L’estremo del Perpignan ha parlato del nuovo ciclo guidato da Gonzalo Quesada e del suo ruolo in maglia numero 15
Italia, Tommaso Allan: “Nuovi allenatori, nuovi input, c’è un po’ di freschezza”
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Italia: il ritratto di Gonzalo Quesada, tra titoli di studio, podcast e amicizie internazionali
In una lunga intervista rilasciata a Rugbypass il coach degli Azzurri ha rivelato tante curiosità sulla sua vita da allenatore
Italia, Quesada: “Niente esperimenti al tour estivo, ma daremo delle occasioni a qualcuno come fatto al Sei Nazioni”
Il tecnico azzurro: "Al Sei Nazioni in alcuni ruoli eravamo molto corti e ho dovuto pregare (ride, ndr). Ci sono dei giovani che meritano un'occasione...
Italia, Innocenti: “L’obiettivo è battere tutte le squadre sotto di noi nel ranking e avere un parco di 100 giocatori di alto livello”
Il presidente FIR durante la conferenza stampa di revisione dell’attività internazionale: "Grande momento e grande merito a Quesada, ma teniamo i pied...
Italia: Richard Hodges ufficializzato come nuovo allenatore della difesa
L'attuale membro dello staff tecnico delle Zebre passa al fianco di Gonzalo Quesada
Italia, Summer Tour 2024: gli arbitri per le partite con Samoa, Tonga e Giappone
I nomi dei direttori di gara per gli impegni di luglio degli Azzurri
Sei Nazioni 2025: in vendita i biglietti per Italia-Galles, Italia-Francia e Italia-Irlanda
Tutte le informazioni per acquistare i ticket delle partite interne degli Azzurri
Giuro che non capisco perché i francesi facciano giocare le nostre aperture fuori posto: o credono che giocano meglio in quei ruoli (cioè li vedono meglio centro e estremo anziché apertura) o che li mettono perché hanno l’intelligenza tattica di saper ricoprite ottimamente anche quel ruolo…
E poi vorrei sapere se, in fin dei conti, è un vantaggio per loro (come bagaglio tecnico) o uno svantaggio per loro e per la nazionale
Garbisi quest’anno ha giocato quasi sempre apertura. Allan con l’Italia é ormai l’estremo titolare e anche con gli harlequins giocava spesso estremo.
Magari “po’” con l’apostrofo…
@Redazione, a parte gli errori grammaticali nei titoli dei quali comunque me ne frega il giusto, vi ricordo nuovamente la scomparsa di Manrico Marchetto, se non lo sapete il terzo metaman azzurro di ogni tempo, più di 200 mete in campionato, star indiscussa per un decennio della nazionale italiana di rugby!
Ieri ai funerali c’erano generazioni di rugbysti trevigiani e non.
Mi spiace che, nonostante la mia mail, non vi siate degnati di una notizia preferendo articoletti vari sulla nazionale che inizia il 6 Nazioni o sulla serie Netflix!!!
Il rugby è fatto di uomini e storie da tramandarsi non di minchiate da bar sport.
Mi spiace per voi che avete mancato un occasione, io non ho rimorsi al riguardo avendo servito il Rugby e Manrico sul campo quando ancora ero un “ceo” , sempre al fianco del grande vecio!
Buonasera @ermy in questi giorni tutte le nostre esigue risorse sono concentrate sul sito e, spiacenti, la sua mail ci deve essere sfuggita. Non ci sembra per questo il caso di scrivere un commento così piccato (e pure parecchio maleducato), tanto meno di ripeterlo sotto 4 diversi articoli.
Se non le piace il nostro modo di fare informazione e non apprezza la nostra linea editoriale liberismo di esprimere una critica (non quattro) e/o di non leggere e commentare più su OnRugby.
Buonasera @redazione, complimenti ancora per la risposta. Forse un atteggiamento più da rubgy man sarebbe stato quello di scusarsi per il “passaggio sbagliato” e, magari, rimediare?
No, vi soffermate sul “commento piccato e maleducato “ e non sulla vostra “linea editoriale” che, a questo punto, è lo specchio di questo povero rugby italiano.
Non tolgo più tempo alle vostre esigue risorse ma tolgo il disturbo come da voi suggerito.
Ora bannate pure.
Vi faccio notare che avete cancellato anche il commento di @kinky e la mia risposta che nulla aveva a che fare con voi.
@Redazione buonasera, Ermy non ha certo bisogno di un difensore d’ufficio ma tanti di noi hanno vissuto il vostro silenzio sulla morte di Marchetto come una mancanza di rispetto verso uno dei grandi rugbysti italiani.
Il tutto, evidentemente, nasce dalla convinzione che OnRugby sia l’organo di informazione rugbystica di maggior rilievo in Italia anche per la completezza delle notizie che quotidianamente pubblica.
Ci aspettavamo che la morte di Marchetto, per quello che ha dato all’Italia (oltre che al Treviso), meritasse una particolare attenzione.
Tutto qui.
Peccato anzi, pecà.
Buonasera a lei @mamo ammesso e non concesso che avremmo “dovuto” dare la notizia la questione con Ermy nasce da un problema di educazione e rispetto. Come vede, dopo aver pubblicato notizie per 14 ore, siamo ancora qui a leggere i vostri commenti (come accade da 11 anni a questa parte) e cerchiamo di trovare il tempo di rispondere. E mai ci siamo permessi di criticare le opinioni e le idee dei nostri lettori (se non quando non rispettano le regole della community). Nemmeno quando ci sembrano lontanissime dalle nostre, o come le definirebbe Ermy delle “minchiate da bar sport”. Questo non significa pretendere che anche i nostri lettori non ci critichino, anzi, ben vengano se educate costruttive, ma se sono degli sfoghi, per di più nemmeno troppo educati, capirà che dopo che vengono postati serialmente sotto quattro articoli la cosa ci possa risultare scorretta e antipatica.
Ok.
Rimane il fatto che siamo rimasti sbigottiti che proprio lui abbia passato la palla quando erano gli altri a farlo perché schizzasse in meta. Ermy è stato fra questi ed è legittimo che abbia sofferto.
‘Notte