Italia, Quesada: “Deluso del risultato, fiero del carattere”. Lamaro: “Non possiamo accontentarci”

Crowley a mio modesto parere è stato estremamente importante nell’ individuare un gioco adatto a tanti dei nostri giocatori,non facilissimo o scontato visto che spesso se uno è più scarso gli si dice di fare le cose più semplici ma quello imho più adatto per esaltare le caratteristiche dei più. Tra l’altro uno stile di gioco che era pure piacevole e magari trattiene qualche spettatore in più a guardare la partita e che fino a prima degli all’ blacks stava pagando. In che senso pagando? Per quello che è uno sport così elitario significa stare non troppo lontano da chi sta sopra nel ranking e battere chi ha un livello simile o sta sotto.
Secondo me al mondiale abbiamo pagato l’assurdità di avere oltre ai tornei dei club dove giocano spesso gli stessi nei ruoli chiave l’aver fatto una preparazione troppo lunga e pesante in estate. Ok che ci è servito intanto per fare qualche bella vittoria sapendo già che il nostro mondiale sarebbe finito ai gironi, ma resta che i giocatori sono arrivati sulle gambe e qualcuno non mi sembra ancora al 100% dopo un anno così.
Poi kc poteva gestire diversamente la questione parisse, è vero che Sergio ha un carattere forte ma a meno che avesse fatto capire di pretendere un minutaggio minimo (cosa non impossibile) l’avrei chiamato visto che halaifhi stava ancora recuperando e visto che intanto non avremmo mai fatto più di 4 partite per cui non serviva per forza uno più giovane.
Se vuoi si può anche dire che non avesse strutturato altri sistemi di gioco, ma non è facile in nazionale non vedendo tanto i giocatori e non potendo fare mercato in qualche ruolo critico. O magari anche altre cose, però nell’ insieme la sua esperienza è stata più che positiva e ha fatto passare l’Italia da essere una squadra ostica che dura 30/40 minuti ma che segna con fatica e poi perde sempre ad una che comunque contro le big perde (la materia prima è poi quella) ma che mostra su 80 minuti Anche qualità tecniche ed un gioco talvolta migliore di certe big.
Poi resta che la coperta dei giocatori è troppo corta, non abbiamo cambi di livello in tutti i ruoli e così rischiamo od infortuni gravi più frequentemente o di avere gente con zero carburante e ciò si ripercuote anche nelle tattiche usate in allenamento.
Detto ciò, io comunque del cambio di coach sono soddisfatto perché la situazione non era più rosea nell’ ambiente e la tranquillità almeno quella serve e soprattutto Quesada mi sembra un ottimo Coach. Diciamo sicuramente anche un po’ più pragmatico, anche se pure l’anno scorso contro la Francia abbiamo fatto una prestazione simile quindi vediamo il proseguo.

Venendo a quanto hanno detto coach e capitano e normale che si entri in campo per provare a vincere e soprattutto se dopo un tempo che loro hanno dettato il gioco e si è pure sbagliata una punizione si è comunque rimasti attaccati nel punteggio e soprattutto vedendo che loro hanno spinto fino all’ultimo secondo direi che si possa dire che non abbiano dominato. Magari l’hanno fatto fisicamente, ma poi non sono riusciti a tradurlo in un vantaggio netto. Quindi ci sta che vi sia rammarico pur riconoscendo di essere inferiori si era vicini nel punteggio e lì può succedere di tutto, altrimenti si farebbe prima a non giocare.