Rugby World Cup 2023: l’Australia parte forte e scappa, alla Georgia non riesce riaprire la gara

Ventincinque punti segnati da Ben Donaldson, alla sua prima da estremo in nazionale. Georgia che dopo un brutto inizio reagisce ma non basta.

Ben Donaldson, man of the match di Australia-Georgia – ph. Miguel MEDINA / AFP

SAINT DENIS – L’Australia ha battuto la Georgia per 35-15 nella prima partita del girone C della Rugby World Cup 2023. Allo Stade de France di Parigi i Wallabies hanno conquistato un ampio vantaggio nella prima parte dell’incontro, per poi portare a termine la partita conquistando anche il punto di bonus nella ripresa. Sugli spalti, pieni, tanti tifosi georgiani e australiani, ma anche e soprattutto tanti francesi a godersi la partita, come testimonia l’inno intonato un paio di volte durante il match.

Un inizio molto positivo per la squadra di Eddie Jones, il quale festeggia la sua prima vittoria da quando ha ripreso le redini della nazionale patria.

Venticinque punti per Ben Donaldson, alla prima presenza da estremo con i Wallabies: due mete, tre trasformazioni e tre calci di punizione.

L’avvio di gara è subito positivo: bel calcio di Nawaqanitawase dopo una fase di ping pong tattico, che grazie al 50:22 riguadagna il lancio dell’ovale. Dalla rimessa laterale tante fasi centrali di penetrazione, poi l’allargamento trova Petaia, capace di segnare alla bandierina.

Al 4’ Carter Gordon si fa stoppare un calcio di liberazione, Lobzhanidze recupera e viene fermato irregolarmente. Matkava accorcia dalla piazzola.

L’Australia però torna a segnare con Mark Nawaqanitawase alla bandierina, con quella che appare una discreta facilità: i Wallabies sembrano più pronti, lucidi, fisicamente dominanti. Sul 12-3 la Georgia si sente di dover rincorrere, ma non riesce a incanalare positivamente la propria esuberanza.

Per i Wallabies Richie Arnold fa la differenza in rimessa laterale. Nawaqanitawase usa molto bene il piede e il gioco tattico è sempre a vantaggio dell’Australia, che può coprire la profondità con Gordon, Donaldson e la giovane ala, coadiuvati di tanto in tanto da un quarto atletico ball carrier come Koroibete e Hooper. La Georgia ha sprazzi di entusiasmo quando, proprio per la numerosa copertura profonda avversaria, a trovare spazio con i contrattacchi, che però non riesce a portare a termine. In compenso, l’indisciplina la condanna a perdere terreno sul tabellone, con Donaldson che segna tre volte dalla piazzola per andare sul 21-3 prima della pausa.

Al 34′ bruttissimo colpo alla testa per Tate McDermott, che sbaglia il lato dove mettere il capo nel placcaggio e viene colpito dal ginocchio di un avversario. Uscirà dal campo sui propri piedi, anche se ancora scosso dalla botta ricevuta. Entra Nic White.

Sull’ultima azione del primo tempo fallo sciocco e giallo per l’ala Modebadze sui propri 5 metri, ma l’Australia non ne approfitta.

A inizio ripresa la Georgia prova a reagire e segna con uno dei suoi giovani talenti, il flanker classe 2001 Luka Ivanishvili, servito da un bell’assist del suo coetaneo Luka Matkava. È l’inizio di un momento di grande intensità della gara e di un predominio del gioco da parte dei Lelos, che mettono decisamente in difficoltà gli avversari.

Il capitano, si sa, si vede nel momento del bisogno. Con i Wallabies sotto pressione, un drive della Georgia nei 22 metri che avanza decisamente viene salvato da Will Skelton, che passando in mezzo riesce a prendere il timoniere e forzare il turnover.

Sul 21-8 la partita potrebbe ancora riaprirsi, se non fosse per quanto accade al 57′: linebreak clamoroso da contrattacco della Georgia dai propri 22 metri, la stella Niniashvili vola nello spazio allargato, ma non riesce a servire nessun compagno e finisce per gettare la continuità diretta nelle mani di un Tupou che ormai rientrava a passo di marcia. Controbreak del pilone e meta di Donaldson in mezzo ai pali: la partita è chiusa.

La Georgia dimostra di giocare un buon rugby offensivo, ma la pulizia dell’esecuzione lascia a desiderare: saranno almeno tre le occasioni perse dai Lelos, con Tabutsadze due volte e con Kveseladze. L’Australia, per contro, esegue alla perfezione non appena guadagna un’occasione: Ben Donaldson va ancora in mezzo ai pali dopo un attacco iniziato con un drive da rimessa laterale rifinito da un bell’assist di Carter Gordon.

La Georgia segna a fine gara con il tallonatore di riserva Tengizi Zamtaradze, a coronamento di una partita dove è stata lontana dall’offrire la propria miglior prestazione, ma dove ha dimostrato di avere delle frecce nella propria faretra, che promette di sparare nelle prossime giornate.

I Wallabies escono con il bottino pieno, un rinnovato entusiasmo e la sensazione che qualcosa stia bollendo in pentola: un primo passo per arrestare il momento di declino.

Lorenzo Calamai

Australia: 15 Ben Donaldson, 14 Mark Nawaqanitawase, 13 Jordan Petaia, 12 Samu Kerevi, 11 Marika Koroibete, 10 Carter Gordon, 9 Tate McDermott, 8 Rob Valetini, 7 Fraser McReight, 6 Tom Hooper, 5 Will Skelton (C), 4 Richie Arnold, 3 Taniela Tupou, 2 David Porecki, 1 Angus Bell
A disposizione: 16 Matt Faessler, 17 Blake Schoupp, 18 Zane Nonggorr, 19 Robert Leota, 20 Langi Gleeson, 21 Nic White, 22 Lalakai Foketi, 23 Suli Vunivalu 

Marcatori Australia
Mete: Petaia (2), Nawaqanitawase (10), Donaldson (57, 68)
Trasformazioni: Donaldson (10, 57, 68)
Calci di punizione: Donaldson (14, 20, 30)

Georgia: 15 Davit Niniashvili, 14 Akaki Tabutsadze, 13 Demur Tapladze, 12 Merab Sharikadze (C), 11 Miriani Modebadze, 10 Luka Matkava, 9 Vasil Lobzhanidze, 8 Beka Gorgadze, 7 Luka Ivanishvili, 6 Tornike Jalaghonia, 5 Konstantine Mikautadze, 4 Nodar Cheishvili, 3 Guram Papidze, 2 Shalva Mamukashvili, 1 Nika Abuladze
A disposizione: 16 Tengizi Zamtaradze, 17 Guram Gogichashvili, 18 Beka Gigashvili, 19 Lasha Jaiani, 20 Giorgi Tsutskiridze, 21 Gela Aprasidze, 22 Tedo Abzhandadze, 23 Giorgi Kveseladze 

Marcatori Georgia
Mete: Ivanishvili (48), Zamtaradze (79)
Trasformazioni: Abzhandadze (79)
Calci di punizione: Matkava (4)

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