Serie A Elite, Andrea Marcato: “In sette anni da allenatore forse questo è il momento più difficile”
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Premesso che questo campionato vede un sorprendente Viadana in testa col Rovigo (cosa non insolita) che esprime il miglior gioco di tutte. Padova, al contrario, ha un gioco vecchio, conosciuto e non bello, basato solo esclusivamente sugli avanti. Lo posso accettare da allenatori della vecchia generazione (vedi Manghi o Urdaneta), ma da un giovane allenatore no, Marcato deve studiare ed aggiornare molto il suo gioco, perchè questo non può essere il futuro di Padova.
Dici che il gioco che ha praticato la squadra che ha vinto l’ultimo mondiale sarebbe piu’ moderno?
Io non credo che sia tanto o solo un problema di gioco e di schemi, ma che i problemi siano a monte.
Tutto dipende dai giocatori che si hanno a disposizione. È vero, il Petrarca predilige il gioco degli avanti, ma se questi appena a contatto finiscono per terra, c è poco da fare, diventa un gioco xhe esce persino dai principi.
Da Marcato e dal Petrarca ci si aspetta qualcosa di più, un gioco più propositivo come minimo.
Poi ci sono anche ruoli dove la squadra è veramente corta e non si può pensare che Tebaldi o Vunisa possano sempre risolvere tutto
Il Petrarca in questi anni con Marcato ha avuto un gioco con prevalenza degli avanti, anche se spesso gli avanti non trovano il buco, ma magari impegnano piu’ avversari (con dei mediani di mischia rapidi a far uscire la palla), creando il soprannumero per i tre quarti o obbligando gli avversari al fallo (con Lyle ottimo calciatore). Ci puo’ anche stare.
Bisogna anche dire che negli anni abbiamo anche visto delle bellissime azioni al largo, spesso con gli inserimenti di Pama Fou, che e’ un giocatore che fa veramente spettacolo. Grazie!
Quest’anno probabilmente la squadra non e’ stata costruita proprio bene, e ci sono dei ruoli con poche alternative, o proprio mancanti. Succede.
La mia impressione e’ che ci sia anche qualcosa di psicologico che non va nel gruppo.
Poi bisogna dire che l’assenza del pubblico e’ mortificante. Purtroppo dopo il Covid i Padovani (che gia’ prima non erano il pubblico piu’ caloroso del mondo) si sonodimenticati la strada che porta allo stadio, e la cosa a lungo termine pesa parecchio.
a Padova si parla più di politica che di rugby, questo per me è il male peggiore, perchè poi il campo non riflette minimamente le aspettative.
Il gioco degli avanti, se l unico che prova a fare qualcosa in più, oltre a sbattere e andare a terra, è Vunisa, allora gli interrogativi da sciogliere sono tanti..
Secondo me il modello Sudafrica non è da seguire, bisogna avere degli interpreti come i loro, cosa molto difficile da trovare.
Però Padova non può non esprimere un gioco e non ci si può nascondere dietro a carenza di rosa, ha uno dei migliori roster del campionato assieme a Reggio, ma non esprime sul campo il proprio valore.
Domenica Tebaldi ha sempre e solo calciato, mai un passaggio al 10 o 12 per cercare qualcosa di diverso e hanno sbattuto contro il muro di Viadana.
Io ho visto solamente la finale dell’anno scorso e ho pensato la stessa cosa. Infatti tifavo Rovigo
Forza Padova!!!!
Troppa pressione sui giocatori ed alcuni elementi di disturbo esterni. Bisogna che tutti ritrovino la serenità e le qualità ci sono tutte, magari basterebbero due cose in più che funzionassero o qualche rientro che dia sicurezza. Il gioco è, indubbiamente, bloccato nella sua prima fase e non si sviluppa, devono resettare tutti
Sicuramente (purtroppo) la pressione non viene dal pubblico (che non c’e’ piu’ da qualche stagione… 🙁 ).
È una pressione molto più interna, e anche tutto il contorno non è dei migliori, il pubblico, per quanto assurdo, è l’ultimo dei problemi, ora come ora
Marcato è un buon tecnico gli manca però l’esperienza all’ estero che lo completerebbe
Padova è una bella squadra e per giunta forte, ( và detto che quest’ anno le squadre di vertice sono tutte competitive). Manca se non c’è lyle il gioco al piede, Rodriguez è ancora così così, (anche se secondo me è migliorato) gli avanti fanno fatica, ma la cosa che secondo me manca di più è lo spirito di squadra. Tanti buoni giocatori presi singolarmente, non fanno una buona squadra o comunque non è detto. Manca il cosiddetto” gruppo ” che mette in moto quella ” garra ” che fa’ la differenza.