Il centro degli Azzurri e del Benetton: “C’è tanto entusiasmo. Ho avuto un periodo non facile, ma sto dando il 100% e sono a disposizione degli allenatori”
Italia, Brex verso il Sei Nazioni: “Il nostro gioco al piede cambierà. Il ranking? Ogni tanto ci pensiamo”
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Italia: il ritratto di Gonzalo Quesada, tra titoli di studio, podcast e amicizie internazionali
In una lunga intervista rilasciata a Rugbypass il coach degli Azzurri ha rivelato tante curiosità sulla sua vita da allenatore
Italia, Quesada: “Niente esperimenti al tour estivo, ma daremo delle occasioni a qualcuno come fatto al Sei Nazioni”
Il tecnico azzurro: "Al Sei Nazioni in alcuni ruoli eravamo molto corti e ho dovuto pregare (ride, ndr). Ci sono dei giovani che meritano un'occasione...
Italia, Innocenti: “L’obiettivo è battere tutte le squadre sotto di noi nel ranking e avere un parco di 100 giocatori di alto livello”
Il presidente FIR durante la conferenza stampa di revisione dell’attività internazionale: "Grande momento e grande merito a Quesada, ma teniamo i pied...
Italia: Richard Hodges ufficializzato come nuovo allenatore della difesa
L'attuale membro dello staff tecnico delle Zebre passa al fianco di Gonzalo Quesada
Italia, Summer Tour 2024: gli arbitri per le partite con Samoa, Tonga e Giappone
I nomi dei direttori di gara per gli impegni di luglio degli Azzurri
Sei Nazioni 2025: in vendita i biglietti per Italia-Galles, Italia-Francia e Italia-Irlanda
Tutte le informazioni per acquistare i ticket delle partite interne degli Azzurri
A Treviso c’è una tale concorrenza che se non muovi il culo stai in tribuna.
Guardate Zanon, ha fatto un’inizio campionato ottimo con due MoM e con il rientro di Menoncello vede il campo con il lumicino. Drago buone le sue prime apparizioni e ora tenuto fuori dalle rotazioni.
Dovrebbe essere la consuetudine anche e soprattutto in nazionale!
Pensatela come volete, per me è uno spreco enorme. Ci sono giocatori che se lasciati fuori sgomitano per dare il meglio di sé ed altri che se non sentono la fiducia dell’allenatore al contrario peggiorano la prestazione. Ci sono giocatori che sono costanti nel rendimento ed altri che si esaltano nella partita. Sta all’allenatore capire chi può dare quanto e quando. La cosa più brutta che può capitare è sentirsi ai margini. E non crediamo che siccome sono tutti professionisti sono immediatamente pronti quando sollecitati. Prima di tutto sono persone, ciascuna col proprio carattere. Ovviamente non sto parlando di nessuno in particolare, ma dispiace che giocatori come Drago e Zanon vedano il campo raramente perché fanno comodo come il pane averli sempre al 100% e se non giocano non è detto che lo siano.
E’ vero quello che dici. A mio avviso Treviso quest’anno ha una rosa troppa ampia. E lo ha detto anche Bortolami. E’ veramente complicato gestire tutte queste persone.
Ma se vuoi raggiungere dei risultati questa è l’unica soluzione. Nella pausa del 6 Nazioni forse Treviso sarà una delle squadre più competitive.
Treviso ha un problema come le scozzesi dove 2 squadre hanno il 100% dei nazionali.
Credo che la cosa sarebbe più gestibile se le due franchigie potessero giocare al campionato italiano (con delle regole rigide sugli stranieri, esempio massimo 1 ed in uscita da infortunio) . Ne gioverebbero tutti. In primis il livello del campionato italiano.
sono pienamente d’accordo, alcuni atleti vengono stimolati dalla concorrenza, altri si deprimono. Questo tema secondo me va affrontato creando un campionato riserve a livello URC magari con stesso calendario dei grandi in modo che possano essere ottimizzate le trasferte e che in caso di bisogno (infortuni, malattia dell’ultima ora)possono essere convocati nella prima squadra.
Nel frattempo va rimessa una sorta di Accademia under 23 dove possano giocare questi ragazzi in caso di non convocazione in serie a o seria A elite, con il limite che non possa partecipare ai play off, ma che prenda e tolga punti alle altre.
Il campionato riserve URC sarebbe anche una bella cosa, ma aumenti i costi.
Credo che per il nostro rugby sia meglio farli giocare in SerieAElite
Basterebbe anche una squadra mista Benetton-Zebre in entrambi i casi. Il fatto è che la maggior parte degli “accademici” delle due squadre giocano già in serie A élite come una sorta di permit players, mentre ci sono alcuni che stanno nel limbo e non vengono mai utilizzati.
e aggiungo. Zanon quest’anno è convocato in nazionale, mentre l’anno scorso no…
Eh ho capito ma Zanon e Drago più di così cosa dovevano fare? Hanno giocato benissimo, anche oltre le loro possibilità. Sono proprio chiusi è inutile
mi ripeto entrambi sono stati chiamati da Quesada.
Treviso quest’anno è una signora squadra.
Mai successo che nessuno abbia il posto fisso in squadra.
C’è differenza tra giocare 2 partite e avere il posto fisso
È un problema senza soluzione, se giocano troppo si fanno male e dicono di sentirsi carne da macello, se giocano poco si sentono sottoutilizzati
Questo vale se giocano sempre gli stessi. La questione è che, specialmente in Benetton, non fai mai nemmeno dei mini turnover dove una partita ne inserisci un paio di quelli che non giocano mai, in un’altra un altro paio e via dicendo. Tanto per fare l’esempio del tallonatore, con Lucchesi e Nicotera in nazionale e Bernasconi infortunato ricade tutto sulle spalle di Maile. E quante partite ha giocato quest’anno?
Forse il fatto che tutti i centri di Treviso siano dati in gran forma dipende proprio dalla concorrenza.
Brex all’esordio a Glasgow ha giocato male, ed allora hanno preferito i vari Zanon, Menoncello, Fekitoa, lo stesso Drago, chei pare non lo abbiano fatto assolutamente rimpiangere, anzi…
A quel punto Brex, giustamente, si impegna al massimo e se è in grado si riprende la maglia.
A me pare tutto molto giusto, forse qualche commento è figlio della logica del “posto fisso”, che in Italia ha fatto e continua a fare a tutti i livelli danni enormi
Mettiamola giù con dei numeri, così si capisce meglio. Se su una scala da 1 a 10 Menoncello vale 9, Brex e Fekitoa 8 e Drago e Zanon 7, è logico che il 9 e l’8 ti diano più garanzie del 7, ma a lungo andare si spompano e non è detto che quelli che ora sono a 7 rimangano costanti a 7, perché, come ho scritto sopra, stare in tribuna può minare l’autostima e la capacità di calarsi nel ritmo partita. Per cui, se ogni tanto accanto a un 9 o a un 8 ci metti un 7, la squadra non ne risente e tu hai la possibilità di mantenere tutti su quei livelli fino a fine campionato
Non ti rispondo nulla sulla “logica del posto fisso” che ha fatto danni perché non è il luogo, non so quanti anni hai, ma quando vedi figli intorno ai 30 anni come ho io che non possono fare progetti di vita perché oggi lavorano, domani non si sa, o che si devono accontentare di stipendi da 800 euro al mese quando un mutuo o un affitto ne costano 600, mi sa che non abbia fatto danni la “logica del posto fisso”, ma la logica imprenditoriale del massimo guadagno col minimo sforzo. E la chiudo qui perché parlo volentieri di rugby, ma non di politica, di certa politica
Sì ma siamo così sicuri di portare a casa il risultato con un 7? È onestamente una domanda difficile, appena perdi ti danno la colpa che non hai scelto i più forti e le partite sono sempre tirate. L’unico turnover che si poteva fare era contro le zebre, che comunque sono molto molto più solide dell’anno scorso.
Poi il problema c’è. Fekitoa e tutti gli stranieri sono stati presi per sopperire ai convocati in nazionale e hanno finito per giocare quasi sempre loro a prescindere dal periodo dell’anno…
Secondo me Treviso credeva di avere molti più infortunati, come l’anno scorso.
Vedremo se, col cambio preparatore, a fine anno, avranno ancora bisogno di una rosa così ampia.
Per il resto concordo pienamente con Fab
Il “malessere” di Brex sta tutto nella sua battuta nel video natalizio con i rugbisti della nazionale: “Gioco centro ma hanno contrattato Fekitoa”…lasciando da parte l’italiano un po’ così, lo dice col sorriso ma se quella è la prima cosa che gli viene in mente, è piuttosto emblematico. Come qualcuno dice più su, quando sei stato per molto tempo un punto fisso (che non ha nulla a che vedere con “posto fisso”), è logico chiedersi “Ora non vado più bene?”, penso sia più che umano…e a volte si cerca il meglio chissà dove quando lo si ha già in casa. Chiaramente nessuno deve sentirsi sicuro di giocare sempre, ciononostante Brex ha caratteristiche chr nessun’altro centro italiano ha, almeno al momento…starebbe comunque al capo allenatore non creare situazioni di disagio nello spogliatoio, detto che comunque accontentare i desideri di 60 giocatori non è semplice.
Alla fine gli allenatori di squadre di professionisti vanno giudicati dai risultati. Per ora Bortolami in questa stagione sta facendo benissimo.