuovo volo indetro. Ritorno a casa e spesso il giorno dopo gia’ al lavoro. Cosi’ arrivo al periodo di vacanze a pezzi. Ma anche la mia famiglia ne risente visto che mia moglie si sobbarca l’ondere di portare i figli a destra e sinistra (oltre al lavoro…). Ed ai figli che vorrebbero un padre piu’ presente a casa…
    Ora a questo, invece dei meetings, metteteci contato fisico e partite giocate in velocita’…. credo che questa della salute e del benessere mentale sara’ un po’ l’hot topic di turno. Davvero capisco Allan e dobbiamo rispettare la sua scelta perche’ certi stili di vita sono drenanti….

  17. Parvus 15 Febbraio 2024, 13:09

    Yes ciao.
    Non in risposta a yes, ma esprimo il mio pensiero.
    Più alto vanno nel livello di gara, più alte sono le sollecitazioni e più hanno logicamente bisogno di
    più tempo questi atleti per assorbire tutto e metabolizzare.
    Ha fatto solo che bene sto ragazzo a chiedere un tempo di riposo.
    Seppur atleti di alto livello sono anche uomini, che devono anche rifiatare.
    Non direi debolezza, direi sapere e conoscere i propri limiti.
    Bravo allan e bravo kesada ad aver concesso il meritato riposo.

  18. eurobatman 15 Febbraio 2024, 13:29

    forse è il caso di alleggerire finalmente gli impegni di questi giocatori e rendere il tutto più umano

  19. rugbirrista 15 Febbraio 2024, 13:30

    Prima di tutto, totale rispetto per l’uomo e per la sua decisione.
    Sono anche d’accordo con le considerazione saggiamente esposte da tutti voi.
    Ma, premettetemi: Tommy, non sei un professionista? Ti ho sempre voluto e richiesto come capitano, credo che tu sia il migliore tra gli azzurri, mi incavolavo quando ti convocavano per lasciarti in tribuna… e adesso????

  20. Flaviuz 15 Febbraio 2024, 14:40

    Riprenditi Tommy e in bocca al lupo!

  21. brock 15 Febbraio 2024, 14:57

    Questo è uno sport brutale che diventa ogni anno più brutale per lo stress fisico e la violenza degli impatti.
    Non reggono paragoni con altri sport dove il tasso di “violenza intrinseca” del gioco (mi si passi il termine) non è minimamente simile.
    Solo in NFL c’è in una situazione del genere e infatti giocano 5 mesi, qualcuno anche meno.
    In NBA giocano 82 partite + playoff, ma per 50 almeno scherzano e viaggiano con il pilota automatico; e comunque prendono ingaggi che nel rugby non esistono.

  22. graneagogo 15 Febbraio 2024, 16:44

    Bravo Tommaso, così si fa, stai forte e un abbraccio

  23. maxjan28 15 Febbraio 2024, 17:20

    In realtà nel fine partita di Dublino era molto incazzato per non aver giocato. E’ venuto sotto il settore dove erano tanti italiani, compresi parenti e amici dei giocatori e ha parlato a lungo col padre proprio di quanto fosse incazzato per non aver giocato.
    Magari non c’entra nulla, ma io ci vedo purtroppo più un classico conflitto da spogliatoio che altro.

    • ChrisRosso 16 Febbraio 2024, 12:30

      Dubito sia così immaturo da iniziare un conflitto in spogliatoio per non avere giocato una partita dispendiosa fisicamente dopo una bella botta alla spalla una settimana prima..per me non è nulla più che necessità urgentemente di ricaricare le pile fisiche e mentali ed al contempo poter rispondere presente al club che lo paga . Magari gli è anche già Stato comunicato che entrerà Gallagher come estremo e che forse Tom lynagh potrà arrivare come apertura senza poi dimenticare i pani ed i padovani, quindi si sente anche rincuorato di non lasciare la nazionale a piedi, sono altre le posizioni più a a rischio.

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