Il dialogo con i club di Serie A Elite, i contributi federali, i Permit Players e l’Elite Cup: intervista al vice-presidente FIR Antonio Luisi

Tanti i temi affrontati dal dirigente, che ha ribadito piena apertura di FIR alle proposte che arriveranno dai club del massimo campionato: “A patto che siano unitarie e ci sia uniformità”

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Parvus 13 Febbraio 2024, 10:52

    Se tutti ci liberassimo di qualche preconcetto….
    E la fir di quale preconcetto si libera se è già perfetta!!!
    La fir ha in mano il potere legislativo ed esecutivo…., di cosa parliamo!!!! E giudiziario visto il procuratore federale…..
    Mahh tante parole come al solito….

  2. LiukMarc 13 Febbraio 2024, 10:56

    Intervista interessante, grazie Redazione.
    Poco da eccepire sulle prime risposte: i soldi vengono da una fonte che ti obbliga a reinvestirli. Fino a quando non avremo un campionato nazionale in grado di garantire gli stessi numeri, ci si potra’ fare ben poco.
    A tale proposito, spero che si riesca a superare un po’ il caro vecchio adagio dei “campanili” e degli “orticelli”. Finche’ non si rema tutti insieme in una direzione condivisa, si riuscira’ a quagliare ben poco. E sta cosa della coppa per dare piu’ minuti a seconde squadre/giovani mi pare emblematica. Speriamo bene. Mi pare che si inizi a intravedere una qualche volonta’ di dialogo per cambiare le cose (viene da pensare/sperare in meglio).

  3. gian 13 Febbraio 2024, 11:12

    Soldi, non per colpa nostra, non ce ne sono, upgrade non dipende da noi, la struttura non si tocca, ma possiamo parlarne…
    Considerando quali sarebbero i problemi dell’altra parte, un dialogo tra sordi (con colpe ed assurdità equamente distribuite su entrambi i fronti).
    Unica soluzione sarebbe una seria lega seniores, che si occupi del campionato domestico (magari anche pro e chiusa per quanto ampia) e lasciare la parte junior alla fed

  4. Fabfab 13 Febbraio 2024, 11:49

    Tutto sta a capire cosa interessa di più, sia al pubblico che ai vari attori del rugby italiano (Fir, società, franchigie). Se la priorità è vincere lo scudetto, allora si può anche creare un movimento che si indirizza in questa direzione, se invece la priorità è ben figurare a livello internazionale, allora è chiaro che il movimento deve creare i presupposti per fare bene in questo senso. Quanta compatibilità c’è tra queste due priorità? Se sono incompatibili (come è apparso finora) allora l’unica strada è la separazione: una lega dei club da una parte, autosufficiente, e franchigie e nazionale dall’altra. Se invece c’è la volontà di trovare un compromesso occorre sedersi a un tavolo e trovare i punti di contatto. Alternative non ce ne sono

  5. MIchele88 13 Febbraio 2024, 12:35

    Come detto più volte per partecipare ad epcr , sono i singoli club ( magari con assistenza della federazione) a trovare le loro strade e vendere il loro “prodotto” .che ad oggi é deficitario ( pubblico, infrastrutture e visibilità) . Solo così ci si può fare trovare pronti nel caso di allargamento in urc . Nel caso delle risorse ai club di elite é chiaro che la FIR non possa investire molto ( i contributi urc e 6 nazioni devono essere reinvestiti li ) . Può dare contributi organizzativi e per il potenziamento della filiale ( giovani, infrastrutture etc) , sono i club che devono trovare un modo di vendere e sviluppare il loro prodotto. Non é facile ma é l’unica strada percorribile, un tassello alla volta ma ci deve essere programmazione decennale ( se tutti gli anni si aumentano gli introiti e si reinvestono potremmo avere un’ottimo campionato nel lungo termine ) .

  6. davo 13 Febbraio 2024, 12:38

    come ho sempre scritto, anche qualche giorno fa’, la FIR deve semplicemete dire: “volete un torneo Italiano PRO? Allora mettete 10 milioni di Euro di budget per team…” . Il nocciolo e’ tutto li’: soldi

    • ChrisRosso 13 Febbraio 2024, 15:52

      10 mln credo che per il rugby difficilmente li tirerà fuori qualcuno soprattutto per restare nel nostro campionato con pochi introiti tra stadi e sponsor.
      Però qualcosa sui 4/5 non sarebbe impossibile se la FIR provasse ad intovalare discorsi con qualche realtà del calcio per creare società polisportive (cosa diffusa in molti paesi) visto che qua una squadra la creei con il budget di un calciatore medio-scarso di calcio di serie a. Però al contempo dovrebbe trattare per aumentare la visibilità dei club nelle tv in modo che la mapei di turno abbia interesse a sponsorizzare anche il rugby come oggi fa nel calcio ed in passato faceva nel ciclismo.
      perlomeno come possibile idea, magari poi è irrealizabile per mille motivi ma vanno attirati introiti e va garantita la giusta esposizione.

      • davo 13 Febbraio 2024, 17:03

        ma non succedera’ mai, questo e’ il punto. Servono, per un rugby di alto livello piu’ di 4o 5 milioni. Ma non ci sara’ mai cio’ che tu auspichi. Non ci siamo riusciti durante il passaggio al pro quando avevamo pubblico e molta piu’ visilbilita’.
        non ci riusci Berlusconi con il Milan dato che quando perse lo scudetto contro l’Aquila nell’ambiente erano contenti perche’ aveva vinto il rugbty di altri tempi.
        La lega che non esiste… i campanelismi stupidi..
        Con tutte queste premesse, come si puo’ pensare ad un campionato pro Italiano?

        • ChrisRosso 13 Febbraio 2024, 18:11

          Allora niente che i club continuino ad essere mediocri come armi dilettanti che si credono professionisti e la fir continui a coccolare le sue tante poltrone..sono dell’idea che se i club non accettano vuoi per paura vuoi perché molto legati al territorio o per altro che la fir debba staccarsene e limitarsi ad un supporto indiretto, a sto punto che crei una terza franchigia e pieno supporto a queste tre. Per me se riesce a prospettare ritorno d’immagine non è impossibile chiamare società come la mapei che pure nel calcio è quasi più interessata a portare giocare prodotti “in home” in top club e nazionale che vincere qualcosa. 8 milioni è il costo di un giocatore di basso livello del Sassuolo come thorsvert per dire, non cifre enormi. Magari la fir potrebbe fare pressione per mezzo del coni a chiedere aiuti fiscali alle squadre che danno notevole supporto alle nazionali in qualsiasi sport o garantire parte della copertura economica ma se ben gestita per gli standard del calcio sono cifre basse quelle del rugby non top. Poi ora ho preso l’esempio del mapei/Sassuolo essendo una delle proprietà più ricche della serie a anche se è una che vuole spendere poco e perché è delle mie parti quindi la conosco meglio,ma non credo sia impossibile convincere un qualche imprenditore che è già nello sport. Tra l’altro imho, l’utilità di una polisportiva sarebbe avere bambini che come in Germania/olanda/Irlanda ecc. Possono fare tutti gli sport fino a 14/16 anni così magari un 16enne calciatore scarsino si scopre ottimo rugbista.

          • Flaviuz 14 Febbraio 2024, 11:01

            Belle idee prese da un bell’esempio di sostenibilità e italianità e con stadio nuovo di proprietà come il Sassuolo (fino a “ieri” era l’unica squadra in a completamente italiana)

          • ChrisRosso 14 Febbraio 2024, 12:20

            @flaviuz che tra l’altro da quando negli ultimi 2/3 anni ha puntanto su stranieri di livello basso perchè meno costosi (poi sulla carta, visto che li abbiamo pagati quanto se non più di ragazzi di bassa A e serie B semplicemente le trattative sono molto più rapide per non so quale motivo, ma il prezzo è simile a meno che non si vada a strascico in sud america ed africa sub sahariana) siamo crollati nettamente in qualità. Per fortuna il focus sui più giovani (es volpato,missorri,pianomonti,mulattieri, boloca) continua ad essere a trazione azzurra. Per me la FIR potrebbe provare a trattare e non credo ci abbia mai provato poichè da noi le polisportive tipo Barca, Benfica,Praga ecc usano solo a livello dilettantistico.
            Che poi da quanto capisco è pure il problema della serie a elite avere tanti stranieri ma scarsi.

      • Turch 13 Febbraio 2024, 17:31

        Ma chi li mette 5 milioni? Sono cifre che non credo metta neppure Benetton.
        Se ci si presentasse con 5 milioni di budget la Fir darebbe via le Zebre su un piatto d’argento.

        • ChrisRosso 13 Febbraio 2024, 18:16

          Cercando a caso su internet mi sembra che l’anno scorso avesse un budget di circa 12mln Benetton di cui 4 della fir. Per chi è già nello sport chiedere un esborso di 4/5 milioni con possibile ritorno di immagine anche in nazionale non sarebbe una cifra fuori dal mondo. Ovviamente un minimo la fir dovrebbe trattare qualcosa di decente con dazn o Sky e soprattutto far tornare la nazionale su un qualche canale decente no su tv8 che nessuno guarda e ha una bassa qualità del segnale (seppur molto meglio di Dmax).

  7. Mr Ian 13 Febbraio 2024, 12:45

    Luisi ha detto cose molte chiare circa i finanziamenti esteri che arrivano in FIR. Secondo me era già chiaro prima, solo che non si voleva rendere pubblica la cosa per non crearsi inimicizie elettorali.
    Per il resto, abbastanza d accordo su molti aspetti

  8. Interza 13 Febbraio 2024, 17:37

    A me invece risulta nuova che i soldi presi da 6 Nazioni ed Urc sono vincolati all’alto livello. Vorrei che qualcuno, Luisi, Innocenti o qualche giornalista, porti i documenti e li pubblichi che dimostrino questo nesso e vincolo in maniera inequivocabile. Finche non leggo e non vedo non credo a questo vincolo di TUTTE le risorse.
    Non basta una dichiarazione, ci vuole una seria inchiesta che documenti. Non dico di scomodare la Gabbianelli o Report, ma facciamo del giornalismo anche con documenti.
    Inoltre non capisco perchè il Campionato Italiano debba trovare degli imprenditori e le franchigie invece vengano sostenute con denaro pubblico. Non credo che quello che viene messo nel campionato “pareggi” un bel niente con quello che viene messo su Urc. L impianto di Parma, molto bello, quanto costa ? Quanto rende ? Chi lo usa ? Persino la “storica” (titolone qui su Onrugby) franchigia femminile di Parma ha esordito al Maini di Colorno. Troviamo degli imprenditori, ma i soldi si pottebbero investire nel migliorare o costruite impianti, creare sinergie con l’istruzione scolastica, ecc… Non ci posso credere che chi ci da i soldi a livello veda di cattivo occhio investimenti pubblici che allargano la base e creano competitività, crescita di praticanti, pubblico, ecc. Indirettamente e con il tempo anche Urc e 6 Nazioni ne giovano.
    Perchè un cretino di imprenditore come il sottoscritto dovrebbe mettere soldi quando vede che la Federazione non investe in niente se non in alto livello. Un termine ormai ridicolo, dopo 20 anni di zero risultati. Di alto c’è solo il conto che è stato pagato per ottenere briciole di crescita.
    Luisi ha voluto narrare una storia per difendere una posizione finanziaria. La provi e la documenti e se può confutare una crescita che non venga solo da un riciclo di denaro nello stesso sistema, lo faccia. Alternative si creano, non raccontandoci di vincoli come se scendono dal padreterno e non si possono provare altre soluzioni o dialoghi diversi.
    Praticamente in questo modo girano soldi solo per fare soldi agli investitori e nel nostro rugby rimane fermo a due città Treviso, Parma oltre che al potere romano.
    Suggerisco a giornalisti interessati a questo sport, non solo a raccontare i fatti sportivi ma di strutturare una inchiesta e un grande forum dove posso essere avanzate proposte, partendo da analisi e dati di tutto cio che ha fallito in questo periodo e trovando correttivi. L’alto livello è un pretesto che non funziona più. Ci siamo appiattiti sperperando soldi e nessuno ne deve mai rispondere.

    • giovaf 13 Febbraio 2024, 21:34
    • Fabfab 14 Febbraio 2024, 09:26

      Ma guarda, basterebbe poco. Se è vero quello che dice Luisi e anche senza documentazioni prodotte, con gli avvocati che seguono ogni club (non credo che Zambelli o Banzato, per dirne due, non se li possano permettere) si potrebbe facilmente dimostrare la verità o meno di queste affermazioni. Ma il punto è un altro: se è vero che queste cifre devono essere riutiluzzate per l’alto livello, basterebbe legare i club del domestico alle franchigie come serbatoio per queste squadre e doppio tesseramento per poter suddividere i soldi derivanti da 6 Nazioni e URC anche ai club del domestico che, a quel punto, farebbero parte, a tutti gli effetti, dell’alto livello. La domanda è: ai club interessa? O piuttosto ognuno di loro, ma soprattutto Rovigo e Padova, pretendono assoluta autonomia, ma anche il sostegno Fir per il solo fatto di essere club storici del rugby italiano? Come ho scritto sopra, si decidano le priorità e si lavori successivamente in quella direzione. Scudetto o prestigio internazionale? Oppure un modo per mettere insieme tutte e due le cose, se possibile

      • Interza 14 Febbraio 2024, 21:01

        Ma sai Fabfab a me piacerebbe tanto leggere il nome di chi ha fatto questa intervista, non comprendo mai l’anonimato in una testata giornalistica. Le domande che ci facciamo noi, forse avrebbe dovuto farle l’intervistatore. Non comprendo proprio la mancanza di trasparenza. Se si vuole bene a questo sport, capire e far capire ai lettori è fondamentale. Altrimenti il dubbio che uno pensi che si è intervistato da solo, pernettetemi, non è una bella sensazione. Siamo tutti, ciascuno per il proprio ruolo, dalla parte del nostro sport e per il suo bene !

  9. fracassosandona 14 Febbraio 2024, 18:01

    “Inoltre gli accordi in essere con i Board richiedono espressamente che i proventi che arrivano dal contesto internazionale debbano essere reinvestiti nell’URC e nella Nazionale”.

    sarebbe come ammettere che la FIR sia di fatto commissariata da entità estere e che non possa gestire liberamente gran parte del proprio bilancio…

    se è vero quanto dice Luisi sarebbero 25 anni che ci raccontano menzogne che il 6N finanzia l’intera filiera, se è falso ed è in buona fede vuol dire che il vicepresidente FIR non ha idea di come potrebbe spendere diversamente il bilancio federale; se l’affermazione è falsa e lui in mala fede era meglio che non rilasciasse l’intervista (peggio ancora)…
    in nessuno dei tre scenari possibili colgo notizie positive…

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