Seconda parte del nostro sondaggio sul massimo campionato italiano
Serie A Elite: le riflessioni dei club sull’alto livello, la collaborazione con FIR e la visibilità del Torneo
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Zambelli è da ringraziare caldamente per l’analisi profonda che ha condiviso con noi
Ribadisco quello che ho scritto nella prima parte. Col rancore non si va da nessuna parte. Lo spirito dovrebbe essere costruttivo dove possibile. Ovviamente vale per i club, ma anche per la Fir che deve ascoltare e mediare. Mi pare di avere capito che nessuno è contento di un campionato a 9 squadre e forse lo sarà ancora meno a 8, visto che si riducono ulteriormente le partite, a meno di non creare delle coppe europee ad hoc oppure partecipare alla Challenge da parte della vincitrice del domestico. C’era anche una proposta di un torneo italo-scozzese, ma poi non ne ho più sentito parlare
Partecipare alla Challenge per andare a prendere 40-50 punti contro…ricordo di squadre nostrane perdere anche con squadre portoghesi….
O si accetta la realta’ (il pro in Italia non esiste e non puo’ esistere cosi’) oppure continueremo a “buttar” via risorse inutili…
Davo, io non ho detto che desidero che succeda, ma se le nostre squadre del domestico si sentono sacrificate a stare nel domestico, si possono proporre per partecipare a qualche torneo Internazionale. Certo che io non ho ancora capito cosa vogliano di preciso Zambelli e Banzato e come intendono collocarsi nel rugby italiano. Avrebbero avuto un’occasione con questa intervista per fare chiarezza, ma se uno non partecipa e l’altro risponde no comment è anche difficile capire progetti o semplici desideri. C’è un detto che dice ” chi tace ha sempre torto”
Commosso anch’io dalla lucida e impeccabile analisi del dottor Zambelli ottimamente testimoniata dalla redazione di onrugby.
Petrarca neppure presente…..
Spezzo una lancia a favore di Zambelli e Anche del Petrarca
Le loro società dal punto di vista storico, di blasone e anche penso di possibilità economiche non hanno nulla da invidiare alla Benetton ma sono loro malgrado invischiate in un campionato di ben poco interesse mentre Treviso con ottimi contributi FIR partecipa ad un torneo molto più bello e stimolante.
Non sta a me discutere se sia giusto o meno ma se non altro il loro astio è ai miei occhi molto comprensibile
Una lancia la posso spezzare a confronto del Petrarca, ma se decidi di partecipare per dare risposte del genere è solo mancanza di rispetto!
Invece per il discorso storico e blasone, Petrarca e Rovigo si sono ripresentate alla vittoria appunto con la dipartita di Treviso dopo 20 anni di mediocrità. Il campionato di ben poco interesse, in principio garantiva dei posti in Europa, che abbiamo snobbato per anni finchè siamo stati bellamente messi alla porta. Se il banco non paga, non continui a restarci seduto e a lamentarti per anni e anni, ti alzi e lo fai saltare, perchè stiamo parlando appunto delle società con più blasone e storia in Italia oltre a Treviso!
L’ho scritto sopra, con l’astio ed il rancore non si va da nessuna parte. Proposte ce ne sono?
Sempre bello leggere le risposte del Piangina
Zambelli imbarazzante
Copio qui quello che ho scritto anche in fondo alla prima parte.
dico alcune cose che non mi vanno della situazione attuale.
Mi sembra chiaro, anche dalle parole di chi ha contributo all’intervista, che 9 squadre sono troppo poche, e il numero dispari di squadre falsa il torneo.
Così non va. Serve un torneo con più squadre, con incentivi per fare giocare meno argentini e più giovani italiani (IMHO).
Inoltre il campionato ha troppe pause immotivate e produce un calendario privo di senso per i tifosi. Diventa difficile anche programmare la presenza allo stadio.
I presidenti spendono parecchi soldi per squadre con molti giocatori, come richiede il rugby moderno, e hanno la necessità di ammortizzare i costi su più partite.
Qualcuno ha giustamente proposto di aggiungere un torneo parallelo con squadre di seconde e terze leghe di altri campionati europei, per generare interesse e partite per le squadre. Ci sono costi ma ci sarebbe anche un ritorno interessante. Mi pare che le squadre di Serie A Elite più robuste siano interessate.
Quindi 5 proposte concrete:
Campionato con più squadre e numero pari di squadre.
Calendario del campionato razionale e continuo, meglio se tutte le partite al sabato.
Incentivi per fare giocare più giocatori di formazione italiana e più giovani, e meno stranieri.
Giocatori delle Accademie messe nei roster delle squadre a inizio estate e più a disposizione. Incentivi alle squadre in base ai minuti effettivi di campo.
Torneo internazionale con squadre di paesi EU non Tier1 e con eventuali squadre di seconde e terze leghe anche di paesi Tier1, se interessate. Partecipazione aperta alle squadre Serie A Elite che si sentono sufficientemente robuste per l’impegno finanziario e di campo.
Ti sottoscrivo praticamente tutto. Ma per fare una cosa di questo genere penso che occorra istituire una lega dove i club sono soci paritetici. C’è la volontà di andare in questa direzione oppure ci si limita sempre a dire che andrebbero chiuse le Zebre e quei circa 5 milioni che ci mette la FIR devono essere distribuiti nei club? Perché se si pretende che la Federazione finanzi in parte le squadre di serie A Elite occorre o che la Federazione sia d’accordo o che politicamente si abbia un peso tale da spostare gli equilibri delle decisioni. Lamentarsi sempre non paga